Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Covid, casi ancora in calo: -23% in ultima settimana

Covid, casi ancora in calo: -23% in ultima settimanaRoma, 29 mar. (askanews) – In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19, il ministero della Salute rende noto che nella settimana compresa tra il 21 e il 27 marzo 2024 si registrano 603 nuovi casi positivi con una variazione di -23,0% rispetto alla settimana precedente (n: 783); 20 deceduti con una variazione di -23,1% rispetto alla settimana precedente (n: 26). 120.436 i tamponi effettuati con una variazione di -6,2% rispetto alla settimana precedente (n: 128.406). In calo anche il tasso di positività che si attesta allo 0,5% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (0,6%). Il tasso di occupazione in area medica al 27/03/2024 è pari al 1,2% (754 ricoverati), rispetto al 1,4% (839 ricoverati) del 20/03/2024. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 27/03/2024 è pari allo 0,3% (25 ricoverati), rispetto allo 0,3% (27 ricoverati) del 20/03/2024.

Si è pentito il boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone

Si è pentito il boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” SchiavoneNapoli, 29 mar. (askanews) – Sì è pentito il boss dei Casalesi Francesco Schiavone. A riportare la notizia è l’edizione cartacea del quotidiano “Cronache di Caserta”.


Il 70enne, soprannominato ‘Sandokan’, è detenuto al 41 bis da ormai 26 anni, quando fu arrestato nel 1998. Schiavone, che fu condannato nel maxi processo Spartacus, è malato di cancro e da poco è stato trasferito nel carcere di L’Aquila. È il secondo capoclan dei Casalesi a pentirsi, dopo Antonio Iovine, il quale ha iniziato a collaborare con i giudici nel 2014. Anche due figli di Sandokan sono diventati collaboratori di giustizia già da qualche anno: Nicola, pentito dal 2018, e Walter, che ha iniziato a collaborare dal 2021.

Valditara: gli stranieri saranno più integrati se nelle classi la maggioranza sarà di italiani

Valditara: gli stranieri saranno più integrati se nelle classi la maggioranza sarà di italianiRoma, 28 mar. (askanews) – “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.Li chiarisce il ministro dell’Istruzione, Valditara, con un post su X.

Nel carcere di Rebibbia il Papa lava i piedi a dodici detenute

Nel carcere di Rebibbia il Papa lava i piedi a dodici detenuteCittà del Vatcano, 28 mar. (askanews) – Papa Francesco ha lavato i piedi a dodici detenute ospiti del carcere femminile di Rebibbia di Roma. Al rito del Giovedì Santo, nel corso della Messa in Coena Domini, che si è svolta nel piazzale antistante alla struttura carceraria erano presenti circa duecento tra detenuti, volontari e agenti della Polizia penitenziaria.


E’ la prima volta che il Papa lave i piedi a dodici donne mentre, nel 2015 nel “Nuovo complesso” del penitenziario della capitale aveva lavato i piedi a sei uomini e sei donne. 

Il Papa è al carcere di Rebibbia per la messa in Coena Domini

Il Papa è al carcere di Rebibbia per la messa in Coena DominiCittà del Vaticano, 28 mar. (askanews) – Papa Francesco è arrivato nella struttura carceraria di Rebibbia dove, tra non molto, inizierà la messa in Coena Domini con il rito della Lavanda dei piedi a dodici donne che risiedono nella casa circondariale.


Appena giunto nella struttura il pontefice, in carrozzina, è stato accolto nel piazzale antistante al carcere da un folto numero di detenute che assisterà alla messa del Giovedì Santo. Tante le strette di mano e i saluti che detenute, volontari ma anche operatori della struttura, hanno voluto rivolgere al pontefice.

I giudici di Milano hanno detto ‘no’ alla consegna all’Ungheria del coindagato di Ilaria Salis

I giudici di Milano hanno detto ‘no’ alla consegna all’Ungheria del coindagato di Ilaria SalisRoma, 28 mar. (askanews) – Gabriele Marchesi, il 23 milanese accusato insieme a Ilaria Salis dell’aggressione di due neonazisti avvenuta a Budapest l’11 febbraio 2023, non sarà consegnato all’Ungheria. Lo ha deciso la Quinta Corte d’Appello di Milano (la sezione specializzata in procedure di estradizione) accogliendo la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser e dell’avvocato Mauro Straini, difensore del 23enne.


I giudici hanno inoltre disposto la liberazione immediata del giovane, finora sottoposto agli arresti domiciliari in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità di Budapest.

Ungheria, giudici: no a consegna per coindagato di Ilaria Salis

Ungheria, giudici: no a consegna per coindagato di Ilaria SalisRoma, 28 mar. (askanews) – Gabriele Marchesi, il 23 milanese accusato insieme a Ilaria Salis dell’aggressione di due neonazisti avvenuta a Budapest l’11 febbraio 2023, non sarà consegnato all’Ungheria. Lo ha deciso la Quinta Corte d’Appello di Milano (la sezione specializzata in procedure di estradizione) accogliendo la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser e dell’avvocato Mauro Straini, difensore del 23enne.


I giudici hanno inoltre disposto la liberazione immediata del giovane, finora sottoposto agli arresti domiciliari in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità di Budapest.

Forte scossa in Friuli (4,5), avvertita in tutto il Nord Est

Forte scossa in Friuli (4,5), avvertita in tutto il Nord EstMilano, 27 mar. (askanews) – La terra trema: una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 scuote il Friuli Venezia Giulia con epicentro a meno di 50 km da Pordenone e Udine. Il terremoto è stato localizzato da Sala Sismica INGV-Roma con epicentro a 4 chilometri a Nord di Tramonti di Sopra (Pordenone).


La scossa è stata avvertita in tutto il Nord Est. Il sisma è stato registrato alle 22.19 a una profondità di 12 chilometri. “Al momento nessuna richiesta di soccorso né segnalazione di danni alle sale operative” scrivono i vigili del fuoco sul loro canale Twitter.

I tralicci della Torre di Pisa salveranno la Garisenda di Bologna

I tralicci della Torre di Pisa salveranno la Garisenda di BolognaRoma, 27 mar. (askanews) – Per la messa in sicurezza della Torre Garisenda saranno impiegati i tralicci utilizzati in precedenza per la Torre di Pisa che, opportunamente modificati, consentiranno di accorciare i tempi della fase di messa in sicurezza e i costi dell’intervento.


Dopo un attento vaglio tra diverse ipotesi di intervento, il gruppo di esperti nominati dal Comune di Bologna (i professori Nunziante Squeglia, Stefano Podestà, Massimo Majowiecki e l’architetto Francisco Giordano), d’accordo con l’ingegner Gilberto Dallavalle, il progettista incaricato dei primi interventi di messa in sicurezza, il responsabile unico del progetto (RUP) e i suoi collaboratori, ha avanzato questa soluzione. Il nuovo gruppo di lavoro, spiega il Comune di Bologna, ha esaminato e approfondito i diversi studi a disposizione, tra cui l’insieme di documenti, relazioni e prove commissionate dal comitato precedente, di cui è stata fatta ampia rilettura.


Gli scenari di crisi ipotizzati dal precedente Comitato Tecnico prevedono che, a seguito della crisi della sezione muraria nella parte basamentale, si attivi un meccanismo di rototraslazione rispetto a diverse direzioni. Tale aspetto evidenzia come, fatto salvo l’incremento della resistenza della parte basamentale della muratura, sia necessario cautelarsi rispetto ad un meccanismo di rotazione della torre. Per questa ragione si è previsto di realizzare due torri di contrasto e mettere così in sicurezza la Garisenda.


L’INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA – L’intervento avverrà in tre distinte fasi. – Fase A: la fase iniziale, nella quale le due torri di contrasto avranno il ruolo di presidio passivo per poter operare in sicurezza alla base della Torre. Posizionate le torri di contrasto, la coppia di cavi sarà tesata solo per mettere in forza il sistema. In questa fase non si applicherà una controspinta significativa; – Fase B: si interverrà per migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura, attraverso diverse modalità. L’incremento di resistenza sarà ottenuto con interventi di consolidamento tradizionali, quali per esempio iniezioni di miscela di malta a base di calce idraulica compatibile con quella presente; – Fase C: l’intervento di messa in sicurezza si dovrebbe concludere, effettuate le necessarie verifiche, con la messa in tiro dei cavi delle torri di contrasto. Quest’ultima fase avrà la finalità di migliorare il livello di sicurezza della Torre Garisenda operando una riduzione dello stato di sollecitazione alla base della zona maggiormente critica. Il tiro orizzontale eventualmente assegnato ai cavi sarà valutato in funzione dei dati disponibili del monitoraggio e sull’esito dell’intervento di messa in sicurezza della fase precedente, nell’ottica di ridurre lo stato tensionale delle porzioni maggiormente sollecitate.


L’INTERVENTO SULLA TORRE DI PISA – La presenza, nel gruppo di esperti del Comune, del prof. Massimo Majowiecki e del prof. Nunziante Squeglia, entrambi coinvolti, con diversi ruoli e in tempi diversi, nell’intervento di salvaguardia della torre di Pisa, ha permesso di prendere in esame il possibile utilizzo del sistema di tralicci e stralli utilizzati a Pisa. I tralicci a sostegno della Torre di Pisa sono infatti ancora disponibili nell’area dell’Opera Primaziale Pisana e costantemente manutenuti fino al 2019. Consistono in due grandi cavalletti, ancorati in fondazione con un sistema di pali che si spingono fino alla profondità di 30 metri. I due cavalletti avevano un’altezza di 12 metri da terra ed erano disposti a 103 metri di distanza dalla torre. Il sistema fu utilizzato con successo a Pisa, anche se non fu mai necessario esercitare il tiro massimo per il quale erano stati progettati. È stata analizzata la possibilità di trasposizione di questa soluzione nel contesto urbano bolognese, dove la posizione dei tralicci dovrebbe essere tale da contrastare i movimenti nelle direzioni est-ovest e nord-sud (con collocazione ipotizzata: l’uno contro Palazzo Strazzaroli e l’altro in direzione Via Zamboni): la distanza fra la torre e i cavalletti sarebbe nell’ordine di poche decine di metri. Il gruppo di lavoro ha effettuato un sopralluogo presso l’Opera della Primaziale Pisana rilevando che le macchine di tiro, ancora in opera all’interno di un’area di pertinenza della primaziale a ridosso delle mura cittadine, sono in buono stato, leggermente intaccate dalla ruggine nelle parti basse. I tecnici dell’Opera Primaziale hanno comunicato che l’opera non è manutenuta dal 2019, quando l’apposito Gruppo di Sorveglianza incaricato delle verifiche periodiche ha preso atto della rinnovata stabilità della torre, ritenendo inutile la conservazione dei cavalletti. È parso quindi di interesse valutare se fosse possibile riutilizzare i manufatti originali, facendone preliminarmente richiesta alla Opera Primaziale Pisana, che ha confermato la massima disponibilità alla cessione dei manufatti. La manutenzione periodica fu effettuata, negli anni, dall’Impresa Soilmec del Gruppo Trevi, realizzatore dell’intero intervento, che dispone ancora di tutti gli elaborati esecutivi e del know how per potere effettuare ulteriori interventi manutentivi all’impianto. L’azienda è stata contattata dal Comune di Bologna e ha fornito la propria disponibilità all’eventuale incarico. COME SI PROCEDE, TEMPI E VANTAGGI – La soluzione individuata presenta diversi vantaggi: – consente di utilizzare una struttura il cui funzionamento e la cui efficacia sono già stati testati – si realizzerebbe un contenimento dei tempi, non dovendo redigere integralmente un nuovo progetto, ma solo un progetto manutentivo e di adattamento al nuovo contesto cittadino – si agirebbe in termini di riuso di una struttura che, in caso contrario, sarebbe soggetta all’abbandono e al degrado irreversibile – si ottiene un risparmio in termini di risorse economiche. Questi i prossimi passi previsti: – ottenimento del nulla osta patrimoniale per disporre degli stralli originali; – conferimento dei lavori per la manutenzione straordinaria dei tralicci alla società Soilmec (fornitore originario dei manufatti e unica impresa in possesso dei disegni costruttivi e del know how per smontare e rimontare i cavalletti); – trasferimento degli stralli originali da Pisa all’officina di riparazione e successivamente a Bologna; – da ultimo, sarà necessario installare un nuovo software per il controllo e movimentazione delle funi in grado anche di potere interagire con i dati del monitoraggio forniti dai diversi sensori installati sulla torre. Se questi passaggi andranno a buon fine, si stima di poter installare nell’area di cantiere della Torre Garisenda il sistema di tralicci entro la fine del 2024.

Nuovo codice della strada, cosa prevede e il nodo autovelox

Nuovo codice della strada, cosa prevede e il nodo autoveloxRoma, 27 mar. (askanews) – Regime sanzionatorio più severo per chi guida dopo aver assunto alcol o droghe e per chi usa il cellulare in mano. Obbligo dell’alcolock per chi si è stato scoperto alla guida con un tasso alcolemico particolarmente elevato. Aumento delle multe per chi abbandona aninali in strada. Stretta sui monopattini. Queste le principali novità previste nel disegno di legge in materia di sicurezza stradale e di revisione del codice della strada, che è stato approvato dalla Camera e ora passa al Senato per la seconda lettura.


“Grande soddisfazione” per il via libera da Montecitorio ha espresso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e i gruppi di maggioranza che hanno sottolineato la “tolleranza zero” nei confronti di chi è al volante con il telefonino in mano, o dopo aver assunto droghe e alcol. Bene, per la maggioranza, anche le norme sugli autovelox che “devono servire a prevenire gli incidenti, non a fare cassa per i Comuni”. Le opposizioni hanno criticato il provvedimento che “non mette la sicurezza al primo posto”, non affronta il tema della velocità, non apre alla formazione permanente per consentire a tutte le persone di conoscere e applicare le nuove norme, non introduce sensori per salvare le vittime degli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Critiche anche per la mancanza di norme per incentivare lo sharing e la mobilità sostenibile, le misure che di fatto disincentivano l’uso dei monopattini senza distinguere tra quelli privati e quelli che vengono presi a noleggio. Al conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro, verranno apposti sulla patente, per un periodo di tempo sino a 3 anni, codici unionali che limitano la possibilità di guidare con l’assunzione di zero alcol o, nei casi più gravi, prescrivono l’obbligo di alcolock per mettersi al volante. L’alcolock, che deve essere installato a proprie spese, impedisce l’accenzione del motore se verifica un tasso alcolemico superiore a zero. Per quanto riguarda l’uso di droghe, viene punita la condotta del solo mettersi alla guida dopo aver assunto sostanze vietate, a prescindere dalla verifica se il conducente sia in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione della sostanza.


Con un emendamento in Commissione sono state introdotte norme che inaspriscono le pene contro chi abbandona gli animali in strada, mettendo anche a rischio la sicurezza degli utenti. Rischia sette anni di carcere chi abbandona un animale in strada o nelle relative pertinenze, con la conseguenza di causare un incidente stradale che provochi morti o feriti con lesioni personali gravi o gravissime. Sanzioni inasprite anche per chi guida utilizzando il cellulare o dispositivi analoghi, un comportamento che è la principale causa di incidenti. Viene previsto il ritiro della patente sin dalla prima infrazione per un periodo da 15 giorni a 2 mesi. Tra le novità anche l’introduzione della sospensione breve della patente per chi ha meno di 20 punti, oltre all’ulteriore decurtazione dei punti e al pagamento della sanzione pecuniaria. Tuttavia, questo meccanismo aggiuntivo scatta solo in presenza di una serie di infrazioni, tra cui la guida contromano, la mancata precedenza o l’attraversamento con semaforo rosso. La durata della sospensione breve va da 7 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente almeno 10 punti residui a 15 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente meno di 10 punti residui.


Il disegno di legge introdure una nuova regolamentazione per gli autovelox. Gli enti proprietari delle strade sono obbligati a effettuare le verifiche periodiche di funzionalità e di taratura degli apparecchi di rilevazione automatica della velocità. Inoltre, per evitare il moltiplicarsi di multe per violazioni commesse entro la stessa ora e su un tratto di strada che ricada nella competenza di uno stesso ente proprietario, non si ha il cumulo delle sanzioni, ma l’applicazione della sanzione amministrativa prevista per la violazione più grave, aumentata di un terzo. Misure più stringenti sono previste per l’uso dei monopattini. le principali novità riguardano il contrassegno identificatico, plastificato e non rimovibile(targa) per tutti i monopattini, l’obbligo del casco per tutti i conducenti di monopattini, il divieto di uscire dai centri urbani, limite di velocità non superire a 50 chilometri all’ora,l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile. É vietato la sosta dei monopattini sul marciapiede. I Comuni, nei caso il cui le dimensioni del marciapiede lo consentono, possono individuare aree di sosta riservate ai monopattini, purchè nello spazio rimanente sia assicurata la regolare circolazione dei pedoni e delle persone con disabilità. E’ stata poi inserita una norma ad hoc per Venezia prevedendo la rilevazione mediante dispositivi automatici della violazione dei limiti di velocità nelle acque della laguna.