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La circolare del ministero della Salute: per l’accesso in ospedale chi ha i sintomi del Covid dovrà fare il test

La circolare del ministero della Salute: per l’accesso in ospedale chi ha i sintomi del Covid dovrà fare il testRoma, 8 set. (askanews) – I pazienti che presentano sintomi da Covid, devono effettuare il test per accedere all’ospedale. Lo stabilisce una circolare del Ministero della Salute, secondo cui “esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico e considerate le indicazioni contenute nei documenti nazionali e internazionali, anche al fine di rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale, si forniscono raccomandazioni in merito ai casi nei quali è opportuno procedere all’approfondimento diagnostico per SARS-CoV-2”.

“In ogni caso – si legge nella circolare – resta ferma la responsabilità e la possibilità da parte del direttore sanitario della struttura o del clinico che ne ravvisi la necessità, di definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione dei test e misure di prevenzione e protezione aggiuntive rispetto a quelle di seguito riportate. Accesso in Pronto Soccorso e accesso per ricovero nelle strutture sanitarie: per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con COVID-19 al triage effettuato all’accesso al Pronto Soccorso non è indicata l’esecuzione del test per SARS-CoV-2; per i pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con COVID-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. Laddove possibile, è opportuno attivare/mantenere un percorso più ampio di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di altri virus, quali ad esempio: virus influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus; per i pazienti che all’anamnesi dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato COVID-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2; per i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (es. reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, RSA, etc.) è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2.

Liste di attesa interminabili, le verifiche dei Nas: 26 medici denunciati

Liste di attesa interminabili, le verifiche dei Nas: 26 medici denunciatiRoma, 8 set. (askanews) – Verifiche su oltre 3.800 liste d’attesa, denunciati 26 medici e scoperte 195 agende di prenotazione “bloccate”. È il risultato dell’intensa attività di controllo effettuata su tutto il territorio nazionale dai carabinieri dei Nas, tra luglio e agosto, di concerto con il Ministero della Salute, per verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico.

Le ispezioni – informa una nota dei carabinieri – sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonché presso le strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), stilati per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico ed uniformare un’equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini. Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici.

Gli accertamenti dei NAS hanno consentito di individuare condotte penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio. Tra i casi più rilevanti, i NAS di Milano, Torino, Perugia e Catania hanno deferito 9 medici per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa, consentendo loro di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione ed eludendo le classi di priorità.

Il NAS di Reggio Calabria ha deferito, per l’ipotesi di peculato, 3 medici di Aziende Sanitarie per aver prestato fraudolentemente servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche. Il NAS di Perugia ha invece individuato un medico radiologo svolgere attività privata presso un altro ospedale, pur trovandosi in malattia, nonché due infermieri che svolgevano esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri. L’attività ispettiva svolta sull’ingente mole di dati e di riscontri relativi a oltre 3 mila 800 agende ha consentito, inoltre, di rilevare 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate.

Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate, su 761 agende, carenze funzionali ed organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale medico e tecnici specializzati che, unitamente alla mancanza di adeguati stanziamenti ed attrezzature, ha determinato il rallentamento dell’esecuzione di prestazioni sanitarie. Tale slittamento si ripercuote anche nel mancato rispetto delle classi di priorità (Urgente, Breve e Differibile) ricollocate, in 138 casi, in tempistiche entro i 120 gg (Programmabili), non compatibili con i criteri di precedenza ed urgenza. In 195 situazioni i NAS hanno riscontrato la sospensione o la chiusura delle agende di prenotazione, in parte condotte con procedure non consentite oppure determinate dalla carenza o assenza di operatori senza prevederne la sostituzione. Proprio in tale contesto, gli accertamenti svolti dai Nuclei di Palermo, Reggio Calabria, Latina e Udine hanno consentito di rilevare vere e proprie condotte dolose, deferendo all’A.G., 14 dirigenti e medici ritenuti responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio, per aver arbitrariamente chiuso in modo ingiustificato le agende di prenotazione a luglio / agosto, posticipando conseguentemente le prestazioni diagnostiche, al fine di consentire al personale di poter fruire delle ferie estive o svolgere indebitamente attività a pagamento. Alle carenze di organico si integrano anche comportamenti non allineati ad una corretta deontologia professionale, come nel caso di un dirigente medico di una ASL della provincia di Roma che, sebbene responsabile degli ambulatori di gastroenterologia e colonscopia per cui vi fosse indisponibilità presso l’intera ASL, lo stesso esercitava le medesime prestazioni in attività intramoenia extramuraria -regolarmente autorizzata- presso un poliambulatorio privato, con una programmazione fino ad 8 esami giornalieri. In tale contesto, sono state anche individuate 21 irregolarità nello svolgimento di attività intramoenia per esubero delle prestazioni concordate con le ASL e omesse comunicazioni sullo svolgimento delle attività esterne da parte dei medici pubblici. Un ulteriore aspetto emerso dai controlli è la mancata adesione di cliniche e ambulatori privati, già convenzionati, nel sistema di prenotazione unico delle Aziende sanitarie o a livello regionale, aspetto che riduce la platea di strutture utili per l’erogazione delle prestazioni mediche specialistiche e diagnostiche. L’intervento dei NAS ha consentito di segnalare ai rispettivi enti di riferimenti locali e regionali le problematiche riscontrate nel corso del monitoraggio, al fine di attuare adeguate misure correttive, permettendo in numerosi casi l’immediata riapertura delle agende di prenotazione che erano state chiuse o sospese, in particolare nel delicato periodo estivo, e il ripristino della funzionalità di alcuni sistemi informativi di prenotazione. Inoltre, è stata individuata l’estensione dell’obbligo di annullamento delle doppie prenotazioni effettuate dall’utente in più strutture, anche con il ricorso a sistemi informativi automatici e attraverso una campagna di sensibilizzazione civica.

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore Buzzi

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore BuzziRoma, 7 set. (askanews) – Torna in libertà Salvatore Buzzi, l’operatore sociale del terzo settore al centro dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’. Dopo quasi un anno di reclusione – secondo quanto si è appreso – Buzzi ha lasciato da poche ore il carcere di Catanzaro.

La decisione in favore di Buzzi è seguita al provvedimento della Cassazione che ha riconosciuto l’illegittimità dell’ordine di esecuzione sul quale si era fondato il suo arresto. Dopo la sentenza della Suprema corte la corte d’appello di Roma e la procura generale della Capitale hanno stabilito la scarcerazione. Buzzi – si ricorda – deve scontare ancora quasi cinque anni di carcere. Comunque suoi legali hanno un mese di tempo per chiedere al tribunale di sorveglianza di Roma l’esecuzione della pena nella misura alternativa dell’affidamento terapeutico. In particolare la Cassazione aveva riconosciuto come la permanenza in cella di Buzzi era ingiusta e l’ordine di esecuzione fosse stato eseguito “senza titolo”.

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui test

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui testRoma, 7 set. (askanews) – “Allarmata no, perché dobbiamo affrontare la cosa in maniera professionale. Per questo abbiamo subito avviato un’indagine, abbiamo convocato i rettori e abbiamo convocato il Consorzio Cisia che gestisce i test di medicina. Proprio adesso ho visto che è uscito un comunicato del Consorzio in cui assicurano, come hanno comunicato anche a noi, che non sono state violate le banche dati e che i test sono avvenuti in maniera regolare”. Lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervento a Zapping su Rai Raio1 parlando dei Tolc di Medicina e Chirurgia. “Abbiamo ereditato i Tolc che stanno dimostrando adesso se sono efficaci o meno. Al netto di questa cosa, che non attiene al contenuto dei Tolc, ma al modo in cui viene gestito il servizio, noi dobbiamo sempre vigilare. I rettori, il Mur devono controllare se i Tolc funzionano e se non funzionano dovremo cambiarli”, ha aggiunto il Ministro. “Quello che dobbiamo garantire è la serenità degli studenti e dare loro la certezza di cominciare l’anno accademico in maniera efficiente. Senza avere incertezze sul loro status di studente. Per quanto ci riguarda quindi la vicenda è certificata, però terremo sempre molto molto alta la guardia”, ha concluso il Ministro Bernini.

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la faccia

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la facciaRoma, 7 set. (askanews) – Un decreto per Caivano. Con fondi per ripristinare la piscina abbandonata e nuovi docenti in arrivo per le scuole del paese dell’hinterland di Napoli. Il provvedimento varato dal Governo e presentato in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio Giorgia Meloni è – come spiegato da Alfredo Mantovano – “frutto del lavoro corale di più ministri”. E’ una risposta alla situazione di emergenza emersa dopo il grave episodio di violenza registrato e comprende anche misure urgenti “di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Il premier ha spiegato: “Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci la faccia poteva essere pericoloso. Invece penso che quello di oggi sia un segno di uno Stato che decide di metterci la faccia”. Il presidente poi sottolinea: “Abbiamo stanziato i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Attenzione ai minori con la scuola e provvedimenti per quei genitori che hanno dimenticato il ruolo educativo. “Siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie”, dice il ministro della giustizia, Carlo Nordio, spiegando che con il Dl Caivano è stata “rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”. Insomma “abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo”. E si è “intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”.

Il Daspo urbano verrà esteso ai minori sopra i 14 anni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, spiega che si tratta “dell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamrnti che aggravano il disordine urbano, sarà valido anche per minorenni ultra 14enni – dice – si interviene anche sull’altro provvedimento del Daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi: sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il Daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presuposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti ad offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra14enni”. Il responsabile del Viminale ha spiegato come contro il fenomeno delle “cosiddette baby gang” è stato modificato il codice antimafia ed esteso alla fascia minorile ed “estendiamo l’ammonimento del questore per i casi di cyberbullismo anche a minorenni al di sotto dei 14 anni, ossia tra i 12 e i 14 anni”. Il decreto interviene anche sulla “sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori ampliando la platea di intervento nei confronti del minore e con la riduzione della soglia edittale da 9 a 6 anni per l’arresto facoltativo dei minori, possibilità di arresto facoltativo che prima non esisteva”, ha spiegato il ministro Piantedosi.

Per Caivano sono stati stanziati “i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”, ha detto il premier Giorgia Meloni. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunità

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunitàRoma, 7 set. (askanews) – Con Agenda Sud “vogliamo riunire l’Italia, che al momento è spaccata in due sui numeri della formazione dei giovani e sulle opportunità scolastiche e lavorative”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa per presentare il Dl Caivano che si tiene a palazzo Chigi. Lo stanziamento iniziale – ha continuato Valditara – sarà di 265 milioni di euro. “Si potenzia l’attività didattica in oltre 2mila scuola, 245 che sono caratterizzate della maggiore criticità saranno oggetto di interventi particolari, speciali”.

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivo

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivoRoma, 7 set. (askanews) – “Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento alla conferenza stampa per la presentazione del Dl Caivano.

“Siamo intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”. Nav

L’Unesco: serve un limite d’età per l’uso dell’AI nelle scuole

L’Unesco: serve un limite d’età per l’uso dell’AI nelle scuoleRoma, 7 set. (askanews) – L’UNESCO ha invitato i governi a “regolamentare rapidamente” l’uso di strumenti di intelligenza artificiale come il chatbot virale ChatGPT nelle aule scolastiche, anche limitandone l’uso ai bambini più grandi. In una guida che sarà resa pubblica giovedì, le Nazioni Unite ritengono che le autorità pubbliche non siano pronte a gestire le questioni etiche legate all’integrazione dei programmi di intelligenza artificiale nelle scuole.

Sostituire gli insegnanti con tali programmi potrebbe compromettere il benessere emotivo dei bambini e lasciarli vulnerabili alla manipolazione, avverte l’organizzazione con sede a Parigi. Secondo il direttore generale dell’UNESCO, la francese Audrey Azoulay, citata in un comunicato stampa, “l’intelligenza artificiale generativa può essere una straordinaria opportunità per lo sviluppo umano, ma può anche essere fonte di danni e danni”. “Non può essere integrato nell’istruzione senza l’impegno pubblico e forti garanzie e normative governative”, ha aggiunto. I programmi di IA generativa accessibili al grande pubblico si sono moltiplicati dalla fine del 2022, quando ChatGPT, creata dalla start-up californiana OpenAI, ha dimostrato la sua capacità di generare saggi, poesie e conversazioni coerenti a partire da domande concise. Questa crescita ha anche fatto temere nuove forme di plagio o di imbroglio all’interno delle scuole e delle università, senza però ridurre l’attrattiva di un mercato dell’istruzione considerato potenzialmente molto redditizio. La raccomandazione dell’UNESCO afferma che gli strumenti di intelligenza artificiale hanno il potenziale per aiutare i bambini con bisogni educativi specifici, ad esempio generando sottotitoli, a condizione che insegnanti, utenti e ricercatori aiutino a progettarli e che i governi ne regolino l’uso.

La guida non raccomanda però un’età minima per gli scolari, ma sottolinea che ChatGPT non può, secondo le sue stesse condizioni, essere utilizzata da chi ha meno di 13 anni. Secondo il rapporto, molti commentatori sostengono di aumentare il limite a 16.

Le Frecce Tricolori sorvoleranno Milano lunedì 11 settembre

Le Frecce Tricolori sorvoleranno Milano lunedì 11 settembreMilano, 6 set. (askanews) – Le Frecce Tricolori sorvoleranno la città di Milano lunedì 11 settembre, per circa 10 minuti – in particolare nella zona intorno a Palazzo Pirelli e a Palazzo Lombardia, sedi delle istituzioni regionali lombarde – nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dell’Aeronautica Militare, iniziate il 28 marzo 2023.

La Forza armata, dunque, festeggia i suoi primi 100 anni di vita regalando anche anche al capoluogo lombardo uno spettacolo d’eccezione. Quella di lunedì mattina, infatti, sarà solo la prima di una lunga serie d’iniziative, tra cui l’open day del Comando aeroporto militare di Milano-Linate, sabato 9 settembre, dalle 9 alle 19.

Il programma completo sarà presentato alla stampa, a Palazzo Pirelli domani, giovedì 7 settembre, alle ore 11 in Sala Gonfalone. Per l’occasione interverranno il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani e il Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, Comandante della Prima Regione aerea di Milano. Durante la conferenza stampa saranno presentati anche dei filmati del Centenario e un anticipo della mostra dedicata alla storia dell’Aeronautica Militare che sarà visitabile, presso lo Spazio Eventi del Pirellone, nella seconda metà di ottobre.

Ci sarà sole, mare mosso ma con l’incognita “ciclone”

Ci sarà sole, mare mosso ma con l’incognita “ciclone”Roma, 6 set. (askanews) – Berlino chiama, Malta risponde: ma in un’altra lingua, con tutta un’altra situazione meteorologica. Sulla capitale tedesca, infatti, domina l’Anticiclone Bacco con circa 1025 hPa, ci sono 30-31°C e tantissimo sole, mentre il barometro scende in picchiata sotto i 1000 hPa tra l’arcipelago di Malta e la Grecia con tante nuvole nere e minacce tropicali all’orizzonte.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti un’Europa capovolta con sole a Nord e maltempo tra Grecia e Sud Italia, molto intenso soprattutto sulla penisola ellenica e sul Mar Ionio meridionale. Qui si sta infatti formando un ciclone sempre più profondo che tra giovedì e venerdì potrebbe diventare un Uragano Mediterraneo (dalla fusione dei termini inglesi MEDIterranean hurriCANE): il mare caldissimo, con acqua a 28 gradi, fornirà calore ed umidità al ciclone che sta già portando pesanti alluvioni in Grecia. La traiettoria di questo ciclone violentissimo è prevista a Sud-Est dell’Italia, con l’occhio che potrebbe sfiorare Malta e dirigersi verso il Mar Libico: come sempre, però, con questi cicloni che acquistano energia dal mare, la traiettoria non è mai molto certa e dovremo monitorare con attenzione tutta la sua ‘vita’, almeno fino a venerdì.

Per quanto riguarda le prossime ore, le previsioni indicano un nuovo rialzo sensibile delle temperature al Centro-Nord, settore che vivrà una lunga fase estiva, calda e soleggiata almeno fino a metà mese; al Sud, come detto, prepariamoci invece a qualche rovescio intenso, a venti forti e locali mareggiate. Da giovedì a venerdì mattina è prevista poi un’ulteriore intensificazione dei fenomeni tra Calabria ionica e Sicilia orientale; in seguito la situazione è prevista in miglioramento qualora il violento ciclone scegliesse, come da previsione attuale, la Libia, e non l’Italia, per il suo landfall di potenziale MediCane, pericoloso Uragano Mediterraneo. Dal weekend, dunque, se le previsioni venissero confermate, spazio al solleone ovunque. Ma non dimentichiamoci che per arrivare al weekend dovremo passare da un ciclone tropicale minaccioso e violentissimo sullo Ionio meridionale, un probabile Uragano Mediterraneo con venti ad oltre 180 km/h ed onde di 10 metri.