Meeting Rimini 2023, con askanews un’agenzia di stampa quotidianaRoma, 1 ago. (askanews) – Si rinnova, e rafforza, l’accordo di collaborazione tra l’agenzia di stampa askanews e il Meeting di Rimini, anche per la 44esima edizione che prenderà avvio il 20 agosto 2023.
Askanews, oltre a garantire con i propri inviati la copertura informativa e il racconto multimediale dell’appuntamento, supporterà nel coordinamento giornalistico il team comunicazione del Meeting nella produzione di un flusso quotidiano di lanci relativo agli eventi in programma che sarà rivolto a tutti i media e ai giornalisti accreditati. Inoltre, askanews distribuirà attraverso i propri canali di diffusione i contenuti video realizzati dal team comunicazione del Meeting. L’attenzione sarà rivolta in particolare alle tavole rotonde, alle mostre, agli spettacoli e alle iniziative culturali, dedicate ad approfondire il tema dell’amicizia “nel suo significato profondo, nella sua forza generativa, nelle sue origini e nelle sue prospettive per l’esistenza di ogni uomo e per la costruzione di una nuova socialità”.
“Sono lieto di rinnovare la collaborazione con askanews che ci permette di mettere in rilievo tanti aspetti del Meeting che meritano di essere raccontati nel campo culturale, artistico, sociale ed economico. Questa collaborazione arricchisce il racconto del Meeting che quest’anno vuole evidenziare il ruolo dell’amicizia tra le persone, ma anche tra le comunità e i popoli”, afferma Eugenio Andreatta, responsabile Comunicazione del Meeting. “È motivo di soddisfazione proseguire la partnership sperimentata lo scorso anno”, aggiunge Gianni Todini, Direttore responsabile di askanews. “Il titolo del Meeting 2023, così come ogni anno, è un invito alla riflessione e alla testimonianza, valido anche per giornalisti e operatori dell’informazione, in particolare sull’importanza di curare le relazioni quanto si curano i contenuti”.
Agosto inizia con sole e caldo al Sud, ma giovedì cambierà tuttoRoma, 1 ago. (askanews) – Inizia un nuovo mese e sembra un lontano parente del luglio appena concluso. Durante lo scorso mese sono stati battuti numerosi record di caldo anche nel mondo: il 6 luglio 2023 è risultato il giorno più caldo del pianeta con una media globale di 17,08°C, ben superiore al precedente record di 16,80°C del 13 agosto 2016. In Italia abbiamo vissuto il caldo a 48 gradi, eventi estremi a più riprese e la crisi climatica è apparsa ancora più drammatica nei suoi toni violenti, causati ovviamente dall’uomo. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che però agosto inizia con tutt’altri connotati: temperature leggermente sotto media al Nord, venti tesi ed anomali per il periodo su gran parte del Centro e lo spauracchio di un probabile ritorno a condizioni quasi autunnali da giovedì 3.
Infatti, mentre l’ultima fiammata di Caronte scalderà il Sud con locali picchi di 40 gradi, già da giovedì arriveranno violenti temporali, associati a probabili grandinate e colpi di vento al Nord: il Ciclone Circe trasformerà l’Estate in Autunno, come fece la maga nell’Odissea trasformando gli uomini in maiali, leoni o cani, a seconda del loro carattere e della loro natura. Il Ciclone Circe scenderà rapidamente dalla Scozia verso Sud, attraverso la Francia e le regioni alpine, portando subito tanta aria fresca atlantica e molto instabile sull’Italia: il contrasto con le masse d’aria preesistenti, prettamente estive, favorirà fenomeni intensi, piogge a tratti anche abbondanti giovedì al Nord, venerdì anche al Centro e durante il weekend un calo termico significativo al Sud. Insomma, una ‘passata’ temporalesca importante, non solo localizzata ma diffusa, che potrebbe mantenere su tutta l’Italia temperature sotto la media fino a Ferragosto.
Zangrillo: superiamo il mito del posto fissoRoma, 1 ago. (askanews) – “Stiamo facendo un lavoro di straordinaria complessità nel rinforzare i nostri uffici, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’obiettivo di l70mila assunzioni nel 2023 risponde esattamente a questa esigenza. I concorsi sono aperti a tutti e, quindi, anche agli ex percettori del Reddito di cittadinanza. Auspico di vedere un numero sempre maggiore di cittadini, e di giovani in particolare, considerare la Pa come una importante opportunità di lavoro. Vorrebbe dire che le tantissime iniziative realizzate in questi mesi per renderla più attrattiva, dai concorsi digitali alla rinnovata gestione dei processi di formazione, alle politiche di valorizzazione del merito, stanno funzionando”. Lo dice in una intervista a “Libero”, il Ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Rispondendo a chi accusa il governo di voler far cassa sulla pelle dei poveri, Zangrillo dice che “quando fu varata la misura del Reddito di Cittadinanza ero in Commissione Lavoro alla Camera e ricordo l’allora ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, celebrare la sconfitta della povertà. Sappiamo come sono andate le cose. Chi oggi agita lo spettro della piazza punta soltanto al facile consenso, ispirato da logiche elettorali. È un comportamento irresponsabile perché pericoloso. Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione è invece un problema serio, che non si risolve con gli slogan, ma cercando soluzioni reali: per uno Stato di diritto aiutare le persone in condizioni di povertà, e che non hanno la possibilità di lavorare, è un dovere equesto governo lo sta facendo. Chi si aspetta racconti di fantasia rimarrà deluso, noi vogliamo far accadere le cose”. Quanto la Pa può contribuire all’aumento degli occupabili? “Dobbiamo creare le condizioni affinché tutti gli abili al lavoro possano giocarsi le proprie carte. Il governo di centrodestra sta mettendo a punto politiche che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta, incentivando le imprese al reclutamento attraverso una significativa detassazione, e introducendo nuovi importanti sussidi, come l’assegno di inclusione. In questo percorso il contributo della Pubblica amministrazione può essere davvero significativo: la nostra sfida è essere capaci di offrire opportunità di occupazione, anche attraverso nuove soluzioni come apprendistato e formazione lavoro, che guardano in particolare ai giovani”.
Valditara: a settembre tutti in cattedraRoma, 1 ago. (askanews) – “Gli uffici periferici del Ministero sono al lavoro in questi giorni per effettuare le nomine in ruolo di 50.807 docenti; seguiranno 10.913 nomine di personale Ata. Proprio nei giorni scorsi ho incontrato i Direttori degli uffici scolastici regionali a cui ho dato l’obiettivo di completare tutte le operazioni, compreso il conferimento delle supplenze, al massimo entro la prima settimana di settembre in modo che le lezioni possano cominciare con tutti i docenti in cattedra”. Lo dice, in una intervista a “Italia Oggi”, il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, spiegando che “soprattutto sul Sostegno contiamo di aumentare il numero dei docenti di ruolo nelle nostre scuole, grazie alla nomina di 18.023 docenti specializzati. Ovviamente non bisogna mai dimenticare che si tratta di una macchina molto complessa”. Negli ultimi anni l’avvio delle lezioni è sempre stato caotico per la copertura delle cattedre. Cosa è cambiato questa volta? “Le strutture sul territorio stanno facendo un gran lavoro nell’assegnazione degli incarichi. Sicuramente un decisivo contributo al raggiungimento del risultato potrà derivare dai miglioramenti che abbiamo apportato alla funzionalità delle piattaforme di gestione delle procedure, che rappresentano una importante semplificazione delle attività degli operatori e che rientrano tra le 20 azioni di semplificazione della scuola a cui il ministero sta lavorando”.
Attaco hacker alla rete Tpl, intervento della PoliziaRoma, 31 lug. (askanews) – La Polizia di Stato rende noto che “a seguito dei massivi attacchi informatici che stanno interessando società che a livello locale gestiscono la rete del trasporto pubblico, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale di Roma ed i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale sul territorio stanno intervenendo a supporto dei tecnici della società interessate per il ripristino dei sistemi informatici essenziali e processando i dati utili alla ricostruzione degli eventi critici”.
Papa Francesco dipingerà con un pennello rivoluzionario il nuovo mondo sognato dai giovaniCittà del Vaticano, 31 lug. (askanews) – Papa Francesco dipingerà con un pennello rivoluzionario il nuovo mondo sognato dai giovani di Scholas Occurrentes. L’occasione verrà il 3 agosto prossimo quanto Francesco si recherà a Cascais appositamente per incontrare i giovani di Scholas Occurrentes. Durante l’attività, chiacchiererà con i giovani e darà la pennellata finale al murale di 3 km a cui la comunità sta lavorando. L’incontro sarà la chiusura del progetto “Vita tra i mondi”, che consiste nella creazione di un murale che unisce i mondi. “Anziani, giovani, ricchi, poveri, bambini di diverse religioni e non credenti e giovani di diverse nazionalità hanno partecipato a quest’opera d’arte. Il tocco finale sarà dato proprio da Francesco”, anticipa una nota della stessa Pontificia Scholas Occurrentes.
“Siamo molto grati a Papa Francesco e agli organizzatori della Giornata Mondiale della Gioventù Lisbona 2023 per lo sforzo di venire a trovarci a Cascais e condividere con noi questa esperienza educativa che sta cambiando le nostre vite e che ci restituisce un Senso per alzarci e continuare a lottare. – ha dichiarato il presidente mondiale del movimento internazionale Scholas Occurrentes, José María Del Corral – La visita di Papa Francesco alla nostra sede è un riconoscimento che Scholas ha ricevuto per il suo impegno a favore di un’educazione di qualità, dell’integrazione e della promozione dei valori umani”. Il progetto “Vita tra i mondi” cerca di incarnare la visione pedagogica di Papa Francesco evidenziando l’importanza del “tra”, dove avviene l’incontro tra le persone, tra le persone e il mondo, tra il mondo e la vita, dove la vita riacquista il suo significato. Questo progetto prevede la creazione di un murale lungo 3 km nato da incontri interreligiosi, intergenerazionali e interculturali realizzati in preparazione della visita di Papa Francesco alla comunità di Scholas a Cascais, in Portogallo. Il murale “Vita tra i mondi”, realizzato da tutta la comunità, è nato dalla sede di Scholas, dove giovani di diversi Paesi si sono incontrati per condividere i loro dolori e i loro sogni e hanno creato un’opera d’arte immersiva, ovvero hanno reso reale l’”aula senza pareti”. Per due settimane, i giovani si sono incontrati e hanno vissuto, come in ognuna delle esperienze che fanno parte di questo progetto, Arte, Gioco e Pensiero. Più di 2000 persone hanno partecipato alla creazione del murale, in gruppi di 5-10 persone, che hanno creato collettivamente 300 murales che sono stati riuniti in un’unica opera d’arte.
Contro la sospensione del Reddito di cittadinanza presidio di protesta davanti alla sede Inps di NapoliMilano, 31 lug. (askanews) – Alcune decine di persone si sono riunite in presidio davanti alla sede dell’Inps di Napoli per protestare contro “la decisione del governo Meloni di sospendere il reddito di cittadinanza per 169mila famiglie”. Lo riferisce sui social il movimento Potere al Popolo che ha promosso l’iniziativa di protesta insieme all’Unione sindacale di Base. “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”, si legge su uno striscione esposto dai militanti di Potere al Popolo durante la manifestazione. “Togliere questo sussidio significa rendere le persone più ricattabili, perché molti si troveranno costretti ad accettare lavori sottopagati, anche nell’economia illegale. Perché il Governo Meloni, mentre elimina il Reddito, taglia i fondi all’Ispettorato del lavoro e impedisce l’approvazione del Salario Minimo, facendo dunque un regalo a chi evade e sfrutta”, è la denuncia del movimento. Tra organizzatori ed ex percettori del sussidio, al presidio partecipano circa una cinquantina di persone e, secondo quanto riporta l’edizione online del “Mattino”, per il momento la situazione è tranquilla.
L’estate entrerà in crisi tra il 3 e il 5 agostoRoma, 31 lug. (askanews) – Estate in crisi tra il 3 e il 5 agosto. A sottolinearlo gli esperti di 3bmeteo.com che parlando di rischio temporali forti, questa volta non solo al Nord ma anche al Centrosud tra venerdì e sabato, con temperature che si porteranno anche sotto la media. Agosto esordirà ancora una volta con un Italia divisa meteorologicamente divisa in due, confermano i meteorologi di 3bmeteo.com con al Nord l’arrivo di qualche nuovo temporale anche di forte intensità, specie su Alpi e Prealpi ma occasionalmente anche in Pianura Padana. Più stabile almeno fin a metà settimana al Centrosud, con caldo in nuova ma temporanea intensificazione: in particolare entro giovedì previsti picchi anche di 34-36°C al Centro, fino a sfiorare anche i 38-40°C al Sud, Sicilia e Sardegna. L’estate subirà, invece, una prima crisi tra il 3 e il 5 agosto”con una intensa perturbazione di stampo prettamente autunnale che nteresserà l’Europa portando pioggia, venti forti e tracollo termico. La sua coda però raggiungerà anche l’Italia portando ulteriori temporali al Nord giovedì 3, in successiva estensione anche al Centrosud tra venerdì 4 e sabato 5 agosto. La perturbazione sarà accompagnata e seguita da aria decisamente più fresca, con temperature in calo anche di oltre 8-10°C su gran parte del Mediterraneo centrale entro il weekend.
I molti che già rientrano dalle vacanzeRoma, 30 lug. (askanews) – Vacanze finite per 15,6 milioni di italiani in ferie durante il mese di luglio con un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il caro prezzi. E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti/Ixe’ per il weekend di grande controesodo da bollino rosso sulle strade delle ferie estive, anche per le partenze di molti dei 20 milioni di italiani che hanno scelto di andare in vacanza ad agosto.
In un comunicato Coldiretti sottolinea che le vacanze 2023 registrano una netta preferenza per le mete nazionali, spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone. Ma – spiega Coldiretti – c’è anche una quota del 29% di italiani, quasi 1 su 3 tra coloro che viaggiano, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero. Se a fare la parte del leone per il 72% dei viaggiatori è il mare, particolarmente apprezzate, oltre alle città d’arte dove a pesare è il grande caldo, sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore”, dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico.
Molto gettonati secondo Terranostra Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia, spinti dalla ricerca di refrigerio e un turismo più sostenibile che ha portato le strutture a incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi italiani mettono inoltre a disposizione – precisa la Coldiretti – circa 12mila piazzole attrezzate di sosta, ma anche spazi per picnic, camper, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Indipendentemente dalla destinazione, nell’estate 2023 – rivela Coldiretti – il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia, con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola per un totale stimato di 15 miliardi che supera quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità.
“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando che “l’alimentazione resta il motore trainante della vacanza Made in Italy”.
Un luglio da incuboRoma, 30 lug. (askanews) – Con violenti temporali nel nord-est finisce un mese di luglio da incubo che ha fatto segnare il record storico di caldo, ma è stato accompagnato da una media di 42 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, praticamente raddoppiate (+82%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del cambiamento climatico che nel solo mese di luglio ha favorito il divampare in Italia di ben 216 incendi che hanno distrutto 53mila ettari di terreni secondo elaborazioni su dati Effis.
In un comunicato Coldiretti ha sottolineato che gli ultimi temporali con frane, smottamenti, fiumi esondati e ponti abbattuti e allagamenti fanno salire il conto dei danni provocati dai cambiamenti climatici, che si manifestano con una evidente tendenza alla tropicalizzazione, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Luglio, secondo i dati forniti da Copernicus, dovrebbe classificarsi come il piu caldo mai registrato in tutto il mondo segnato però da una serie di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore in Nord America, Asia ed Europa, nonchè incendi boschivi in Paesi come Grecia, Italia, Spagna e Canada, con le alte temperature che hanno avuto conseguenze disastrose sulla vita delle persone gli abitanti, nonché sull’ambiente e l’economia locale.
L’Italia è divisa in due con le alte temperature e l’assenza di precipitazioni che al sud hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati. Ci vorranno almeno 15 anni – ricorda la Coldiretti – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni per oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. I cambiamenti climatici sconvolgono le campagne dove si registra un taglio del 10% della produzione di grano mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno. Sono in difficoltà anche i frutteti con le ciliegie in calo del 60% per l’alluvione che ha colpito la Romagna, la fruit valley italiana, ma anche per le piogge intense in Puglia e Campania, secondo la Coldiretti che evidenzia peraltro come la caduta della grandine nelle campagne sia stata la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni. I chicchi – spiega la Coldiretti – colpiscono i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione.
Il mix micidiale di maltempo e caldo torrido – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature e infine dal caldo torrido e dagli eventi estremi di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”, ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando che “i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.
“Un obiettivo che richiede un impegno delle istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte – ha aggiunto Prandini – stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato, ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr”.