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I medici: i positivi al Covid in ospedale devono essere isolati, proteggere i pazienti più fragili

I medici: i positivi al Covid in ospedale devono essere isolati, proteggere i pazienti più fragiliRoma, 28 ago. (askanews) – “L’abolizione dell’obbligo di isolamento domiciliare per i cittadini positivi al Covid, stabilito dal Decreto Legge n.105 del 10 agosto 2023, non deve porre in secondo piano la necessità di tutelare i pazienti più fragili ricoverati o seguiti negli ospedali, in particolare quelli colpiti da tumori solidi e del sangue, da patologie cardiovascolari e da altre gravi malattie. La norma citata, infatti, non contiene nessuna indicazione sull’individuazione e sull’isolamento dei pazienti positivi all’interno dei nosocomi. Si tratta di una lacuna molto grave: chiediamo al ministro Schillaci di intervenire quanto prima con un analogo provvedimento”. È quanto afferma Francesco Cognetti, presidente FOCE (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi), che esprime preoccupazione per la mancata previsione dell’isolamento dei pazienti colpiti da Covid negli ospedali.

“Queste strutture sono frequentate da persone vulnerabili, che devono essere protette – spiega il prof. Cognetti -. Non dimentichiamo che il Covid continua a essere una malattia che, quando colpisce i fragili, può portare anche alla morte e l’isolamento dei positivi preserva dal contagio delle persone vulnerabili. In molti ospedali, ormai, non vengono più effettuati di routine i tamponi ai pazienti, ai sanitari e ai famigliari che li frequentano. Vanno pertanto definite norme sull’esecuzione dei tamponi e sulla loro frequenza, al fine di isolare e monitorare i positivi ed adeguare l’organizzazione dei reparti in caso di progressivo aumento dei contagiati”. In Italia si assiste, nelle ultime settimane, ad un incremento dei contagi e, in altri Paesi, anche dei ricoveri ospedalieri, dovuti a nuove varianti ipermutate, e ci si interroga su come affrontare una eventuale nuova ondata, per la diminuzione dei test di massa da parte dei cittadini ed il ridimensionamento della capacità di sorveglianza e di tracciamento delle varianti. Una situazione analoga potrebbe realizzarsi in Italia.

Nella settimana dal 17 al 23 agosto infatti, nel nostro Paese, sono stati registrati 11.606 nuovi casi di Covid, con un incremento del 96% rispetto alla settimana precedente (10-16 agosto). Anche il tasso di positività è aumentato di circa il 40%. L’abolizione dell’isolamento domiciliare obbligatorio per i positivi allinea l’Italia a numerosi altri Paesi europei (Francia, Spagna, Olanda,Belgio e Portogallo), che hanno stabilito simili indicazioni. “Si tratta di una decisione condivisibile, anche alla luce della disponibilità di vaccini e farmaci, ma va considerata la situazione degli ospedali del nostro Paese, che sono già oggi sotto pressione per mancanza di personale, posti letto e risorse e per scelte politiche sbagliate, che hanno progressivamente depotenziato la sanità negli ultimi 10 anni – spiega Pasquale Perrone Filardi, presidente SIC (Società Italiana di Cardiologia) -. Un eventuale incremento di casi Covid rischia di portare i nosocomi al collasso”.

La fragilità del sistema complessivo è testimoniata dal tasso di mortalità fra i contagiati dal virus, che è stato particolarmente elevato nel nostro Paese: “Ogni settimana, attualmente in Italia, circa 50-60persone ancora muoiono per le conseguenze dell’infezione – sottolinea Paolo Corradini, presidente SIE (Società Italiana di Ematologia) -. Il livello del contagio, di recente, è in aumento ed il dato è da ritenersi sottostimato per il più basso numero di tamponi effettuati rispetto a mesi fa. Per creare una ‘gabbia’ di protezione intorno al paziente, è fondamentale, inoltre, vaccinare con cadenza semestrale i fragili e tutti gli over 60 contro il Covid, ma anche contro l’influenza e lo pneumococco. L’immunizzazione deve riguardare non solo i malati, ma anche i famigliari, i caregiver e tutti gli operatori sanitari. E i cittadini positivi al Covid non devono assolutamente entrare in contatto con i fragili e frequentare gli ospedali”.

Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane”, allerta per fenomeni estremi

Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane”, allerta per fenomeni estremiRoma, 28 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane” (MEDIterranean hurriCANE, uragano mediterraneo). Ha toccato terra in Liguria e ha provocato violenti nubifragi, dopo aver raggiunto il mare bollente della regione (28-30°C di temperatura). Possiamo dire addio al caldo africano che per quasi 2 settimane ha attanagliato l’Italia con l’anticiclone Nerone.

Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it precisa che sui nostri mari non possiamo parlare di vero e proprio uragano, ma solo di ‘uragano mediterraneo’ in quanto il primo presenta normalmente un diametro medio di 500 km, mentre sui nostri bacini (a causa della superficie marina minore) possiamo ritrovare diametri massimi di circa 100 km. Almeno per le prossime 48 ore il maltempo colpirà duramente su molte regioni. Attorno all’occhio del ciclone Poppea soffieranno venti fortissimi con raffiche da uragano localmente superiori ai 120 km/h. C’è da aspettarsi quindi un ingrossamento del moto ondoso del Mar Ligure e del Mar Tirreno. Nella giornata di lunedì 28 le regioni maggiormente colpite dalla furia di Poppea saranno quelle nord occidentali, ovvero Liguria, Piemonte e Lombardia; come già successo nel corso di sabato e domenica le precipitazioni potrebbero risultare di forte intensità e accompagnate da temporali e grandinate eccezionali. Le piogge poi saranno battenti e si presenteranno sotto forma di nubifragio. Nel corso della sera e notte di lunedì il ciclone comincerà a spostarsi verso est e così anche su Toscana, Lazio, Umbria e al Nordest inizierà a piovere via via più diffusamente.

Nella giornata di martedì il ciclone si sarà ulteriormente spostato verso oriente e così se il tempo inizierà a migliorare su Liguria e Piemonte, sarà ancora perturbato e con nuovi temporali fortissimi e piogge battenti su Lombardia, Emilia Romagna, Nordest, Toscana, Lazio e Umbria. Qualche temporale nel frattempo avrà raggiunto pure Campania, Sardegna e Calabria tirrenica, localmente anche la Sicilia. I fenomeni generati da Poppea saranno in alcuni casi estremi, come intense grandinate e presenza di downburst, un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Per cui, su tutte le zone e città in cui scoppierà un forte temporale potrà esserci il rischio di una forte grandinata e violente raffiche di vento. Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige (nelle giornate di lunedì), Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria e Lazio (nelle giornate di lunedì e martedì) sono le regioni maggiormente a rischio di grandine grossa.

L’aria fresca che alimenterà il ciclone farà crollare le temperature che rispetto a qualche giorno fa potranno perdere anche 15-20°C. Tornerà anche la neve sulle Alpi dove i fiocchi potranno raggiungere la ragguardevole quota per il periodo di 2000 m. Infine, nei giorni successivi il ciclone si muoverà verso il Balcani, interessando diffusamente il Centro Italia (mercoledì), localmente il Sud e il Friuli Venezia Giulia. Dopo di che tornerà l’alta pressione, a garanzia di un periodo più stabile, soleggiato ma con caldo gradevole.

Incendi in Sicilia, mezzi in volo dall’alba: “Situazione migliora”

Incendi in Sicilia, mezzi in volo dall’alba: “Situazione migliora”Roma, 28 ago. (askanews) – In Sicilia sono di nuovo in volo dalle prime luci dell’alba sei canadair e cinque elicotteri antincendio che da ieri sono impegnati nel contrasto agli oltre 50 incendi divampati in diverse località dell’Isola. Il presidente della Regione Renato Schifani è rimasto in contatto tutta la notte con il comandante del Corpo forestale Beppe Battaglia e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

“La situazione – sottolinea il governatore – come mi informano in tempo reale dalle due sale operative, è comunque in miglioramento su tutti i fronti, grazie soprattutto al massiccio intervento di uomini e mezzi che stanno operando perché gli incendi non prendano nuovo vigore. Restano criticità, invece, nel Messinese, dove sono stati inviati quattro canadair. Per fortuna, al momento non si segnalano danni alle persone. Ringrazio, ancora una volta, l’abnegazione e l’impegno dei forestali, degli uomini e delle donne volontari della Protezione civile, ma anche dei vigili del fuoco e dei militari, che in queste ore così difficili si stanno adoperando con sacrificio per aiutare quanti sono stati messi a rischio dalla mano criminale di chi, ancora una volta, ha attentato al nostro patrimonio ambientale. Sono ancora scosso dalle immagini dei turisti costretti a scappare dalle spiagge del Trapanese circondate dalle fiamme”. Attualmente sono in servizio due canadair a Salemi (Monte Polizzo) nel Trapanese, due a Messina sul Torrente Catarratti e due a Montagnareale nella zona tirrenica del Messinese. Gli elicotteri sono impegnati nel Palermitano, nel Trapanese e nel Messinese.

Nubifragio in Liguria, a Genova 200 mm di pioggia in poche ore

Nubifragio in Liguria, a Genova 200 mm di pioggia in poche oreGenova, 28 ago. (askanews) – Violenti nubifragi hanno colpito nella notte la Liguria, dove fino alle 15 proseguirà l’altra arancione per temporali. A Genova sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia in poche ore, provocando l’allagamento di strade, sottopassaggi e scantinati, il crollo di numerosi alberi ed il rapido innalzamento dei livelli idrometrici dei torrenti. Il Bisagno, in particolare, ha superato la prima soglia di guardia all’altezza della passerella Firpo. Il record di pioggia è stato registrato a Genova Castellaccio, dove in un’ora sono caduti ben 79 millimetri e dall’inizio dell’evento 219 millimetri. Nel capoluogo ligure, dove i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi, sono rimaste allagate anche la stazione di Genova Principe e diverse stazioni della metropolitana. Le forti precipitazioni sono state accompagnate da venti molto intensi, con una raffica che ha raggiunto i 179 km/h nella stazione di Fontana Fresca, in provincia di Genova.

“La Liguria – ha spiegato in una nota il presidente della Regione Giovanni Toti – questa notte è stata interessata da una perturbazione importante che ha colpito soprattutto il genovesato. Tutto il centro-levante genovese ha infatti misurato fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle ultime 24 ore. Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei vigili del fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti”. “Al momento – ha sottolineato il governatore ligure – si segnalano ancora celle temporalesche isolate e condizioni di instabilità, con la possibilità di temporali anche forti e di mareggiate soprattutto nella parte centrale della giornata nel centro levante per cui continuo a raccomandare a tutti i liguri la massima prudenza”.

“Sono stati numerosi – ha aggiunto l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – gli alberi abbattuti sulle strade Ss 45, Sp14 ed Sp 62, oltre alla caduta di un albero sopra un deposito di bombole di azoto presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Eventi risolti tempestivamente grazie all’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari di Protezione Civile e dell’Anas. Sono stati necessari anche interventi in alcune abitazioni – ha concluso l’assessore ligure – con il ricollocamento un’unità familiare”.

Frana in Savoia, interrotti i treni AV tra Italia e Francia

Frana in Savoia, interrotti i treni AV tra Italia e FranciaRoma, 28 ago. (askanews) – A causa di una frana che si è verificata ieri nella Savoia francese, la circolazione ferroviaria è sospesa tra Modane e Chambéry per verifiche tecniche sulla linea.

Trenitalia fa sapere che sono così cancellati i treni Alta Velocità della relazione Milano – Modane – Parigi, che passano sulla stessa linea. In particolare, sono cancellati i treni di lunedì 28 e martedì 29 agosto: FR 9292 Milano Centrale (6:25) – Modane – Paris Gare de Lyon (13:22); FR 9281 Paris Gare de Lyon (7:30) – Modane – Milano Centrale (14:07); FR 9287 Paris Gare de Lyon (15:16) – Modane – Milano Centrale (22:07); FR 9296 Milano Centrale (15:53) – Modane – Paris Gare de Lyon (22:34).

La frana si è verificata intorno alle 16:35 di ieri sulla strada RD 1006 a La Praz, nel comune di Saint-André nella Maurienne, bloccando il traffico in entrambe le direzioni sulla RD 1006 e sulla vicina A43, l’autostrada che collega Lione a Saint-Jean-de-Maurienne e Modane (Traforo del Frejus) verso l’Italia. Secondo i quotidiani francesi, sono franati quasi 700 metri cubi di materiale roccioso. L’Autostrada A43 Maurienne è ancora chiusa tra St Michel de Maurienne e Le Freney, in entrambe le direzioni. È in corso una deviazione attraverso la RD215 via St André solo per i veicoli leggeri.

Problemi anche per il tunnel del Fréjus. La società di gestione, la SFTRF, ha fatto sapere che resta aperto per i veicoli leggeri delle classi 1, 2 e 5. Per i mezzi pesanti e i pullman è prevista una deviazione attraverso il tunnel del Monte Bianco.

Protezione civile: allerta rossa in Lombardia per lunedì 28 agosto

Protezione civile: allerta rossa in Lombardia per lunedì 28 agostoRoma, 27 ago. (askanews) – Sulla base dei fenomeni previsti e in atto la Protezione civile ha emesso per lunedì 28 agosto, allerta rossa sugli estremi bacini settentrionali della Lombardia per rischio idrogeologico.

Allerta arancione in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, ampi settori del Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto, recita la nota della Protezione civile con l’aggiornamento della situazione sull’Italia. Allerta gialla, infine, su Abruzzo occidentale, Campania, parte dell’Emilia- Romagna, resto di Toscana, Veneto e Piemonte, su Lazio, parte del Molise, Provincia autonoma di Trento, su ampi settori della Sardegna, in Umbria e sulla Valle d’Aosta.

Si estende l’area perturbata di origine atlantica, già attiva sulle nostre regioni nord-occidentali, e apporterà precipitazioni a prevalente carattere temporalesco anche alle restanti regioni settentrionali oltre a coinvolgere, dalla prossima notte, parte di quelle centrali, in particolare sul versante tirrenico. La perturbazione sarà, inoltre, accompagnata da una decisa intensificazione della ventilazione dai quadranti occidentali, che interesserà gran parte delle regioni centro-meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it/).

L’avviso prevede dal pomeriggio domenica 27 agosto, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Toscana e Sardegna nord-occidentale, in estensione dalle prime ore di lunedì 28 agosto, a Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Campania e settori occidentali di Abruzzo e Molise. Dalle prime ore lunedì 28 agosto, si prevede inoltre il persistere di rovesci e temporali su Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia-Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Infine dalle prime ore di lunedì 28 agosto si prevedono anche venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali su Sardegna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.

Maltempo, il ciclone Poppea potrebbe diventare un Medicane

Maltempo, il ciclone Poppea potrebbe diventare un MedicaneMilano, 27 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea deve ancora impattare sull’Italia, ma ha già provocato fortissimi temporali con grandine e i temuti downburst al Nordovest, un fenomeno tipicamente subtropicale ormai frequente anche in Italia, in associazione a temporali di forte intensità. Nella nottata di domenica il vortice raggiungerà il Mar Ligure diventando, probabilmente, un Medicane, un ciclone tropicale mediterraneo. Lo prevede ilmeteo.it

Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it avvisa che sta arrivando “un’intensissima fase di maltempo su quasi tutta l’Italia. In pratica, il ciclone Poppea, di origine extratropicale, in arrivo dal Nord Europa, approfondendosi su acque molto calde, potrebbe assumere sul Mediterraneo, caratteristiche simil-tropicali e quindi di uragano: presenza di un ‘cuore caldo’ cioè una temperatura elevata a tutte le quote anche nell’occhio del ciclone, bassa pressione sulla stessa colonna altimetrica (condizione barotropica) ed altre peculiarità tipiche di queste formazioni. Per essere precisi, tuttavia, sui nostri mari non possiamo parlare di vero e proprio uragano, ma solo di ‘Uragano Mediterraneo’ in quanto il primo presenta normalmente un diametro medio di 500 km, mentre sui nostri bacini (a causa della superficie marina minore) possiamo ritrovare diametri massimi di circa 100 km. Lasciamo dunque il nome Uragano alle zone del Golfo del Messico, dell’Oceano Atlantico e del Pacifico orientale – dice Sanò – e teniamoci il termine nostrano Uragano Mediterraeo o MediCane (dalla sintesi di MEDIterranean hurriCANE)”. L’aria fresca che alimenterà il ciclone Poppea farà crollare le temperature dando la possibilità alla neve di scendere a quote relativamente basse per il periodo. Se fino a lunedì la quota si attesterà attorno ai 2000-2400 metri, dopo questa data i fiocchi di neve potranno scendere anche fin sotto i 2000 metri.

Domenica 27. Al nord: intenso maltempo al nordovest. Al centro: soleggiato e caldo. Al sud: sole e caldo intenso. Lunedì 28. Al nord: forte maltempo su tutte le regioni. Al centro: maltempo su Toscana, Lazio, Umbria. Al sud: peggiora in Campania.

Mercoledì 29. Al nord: ultime piogge al nordest. Al centro: maltempo. Al sud: temporali su Campania e Calabria. Tendenza: torna l’alta pressione, il sole e un clima più caldo.

Nubifragio su Milano: alberi caduti e tetti pericolanti. Chiuso un tratto della tangenziale

Nubifragio su Milano: alberi caduti e tetti pericolanti. Chiuso un tratto della tangenzialeRoma, 26 ago. (askanews) – Pioggia torrenziale e raffiche di vento a Milano nel pomeriggio, intorno alle 16. Le squadre dei vigili del fuoco sono impegnate nel fronteggiare il maltempo che si è abbattuto sul capoluogo e in gran parte della provincia. Particolarmente colpita la zona sud-ovest nei Comuni di Trezzano, Corsico e Buccinasco.

Gli interventi – fanno sapere i vigili del fuoco – riguardano alberi pericolanti alcuni dei quali caduti. Le squadre di soccorso sono ancora al lavoro e la centrale operativa di via Messina sta smaltendo almeno una sessantina di chiamate di soccorso. A Milano, in particolare, le squadre di soccorso stanno intervento in via Arsia 7, in zona Stazione Centrale, per un tetto pericolante. Sulla A50, tangenziale Ovest, si registrano 4 chilometri di coda tra Cusago/Mi-Bisceglie e l’Interconnessione con l’A7 in direzione A1-Bologna, a causa di una pianta caduta in carreggiata. Inoltre, un tratto della Tangenziale Ovest è temporaneamente chiuso a causa della caduta di un albero sulla strada, all’altezza di Assago.

Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha emesso oggi un nuovo avviso che conferma la criticità arancione (moderata) per temporali nella giornata di oggi – con una intensificazione nel tardo pomeriggio e possibili fenomeni di forte intensità come grandine, raffiche di vento e locali accumuli di pioggia – e segnala nuovi livelli di criticità gialla (ordinaria) per il rischio idrogeologico, a partire dal pomeriggio, e per il rischio idraulico dalla mezzanotte.

Stupro di Palermo, parla la vittima: non potete giudicare una ragazza stuprata, c’è chi si suicida

Stupro di Palermo, parla la vittima: non potete giudicare una ragazza stuprata, c’è chi si suicidaPalermo, 26 ago. (askanews) – “Sinceramente sono stanca di essere educata, quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto i c… con cose del tipo ‘ah ma fa i video su TikTok con delle canzoni oscene’, ‘è normale che poi le succede questo’”. E’ lo sfogo, affidato ai suoi canali social, della ragazza 19enne violentata a Palermo dal branco il 7 luglio scorso.

“Me ne dovrei fregare, ma non lo dico per me – continua la ragazza – più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me, e fanno post come me, potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio? Già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro, ma io rimango me stessa e manco se mi pagate cambio, perciò chiudetevi la boccuccia, piuttosto che giudicare una ragazza stuprata”.

Sbarchi senza sosta a Lampedusa, 1900 arrivi in 24 ore

Sbarchi senza sosta a Lampedusa, 1900 arrivi in 24 oreLampedusa, 26 ago. (askanews) – Non si placa l’ondata di sbarchi a Lampedusa: ieri sono stati 65, oggi già circa una ventina, per un totale di almeno 1900 persone arrivate nel giro di 24 ore. Numeri da record.

All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono quasi 4 mila migranti, fra cui 243 minori non accompagnati. La Prefettura di Agrigento ha già disposto per metà mattinata l’imbarco di 740 persone sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle. “Servono centri idonei per tutti i minori non accompagnati – dice ad askanews Niccolò Gragaglia, responsabile Protezione Minori Migranti di Save the Children – spesso questi minori vanno in strutture con adulti e per loro rappresenta un grave rischio, servono strutture adeguate per la loro accoglienza”.