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Immanuel Casto annuncia le date del tour estivo dopo 30 sold out

Immanuel Casto annuncia le date del tour estivo dopo 30 sold outMilano, 13 apr. (askanews) – Dopo i 30 sold out nelle 33 date nei teatri e nei club italiani, Immanuel Casto annuncia le prime date del tour estivo di Non erano battute, il monologo meta-comico che sviluppa i temi del mondo della comunicazione spesso affrontati dall’artista sui suoi canali social. Non erano battute – tour estivo 12.06 – Milano – Teatro Elfo Puccini 14.06 – Galzignano terme (PD) – Anfiteatro del Venda 19.06 – Palermo – Parco Villa Filippina 28.06 – Bologna – Bonsai Garden 07.07 – Cagliari – Lazzaretto 17.07 – Roma – Villa Ada «”Non era una battuta” è una frase che mi ritrovo a dover pronunciare spesso», spiega Casto. «In particolare, ogni qual volta dico qualcosa che risulta involontariamente comico, magari per la formulazione lapidaria o l’uso letterale del linguaggio che faccio. È vero che, con il tempo, ho iniziato ad utilizzare intenzionalmente l’umorismo (soprattutto quello più nero), rendendolo parte del mio lavoro, ma sono ancora molto frequenti le occasioni in cui ripeto quella frase.


Ecco perché, uscendo per la prima volta dalla dimensione musicale che mi è propria, ho scritto uno spettacolo meta-comico, dedicato ai grandi “segreti” della comunicazione che ho decifrato in decenni di osservazione, per poi scoprire che per gli altri erano… ovvietà! A proposito di scoperte: per me è stata una bellissima sorpresa capire che al mio pubblico interessa anche sentirmi mentre sviluppo ragionamenti, mentre io pensavo che la mia tendenza a razionalizzare lo avrebbe allontanato dalle mie performance (e da me). Anche da ciò è nata la voglia di fare questa scommessa, che per certi versi enfatizza aspetti di me che pensavo invece di dover reprimere.»

Svelati i primi artisti di Party Like a Deejay a Milano

Svelati i primi artisti di Party Like a Deejay a MilanoMilano, 12 apr. (askanews) – Annunciati oggi i primi artisti che sabato 8 e domenica 9 giugno calcheranno il palco all’Arco della Pace di Milano per le due grandi serate musicali di Party Like a Deejay 2024, la straordinaria festa firmata Radio Deejay con il meglio della musica pop italiana e grandi artisti e dj internazionali.


Per l’imperdibile serata tutta da cantare “Deejay Party” di sabato 8 giugno, i primi nomi svelati del cast sono: Alfa, Angelina Mango, Emma, Gazzelle, Ghali, Irama, Rose Villain, Tananai e The Kolors. Albertino, Bob Sinclar, Cosmo, Kungs, Sophie and the Giants sono invece i primi artisti annunciati per la “Dance Night” di domenica 9 giugno, la serata dedicata ai grandi dj set internazionali in collaborazione con Radio m2o. La line-up completa delle due serate sarà svelata prossimamente. Le prevendite sono disponibili su Ticketone.


Il costo del biglietto per una singola serata è di 20€ + d.p., previsto anche un biglietto cumulativo per le 2 serate a 35€ + d.p. Ingresso gratuito per gli under 3 e per i diversamente abili con accompagnatori. Party Like a Deejay è la straordinaria festa di Radio Deejay che lo scorso anno ha coinvolto oltre 190mila partecipanti di tutte le età e più di 2 milioni di utenti sui social. Un evento unico sul panorama nazionale, in grado di creare una perfetta sinergia tra musica, sport e intrattenimento all’interno di Parco Sempione, che ospiterà tanti eventi e iniziative aperti a tutti e musica live all’Arco della Pace.


Un weekend da vivere insieme a tutti gli speaker della radio per una nuova edizione ricca di concerti, eventi, occasioni di incontro, momenti di relax, attività ludiche e sportive organizzate nelle aree tematiche ad ingresso gratuito che saranno allestite all’interno del parco, cuore verde di Milano: dall’Area Family&Kids dedicata ai più piccoli con tantissimi giochi e laboratori a tema green, all’Area Giochi senza Wi-Fi con i migliori giochi da tavolo e i party game per eccellenza, passando poi per l’Area Sport con sessioni di fitness e l’immancabile campo da basket animato da spettacolari tornei e Ricordi Stampati dove il celebre fotografo Settimio Benedusi scatta ritratti in bianco e nero per immortale i momenti più belli a Party Like a Deejay. Tra le novità di quest’anno l’innovativa Virtual Zone, un’area per immergersi in un’esperienza virtuale unica a tema “spaziale” per osservare l’interno e l’esterno della Stazione Spaziale Internazionale e a tema “marino” per esplorare l’oceano e i suoi giganteschi e colorati abitanti attraverso visori ad alta definizione, e Cartoon Portrait per divertirsi ricreando la propria caricatura realizzata al momento dal famoso caricaturista e tiktoker Federico Cecchin.


Presto disponibili anche le prevendite degli attesi Speakers’ Corner al Castello Sforzesco, dove le “voci” più amate della radio incontrano anche quest’anno i loro fan.

La Fondazione Francesca Rava partecipa al MIA Photo Fair

La Fondazione Francesca Rava partecipa al MIA Photo FairMilano, 9 apr. (askanews) – La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS, che dal 2000 aiuta l’infanzia e l’adolescenza in condizioni di disagio, le donne fragili in Italia, in Haiti e nel mondo, partecipa alla XIII edizione del MIA Photo Fair (11-14 aprile – Allianz Mico Milano) in qualità charity partner e presenta “ANOTHER WORLD_Triple Layer Art”, progetto creativo di Marco Salom, a cura di Clelia Patella e realizzato con la Galleria Votto.


Le opere in mostra sostengono Ci prendiamo cura di te, progetto della Fondazione Francesca Rava in risposta alla povertà sanitaria e di assistenza alla salute, anche mentale, di bambini, adolescenti e donne in Italia. Marco Salom è un regista, visual artist, fotografo e compositore italiano. In 30 anni di carriera trascorsa tra Milano, Roma e Los Angeles, ha prodotto e diretto innumerevoli music video e docu-film con i più grandi artisti: Ligabue, Elisa, Skin, Jovanotti, solo per citarne alcuni. Ha collaborato anche con molti artisti del panorama cinematografico tra i quali: Luca Argentero, Claudia Gerini, Carolina Crescentini e Sylvester Stallone.


Nel 2021, dirige e realizza l’opera visiva esposta al Padiglione Italia di Expo Dubai, per tutta la sua durata. Una installazione immersiva di suoni e immagini, su uno schermo lungo 27 metri, ispirata al tema della bellezza. Nella sua molteplice esperienza fatta di discipline e ambizioni differenti, ha sviluppato un proprio nuovo orizzonte, con uno stile che sovrappone arte digitale e tradizionale e che lo rende riconoscibile e unico nel suo genere.


Marco Salom è un esploratore creativo e ANOTHER WORLD_Triple Layer Art è la scoperta di un mondo nuovo, un futuro raggiungibile, magari con un viaggio interplanetario, dove esseri umani e natura possono finalmente vivere in una perfetta simbiosi. Storico volontario della Fondazione Francesca Rava sin dal 2010 ha effettuato 4 missioni in Haiti, realizzando a sostegno della Fondazione, il documentario “HAITI”, programmato nei maggiori festival cinematografici, tre videoclip musicali e molteplici spot televisivi. L’impegno contro le sofferenze, le disuguaglianze, il supporto alle popolazioni oppresse, sono valori fondamentali a cui si ispirano tutti i progetti della Fondazione Francesca Rava e che si armonizzano naturalmente con il concept di Another World.


ANOTHER WORLD_Triple Layer Art È un mondo ideale dove la natura dialoga e si integra con gli esseri umani, in perfetta simbiosi. I principali soggetti sono figure femminili, bellissime. Donne forti, che hanno superato grandi ostacoli, e ne portano fiere i metaforici segni sulla pelle. L’arte fotografica si fonde con la visionarietà della post-produzione digitale anche attraverso la AI e con l’arte pittorica. Pennellate di colore e suggestivi punti luce, creati con acrilici e oro 24k, si alternano in delicato risalto sulle opere. Una tecnica esclusiva che l’artista ha denominato triple layer art. Nel profondo tessuto della società contemporanea, dove le crepe dell’esistenza umana si manifestano sotto infinite forme, l’arte emerge come un balsamo, non solo per curare ma per trasformare. Le opere presentate in questa mostra colgono l’essenza di un viaggio metaforico e trasformativo, dove il difficile percorso del dolore e della fragilità trova una riparazione simbolica nella bellezza e nella resilienza dell’oro, così come la suggestiva tecnica Kintsugi ripara con eleganza ciò che apparentemente è perduto. Marco Salom tesse nelle sue opere un legame indissolubile tra l’arte e l’impegno sociale e lo dedica all’impegno della Fondazione Francesca Rava sempre in prima linea per i più fragili. Ci prendiamo cura di te È un progetto in risposta alla povertà sanitaria e di assistenza alla salute, anche mentale, di bambini, adolescenti e donne in Italia. Secondo i dati Istat, nel 2021, i minori in povertà assoluta sono quasi 1 milione e 400 mila (pari al 14,2%). Ci prendiamo cura di te è un progetto volto a intercettare e prevenire il disagio sociale, economico e sanitario dei bambini, ragazzi e delle donne accolti in strutture con cui la Fondazione Francesca Rava collabora sul territorio italiano, aiutandoli ad accedere a visite mediche specialistiche non coperte dal SSN o con lunghe liste d’attesa. Il progetto prevede, inoltre, incontri di formazione per gli educatori delle strutture che accolgono i minori e la realizzazione di laboratori e attività educative e sanitarie, con l’obiettivo di prevenire/combattere questo disagio.

L’artista brasiliano Alê Jordão torna al FuoriSalone 2024

L’artista brasiliano Alê Jordão torna al FuoriSalone 2024Milano, 7 apr. (askanews) – Creativo, ironico e persino provocatorio, il brasiliano Alê Jordão, nato a São Paulo, arriva con una nuova opera al FuoriSalone 2024, evento parallelo che si svolge contemporaneamente alla 62esima edizione del Salone del Mobile, dal 16 al 21 aprile. L’artista, noto per i suoi lavori irriverenti ed esclusivi, è un veterano della Milano Design Week e quest’anno, per la 18esima volta, farà volare il pubblico con i piedi per terra. “Sarà un viaggio da seduti, non pianificato, per riflettere, sognare e meravigliarsi. Il destino ci guiderà ovunque ci portino le ali dell’immaginazione”, commenta Alê Jordão, che presenta la sua creazione “Cadeira Anjo” (Sedia Angelo) per la prima volta sulla scena internazionale.


Ispirata agli angeli e ai demoni che permeano la nostra vita, la seduta viene ora proposta in una versione naturale ed ecologica utilizzando l’Ipê, uno dei legni brasiliani più pregiati. “Intagliata in un unico pezzo di legno con struttura ed ergonomia confortevoli, la sedia Anjo presenta il suo tipico schienale a forma di ali e piedini in acciaio e carbonio ossidato”, spiega l’artista di San Paolo. “La lavorazione è stata eseguita nella falegnameria di Zanini de Zanine, designer di fama internazionale noto per i suoi prodotti in legno. Tutte le finiture sono state eseguite a mano. È una vera scultura che pesa circa 50 kg” L’opera d’arte, come la definisce Alê Jordão, è la terza versione della serie Anjo. Nel 2007, il brasiliano ha disegnato il primo modello in acrilico. Sette anni dopo, lui ha presentato la versione in metallo come parte della collezione Car Never Dies. “Ho concepito alcuni pezzi usando la carrozzeria di una vecchia macchina Renault Twingo, di proprietà di un noto giornalista brasiliano”, dichiara l’artista, noto per la sua sua filosofia di lavoro che prevede il riutilizzo di materiali.


Il suo linguaggio artistico contemporaneo e divertente si rivela nella “Anjo”. “È una seduta su cui sedersi e vivere i propri sogni e allo stesso tempo è un oggetto che si fa apprezzare per il comfort e per la bellezza del legno”, sostiene il brasiliano. La sedia si può vedere all’interno della mostra di Art Design “Signature art design”, presso la Galleria Paola Colombari, durante il Fuorisalone.

”11 giorni”, detenuti al “Nerio Fischione” si raccontano in web-serie

”11 giorni”, detenuti al “Nerio Fischione” si raccontano in web-serieRoma, 5 apr. (askanews) – Un viaggio tra le mura del carcere più sovraffollato d’Italia. All’interno della casa circondariale “Nerio Fischione” di Brescia, un gruppo di detenuti si racconta in una web-serie documentaristica di 33 episodi, pubblicata nell’arco di 11 giorni, su una pagina Instagram (@11.giorni). Si tratta “11 Giorni”, il documentario con la regia di Nicola Zambelli: tutte le clip sono poi raccolte in un’unica opera, che sarà online da giovedì 11 aprile, sulla pagina Instagram. Il progetto è una produzione InPrimis, SMK Factory e Associazione Carcere e Territorio (ACT), con la collaborazione del Comune di Brescia e con il contributo di Cooperativa Bessimo e Doriana Galderisi Psicologa.


Un minuto per 33 volte, tre episodi alla volta per 11 giorni, che nel mondo quotidiano scorrono inverosimilmente simili ognuno all’altro, veloci e semplici: lo spettatore viene coinvolto nella vita e nelle riflessioni di un gruppo di detenuti della casa circondariale “Nerio Fischione” (già Canton Mombello) di Brescia. Ogni episodio, presentato in formato verticale 9:16 per la visione su cellulare, sfida il confine tra il carcere e la libertà, offrendo uno sguardo profondo e autentico sulla quotidianità di chi vive dietro le sbarre. Attraverso un percorso di giustizia riparativa, i detenuti hanno raccontato le loro storie alla telecamera che guida lo spettatore nel penitenziario. Durante incontri tematici proposti alle scuole superiori di secondo grado, il racconto video costruisce un ponte tra il mondo dei detenuti e quello dei giovani, destinatari del progetto. La pagina Instagram (@11.giorni) raccoglie gli episodi pubblicati nell’arco di 11 giorni, creando uno spazio di incontro virtuale grazie a un’innovativa campagna attiva sui social network. “11 Giorni” è un racconto emotivo che supera le barriere delle comuni percezioni e offre una prospettiva autentica sulle sfide del sistema carcerario italiano, afflitto da sovraffollamento e carenza di spazi. I 33 episodi della serie, raccolti in un coinvolgente cortometraggio di mezz’ora (sempre nel formato mobile friendly), conducono gli spettatori in un viaggio che va oltre il carcere di Brescia, esplorando le complessità e sfidando i pregiudizi. “11 Giorni” è un’opera cinematografica che offre una lente d’ingrandimento originale su un universo spesso trascurato e apre le porte a una riflessione profonda sulla giustizia e sulle connessioni umane.


“11 Giorni” nasce da un’iniziativa nonviolenta di un gruppo di detenuti del “Nerio Fischione” allo scopo di mostrare le condizioni di vita nel penitenziario più affollato d’Italia, con una percentuale di presenze che ha superato, tra il 2023 e il 2024, il 200%. All’interno di un percorso educativo volto alla creazione di momenti di riflessione, l’obiettivo dei detenuti è stato quello di trovare una modalità innovativa per arrivare al mondo dei più giovani. Il laboratorio allestito tra le mura carcerarie ha permesso la raccolta di materiali testuali e audio interviste che hanno costituito la traccia orale del racconto “11 Giorni”. Il regista Nicola Zambelli è già autore di “Sarura, the future is an unknown place”, docufilm sulla comunità nonviolenta Youth Of Sumud in Palestina e di “Weaker Closer, what makes us weaker, make us closer”, documentario girato tra le strade di Brescia al tempo di lockdown.

Nameless Festival svela la line up completa dell’edizione 2024

Nameless Festival svela la line up completa dell’edizione 2024Milano, 1 apr. (askanews) – Dopo aver annunciato, negli ultimi mesi, alcuni grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale, Nameless Festival svela la line up completa dell’edizione 2024, che si terrà dal 14 al 16 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (LC).


A inaugurare i cinque palchi del Festival, venerdì 14 giugno, saranno Ahadadream, Alesso, Angelina Mango, Ava, Bad Boombox, Benny Benassi, Boys Noize, Camo & Krooked, Cassö, Clara, EDMMARO, Greg Willen, Hybrid Minds, Il Pagante, Il Tre, Justice, K Motionz, Koven, Luca Agnelli, Maddix, Marlon Hoffstadt, Sally Cruz, Silent Bob & Sick Budd, Slings e Vale Pain. A scatenare il pubblico sabato 15 giugno saranno invece le performance di Bello Figo, Boro, Chase & Status (dj set), Claptone, David Penn, Deadmau5, Diss Gacha, EDMMARO (nottelunga), Eiffel 65, Eptic, HOL!,Imanu, Kenya Grace (live), Kungs, Level Up, Low Steppa, Miles, Naska (live), Nello Taver, Pino D’Angiò, Riva Starr, Rudeejay, Sam Divine, Steve Angello, Subtronics, Tony Boy e Wooli.


Il Festival si chiuderà in bellezza domenica 16 giugno con le esibizioni di Anna, Annalisa, Artie 5ive, Bizarrap,Damianito, Digital Astro, Dj Snake, Dombresky, Hardwell, Ian Asher, Jazzy, Jersey (live), Kid Yugi, Melvo Baptiste, Merk & Kremont, Nerissima Serpe + Papa V, Niky Savage, Oppidan, Parisi, Roger Sanchez, Sammy Virji, Sidepiece, Testpilot, The Shapeshifters, Tony Effe, Yasmin e Yung Snapp. Con l’edizione 2024 Nameless Festival si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia, iniziata ormai 10 anni fa. Tante le novità di quest’anno, non solo l’abolizione dei token ma anche acqua e parcheggi gratuiti.


RADIO 105, radio ufficiale del Nameless Festival, sarà presente sul posto con i propri talent e coinvolgerà, attraverso i propri canali on air e social, tutto il mondo 105.

Rhove lancia il nuovo disco a Milano con un’installazione

Rhove lancia il nuovo disco a Milano con un’installazioneMilano, 27 mar. (askanews) – L’estetica underground delle case popolari è sbarcata nel cuore di Milano, portando con sé l’immaginario caratteristico dei quartieri residenziali dell’hinterland, e generando hype attorno alla release di Popolari, il nuovo album di Rhove.


L’artista sin dagli esordi ha scelto di celebrare con orgoglio le sue radici raccontando la provincia con uno sguardo positivo e controcorrente, interpretando i quartieri popolari come luoghi in cui il disagio può essere trasformato in una propulsione verso un futuro diverso, fatto di soddisfazioni e successi personali. Questi valori, centrali anche nella narrativa di Popolari, sono stati declinati in un’installazione teaser posizionata in Piazza XXIV Maggio a Milano 10 giorni prima dell’uscita del disco, realizzata grazie alla collaborazione tra l’etichetta discografica EMI Records Italy e l’agenzia indipendente Jungle.


L’installazione raffigurava una parete di un palazzo popolare, facilmente riconoscibile per via del citofono inserito al centro e delle superfici trascurate dell’intonaco, poi decorate grazie ad un’attività di live painting di alcuni street artist. Il citofono era stato pensato con una funzione interattiva oltre che scenografica: premendo i vari pulsanti era infatti possibile ascoltare una pluralità di output sonori, tra anteprime dei brani, indizi sui featuring presenti nell’album e divertenti messaggi in codice. Durante l’ultima giornata di evento la parete aveva fatto da sfondo ad una performance inaspettata del rapper, che dopo aver distribuito merchandising ai fan accorsi per l’occasione si era esibito in strada spoilerando “Zig Zag”, una delle tracce del disco.


Jungle è un’agenzia creativa indipendente specializzata nell’ideazione e nella produzione di eventi, allestimenti immersivi, attivazioni territoriali e attacchi di guerrilla marketing.

Angelo Duro torna al TAM Teatro Arcimboldi Milano

Angelo Duro torna al TAM Teatro Arcimboldi MilanoMilano, 19 mar. (askanews) – Geniale, sbalorditivo, irriverente, Angelo Duro torna al TAM Teatro Arcimboldi Milano dopo i fulminanti sold out della scorsa stagione per altre date del suo esplosivo show “Sono Cambiato”. Per accogliere le tantissime richiesta dei fan che hanno velocemente preso d’assalto le prevendite, Angelo aggiunge una replica straordinaria alle ore 23.30 di venerdì 29 marzo.


“Sono Cambiato” (prodotto dalla Da Solo Produzioni, società fondata dallo stesso artista) sta sbancando tutti i teatri d’Italia. Angelo Duro, con una scritta a caratteri cubitali sul manifesto ci fa sapere d’essere cambiato, di non essere più quello di prima. E qui ci vengono mille dubbi. In che senso sarà cambiato? Non sarà più scontroso, irriverente e polemico come prima? Sarà diventato più buono? Lo vedremo finalmente sorridere? I dubbi sono tanti anche perché da uno come lui non sai mai cosa aspettarti. Di certo la notizia di questo suo cambiamento ha aumentato la curiosità di migliaia di persone che sta facendo la fila per vederlo (ma soprattutto per sentirlo) ed il risultato: è un vero successo. Pietrangelo Buttafuco ha scritto di lui: “Angelo Duro, il comico che innesca le menti”. Di artisti padroni del ragionamento comico, fuori da ogni schema consolidato e da qualsiasi retorica buonista e consolatoria non ce ne sono certo centomila, non si può dire nessuno ma uno in Italia – solo uno – c’è ed è appunto Duro. Di artisti capaci di innescare la miccia della libertà mentale e dello spirito critico nello spettatore non se ne vedevano dal tempo di Giorgio Gaber e Duro – uno che non potrà mai andare in tivù e però riempie i teatri – è durissimo nei contenuti, perfetto nei tempi comici, irresistibile nei silenzi (lunghissimi), magnifico poi nel crearsi un pubblico dalla testa libera, liberissima e dal cattivo carattere. Come lui. Imprendibile. E imperdibile.

Angelina Mango triplica l’appuntamento al Fabrique di Milano

Angelina Mango triplica l’appuntamento al Fabrique di MilanoMilano, 18 mar. (askanews) – Si moltiplicano i sold out per Angelina Mango: dopo il tutto esaurito del concerto evento “Pare una pazzia” del 17 aprile al Fabrique e del primo live a Roma (11 ottobre), triplica l’appuntamento a Milano con la terza data – prevista il 27 ottobre – al Fabrique. La cantautrice ha registrato anche il tutto esaurito della seconda data di Napoli (15 ottobre) e Milano (26 ottobre), oltre alle tappe di Nonantola (MO) e Venaria Reale (TO) del tour autunnale nei club.


Il singolo “Che t’o dico a fa’”, inoltre, è certificato oggi doppio disco di platino. Con 6 dischi di platino, 2 dischi d’oro e 331 milioni di stream audio e video, la cantautrice è entrata con “La noia” – 77.5 milioni di stream audio e video – in 25 classifiche Viral Spotify internazionali fino a raggiungere anche la Viral Chart Spotify UK, per la quale il 2 marzo si è aggiudicata il titolo di entrata più alta in classifica. Oltre alla vittoria della kermesse, che arriva a 10 anni dall’ultimo trionfo femminile all’Ariston, la cantautrice si è aggiudicata con il brano sanremese “La noia” – certificato disco di platino in poche settimane – anche il premio della sala stampa “Lucio Dalla”, radio, tv e web e il premio per la miglior composizione musicale “Giancarlo Bigazzi”. Il debutto e la vittoria al Festival di Sanremo di Angelina Mango, che a maggio rappresenterà l’Italia a Malmö in occasione dell’Eurovision Song Contest, rappresentano una conferma importante per la rivelazione della nuova scena musicale, che ha presentato sul palco la sua maturità artistica e tornerà live con “Angelina Mango nei club 2024”, il tour prodotto e organizzato da Live Nation: è attesa a Roma (Atlantico, 11 ottobre – SOLD OUT – e 12 ottobre), Napoli (SOLD OUT – Casa della Musica, 14 ottobre e 15 ottobre), Molfetta, BA (Eremo Club, 16 ottobre), Nonantola, MO (SOLD OUT – Vox Club, 19 ottobre), Firenze (Tuscany Hall, 21 ottobre), Padova (Gran Teatro Geox, 22 ottobre), a Venaria Reale, TO (SOLD OUT – Teatro Concordia, 24 ottobre) e a Milano (SOLD OUT – Fabrique, 26 ottobre), dove tornerà per un terzo appuntamento il 27 ottobre al Fabrique. I biglietti per “Angelina Mango nei club 2024” sono disponibili su https://www.livenation.it/artist-angelina-mango-1428302.

Pacifico torna a scrivere musica per il cinema

Pacifico torna a scrivere musica per il cinemaMilano, 18 mar. (askanews) – Pacifico torna a scrivere per il cinema e firma la colonna sonora originale, edita da Edizioni Curci, di “Zamora”, il film con il quale Neri Marcorè esordisce alla regia. Presentato in concorso al BIF&ST – Bari International Film&TV festival, il film sarà nelle sale italiane dal 4 aprile con 01 Distribution.


Nella colonna sonora originale si rincorrono echi musicali tipici degli anni ’60, epoca in cui il film è ambientato: il twist, il rock’n’roll, i sassofoni e le chitarre con il tremolo. Oltre alle atmosfere musicali utili a sottolineare i momenti del film, Pacifico ha scritto anche due canzoni originali, omaggi dichiarati a Jannacci, Gaber, Cochi e Renato. La prima, “El Matt”, è cantata da Pacifico e Neri Marcorè in coro “scriteriato”, mentre la seconda, “Mamma non sai” è interpretata solo da Neri Marcorè, con chiari richiami a Bobby Solo e a il Molleggiato.


“Zamora” è una produzione Pepito Produzioni con Rai Cinema, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, prodotto da Agostino Saccà. Le sceneggiature, liberamente ispirate a “Zamora” di Roberto Perrone (HarperCollins già Garzanti), sono firmate da Maurizio Careddu, Paola Mammini, Neri Marcorè e Alessandro Rossi. Nel film Neri Marcorè, Alberto Paradossi, Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Walter Leonardi, Giovanni Esposito, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati, Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario e Antonio Catania.


Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all’altro, la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio. Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ’30. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda, ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci del tenero. Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi, coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima. Musicista, scrittore, autore e cantautore milanese tra i più stimati del panorama italiano, Pacifico (all’anagrafe Luigi “Gino” De Crescenzo) ha all’attivo sei dischi e un EP a suo nome (“Pacifico”, “Musica Leggera”, “Dal giardino tropicale”, “Dentro ogni casa”, “Una voce non basta” e “Bastasse il cielo”).