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Cicap: Felici e orgogliosi per traccia Piero Angela in maturità 2023

Cicap: Felici e orgogliosi per traccia Piero Angela in maturità 2023Roma, 21 giu. (askanews) – Il ruolo della creatività, anche “distruttiva”, e della “ricchezza immateriale” nel nuovo panorama mondiale in cui le idee innovative avranno (e già hanno) un ruolo da protagoniste. Si può sintetizzare così la traccia del tema scientifico, proposta dal Ministero dell’Istruzione per l’esame di maturità 2023, incentrata sull’ultimo libro di Piero Angela “Dieci cose che ho imparato” (Mondadori, 2022). Nel brano proposto, il padre della divulgazione scientifica italiana e fondatore del CICAP, scomparso ad agosto 2022, riflette sul valore delle idee innovative anche in un contesto come quello odierno, dominato da grandi e repentini cambiamenti, in cui è facile per un’azienda o una professione diventare velocemente obsoleti.

Piero Angela definisce questo processo “distruzione creativa”, a cui oppone la “ricchezza immateriale”: l’idea in più che fa la differenza e garantisce la sopravvivenza anche delle attività non direttamente produttive, come quelle artistiche e culturali. Può essere proprio questa la sfida di un futuro che è già iniziato e che corre veloce. Il commento del professor Sergio Della Sala, presidente del CICAP: “Siamo felici che una traccia della maturità faccia riferimento al fondatore del CICAP, Piero Angela. Il documento sottolinea l’importanza, anche economica, del sapere, della conoscenza. Che poi è l’essenza dell’azione CICAP, pur se principalmente focalizzato al sapere scientifico. Solo con la diffusione della conoscenza potremo sperare in una società più equa. La scienza ci fa vivere meglio, e ci permette di navigare le complessità. Ma dobbiamo saperla usare, e evitare le allodole semplicistiche di pseudoscienze e scientismo. I ragazzi che sceglieranno questa traccia sono invitati a partecipare ad un evento a loro dedicato in occasione del CICAP Fest che si terrà a Padova il 13-15 ottobre, dove ricorderemo Piero”.

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) è un’associazione di promozione sociale, scientifica ed educativa, che promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito con l’obiettivo di diffondere il metodo scientifico e lo spirito critico. Il CICAP nasce nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di scienziati, intellettuali e appassionati, ed è oggi presieduto dal professor Sergio Della Sala.

Team scienziati Gb-Usa crea in laboratorio embrioni umani sintetici

Team scienziati Gb-Usa crea in laboratorio embrioni umani sinteticiRoma, 15 giu. (askanews) – Un esperimento che solleva inevitabilmente gravi perplessità bioetiche quello realizzato nel Regno unito da una squadra di scienziati che sono riusciti a far crescere embrioni umani sintentici utilizzando cellule staminali. Ne dà notizia oggi il Guardian.

Gli scienziati hanno affermato che questi embrioni, che assomigliano a quelli delle prime fasi dello sviluppo umano, potrebbero fornire un punto d’osservazione fondamentale per la formazione di disturbi genetici o per stabilire le cause biologiche degli aborti ricorrenti. Nel contempo, però, questo tipo di attività solleva gravissimi problemi etici e normativi. Le strutture biologiche create in laboratorio non presentano un cuore pulsante o un inizio di cervello, scrive il Guardian. Includono invece cellule che normalmente vanno a formare la placenta o lo stesso embrione.

“Possiamo creare modelli simili a embrioni umani riprogrammando le cellule (staminali embrionali)”, ha detto Magdalena Zernicka-Goetz dell’Università di Cambridge e del California Institute of Technology, nel descrivere la ricerca in un discorso tenuto presso l’incontro annuale dell’International Society for Stem Cell Research a Boston. Non vi è alcuna prospettiva a breve termine che gli embrioni sintetici – creati quindi senza l’intervento di sperma o la presenza di ovuli – vengano destinati all’uso clinico. Sarebbe inoltre illegale nel Regno unito impiantarli nell’utero di una paziente e non è ancora chiaro se queste strutture abbiano il potenziale per continuare a maturare oltre le prime fasi di sviluppo.

Gli scienziati hanno motivato questa ricerca sostenendo che serve per comprendere meglio i meccanismi di sviluppo genetici, alla luce dei limiti che sono normativamente posti nella coltivazione degli embrioni umani, che è oggi di 14 giorni. Robin Lovell-Badge, capo della ricerca biologica delle cellule staminali e della genetica dello sviluppo presso il Francis Crick Institute di Londra, ha dichiarato: “L’idea è che, se si modella davvero il normale sviluppo embrionale umano utilizzando le cellule staminali, sia possibile ottenere un’enorme quantità di informazioni su come iniziamo lo sviluppo, su cosa può andare storto, senza dover utilizzare embrioni precoci per la ricerca”.

In precedenza, il team di Zernicka-Goetz e un gruppo rivale presso l’Istituto Weizmann in Israele avevano già dimostrato che le cellule staminali dei topi potrebbero essere indotte ad autoassemblarsi in strutture embrionali precoci con un tratto intestinale, l’inizio di un cervello e un cuore pulsante. Da allora, è in corso una gara per tradurre questo lavoro in modelli umani e diversi team sono stati in grado di replicare le primissime fasi di sviluppo. Queste ricerche sui topi, tuttavia, non sono riuscite finora a portare allo sviluppo di una creatura completa. I dettagli dell’ultimo lavoro, del laboratorio Cambridge-Caltech, devono ancora essere pubblicati su una rivista peer-reviewed. Le strutture modello, ciascuna cresciuta da una singola cellula staminale embrionale, hanno raggiunto l’inizio di una fase cruciale dello sviluppo embrionale conosciuta come gastrulazione, cioè quando l’embrione si trasforma da un continuum di cellule alla formazione di linee cellulari distinte e all’impostazione degli assi di base dell’organismo. In questa fase, l’embrione non ha ancora un cuore pulsante, un intestino o un inizio di cervello. “Il nostro modello è il primo modello di embrione umano a tre linee in cui sono differenziate le cellule amniotiche e germinali, cioè le cellule precursori dell’uovo e dello sperma”, ha detto Zernicka-Goetz al Guardian prima del discorso. “È bellissimo e creato interamente da cellule staminali embrionali”. Ma al di là dell’entusiasmo dei ricercatori, la velocità con cui gli studi in questo campo si stanno sviluppando ha portato lo stato dell’arte a un punto molto più avanzato rispetto alla normativa, tanto che si può dire che nelle diverse legislazioni ci sia un vuoto legale dai tratti piuttosto pericolosi. D’altronde, gli stessi scienziati non sono in grado di dire se questi embrioni sintetici abbiano la capacità di diventare una creatura vivente completa. Finora gli esperimenti su cavie hanno dato risultati non univoci. Ad aprile ricercatori in Cina hanno creato embrioni sintetici da cellule di scimmia e li hanno impiantati nei grembi di scimmie adulte, alcune delle quali hanno mostrato i primi segni di gravidanza, ma nessuna di queste ha continuato a svilupparsi oltre pochi giorni. Gli scienziati affermano che non è chiaro se l’ostacolo a uno sviluppo più avanzato sia meramente tecnico o abbia una causa biologica più fondamentale. “È molto difficile rispondere – ha detto Lovell-Badge – e sarà difficile dire se c’è un problema intrinseco o se è solo una questione di tecnica”.

Diffondere cultura su TikTok, nuovo progetto con edulia e Treccani

Diffondere cultura su TikTok, nuovo progetto con edulia e TreccaniRoma, 13 giu. (askanews) – “Volete scoprire come rendere la scienza una forma di intrattenimento e non sapete come fare?” – esordisce il chimico organico Alessandro (@_chimicazza); “Vi porto con me e vi racconto come parlare della mia disabilità” – gli fa eco il content creator Sebastiano Gravina (@videociecato);”Vuoi sapere come la pubblica amministrazione usa TikTok?” aggiunge Francesco Di Costanzo (@pasocial). Sono alcuni degli incipit delle video pillole che popolano la piattaforma “Da 0 a infinito – Pionieri digitali di oggi e domani”, sviluppata da edulia dal Sapere Treccani e TikTok con l’obiettivo di fornire le conoscenze e le competenze necessarie a tutti e tutte coloro che vogliono utilizzare l’app come mezzo di diffusione culturale, educativo e sociale, avvalendosi della competenza e dei consigli di alcuni dei pionieri di TikTok.

Una passione che si desidera condividere, una professione che si vorrebbe far conoscere al mondo o un’iniziativa da amplificare per avere un impatto positivo sulla comunità: il progetto, presentato oggi a Roma, si propone di offrire alcuni degli strumenti chiave e ispirazionali per realizzare questi desideri e di rispondere alla crescente richiesta di informazioni e formazione attraverso le testimonianze e i suggerimenti di chi ha saputo usare il digitale per costruire ponti infiniti, unendo persone attraverso la voglia di apprendere, conoscere e divertirsi. Come convertire le nozioni da semplice erudizione in opportunità di acesso, per un numero sempre maggiore di persone, a sfere del sapere spesso erroneamente considerate difficili o di nicchia? Stimolando la curiosità attraverso l’inventiva di narratori digitali – i creator – capaci di attrarre pubblici diversi e di rendere fruibile la cultura a qualsiasi latitudine grazie a linguaggi e chiavi di lettura e di racconto innovativi. Le inedite video pillole di cultura realizzate dai creator di TikTok per questo progetto mostrano come poter dare slancio alla propria idea e ottenere in qualunque ambito grandi risultati. I primi creator coinvolti possono considerarsi dei veri e propri precursori nella divulgazione digitale su TikTok, persone che hanno saputo – attraverso i format e il linguaggio tipici della piattaforma di intrattenimento – veicolare efficaciamente a un pubblico di massa le proprie conoscenze nelle più differenti discipline: Ilde Forgione per arte e musei, Antonio Mascoli per il cinema, Sebastiano Gravina per l’inclusività, Andrea Petroni per il turismo, Federico Rognoni per la comunicazione, Megi Bulla e Valentina Ghetti per l’editoria, Sandro Marenco per l’insegnamento, Alessandro per la chimica, Francesco Di Costanzo per le istituzioni. Per “Da 0 a infinito: Pionieri digitali di oggi e domani” è stata realizzata una sezione ad hoc all’interno della piattaforma edulia Masterclass, con contenuti creati in cooperazione dal nuovo polo edutech dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana insieme a TikTok. I contenuti della piattaforma, sviluppati come delle vere e proprie pillole avveniristiche su come far crescere le proprie idee e progetti e che verranno alimentati nel corso del tempo, sono accessibili liberamente da tutti senza abbonamento sia da desktop sia da mobile, previa iscrizione gratuita. Gli interventi dei creator sono inoltre disponibili anche in modalità podcast, oltre che fruibili tramite l’app di edulia.

Giacomo Lev Mannheimer, responsabile relazioni istituzionali Sud Europa di TikTok ha dichiarato: “Noi di TikTok vediamo ogni giorno persone che tramite la nostra piattaforma trovano uno spazio per promuovere conoscenza e generare impatto sociale nella società: dagli insegnanti ai musei, dalle istituzioni locali alle persone disabili. Questo progetto è dedicato a quelle persone, ai pionieri di TikTok in Italia, ma soprattutto a coloro che da loro si faranno ispirare per fare altrettanto”. Massimo Lapucci, presidente di edulia dal Sapere Treccani, ha affermato: “Treccani è sinonimo di cultura da quasi 100 anni e oggi compie un altro passo nel futuro, aprendo nuove traiettorie di diffusione del sapere attraverso le piattaforme digitali: in linea con la propria mission, infatti, la partnership strategica con TikTok potrà offrire nuove chiavi di lettura della contemporaneità a pubblici più ampi e promuovere conoscenze con un impatto positivo soprattutto tra i giovani”. “Con questo progetto realizzato con TikTok vogliamo far riflettere sui nuovi linguaggi che ci accompagnano nelle vite di tutti i giorni, personali e professionali, presenti e future – ha aggiunto Cristina Pozzi, ceo di edulia dal Sapere Treccani – continueremo a essere un osservatorio della società di oggi per capire i cambiamenti in atto e la migliore direzione da imboccare domani”.

Spazio e cambiamento climatico, a Oslo una conferenza per agire

Spazio e cambiamento climatico, a Oslo una conferenza per agireOslo, 23 mag. (askanews) – Si è aperto a Oslo la Global Space Conference on Climate Change, GLOC 2023, conferenza organizzata dalla IAF, In ternational Astronautica Federation, per affrontare il tema della relazione tra lo spazio e il cambiamento climatico. Si tratta della prima conferenza la mondo organizzata su questo tema, ci hanno tenuto a specificare gli organizzatori, ed è anche l’occasione perché i principali attori del settore spaziale – agenzie governative, ma anche industrie – si confortino su come affrontare, utilizzando le tecnologie spaziali, il principale problema del nostro pianeta, la crisi che potrebbe realmente mettere a rischio la vita umana sul pianeta terra. La conferenza ospita esponenti di NASA, ESA, JAXA (l’agenzia spaziale giapponese), ma anche delle Nazioni Unite e del NOAA, l’agenzia statunitense per gli oceani e l’atmosfera, oltre a partecipanti e studiosi da tutto il mondo.

Durante la cerimonia di inaugurazione del GLOC 2023, all’hotel Radisson Blue nella capitale norvegese, dopo l’introduzione del presidente della IAF, Eugene Clayton Mowry, ha preso la parola Espen Barth Eide, ministro per il Clima e l’Ambiente della Norvegia che ha fatto il punto sulla situazione che stiamo vivendo a livello di crisi climatica. Eide ha citato gli eventi meteorologici estremi che si stanno verificando in tutto il mondo e si è soffermato anche sulle alluvioni di questi giorni in Emilia-Romagna. “Questa è la situazione – ha detto il ministro – con un aumento della temperatura globale di 1,15 gradi. Lo scenario migliore individuato dalla Conferenza di Parigi prevede di limitare l’aumento a 1,5 gradi. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, la situazione peggiorerà comunque e dobbiamo pensare dei nuovi modi di affrontare e convivere con la crisi climatica”. Eide ha comunque individuato motivi di ottimismo e di speranza e ha sottolineato il ruolo della scienza e della tecnologia per affrontare la sfida che le stesse Nazioni Unite, per bocca del segretario generale Guterres, hanno identificato come la principale del nostro tempo. Una sfida di cui però, e anche a Oslo è stato sottolineato, ancora manca un vero dibattito a livello di opinione pubblica globale, a livello di discorso pubblico. E anche questo dovrebbe essere uno degli obiettivi del GLOC 2023. Tra gli ospiti saliti sul palco, e anche premiati dalla IAF, c’è anche il direttore dell’ESA, l’agenzia spaziale europea, Josef Aschbacher, che ha portato a Oslo le ricerche sulla situazione ambientale del pianeta e ha sottolineato l’importanza di creare un digital twin della Terra, in grado di fotografare la situazione complessiva del pianeta, ma anche di immaginare sviluppi futuri sui quali intervenire. Perché il cambiamento climatico è una realtà tangibile, anche solo attraversando la città per raggiungere la sede della conferenza: clima caldo, a tratti afoso, fioriture ovunque e, nella mattina di inaugurazione del GLOC, anche una sorta di pioggerellina più tropicale che scandinava. Nello specifico, la conferenza della IAF si focalizzerà su “Fire and Ice – Space for Climate Action”, toccando i temi dell’impatto della crisi sull’ambiente, delle applicazioni e dei servizi che sono stati sviluppati per affrontare il surriscaldamento globale, delle leggi e delle politiche che sono state adottate, delle opportunità commerciali, delle collaborazioni internazionali sullo spazio e sulla comunicazione legata alla crisi climatica. (di Leonardo Merlini)

TikTok: non autorizziamo video autolesionistici

TikTok: non autorizziamo video autolesionistici


TikTok: non autorizziamo video autolesionistici – askanews.it



TikTok: non autorizziamo video autolesionistici – askanews.it


















Roma, 21 mar. (askanews) – “Oltre 40.000 professionisti dedicati alla sicurezza lavorano per mantenere la nostra community al sicuro e prestiamo particolare attenzione a proteggere gli adolescenti”. Lo sottolinea un portavoce della compagnia TikTok su cui l’Antitrust italiana ha avviato una istruttoria per la presenza sul social network di video autolesionistici riconducibili alla cosiddetta ‘cicatrice francese’.

“Non autorizziamo contenuti che mostrino o promuovano attività o sfide pericolose, suicidio, autolesionismo o comportamenti alimentari scorretti. Inoltre, le nostre policy per il suggerimento dei contenuti aiutano ad assicurare che il contenuto sia adatto a qualunque tipo di pubblico e mettiamo a disposizione risorse per il benessere e la sicurezza all’interno della nostra app. Collaboreremo pienamente con le autorità competenti per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure”, aggiunge il portavoce di TikTok.

Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT

Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT


Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT – askanews.it



Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT – askanews.it



















New York, 21 mar. (askanews) – Il motore di ricerca Google ha iniziato a testare con alcuni utenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito la versione sperimentale di Bard, il rivale di ChatGPT, mentre prova ad incorporare l’Intelligenza Artificiale nei suoi prodotti di punta.

Bard è simile a ChatGPT in quanto gli utenti possono digitare il testo e ricevere risposte a un’ampia gamma di domande, utilizzando il modello di linguaggio LaMDA di Google. Bard è alimentato da una versione più piccola e ottimizzata del modello di linguaggio di grandi dimensioni LaMDA di Google. Il motore di ricerca mette in guardia gli utenti sulla possibilità che i nuovi chatbot inventino cose e diffondano stereotipi e pregiudizi trovati in Internet.