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Dossieraggio, Nordio: è un serio pericolo per la nostra democrazia

Dossieraggio, Nordio: è un serio pericolo per la nostra democraziaMilano, 30 ott. (askanews) – “Sulle vicende dei dossieraggi i due procedimenti in corso a Perugia e a Milano sono coperti da segreto istruttorio. Cio non mi impedisce di esprimere la mia più profonda preoccupazione: ciò che sta accadendo è imncaccetabile e inquietante, e costituisce un serio pericolo e concreto pericolo per la nostra democrazia”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative normative per contrastare l’accesso illegale alle banche dati e la violazione della riservatezza.

Dossieraggio, nell’inchiesta milanese spuntano contatti con 007 israeliani e documenti Eni

Dossieraggio, nell’inchiesta milanese spuntano contatti con 007 israeliani e documenti EniMilano, 29 ott. (askanews) – Spuntano contatti con i servizi segreti israeliani nelle carte dell’inchiesta milanese sul maxi sistema di dossieraggio messo in piedi per acquisire illecitamente e poi rivendere informazioni riservate su imprenditori, manager e politici. Nell’informativa dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese contiene i dettagli di un incontro avvenuto nel febbraio 2023 alla presenza “di due uomini non identificati” che secondo gli investigatori “rappresenterebbero un’articolazione dell’intelligence dello Stato di Israele”. La riunione di svolse in via Pattari 6, a due passi dal Duomo di Milano, dove si trova la sede di Equalize la società di investigazione privata finita nel mirino degli inquirenti milanesi. Ad accompaganre i due 007 israeliani all’appuntamento fu Vincenzo Giuseppe De Marzio, ex carabinieri del Ros (ora indagato). In quell’occasione, riscostruiscono gli investigatori, Nunzio Samuele Calamucci, hacker della Equalize (finito agli arresti domiciliari), “mette a disposizione i dati esfiltrabili dalle banche dati strategiche nazionali e si rende disponibile alle attività d’intelligence richieste previo pagamento. Gli israeliani propongono al gruppo una partnership anche per trasferire a quest’ultimo le informazioni eventualmente di interesse per il cliente Eni Spa”. Sempre negli uffici della società sono stati rintracciati anche “atti riservati di Eni Spa”.


E’ l’ultimo fronte dell’inchiesta avviata dalla procura di Milano che ipotizza 800 mila vittime della rete di spionaggio tessuta da Equalize, società controllata dal presidente della Fondazione Fiera di Milano Enrico Pazzali (che si è autosospeso dall’incarico) e che vede come socio di minoranza Carmine Gallo, ex superpolioziotto specializzato in inchieste su mafia e criminalità organizzata e ora finito agli arresti domiciliari. Insieme al “dominus” Calamucci, sono i protagonisti del cosiddetto “gruppo via Pattari 6” (dall’inirizzo milanese della società di Pazzali) che, sottolineano gli inquirenti, costituisce un “evidente pericolo” per “la sicurezza nazionale” alla luce del “potere eversivo delle attività criminali del gruppo” e del “coinvolgimento di soggetti legati ad asset economici strategici per la Nazione”.

Dossieraggio, i pm di Roma indagano su “squadra Fiore”

Dossieraggio, i pm di Roma indagano su “squadra Fiore”Roma, 29 ott. (askanews) – Accesso abusivo a un sistema informatico, violazioni relative alla privacy ed esercizio abusivo della professione. Per questi reati gli inquirenti della Procura di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine, al momento senza indagati, nell’ambito di un’inchiesta parallela a quella di Milano sulla attività di dossieraggio illegale.


Le verifiche dei magistrati – secondo quanto si apprende – sarebbero state avviate nella primavera scorsa. In questo ambito sarebbe emersa una rete di committenti anche esteri. Le indagini della Capitale e del capoluogo lombardo sono coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ed Amtoterrorismo. Delega investigativa è stata data alla Polizia Postale. Nei giorni scorsi il sito Today.it aveva ricostruito la vicenda di una presunta rete di ‘spie’, che avrebbe una sede in un quartiere del nord-est della Capitale. In quegli uffici – si ricorda – ci sarebbe stato un incontro con Samuele Calamucci, il professionista al centro dell’indagine milanese insieme con l’ex poliziotto Carmine Gallo.

Il Papa: l’Italia ha bisogno dei migranti, deve accoglierli e integrarli

Il Papa: l’Italia ha bisogno dei migranti, deve accoglierli e integrarliRoma, 28 ott. (askanews) – “Oggi tanti Paesi hanno bisogno dei migranti. L’Italia non fa figli, non fa figli. L’età media è di 46 anni. L’Italia ha bisogno dei migranti e deve accoglierli, accompagnarli, promuoverli e integrarli. Dobbiamo dire questa verità”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo oggi in Vaticano i partecipanti al XVI Capitolo generale dei Missionari di San Carlo (scalabriniani).


Per il Papa “se da una parte la migrazione, con un appropriato sostegno, può diventare un momento di crescita per tutti, dall’altra, se vissuta nella solitudine e nell’abbandono, può degenerare in drammi di sradicamento esistenziale, di crisi di valori e prospettive, fino a portare alla perdita della fede e alla disperazione. Le ingiustizie e le violenze attraverso cui passano tanti nostri fratelli e sorelle, strappati alle loro case, sono spesso così disumane, da poter trascinare anche i più forti nel buio dello sconforto o della cupa rassegnazione”. “Non dimentichiamo che il migrante va accolto, accompagnato, promosso e integrato. Se si vuole che in loro non vengano meno la forza e la resilienza necessarie a continuare i viaggi intrapresi, serve qualcuno che si chini sulle loro ferite, prendendosi cura della loro estrema vulnerabilità fisica, e anche vulnerabilità spirituale e psicologica. Servono solidi interventi pastorali di prossimità, a livello materiale, religioso e umano, per sostenere in loro la speranza, e con essa i percorsi interiori che portano a Dio, fedele compagno di viaggio, sempre presente accanto a chi soffre”, ha concluso Francesco.

Stop alle piogge: in settimana torna l’alta pressione

Stop alle piogge: in settimana torna l’alta pressioneRoma, 28 ott. (askanews) – Dopo lunghe settimane di maltempo e alluvioni arriva una svolta sul fronte meteo: l’anticiclone africano torna ad espandersi su tutta l’Italia, aprendo così una fase di tempo più asciutto e stabile. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che già dalla giornata odierna una vasta figura anticiclonica si allungherà dal Nord Africa fino ad abbracciare buona parte del bacino del Mediterraneo inglobando dunque anche l’Italia.


Dopo tante piogge con purtroppo anche eventi meteo estremi spazio ad un periodo non solo stabile e soleggiato, ma anche caratterizzato da un aumento delle temperature, che potrebbero portarsi di diversi gradi oltre le medie climatiche di riferimento, in particolare al Centro-Nord. Attenzione però, alta pressione in questo periodo dell’anno significa anche assenza di venti e stasi atmosferica e ciò favorirà il ritorno delle nebbie sulla Pianura Padana, che potrebbero insidiare la stabilità atmosferica, rendendo il cielo meno soleggiato, soprattutto al mattino, ma in alcuni casi anche per gran parte della giornata.


Questa situazione di staticità atmosferica ci accompagnerà fino ad Halloween e per tutto il ponte di Ognissanti, con prevalenza di sole e temperature sopra le medie climatiche di riferimento. Subito dopo le festività dei Santi e dei morti, invece, si preparano altre sorprese meteo con la prima ondata di freddo della stagione.

Papa Francesco: porre fine all’escalation, troppe vittime civili e bambini massacrati

Papa Francesco: porre fine all’escalation, troppe vittime civili e bambini massacratiMilano, 27 ott. (askanews) – “Continuiamo a pregare per la pace, in Ucraina, Palestina, Israele e Libano. Perché si ponga fine all’escalation e si metta al primo posto il rispetto della vita umana che è sacra”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus. “Le prime vittime lì sono nella popolazione civile, troppe vittime innocenti: vediamo immagini di bambini massacrati. Troppi bambini. Preghiamo per la pace”, ha ribadito il Santo Padre.


“E’ triste vedere come nella guerra si distruggono ospedali e scuole”, ha aggiunto Papa Francesco parlando ai fedeli.

La presidente delle Comunità ebraiche italiane: radicalizzazione in Europa favorita da falsi pacifisti

La presidente delle Comunità ebraiche italiane: radicalizzazione in Europa favorita da falsi pacifistiMilano, 27 ott. (askanews) – “La guerra di Israele al terrorismo riguarda anche la reale minaccia, qui nelle nostre città europee, di cellule di radicalizzazione, favorite dal placet di alcune forze politiche, distorsione mediatica quotidiana e dei falsi pacifisti, con l’illusoria adesione a slogan di annientamento e rimozione dell’orrore della Shoah prima, e delle torture subite il 7 ottobre, in questo lungo anno”. Lo ha scritto in una nota la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni nel giorno in cui Israele celebra il lutto nazionale in memoria delle vittime degli attacchi del 7 ottobre 2023.


“Nel giorno annunciato di lutto nazionale in Israele, dedicato al ricordo di tutti i caduti del 7 ottobre, le Comunità ebraiche italiane si stringono e si uniscono al dolore di tutte le famiglie israeliane straziate dall’orrore e in lutto per i caduti civili e militari. Lo Stato ebraico conduce da oltre un anno una guerra di difesa contro il terrorismo fondamentalista islamico – unito nel progetto di sterminio iraniano – per la propria esistenza, fatta di quotidiana convivenza e cultura della vita”, ha aggiunto. “Uno Stato che ha attuato e promosso percorsi di pace e accordi nella regione M.O., evidentemente scomodi a Hamas, Jihad e Hezbollah, sconcertatamente disconosciuti dall’Onu e dalle sue agenzie che collaborano con il terrore. Dinanzi all’inchino ai caduti e la lacerante presa di coscienza interna di quanto avvenuto, di attentati e lanci di droni che ancora oggi proseguono, Anche oggi nel 387-esimo giorno eleviamo la preghiera per il ritorno degli ostaggi, la guarigione dei feriti e il recupero forze dell’animo. Rispondendo anche oggi con la vita che continua”, ha chiosato Di Segni.

Approvato dal Campidoglio il Regolamento sui Poli Civici integrati

Approvato dal Campidoglio il Regolamento sui Poli Civici integratiRoma, 26 ott. (askanews) – Il Campidoglio ha approvato il Regolamento sui Poli Civici integrati di mutualismo sociale


In una nota il coordinamento dei Poli Civici scrive: siamo felicissimi per l’approvazione arrivata oggi dal Consiglio Comunale del “Regolamento comunale sui Poli civici integrati di mutualismo sociale” . Un riconoscimento fondamentale per tutte le realtà territoriali che da anni operano nel Municipi di Roma costruendo sistemi di mutualismo e favorendo un intenso lavoro di welfare di comunità che fa leva sulle azioni concrete portate avanti da associazioni , movimenti sociali , comitati e realtà del terzo settore . Il quadro normativo approvato oggi, rappresenta la legittimazione del lavoro dal basso che è portato avanti con fatica dal tessuto civico e sociale di questa città . La cornice amministrativa darà concreto sostegno alle azioni avviate in questi anni, intervenendo sulle marginalità presenti sui nostri territori, attraverso la gestione di sportelli sociali di prossimità , organizzazione di iniziative di animazione culturale, politica e sociale , creazione di presidi di economia sociale di prossimità fino alla costruzione di tavoli di partecipazione e confronto sulle criticità e sui punti di forza dei quartieri e dei rioni della capitale.


Un ringraziamento va alle forze politiche di maggioranza che, in maniera compatta, hanno lavorato alla scrittura, al miglioramento e all’approvazione oggi della Delibera. Chiediamo che ora sia messa a terra e abbia un’effettiva efficacia a partire dal prossimo Bilancio di Roma Capitale dove si dovranno prevedere delle risorse con la previsione di un capitolo di spesa dedicato al rafforzamento e alla creazione dei poli civici . Finalmente viene riconosciuto il valore sociale della cittadinanza attiva nella costruzione di una comunità e di una città migliore, fatta di relazioni di solidarietà e costruzione di legami sociali. Noi ci siamo!


Aderiscono al Coordinamento Poli civici integrati di mutualismo sociale e reti territoriali – Polo civico Esquilino POLEIS – Mun I – Polo civico Quarticciolo – Mun V – Polo civico Torre Maura – Mun VI – Cinecittà Bene Comune – Mun VII – Polo Civico “Fermenti” – Mun VIII – Polo Civico “Reattiva” – Mun IX – Polo Civico “Ritagli” – Mun XIII + XV – Comitato i Portici di Monte Cervialto – Mun III – Polo Civico San Basilio – Mun IV – Polo civico Casale Caletto – Mun V – Polo Civico Municipio XII – Polo civico e culturale Allarga.menti

Il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, Turetta in aula: volevo toglierle la vita e uccidermi

Il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, Turetta in aula: volevo toglierle la vita e uccidermiVenezia, 25 ott. (askanews) – “Avevo ipotizzato di rapirla in macchina insieme a me, poi allontanarci verso una località isolata e aggredirla, e poi anche togliere la vita a lei e poi a me”. Lo ha detto Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, per la prima volta in aula, al processo in Corte d’Assise a Venezia. Ad interrogarlo il pm Andrea Petroni. E’ presente anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin, che tiene lo sguardo fisso su Filippo, mentre il giovane tiene gli occhi bassi. Il pm ha voluto sapere da Turetta il motivo delle ricerche online su alcune località di montagna nei giorni precedenti per capire se ci potrebbero essere i presupposti della premeditazione. Quell’elenco – ha ammesso il reo confesso – “l’ho scritto la sera del martedì 7 novembre. In quel momento avevo tanti pensieri sbagliati per la testa. È difficile da ammettere però sì, quando ho scritto la lista ho ipotizzato questo piano, di poter fare questa cosa: in un eventuale, futuro momento, di rapirla con me, stare qualche tempo insieme e poi inevitabilmente farle del male, toglierle la vita”. Ha dimostrato turbamento, Turetta, in questa ammissione, aggiungendo poi “ho scritto quella lista perché così è diventato qualcosa di più difficile da tirarsi indietro”. La lista degli oggetti comprendeva nastro isolante, sacchi della spazzatura e anche un badile, poi non acquistato. In auto sono stati trovati due coltelli dentro l’auto. Agli atti, anche una memoria scritta da Turetta, 40 pagine consegnate alle parti in cui ricostruisce, punto per punto, le fasi del femminicidio. Nell’interrogatorio Filippo non hai mai pronunciato finora il nome di Giulia. “Ha punito Giulia perché non voleva tornare con lui. E’ un omicidio premeditato, dove un uomo senza empatia ha colpito. Purtroppo, gli uomini senza empatia sono tutti uguali” ha detto Nicodemo Gentile, avvocato di parte civile per Elena Cecchettin, sorella di Giulia, durante una breve pausa della seconda udienza.


Elena, la sorella di Giulia, non era in aula. Il motivo lo ha spiegato lei stessa, in un messaggio. “Sarebbe per me una fonte di stress enorme e dovrei rivivere nuovamente tutto quello che ho provato a novembre dell’anno scorso. Semplicemente non ne sono in grado”. Intanto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia: “Il nostro pensiero è sempre con papà Gino e con la sorella e il fratello di Giulia, che da un anno fanno i conti con un dolore che non si spegnerà mai”.

Nell’enciclica del Papa: nell’era dell’IA poesia e amore salveranno l’umano

Nell’enciclica del Papa: nell’era dell’IA poesia e amore salveranno l’umanoCittà del Vaticano, 24 ott. (askanews) – “Nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore. Ciò che nessun algoritmo potrà mai albergare sarà, ad esempio, quel momento dell’infanzia che si ricorda con tenerezza e che, malgrado il passare degli anni, continua a succedere in ogni angolo del pianeta”. Lo afferma Papa Francesco nella sua nuova enciclica, la quarta del suo pontificato, dal titolo: “Dilexit nos”, sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, pubblicata oggi.


Francesco cita, a mò di esempio, molti “piccoli dettagli” di umanità che ognuno di noi custodisce nel proprio cuore, fatti di “ordinario-straordinario”, afferma, che “non potranno mai stare tra gli algoritmi”, perché “si appoggiano sulla tenerezza che si conserva nei ricordi del cuore”. “Si potrebbe dire che, – si legge nell’Enciclica – in ultima analisi, io sono il mio cuore, perché esso è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con le altre persone. L’algoritmo all’opera nel mondo digitale dimostra che i nostri pensieri e le decisioni della nostra volontà sono molto più ‘standard’ di quanto potremmo pensare. Sono facilmente prevedibili e manipolabili. Non così il cuore”.


Il cuore, insiste il Papa nella sua enciclica, va riscoperto oggi più che mai, perchè “rende possibile qualsiasi legame autentico, perché una relazione che non è costruita con il cuore – ricorda – è incapace di superare la frammentazione dell’individualismo: si manterrebbero in piedi solo due monadi che si accostano ma non si legano veramente. L’anti-cuore – conclude – è una società sempre più dominata dal narcisismo e dall’autoreferenzialità” e alla fine “si arriva alla ‘perdita del desiderio’, perché l’altro scompare dall’orizzonte e ci si chiude nel proprio io, senza capacità di relazioni sane”, con la conseguenza di diventare incapaci anche “di accogliere Dio”.