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Al celebre fagottista Sergio Azzolini il premio Gioie Musicali 2024

Al celebre fagottista Sergio Azzolini il premio Gioie Musicali 2024Roma, 2 lug. (askanews) – A luglio Asolo diventerà il cuore pulsante di Gioie Musicali, Festival Musicale Internazionale Giovanile, che animerà la “città dai Cento Orizzonti” con 8 eventi dedicati ai giovani musicisti e alla promozione di una formazione musicale inclusiva e senza pregiudizi di genere. Il festival prenderà il via venerdì 5 luglio alle 21 al Teatro Eleonora Duse con un coinvolgente concerto di musica Klezmer e Balcanica, seguito sabato 6 luglio alla stessa ora dalla consegna del Premio Gioie Musicali al fagottista Sergio Azzolini presso la Chiesa di San Gottardo.


La prima settimana si concluderà domenica 7 luglio alle 21 con un recital del talentuoso pianista Giacomo Menegardi, vincitore del concorso pianistico Premio Venezia 2023, sempre alla Chiesa di San Gottardo. Tra esibizioni di artisti di fama internazionale e giovani promettenti, Gioie Musicali è un’occasione unica per ispirare, formare nuove generazioni di musicisti e coltivare una comunità musicale ricca e diversificata. Dal 1 al 5 luglio si terrà inoltre il workshop di musica Klezmer e balcanica a cura di Francesco Socal, clarinetti e sax, Giulio Gavardi, chitarra, Nicolò Masetto, basso, e Luca Ferraris, percussioni e pianoforte. Lo storico laboratorio del Festival sollecita a mettersi in gioco tramite l’ascolto, l’autoanalisi, l’improvvisazione, la memoria, l’imitazione, l’espressività. Il concerto finale si terrà venerdì 5 luglio alle 21 al Teatro Eleonora Duse di Asolo (TV): musicisti di diverse età e formazioni, strumenti d’orchestra e strumentini casuali concorrono insieme a creare, arrangiare ed eseguire musiche originali senza o quasi l’ausilio delle parti.


La serata di sabato 6 luglio sarà dedicata al prestigioso Premio Gioie Musicali, giunto alla sua quinta edizione. Quest’anno il riconoscimento sarà conferito a Sergio Azzolini, fagottista e tra i maggiori barocchisti mondiali, per la dedizione e la fantasia che ha trasmesso nella formazione dei giovani musicisti e per la gioia che ha dato al mondo musicale. Il premio sarà la scultura “L’aquilone di Filippo” dell’artista Giovanni Casellato, un lavoro iconico che ben rappresenta la visione e la missione di Gioie Musicali: il filo che lega le giovani generazioni in volo all’esperienza e alla passione dei maestri. La serata inizierà alle 21 alla Chiesa di San Gottardo ad Asolo con un dialogo tra Azzolini e il musicologo Stefano Trevisi, seguito da un concerto dal titolo “Il fagotto, la voce fantasmica” che vedrà Azzolini esibirsi insieme a giovani e talentuosi musicisti ad arco preparati durante il laboratorio che si svolgerà dal 2 al 6 luglio. Il programma della serata includerà musiche di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e vedrà sul palco anche i fagottisti Stefano Canuti, Igor Ahss, Ai Ikeda, Marco La Manna e il giovanissimo Daniele Falco insieme al Gruppo archi LaRé.


Domenica 7 luglio alle 21 alla Chiesa di San Gottardo ad Asolo (TV) sarà il momento di Giacomo Menegardi, vincitore del concorso pianistico Premio Venezia 2023, uno dei punti di riferimento per i giovani pianisti del panorama italiano. Il concerto dal titolo “Der Wanderer – Viaggio tra immaginazione e realtà” vedrà nella prima parte il programma solistico del vincitore su musiche di F. Liszt e F. Mendelssohn; nella seconda il Trio per pianoforte n. 2 in mi bemolle maggiore op. 100di F. Schubert con la partecipazione di Giada Visentin, violino e Riccardo Baldizzi, violoncello. La serata sarà anticipata dalla presentazione della monografia su Matteo Segafreddo “Un compositore tra memoria e innovazione” alle 18 nella Sala della Ragione di Asolo. Il Maestro Matteo Segafreddo ha molto collaborato con il Comune di Asolo organizzando concerti e conferenze per diffondere la conoscenza della musica e per il recupero della casa di Malipiero; in questa occasione viene presentata una monografia che documenta il suo lavoro di compositore e di docente con la testimonianza di colleghi e amici e con l’esecuzione di alcune sue musiche.


Gioie musicali è sostenuto dal Parlamento Europeo, dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto, da Reteventi, dal Comune di Montebelluna, dal Comune di Asolo, dalla Associazione Asolo Musica Veneto Musica, Sistema, Esta, Festa della Musica, Unicef, Montegrappa riserva della Biosfera Mab Unesco. Pensato anche con: LaRé, Asolo Musica, Fondazione centro studi Malipiero, Conservatorio statale di musica “F. Venezze” di Rovigo.

Sarah Jane Morris e Antonella Ruggiero star di “Jazz by the Pool”

Sarah Jane Morris e Antonella Ruggiero star di “Jazz by the Pool”Roma, 11 giu. (askanews) – Grande appuntamento per gli amanti della musica con la XIII Edizione di Jazz by The Pool, storico festival jazz al Terme Preistoriche Resort & Spa di Montegrotto Terme (PD), che dal 21 giugno vedrà protagoniste tre grandi voci della scena musicale italiana e internazionale: Sarah Jane Morris, Antonella Ruggiero e Tony Momrelle, alias lo “Stevie Wonder del XXI secolo”.


Ad aprire il Festival, venerdì 21 giugno sarà il grande ritorno di Sarah Jane Morris, una delle più raffinate e meno formali cantanti degli ultimi anni, sempre in bilico tra ossequio alla tradizione e desiderio di esplorare nuovi territori musicali, accostando ritmi jazz, blues, rock e africani. Accompagnata due chitarristi di grande talento, Tony Remy e Tim Cansfield, con la sua voce e la sua passione porterà sul palco canzoni romantiche, standard soul e famosi blues. Venerdì 2 agosto sarà una delle più grandi voci della musica italiana, Antonella Ruggiero a esibirsi, portando a bordo delle piscine termali “Empatía”, un viaggio lungo le canzoni dei Matia Bazar più amate dalla Ruggiero, e un omaggio ai pezzi storici dei cantautori italiani, da Fabrizio De Andrè alla PFM passando per Mario Venuti. Insieme a Roberto Colombo (tastiere e vocoder), Maurizio Camardi (sax, duduk e flauti etnici), Roberto Olzer (piano e tastiere) e Alessandro Alcolin (percussioni), Ruggiero proporrà anche alcuni brani tratti dall’omonimo disco registrato in occasione di un evento dedicato al volontariato, uno speciale concerto tenutosi nella meravigliosa Basilica di Sant’Antonio a Padova per l’inaugurazione di Padova Capitale Europea del volontariato 2020.


Venerdì 23 agosto a chiudere il festival sarà l’artista considerato lo “Stevie Wonder del XXI secolo”: Tony Momrelle, noto al grande pubblico italiano per essere stato il cantante della famosa band britannica Acid-jazz Incognito, presenterà una tela vibrante e diversificata di canzoni che portano il meglio del suo talento. Confermato anche nella sua ultima uscita discografica, l’EP “Lockdown Acoustic Session” con i singoli “Someday we’ll all be free” e “You got all the loving”. “Sono molto orgogliosa di presentare la tredicesima edizione di ‘Jazz by the Pool’ – racconta Angela Stoppato, amministratrice delegata di Terme Preistoriche Resort & Spa – Siamo felici di vedere come ogni anno il festival raccolga il consenso dei nostri ospiti, alcuni dei quali molto affezionati al format, che ritroviamo con piacere tutti gli anni anche più volte nel corso della stessa rassegna. Per questa edizione abbiamo scelto tre voci estremamente riconoscibili del panorama nazionale e internazionale sicuri che ci regaleranno momenti di grande musica”.


Per Aba Chiara, direttrice artistica del Festival, il suo ruolo è una “conferma di una storia d’amore che dura dal 2016: “Angela Stoppato, allora direttrice di Terme Preistoriche – racconta – mi chiese di esibirmi in concerto all’interno di Jazz by the pool, la rassegna musicale a bordo piscina che osservavo da molto tempo come fan. Sono tornata poi nel 2018 per presentare il mio album e l’anno scorso ho avuto l’onore di diventare Direttrice Artistica del Festival, nella sua prima edizione post covid. Quest’anno si raddoppia, con la fiducia rinnovata da parte di Terme Preistoriche e la richiesta di selezionare una lineup di grandi voci”. Jazz by The Pool è organizzato da Terme Preistoriche Resort & Spa con i patrocini del Comune di Montegrotto, del Consorzio Terme Colli Marketing e di Federalberghi Terme Abano Montegrotto.

Alfa e i Ricchi e Poveri inaugurano a Padova il Pride Village Virgo

Alfa e i Ricchi e Poveri inaugurano a Padova il Pride Village VirgoRoma, 5 giu. (askanews) – Il giovane cantautore genovese Alfa e i Ricchi e Poveri, il gruppo italiano più famoso nel mondo, venerdì 7 giugno inaugureranno alla Fiera di Padova la 17esima edizione del Pride Village Virgo, il più grande Festival LGBTQIA+ italiano. Nel corso dei tre mesi il Village avrà inoltre il piacere di avere con sé artisti del calibro di Michela Giraud, Lorenzo Balducci, Fabio Canino, Sabina Guzzanti, Vladimir Luxuria, Chadia Rodriguez, Anna Tatangelo, Barbara Tucker The Kolors. Paola e Chiara, Valeria Marini e i Jalisse.


Ogni settimana, dal mercoledì al sabato, il pubblico, proveniente da tutta la penisola e ormai anche oltre confine, troverà ad accoglierlo un ricco calendario di eventi con i principali protagonisti della musica, del teatro della cultura e del clubbing internazionale. ‘Anno dopo anno – racconta Federico Illesi della Direzione del Pride Village Virgo – il Village si consolida come uno spazio privilegiato dove cultura e divertimento si intrecciano armoniosamente. La dedizione posta in ogni edizione nella cura degli allestimenti, nella selezione degli ospiti e dello staff di animazione ha permesso al Village di diventare un punto di riferimento a livello nazionale. Non posso quindi che ringraziare tutti i partner, istituzionali e imprenditoriali, che ogni anno contribuiscono alla crescita qualitativa e attrattiva dell’evento’. ‘Anche quest’anno siamo orgogliosi di rinnovare la partnership fra Virgo e il Pride Village, la manifestazione LGBTQIA+ più famosa d’Europa giunta alla sua XVII edizione – dichiara entusiasta Lorenzo Marchetti, Creative Director di Virgo Cosmetics – Per noi, temi fondamentali come i diritti civili e l’inclusività sono valori cardine che guidano la filosofia della nostra azienda, e il Pride Village incarna totalmente quei principi, supportando da molti anni in maniera attiva e proattiva la comunità LGBTQIA+. Quest’anno, abbiamo voluto fare qualcosa di più, ed è per questo che nella serata di apertura del Pride Village lanceremo Virgo Radio, che trasmetterà in DAB in tutta Italia. Questo nuovo canale di comunicazione ci offrirà un’ulteriore piattaforma per amplificare la nostra voce e diffondere i principi di rispetto e inclusione a un pubblico ancora più vasto’.


‘L’accoglienza e la non discriminazione – ribadisce Giusva Iannitelli, Responsabile Comunicazione del Pride Village Virgo e Station Manager di Virgo Radio – passano anche attraverso l’utilizzo di comportamenti e parole appropriate. Per questo in occasione della XVII Edizione abbiamo voluto organizzare per tutti coloro che a vario titolo lavoreranno al Pride Village Virgo, dei corsi specifici dedicati al linguaggio inclusivo. In un momento storico come questo, in cui si avverte come non mai il bisogno di tenere alta la bandiera delle battaglie di civiltà e uguaglianza, bisogna prestare massima attenzione elle parole che usiamo, che, quando dette in modo sbagliato o con leggerezza, possono ferire tanto e quanto le azioni’. Non mancheranno, inoltre, format avvincenti pensati da Diego Longobardi, nuovo direttore artistico del Pride Village Virgo: ‘Sono molto onorato e super elettrizzato per questo nuova incarico che mi è stato assegnato. Il mitico Pride Village Virgo sotto la mia direzione quest’anno presenterà oltre ad un nuovo assetto scenografico dei due palcoscenici: la ‘Pink Arena’ e il ‘Pride World’, un programma ricco e pieno di novità anche internazionali per poter offrire a tutto il pubblico serate sempre diverse, feste spettacolari, talk, presentazioni di libri, spettacoli, show e musica live. Un cartellone pieno di contenuti esclusivi dedicati a tutte le fasce di età con Alfa, Ricchi e Poveri, Big Mama, Sabina Guzzanti, Fabio Canino. Poi gli show di Drama Milano, Lorenzo Balducci, Simone Guidarelli, Anna Tatangelo e le feste ‘Folies De Pigalle’, ‘Matineé’, Xlsior Mykons, Albert Marzinotto a tanti altri. Sarà un’estate all’insegna del divertimento e del buon tempo passato insieme’.


Tra le novità del 2024 si segnalano anche alcuni eventi speciali, dei veri e propri festival nel festival. Nella settimana dal 17 al 20 luglio prenderà vita il Queer plus fest, quattro giorni di party, musica, spettacolo e dedicati alla queer culture con artisti, Dj e performer provenienti da tutta Europa, che vedrà protagoniste mercoledì 17 luglio Vladimir Luxuria nel suo nuovo show ‘God Save The queer’, venerdì 19 luglio lo Show Drama Milano, Il Queer cabaret più grande e assurdo d’Italia e che si concluderà sabato 20 luglio con lo show case di Big Mama, la cantante e attivista queer del momento, reduce dal successo sanremese ‘La rabbia non ti basta’. Inoltre, il Pride Village Virgo ha voluto festeggiare in anticipo una delle tradizioni più colorate che ci siano: quella del Carnevale. Dal 15 al 17 agosto alla Fiera di Padova si celebrerà il Summer Carnival Fest, nelle sue declinazioni caraibiche, veneziane e cartoon.


La musica sarà protagonista ogni sera al Village a partire dall’apertura dei cancelli grazie a Virgo Radio, che inizia le sue trasmissioni in DAB in tutta Italia proprio in occasione dell’inaugurazione e che accompagnerà gli ospiti durante l’aperitivo e la cena con i successi musicali del momento fino a chiusura con i virtuosi della consolle protagonisti delle dance night. Venire al Village sarà inoltre l’occasione per assistere alle esibizioni di Chadia Rodriguez (venerdì 14 giugno), figura di spicco della scena trap italiana; Anna Tatangelo (sabato 22 giugno) con i suoi successi più conosciuti, passando da Ragazza di Periferia, Muchaca, Essere una donna, fino al suo nuovo singolo Mantra; venerdì 12 luglio gli Anni ’90 tornano protagonisti con il live di Neja. Dopo il Pride tour di Big Mama di sabato 20 luglio, venerdì 26 luglio il Pride Village Virgo celebrerà “Le icone” della musica con Teatroinmusica, uno spettacolo incredibile che celebra le grandi voci pop: due ore di pura magia con 12 cantanti che interpreteranno brani di leggende come Whitney Houston, Madonna e Freddie Mercury e 6 ballerini che animeranno il palco con coreografie spettacolari Sabato 24 agosto arriverà al Festival Barbara Tucker, regina della dance elettronica, che vanta collaborazioni, tra gli altri, con David Guetta, Little Louis Vega, Dj Pierre e La India. L’incanto della sua straordinaria voce soul verrà esaltata dalla presenza sul palco di dj Mads e Sam Rufillo. In finale di Village torna protagonista la musica italiana: venerdì 30 agosto saranno on stage i The Kolors. L’edizione 2024 del Pride Village Virgo verrà ricordata per l’ampio spazio dato alle arti performative nella sua programmazione. A cominciare da un appuntamento settimanale fisso: tutti i mercoledì ospiterà gli stand up comedians più apprezzati dal pubblico. Tra una risata e l’altra saranno on stage: Yoko Yamada con uno spettacolo esclusivo al Pride Village ‘Mary Poppins e i doni della morte” (12 giugno); Carmine del Grosso porterà il suo ‘Leggermente Frizzante’ (19 giugno); il 26 giugno saranno protagonisti i “mariti” dei Piuttostoché. Mercoledì 3 luglio Horea Sas richiederà un ‘Minimo Sforzo’, Serena Bongiovanni sarà sul palco con ‘Madama Culass’ (10 luglio) e Angelo Amaro pronuncerà il suo ‘Voglio Mor*re’ (17 luglio). Si proseguirà poi il 31 luglio con Nicolò Falcone, mercoledì 7 agosto con Andrea Di Castro e il suo il suo ‘Cromosoma X’ e il 21 agosto con Matteo Fallica. Di fronte a tanta Stand-up Comedy, il Festival non poteva che invitarne la regina italiana indiscussa. Venerdì 21 giugno Michela Giraud porterà al Pride Village Virgo il suo nuovo show ‘Mi hanno gettata in mezzo ai lupi e non ne sono uscita capobranco’ in cui viene esorcizzata la retorica dei vincenti che ci vuole sempre aggressivi e pronti alle avversità, che viene demolita in una lunga, irresistibile, ammissione dei propri limiti. Cosa ci aspetta al termine della nostra esistenza? A questa domanda amletica tenterà di dare risposta giovedì 27 giugno Lorenzo Balducci nel suo novo spettacolo ‘E.G.O. Extreme Game Over’ Dove cercare la soluzione all’enigma? Nella religione, nella filosofia o nell’arte ? o semplicemente nel nostro E.G.O.? Ricordi d’infanzia, rabbia, paure e tragicomiche follie saranno invece al centro di ‘Mammoletta’ di Serafino Iorli (regia di Mariano Lamberti) di venerdì 28 giugno: il boom economico degli anni ’60 e il figlio maschio che gioca di nascosto con le bambole, il cortocircuito tra una madre impotente un padre padrone e un figlio che si invaghisce dei suoi compagni di scuola. Giovedì 4 luglio si celebrerà una delle icone più amate dalla comunità LGBTQIA+ e non solo: Raffaella Carrà. Arriva sul palcoscenico del Pride Village Virgo Fabio Canino con “Fiesta”, la divertentissima commedia tributo alla Raffa Nazionale e alle sue canzoni. Sempre alle icone, ma questa volta della moda, è dedicato lo spettacolo di giovedì 11 luglio “Te lo dice Simo” di Simone Guidarelli, famoso influencer della moda e stylist di Vanity Fair Italia in cui svelerà al pubblico i segreti e le curiosità del fashion system. Dopo lo show “God save the Queer” di Vladimir Luxuria (mercoledì 17 luglio), venerdì 2 agosto, torna gradita ospite del Festival la grande Sabina Guzzanti con ‘Liberidì Liberidà” nel quale non perderà occasione per esprimere le proprie posizioni in merito allo stato delle cose in materia di libertà del pensiero, tema che le è molto caro. Tra gli eventi che ogni anno si danno appuntamento al Pride Village Virgo non poteva mancare la selezione per il Triveneto dei concorsi Miss Drag Queen Italia (venerdì 5 luglio) e de Il Gay più bello d’Italia (venerdì 9 agosto). Istituzionale è ormai anche la Notte degli Orsi, organizzata da Beardoc, che quest’anno si allunga fino a coprire l’intero fine settimana del 12 e 13 luglio con Neja in qualità di guest star live. Il 20 luglio e il 30 agosto prenderanno vita due speciali serate targate Virgo – beauty on stage con ospiti Paola e Chiara, Valeria Marini e i Jalisse. Si conferma, sabato 7 settembre, dopo la straordinaria partecipazione della prima edizione, anche la Pride Run, evento ludico-sportivo che abbina lo sport con il divertimento, l’inclusività, i diritti e la solidarietà. Organizzata insieme ai fondatori della Pink Run, che da oltre quattordici anni promuovono in città l’evento running per sole donne. Lo stesso giorno tornerà anche “Mini Ravers”, evento pomeridiano extra che porta in Italia un’iniziativa nata in Inghilterra dall’idea di due neopapà amanti del clubbing, che volevano far assaporare ai propri figli l’atmosfera della disco. Per l’occasione il Padiglione della Fiera, climatizzato, vista la stagione, sarà adattato alle loro esigenze con musica di qualità a volume contenuto e animazione ad hoc. Tra le novità di questa XVII edizione, il Festival dedicherà le serate del mercoledì alla Generazione Zeta proponendo il Club Disco 2000. Il giovedì sarà invece Disco La Mamita, per tutti coloro che amano lasciarsi travolgere dal ritmo unico delle sonorità latino americane. La programmazione verrà arricchita ulteriormente grazie alla collaborazione con i party più esclusivi provenienti da tutto il mondo. Sabato 8 giugno il Matinée Group porterà per la prima volta a Padova la sua grande produzione in bianco ‘La Leche’ per una notte incredibile piena di musica, ballo e con un tocco di eleganza parigina. Sabato 22 giugno al Village rivivrà la mitica atmosfera di Xlsior Mykonos, con la sua produzione originale “Super Xlsior World” dedicata al mondo di Super Mario. Il 29 giugno il Festival ospiterà la réunion storica della mitica festa Folies de Pigalle che porterà il pubblico sulle bianche spiagge della florida con la festa “Miami Beach”. Il 5 luglio da non perdere la Absolut Night e il party organizzato dal Mamamia. Giusto il tempo di cambiarsi d’abito e il 6 luglio inizierà la Serata Black Code Music e con i suoi straordinari maghi della consolle. Il 27 luglio sarà ‘We Party Sundia Day&Night” direttamente dal festival spagnolo organizzato da We party con musica a partire dalle di musica. Sabato 31 agosto il Village ospiterà il Party 909. Tra le Dj star che prenderanno il controllo della consolle del Pride Village Disco non si può non citare Stella Bossi, protagonista domenica 30 giugno dell’unica extra date dell’Edizione 2024. Definita da Vogue “la dj techno di Berlino più amata” di Instagram, dove vanta un seguito di oltre 1 milione di follower, è Resident DJ per la festa Symbioticka presso il famoso Kit Kat Club di Berlino e ha firmato alcuni grandi nomi del mondo della musica/techno nella sua etichetta discografica: ‘The Beat Must Fuck’. A completare la rosa di nomi di una serata, che si preannuncia indimenticabile saranno poi Samantha Togni, Chippy Nonstop e Thomas Deil. L’evento vede la collaborazione di Pride Village Virgo e HER (House Electronic Rebel) con due realtà affermate nel mondo dello spettacolo dal vivo: Zed Live e Overmind. Una consolle che si conferma ricca di generi musicali grazie a DJ talentuosi provenienti da tutto il mondo, tra il quali Albert Marzinotto, Raul Mata, Josh Harrison (UK) Sam Rufilo, Tommy Love, Nunes e Allison dal Brasile, Rafa da Madrid e Darling Peter dall’Austria. La XVII Edizione del Pride Village Virgo è organizzata con il patrocinio del Comune di Padova e Virgo Cosmetics. Title e Main Sponsor: Virgo Cosmetics. Partner del Village sono: Absolut, bitHOUSEweb, Coca-Cola, Red Bull. Media partner: RTL 102.5.

”La Macchina del Tempo 80″ con gli iconici artisti dell’epoca

”La Macchina del Tempo 80″ con gli iconici artisti dell’epocaMilano, 3 giu. (askanews) – Il 28 luglio sul palco del Mirano Summer Festival (via G. Matteotti, 49 – Mirano, in provincia di Venezia), appuntamento con “La Macchina del Tempo 80”, evento straordinario per tutti gli amanti degli anni ’80 con le canzoni che hanno definito un’intera generazione e non solo!


Biglietti disponibili su TicketSMS In un’unica serata, una line-up d’eccezione che include iconici artisti di quegli anni, tra cui Ivana Spagna, Johnson Righeira, Gazebo, Tracy Spencer, Marco Ferradini, Scotch, Via Verdi e P. Lion, accompagnati dalla band Evolution 80 e dal corpo di ballo Jam Session Crew. Dai ritmi frenetici della dance alla dolcezza delle ballate romantiche, il palco del Summer Park non solo risuonerà le colonne sonore di quegli anni dorati, ma emozionerà il pubblico con giochi di luce e coriandoli e, in conclusione di serata, con uno spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo di Mirano! Un’opportunità da non perdere per tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza unica e coinvolgente, immersi nella magia degli anni ’80, una fonte di ispirazione che continua a influenzare la musica e la cultura anche in tempi moderni.


L’evento è inserito nel calendario del Mirano Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare 4.0. Radio partner Radio Company.


“La Macchina del Tempo 80” è il risultato del sogno di Michele Siviero, appassionato della musica degli anni ’80 che anni fa ha deciso di seguire la sua più grande passione. Grazie alla sua determinazione e alla sua visione, oggi questo spettacolo è diventato realtà, pronto a regalare emozioni senza tempo a tutti i suoi spettatori.

Gli Articolo 31 special guest del Gardaland Summer Festival 2024

Gli Articolo 31 special guest del Gardaland Summer Festival 2024Milano, 27 mag. (askanews) – Gardaland, dopo l’apertura di Legoland® Water Park il primo parco acquatico a tema LEGO® in Europa, arricchisce la programmazione con due imperdibili appuntamenti per un’estate indimenticabile!


In attesa dell’inaugurazione ufficiale della nuovissima Wolf Legend, la nuova e scenografica Drop & Twist Tower per famiglie amanti del brivido e temerari di ogni età, da sabato 15 giugno e fino all’8 settembre con Night is Magic il divertimento al Parco è prolungato fino alle ore 23:00! Fra le date da fissare in calendario anche il 22 giugno con il Gardaland Summer Festival: l’evento musicale dell’estate in collaborazione con RTL 102.5, fino all’1:00 di notte! Special guest dell’edizione 2024 del Gardaland Summer Festival: gli Articolo 31!


J-Ax e DJ Jad trasformeranno piazza Jumanji in una discoteca a cielo aperto, si ballerà e si canterà sulle note rap delle loro hit. Dalle intramontabili “Domani smetto”, “Tranqi Funky” e “Italiano medio” fino ai brandi di Protomaranza, il nuovo album di inediti pubblicato a maggio 2024, a 31 anni dal loro primo album (“Strade di città, 1996”), lo storico gruppo italiano coinvolgerà in un imperdibile viaggio musicale tutte le generazioni che – dagli anni ’90 ad oggi – non hanno mai smesso di riconoscersi nelle strofe degli Articolo 31!

Arriva “Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert”

Arriva “Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert”Milano, 21 mag. (askanews) – In occasione dei 300 anni dalla pubblicazione de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, Fondazione Arena di Verona e Balich Wonder Studio presentano il rivoluzionario spettacolo “Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert” in anteprima mondiale all’Arena di Verona il prossimo 28 agosto. Unica data italiana prima del tour internazionale 2025.


Da un lato la sacralità della musica con Fondazione Arena di Verona, nota in tutto il mondo per la qualità delle sue produzioni. Dall’altro l’avanguardia della tecnologia di Balich Wonder Studio leader nel live entertainment e accreditato in tutto il mondo per le Cerimonie Olimpiche, da Rio 2016 a Fifa Qatar 2022. Innovazione e tradizione si fondono e, ben 300 anni dopo la creazione musicale del compositore veneziano, va in scena una rilettura immaginifica de “Le quattro stagioni”. Natura e musica sono celebrate dalla musica, nel teatro all’aperto più grande del mondo, attraverso la tecnologia che esalta il genio umano e la sua vocazione alla bellezza.


Da un format originale creato da Marco Balich e coprodotto da Fondazione Arena di Verona, lo spettacolo visionario e multisensoriale porta sulla scena la magica alchimia fra il linguaggio contemporaneo della tecnologia immersiva e l’orchestra di 29 elementi, rigorosamente fedele alla partitura originale di Vivaldi. Lo show vedrà la presenza del maestro Giovanni Andrea Zanon, violinista e stella del panorama musicale, vincitore dei più prestigiosi concorsi internazionali, assieme ai professori d’Orchestra dell’Arena di Verona. Un nuovo linguaggio visivo che celebra la contaminazione poetica di musica, immagini, luci ed effetti speciali, per creare una simbiosi inaspettata tra musica classica e narrazione visiva. Viva Vivaldi è un’ode al nostro pianeta Terra, alla natura, alla sua bellezza e alle sue meraviglie, ma anche alla delicatezza del suo fragile ecosistema, visto attraverso il passaggio delle quattro stagioni.


Grazie a un sofisticato sistema tecnologico che combina schermi a LED trasparenti con suggestivi effetti visivi e luminosi, il concerto sarà accompagnato da contenuti video tridimensionali che emergeranno dal palcoscenico al di sopra del pubblico, proiettando la potenza travolgente della musica classica. Una nuova e inaspettata dimensione emotiva che trascende i confini dello spazio e del tempo e permetterà agli spettatori di percepire davanti ai loro occhi la sublime bellezza della musica e la straordinaria forza della natura. Cecilia Gasdia, Sovrintendente Fondazione Arena di Verona spiega: “Con uno sguardo che è proteso al futuro e alle nuove generazioni, diamo il via al nuovo secolo dell’Arena di Verona. E creiamo nuove occasioni di altissimo livello per avvicinare i giovani alla musica classica. Per la prima volta, questa tecnologia approderà in un teatro all’aperto, un unicum che debutterà in anteprima mondiale in Arena”.


Stefano Trespidi, Vicedirettore Artistico Fondazione Arena di Verona, commenta: “Il palcoscenico dell’Arena è perfetto per nuove sperimentazioni e contaminazioni, come sarà Viva Vivaldi, un mix tra tradizione e innovazione. La musica classica si fonderà con le più straordinarie tecnologie creando qualcosa di unico. Uno spettacolo imperdibile soprattutto per i giovani ai quali è riservato un biglietto agevolato”. Marco Balich, Chairman di Balich Wonder Studio aggiunge: “Amiamo le sfide e le prime volte. Con il team di Balich Wonder Studio, vogliamo portare la creatività in luoghi inesplorati. Questo show di musica visiva unisce per la prima volta immagini e musica e rappresenta un’occasione perfetta per riflettere sulla natura, il tempo e la bellezza del nostro mondo”. Lo spettacolo, un format originale creato da Marco Balich, vede la partecipazione di talenti italiani, riconosciuti a livello internazionale: Claudio Sbragion, Creative Director e Stefania Opipari, Co-Creative Director, affiancati da Rino Stefano Tagliafierro, Video Content Art Director e dallo studio Moving Dots che si è occupato della Video Content Production.

Pieranunzi, Rea e Simona Molinari star di “Musikè in jazz”

Pieranunzi, Rea e Simona Molinari star di “Musikè in jazz”Roma, 21 mag. (askanews) – Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ospita una ricca panoramica della scena jazz italiana attraverso tre figure di spicco: i pianisti Enrico Pieranunzi e Danilo Rea e la cantautrice Simona Molinari.


Si comincia sabato 25 maggio alle 21 al Teatro Verdi di Padova con la celebrazione di un Double Jazz Anniversary, per onorare due ricorrenze fondamentali della storia del jazz e della musica tout court. Enrico Pieranunzi festeggerà i cento anni dalla prima esecuzione della Rhapsody in Blue di George Gershwin e i cinquant’anni dalla morte di Duke Ellington. Per l’occasione la Rhapsody in Blue sarà eseguita con l’organico con cui il brano fu suonato per la prima volta, nel 1924, a New York. Da non perdere, inoltre, la prima esecuzione assoluta in forma orchestrale di Duke’s dream, brano composto da Pieranunzi per rendere omaggio al mondo musicale del “Duca”. Il virtuosismo del pianista, tra i più versatili della scena musicale europea, sarà supportato dall’Orchestra Filarmonica Italiana, a cui si aggiungerà una Jazz Band, sotto la direzione di Michele Corcella, per condurre il pubblico in un viaggio attraverso le melodie immortali di due compositori amatissimi. Giovedì 30 maggio, sempre alle 21, si prosegue in Sala dei Giganti al Liviano di Padova con il concerto di Simona Molinari, cantautrice pop-jazz che vanta collaborazioni con Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e Raphael Gualazzi. Accompagnata da Claudio Filippini al pianoforte e tastiera, Egidio Marchitelli alle chitarre, Nicola Di Camillo al basso elettrico e Fabio Colella alla batteria, Simona Molinari canterà di innamoramenti, passioni, inganni, disincanto e impegno, con un omaggio alle canzoni di Mercedes Sosa, la voce più ascoltata del Sudamerica, simbolo della lotta per i diritti civili contro la dittatura.


Il concerto di venerdì 14 giugno alle 21.30 nel giardino di Villa Badoer a Fratta Polesine (RO) si inserisce negli appuntamenti che la rassegna della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha organizzato per commemorare una delle pagine più nere della nostra storia recente: il delitto Matteotti, di cui quest’anno ricorre il centenario. Musikè ha scelto di celebrare in musica il deputato socialista, nato proprio a Fratta Polesine e cognato del grande baritono Titta Ruffo, attraverso la sua passione privata: l’opera lirica. Il pianista Danilo Rea si esibirà in un concerto intitolato La grande Opera in jazz, uno spettacolo insieme sonoro e visivo, arricchito dalla proiezione di immagini di repertorio in bianco e nero, alternate a suggestive opere d’arte contemporanea: un percorso musicale che farà rivivere le arie più famose dei grandi operisti italiani, eseguite dalle stelle della lirica con l’accompagnamento jazzistico del pianoforte dal vivo. L’interpretazione di Rea esalta il valore e il colore delle voci, fondendo melodia e improvvisazione. Un’esperienza unica, che trasporterà gli spettatori in una dimensione di viva partecipazione artistica. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, programma completo della rassegna è disponibile sul sito www.rassegnamusike.it

Alfa e Ricchi e Poveri inaugurano il Pride Village Virgo di Padova

Alfa e Ricchi e Poveri inaugurano il Pride Village Virgo di PadovaRoma, 15 mag. (askanews) – Saranno Alfa e i Ricchi e Poveri a dare il via, venerdì 7 giugno, alla Fiera di Padova, alla XVII edizione del Pride Village Virgo, il più grande festival LGBTQIA+ italiano, che fino al 7 settembre porterà sul palco i protagonisti della musica, dello spettacolo, della letteratura, dell’intrattenimento, richiamando nella città veneta un pubblico proveniente da tutta la Penisola.


Ed è proprio in musica che inaugurerà il festival, con la nuova direzione artistica di Diego Longobardi, invitando alla propria grande festa di apertura, che quest’anno si tinge di rosa Pink Flamingo, due grandi ospiti che, seppur appartenenti a generazioni diverse, hanno saputo farsi interpreti della contemporaneità e di quella voglia di amare che non accetta confini, tempi o barriere. “Sono contento di prendere parte a questa iniziativa, nelle mie canzoni racconto l’amore che per me è universale, così come penso lo sia anche la libertà di poter amare senza confini – dichiara il genovese Alfa, all’anagrafe Andrea De Filippi – Anche se la mia generazione è molto avanti sulle questioni legate alla comunità LGBTQ+, penso che eventi come il Pride Village Virgo siano importanti per ricordare che i diritti devono essere imprescindibili per tutti gli esseri umani”.


E sempre in musica si concluderà a notte fonda la serata grazie alla presenza alle consolle del Dj e producer inglese Josh Harrison, protagonista delle notti dell’Outhouse, una delle serate queer più popolari di Londra negli ultimi anni, di Andy – J e Mr Mara. A condurre le danze sarà Vanessa Van Cartier, vincitrice della seconda stagione di Drag Race Holland e volto della trasmissione “Non sono una signora” programma condotto da Alba Parietti su Rai 2. La XVII edizione del Pride Village Virgo è organizzata con il patrocinio del Comune di Padova e Virgo Fund. Title e Main Sponsor: Virgo Milano. Partner del Village sono: bitHOUSEweb, Red Bull, Coca-Cola. Media partner: RTL 102.5.

Spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza, una 77esima ed. diffusa

Spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza, una 77esima ed. diffusaRoma, 30 apr. (askanews) – Si svolgerà dal 20 settembre al 20 ottobre il 77esimo Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, un progetto del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. Un’edizione diffusa, che abiterà anche la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini, affidata alla visione e alla cura di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro. Ermanna Montanari e Marco Martinelli, 15 premi Ubu in due e tanti altri riconoscimenti nazionali e internazionali, guideranno dunque un’eccellenza culturale che non ha mai smesso, nel corso della sua storia, di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità. In piena sintonia con la dimensione diffusa del festival, il tema scelto per questa 77° edizione: “L’immagine guida per questo biennio 2024-2025 sarà quella del “coro”, inteso come radice fondante del teatro: nella parola “coro” i greci vedevano lo stretto intarsio tra parola, musica e danza, un’alchimia che rivela ancora oggi tutta la sua necessità ardente, moltiplicandosi nel nodo vita-scena del nostro contemporaneo agire. Al tempo stesso il coro è, fin dalle origini, lo specchio disvelante della polis: era composto, nell’Atene del V secolo, da migliaia di cittadini che non si limitavano a fare da “spettatori”, ma si ponevano quali interlocutori-artefici, misurandosi sulla scena insieme agli artisti dell’epoca, da Eschilo ad Aristofane. In questo senso il coro è sempre un gesto “politico”, oltre che poetico. Esso può assumere oggi le forme di una gioiosa “chiamata pubblica”, dove mescolare arte e vita, artisti e cittadini di varie generazioni per infuocarne lo sfuggente meccanismo prismatico”. Meredith Monk&John Hollenbeck, Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, Danio Manfredini, Francesca Morello R.Y.F., Mara Redeghieri, Daniela Pes e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo un mese, articolato in 1 prologo, 9 spettacoli di cui 3 prime assolute, 2 prime nazionali, 1 prima regionale, 3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento. L’immagine del 77° Ciclo di Spettacoli Classici è firmata da un altro grande artista e sperimentatore: Igort, uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale, tra i protagonisti della scena indie italiana degli anni ’80 (Linus, Alter Alter, Frigidaire) ed esponente di spicco del graphic journalism, oltreché sceneggiatore e musicista. Il festival è anticipato da un Prologo, una grande anteprima con una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo: la pluripremiata cantante, compositrice, regista, drammaturga, coreografa e artista visiva Meredith Monk, in concerto l’1 maggio al Teatro Olimpico di Vicenza per un’esibizione in Prima Nazionale, data unica in Italia per tutto il 2024. In Duet Behavior – questo il titolo del concerto – l’artista newyorkese ripercorrerà sotto una nuova luce le sue composizioni più celebri, oltre a presentare creazioni più recenti. La magia vocale di Meredith Monk, che si esibirà anche al piano e all’arpa ebraica, incontrerà le articolate trame percussive dell’amico e collega di lunga data John Hollenbeck, batterista e compositore americano assoluto protagonista del panorama internazionale jazz e world. Il 77° Ciclo di Spettacoli Classici si inaugura poi il 20 e 21 settembre al Teatro Olimpico con la Prima Nazionale dell’Oresteia firmata da uno dei grandi esponenti della scena contemporanea internazionale, Theodoros Terzopoulos. Ideatore di un metodo di lavoro insegnato in tutto il mondo, fondatore nel 1985 dell’Attis Theatre e alla guida da oltre trent’anni dell’International Committee of Theatre Olympics, Terzopoulos è maestro nell’interpretazione e nella messinscena del repertorio tragico classico, sempre criticamente interrogato. Dopo averne affrontato in passato i singoli capitoli, per la prima volta il regista greco si trova alle prese con l’intera trilogia di Eschilo, unica sopravvissuta per intero di tutto il teatro greco classico. L’Orestea fu messa in scena per la prima volta ad Atene in occasione delle Grandi Dionisie nel 458 a.C., anno di turbolenze politiche, storiche e sociali e violenti sconvolgimenti che riflettevano le tensioni tra oligarchi e democratici. “Il mito dell’Orestea è pericoloso, appartiene al mondo dell’inconsueto e dell’ignoto, incute terrore perché rivela l’intrattabile, la violenza e le leggi più profonde che non possono essere domate. Clitennestra invita a “spezzarci” come nel momento della rottura dello specchio, affinché dai frammenti nasca una nuova immagine mentre le radici oscure del mito vengono preservate. Ancora una volta ci poniamo la domanda ontologica fondamentale ‘qual è il senso?’, una domanda a cui non esistono risposte definitive, ma che ci spinge costantemente verso una ricerca sempre più profonda delle radici dei suoni, delle parole, della multidimensionalità dell’enigma umano e della ricostruzione di un nuovo mito” scrive Terzopoulos nelle note di regia. Difficile non cogliere le profonde analogie con l’odierna crisi della democrazia, con la condizione storico-esistenziale della nostra epoca dilaniata da conflitti profondi e sospesa sull’orlo del baratro. L’Oresteia arriverà a Vicenza dopo la Prima Assoluta al Festival di Epidauro ad Atene. Il 26 settembre al Teatro Astra invece appuntamento con l’azione corale della prima delle tre chiamate pubbliche in programma al Festival. Si tratta di Purgatorio dei poeti di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, esito di un laboratorio che fra il 22 e il 25 settembre coinvolgerà 50 cittadine e cittadini di tutte le età. “Per questa ‘azione corale’ lavoreremo su alcuni canti dell’Inferno e del Purgatorio, la cantica dove Dante colloca gli artisti, gli scrittori, i pittori: agli endecasillabi danteschi mescoleremo frammenti poetici di Emily Dickinson, Vladimir Majakovskij, Walt Withman e altri poeti, come il guelfo fiorentino, affamati di bellezza”. Nell’ambito di una pratica cara al Teatro delle Albe, la chiamata pubblica è un invito rivolto alla cittadinanza a “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario. Purgatorio dei poeti è una nuova ulteriore tappa del Cantiere Dante, il lavoro di Montanari e Martinelli sulle tre cantiche della Divina Commedia (2017-2022) che in questi anni ha coinvolto oltre mille cittadini e ha vinto premi tra i quali Premio Ubu, Lauro Dantesco ad Honorem, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro. Il 27 settembre al Teatro Olimpico, con replica il 28 e 29, andrà in scena in Prima Assoluta Il Canto di Edipo, una versione site specific di Tragùdia, il nuovo progetto artistico di Alessandro Serra. Questa particolare messa in scena, pensata appositamente per il Teatro Olimpico di Vicenza, oltre che a pochi oggetti e ai costumi vedrà protagonisti i due elementi qualificanti il tragico: il canto e la danza. Regista, autore, artista visivo, fondatore della compagnia Teatropersona, Serra sceglie in questa occasione il “mito perfetto”, centrale nella riflessione teorica di Aristotele come in quella di Sigmund Freud, partendo da un assunto: “la tragedia è un’arte fortunata, perché gli spettatori conoscono l’intreccio già prima che il poeta lo racconti”. Da questa premessa Serra si interroga su come si possa ricostruire oggi quella forma di sapere collettivo e in che lingua, che non sia ostile e concettuale ma musicale, istintiva e sensuale. Sceglie non l’italiano che abbassa il tragico a fatto drammatico ma il grecanico, l’antica parlata greca di una striscia di terra della Calabria e della Sicilia, per concentrarsi su una molteplicità di questioni che riguardano la condizione umana, il rapporto con la Polis e con la dimensione del Sacro. Accompagnando lo spettatore nello stesso percorso di Edipo, così come narrato da Sofocle, dalle macerie al ricongiungimento con gli Dei. Ancora una Prima Assoluta, il 5 ottobre, sempre al Teatro Olimpico: sdisOrè, ovvero l’Orestea riscritta da Giovanni Testori, interpretata da Evelina Rosselli, co-fondatrice insieme a Caterina Rossi di Gruppo Uror che ne firma la regia. La potenza della lingua di Testori è la chiave per un’Orestea completamente capovolta, dai toni dissacranti, erotici, crudi e ironici, che vede in scena una sola attrice nella funzione di narratore e incarnazione di quattro maschere che sembrano fatte di pelle umana. Maschere rivoltanti e grottesche, indossate da Evelina Rosselli per ridare vita a Elettra, Oreste, Egisto, Clitemnestra, trasmutando di volta in volta la propria voce per indagare quattro universi sonori completamente differenti. Con sdisOrè, Gruppo Uror prosegue la propria ricerca nella dimensione onirica e nel perturbante, negli arcani racchiusi nel mito che conservano un forte legame con le forme della violenza contemporanea. Il 6 ottobre il Festival esce dal Teatro per andare ad abitare la Basilica Palladiana con la seconda delle chiamate pubbliche previste, che tira in ballo il concetto rituale di festa. FESTA SILENZIO Azione di improvvisazione creativa per una comunità di performer è infatti il titolo del progetto curato da Francesco Giomi, compositore, performer, regista del suono e docente di musica elettronica, nonché direttore di Tempo Reale, il centro fiorentino di ricerca, produzione e didattica musicale. La performance sarà la restituzione di un laboratorio che si svolgerà nelle settimane precedenti con il coinvolgimento di un ampio numero di musicisti del territorio vicentino, di qualsiasi formazione e ambito di provenienza, che alla Basilica si esibiranno in una serie di improvvisazioni attorno a un “rito-partitura” prestabilito: una pratica giocosa di comunità, un momento di condivisione di un senso profondo dell’ascolto. Al centro del progetto il concetto di silenzio, partendo da una specifica domanda: cosa significa “silenzio” in musica? “In un tempo di chiasso e rumore incontrollato, diventa necessario ricercare il silenzio, così come ascoltare in una maniera nuova” afferma Giomi che sottolinea: “L’esplorazione sonora del concetto di quiete, in un ambito collettivo e festoso, ha l’obiettivo di raggiungere un grado di consapevolezza sull’importanza di ogni segnale musicale, anche il più piccolo e isolato, così come di esplorare i concetti di attesa e di attenzione alla bellezza del suono.” Di nuovo al Teatro Astra l’11 ottobre per la terza e ultima chiamata pubblica: Pluto. God of gold di Marco Martinelli con gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza. Pluto è l’ultima commedia delle undici superstiti che ci restano di Aristofane, incentrata sulle contraddizioni della polis, a partire dall’iniqua distribuzione delle ricchezze. Pluto è infatti il dio della ricchezza, che dona ai corrotti e agli ingiusti perché è cieco. Il contadino Cremilo lo cura e gli restituisce la vista, riportando così la giustizia sociale ad Atene. Martinelli lavora sul testo antico mettendolo in relazione con le improvvisazioni vitali e scatenate di 60 adolescenti dell’area metropolitana di Napoli e della città di Vicenza. Pluto. God of gold è un nuovo atterraggio di Sogno di volare, un progetto quadriennale (iniziato nel 2022) del Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Ravenna Festival che vede il fondatore delle Albe lavorare su quattro commedie di Aristofane con oltre cento adolescenti. Un progetto in diretto collegamento con la non-scuola, pratica teatral-pedagogica fondata nel 1991 insieme a Ermanna Montanari e che negli anni ha ottenuto due Premi Ubu e il Premio ANCT dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Il 15 e 16 ottobre ancora al Teatro Olimpico è la volta di Elettra per la regia di Serena Sinigaglia. Regista con approccio multidisciplinare, una particolare attenzione verso le fragilità sociali e convinta sostenitrice di un teatro al servizio dei cittadini, la Sinigaglia riparte dalla tragedia in atto unico scritta ai primi del Novecento dal poeta e drammaturgo viennese Hugo von Hofmannsthal, andata in scena per la prima volta nel 1903 con la regia di Max Reinhardt e dedicata a Eleonora Duse. La visione di Serena Sinigaglia viaggia fra le origini del mito in Eschilo e il vivace contesto culturale della Vienna a cavallo fra Ottocento e Novecento, passando per le riscritture di Sofocle, Euripide e Marguerite Yourcenar, per concentrare l’attenzione su quei temi che emergono dal Mito rivelandone una straordinaria attualità: il patriarcato, il rapporto fra i generi, il diritto all’autodeterminazione, il limite tra legge umana e legge naturale. Lo spettacolo è presentato in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Grande attesa e grande curiosità intorno al progetto di una delle figure più affascinati, teatrali, provocatorie, per certi versi enigmatiche della musica italiana, il cantautore e scrittore Giovanni Lindo Ferretti che il 18 ottobre presenta al Festival in Prima Assoluta moltitudine in cadenza, percuotendo. “Un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana…echi biblici…ritualità in forma di teatro…”. Al momento si sa soltanto che “ciò che deve accadere accada”. Infine, al Teatro Astra il 19 ottobre a partire dalle ore 21 avrà luogo la Notte delle voci, un’ode collettiva alla verticalità della notte, una catarsi festosa che scaturisce da forme sonore diversissime e da una molteplicità di canti, ognuno con una propria melodia. A guidare il pubblico in questo turbine, artisti-viandanti di altissimo profilo, a partire da Mariangela Gualtieri, poetessa e drammaturga, co-fondatrice del Teatro Valdoca, e Danio Manfredini, attore, autore, regista teatrale, tre volte Premio Ubu. Ci sono poi la lunare e misterica cantante sarda Daniela Pes, Targa Tenco per Spira, il suo album d’esordio prodotto da IOSONOUNCANE; la magnetica Mara Redeghieri, artista che ha segnato gli ultimi trent’anni di musica italiana a partire dai suoi esordi come contante degli Üstmamò; Francesca Morello aka R.Y.F. (Restless Yellow Flowers), voce sovversiva e dance punk della comunità queer, già al fianco dei Motus; il cantante, compositore, musicista, attore e scrittore egiziano Abdullah Miniawy, ospitato dai più prestigiosi festival internazionali come il Festival d’Avignone, icona di una gioventù’ egiziana in lotta per la libertà e la giustizia; il collettivo Ndox Èlectrique guidato da François R. Cambuzat e Gianna Greco, sciamani di una trance di resistenza anti-coloniale, e la poliedrica cantante alt-rock Serena Abrami con Enrico Vitali, già al fianco di Ermanna Montanari e Marco Martinelli nel progetto Don Chisciotte ad ardere. Il programma del 77° Ciclo di Spettacoli Classici si completa infine con due progetti seminariali: Parlamenti d’Autunno a cura di Marco Sciotto e Illusioni perdute? – cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi a cura di Massimo Marino, i cui dettagli verranno svelati nelle prossime settimane.

Allo Squero concerto de “La Venezia dimenticata” con L’Arte dell’Arco

Allo Squero concerto de “La Venezia dimenticata” con L’Arte dell’ArcoRoma, 30 apr. (askanews) – Prosegue la stagione concertistica de “Lo Squero” alla Fondazione Giorgio Cini, per Asolo Musica Veneto Musica, sull’Isola di San Giorgio. Nel prossimo concerto di sabato 4 maggio, intitolato “Venezia dimenticata”, torna il tema del mondo musicale veneziano con L’Arte dell’Arco di Federico Guglielmo, ensemble che con approccio costante di ricerca dedica particolare attenzione ai compositori della Repubblica Serenissima di Venezia.


Sul palco con Federico Guglielmo, violino e concertatore, Elisa Imbalzano, violino, Francesco Galligioni, violoncello, Diego Cantalupi, tiorba e chitarra barocca, Roberto Loreggian, clavicembalo. L’ensemble dalla pluriennale attività concertistica e discografica è specializzato nell’esecuzione filologica su strumenti antichi e dedito alla riscoperta e rivalutazione del repertorio barocco con particolare approfondimento della produzione veneziana e del melodramma del primo Settecento. Per l’occasione l’ensemble si cimenterà in un ventaglio di pagine di diversi compositori, da Giorgio Gentili a Padre Diogenio Bigaglia, da Tomaso Albinoni a Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi e Giovanni Reali.


La Stagione dei Concerti 2024 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti. Con biglietto integrato il pubblico avrà la possibilità di visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini, il Labirinto Borges, il Bosco con le Vatican Chapels e il Teatro Verde.