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Esce il 18 aprile “Autodistruzione”, il nuovo singolo di Holden

Esce il 18 aprile “Autodistruzione”, il nuovo singolo di HoldenMilano, 15 apr. (askanews) – Esce il 18 aprile “Autodistruzione, il nuovo singolo di Holden. Il cantautore torna sulla scena musicale con una ballad pop intensa e fortemente personale. Il brano è da ora disponibile per il pre- save. “È determinante dove scegliamo di porre l’attenzione e la concentrazione, cosa decidiamo di vedere e di sentire. In “Autodistruzione” si è circondati da un mondo caotico, conflittuale e illusorio, Puntando i riflettori su un legame positivo, la confusione si sfoca sullo sfondo, diventa finalmente sopportabile, poco importante. È così che la prospettiva cambia, si guarda finalmente verso l’alto e ci si accorge dei fuochi d’artificio.” Scritto, composto e prodotto dallo stesso artista, “Autodistruzione” è una riflessione sui propri errori, su come spesso questi ti feriscano e di come l’autodistruzione possa essere una fuga da una realtà che non ci appartiene. Con “Autodistruzione” l’artista canta delle sue vulnerabilità e si confronta con la propria ombra, senza paura di mostrarsi per quello che è in un brano che si muove su un arrangiamento capace di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emotivo potente e intimo, tra immagini evocative e atmosfere oniriche. Holden torna dopo il successo di Grandine feat. mew, brano da oltre 12 milioni di stream che ha debuttato nella Top 30 FIMI. Nel 2024 il cantautore ha debuttato con il suo primo tour nei club italiani, conquistando il pubblico tappa dopo tappa e registrando il sold out in diverse date come Roma, Milano, Bologna e Torino. Questo secondo singolo arriva dopo la pubblicazione del suo EP JOSEPH che ha superato 89 milioni di streaming e ha portato i suoi brani ad oltre 321 milioni di ascolti complessivi. JOSEPH racchiude sei brani scritti, composti e prodotti dal cantautore, l’ep è un’esplorazione sonora che abbraccia una vasta gamma di influenze. Holden, nome d’arte di Joseph Carta, è un cantautore e producer romano classe 2000. Con una scrittura personale e una forte identità sonora tra pop ed elettronica, ha conquistato milioni di stream e ottenuto il disco di platino per Na Na Na e il disco d’oro per i brani Cadiamo Insieme, Dimmi che non è un addio e Nuvola.

Oltre 17.000 partecipanti XX edizione Festival delle Scienze di Roma

Oltre 17.000 partecipanti XX edizione Festival delle Scienze di RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Un pubblico di oltre 17.000 partecipanti ha seguito gli appuntamenti della XX edizione del Festival delle Scienze di Roma, negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, mentre è già stato annunciato il prossimo appuntamento con la XXI edizione ad aprile 2026.


Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e con la partecipazione di numerosi enti di ricerca e istituzioni scientifiche e culturali, il Festival per sei giorni – dall’8 al 13 aprile – ha raccontato il tema di questa edizione speciale, che festeggia i 20 anni del Festival, dedicato ai Corpi: corpi umani – con i loro tratti, le loro forme e funzionalità, i loro mutamenti e adattamenti, in quanto risultato di una lunga evoluzione biologica e culturale – ma anche corpi animali e vegetali, corpi microscopici come virus e batteri, corpi celesti, lontani, magici e infiniti e, grazie al progresso tecnologico, corpi ibridi, come quelli con protesi o congegni impiantabili, e corpi meccanici, come quelli di robot e automi. L’edizione del Festival conclusa domenica, sold out nelle attività per le scuole, ha visto le sale dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospitare di nuovo gli appassionati di scienze e non solo.


‘Il successo di questa edizione del Festival delle Scienze di Roma – ha dichiarato l’Ad di Fondazione Musica per Roma Raffaele Ranucci – è motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi. Abbiamo visto l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone trasformarsi, ancora una volta, in un luogo di incontro e di dialogo tra scienza, cultura e società, con moltissimi giovani e studenti, che hanno partecipato con entusiasmo e curiosità. Ringrazio tutti i relatori, gli scienziati, gli artisti e i partner che hanno contribuito a rendere il festival un momento vivo, dinamico e necessario per riflettere sul presente e sul futuro. Un grazie particolare va al nostro pubblico, sempre attento e partecipe, che conferma quanto ci sia bisogno di spazi in cui la conoscenza diventa esperienza condivisa. La Fondazione Musica per Roma continuerà a sostenere e promuovere eventi come questo, che mettono al centro la divulgazione, il pensiero critico e l’immaginazione. È attraverso iniziative come il Festival delle Scienze che costruiamo una comunità più consapevole e connessa con il mondo che la circonda e pronta alle sfide del futuro’. Grandissimo apprezzamento per le attività educational: nel corso dei numerosi appuntamenti per le scuole gli studenti hanno partecipato con entusiasmo ai laboratori e alle conferenze che hanno registrato il tutto esaurito durante i quattro giorni del Festival. Grande partecipazione, con eventi sold out, anche ai laboratori ed eventi dedicati alle famiglie durante il fine settimana. Un grande risultato, a testimonianza dell’interesse profondo per la scienza e le sue tante diramazioni, trasversale nelle generazioni. Il ricco programma di oltre 150 eventi, tra spettacoli, incontri, workshop, attività didattiche, mostre, attività per le famiglie, attività di wellness, con il coordinamento scientifico di Michele Bellone e il coordinamento esecutivo di Claudia Ribet. Innumerevoli le suggestioni e gli spunti di riflessione proposti dagli oltre 120 ospiti, menti brillanti e professionisti del mondo scientifico e culturale, nazionale e internazionale.


Sold out le due serate dello spettacolo ‘Secondo lei’, scritto e diretto da Caterina Guzzanti, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia dal punto di vista femminile, con Federico Vigorito, la lectio “Tu chiamale se vuoi…” di Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione all’Università di Padova, guida alla scoperta del nostro sentire profondo in Sala Sinopoli, il reading-spettacolo “Corpo, umano” con Vittorio Lingiardi, saggista, psichiatra e psicoanalista, con la voce recitante di Federica Fracassi. Tra gli eventi più partecipati: l’incontro inaugurale del Festival dedicato alle scuole con l’ospite d’eccezione Alberto Mantovani e con la giornalista scientifica e autrice Silvia Bencivelli; l’evento con il saggista e divulgatore scientifico statunitense David Quammen, che insieme a Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia, ha riflettuto sull’importanza di riconnettere l’uomo con gli altri corpi della natura e sulla salvaguardia della biodiversità del pianeta; la conferenza-spettacolo a cura di INFN, in collaborazione con INAF, EGO e Einstein Telescope Italia, un viaggio tra spaziotempo, onde e rivelatori, fino al vero protagonista, Einstein Telescope, con Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e della Fondazione ICSC, Alessandro Cardini, Direttore della Sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Federica Govoni, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, musiche dal vivo di Fabrizio Bosso e Seby Burgio; lo spettacolo di Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente con cui il coreografo ha condiviso anni di ricerca e iniziazione al movimento, dedicato alle forme di vicinanza e all’esplorazione dello spazio tattile e condiviso; il panel in collaborazione con Il Messaggero MOLTOFUTURO dedicato alle scuole in cui si è discusso della tecnologia nel nostro quotidiano e le nuove generazioni; l’incontro con l’astrofisica e scrittrice Licia Troisi e la sociolinguista e saggista Vera Gheno; l’evento con il biologo evoluzionista statunitense Daniel Lieberman, in dialogo sul corpo e la scienza con Silvia Bencivelli, l’ex nuotatrice Alessia Filippi e il giornalista Marco Cattaneo; l’evento con il neurofisiologo britannico Semir Zeki, docente di neuroestetica allo University College di Londra, e la storica dell’arte Cristiana Collu, Direttrice della Fondazione Querini Stampalia; l’evento sull’esplorazione del cosmo, grande laboratorio per indagare le leggi della fisica che regolano anche i fenomeni terrestri, con l’astronoma e astrofisica Sandra Savaglio, e Roberto Ragazzoni, Presidente INAF; l’evento sulla rimozione dell’idea della morte come strategia efficace a livello emotivo con Marco Annoni, filosofo e coordinatore del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi, Elisa Sirianni, ideatrice e curatrice di Da vivi. Il miracolo della finitezza, e la filosofa Marina Sozzi, Ufficio Culturale Fondazione Faro, con la moderazione di Armando Buonaiuto, curatore Torino Spiritualità; l’evento sulla perfezione dei corpi a tutti i costi con la scrittrice Francesca Marzia Esposito e Matteo Galletti, Professore di Bioetica Università degli Studi di Firenze, moderata da Silvia Kuna Ballero; l’evento su nuove tecnologie scientifiche e comunicazione responsabile con Giovanni Boniolo, filosofo della Scienza Università di Ferrara, Alessandra Brescianini, Medical Director Amgen Italia, Linda De Luca, Interprete medica, moderazione del giornalista Rainews24 Andrea Bettini; l’evento su Einstein Telescope con Eugenio Coccia, professore GSSI, direttore dell’IFAE, Silvia Piranomonte, Prima Ricercatrice INAF, e Fulvio Ricci, Professore Emerito La Sapienza di Roma e portavoce della collaborazione internazionale Virgo dal 2014 al 2017, INFN, EGO; l’evento dedicato alla ricerca e alle biotecnologie all’interno del paradigma One Health con Giacomo Cuttone, Dirigente di Ricerca dell’INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud e Barbara Capaccetti, Co-coordinatrice GdL Ricerca Clinica di Assobiotec-Federchimica.


Successo di pubblico anche per le mostre e gli exhibit interattivi in programma al Festival: Obiettivo scienza a cura di CNR, La rivoluzione in un quanto a cura di INFN, Inaf sketchtour, dove la ricerca prende corpo a cura di INAF e con le tavole illustrate da Lapin, il noto “illustratore errante” francese, la mostra interattiva One health. Un pianeta, una salute ideata da Fondazione Zoé-Zambon Open Education e progettata da Pleiadi, il percorso Officina immunitaria. Come il sistema immunitario ci riconosce, difende e definisce, a cura di Humanitas University, e Anatomia virtuale: immergersi nel corpo umano a cura della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Accurate. Molto seguiti anche gli eventi con gli autori, i laboratori e le mostre diffusi nei vari luoghi della città durante la settimana da Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale, Planetario di Roma Capitale, Explora-il Museo dei Bambini di Roma, ISPRA, Museo Civico di Zoologia. ‘Ancora una volta, la ventesima, si è ricreata la magia di una comunità di persone interessate alla scienza e a viverne lo spirito attraverso tante espressioni ed esperienze. Dai bambini alle scienziate e ai ricercatori il Festival ha saputo comunicare e fornire loro stimoli, interrogativi, domande e scoperte. Il nostro augurio, a noi stessi e a tutti, è quello che questa avventura continui, si rinnovi e cresca nel futuro di intensità e di partecipazione’, ha dichiarato il direttore del Festival delle Scienze Vittorio Bo.

Il Muro del canto, tour “La Mejo Medicina” fa tappa a Festa di Roma

Il Muro del canto, tour “La Mejo Medicina” fa tappa a Festa di RomaRoma, 11 apr. (askanews) – Continua il tour de Il Muro del Canto per la presentazione dal vivo de “La Mejo Medicina”, l’ultimo album di inediti uscito lo scorso 30 ottobre e accolto con calore da pubblico e critica. Si aggiunge un concerto speciale: il prossimo 21 aprile, alle 20.45, saliranno sul palco a Piazza del Campidoglio per la prima edizione de La Festa di Roma, un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale per celebrare l’anniversario della fondazione della città, avvenuta secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. e che quest’anno compie 2.778 anni. L’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti.


Un evento estremamente significativo per una band che ha nella cultura e nella traduzione romana la sua centralità artistica. La tournée curata da Barley Arts, che segue il successo di quella autunnale – segnata da numerosi sold out – e porterà Il Muro del Canto il 9 maggio a Genova (Burrasca di Maggio), il 16 a Pescara (Scumm), il 17 maggio a Taranto (Spazioporto), il 24 maggio a Latina (Sottoscala9), il 30 maggio a Tolentino (MC) per Panza Marca Beer Fest, il 13 giugno a Roma (Testaccio Estate) e il 27 giugno a Firenze (Ultravox).


Con oltre 14 anni di carriera, sei album all’attivo e più di 500 concerti in Italia e all’estero, Il Muro del Canto è una delle voci più autentiche e distintive della scena musicale italiana, capace di unire, con un’intensità espressiva senza pari, tradizione e innovazione. Acclamata nella scena indipendente, nel corso degli anni la band ha collaborato con figure di spicco del cinema italiano, come Marco Giallini, protagonista nel videoclip di “La vita è una”, e Vinicio Marchioni, che ha recitato nel video di “Reggime Er Gioco”. Nel 2017, il brano “7 Vizi Capitale”, realizzato in collaborazione con Piotta, ha conquistato il pubblico internazionale come sigla della serie TV Netflix “Suburra”, trasmessa in 190 Paesi.

Al Colosseo testa di gladiatore “Gallus”, un prestito Museo di Verona

Al Colosseo testa di gladiatore “Gallus”, un prestito Museo di VeronaRoma, 11 apr. (askanews) – Fino al 15 ottobre è ospitato negli Ipogei del Colosseo, nel nuovo allestimento permanente dedicato agli Spettacoli nell’Arena, un nuovo protagonista: grazie al prestito garantito dal Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona, la straordinaria testa lapidea di gladiatore dell’inizio del I sec. d.C. proveniente dall’Anfiteatro di Verona della prima metà del I secolo d. C. (la cosiddetta Arena) entra a far parte del percorso di visita curato da Alfonsina Russo, Federica Rinaldi e Barbara Nazzaro, contribuendo ad ampliare la conoscenza sul mondo dei gladiatori e sulla loro complessa organizzazione. La testa lapidea appartiene con ogni probabilità alla tipologia del “gallo” (Gallus), ovvero a quella categoria di gladiatori che, come il sannita e il trace, prende origine dalla provenienza geografica dei popoli nemici di Roma.


La presenza di questo reperto contribuisce ad arricchire il percorso di visita, soprattutto per quanto riguarda le diverse tipologie di gladiatori, le loro armature, così come la loro origine e le loro evoluzioni nel tempo, specie dopo la riforma introdotta da Augusto. In particolare, la testa lapidea veronese si aggiunge all’allestimento esistente che già prevede la suggestiva proiezione olografica con i gladiatori che avanzano dal buio del criptoportico orientale (realizzata da Katatexilux su idea e curatela di Federica Rinaldi), il mosaico bianco e nero di II sec. d.C. con scena di caccia, i gradini della cavea con i graffiti riproducenti i combattimenti tra gladiatori e gli inseguimenti tra animali, le lucerne, i modelli di montacarichi e i sistemi di sollevamento di uomini e animali, veri apparati tecnologici ante litteram.


Tutti questi reperti sono posti in dialogo con le riproduzioni al vero delle armature dei gladiatori nelle diverse tipologie del reziario, del secutor, del trace, del mirmillone, del provocator e dell’oplomachus, facenti parte della collezione del PArCo. Con l’arrivo del reperto rinvenuto all’Arena di Verona, il Parco archeologico del Colosseo conferma la volontà di ospitare ogni anno a rotazione un reperto proveniente da quei musei e luoghi della cultura del sistema museale nazionale, in grado di offrire un contributo alla storia dei gladiatori nel mondo antico.


Ora è la volta della testa di gladiatore “Gallus” dall’Arena di Verona. Contestualmete, per rendere ancora più forte il legame tra i due anfiteatri, il Parco archeologico del Colosseo ha accolto la richiesta di prestare al Museo veronese una lastra marmorea con graffita la testa di un gladiatore sprovvisto di elmo e quindi probabilmente riconoscibile con un reziario, identificato anche dal nome Delicatus, che verrà esposta nella sezione dedicata all’Arena nel Museo Archeologico al Teatro Romano, con un progetto espositivo a cura di Francesca Morandini. “La creazione di relazioni culturali tra istituzioni è fondamentale per promuovere le collezioni museali ma anche per costruire ponti che abbiano lo scopo di arricchire le comunità e di favorire la crescita collettiva – ha dichiarato Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo – In questo senso aver previsto che l’esposizione permanente negli ipogei del Colosseo accolga a rotazione ogni anno un reperto proveniente da un altro contesto o luogo della cultura del Sistema Museale Italiano, non solo aiuta ad arricchire e innovare l’allestimento stesso, ma diventa lo strumento per costruire nuove collaborazioni, nuovi momenti di confronto e condivisione”.


“Collaborare tra aree archeologiche significa unire saperi e beni culturali per trasformare il patrimonio in un racconto vivo e condiviso – ha commentato Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona – Siamo grati di questa opportunità di prestito, che porta una parte di Verona a Roma, nel sito archeologico più visitato in Italia, il Colosseo, uno dei simboli storici e culturali più iconici del paese. La sinergia tra il Parco archeologico del Colosseo e i Musei civici di Verona fa emergere storie che parlano al presente, dove ogni reperto diventa testimonianza di un’eredità comune, da custodire e valorizzare. “Abbiamo accolto con vero piacere la richiesta di collaborazione del Parco archeologico del Colosseo a partecipare all’allestimento permanente degli ipogei del Colosseo con il prestito della testa di gladiatore rinvenuta presso l’anfiteatro di Verona – ha dichiarato Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici di Verona – Si tratta di un frammento della decorazione statuaria dell’Arena, di cui si conservano pochi pezzi, alcuni anche in bronzo; la reciprocità dello scambio, con la lastra graffita dal Colosseo, ci permette di stringere i contatti tra le nostre istituzioni e di poterci confrontare in merito ai complessi aspetti museali e gestionali di edifici così iconici quali sono gli anfiteatri di età romana, che tuttavia rivestono un ruolo molto importante anche all’interno della città contemporanea”.

Festival Scienze di Roma, sabato con Liberman, Lingiardi e Savaglio

Festival Scienze di Roma, sabato con Liberman, Lingiardi e SavaglioRoma, 11 apr. (askanews) – Un sabato con un programma ricchissimo per il penultimo giorno del Festival delle Scienze di Roma, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone fino al 13 aprile. Corpi è il tema di questa edizione speciale del Festival che festeggia i suoi venti anni.


Si comincia sabato 12 aprile alle 10.30 in Auditorium Arte l’incontro ‘Una visione globale della salute’, per esplorare il ruolo della ricerca e delle biotecnologie all’interno del paradigma One Health, per capire come costruire un futuro più sostenibile e resiliente, dove la collaborazione tra discipline diverse diventa essenziale per proteggere la salute del pianeta e delle generazioni future. Intervengono Giacomo Cuttone, dirigente di ricerca dell’INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud e responsabile nazionale INFN del progetto KM3NeT, Barbara Capaccetti, co-coordinatrice GdL Ricerca Clinica di Assobiotec-Federchimica. Modera Michele Bellone, coordinatore scientifico del Festival. A seguire alle 11 in Sala Ospiti la conferenza ‘Corpi in ambienti estremi’ nella quale si discuterà di ricerche scientifiche in ambienti difficili da affrontare sia sul piano strumentale che sulla resistenza umana. Intervengono il microbiologo Donato Giovannelli, che ha fatto di abissi e cime inospitali il suo territorio abituale di esplorazione, Simona Grimaldi, station leader presso la Stazione Concordia in Antartide, Domenico Di Mauro, ricercatore INGV, Marco Laurino, ricercatore presso CNR-Istituto di Fisiologia Clinica. Modera Elisa Nichelli, astrofisica, divulgatrice e giornalista scientifica INAF.


Alle 11.30 in Teatro Studio Borgna ‘Magicamente Plastica’, spettacolo educativo presentato da Corepla per scoprire il mondo della scienza e come possiamo utilizzarla per salvare il nostro pianeta, con Simone Angelini, Daniele Manfucci, Irene De Matteis. Dei laboratori per esplorare gli oceani discutono nell’evento ‘Il mare che ascolta e racconta’, alle ore 12 in AuditoriumArte, Luigi Antonio Fusco, professore presso Università di Salerno e associato INFN-Sezione di Napoli, Giuditta Marinaro, Prima tecnologa INGV, coordinatrice delle attività internazionali per EMSO-ERIC e responsabile della ricerca sulle interazioni Geosfera-Oceano-Atmosfera, Paolo Bolletta, Esperto di infrastrutture ottiche GARR, e Fabrizio Bocchino, Ricercatore all’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo. Modera la giornalista scientifica e divulgatrice Giorgia Burzachechi.


Alle 14.30 in Sala Ospiti l’incontro “Comunità che si adattano” affronta il tema dello sviluppo di strategie che possono rendere le nostre aree urbane capaci di affrontare le minacce causate dal cambiamento climatico. Intervengono Francesca Giordano, ricercatrice ISPRA, Paola Mercogliano, ricercatrice CMCC, Filomena Pietrapertosa, ricercatrice CNR-Istituto di metodologie per l’analisi ambientale. Modera il giornalista scientifico RaiNews24 Andrea Bettini. Nessun pianeta più di Marte porta con sé un ricco immaginario: non a caso infatti gli alieni sono i “marziani” e la fantascienza ha aperto sul pianeta rosso una prolifica succursale di idee, personaggi e utopie. L’accelerazione tecnologica alla quale abbiamo assistito nell’ultimo decennio rende molto più vicina la possibilità di sbarcare su Marte, ma per fare cosa esattamente? E chi accederà ai benefici di un’impresa i cui costi, quelli sì, al momento sono ancora fantascienza? Ne discutono alle 15 in AuditoriumArte Mirko Daniel Garasic, Professore associato di filosofia morale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione all’Università Roma Tre, autore di Finché Marte non ci separi (Fandango Libri) e Silvia Kuna Ballero, astrofisica e autrice di Rapsodia marziana (Codice Edizioni) nell’incontro “Visioni marziane tra etica e immaginari”. Modera Elisa Nichelli, astrofisica, divulgatrice e giornalista scientifica INAF.


Alle 15.30 in Teatro Studio Borgna il paleoantropologo e biologo statunitense Daniel Lieberman, autore della Storia del corpo umano (Codice Edizioni), tra gli ospiti internazionali più attesi del festival, la giornalista scientifica e autrice Silvia Bencivelli, autrice di Tre colpi di genio e una pessima idea. Ascesa e caduta di uno scienziato squinternato (Bollati Boringhieri), e Alessia Filippi, ex nuotatrice, sono protagonisti dell’incontro “Allenati e osservati: i corpi raccontati dalla scienza”, un viaggio fra sport, storia della scienza e ricerche moderne. Modera Marco Cattaneo, direttore “Le Scienze” e “National Geographic Italia”. Corpo, genitorialità e biotecnologie sono al centro dell’incontro “Altre maternità”, alle 16 in Sala Ospiti, con la giornalista scientifica Eva Benelli, autrice di Gravidanza per altre persone (Bollati Boringhieri), e la bioeticista e giornalista Chiara Lalli, autrice del podcast Affittasi utero, una riflessione su come la maternità si stia evolvendo in un mondo che mette in discussione i confini tra biologia, cultura e diritto. Modera Giorgia Burzachechi, giornalista scientifica e divulgatrice. Più belli, giovani, performanti: questo chiediamo di essere ai nostri corpi. Ma accanto al lavoro incessante e che mira alla perfezione che molti compiono sull’involucro, ci si inizia anche a interrogare su come migliorare il contenuto delle nostre menti: la nostra morale. Ne discutono nell’incontro “Inseguire la perfezione” alle 17 in AuditoriumArte Francesca Marzia Esposito, autrice del libro Ultracorpi (minimum fax), e Matteo Galletti, professore di Bioetica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, autore di La pillola per diventare buoni (Fandango), in un dialogo che coinvolge le frontiere etiche e culturali della ricerca della perfezione. Modera Silvia Kuna Ballero astrofisica autrice di Rapsodia marziana (Codice Edizioni). Alle 17.30 in Teatro Studio Borgna l’evento “Esplorare la mappa del cielo” con l’astronoma e astrofisica Sandra Savaglio, e Roberto Ragazzoni, Presidente INAF, ha al centro il cosmo, con i suoi processi e la sua evoluzione, che può diventare anche un grande laboratorio per indagare le leggi della fisica che regolano anche i fenomeni terrestri. Modera Vittorio Bo, Direttore del Festival. Alle 18 in Sala Ospiti Giovanni Boniolo, filosofo della scienza (all’Università di Ferrara), e autore del libro Scienza, pseudoscienza, società. Difendersi dalle fake news e imparare a fare scelte informate (Zanichelli) dialoga nell’incontro “Etico, umano e innovativo. Il presente e il futuro dei nostri corpi” con Alessandra Brescianini, Medical Director Amgen Italia, e Linda De Luca, Interprete medica e autrice di Avrai sempre la mia voce (Bollati Boringhieri). Modera Andrea Bettini, giornalista scientifico RaiNews24. Alle 19 in Sinopoli la lectio di Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione all’Università di Padova, “Tu chiamale se vuoi…”, un monologo che è un viaggio per scoprire quanto psyché, corpo, cuore e memorie siano profondamente connessi, lo stesso flusso di vita. Attraverso racconti, ricerche scientifiche e umane riflessioni Daniela Lucangeli ci condurrà ad intendere meglio i linguaggi del nostro cervello e ci porterà a comprendere che le emozioni non possono più essere intese e vissute come qualcosa di superficiale. Una lezione compartecipata in cui comprendere e percepire, che mescola scienza e umanità, capace di toccare corde profonde per risvegliare la consapevolezza a riscoprire quanto di più autentico il nostro essere ci mette a disposizione: il sentire. Alle 19.30 in Sala Ospiti “Ascoltando la danza dei corpi. Dieci anni di Onde Gravitazionali, tra scoperte, sfide e nuovi orizzonti cosmici”, la tavola rotonda che celebra i dieci anni dall’annuncio della prima rilevazione delle onde gravitazionali, tra momenti decisivi e prospettive future con Einstein Telescope. Intervengono Eugenio Coccia, Professore presso GSSI e direttore dell’Institute for High Energy Physics di Barcellona, Silvia Piranomonte, Prima ricercatrice INAF, Fulvio Ricci, professore all’Università La Sapienza di Roma, INFN e EGO. Modera il giornalista scientifico Luca Fraioli. Alle 19.30 in Teatro Studio Borgna “Tesoro mi si sono ristretti gli scienziati” il gioco di improvvisazione e divulgazione condotto dal divulgatore scientifico e speaker di Radio Deejay Francesco Lancia: quest’anno, i biologi e divulgatori Graziano Ciocca e Giacomo Moro Mauretto, e le astrofisiche e divulgatrici Licia Troisi ed Elisa Nichelli, saranno condotti in una singolare e divertente esplorazione del corpo umano. Alle 21 in Sala Petrassi il reading-spettacolo “Corpo, umano” con Vittorio Lingiardi, saggista, psichiatra e psicoanalista, che riporta con sensibilità al centro della scena il corpo e ci rivela gli organi che lo compongono – dal fegato al cervello, dagli occhi al cuore – con la voce della scienza e del mito, dell’arte e della letteratura. Perché l’unico modo per possedere un corpo è raccontarlo. Voce recitante di Federica Fracassi, voce narrante di Vittorio Lingiardi. Regia di Gianni Forte. Anche quest’anno il Festival propone una serie di attività per il fine settimana dedicate a tutta la famiglia. Per i più piccoli i laboratori Build your space mission a cura di Space 42 per ESA, Gocce e bolle a cura di CNR-Unità Relazioni con il Pubblico e Comunicazione integrata, CNR-Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia. Alle ore 11.30 in Cavea pratica yoga dedicata agli adulti “Onora il tuo corpo” con Francesca De Luca, insegnante di yoga e meditazione; alle ore 15 “Family Yoga” pratica yoga dedicata a bambini e genitori, nella quale verranno coinvolti in giochi alla scoperta del respiro, degli asana e della meditazione. Sei le mostre e gli exhibit interattivi in programma al Festival. La mostra Obiettivo scienza a cura di CNR, La rivoluzione in un quanto a cura di INFN, la mostra Inaf sketchtour, dove la ricerca prende corpo a cura di INAF e con le tavole illustrate da Lapin, il noto “illustratore errante” francese, la mostra interattiva One health. un pianeta, una salute ideata da Fondazione Zoé-Zambon Open Education e progettata da Pleiadi, il percorso Officina immunitaria. Come il sistema immunitario ci riconosce, difende e definisce, a cura di Humanitas University, e Anatomia virtuale: immergersi nel corpo umano a cura della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Accurate. Al Planetario di Roma Capitale all’interno della rassegna Libri al Museo la presentazione del libro Spazzini spaziali di Ettore Perozzi e la conferenza-spettacolo “Tutta la verità su Il PROBLEMA DEI TRE CORPI, stabilità, risonanze, caos” con Ettore Perozzi. Introduzione narrativa e programmazione del Planetario a cura degli astronomi Stefano Giovanardi, Gabriele Catanzaro, Gianluca Masi. Per gli eventi in città, Explora-il Museo dei Bambini organizza alle ore 16 letture in libreria (età: 5+ anni) Pop up dello spazio di Sylvie Baussier e Michel Viso, illustrazioni di Didier Balicevic (Editoriale Scienza), libro animato che risponde a tutte le domande sullo Spazio. Come per la scorsa edizione, ISPRA propone una passeggiata geologica, “Le pietre ornamentali della Basilica di San Paolo fuori le mura”. Il pubblico, guidato da Marco Pantaloni e Fabiana Console, avrà modo di ammirare le diverse tipologie di pietre della Basilica, apprezzandone l’eccelsa qualità, il valore storico e il contributo estetico che, insieme, creano un ambiente di straordinaria bellezza e solennità (Prima visita: dalle 11 alle 12.30; seconda visita: dalle 14 alle 15.30). Radio3 Scienza torna in diretta dall’Auditorium con due puntate speciali (sabato 12 aprile dalle 15:00 alle 16:00, domenica 13 aprile dalle 10:45 alle 11:50), per raccontare i protagonisti del Festival. Conduce Marco Motta, regia di Marco Pompi, in redazione Francesca Buoninconti, Paolo Conte e Roberta Fulci. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il Festival delle Scienze di Roma e’ promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con i partner scientifici , CMCC-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA-Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Bioparco di Roma, GARR-la rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, GSSI-Gran Sasso Science Institute, Humanitas University, Human Technopole, IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza, Planetario di Roma Capitale. Con la partecipazione di Explora-il Museo dei Bambini di Roma, Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale. Partner della manifestazione sono Amgen, Assobiotec-Federchimica. Partner culturali Fondazione Agnelli, Fondazione Zoé-Zambon Open Education, Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli e Università Cattolica del Sacro Cuore. Confermata la media partnership con Radio3 Scienza. (Coyright foto Eliana Godino)

Festival Scienze di Roma, 11 aprile Walter Siti e Caterina Guzzanti

Festival Scienze di Roma, 11 aprile Walter Siti e Caterina GuzzantiRoma, 10 apr. (askanews) – Prosegue la XX edizione del Festival delle Scienze di Roma, fino al 13 aprile all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Nel programma di venerdì 11 aprile alle 10 e alle 11.45 “Magicamente Plastica”, spettacolo educativo presentato da Corepla per scoprire il mondo della scienza e come possiamo utilizzarla per salvare il nostro pianeta.


Per raccontare i corpi, tema di questa speciale edizione, e le loro relazioni, si sviluppano o plasmano anche i linguaggi, creando nuove parole o nuovi significati. Ne discutono nell’incontro “Vocabolario dei corpi fantastici” l’astrofisica e scrittrice Licia Troisi e la sociolinguista e saggista Vera Gheno, alle 18 in Teatro Studio Borgna; modera Michele Bellone, coordinatore scientifico del Festival. Dalle caverne preistoriche alle creazioni dell’intelligenza artificiale, il corpo ha viaggiato nella storia, ha sancito la sua stessa esistenza attraverso la rappresentazione, si è vestito di simboli, denudato di significati. Lo scrittore Premio Strega Walter Siti autore di “C’era una volta il corpo” (Feltrinelli) nell’evento “Il viaggio del corpo” alle 19.30 in Teatro Studio Borgna, in dialogo con Vittorio Bo, direttore del Festival, prende per mano il corpo, dai suoi esordi nella storia dell’umanità ai nostri giorni, e si fa osservatore dei mutamenti in atto, in quella complessa trattativa tra cultura, biologia e innovazione tecnologica che oggi definisce il corpo.


Alle 21 in Sala Petrassi uno degli spettacoli più attesi del Festival, “Secondo lei”, primo spettacolo scritto e diretto da Caterina Guzzanti, che dopo un anno di tour di successo in giro per i teatri italiani fa tappa a Roma. Un delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Con l’attore Federico Vigorito. Il Festival delle Scienze di Roma conferma il suo approccio innovativo e attento alle nuove tendenze nel campo della ricerca e della formazione, offrendo un ampio scenario di suggestioni dedicate ai più piccoli e agli adulti, con incontri e laboratori realizzati ad hoc per le scuole e per le famiglie. Anche quest’anno non manca il contributo del Festival dedicato alla ricerca e alla formazione: pensato per i più giovani, il ricco programma educational propone attività dedicate alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.


Il Festival delle Scienze di Roma è entrato venti anni fa nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, un luogo dedicato alla musica e a tutte le sue connessioni con l’arte, il teatro e la letteratura, diventando uno degli appuntamenti più importanti della cultura scientifica. Sotto la direzione di Codice Edizioni il Festival delle Scienze di Roma nel corso di questi anni ha ospitato alcune tra le voci più rilevanti della scienza e della contemporaneità come Noam Chomsky, Sylvia Earle, Jane Goodall, Margherita Hack, Ian McEwan, Rita Levi Montalcini, Giorgio Parisi, Patti Smith. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il Festival delle Scienze di Roma è promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con i partner scientifici , CMCC-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA-Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Bioparco di Roma, GARR-la rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, GSSI-Gran Sasso Science Institute, Humanitas University, Human Technopole, IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza, Planetario di Roma Capitale. Con la partecipazione di Explora-il Museo dei Bambini di Roma, Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale. Partner della manifestazione sono Amgen, Assobiotec-Federchimica. Partner culturali Fondazione Agnelli, Fondazione Zoé – Zambon Open Education, Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli e Università Cattolica del Sacro Cuore. Confermata la media partnership con Radio3 Scienza.

Rose Villain sarà la madrina del Roma Pride 2025

Rose Villain sarà la madrina del Roma Pride 2025Roma, 8 apr. (askanews) – Rose Villain ha accettato in maniera entusiasta l’invito del Coordinamento Roma Pride di essere la madrina dell’edizione 2025 e sarà presente alla “Grande Parata” di sabato 14 giugno con la sua hit “Fuorilegge”, che sarà l’inno della manifestazione di quest’anno e che coincide con lo slogan del Pride.


“Felicissimi di avere Rose al nostro fianco. – ha affermato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride – Rose è un’alleata che non ha mai nascosto il suo apporto alla comunità Lgbt+ e il suo impegno civile per la parità dei diritti e la tutela delle minoranze. Ha la nostra stessa visione, un paese civile e democratico non può più tollerare discriminazioni e negazioni”. “Sono orgogliosa di partecipare al Roma Pride – ha dichiarato Rose Villain – perché la comunità queer mi ha insegnato che ogni diritto che non viene concesso, o viene negato, a qualcuno è un diritto che viene negato a chiunque. Voglio che la mia voce sia un megafono per amplificare quella di chi ne ha meno. Per questo prenderò molto sul serio il mio ruolo e sono molto fiera di poter essere alla testa del corteo di sabato 14 giugno”.

A Officina Pasolini il Gainsbourg di Flavia Capitani con Andrea Satta

A Officina Pasolini il Gainsbourg di Flavia Capitani con Andrea SattaRoma, 4 apr. (askanews) – Fitta programmazione nel mese di aprile a Officina Pasolini, Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca.


Dopo la prova aperta al Teatro Eduardo De Filippo – in attesa del debutto a Roma al Teatro Lo Spazio il prossimo 15 aprile – dello spettacolo “Sei re” di Duccio Camerini, lunedì 7 aprile si viaggia sulle tracce dell’artista di Je t’aime moi non plus durante la presentazione, con letture e passaggi musicali, del volume “A Parigi con Serge Gainsbourg. Sulle tracce della rivoluzione con Jane Birkin” (Perrone Editore), con cui Flavia Capitani ripercorre i passi nella vita e nella musica di Serge Gainsbourg, attraverso i luoghi parigini che lo hanno visto protagonista. A raccontare i luoghi cari alla coppia e gli angoli segreti della Parigi di oggi con l’autrice, sono il giornalista francese di Le Monde Aureliano Tonet e Andrea Satta, cantautore e frontman dei Têtes de Bois. Modera l’incontro l’autrice e regista Elisabetta Malantrucco. Le letture sono a cura dell’attrice Valeria Canonichetti e le incursioni musicali dei Têtes de Bois. Mercoledì 9 Officina Pasolini si fa sala cinematografica in una formula da cineforum. In collaborazione con il podcast Cinefabrix nasce Officinema, un appuntamento mensile con la settima arte, curato dal regista e divulgatore cinematografico Riccardo Fabrizi. La prima rassegna quadrimestrale è dedicata alle Ragazze terribili del cinema. La pellicola scelta per l’apertura di Officinema è Il favoloso mondo di Amélie, film del 2001 di grande successo diretto da Jean-Pierre Jeunet.


Venerdì 11 Officina Pasolini & Club Tenco presentano “Mi sono innamorato di te”. Uno sguardo sul futuro della canzone italiana. Un concerto che esplora il futuro della musica italiana con alcune delle voci più promettenti della nuova canzone d’autore e con un ospite d’eccezione, i cui nomi saranno annunciati nelle prossime settimane. Personalità irrequieta e imprevedibile, martedì 15, Giovanni Block, autore e compositore lontano da ogni cliché e da sempre in direzione “Ostinata a e Contraria” come i suoi maestri gli hanno insegnato ad essere, arriva con “Solo ma non troppo”. Con un pugno di canzoni, qualche storia, i suoi amici attori e musicisti e la sua chitarra, proverà a raccontare come la solitudine, per gli artisti (o presunti tali) o per i folli (o dichiarati tali), sia dietro ogni angolo, anche quando si è circondati da folla festante o in compagnia, e come la dimensione social svanisca nel nulla quando si resta di fronte al quadro che nessuno vorrebbe mai davvero osservare: se stessi. Ad accompagnarlo sul palco: Pasquale Benincasa, Enzo Lamagna, Salvatore Torregrossa, Roberto Trenca. Special guest: Attilio Fontana, Giulia Annecchino.


Giovedì 24 il duo piano e voce Giulio Gentile e Emanuela di Benedetto propongono in concerto il loro album di esordio, “There’s No Place Like Home”. Composto da otto brani originali, caratterizzati da una forte impronta identitaria, il progetto discografico di Giulio e Emanuela (che si sono occupati rispettivamente l’uno della musica e l’altra dei testi) racconta del loro rapporto più intimo con la musica jazz. Sabato 26 un evento atteso è la presentazione del primo progetto di inediti di Roberto “Bob” Angelini e Rodrigo d’Erasmo. Amici di lunga data, che dopo anni di intensa collaborazione e di profondo lavoro fatto sulla musica immortale di Nick Drake, racconteranno e suoneranno a Officina Pasolini alcuni brani dal loro album di musica strumentale, Il dominio della luce (Woodworm/Wudz Edizioni), che esce il 25 aprile unitamente a un libro a cui hanno contribuito vari autori e autrici, che hanno risposto all’invito di Angelini e D’Erasmo di unirsi al progetto. Come dichiarato dai due autori: “L’intento dietro Il dominio della luce è quello di stimolare una riflessione condivisa sul concetto di luce, nei tempi oscuri e spaventosi che ci troviamo ad abitare. Il desiderio condiviso di accendere ognuno una propria piccola luce a illuminare le strade spesso buie che percorriamo. Con una fiaccola, un lume, un laser o un led, una poesia, un breve saggio o un racconto, un dipinto, una melodia di violino o un arpeggio vorticoso di chitarra, un drone di slide guitar o poche, delicate e solitarie note di pianoforte”. Hanno partecipato (in rigoroso ordine alfabetico): Federico Baldi, Sandro Bonvissuto, Vasco Brondi, Ilaria Caffio, Giulia Caminito, Tommaso Di Dio, Enrico Gabrielli, Chiara Gamberale, Gemitaiz, Vittorio Lingiardi, Francesca Mannocchi, Flavia Mastrella, Paolo Nori, Greta Olivo, Fabio Peri, Telmo Pievani, Antonio Rezza, Filippo Timi, Emanuele Trevi. A questi si aggiunge Marco Mottolese che ha firmato la prefazione. Una vera e propria chiamata alle arti a cui ha risposto anche l’artista, animatore e illustratore Gianluigi Toccafondo, la cui opera pittorica riempie tutto il lavoro, sia il vinile che il libro, a partire dalla copertina. Alcuni di questi artisti coinvolti nel libro parteciperanno alla serata.


Martedì 29 torna Superficie live show – attori sul palco a portata di video, ideato e condotto da Matteo Santilli. Un susseguirsi di monologhi, anteprime, brevi video, lezioni e tante ‘rubriche’ create ad hoc per questo show con la partecipazione di artisti e musicisti che saranno annunciati a ridosso della data.

Mostro annuncia il ritorno con l’album “Metallo e Carne”

Mostro annuncia il ritorno con l’album “Metallo e Carne”Milano, 3 apr. (askanews) – A distanza di due anni dall’uscita di “The Illest, Vol. III”, terzo capitolo della saga “The Illest” accolto positivamente da critica e pubblico, e dopo un anno dalla pubblicazione del singolo “Andare via” feat Shari e prodotto da Nick Sick, Mostro è pronto a tornare. Il rapper romano, tra i più autentici e diretti della scena italiana, ha annunciato infatti l’uscita del suo nuovo album “Metallo e Carne”, fuori ovunque da venerdì 2 maggio per Epic Records/Sony Music Italy. Da oggi è attivo anche il pre-order fisico del disco, che sarà disponibile nei formati Cd, Cd autografato (esclusiva Sony Music Store), Lp Trasparente, Lp Splatter Autografato (esclusiva Sony Music Store).


“Metallo e Carne è il disco più intimo e immaginifico che abbia mai scritto. È un album che non punta a conquistare il mondo esterno, ma ad attraversare quello interiore. Questo non è un disco che cerca di arrivare, è un disco che vuole essere. Un volo dentro l’inconscio. Un naufragio cosmico. Un rituale personale” con queste parole Mostro introduce il suo nuovo progetto discografico, il cui concept nasce da una domanda implicita, ma sempre potente: cosa succederebbe se ci lasciassimo precipitare dentro noi stessi, senza paura e senza meta? Ed è per rispondere a questa domanda che il corpo diventa un veicolo, un’astronave, e la coscienza è il cosmo. “Metallo e Carne” rappresenta l’unione di questi due elementi: la parte tangibile, fisica, cruda, che è il corpo, e quella invisibile, mentale, misteriosa, ovvero la coscienza. In questo senso, il nuovo album di Mostro racconta un viaggio profondo che non cerca risposte, ma che si nutre delle domande, dei processi, delle trasformazioni. Un viaggio in cui l’artista si attraversa, accettando tutto ciò che vive e prova, senza respingere le forze che lo pervadono. Il risultato è un’esperienza cruda, a tratti violenta e sospesa, ma sempre vera.


Lucidità e consapevolezza sono due elementi che da sempre caratterizzano la musica di Mostro, un artista che grazie al suo stile e alla sua penna ha conquistato numerosi traguardi, tra cui la certificazione ORO per l’album “The Illest, Vol. 2”, che ad oggi conta oltre 103 milioni e mezzo di stream solo su Spotify, il disco “Sinceramente Mostro” che ne raggiunge ad oggi più di 81,5 milioni, mentre “Ogni maledetto giorno” (Disco di PLATINO) in una sola settimana dall’esordio è riuscito a scalare ben 87 posizioni della classifica ufficiale FIMI/Gfk dei dischi più venduti. L’ultimo album “The Illest, Vol. III” conta al momento 34 milioni di stream.

A Roma torna il Festival Jazz Idea al Conservatorio di Santa Cecilia

A Roma torna il Festival Jazz Idea al Conservatorio di Santa CeciliaRoma, 2 apr. (askanews) – Dopo tre edizioni di straordinario successo e tutto esaurito, torna dal 6 aprile uno degli appuntamenti più attesi della scena musicale romana: il Festival Jazz Idea, giunto alla sua quarta edizione. L’evento, che si svolgerà come di consueto nella prestigiosa Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, in via dei Greci 18, proseguirà fino al 18 maggio offrendo al pubblico, a ingresso gratuito, ben 12 concerti imperdibili.


L’edizione 2025 del festival è dedicata alla città di Roma e alla sua ricca e affascinante eredità musicale. La direzione artistica è curata ancora una volta da Carla Marcotulli, cantante e docente di Canto Jazz presso il Dipartimento Jazz del Conservatorio, che ha accuratamente selezionato un programma all’insegna della qualità artistica e delle nuove idee, offrendo, ancora una volta, uno spazio di incontro tra grandi nomi del jazz e nuovi talenti emergenti provenienti dal Dipartimento Jazz del Conservatorio. Il palco della Sala Accademica, famosa per la presenza dello storico Organo Walcker-Tamburini, ospiterà un dialogo musicale tra passato e futuro, tra jazz tradizionale e nuove sonorità.


Il pubblico potrà assistere a 12 concerti che vedranno alternarsi artisti affermati e giovani musicisti, in un’atmosfera di scambio creativo e sperimentazione. Domenica 6 aprile dalle 18 inaugurano il festival la cantante Lucia Filaci e il sassofonista Vittorio Cuculo in quintetto con il progetto orginale “Our Mood”, a seguire Roberto Gatto con il suo imperfecTrio completato da Marcello Allulli e Pierpaolo Ranieri.


Domenica 13 aprile alle 18 presenta il suo nuovo album “Indian Summer” il pianista e compositore Francesco Venerucci. A seguire, il live di GeGé Telesforo in duo con il chitarrista Christian Mascetta. Domenica 27 aprile alle 18, il progetto Cinecittà. Omaggio a Nino Rota. ideato e arrangiato da Mario Corvini. A seguire, il batterista Ettore Fioravanti presenta il suo recente album Navigare special guest Markus Stockhausen.


Domenica 4 maggio alle 18, un incontro tra musica, danza e poesia con il progetto Pietra Viva della cantante Paola Aurnia, con le poesie di poesie di Jose’ Carlos Morgana e le coreografie di Annarita Pasculli, Giorgio Loffredo, Gloria Carobini. A seguire, il duo formato da Rita Marcotulli e Fabio Zeppetella. Domenica 11 maggio alle 18 si parte con il progetto musicale di Davide Di Pasquale e Alessandro Del Signore, ispirato all’opera di Italo Calvino “Lezioni Americane”, con i brani tratti dal loro album “Molteplicità”. A seguire, il ritorno di un duo storico: quello di Antonello Salis e Sandro Satta, che ha fatto breccia sin dagli anni ’70 grazie alla sua grande varietà stilistica, spaziando dal jazz tradizionale all’avanguardia, con influenze di musica etnica, latina e blues. La giornata conclusiva della 4° edizione del festival, domenica 18 maggio, inizia alle 18 con “Respighiana” lo speciale omaggio a Ottorino Respighi, celebre compositore, di cui la “trilogia romana” romana “I pini di Roma, “Le fontane di Roma” e “Feste romane” è particolarmente amata. Pietro Leveratto, insieme ai suoi studenti, ha rielaborato in chiave jazzistica alcune sue composizioni di Respighi con l’intento di onorarlo e di immaginare un incontro ideale con lui negli spazi del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove fu docente e direttore. A seguire, “Todo Modo Legacy” di Giancarlo Maurino che, in collaborazione con il trombettista e compositore Franco Piana, ripropone i temi principali rievoca le sessioni di registrazione di Charles Mingus per la colonna sonora del film “Todo modo” di Elio Petri, basato sul romanzo di Leonardo Sciascia, mai utilizzata per il film.