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Annie Lennox super ospite il 10 settembre a Time for Change

Annie Lennox super ospite il 10 settembre a Time for ChangeMilano, 7 ago. (askanews) – Annie Lennox, Jago, Luca Tommassini, Dergin Tokmak, Cristina Bowerman: tante star insieme per una notte da ricordare e soprattutto per sostenere la sfida di un mondo più inclusivo. Il 10 settembre la città di Roma si prepara ad ospitare uno dei più grandi eventi benefici a favore di cause umanitarie globali: Time for Change che si terrà nel suggestivo Parco Archeologico del Colosseo con una serata esclusiva, riservata a 400 ospiti. Per l’edizione 2023, l’evento sceglie di supportare End Polio Now, il progetto portato avanti da tempo da Rotary per l’eradicazione della poliomelite in tutto il mondo.

Time for Change nasce da un’idea di Danilo Cirilli, founder di Illiric, con l’obiettivo di utilizzare musica e arte come linguaggi universali a favore di cause umanitarie creando performance uniche all’interno di luoghi iconici. Direttore artistico e co-autore dell’evento è Luca Tommassini che porterà un suggestivo racconto dove musica e immagini si intrecciano al tempo e alla luce. Artisti internazionali e performer si esibiranno sul palco all’interno di una emozionante scenografia, curata da Gigi Maresca, ispirata alle opere di Jago, tra gli artisti contemporanei più giovani già affermati a livello internazionale che è riuscito a rendere nuovamente la scultura medium contemporaneo, creando delle vere e proprie performance anche grazie al mondo digitale. Jago impreziosirà la serata con un’opera a sorpresa. Ad emozionare con la sua performance ci sarà anche Dergin Tokmak, l’artista definito “l’angelo con le stampelle”, ballerino e acrobata tedesco affetto da poliomielite dall’età di un anno, a 12 anni ha imparato a ballare con le stampelle creando un vero e proprio genere di danza. E, a sostegno dell’iniziativa, ci sarà anche la chef stellata Cristina Bowerman che per l’occasione proporrà un menù speciale ispirato ai temi dell’inclusività e della sostenibilità.

Dall’imbrunire fino alla notte stellata, la musica dal vivo sarà la grande protagonista anche grazie alla straordinaria partecipazione di Annie Lennox, la prima star internazionale ad aver aderito al progetto. Un’occasione unica per assistere ad una performance dell’artista che da anni si esibisce solo in contesti d’eccezione. Con l’eco del motto “Play the future. It’s time for change!”, l’edizione 2023 di Time For Change, patrocinata dal Comune di Roma, sceglie di sostenere la Fondazione Rotary, impegnata su diversi temi umanitari, dalla pace e risoluzione dei conflitti, all’alfabetizzazione, la sanità, la salute materna ed infantile, lo sviluppo sostenibile, l’ambiente e destinare il ricavato della serata alla campagna End Polio Now per l’eradicazione della polio. Il Rotary è vicino all’eliminazione della poliomielite, seconda malattia nella storia dell’umanità per diffusione dopo il vaiolo, con una riduzione del 99,9% dei casi di polio in tutto il mondo dal 1985, quando il Rotary ha lanciato il suo programma PolioPlus. Nel 1988, il Rotary ha guidato la creazione della Global Polio Eradication Initiative con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), l’UNICEF e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie a cui poi si sono uniti la Fondazione Bill & Melinda Gates e GAVI. La GPEI collabora con governi di tutto il mondo ed organizzazioni della società civile come GLOBAL CITIZEN ed altri partners. L’eradicazione della polio rimane la massima priorità del Rotary. Ad oggi, il Rotary ha contribuito con oltre 1,7 miliardi di dollari e innumerevoli ore di volontariato per aiutare a immunizzare più di due miliardi di bambini contro la polio in 122 paesi. Già nel 2018 a Roma l’organizzazione non governativa ha supportato la lotta contro la polio raccogliendo più di 600.000 dollari con un evento al Colosseo.

I biglietti per partecipare a Time for Change sono limitati e disponibili su www.thetimeforchange.it

Auditorium parco della musica: nuovo record con quasi 153mila biglietti già venduti (+18%)

Auditorium parco della musica: nuovo record con quasi 153mila biglietti già venduti (+18%)Roma, 25 lug. (askanews) – Roma Summer Fest, il palinsesto di eventi e concerti estivi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si conferma la più importante rassegna musicale estiva italiana, per quantità di date, per la partecipazione di grandissime star internazionali e per la presenza dei principali artisti italiani. L’ente promotore Fondazione Musica per Roma – soggetto di rilevanza istituzionale partecipato da Comune di Roma, Camera di Commercio e Regione Lazio – annuncia infatti la vendita di quasi 153mila biglietti a stagione ancora in corso – sono 20 i concerti mancanti al termine, previsto il 27 settembre – contro i circa 151mila del 2022. In prospettiva, la stima, molto positiva, è di un complessivo +18% di presenze finali, calibrate sui 58 concerti programmati nei tre mesi (6 in più dell’anno precedente).

A crescere, informa una nota, sono anche gli incassi, ad oggi superiori del 28% rispetto all’anno precedente, pari a oltre 8,5 milioni €. L’incremento si deve non solo all’ampliamento della programmazione ma anche a una più alta media di biglietti venduti per spettacolo, che registra un +5% (2.630 contro i 2.494 del 2022), e a ben 29 date già sold out tra i concerti fatti e quelli ancora da eseguire. Un successo alla Cavea che si spiega con la sinergia tra un momento favorevole per lo spettacolo dal vivo e l’applicazione di valide scelte strategiche: la programmazione anticipata e la vendita dei biglietti con largo anticipo hanno portato a un vantaggio competitivo notevole avvicinando anche i pubblici stranieri; l’ampliamento temporale della programmazione – includendo tutto giugno e la seconda metà di settembre, con recupero anche il pubblico degli studenti stranieri in Italia e fuori sede; una programmazione incentrata sull’alternanza di target e generi (dai maggiori gruppi pop/rock internazionali agli appuntamenti popolari non strettamente musicali, alle date di nicchia), con grandi star ormai storicizzate assieme a nuove leve e nuove tendenze, oltre a un numero elevato di eventi unici (o quasi) per l’Italia.

Daniele Pitteri, Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, commenta: “Sono ottimi risultati, ancora più significativi se considerati in relazione ai tanti grandi concerti di massa al Circo Massimo e negli stadi, non solo delle star italiane, ma anche di quelle internazionali, che lo scorso anno non sono stati così frequenti. L’internazionalità è in crescita ed evidente non solo a livello di artisti ma anche nei pubblici – un esempio è il dato del 35% dei biglietti dei 4 concerti di Einaudi venduto all’estero – e si accompagna a un altro cambiamento degli spettatori: il tema generazionale, con pubblici di giovani e giovanissimi sempre più ampi”. Tra i grandi nomi già ospitati quest’estate, emergono Sting, Paolo Conte, Yusuf / Cat Stevens, Porcupine Tree, Bob Dylan, Pet Shop Boys, Interpol, Beth Hart, Ludovico Einaudi e OneRepublic. Ancora da venire, inoltre, i concerti di Benjamin Clementine, Carmen Consoli & Elvis Costello, Paul Weller, Venditti & De Gregori, Tananai, Fabri Fibra e Caetano Veloso.

”L’incantevole Creamy” festeggia i 40 anni, l’autrice a Romics XXXI

”L’incantevole Creamy” festeggia i 40 anni, l’autrice a Romics XXXIRoma, 19 lug. (askanews) – Akemi Takada, la grande illustratrice dal tratto morbido, gentile e al tempo stesso accattivante, caratterizzata dalla sua spiccata ricerca della bellezza e della dolcezza, sarà Special Guest della XXXI edizione di Romics in programma dal 5 all’8 ottobre 2023 a Fiera Roma.

Premiata con il Romics d’Oro nel 2013, a distanza di dieci anni torna a Romics in occasione della celebrazione dei quaranta anni dalla prima messa in onda del primo episodio de “L’incantevole Creamy”, il suo character più famoso. L’illustratrice giapponese, fin dall’infanzia è incantata dalla tecnica del disegno e, nel 1977, si laurea in graphic design presso la Tama Art University. Akemi Takada avvia la sua carriera presso la casa di produzione Tatsunoko Production, dove si specializza in character design. Il suo tratto morbido, sinuoso, gentile e accattivante al tempo stesso è uno dei più riconoscibili stili degli anni ’80, quando ha lavorato capolavori indiscussi e vivi ancora oggi, come: Urusei Yatsura (Lamù – La ragazza dello spazio) nel 1981, Maho no Tenshi Creamy Mami (L’incantevole Creamy) nel 1983, Kimagure Orange Road (È quasi magia Johnny) nel 1987, Kido Keisatsu Patlabor (Patlabor) nel 1989.

Akemi Takada, dopo essere uscita dalla casa di produzione, ha proseguito la sua carriera come free-lance, ottenendo risultati molto apprezzati in tutto il mondo, non solo per le sue illustrazioni ma anche nel campo dei videogiochi e del disegno di gioielli, producendo anche artbook, cover e molto altro. Le opere originali dell’autrice sono state esposte in mostre negli Stati Uniti, a Hong Kong e a Taiwan e mostre d’arte personali e mostre d’arte collettive si tengono regolarmente in Giappone. In occasione dei quaranta anni dalla prima messa in onda del primo episodio de “L’incantevole Creamy”, Akemi Takada torna a Romics per festeggiarne la ricorrenza. Il primo luglio 1983 appare infatti per la prima volta sugli schermi televisivi un anime unico nel suo genere, frutto della sua matita: Creamy Mami. L’anime, con i suoi tratti sinuosi e l’originale storia incentrata sulla magia e la musica, è accolto con grande entusiasmo dal pubblico e incanta intere generazioni. A distanza di quaranta anni, la magia e la freschezza delle avventure della protagonista Yuu Morisawa, continua a coinvolgere e ad appassionare.

La presenza di Akemi Takada a Romics è resa possibile dalla collaborazione con la casa editrice Nippon Shock edizioni.

Online il videoclip di “Vida Loca”, nuovo singolo di Icy Subzero

Online il videoclip di “Vida Loca”, nuovo singolo di Icy SubzeroMilano, 11 lug. (askanews) – È online il videoclip ufficiale di “Vida Loca”, il nuovo singolo di Icy Subzero, giovane rapper rivelazione del panorama urban italiano, scelto tra gli artisti protagonisti della campagna Spotify Radar 2023. Dopo aver dominato le classifiche digitali e con oltre 138 milioni di streaming totali, Icy Subzero è tornato con un brano che vede il featuring speciale di Medy. Il singolo del rapper romano, uscito per Columbia Records/Sony Music Italy, è già disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Il video, diretto da LateMilk e prodotto da Borotalco.tv, vede protagonisti Icy Subzero e Medy, e si apre nella grossa impresa di pulizie sudamericana “Way 2 Clean”, dove i due lavorano. Arrivati nella villa da sogno di un ricco signore, Icy Subzero e Medy cominceranno a sistemare il giardino e la piscina esterna, per poi finire ad organizzare una festa fino a notte fonda, dentro la stessa villa. “Vida Loca” nasce sul sample di “Toca Toca” – celebre brano dei Fly Project pubblicato nel 2013 – ed è caratterizzato da un sound fresco che unisce il rap all’elettronica, con un tocco di dance. Il risultato è un pezzo coinvolgente, che fa muovere la testa sin dal primo ascolto, in un mood perfetto per accompagnare l’estate. Il testo presenta un linguaggio urban e al tempo stesso romantico, nel racconto di un amore geloso e passionale, ma destinato a finire. Per Icy Subzero il brano rappresenta la prima collaborazione con Medy, rapper nato e cresciuto nella periferia bolognese, che con i suoi brani ha conquistato milioni di stream e views, oltre a due dischi di platino per la hit “Tête” insieme ad AVA e Villabanks, e alla certificazione platino per i brani “Arai” feat. Capo Plaza e “Bisous” con Timongothekeys.

Con la sua musica, Icy Subzero ha dominato le classifiche Spotify e i trend di TikTok, confermandosi uno dei nuovi volti rap più apprezzati e seguiti della scena urban italiana attuale. Il 2023 lo ha visto parte attiva del progetto Radar 2023 di Spotify, che lo ha scelto tra gli artisti emergenti di talento di quest’anno, sottolineando ancora una volta il suo grande potenziale musicale. “Vida Loca” feat. Medy è un ulteriore passo nel percorso artistico del rapper che, dopo la firma con Columbia Records/Sony Music Italy, regala un nuovo brano al suo pubblico che segue i successi: “Ego” (disco di Platino con 36,9 milioni di stream e 10 milioni di views), “Mujer”, certificato Platino, che ha superato i 52 milioni di stream e che conta oltre 21 milioni di views su YouTube per il videoclip ufficiale, “PENSAVA”, con oltre 14 milioni e mezzo di stream e 3,5 milioni di views e “HOE + HARD” feat. Tony Effe, che ha raggiunto 12,5 milioni di stream. Icy Subzero è un artista estremamente autentico, capace di raccontare il suo mondo attraverso la musica tra sfumature street, sperimentazione e commistione tra generi diversi, amore e sentimenti che mostrano la sua vera identità, lontana talvolta dagli stereotipi del rap.

”Eri con me – Alice canta Battiato” al Teatro Romano di Ostia Antica

”Eri con me – Alice canta Battiato” al Teatro Romano di Ostia AnticaRoma, 11 lug. (askanews) – “Eri con Me – Alice Canta Battiato” il 12 luglio sarà al Teatro Romano di Ostia Antica, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Monica Savaresi per Savà Produzioni Creative.

Questo progetto vede le sue radici nella collaborazione artistica tra Alice e Franco Battiato iniziata nel 1980 con il singolo “Il vento caldo dell’estate” e l’album “Capo Nord”. Con “Gioielli rubati ” del 1985, per la prima volta Alice ha interpretato canzoni di Battiato non scritte per lei, poi per molti anni e in molti progetti discografici ha ripreso il suo abituale ruolo di cantautrice fino al 2003, in cui viene pubblicato “Viaggio in Italia”, un album di sole cover dedicato a grandi autori italiani; qui le canzoni di Battiato presenti erano due, ma nei concerti che seguirono aumentarono sempre più, per il rinnovato piacere di Alice nell’interpretare le sue composizioni. In seguito, ci saranno altre collaborazioni tra Alice e Franco Battiato, come per l’album “Samsara” con “Eri con me” del 2012 e per l’album “Weekend” con “Veleni” del 2014. Nel 2016 arrivò anche l’occasione del lunghissimo straordinario tour insieme “Battiato e Alice”. Nel 2020 inizia il tour “Alice Canta Battiato” tutt’ora in corso, insieme a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato stesso per oltre vent’anni. L’atteso disco di questo fortunato progetto è uscito il 25 novembre 2022: “Eri con me” (ARECIBO/ BMG) contiene 16 canzoni registrate in studio con Carlo Guaitoli e i Solisti Filarmonici Italiani.

Alice si fa ancora una volta strumento della musica di Franco Battiato e di ciò che ha trasmesso, attraverso queste sedici canzoni a cui sente di aderire pienamente Da marzo 2023 è ripartito il tour – prodotto e organizzato da IMARTS – con alcune novità sia nella scaletta che nella formazione arricchita dal violoncello di Chiara Trentin.

Regista iraniano Keywan Karimi presenta a Roma “Writing on the city”

Regista iraniano Keywan Karimi presenta a Roma “Writing on the city”Roma, 3 lug. (askanews) – Il celebre regista iraniano Keywan Karimi, più volte punito e imprigionato dal regime di Teheran, presenterà il suo documentario “Writing On The City” (2016) mercoledì 5 luglio alle 20 presso Scena (ex Filmstudio) di Roma, all’interno della settima edizione del Festival Cinema d’iDEA – International Women’s Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema delle donne diretta da Patrizia Fregonese de Filippo.

Un’eccezione, quella di ospitare un regista uomo all’interno della manifestazione dedicata al cinema delle donne, che si deve al coraggio del cineasta che non si è mai piegato alle frustate e agli arresti delle autorità – solo questo film gli è costato 223 frustate e sei anni di carcere -, e alla necessità di sostenere un popolo continuamente vessato dalla brutalità del regime. Il documentario, infatti, racconta la storia dei graffiti politici in Iran, ripercorrendo la storia del paese dalla rivoluzione islamica del 1979 alle elezioni del 2009.

Da qui ha avuto inizio un lungo calvario per Karimi, accusato prima di propaganda contro il regime e poi di una serie di reati mai commessi. Grazie alle numerose proteste internazionali e al sostegno incondizionato di importanti registi iraniani come Jafar Panahi e Mohsen Makhmalbaf, una corte d’appello ha ridotto la sua pena a un solo anno di reclusione, contro i sei iniziali richiesti, mantenendo però le 223 frustate.

Considerato uno dei migliori documentari iraniani degli ultimi anni, “Writing On The City” è un vero e proprio documento storico. I muri di Teheran, infatti, si possono considerare una sorta di termometro sociale del paese, uno spazio di espressione pubblico che attraverso immagini e slogan racconta trent’anni di tormentata storia iraniana. Alla fine della proiezione, il regista parteciperà a un incontro moderato dalla direttrice artistica Patrizia Fregonese de Filippo e dalla direttrice della fotografia e mediatrice interculturale Setareh Ali Doost Dafsari.

A fine serata inoltre il Presidente dell’ANAC (Società Nazionale Autori Cinematografici) Francesco Martinotti consegnerà al regista una Tessera Onoraria dell’Associazione, in segno di accoglienza, condivisione e rispetto.

Andrea Perroni in “La fine del mondo” al Teatro romano Ostia Antica

Andrea Perroni in “La fine del mondo” al Teatro romano Ostia AnticaRoma, 26 giu. (askanews) – Andrea Perroni torna a calcare il palcoscenico dopo una pausa di due anni. Il popolare comico sarà a Roma con il nuovo spettacolo “La fine del mondo”, sabato 1 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica. I biglietti sono in prevendita su Ticketone e su Box Office Lazio.

“La fine del mondo” è in corso. Diversi studi sostengono che il nostro cervello continui a funzionare per 15 minuti anche quando il cuore ha smesso di battere. L’intera umanità sta vivendo quest’ultimo quarto d’ora, ma non se n’è ancora accorta. Schiavi della tecnologia e figli della paura, vorremmo salvare il pianeta ma in fondo non ci importa più di tanto. Rimpiangiamo gli anni novanta ma stiamo meglio adesso. Parliamo di fuga di cervelli, ma difendiamo la pizza e i suggestivi panorami della nostra bella Italia. Cosa sopravviverà a tutto questo? Andrea Perroni, in questo spettacolo ci conferma che la risata è ancora una certezza e l’unica speranza per esorcizzare il futuro. “La fine del mondo” è stato scritto dallo stesso Andrea Perroni, insieme a Matteo Nicoletta e Giulio Somazzi. Lo spettacolo è prodotto da Sbam Produzioni e Authentic Jam. Musiche di Carlo Alberto D’Alatri.

Andrea Perroni, romano classe 1980, inizia la sua carriera nel 2003. Nel 2005 entra a far parte con grande successo della squadra di comici di Colorado Cafè Live. Dopo un’esperienza in Rai, partecipa dapprima a Zelig Off e poi a Zelig Circus. Dal 2010 affianca Luca Barbarossa su Radio 2 Social Club, e nel 2015 inizia la sua attività teatrale (Chi mi accontenta… gode; Provare non costa niente; Me piace!; Imperfetto equilibrio; Hai capito chi è?; Siete tutti invitati; Febbre da cavallo; Dal Vivo).

Trinca, Crescentini, Foglietta e altre stelle al Puntasacra Film Fest

Trinca, Crescentini, Foglietta e altre stelle al Puntasacra Film FestRoma, 26 giu. (askanews) – Si svolgerà dal 30 giugno al 9 luglio all’Idroscalo di Ostia la seconda edizione del Puntasacra Film Fest, l’arena estiva ideata da Alice nella Città e nata dal dialogo dei due direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli con la regista Francesca Mazzoleni, autrice del bellissimo documentario “Punta Sacra”, presentato in anteprima proprio nella sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni.

Dopo il successo dello scorso anno, la manifestazione – che si è avvalsa della collaborazione dell’attivista e street artist Laika, autrice dell’immagine del manifesto – raddoppia la sua programmazione e passa da cinque a dieci giorni di proiezioni a ingresso gratuito, accompagnate dai grandi protagonisti del cinema italiano che hanno contribuito con le loro scelte alla costruzione del programma. Si parte con Jasmine Trinca che presenterà al pubblico, a 30 anni dall’uscita in sala, il capolavoro di Jane Campion “Lezioni di piano”.

“Sono felice di poter essere parte di un progetto enormemente appassionante come il Puntasacra Film Festival – commenta Jasmine Trinca -. Sono sempre andata negli anni all’Idroscalo di Ostia con il rispetto e l’osservazione che si deve a un luogo con una fortissima identità ma che è stato anche attraversato suo malgrado da eventi storici fondamentali che lo hanno sovrascritto. Ci sono passata da attrice immergendomi nelle sue acque in ‘Fortunata’. E l’ho scoperto con emozione nel bel documentario di Francesca. L’idea di poter approfittare ancora una volta della sua accoglienza proiettando un film del cuore sotto le sue stelle mi fa sentire incredibilmente fortunata. Non vedo l’ora di rendere possibile questa condivisione”. Sabato 1 luglio sarà proiettato “L’Innocente” film diretto da Louis Garrel e vincitore della prima edizione del Prix EU.RO.PA. Jeunesse, nuovo premio cinematografico che celebra l’amicizia tra Roma e Parigi e ideato dall’Associazione Palatine, cui si deve la festa del gemellaggio Roma-Parigi, e da Alice nella Città.

Domenica 2 luglio l’attore Federico Cesari insieme alla scrittrice Alice Urciuolo presenta “Un sogno chiamato Florida” di Sean Baker con Willem Defoe, mentre lunedì 3 luglio sarà la volta dell’acclamato film per famiglie “Marcel The Shell With Shoes On” candidato agli Oscar come miglior film d’animazione. Martedì 4 luglio lo scrittore Paolo Giordano introdurrà il film di Todd Haynes “Cattive acque” con Mark Ruffalo e Anne Hathaway; mercoledì 5 luglio l’attrice Anna Foglietta renderà omaggio a tre grandi del cinema italiano, il regista Mario Monicelli e gli attori Anna Magnani e Totò con il film “Risate di gioia”. Giovedì 6 luglio Cristiano Godano, cantante e frontman dei Marlene Kuntz, presenta “Sing Street” di John Carney.

Carolina Crescentini e Francesco Motta incontreranno il pubblico venerdì 7 luglio per presentare “Petit Maman”, il bellissimo film di Céline Sciamma vincitore di Alice nella Città. Il Puntasacra Film Festival ricorderà anche Francesco Nuti con la proiezione di due dei suoi film più amati: “Caruso Pascoski (di padre polacco)” sabato 8 luglio e “Tutta colpa del Paradiso” domenica 9 luglio presentato da Elena Sofia Ricci. A chiudere la manifestazione sarà Laika che introdurrà “Life in (not) a game” documentario diretto da Antonio Valerio Spera che racconta gli anni della pandemia attraverso gli occhi e il talento della stessa artista. “Dopo l’incontro con Francesca Mazzoleni in occasione della presentazione ad Alice nella Città del suo bellissimo documentario – spiegano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli – abbiamo avviato insieme a lei un dialogo con il territorio che non si è mai interrotto. Durante una proiezione estiva al Floating Theatre avevamo promesso ai giovani dell’Idroscalo di non dimenticarci di loro e che avremmo trovato il modo di portare il cinema, e il bello che il cinema sa raccontare, anche nel loro territorio, per dimostrare che può esserci anche un modo diverso di presentare l’Idroscalo, lontano dai soliti cliché e mettendo al centro le persone che vivono a Ostia per renderle partecipi delle scelte culturali che riguardano l’area in cui vivono”. “Sono felice che il Puntasacra Film Fest torni quest’anno con la sua seconda edizione, celebrando e preservando la bellezza di un luogo, apparentemente marginale, che si sta invece riaffermando nella sua centralità vitale e creativa – dichiara Francesca Mazzoleni – perché qui sta avvenendo l’incontro di due comunità, quella del cinema, che incontra un’altra comunità, quella dell’Idroscalo di Ostia, una zona di Roma, fuori dalle rotte canoniche dei luoghi della cultura della Capitale, di cui abbiamo voluto raccontare, abbracciando lo sguardo di chi ci abita, l’autenticità e la purezza. Il Puntasacra Film Fest sostiene in modo naturale quello che per me rimane il valore prezioso del cinema: una possibilità di incontro, di festa e di scambio, uscendo dai propri confini, mentali e territoriali”. Quest’anno per la prima volta si è aperto un ulteriore percorso di collaborazione e formazione con la Facoltà di Architettura de La Sapienza, che ha dato vita a un laboratorio di rigenerazione urbana coordinato dal Prof. Carlo Martino e della Prof.ssa Meltemeti Proto, il “PDTA – Pianificazione Design Tecnologia dell’Architettura”, con il coinvolgimento di 100 studenti UE ed EXTRA UE, per la realizzazione dell’arena del 2024 e sviluppare, nell’ambito dell’evento, un progetto totalmente integrato nel territorio e nel paesaggio urbano perseguendo e calcando ancora di più l’idea di quello che simbolicamente rappresenta il progetto di Punta Sacra: un presidio culturale, un simbolo di resistenza, un mezzo di valorizzazione del contesto naturale e sociale. Sabato 1 luglio gli studenti del Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale / Design Multimedia and Visual Communication presenteranno i loro elaborati in un incontro pubblico. “Gli studenti quest’anno si sono approcciati alla sfida del progetto dello spazio pubblico in una modalità ricca e costruttiva – spiegano i coordinatori -. Si sono fatti interpreti oltre che della complessità del contesto di intervento dell’Idroscalo anche delle finalità di un progetto imminente e concreto come quello del Puntasacra Film Fest. Un compito delicato e dal forte valore sociale, grazie al quale i ragazzi hanno sviluppato la capacità e la sensibilità di empatizzare con il territorio e con le esigenze di una committenza. Tutto ciò a conferma che l’Università può rappresentare davvero il luogo di sperimentazione dove si incontrano la conoscenza e la sua applicazione pratica al fine di migliorare i diversi contesti della vita”. Il Puntasacra Film Fest è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e realizzato in collaborazione con SIAE ed è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2023 – Riaccendiamo la Città, Insieme”. Media-partner: The Hollywood Reporter Roma.

Dal 25 al 28 giugno a Roma torna “Ebraica – Festival Internazionale di cultura”

Dal 25 al 28 giugno a Roma torna “Ebraica – Festival Internazionale di cultura”Roma, 23 giu. (askanews) – Dal 25 al 28 giugno 2023 torna nel quartiere ebraico di Roma l’appuntamento con Ebraica – Festival Internazionale di cultura, quattro giorni dedicati a teatro, musica, arte, libri e talk. Il festival è promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella che hanno scelto per questa sedicesima edizione il tema Generations Forward. Quest’anno il tema della memoria, da sempre cardine della narrazione di Ebraica, viene orientato verso un argomento fortemente legato all’attualità, quello dei nuovi linguaggi generazionali. Il tema della memoria è da sempre profondamente radicato nell’ebraismo e nella sua storia, in cui la conservazione dell’identità passa attraverso il tramandare verso le generazioni future. L’ebraismo dunque coglie le sfide di un futuro in cui il concetto di esperienza e di memoria acquista nuovi significati. Tanti gli ospiti italiani e internazionali che animeranno le serate del festival, si parte domenica 25 giugno alle ore 20.45 con l’inaugurazione della mostra La memoria dei mestieri, una selezione di fotografie provenienti dall’Archivio della Deputazione Ebraica di Assistenza e Servizio Sociale raccontano storie di antichi mestieri. Un deposito di memoria tra immagini di vita quotidiana, storie familiari e anche passioni e pratiche custodite e trasmesse al futuro. Alle ore 21.00 Dialogo sui figli, talk tra Yarona Pinhas e Raffaele Morelli protagonisti di un confronto dedicato ad analizzare il difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta, reso ancora più complesso in questi anni dalla forte ingerenza nelle vite dei giovani dei social e del mondo virtuale e dalla conseguente mancanza di creatività: in questo incontro i due ospiti si interrogano su quale messaggio i giovani di oggi potranno tramandare alle generazioni successive. Si prosegue alle ore 22.00 con uno spettacolo teatrale dal titolo Quel sabato nero del ’43 di Morgana Forcella, con Sebastiano Somma, Morgana Forcella, accompagnati da Gabriele Coen e Riccardo Battisti. Lo spettacolo racconta la tragedia del rastrellamento degli ebrei romani avvenuta il 16 ottobre 1943, attraverso la storia realmente accaduta di Emanuele Di Porto, allora dodicenne, scampato alla deportazione. Lunedì 26 giugno si apre con uno spazio dedicato all’arte, alle ore 18.00 si terrà un incontro presso il Museo Ebraico di Roma dal titolo Roma 1948. Arte italiana verso Israele, un talk con Davide Spagnoletto e Giorgia Calò, curatori della omonima mostra attualmente in corso presso il museo. Ospiti dell’incontro, moderato da Guglielmo Gigliotti, Nathalie Andrijasevic e Raffaele Bedarida. La serata prosegue alle ore 19.00 con La musica è cambiata, talk con Sandro di Castro e Alberto Funaro che porteranno in scena alcuni antichi canti e usanze della Comunità ebraica romana ormai caduti in disuso, tra cui alcuni testi della Halacha romana del 1300, una ricetta per il dolce tradizionale haroset e alcuni brani liturgici cantati. Alle ore 20.45 andrà in scena Il valore affettivo del pesce, uno spettacolo teatrale di e con Ketty Di Porto, e con Enzo Saponara e Stefano Buonamico. Una storia dai molteplici fili narrativi che compongono un percorso di maturazione, di cura e separazione dal padre. Il tema affrontato, in toni sia ironici che drammatici, è la psichiatria, la psicoterapia e la possibilità di cambiare; due generazioni a confronto, che nonostante la loro diversità e lontananza troveranno un punto di incontro nell’amore del rapporto tra padre e figlia. La musica chiuderà la giornata alle ore 22.15 con Stere Mia, uno spettacolo in musica di e con Enrico Fink, una storia d’amore in musica, che attraversa i secoli e i mille luoghi della presenza ebraica in Italia. Enrico Fink e il nucleo storico dell’Orchestra Multietnica di Arezzo portano in scena un percorso fra le melodie, le tradizioni, i riti degli ebrei italiani. Stere mia è una narrazione che si svolge fra parole e musica, una lunga storia di interazione e scambio con le tradizioni popolari e colte italiane ma che mantengono una identità e un carattere tutto loro. La terza serata di Ebraica, martedì 27 giugno, affronta il tema dei nuovi linguaggi generazionali e riflette su teoria e pratica del Metaverso, un focus sui nuovi scenari che si aprono con l’evoluzione di internet e la realtà virtuale che si svolgerà in un doppio appuntamento: alle ore 19.00 Metaverso e nuove memorie, talk con Riccardo Di Segni, Giulio Maira, Giovanni Lo Storto, moderato da Marco Panella; alle ore 20.00 Metaverso: istruzioni per l’uso con Marina Bellini, Silvia Celani, Edoardo Colombo, Lavinia Mannelli con la conduzione di Alex Zarfati. Esperienza, conoscenza, memoria. Un percorso lineare per come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, ma quale è l’impatto delle tecnologie immersive combinate con i sistemi di intelligenza artificiale generativa su questo paradigma? Rischi e opportunità come si bilanciano? Alle ore 20.45 va in scena Paola Minaccioni che interpreterà La matta di piazza Giudia. Storia e memoria dell’ebrea romana Elena Di Porto, reading di Elisabetta Fiorito, con un’introduzione di Gaetano Petraglia. Il monologo ripercorre la storia di Elena Di Porto, già nota alle autorità fasciste per il suo carattere ribelle a difesa dei più deboli e contro la dittatura. Più volte internata a Santa Maria della pietà, e finita al confino al Sud, decide di tornare a Roma durante l’occupazione per rivedere i figli e viene catturata nella retata del 16 ottobre 1943. Lo spettacolo si basa sul libro storico, La matta di piazza Giudia, scritto da Gaetano Petraglia ed edito da Giuntina. Chiude il festival, mercoledì 28 giugno, una serata che vede protagonista Roy Chen. Lo scrittore e drammaturgo israeliano sarà ospite di un incontro alle ore 20.30 con Giancarlo De Cataldo dal titolo 10, 100, 1000 vite. Dialogo sulla Letteratura. A seguire, alle ore 21.45, andrà in scena Anime, adattamento teatrale dall’omonimo romanzo di Roy Chen. Due anime si reincarnano, di epoca storica in epoca storica, cambiando sesso, età, ruoli, ma portandosi dietro la propria identità ebraica, frammenti di memoria delle vite precedenti, e il terribile peccato per il quale sono state condannate. Lo spettacolo, con la regia di Carlo Scorrano, vede in scena Francesco Pelosini e Laura Boriassi, che rievocano tramite diversi codici (teatro delle ombre, teatro di parola, video) il passaggio delle epoche e il trasmigrare delle anime nel gilgul, la ruota degli eventi.

 

Yamandu Costa, Rossana Casale e Jason Marsalis al Jazz Image Festival

Yamandu Costa, Rossana Casale e Jason Marsalis al Jazz Image FestivalRoma, 21 giu. (askanews) – Ritorna anche quest’ anno “Jazz& Image”, nello splendido scenario del Parco del Celio, a due passi dal Colosseo, a cura dell’Associazione Culturale Suond Image, con la direzione artistica dell’Alexanderplatz di Eugenio Rubei, dal 23 giugno al 12 ottobre 2023.

Quattro mesi di programmazione, per un Festival che rispetto alla scorsa edizione si presenta con una nuova veste, infatti, il programma artistico non sarà esclusivamente dedicato al jazz, ma ospiterà anche Progressivamente Free Festival, dedicato al progressive rock, curato da Guido Bellachioma, una rassegna blues, curata dal Big Mama e Torre Alfina Blues Festival, una sezione dedicata all’etnojazz e una dedicata alla musica elettronica. Tutte le domeniche dalle 12 brunch jazz, con concerti, durante i quali si alterneranno le più importanti big band della Capitale. Non mancherà nemmeno una sezione dedicata alla letteratura, curata da Filippo La Porta, che nel palco B, racconterà Le Lezioni Americane di Calvino e una sezione dedicata al cinema. Ad aprire l’edizione 2023 di Jazz& Image al Parco del Celio a due passi dal Colosseo, venerdi 23, con replica il 24 giugno, Daniele Scannapieco Quartet special guest Max Ionata.

Il 25 giugno, Barbara Eramo Quintet, ospite Alessandro Gwis, opening di Nicola Puglielli. Il 26 giugno, Ezio Zaccagnini Blues Travel, il 27 e 28 giugno la big band americana CW JAZZ, il 29 giugno, il ritorno del Trio Partenope, il 30 giugno e il primo luglio, due progetti con protagonista una dei più creativi musicisti del panorama jazz italiano, Francesco Bearzatti, Three Little Birds e Avant Garden Trio.

Il 2 luglio, Jason Marsalis, il 4 e 5 luglio, omaggio a McCoy Tyner, con, il sassofonista Wayne Escofery, uno dei solisti più ricercati della scena jazz contemporanea, è stato nell’organico della Mingus Dinasty e della Mingus Big Band, nel settetto Monk Legacy e nei “Music of the Masters”, formazioni riunite da Wynton Marsalis sotto l’egida del Lincoln Center. A questo, si aggiungono una lunga militanza nei gruppi del trombettista Tom Harrell e le collaborazioni con altri colossi del jazz come Ron Carter, Jimmy Cobb e Eddie Henderson, il pianista americano Benito Gonzalez, nominato al Grammy Awardse la formidabile ritmica formata Ronnie Burrage alla batteria e NimroadSpeaks al contrabbasso, il 7 luglio il nuovo progetto di Fabrizio Sferra e Enzo Pietropaoli, Original Box Brothers, l’8 luglio Francesco Bruno Quartet, special guest, Maurizio Giammarco, il 9 luglio,primo appuntamento con Progressivamente Free Festival con Divae Project + Gianni Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso), l’11 luglio, Chris Cain, bluesman americano, il 12 luglio, Mark Lettieri, chitarrista degli Snarky Puppy, ha suonato sul palco o registrato in studio con artisti di ogni genere, tra cui David Crosby, Erykah Badu, Kirk Franklin, 50 Cent, Eminem, Snoop Dogg, solo per citarne alcuni. Il 14 e 15 luglio, Rossana Casale presenterà il suo nuovo progetto dedicato a Joni Mitchell.

Per la rassegna blues, curata dal Big Mama e dal Torre Alfina Blues Festival, il 19 luglio, Federico Zampaglione e Mario Donatone, mentre il 21 luglio sarà la volta di Daniele Sepe con lo storico gruppo Blue Stuff, il 27 luglio, festa del blues. Il 28 e 29 luglio, Nik West, è stata una delle migliori amiche di Prince, ammirata e apprezzata non solo da artisti come il genio di Minneapolis ma anche da Dave Stewart degli Eurythmics (“È la versione al femminile di Lenny Kravitz”) o Steven Tyler. Il 31 luglio, Marcos Valle, apre una sezione dedicata al Brasile che vedrà sul palco tra gli altri, Yamandu Costa, il 4 agosto, e il 5 agosto, il Trio Corrente. Il 6 agosto, Andrew McCormack con Roberto Gatto, l’8 e 9 agosto, Rosario Giuliani con il suo storico quartetto, il 10 agosto, Latin Mood con Fabrizio Bosso e Javier Girotto, l’11 e 12 agosto, Billy Hart, mentre a Ferragosto, l’ormai tradizionale appuntamento con Javier Girotto, questa volta con Six Sax. La programmazione di Jazz& Image, proseguirà per tutto il mese di agosto, a settembre, per chiudere il 15 ottobre. Il progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.