Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Migranti,Zaia: situazione insostenibile,Italia sola non ce la fa

Migranti,Zaia: situazione insostenibile,Italia sola non ce la faVenezia, 23 ago. (askanews) – “L’Italia da sola non ce la può fare” a fronteggiare l’immigrazione, con “gli arrivi che probabilmente saliranno ad oltre 200 mila”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a Rtl. Deve scendere in campo l’Europa che “non può considerare il confine di Lampedusa solo italiano”.

Il Veneto, ha ricordato Zaia, ospita già 9 mila profughi ed accoglie 550 mila immigrati, pari ad una percentuale del 12-13%. “E’ impossibile accoglierne altri” ha detto Zaia, per cui i sindaci “hanno ragione a protestare” contro i continui arrivi: perché “la situazione non ha più una sua sostenibilità”. Zaia ha fra l’altro ricordato che solo l’11% dei profughi ha le condizioni per ricevere lo status di rifugiato politico, per cui è su questo, a suo dire, che bisognerebbe lavorare. Zaia riconosce che “il ministro Piantedosi fa l’impossibile” e che il presidente Meloni ha fatto una “scelta ottima” a riattivare i canali internazionali. “Ma è l’Europa che dobbiamo mobilitare” conclude il presidente del Veneto.

Migranti, Zaia: già 9 mila profughi ospitati in Veneto

Migranti, Zaia: già 9 mila profughi ospitati in VenetoVenezia, 22 ago. (askanews) – “Abbiamo quasi 9 mila persone ospitate rispetto a questo flusso migratorio. Non abbiamo mai rifiutato nessuno, ma siamo preoccupati perché non ci sono più spazi e la situazione rischia di diventare inquietante”. Lo ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, stamani a Venezia.

“Ma – ha aggiunto – c’è il tema della sostenibilità. C’è un livello oltre il quale non possiamo garantire dignità. Dobbiamo scongiurare tendopoli e mega assembramenti, tipo Cona”. Zaia è tornato anche a puntare il dito contro l’Europa: “È totalmente assente in questa partita. Non può essere latitante, bisogna chiedere che scenda in campo. L’Italia non può diventare il ventre molle del continente”.

Autonomia, Zaia: chi fa ostruzionismo, rischia di farsi male

Autonomia, Zaia: chi fa ostruzionismo, rischia di farsi maleVenezia, 22 ago. (askanews) – “Chi fa semplice ostruzionismo rischia di farsi del male”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, intervenendo oggi sui temi dell’autonomia, a Venezia. Rispondendo ai giornalisti, che gli chiedevano tra l’altro delle perplessità di Fdi, Zaia ha ribadito che “la riforma federalista di questo paese, pur essendo un’assunzione di responsabilità per tutti che va pienamente nel solco della costituzione.

Il presidente del Veneto si è soffermato sul tema delle compartecipazioni. “Un dibattito ormai vecchio”, l’ha definito, per poi esemplificare: “E’ vero che se ricevessimo, poniamo, il 10% dell’Irpef dei veneti per le nuove competenze e l’anno successivo i veneti pagassero più tasse quello stesso 10% varrebbe più denaro, ma è vero pure che se ne pagassero di meno la cifra finale sarebbe inferiore. Con questa riforma ci assumiamo un rischio oltre a delle responsabilità. D’altra parte siamo disponibili a valutare una formula di solidarietà in caso di crescita delle entrate fiscali regionali, magari – ha concluso Zaia – destinando almeno in parte questi guadagni aggiuntivi a fondi destinati alla sanità delle regioni più in difficoltà, allo stimolo all’occupazione giovanile o altro ancora”.

Migranti, Zaia: tutta l’Africa in Italia non ci sta, l’Ue si svegli

Migranti, Zaia: tutta l’Africa in Italia non ci sta, l’Ue si svegliRoma, 22 ago. (askanews) – “Sarà molto meglio che i signori dell’Unione europea rientrino dalle vacanze in fretta, che qui c’è molto da fare…”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) in una intervista al Corriere della sera. “Questa estate – ha aggiunto – noi la ricorderemo molto bene. Per le grandinate e per i flussi migratori. Ma se la più grande economia del pianeta non è in grado di risolvere ciò che avviene ai suoi confini, forse questo modello di Europa ha fallito…”.

“Io credo – ha precisato l’esponente leghista a proposito delle possibili responsabilità del Governo – che la premier Giorgia Meloni abbia impostato molto bene i rapporti internazionali da cui dipendono le politiche sull’immigrazione. E il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta facendo l’impossibile mettendoci l’anima…”. Tuttavia, ha aggiunto Zaia, “Io ho il massimo rispetto per chi sta lavorando, non ho la bacchetta magica e di certo non voglio dare lezioni a nessuno. Detto questo, ci vuole un booster. Un acceleratore. E io credo che non possa arrivare da altri parti se non dalla piena consapevolezza dell’Europa rispetto a ciò che sta accadendo da noi”. Quanto alle proteste di alcuni sindaci leghisti, per il presidente del Veneto “hanno tutte le ragioni. Sono loro che si misurano quotidianamente con problemi impensabili, paesini magari piccolissimi in cui arrivando decine di persone da fuori. Ma tutti noi abbiamo in mente e nel dna la sostenibilità dell’accoglienza. Ma l’ospitalità non può prescindere dai servizi. Tutta l’Africa in Italia non ci può stare, non è la dichiarazione di un razzista, perché io non lo sono. Ma è un fatto oggettivo, e di rispetto: nei confronti di chi si ospita e nei confronti dei nostri cittadini. Se no, metti a repentaglio la sopravvivenza delle comunità. Perché bisogna esserne consapevoli: qui rischiamo di dover cambiare il nostro modello”, ha sottolineato ancora Zaia.

Favero (Pd): su questioni concrete governo abbandona Veneto

Favero (Pd): su questioni concrete governo abbandona VenetoRoma, 21 ago. (askanews) – “Forse la settimana ferragostana ha impegnato tutti gli esponenti del governo nazionale così come la giunta della Regione del Veneto nelle proposte culinarie per affrontare la seria, quella sì, emergenza del granchio blu, ma a guardar bene il bilancio delle azioni concrete della maggioranza di centrodestra a favore dei veneti questo è sicuramente negativo”. Lo afferma Matteo Favero, responsabile Ambiente e infrastrutture del Pd Veneto, che elenca: taglio dei fondi PNRR ai comuni, esplosione della questione migranti, piani di ammodernamento di linee ferroviarie cancellati, vedi il caso della Castelfranco V.to – Maerne, nuovi tagli alla sanità all’orizzonte e da ultimo non finanziato dal Ministero retto da Salvini il ‘piano laghetti’. Un progetto utile sostenuto anche dall’Anbi e da Coldiretti per affrontare la siccità cronica nella nostra regione”.

“E la cosa più grave – aggiunge – è che proprio il Veneto è oggi tra le prime regioni europee per rischi dovuti ai cambiamenti climatici ed è paradossale che questo avvenga sotto gli occhi dell’esperto Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica Dall’Acqua, veronese. Già in primavera il Pd del Veneto aveva presentato 10 dieci proposte precise per affrontare subito la siccità e il rischio idrogeologico del nostro territorio, che sono: accelerare le procedure per la pulizia degli invasi; attuare con rapidità il noto piano di micro-invasi; promuovere azioni diffuse e capillari di sensibilizzazione di privati, aziende, enti all’utilizzo consapevole e attento della risorsa idrica; realizzare un piano integrato regionale di gestione delle acque che permetta di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati migliorando così il governo del settore; adottare un efficace Bilancio Idrico, per verificare effettivi fabbisogni, accumuli ed utilizzi della risorsa idrica; promuovere ed incentivare investimenti sulla rete idrica, sulle aziende agricole e sulle attività industriali per il risparmio e il riutilizzo della risorsa idrica; prevedere forme di incentivo o defiscalizzazione in tema idrico, evitando forme di sostegno o di indennizzo scollegate dall’adozione di investimenti in efficientamento; rafforzare le attività di controllo e chiusura dei pozzi abusivi; istituzione di una cabina di regia regionale che eserciti funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica connessa alla drastica riduzione delle precipitazioni e integrata con la presenza delle Autorità di Bacino Distrettuale del Veneto; creazione delle AFI – Aree Forestali di Infiltrazione nelle zone di alta pianura utili a raccogliere e conservare l’acqua, restituendola successivamente in falda. Purtroppo, di queste azioni si è visto ben poco e siamo già in ritardo sul 2024”, conclude.

Fine vita, Zaia: serve legge per percorso rispettoso

Fine vita, Zaia: serve legge per percorso rispettosoRoma, 17 ago. (askanews) – “Spesso i tribunali hanno preceduto il legislatore per quanto riguarda temi come il fine vita. Il padre di Eluana Englaro, ad esempio, ha ottenuto l’autorizzazione a sospendere l’alimentazione non dal Parlamento, riunito a discutere senza concludere nulla, ma tramite la sentenza di un tribunale. Viene detto impropriamente ‘suicidio assistito’, io parlerei piuttosto di riconoscimento del percorso di fine vita, che forse è anche più rispettoso. Io non sono qui a promuovere il fine vita, ma un fatto di civiltà: un diritto che deve essere garantito ai cittadini. Se succedesse a me vorrei poter decidere”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in diretta sul canale Twitch di Ivan Grieco.

“Non stiamo parlando – si legge nella nota stampa che sintetizza i contenuti del colloquio, diffusa dall’intervistatore – di casi in cui si ricorrerebbe al fine vita se, per esempio, si venisse lasciati dalla fidanzata. Parliamo di una cosa seria, di casi di malati terminali. La signora Gloria, nome di fantasia, ha avuto accesso a questo percorso, appellandosi alla sentenza della Corte Costituzionale. Ma un Paese civile deve dotarsi di una legge, è impensabile gestire questa questione tramite una sentenza. Finirà che, se questa legge non la facciamo per scelta, la faremo per necessità perché ormai ci sono sempre più casi di questo genere”, ha concluso Zaia.

Veneto, Zaia: approvata manovra da 18,2 miliardi di euro

Veneto, Zaia: approvata manovra da 18,2 miliardi di euroVenezia, 16 ago. (askanews) – “Per il quattordicesimo anno consecutivo approviamo un bilancio di previsione senza introdurre nuove tasse. Lasciando nelle tasche dei veneti 1 miliardo e 179 milioni, continuiamo a dare risposte importanti nei settori della sanità e del sociale, dell’ambiente e nella difesa del suolo, ma anche in quello educativo-assistenziale. Un bilancio che cuba 18,2 miliardi di euro e darà le coperture finanziarie necessarie alle attività e agli investimenti a favore di cittadini e al comparto produttivo. Un bilancio che dà copertura alle opere pubbliche e dà spazio anche a nuove iniziative legislative. Questa manovra, che rispetta il timing approvando il bilancio il giorno dopo Ferragosto, riflette l’efficienza della macchina regionale, guarda ai bisogni del presente e dimostra di saper programmare in maniera virtuosa”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione della presentazione della manovra di bilancio di previsione 2024-2026, approvata nel corso della seduta odierna di Giunta regionale a Palazzo Balbi.

“In questi anni abbiamo investito moltissimo nella dismissione del patrimonio immobiliare regionale, abbiamo proseguito la meticolosa cura dimagrante sul fronte delle società partecipate e ora guardiamo ad una stagione nuova, quella del post Covid, coscienti del quadro economico e inflazionistico in cui ci troviamo – ha proseguito il governatore del Veneto -. Ciò nonostante, è importante ricordare il rilevante cofinanziamento dei nuovi programmi europei, in particolare sul fronte della formazione professionale con lo stanziamento triennale di 26milioni di euro annuo che si somma agli ingenti cofinanziamenti annui, altri 129 milioni per la programmazione europea e l’utilizzo di fondi FSC per 51 milioni di euro”.

Zaia: più fondi contro dissesto. Sicurezza al 100%? Impossibile

Zaia: più fondi contro dissesto. Sicurezza al 100%? ImpossibileVenezia, 16 ago. (askanews) – “Non può passare il principio della sicurezza al 100% del territorio: nel confronto tra natura e uomo perde sempre l’uomo”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia. Presentando il bilancio 2024, Zaia ha annunciato l’aumento dei fondi contro il dissesto: 3,5 milioni in più rispetto al 2022.

“Abbiamo investito sui 2,7 miliardi dal 2010 ad oggi, opere ne abbiamo fatte. Ma dipende da dove piove e quanto piove – ha aggiunto -. Non dirò mai che possiamo dormire sonni tranquilli- prosegue il governatore veneto- perché se invece di colpire le zone manutentate, che hanno grandi opere, va a beccare la zona più ‘sfigata’, più problematica dal punto di vista idrogeologico, si allagherà, non possiamo farci niente, questa è la natura”.

Regioni, Zaia: per pil previsioni ancora positive in Veneto

Regioni, Zaia: per pil previsioni ancora positive in VenetoVenezia, 16 ago. (askanews) – “Questa è una stagione nella quale ci prepariamo ad affrontare un anno finanziario con un’inflazione che non è più quella di prima, ci rendiamo conto che l’inflazione pesa e speriamo che von der Leyen trovi anche una soluzione con tutte queste emissioni ed innalzamenti dei tassi affinchè si possa tornare ad un’economia performante e che non ci porti direttamente ad una recessione”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, oggi incontrando i giornalisti.

“Siccome solo i pessimisti non fanno fortuna oggi devo dirvi che le nostre previsioni di Pil sono ancora previsioni positive, importanti in Veneto – ha aggiunto Zaia -. Siccome l’anno scorso abbiamo esordito con una previsione di Pil che sembrava che dovesse venire giù il terremoto, abbiamo chiuso con 3,9, dopo abbiamo dovuto aggiustarlo perché 4,3 era il Pil veneto. Nel ’22 abbiamo chiuso col 4,3”.

Giustizia, Zaia: Regione Veneto pronta a fare sua parte

Giustizia, Zaia: Regione Veneto pronta a fare sua parteVenezia, 10 ago. (askanews) – “La riapertura del Tribunale di Bassano del Grappa nel piano di nuova geografia giudiziaria che è arrivato alla Commissione Giustizia del Senato è un segnale molto positivo nella direzione che più volte ho sostenuto: in un’area che si è sempre distinta come importante tessuto produttivo, con tutte le caratteristiche per crescere ulteriormente, favorite dalla nuova Strada Pedemontana Veneta, non è possibile trascurare la presenza di tutti i servizi e i presidi necessari; siano amministrativi o logistici. Questo richiede che anche la sede giudiziaria faccia parte del tessuto di questo territorio”. E’ il commento del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, alla notizia che alla Commissione Giustizia di Palazzo Madama è giunto, per il confronto, il piano dell’Esecutivo sulla riapertura di alcune sedi giudiziarie chiuse anni fa.

“La percezione di un’amministrazione della Giustizia non distaccata dal cittadino inizia con la prossimità dei luoghi fisici che la rappresentano. La riapertura della sede di un tribunale in un’area così strategica del Veneto non è un piacere al campanile ma la risposta ad una necessità concreta. Una risposta che si attendono tanti cittadini tra cui imprenditori e professionisti forensi. La Regione condivide questa esigenza, la sostiene ed è pronta a fare tutto quanto è di sua competenza perché il Tribunale della Pedemontana possa riaprire i battenti appena possibile”, aggiunge il Governatore.