Milano, 28 mar. (askanews) – A dieci anni dalla scomparsa di Enzo, nel giorno del suo compleanno, Paolo Jannacci porterà in scena, al Teatro Arcimboldi di Milano, Jannacciami! Un abbraccio di musica a Milano, uno spettacolo pieno di canzoni, di ospiti, di grandi musicisti, di amici, di imprevisti, di suoni, di risate e di teatro.
“Uno spettacolo” racconta Paolo Jannacci “dedicato a mio padre, con le sue canzoni più richieste e quelle più nascoste. Una ripartenza, da dove ci eravamo lasciati 10 anni fa, verso un futuro sempre più Jannacciano, perchè ho scoperto che io ho bisogno ancora di ascoltare le sue canzoni e cantarle, nel migliore dei modi, a chi desidera ascoltarmi.” Insieme a Paolo Jannacci, in questa serata evento, sul palco degli Arcimboldi ci saranno gli amici musicisti che hanno condiviso tanto con Enzo e la sua famiglia come Emiliano Bassi, Marco Brioschi, Roberto Gualdi, Michele Monestiroli e Paolo Tomelleri, accompagnati da una splendida orchestra d’archi (Infonote di Serafino Tedesi) diretta dal M° Maurizio Bassi (già produttore di Enzo negli anni ’80).
“Per non farci mancare proprio niente, per condividere il meglio di Enzo” racconta Paolo”ho invitato anche grandi artisti, performer e cantanti della scena nazionale, in rigoroso ordine alfabetico: Diego Abatantuono, Ale&Franz, Massimo Boldi, Elio, Francesco Gabbani, J-Ax, Cochi Ponzoni, Paolo Rossi e Ornella Vanoni.”
Milano, 24 mar. (askanews) – Esce oggi venerdì 24 marzo “La parte del torto”, secondo estratto da Tredici canzoni urgenti, il nuovo album di Vinicio Capossela in uscita il prossimo 21 aprile. Da oggi è attivo il preorder del disco. Dopo La Crociata dei bambini, primo brano uscito il 24 febbraio, Capossela riparte da un aforisma di Brecht (“Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”) per denunciare il cortocircuito di valori in cui versa la nostra società allorché una frase manifesto di una certa appartenenza politica, viene utilizzata dalla fazione opposta e ribaltata di significato in favore della facile ricerca di consenso:
La politica di oggi ha smesso di fornire visioni, utopie, forme di vita eterna, idee di avvenire e di divenire. Ora si è specchiata e abbassata all’individuo, al suo strettissimo campo di azione – spiega Capossela – se Brecht poteva dire che «dato che i posti buoni erano occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto», ora il torto non è più appannaggio delle forze che lottano per la libertà. La sinistra, cedendo il ruolo di difesa dei lavoratori, dei senza diritti e degli ultimi che le sarebbe stato proprio, ha lasciato libero il campo a forze che si sono prese anche la parte del torto e, fomentando la paura dell’altro, hanno portato a una deriva in cui il torto è torto anzitutto contro il senso di umanità. La parte del torto, oggi orgogliosamente rivendicata da destra, è ormai quella in cui ci siamo messi tutti, in una lotta di mera contrapposizione che vanifica e neutralizza il concetto stesso di “parte del giusto”.
Nell’aria da duello western che permea la canzone di Capossela, i bisogni degli ultimi sono stati trasformati in paura dell’altro, legittimando “gli istinti più bassi, la legge del più forte, il razzismo e ogni forma di discriminazione nel nome della maggioranza e della Nazione”. Non esistono più, dunque, categorie chiare, tutto si riduce a un gioco delle parti, un indefinito Noi contro Voi che fa perdere di vista quale sia la parte del giusto. Coerentemente allo svolgersi del testo, nel brano chitarre elettriche, percussioni, timpani, celeste, cori e armonium concorrono a creare un andamento da film western, per una scena che è quasi da resa dei conti: “è musica di frontiera dove l’unica frontiera che si infrange è quella morale”.
“Tredici canzoni urgenti”, tredicesimo disco di inediti di Vinicio Capossela, nasce dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche più stringenti che affollano un mondo ormai supino sul divano, in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e su cui si va abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo “culturale”. Il disco sarà presentato in anteprima il 20 aprile alle ore 21 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano in uno speciale concerto dove Capossela sarà affiancato dai tanti ospiti che hanno collaborato all’album: Mara Redeghieri, Margherita Vicario, Irene Sciacovelli, Sir Oliver Skardy, Cesare Malfatti, Don Antonio (Gramentieri), FiloQ, Andrea Lamacchia, Alessandro “Asso” Stefana, Piero Perelli, Taketo Gohara, Mauro Ottolini, Michele Vignali, Daniela Savoldi, Enrico Gabrielli e il Maestro Raffaele Tiseo. Tredici canzoni urgenti è una produzione La Cùpa, su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.
Milano, 23 mar. (askanews) – Un concerto sold out con tanti amici per Bobo Rondelli all’Arci Bellezza di Milano. Il cantautore livornese, che da poco ha compiuto 60 anni, ha presentato il suo repertorio di musica e poesia con la sua immancabile pungente ironia. Apre il concerto scherzando sull’ictus che lo ha colpito recentemente e coinvolge il pubblico nel racconto, con uno story telling in salsa livornese. Racconta di amori difficili, sentimenti struggenti e drammi esistenziali, ma senza mai rinunciare al sorriso beffardo e sornione. Cantautore anticonformista e un po’ bohémien, dedica gran parte del concerto a Piero Ciampi suo illustre concittadino, nonchè artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale. In sala ad applaudirlo anche gli amici Paolo Rossi e Vinicio Capossela.
Milano, 22 mar. (askanews) – Si intitola “Non è tutto finito” il nuovo singolo dei Fuoricentro, incentrato sul tema estremamente attuale del cambiamento climatico, che sempre di più sta avendo un impatto negativo sull’ambiente. Il videoclip, girato in Sicilia, contiene delle immagini del WWF. Il brano vanta anche uno speciale featuring con la mitica annunciatrice e conduttrice Maria Giovanna Elmi. La band milanese, che da sempre fa del pop uno strumento per lanciare dei messaggi importanti a livello sociale, torna sulle scene musicali con un grido di speranza, come si può intuire già dal titolo del brano.
A spiegarlo è lo stesso frontman Maurizio Camuti: «”Non è tutto finito” perché siamo ancora in tempo per rimediare a quanto di negativo, in poco più di un secolo, siamo riusciti a fare al nostro pianeta, agli esseri senzienti, agli alberi, al mare, al clima senza pensare a tutti coloro che verranno dopo di noi. Finora stili di vita sbagliati (ora non più sostenibili) e spesso interessi economici ci hanno portato in questa direzione, ma si tratta di una strada non più percorribile. Serve una consapevolezza globale che ci permetta di evitare di commettere altri passi falsi». Il videoclip di “Non è tutto finito” è stato girato in Sicilia, per la precisione presso L’altopiano dell’Argimusco, sito naturalistico ed archeologico che sorge a ridosso della Riserva Naturale del Bosco di Malabotta, nel cuore del Territorio Abacenino, dove ricadono i borghi di Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Tripi, in provincia di Messina.
Il luogo è formato da gigantesche rocce antiche milioni di anni che sono caratterizzate da particolari forme di rara bellezza. Dall’Argimusco è possibile osservare un paesaggio mozzafiato a 360°. Una curiosità: questa location magica ed incontaminata era anche cara a Franco Battiato che tra “densità spirituale, contemplazione e misteri”, la mostrò nel videoclip di “Torneremo ancora”. I Fuoricentro hanno scelto questo luogo anche per omaggiare il grande Maestro, già attento a certe tematiche.
Questo sito antico e incontaminato, simbolo di purezza, fa riavvicinare all’essenza della vita. Si ringrazia il WWF per la concessione delle bellissime immagini presenti nel videoclip e si ringrazia Argimusco Landowners per le riprese effettuate presso l’Altopiano dell’Argimusco.
Milano, 21 mar. (askanews) – Dopo il successo di “Giù”, il suo Ep che continua a conquistare streaming e traguardi, tra cui la certificazione oro, e un tour che lo ha visto protagonista sui palchi dei più famosi club italiani con molte date sold out, Neima Ezza annuncia il nuovo singolo “Avanti” (Epic Records/Sony Music Italy), fuori da venerdì 24 marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali.
Tra gli artisti più autentici e credibili della scena urban italiana, Neima Ezza torna con un brano introspettivo e ricco di emotività, attraversato da una forte vena malinconica, prodotto dai 2nd Roof con cui collabora di nuovo dopo il singolo “Perdonami”. Con un linguaggio diretto e sincero, in “Avanti” l’artista racconta senza filtri le difficoltà e i pensieri inquieti che lo accompagnano nella sua quotidianità, toccando in maniera genuina e sensibile temi come la salute mentale, la depressione e l’insonnia. Il rapper vorrebbe riuscire ad andare oltre lasciandosi alle spalle il passato, ma non ci riesce – è ancora presto, non adesso. Con 2,1 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, un’attitudine autentica per il rap e una street credibility perfettamente descritta nei suoi brani, Neima Ezza è reduce dal successo di “Giù”, il suo Ep che continua a raggiungere importanti riconoscimenti e che contiene: “Lei” feat. Rondodasosa, brano che ha raggiunto 42,9 milioni di stream e certificato PLATINO, “Casa”, singolo di punta prodotto da NKO certificato platino con 53,4 milioni di stream su Spotify e 20,5 milioni di views su Youtube, insieme a “Fedele al quartiere”, certificato ORO, per un totale di 154,1 milioni di stream solo su Spotify.
Questi risultati dimostrano la profondità di un artista come Neima Ezza, capace di aprirsi a nuove sfide restando sempre fedele alla storia di quartiere che racconta nelle sue canzoni, a quel legame da sempre intenso con la periferia milanese e il tessuto sociale di San Siro. Neima Ezza è un rapper capace di trasportare l’ascoltatore nel proprio immaginario in maniera sincera, condividendo i ricordi e il proprio vissuto attraverso la musica.