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Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di Israeele

Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di IsraeeleRoma, 14 mar. (askanews) – “Dopo il 7 ottobre ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio e nella seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato d’urgenza il successivo 10 ottobre, con la partecipazione delle agenzie di intelligence, sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time al Senato.


“È stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia – ha aggiunto il titolare del Viminale – che sono stati quantificati in oltre 28.000, 205 dei quali riconducibili a Israele, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi”. “La minaccia terroristica – ha proseguito – è, inoltre, sempre oggetto di approfondimento nell’ambito del Comitato analisi strategica antiterrorismo, anche in un quadro di collaborazione operativa con gli apparati antiterrorismo dei Paesi europei ed extra-UE”.

Papa Francesco: in caso di impedimento non mi farei chiamare “Papa emerito”

Papa Francesco: in caso di impedimento non mi farei chiamare “Papa emerito”Roma, 14 mar. (askanews) – “Penso che il ministero petrino sia ad vitam e dunque non vedo condizioni per una rinuncia. Le cose cambierebbero se subentrasse un grave impedimento fisico, e in quel caso ho già firmato all’inizio del pontificato la lettera con la rinuncia che è depositata in Segreteria di Stato. Se questo dovesse succedere, non mi farei chiamare Papa emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati”. Lo scrive Papa Francesco nel volume “Life – la mia storia nella Storia”, scritta con il giornalista Fabio Marchese Ragona, in uscita il 19 marzo per Harper-Collins e di cui Il Corriere della Sera dà oggi ampi stralci.


“Ma questa è un’ipotesi lontana – assicura Bergoglio – perché davvero non ho motivi talmente seri da farmi pensare a una rinuncia. Qualcuno negli anni forse ha sperato che prima o poi, magari dopo un ricovero, facessi un annuncio del genere, ma non c’è questo rischio: grazie al Signore, godo di buona salute e, a Dio piacendo, ci sono molti progetti ancora da realizzare”.

Non sarà estradato in Israele il presunto terrorista palestinese Anan Yaeesh

Non sarà estradato in Israele il presunto terrorista palestinese Anan YaeeshRoma, 13 mar. (askanews) – Non si può procedere all’estradizione in Israele di Anan Kamal Afif Yaeesh. Lo hanno deciso i giudici della corte d’appello dell’Aquila che hanno di fatto accolto una istanza dei difensori del presunto terrorista palestinese di 37 anni, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Stefania Calvanese. Anan – si ricorda – è stato arrestato lunedì per l’accusa di tettrorismo e perché ritenuto facente parte del ‘Gruppo di risposta rapida Brigate Tulkarem’, parte delle ‘Brigate dei martiri di Al-Aqsa’.


Rispetto al procedimento di estradizione – comunque, si aggiunge – “non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all’estradizione in quanto Anan è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta nell’ambito di un procedimento promosso dalla procura dell’Aquila”. Ed inoltre – si sottolinea – “vi è motivo di ritenere che Anan, qualora estradato nello Stato di Israele, possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani e degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione di uno dei diritti umani della persona, evicendosi tale rischio dalle relazioni, depositate dalla difesa, di organizzazioni non governative, ritenute affidabili sul piano internazionali, quali Amnesty International e Human Rights Watch”.

Il Papa: la guerra è una pazzia, ed è sempre una sconfitta

Il Papa: la guerra è una pazzia, ed è sempre una sconfittaRoma, 13 mar. (askanews) – “Oggi mi hanno portato un rosario e un vangelo di un giovane soldato morto al fronte. Lui pregava con quello. Tanti giovani, tanti giovani vanno a morire. Preghiamo il Signore perchè ci dia la grazia di vincere questa pazzia della guerra, che sempre è una sconfitta”. Così Papa Francesco concludendo la sua catechesi nell’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro. “Per favore, perseveriamo nella fervida preghiera per quanti soffrono le terribili conseguenze della guerra”, ha detto ancora.


Papa Francesco era presente all’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro, ma non ha letto il discorso previsto perché ancora “un po raffreddato”. “Sono ancora sono un po raffreddato e per questo ho chiesto al monsignore di leggere la catechesi: stiamo attenti, credo ci potrà fare molto bene”, ha detto Francesco aprendo l’udienza. Nel discorso il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema “L’agire virtuoso”. Papa Francesco nel suo discorso letto durante l’Udienza generale ha ricordato “che mondo felice sarebbe quello in cui la giustizia, il rispetto, la benevolenza reciproca, la larghezza d’animo, la speranza fossero la normalità condivisa, e non invece una rara anomalia! Ecco perché il capitolo sull’agire virtuoso, in questi nostri tempi drammatici nei quali facciamo spesso i conti con il peggio dell’umano, dovrebbe essere riscoperto e praticato da tutti”.

Papa: sono tempi drammatici, facciamo i conti con il peggio dell’umano

Papa: sono tempi drammatici, facciamo i conti con il peggio dell’umanoRoma, 13 mar. (askanews) – “Che mondo felice sarebbe quello in cui la giustizia, il rispetto, la benevolenza reciproca, la larghezza d’animo, la speranza fossero la normalità condivisa, e non invece una rara anomalia! Ecco perché il capitolo sull’agire virtuoso, in questi nostri tempi drammatici nei quali facciamo spesso i conti con il peggio dell’umano, dovrebbe essere riscoperto e praticato da tutti”. Così Papa Francesco, nel suo discorso che è stato letto durante l’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro. E “in un mondo deformato dobbiamo fare memoria della forma con cui siamo stati plasmati, dell’immagine di Dio che in noi è impressa per sempre”.


Papa Francesco era presente all’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro, ma non ha letto il discorso previsto perché ancora “un po’ raffreddato”. “Sono ancora sono un po’ raffreddato e per questo ho chiesto al monsignore di leggere la catechesi: stiamo attenti, credo ci potrà fare molto bene”, ha detto Francesco aprendo l’udienza. Nel discorso il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema “L’agire virtuoso”.

Inchiesta sul passaggio di proprietà del Milan, indagato l’ad Giorgio Furlani per ostacolo alla Figc

Inchiesta sul passaggio di proprietà del Milan, indagato l’ad Giorgio Furlani per ostacolo alla FigcMilano, 12 mar. (askanews) – L’ad del Milan, Giorgio Furlani, è indagato a Milano nell’ambito dell’inchiesta sul passaggio di proprietà del club rossonero dal fondo statunitense Elliot al fondo RedBird. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è ostacolo all’attività di vigilanza della FIGC. Sotto indagine per la stessa ipotesi di reati c’è anche il suo predecessore alla guida del Milan Ivan Gazidis.


Questa mattina sono scattate perquisizioni della Gdf nell’ufficio di Furlani all’interno della sede del Milan. La società, stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, è estranea a questa vicenda.

Il piano del governo contro la diffusione del Fentanyl, la “droga degli zombie” che già interessa la ‘ndrangheta

Il piano del governo contro la diffusione del Fentanyl, la “droga degli zombie” che già interessa la ‘ndranghetaRoma, 12 mar. (askanews) – “Prevenzione e contrasto” sono i due pilastri del Piano che il Governo sta avviando contro la diffusione fra i giovani del Fentanyl, la cosiddetta “Droga degli zombie”, che negli Stati Uniti ha già causato migliaia di decessi. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, presentando oggi, insieme ai ministri Valditara, Abodi, Valditara e con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Il farmaco viene utilizzato per la terapia del dolore ed è cento volte più efficace della morfina. Agisce sul sistema nervoso centrale e sul respiro: bastano 3 milligrammi per portare al coma e alla morte. “Le attività pianificate, anche con il contributo dell’Aifa – ha detto il ministro Schillaci – prevedono due tipi di misure: di prevenzione e di contrasto. Le misure di prevenzione saranno concentrate sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo nella distribuzione e somministrazione del Fentanyl per evitarne l’utilizzo per scopi non sanitari. Saranno attivati stringenti sistemi di allerta da attivare in caso di prescrizioni anomale di Fentalyn. Saranno potenziati i controlli da parte dei NAS sulla distribuzione del farmaco sul territorio nazionale e saranno messe in atto misure di sicurezza nei luoghi dove la sostanza è conservata. Il ministero sta allertando Regioni e farmacie affinchè prestino la massima attenzione e a garantire la corretta custodia del farmaco”. Parallelamente, ha detto ancora il ministro, “verranno organizzati corsi di formazione rivolti ai sanitari coinvolti in modo che siano in grado di gestire la sostanza e somministrare immediatamente l’antidoto”. Il Piano, infatti, “prevede anche attività di monitoraggio delle carenze, con tempestivo approvvigionamento, dei farmaci che contrastano gli effetti nocivi del Fentalyn, nonchè l’acquisto e la messa a disposizione di sostanze reagenti dirette ad individuare con tempestività l’utilizzo da parte di pazienti che si recano al pronto soccorso”. “Solo un puntuale monitoraggio del fenomeno consentirà di capirne la portata, i pericoli e contrastarne la diffusione”, ha detto Scillaci. Sul piano del contrasto. Ha detto ancora il ministro della Salute, “le misure sono concentrate soprattutto nelle procedure operative per contenere il fenomeno, laddove si presenti, nonchè nella promozione di campagne informative per la popolazione, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio di consumo. Penso ad esempio a una campagna informativa per far comprendere ai giovani la pericolosità del Fentalyn, ai suoi effetti devastanti, che possono essere anche letali, e a iniziative di sensibilizzazione per i familiari di giovani tossicodipendenti perchè siano sempre provvisti di antidoto e lo sappiano utilizzare, perché un intervento immediato e appropriato può salvare la vita”.


In caso di una eventuale diffusione del fenomeno, ha aggiunto Schillaci, “saranno intensificati anche i controlli per evitare la sottrazione illecita del farmaco e sarà messo in atto un continuo monitoraggio delle scorte di reagenti per le indagini tossicologiche, prevedendo la distribuzione capillare dell’antidoto sul territorio, in particolare nel luoghi più sensibili, come le comunità terapeutiche,le volanti delle forze dell’ordine, le autoambulanze”. “Non vi è un’emergenza Fentanyl in Italia ma vi è un’emergenza negli Usa e, visto che non esistono frontiere invalicabili, è bene non trovarsi scoperti”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano illustrando, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.


Sottolineando che l’abuso del “Fentanyl colpisce soprattuto i giovani e gli adolescenti”, Mantovano ha spiegato che il governo ha preparato questo Piano perché “vogliamo muoverci in un’ottica di prevenzione a spettro largo: criminale, sanitaria, di informazione”, visto che già “ci sono segnali di presenza del Fentanyl sul territorio nazionale”. Quello del Fentanyl “non è un traffico limitato agli Usa, vi è un cartello criminale brasiliano che ha laboratori clandestini” in quel Paese, “c’è un’intensa attività di produzione in Messico, e in Europa ci sono segnali di radicamento in Portogallo e nel Regno Unito. L’Intelligence segnala anche una certa elasticità e prontezza da parte di sodalizi criminali italiani, in particolare la ‘ndrangheta, per recepire questa sostanza, anche se stanno ancora testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento” nel mercato delle sostanze illegali, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano illustrando, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici.


Con il Fentanyl “all’orizzonte c’è un pericolo devastante, in particolare per i nostri giovani. Dobbiamo erigere una barriera, una autentica muraglia e la scuola è un luogo straordinario di contrasto”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, alla conferenza stampa di presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che, per quanto riguarda gli studenti, partità dal prossimo anno scolastico. Il Fentanyl, ha ricordato, “è una sostanza 50 volte più pericolosa dell’eroina, negli Stati Uniti 60mila morti nel 2020, 80mila nel 2021, oltre 100mila nel 2022: è una sostanza di una pericolosità straordinaria ma soprattutto di una capacità diffusiva enorme.


“Stiamo concludendo un protocollo con Ministero dell’Interno, della Salute, Conferenza Stato-Regioni e Presidenza del Consiglio per elaborare una strategia unitaria, con una regia unitaria e non singoli episodici interventi. Poi – ha proseguito Valditara – abbiamo deciso di farne uno dei pilastri nelle linee guida dell’Educazione alla cittadinanza per la formazione dei giovani, con il contrasto alla cultura della droga, e preparare i docenti: in particolare nel curriculo dei nuovi assunti ci sarà una formazione specifica per gli insegnanti”.

Exploit primaverile: in arrivo temperature che supereranno i 20 gradi

Exploit primaverile: in arrivo temperature che supereranno i 20 gradiRoma, 12 mar. (askanews) – Manca davvero poco affinché la primavera, quella spesso soleggiata e mite prenda il sopravvento su tutte le nostre regioni, al di là del calendario. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha dubbi sul tempo previsto per il prossimi giorni e almeno fino al prossimo weekend. La perturbazione che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi ha le ore contate e riuscirà anche oggi a influenzare negativamente il tempo sulle regioni centro-meridionali. Ma le precipitazioni risulteranno meno organizzate, anche se localmente temporalesche, e spesso alternate a schiarite. Nel contempo un ritrovato anticiclone africano avanzerà verso il Belpaese attivando così venti di Maestrale che allontaneranno definitivamente il fronte instabile.


Da mercoledì quasi tutta l’Italia si troverà avvolta dalla tiepida coperta primaverile dell’anticiclone. Il sole splenderà quasi ovunque e soltanto sui rilievi meridionali potranno svilupparsi occasionali temporali pomeridiani o annuvolamenti più compatti. Il bel tempo primaverile proseguirà anche nei giorni successivi e almeno fino al weekend del 16-17 marzo, un fine settimana che dopo tanto tempo trascorrerà senza piogge, anche se ci saranno molte nubi. Ma saranno le temperature che diventeranno le protagoniste dei prossimi giorni. Innanzitutto torneranno a salire, anche se di poco, sopra la media del periodo. I valori massimi continueranno a crescere giorno dopo giorno fino a raggiungere facilmente i 16-18°C su gran parte delle città e oltre i 20°C sulle Isole Maggiori, specie in Sicilia. Di contro, il maggior rasserenamento del cielo provocherà un abbassamento dei valori notturni che, specie sulle pianure del Nord misureranno circa 3-5°C poco prima dell’alba.


Questa staticità atmosferica potrebbe durare anche qualche giorno dopo il weekend, dopo di che potrebbero tornare a farci visita le perturbazioni atlantiche: ma per ora spazio alla bella primavera.

Caso Consip, assolti Luca Lotti, Tiziano Renzi, Bocchino e altri 5

Caso Consip, assolti Luca Lotti, Tiziano Renzi, Bocchino e altri 5Roma, 11 mar. (askanews) – Assolti il papà di Matteo Renzi, Tiziano Renzi, l’ex ministro Luca Lotti e l’ex parlamentare Italo Bocchino. Così anche l’imprenditore Alfredo Romeo. Questa la sentenza della Procura di Roma nell’ambito del processo sul cosiddetto caso Consip. Il verdetto è stato emesso dai giudici della VIII sezione del tribunale di Roma. Le assoluzioni sono state per “il fatto non sussiste” od “il fatto non costituisce reato”.


Le uniche due condanne sono state decise per l’ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, un anno e 6 mesi; e l’ex ufficiale dell’Arma, Alessandro Sessa, che ha avuto tre mesi. Cadute le accuse, invece, ed assoluzione piena, nei confronti di Emanuele Saltalamacchia, ex comandante dei carabinieri della Regione Toscana; dell’ex presidente di Publiacqua a Firenze, Filippo Vannoni; il manager Stefano Massimo Pandimiglio; il dirigente Carlo Russo. 

Pianificavano attentati: tre palestinesi arrestati per terrorismo a L’Aquila

Pianificavano attentati: tre palestinesi arrestati per terrorismo a L’AquilaMilano, 11 mar. (askanews) – Pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero, ma sono stati individuati e arrestati dalla polizia. In manette sono finiti tre cittadini palestinesi, tutti residenti a L’Aquila, accusati di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”.


Gli arresti, disposti dal gip del capoluogo abruzzese su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo in coordinamento con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, arrivano a coronamento di un’indagine condotta dalla Digos de L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Gli investigatori, riferisce una nota della polizia, hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare denominata “Gruppo di Risposta Rapida – Brigate Tulkarem”, articolazione delle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa” (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall’Unione Europea con Regolamento di Esecuzione 2023/1505 del Consiglio Europeo del 20 luglio 2023) che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro uno Stato estero. Per uno degli arrestati, inoltre, è in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L’Aquila.