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Brandizzo, Landini (Cgil): cancellare il subappalto

Brandizzo, Landini (Cgil): cancellare il subappaltoMilano, 5 set. (askanews) – “E’ un sistema che bisogna fermare. Un video di quella natura indica quello che da qualche giorno stiamo dicendo, cioè che siamo di fronte a un sistema di fare manutenzioni che aveva portato, per tagliare i tempi, anche a muoversi in questa direzione. Quindi bisogna agire e la prima cosa che va fatta è cancellare il subappalto”. Così il leader della Cgil, Maurizo Landini, commentando la tragedia di Brandizzo, in cui hanno perso la vita 5 operai, e il filmato diffuso oggi in cui si sente il tecnico manutentore dire ‘Ragazzi, cominciamo. Se vi dico treno andate da quella parte’.

“Bisogna fare almeno tre cose – ha detto Landini intervistato su LaStampa.it -, la prima è cancellare il subappalto, sia modificando la legge sia chiedendo a Fs e alle altre aziende di superare la logica del subappalto. La seconda è rendersi conto che dietro a questa cosa c’è un sistema di pensare, di organizzare le manutenzioni tutto scaricato sui lavoratori in servizio e solo in termini di riduzione dei costi e non di qualità. Poi, nell’era del digitale non possiamo non avere le migliori tecnologie che possono anche affrontare un possibile errore umano e da questo punto di vista abbiamo un sistema ferroviario molto arretrato, c’è bisogno di agire e fare investimenti in questo senso”. “I numeri ci dicono che siamo di fronte a una vera e propria strage: negli ultimi 20 anni sono più di 20mila le persone morte sul lavoro – ha detto Landini -. E’ una strage vera e propria e se andiamo a vedere la causa di queste morti la questione del subappalto e della precarietà è uno degli elementi di fondo. Questo governo – ha sottolineato Landini – ha appena modificato il codice degli appalti e lo ha modificato per rendere possibile il subappalto a cascata, vuol dire che posso subappaltare senza alcun limite”.

Brandizzo, Rfi: lavori tassativamente subordinati allo stop dei treni

Brandizzo, Rfi: lavori tassativamente subordinati allo stop dei treniRoma, 5 set. (askanews) – “L’avvio delle lavorazioni è tassativamente subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione scritta all’interruzione della circolazione dei treni”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, nel corso di un’audizione alle commissioni riunite Trasporti e Lavoro della Camera sull’incidente di Brandizzo.

I lavori con occupazione delle linee ferroviarie, ha spiegato, sono “sempre effettuati in assenza di circolazione dei treni e comunque svolti in intervallo orario prestabilito che deve essere formalmente autorizzato per iscritto dall’operatore della circolazione dei treni al richiedente l’interruzione”.

Saviano: maxiblitz a Caivano inutile sceneggiata di propaganda

Saviano: maxiblitz a Caivano inutile sceneggiata di propagandaMilano, 5 set. (askanews) – “Il maxiblitz di Caivano non è altro che una inutile sceneggiata di propaganda”. Lo scrive Roberto Saviano sui social. “I maxiblitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica”, aggiunge l’autore di “Gomorra” che sottolinea: “Il governo ha promesso una bonifica e invece 400 uomini, tra poliziotti, carabinieri e Guardia di Finanza, hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli. La camorra ha avuto tutto il tempo di mettere al sicuro ciò che non doveva esser trovato. Risultato? Qualche pregiudicato andrà sotto processo, terranno dei blindati in strada per un po di tempo fingendo di credere che possano funzionare da deterrente. E poi, come sempre, il nulla”.

“Questa notte, a Caivano, nonostante il blitz annunciato, un uomo è stato gambizzato – scrive ancora Saviano -. Ecco, questo dà la cifra di quanto le organizzazioni criminali temano i proclami governativi. Dà la cifra di quanto sia vana la militarizzazione di questi territori. La Premier Meloni e il Presidente della Regione Campania De Luca, dagli scranni di un potere che detengono ormai da troppo tempo per potersi dire estranei (ricordate, vero, che Meloni è stata Ministra della Gioventù? L’avete mai sentita spendere una sola parola per queste periferie abbandonate, dove a pagare il prezzo più alto sono proprio i giovani?), tuonano e annunciano l’arrivo massiccio di forze dell’ordine: ‘Bonificheremo Caivano’, ‘Li andremo a prendere casa per casa’. Eppure, quello che con onestà dovrebbero dire è che le operazioni di polizia non sono mai mancate in quei territori. A essere mancato è tutto il resto; sono mancate tutte le altre, fondamentali, manifestazioni in cui uno Stato degno di essere definito tale, fa sentire la propria presenza”, conclude.

I cuccioli dell’orsa uccisa Amarena si sono ricongiunti e stanno bene

I cuccioli dell’orsa uccisa Amarena si sono ricongiunti e stanno beneL’Aquila, 5 set. (askanews) – “Le operazioni di ricerca e monitoraggio per i cuccioli di Amarena sono andate avanti anche la notte scorsa. Gli sforzi del Parco e dei Carabinieri Forestali continuano a restituire risultati confortanti. Con grande sollievo possiamo darvi conferma definitiva che, ad oggi, i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti”. Lo comunica in una nota il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che tranquillizza sulle condizioni dei due cuccioli rimasto senza mamma dopo l’uccisione a colpi di fucile avvenuta la scorsa settimana della loro mamma, l’ormai famosa orsa Amarena. “Le operazioni di ricerca e monitoraggio per i cuccioli di Amarena sono andate avanti anche la notte scorsa, prosegue la nota – Gli sforzi del Parco e dei Carabinieri Forestali continuano a restituire risultati confortanti. Con grande sollievo possiamo darvi conferma definitiva che, ad oggi, i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti. I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento. Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l’obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli in quanto è bene ricordare che l’home range a cui sono stati abituati dalla mamma è molto ampio e ricomprende sia zone più selvagge del Parco, sia zone più antropizzate, fuori Parco, come la stessa San Benedetto dei Marsi”.

Infermiera uccisa a Roma, fermato un marocchino di 45 anni

Infermiera uccisa a Roma, fermato un marocchino di 45 anniRoma, 5 set. (askanews) – Fermato a Roma dalla polizia un uomo, 45 anni, di nazionalità marocchina, per l’omicidio di Rossella Nappini, l’infermiera 52enne trovata senza vita ieri nell’androne di un palazzo di via Giuseppe Allievo 61, in zona Monte Mario. Lo fa sapere la Questura di Roma in una nota.

“Nella trascorsa notte dopo ore di incessanti attività investigative – si legge nel comunicato – i poliziotti della squadra mobile capitolina, coordinati dalla Procura di Roma, hanno rintracciato un soggetto gravemente indiziato dell’omicidio di una donna del ’71, avvenuto ieri a Roma, in Via Giuseppe Allievo. L’uomo, di nazionalità marocchina, del ’78, è stato sottoposto dal pubblico ministero al provvedimento del Fermo di Indiziato di delitto. La sua posizione al momento è al vaglio dell’Autorità giudiziaria”, conclude la Questura. L’uomo fermato dalla polizia per omicidio avrebbe avuto in passato una relazione con la vittima. La sua posizione è al vaglio dei pm della Procura di Roma.

Maxi blitz contro la criminalità al Parco Verde di Caivano (dopo gli stupri e la visita di Meloni)

Maxi blitz contro la criminalità al Parco Verde di Caivano (dopo gli stupri e la visita di Meloni)Napoli, 5 set. (askanews) – L’obiettivo è riportare la legalità nella degradata zona del Parco Verde di Caivano, un grosso agglomerato urbano nell’area Nord della provincia di Napoli che, dopo il quasi totale oblio di Scampia, è diventata una delle più grandi piazze di spaccio di droga in Europa. La premier Giorgia Meloni, a Caivano lo scorso 31 agosto, aveva promesso che si sarebbero “visti presto i frutti della sua visita”. In un luogo dove “si è consumato il fallimento dello Stato”, aveva spiegato ai giornalisti che era lì “per riportare la presenza autorevole dello Stato” perché “in Italia non possono esserci zone franche” assicurando che Caivano era un tema “centrale nell’agenda di governo” annunciando che tutti i ministri sarebbero venuti a farvi visita.

Questa mattina è scattato il primo maxi blitz interforze: 400 uomini in divisa hanno circondato il Parco Verde ed eseguito controlli e perquisizioni in cerca di stupefacenti, armi, latitanti e denaro provento di estorsioni e spaccio. “Il governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza. Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche. Lo Stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia del paese”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo l’operazione “Alto impatto”.

A chiedere non solo l’intervento della presidente del Consiglio, ma anche la bonifica della zona, i cittadini onesti del Parco Verde e il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, don Maurizio Patriciello. Dal sacerdote era arrivato l’invito a Meloni dopo l’ennesima storia di degrado: la violenza sessuale a due cuginette di 10 e 12 anni perpetrata nell’area dismessa del centro sportivo Delphinia. Una struttura di circa 25mila metri quadrati divenuta da tempo un luogo abbandonato dove si commercia droga, una discarica a cielo aperto e un rifugio per tossicodipendenti. E dalla premier è arrivato l’impegno di riaprire il centro entro la prossima primavera, con un investimento di 10 milioni di euro e la promessa che a gestirlo ci saranno le Fiamme Oro della polizia di Stato. Quelle delle due ragazzine non è, purtroppo, l’unica storia di violenza sui bambini che ha visto come teatro il Parco Verde. Il 24 giugno 2014, una piccola di 6 anni, Fortuna Loffredo, venne ritrovata senza vita ai piedi di uno dei palazzi del rione: era caduta dall’ottavo piano. Le indagini hanno poi portato a scoprire la triste verità: la bambina era stata prima abusata e poi gettata giù da un uomo, suo vicino di casa, poi condannato all’ergastolo. Il 28 aprile 2013 un altro bambino, Antonio Giglio, cadde da una finestra di un palazzo, sempre del Parco Verde, ma sulla sua morte ancora non è stata completamente fatta luce.

Maxi blitz nel Parco Verde di Caivano, impiegati oltre 400 uomini delle forze dell’ordine

Maxi blitz nel Parco Verde di Caivano, impiegati oltre 400 uomini delle forze dell’ordineRoma, 5 set. (askanews) – Oltre 400 uomini delle forze dell’ordine, sono stati impegnati in un maxi blitz contro la criminalità nel quartiere Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, dopo le violenze sessuali di gruppo subita da due cugine minorenni, e nelle zone limitrofe. Un ordigno esplosivo improvvisato (Ied), 150 proiettili, anche da guerra, compresi quelli per fucili mitragliatori Ak 47), due armi sceniche e 44mila euro in contanti: è quanto sequestrato, in questa prima fase, dalle forze dell’ordine nell’ambito dell’operazione interforze. Scoperta e sequestrata anche una piazza di spaccio, con materiale per il confezionamento per la droga, realizzata in un appartamento abbandonato.

La vasta operazione è scattata alle prime luci dell’alba, ed ha coinvolto l’Arma dei carabinieri, polizia di Stato e Guardia di finanza. Un controllo straordinario ad “Alto Impatto” che, per la prima volta, è svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine coordinate. Sono impiegati anche reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi i cinofili antidroga e le Api dei carabinieri, con il controllo dall’alto di un elicottero del reparto volo. Il servizio – si spiega – è finalizzato all’esecuzione di numerose perquisizioni e all’identificazione di persone e veicoli sospetti. Eseguiti anche controlli amministrativi per la verifica del rispetto delle norme del codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili anche con ausilio della polizia metropolitana.

“Il governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza. Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche. Lo Stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia del Paese”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando l’operazione “Alto impatto” delle forze dell’ordine nel Parco Verde di Caivano. Operazione che è arrivata pochi giorni dopo la visita al Parco Verde della premier Giorgia Meloni. Meloni si è recata giovedì scorso a Caivano, accolta da don Maurizio Patriciello, per dare un segnale dopo gli stupri subiti ripetutamente da due bambine di 11 e 13 anni, nei luoghi degradati del quartiere nel delle palazzine popolari post terremoto, come il fatiscente centro sportivo ormai abbandonato Delphinia.

Papa: grande ammirazione per popolo cinese. Con governo rapporti rispettosi

Papa: grande ammirazione per popolo cinese. Con governo rapporti rispettosiCittà del Vaticano, 4 set. (askanews) – “La missione del cardinale Zuppi è una missione di pace che io ho assegnato. E lui ha fatto un piano che prevedeva di visitare Mosca, Kyiv, Stati Uniti e anche Pechino. Il cardinale Zuppi è un uomo di grande dialogo e di visione universale, lui ha nella sua storia l’esperienza del lavoro fatto in Mozambico nella ricerca della pace e per questo ho inviato lui. I rapporti con la Cina sono molto rispettosi, molto rispettosi. Personalmente ho una grande ammirazione per il popolo cinese, i canali sono molto aperti, per la nomina dei vescovi c’è una commissione che da tempo lavora con il governo cinese e con il Vaticano, poi ci sono tanti o meglio ci sono alcuni preti cattolici o intellettuali cattolici che sono invitati spesso nelle università cinesi a tenere corsi”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della conferenza stampa sull’aereo che lo ha riportato a Roma da Ulaanbaatar dove ha concluso il suo 43.mo viaggio apostolico in terra di Mongolia.

Sempre parlando dei rapporti tra santa Sede e Cina, Francesco ha aggiunto di credere che si debba “andare avanti nell’aspetto religioso per capirci di più e che i cittadini cinesi non pensino che la Chiesa non accetta la loro cultura e i loro valori e che la Chiesa dipenda di un’altra potenza straniera”. “Questa strada amichevole – ha concluso il Papa – la sta facendo bene la commissione presieduta dal cardinale Parolin: stanno facendo un bel lavoro, anche da parte cinese, i rapporti sono in cammino. Io ho un grande rispetto per il popolo cinese”.

Trento, il papà “biologico” è malato: sì (in tempi record) all’adozione per l’altro papà

Trento, il papà “biologico” è malato: sì (in tempi record) all’adozione per l’altro papàMilano, 4 set. (askanews) – Sì all’adozione da parte del papà “non biologico” di un bambino di 3 anni mezzo nato grazie alla gestazione per altri. Lo ha deciso il Tribunale dei Minori di Trento accogliendo il ricorso presentato da una coppia di omosessuali per scongiurare il rischio che il piccolo resti orfano. A darne notizia è il quotidiano “il T” precisando che la sentenza risale al 21 luglio scorso e che tra poche settimane “passerà in giudicato” e “diventerà quindi definitiva”.

I due papà del bambino sono stati entrambi riconosciuti come genitori del figlio nato grazie alla gestazione per altri in Canada, ma non in Italia, dove la loro battaglia legale per far registrare l’atto di nascita con la doppia paternità non ha finora portato a nessun risultato. Quando, però, il papà legale, ossia quello biologico, ha iniziato ad avere gravi problemi di salute, l’altro genitore ha deciso di rivolgersi in Tribunale per di chiedere l’adottabilità del bambino. La richiesta avanzata dall’avvocato bolognese Michele Giarratano è stata accolta nel giro di 4 mesi dal tribunale per i minorenni di Trento, presieduto da Giuseppe Spadaro, che ha detto sì all’adozione da parte del genitore sociale. Secondo la testata trentina, si tratta di “uno dei primi casi, se non il primo in Italia, in cui si è posto il problema del rischio morte del genitore biologico”. Per l’avvocato Giarratano “il tribunale di Trento dà atto del ‘vulnus giuridico’, del fatto che c’è un vuoto di tutela che in Italia riguarda i bambini figli di coppie omogenitoriali. Il collegio guidato dal presidente Spadaro, che già aveva fatto diverse pronunce innovative al tribunale per i minorenni di Bologna – continua – ha garantito in tempi brevi tutela al minore, nel suo preminente interesse, definendo l’adozione da parte del genitore intenzionale”.

Ecco come sarà la scuola nel 2050 (con la tecnologia e l’Ai)

Ecco come sarà la scuola nel 2050 (con la tecnologia e l’Ai)Milano, 4 set. (askanews) – La tecnologia svolgerà un ruolo centrale nel continuo progresso dell’istruzione, grazie a fattori come l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale che comporterà una personalizzazione dell’apprendimento. Entro il 2050, ad esempio, attraverso i cervello-computer gli studenti saranno in grado di assimilare conoscenze immediate e gli insegnanti potranno adottare un approccio più olistico verso i ragazzi focalizzandosi non più nell’impartire nozioni ma avendo un occhio di riguardo sulla loro salute e il loro benessere. E’ quanto emerge dal rapporto “La fine della scuola come l’abbiamo sempre conosciuta: il mondo dell’istruzione nel 2050”, realizzato dalla piattaforma di ripetizioni online GoStudent insieme alla nota professoressa e futurista Tracey Follows, nominata da Forbes tra le Top 50 female Futurists in the world.

I ragazzi in Italia, secondo il Future of Education Report 2023 redatto da GoStudent, sono tra i più desiderosi di tecnologia nelle rispettive scuole con il 79%, secondi solo alla Spagna e davanti a Regno Unito, Francia e Germania. Al contempo, però, c’è poca fiducia che l’Italia possa adeguarsi in futuro a queste novità: circa 2 studenti su 10 faticano a credere di avere più AI o più realtà virtuale per l’apprendimento. “Con i rapidi progressi tecnologici, siamo sull’orlo di un’esplosione tecnologica che cambierà il modo in cui opera il mondo intero – spiega Tracey Follows, futurista, autrice e visiting professor in Digital Futures and Identity,. L’istruzione sarà l’epicentro di questo cambiamento. Il passaggio all’apprendimento immersivo, alla personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale e al monitoraggio continuo è destinato a rivoluzionare il modo in cui apprendiamo e ci adattiamo”.

Di conseguenza anche il rientro a scuola, per come lo conosciamo, sarà un lontano ricordo. Nel 2050, ad esempio, l’apprendimento non sarà più guidato dalle materie a cui le scuole danno la priorità, ma sarà guidato dalle passioni dello studente e i programmi di studio verranno adattati secondo gli interessi dei ragazzi. Non solo, grazie a test genetici vi sarà la possibilità di intercettare le materie a cui si è più predisposti. Le lezioni saranno tenute sia dal vivo da insegnanti professionisti e accademici ma anche all’interno di un mondo completamente immersivo. Gli stessi genitori in Italia si rendono conto dell’importanza del Metaverso per scopi educativi: il 69% di loro ha mostrato particolare interesse verso questa tecnologia. “Alcuni docenti in Italia hanno fatto tesoro del supporto ricevuto dai sistemi informatici o dall’Ai, integrandoli al loro approccio educativo; altri invece hanno assunto una posizione di maggiore chiusura e rifiuto nei confronti di essi, a discapito degli studenti che invece sembrano apprezzarli – commenta Ester Tinaglia, Tutor italiana dell’anno del 2022 secondo GoStudent -. Ogni giorno mi rendo conto del bisogno degli studenti di conoscere meglio gli strumenti tecnologici che adoperano: quando discutono di temi attuali come cyberbullismo, fuga dei dai dati in rete, rapporto uomo-macchina e nuove tecnologie si appassionano e tirano fuori delle idee brillanti”.

Nei prossimi 30 anni, ogni lavoro diventerà in qualche modo un lavoro tecnologico. Di conseguenza sebbene l’informatica, la programmazione e l’analisi dei dati siano già in crescita, costituiranno invece la base di tutti i corsi di formazione. La maggior parte degli studenti avrà una conoscenza di base in tutte queste materie. “Con l’ascesa della tecnologia, e dell’intelligenza artificiale in particolare, lo spazio dell’istruzione è destinato a cambiare ancora una volta in modo significativo, poiché l’accessibilità e la personalizzazione si combinano – osserva Felix Ohswald, Ceo e co-fondatore di GoStudent -. Per continuare attivamente a plasmare il futuro del modo in cui gli studenti apprendono, dobbiamo abbracciare ciò che ci aspetta. Siamo entusiasti di vedere come si evolverà l’istruzione e cosa significa per noi mentre continuiamo nella nostra missione di reinventare l’istruzione”.