Tragedia sulle montagne del Friuli, morti due finanzieri in addestramentoRoma, 17 ago. (askanews) – Due finanzieri in forza alla Stazione Sagf di Tarvisio, in provincia di Udine, sono deceduti durante un addestramento sul pilastro del Piccolo Mangart.
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti in una nota esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie e al corpo della Gdf per la morte dei giovani finanzieri Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchioni. “Sono molto addolorato per queste giovani vite spezzate mentre svolgevano il loro lavoro – dice Giorgetti – con dedizione, scrupolo e professionalità”.
Tornano i 40 gradiRoma, 17 ago. (askanews) – L’anticiclone nordafricano Nerone è pronto ad invadere l’Italia: il caldo sofferto fino ad oggi, infatti, è solo l’antipasto di un ‘piatto’ ancora più bollente, in arrivo dal weekend. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma che il ‘piatto’ bollente sarà eccezionale: una ricetta meteorologica anomala, straordinaria per il periodo, quasi alla fine dell’Estate. L’anticiclone Nerone invaderà l’Italia con asse Sud-Ovest / Nord-Est, espandendosi dal Marocco verso il Nord Italia. L’asse del promontorio anticiclonico percorrerà una linea immaginaria ‘Fes (Marocco) – Torino’ con il massimo della sua potenza sul Centro-Nord italiano. Nerone, dunque, si rinforzerà entro il weekend e porterà un ulteriore aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi: si prevede il passaggio dagli attuali 37°C di Firenze ai 40°C tra domenica e lunedì, avremo poi un balzo da 34 a 38°C a Milano, un aumento nella città di Nerone (Roma) da 33 a 37°C. E siamo quasi alla fine dell’Estate: questi numeri eccezionali, qualora si verificassero tra domenica e martedì, rappresenterebbero un valore record per il mese di agosto! Inoltre si tratterebbe di un record ‘agostano’ non verificatosi ai primi del mese (poco dopo la fine del mese più caldo dell’anno, luglio), ma a circa 10 giorni dall’inizio di settembre! E questo farebbe la differenza, confermando la straordinaria, anomala, preoccupante ennesima ondata di calore ‘tardiva’! Nerone alla fine dell’estate porterebbe temperature record e non solo: un altro valore che potrebbe sorprendere tutti è il dato dello Zero Termico. E’ previsto a 5200 metri tra domenica e lunedì, specie sulle Alpi occidentali. Lo zero termico, ricordiamo, è la quota alla quale, nella libera atmosfera, la temperatura passa da valori positivi a valori negativi: 5200 metri sarebbe un nuovo dato sorprendente, raggiunto solo un paio di volte in modo diffuso negli ultimi 30 anni, il 20 luglio 1995 prima e il 25 luglio 2022 poi. Adesso, a distanza di poco più di 12 mesi, ecco che lo spettro del caldo infernale si ripresenta anche sul Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa con i suoi 4809 metri; in pratica tutti i ghiacciai alpini fonderebbero aumentando un rischio subdolo, reale ma nascosto: le alte temperature potrebbero provocare crolli di parete e frane improvvise in alta montagna, laddove il fondo ghiacciato solido lasciasse troppo spazio alle acque di fusione. Insomma uno scenario preoccupante, almeno per 10 giorni dovremo monitorare il nostro territorio e la nostra salute: dobbiamo prestare attenzione al ‘rischio caldo’ come facciamo per il ‘rischio alluvioni’; un’allerta rossa per caldo non vale meno di un’allerta rossa idrogeologica.
Anticiclone africano a oltranzaRoma, 16 ago. (askanews) – “A differenza della tradizione che vede nel Ferragosto l’inizio del declino stagionale, quest’anno l’estate farà sul serio proprio nell’ultima parte di agosto”. Lo conferma il meteorologo di 3BMeteo.com Daniele Berlusconi che spiega: “Una nuova pulsazione dell’anticiclone africano verso l’Europa occidentale porterà, nel corso del prossimo weekend, i massimi di pressione proprio tra Francia, Alpi e Nord Italia con lo zero termico che salirà fin verso i 5000 metri. Le temperature già piuttosto elevate in questi giorni – prosegue Berlusconi – aumenteranno ulteriormente fino a raggiungere i 36-38°c in Valpadana e punte di 40°c nell’entroterra tra Umbria, Toscana e Lazio; molto caldo anche in montagna con valori fino a 30-32°c a oltre 1000 metri su Alpi e Appennino settentrionale. I valori di temperatura rimarranno un po più contenuti al sud e sui versanti adriatici, ma con massime comunque superiori ai 32-33°c”.
Qualche temporale giovedì al nord, poi sole a oltranza. “Dal punto di visto meteo fino a giovedì sera ci sarà la possibilità di qualche temporale su alpi, prealpi e appennino, ma localmente anche in valpadana, dopodiché prevarrà la stabilità assoluta al centro-nord con qualche disturbo solo sulle regioni meridionali. Si tratterà di una fase calda piuttosto intensa e anche prolungata”, avverte Berlusconi di 3BMeteo.com. “Soprattutto per la parte finale del mese di agosto, quando a causa della minor durata del giorno e delle notti più lunghe le temperature medie cominciano ad abbassarsi. Quest’anno invece, in questo periodo, specie in alcune zone del centro-nord, si potrebbero raggiungere le temperature più elevate di tutta l’estate fino a 10 gradi oltre le medie, e in taluni casi anche dei record. Al sud invece non si toccheranno i valori estremi raggiunti nel mese di luglio”. “Le ultime elaborazioni modellistiche confermano come la calura estrema potrà proseguire per almeno una settimana, dieci giorni. L’anticiclone sembra molto forte e ben strutturato e continuerà a dettar legge almeno fino a metà o più verosimilmente fino alla fine della prossima settimana. Un primo indebolimento della struttura di alta pressione potrebbe avvenire intorno al 24-25 agosto, seppur al momento le modalità della fine di questa ondata di caldo, così come le possibilità del ritorno di piogge e temporali rimangono ancora piuttosto incerte”, concludono da 3BMeteo.com.
Dal dna di Otzi nuove ipotesi sulla sua discendenza e aspettoRoma, 16 ago. (askanews) – Arrivano nuove scoperte su Otzi. Un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva di Lipsia e dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research di Bolzano, ha analizzato il genoma dell’Uomo venuto dal ghiaccio, avvalendosi dei più recenti metodi di sequenziamento. Oltre a rettificare le precedenti notizie sulla sua discendenza dalle popolazioni della steppa immigrate dall’Oriente, lo studio consente di formulare nuove ipotesi sul suo stato di salute e sul suo aspetto, in termini di colore della pelle e dei capelli.
Nel 2012 è stato decodificato per la prima volta il genoma dell’Uomo venuto dal ghiaccio, con importanti novità per la ricerca sulle popolazioni preistoriche europee. I progressi tecnologici per il sequenziamento e un database più corposo (comprendente più di diecimila individui preistorici provenienti da tutta Europa) hanno permesso al team di ricostruire il genoma di Otzi con maggiore precisione e effettuarne il confronto con altri. I risultati completano e ampliano l’immagine che ne abbiamo. Circa 8.000 anni fa, i cacciatori-raccoglitori originari dell’Europa occidentale si mischiarono gradualmente ai primi agricoltori migrati dal Vicino Oriente (Anatolia), cui si aggiunsero i pastori delle steppe provenienti dall’Europa orientale circa 4.900 anni fa. A differenza del primo studio, il team non ha rinvenuto tracce genetiche di questi ultimi. Rispetto ad altre persone dell’Età del rame, il dna di Otzi evidenzia invece un’elevata percentuale di materiale genetico di agricoltori “anatolici”. Ciò indica che l’Uomo venuto dal ghiaccio vantava antenati contadini che vivevano sulle Alpi in relativo isolamento. Ulteriori tratti ereditari emersi nel corso delle analisi includono una spiccata predisposizione all’obesità e al diabete dell’adulto che, presumibilmente, non ebbero un grande impatto sul suo stile di vita attivo, a confronto con gli standard odierni.
Lo studio ha anche fornito nuovi risultati sull’aspetto di Otzi. Il colore di pelle, già determinato nella prima analisi del genoma come mediterraneo-europeo, potrebbe essere più scuro di quanto ipotizzato in precedenza. Per quanto riguarda i capelli, è stata invece rilevata per la prima volta una predisposizione genetica alla calvizie maschile. Lo studio, però, non è in grado di determinare se tale predisposizione fosse emersa durante la vita di Otzi e quanto fosse pronunciata. Tuttavia, nei pressi della mummia sono state rinvenute ciocche di capelli scuri di 9 cm. Elisabeth Vallazza, direttrice del Museo Archeologico dell’Alto Adige, è cauta nell’interpretazione dei risultati: “Oltre a determinare alcuni tratti genetici ereditari, lo studio attuale apre la discussione anche sul probabile aspetto di Otzi. Sono lieta che, in futuro, le nuove ricerche possano aiutarci ad elaborare un’immagine ancora più realistica di questo individuo vissuto oltre 5.000 anni fa”.
“L’ormai nota riproduzione museale del 2011, realizzata dai paleoartisti Adrie e Alfons Kennis sulla base delle ricerche dell’epoca, è un tentativo di interpretazione, un’idea di come potremmo immaginare l’Uomo venuto dal ghiaccio durante la sua vita. L’obiettivo principale era quello di dimostrare che era un individuo moderno di mezza età, tatuato, dal fisico asciutto e segnato dalle intemperie, una persona come voi e me. Al momento non è in programma una nuova ricostruzione” ha aggiunto.
La Protezione civile trasforma l’allerta in “pre allarme”Catania, 16 ago. (askanews) – Il Dipartimento regionale della Protezione civile siciliana ha comunicato che la fase operativa per l’Etna è passata dal livello di “attenzione” a quello di “preallarme”, cioè di “alta probabilità di accadimento imminente”.
“Per quanto concerne l’accesso alle aree sommitali valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle “Procedure di allertamento Rischio Vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del Vulcano Etna”, di cui all’Ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 04.04.2013″, si legge nella comunicazione, in cui si aggiunge che “i Sindaci dei Comuni sommitali e gli altri Enti ai quali la presente è inoltrata, sono invitati ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particola reriferimento a:- interdizioni delle aree interessate;- mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso;- attivazione del COC (Centro operativo comunale ndr.) e delle locali OO.d.V. (Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile ndr.) nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale” di Protezione civile.
Ferragosto di tragedie, 4 fra morti e dispersi in laghi mare e montagnaRoma, 16 ago. (askanews) – E’ di due morti accertati e di due dispersi ormai da molte ore il tragico bilancio del Ferragosto 2023 nei luoghi di vacanza su coste, laghi e montagne italiane. Sono ancora in corso, nonostante le molte ore trascorse dalla sparizione in acqua, le ricerche dei due dispersi ieri nelle acque di laghi italiani, in Lazio e Lombardia. Sulla sponda lecchese del lago di Como, continuano le ricerche della bambina senegalese di 11 anni entrata in acqua incautamente nelle vicinanze della foce del torrente Meta insieme a due sorelline e a un’amica, a Mandello del Lario. Nessuna sapeva nuotare e presto sono sprofondate sott’acqua a pochi metri dalla riva affollata da turista per la conformazione melmosa a sbalzi del fondo. Immediati i soccorsi dai bagnanti sul posto e poco dopo del personale di sorveglianza e delle forze dell’ordine che sono riusciti a mettere in salvo purtroppo solo tre delle quattro ragazzine.
Parimenti nell’alto Lazio, sono ormai al lumicino le speranze di trovare vivo il corpo del giovane senegalese ventenne in vacanza sul lago di Bolsena con la famiglia, tuffatosi dal pedalò al centro del lago e mai riemerso. Ancora nel Lazio ma sul litorale, le acque salate del mare di Fregene hanno restituito il cadavere di un uomo giovane non ancora identificato con addosso maglietta griffata di una rinomata discoteca del litorale romano e con un grande tatuaggio su un braccio.
In montagna, invece, sulle Alpi Orobie, ha perso la vita colpito da un masso distaccatosi da una roccia un giovane escursionista modenese di 26 anni,Samuele Gugnano, impegnato con due amici in un trekking sulla Direttissima, il sentiero che conduce alla vetta del monte Legnone. Il ragazzo è stato travolto dal masso sotto gli occhi dei compagni, precipitando per oltre un centinaio di metri. A nulla purtroppo è valsa l’immediatezza dell’allarme e la tempestività dei soccorsi. La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per accertare la dinamica dell’incidente.
Ferragosto con il solleone con punte di 37 gradiRoma, 14 ago. (askanews) – Il giorno di Ferragosto sarà molto caldo e in prevalenza soleggiato, ma con l’insidia dei temporali di calore in montagna. L’anticiclone nord-africano continua infatti ad abbracciare l’Italia e più direttamente le regioni centro-settentrionali e la Sardegna, dove il caldo intenso si è già fatto sentire con diffusi picchi dai 33 ai 36 gradi. Nel frattempo l’instabilità è andata aumentando nel settore alpino e nelle vicine pianure del Nord-Ovest, dove non sono mancati alcuni temporali anche di forte intensità e gravi impatti sul territorio. Secondo ilMeteo.it nei prossimi giorni il caldo è destinato ad intensificarsi ulteriormente: infatti, nel corso di questa nuova settimana si conferma il rinforzo dell’alta pressione e quindi il proseguimento di questa fase di caldo oltre la norma, con il progressivo coinvolgimento anche delle regioni meridionali attualmente ai margini dell’anticiclone. Giornata di Ferragosto all’insegna del tempo soleggiato e caldo in gran parte del Paese. Al mattino nubi sparse con cieli parzialmente nuvolosi in prossimità del settore alpino. Nel pomeriggio consueto aumento delle nubi a ridosso dei rilievi, con possibile sviluppo di locali rovesci o temporali di calore specie lungo l’arco alpino, tendenti a insistere anche in serata sulle Alpi orientali. Non si escludono sporadici rovesci sui rilievi emiliani, toscani e laziali. Caldo in ulteriore intensificazione con punte di 33-35 gradi da nord a sud e picchi di 36-37 gradi al Centro-Nord e in Sardegna. Venti deboli, a parte qualche rinforzo di Maestrale intorno alla Puglia e di Scirocco sulla Sardegna.
Nordio: proporrò un ampliamento dei colloqui telefonici per i detenutiMilano, 14 ago. (askanews) – “Approfitto di questo saluto per anticipare una mia intenzione di proporre l’ampliamento dei colloqui telefonici per i detenuti nei contatti con i familiari”. La ha annunciato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un videomessaggio indirizzato a chi lavora e a chi è recluso nei 189 istituti penitenziari italiani, in occasione del Ferragosto.
“Questi colloqui sono scintille preziose nel percorso di ravvidimento di chi sta espiando una pena” ha sottolineato Nordio, aggiungendo che l’ampiamento non riguarda “haimé, i detenuti per i reati più pericolosi”.
L’Etna torna in attività: chiuso fino alle ore 20 l’aeroporto di Catania (e disagi in città)Roma, 14 ago. (askanews) – L’aeroporto di Catania resterà chiuso fino alle 20 di oggi a causa dell’eruzione dell’Etna. A confermarlo è la Sac, la società che gestisce lo scalo, che inizialmente aveva sospeso il traffico aereo fino alle 13. “Si pregano i gentili passeggeri – aggiunge la nota – di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea. Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it”.
L’eruzione dell’Etna sta creando disagi anche in città oltre che all’aeroporto Fontanarossa. Il sindaco di Catania ha emesso un’ordinanza con la quale si dispone per le prossime 48 ore il divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km/h in tutte le strade del territorio comunale. In molte strade della città è presente la cenere vulcanica emessa dall’Etna.
I parenti delle vittime del Ponte Morandi di Genova: lo Stato non ha fatto i suoi interessiGenova, 14 ago. (askanews) – “Abbiamo imparato che alle parole devono seguire i fatti. Abbiamo imparato che lo Stato non ha fatto i suoi interessi in questa vicenda, sia scrivendo una concessione inaccettabile, sia acquisendo senza fiatare e quasi genuflesso i controlli eseguiti da chi dovrebbe essere il controllato e infine giungendo a patti con questo nemico. La chiusura amministrativa di questa vicenda resta e resterà per sempre una pugnalata durissima”. Lo ha detto questa mattina a Genova la presidente del comitato dei parenti delle 43 vittime del ponte Morandi Egle Possetti, intervenendo alla cerimonia di commemorazione per il quinto anniversario del crollo del viadotto.
“La verità che sta emergendo forte e inaccettabile per la sua crudezza – ha aggiunto Possetti – non influenza in modo significativo la pubblica opinione. Un sistema autostradale sicuro è ancora una chimera. Alcuni interventi sono stati eseguiti ma il sistema è ancora dannatamente fragile. La nostra tragedia purtroppo – ha concluso la presidente del comitato dei parenti delle vittime – non ha insegnato quasi nulla”.