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Maltempo, allerta della Protezione civile: temporali e neve, anche in collina

Maltempo, allerta della Protezione civile: temporali e neve, anche in collinaRoma, 4 dic. (askanews) – Una perturbazione di origine atlantica tende a interessare la nostra Penisola, portando precipitazioni nevose sulle regioni del nord-ovest e temporali che, nel corso della giornata di domani, si estenderanno prevalentemente sulle regioni del versante tirrenico, in un quadro di generale aumento della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, lunedì 4 dicembre, nevicate sparse, fino a quote collinari, su Liguria ed Emilia-Romagna, con apporti al suolo da deboli a moderati. Attese, inoltre, sempre dalla sera di oggi, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Toscana, in estensione dapprima a Umbria e Lazio, e successivamente, nel corso della giornata di domani, a Campania, zone interne di Abruzzo e Molise, versanti tirrenici di Basilicata, Calabria e Sicilia. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 5 dicembre, allerta gialla su parte della Toscana, sull’Umbria, sul Lazio, su alcuni settori di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Omicidio Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani: a processo dal 20 febbraio 2024

Omicidio Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani: a processo dal 20 febbraio 2024Roma, 4 dic. (askanews) – Rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani sequestrarono, torturano ed uccisero il ricercatore universitario friulano Giulio Regeni, che fu trovato senza vita in una zona abbandonata fuori Il Cairo il 3 febbraio 2016. Il giudice dell’udienza preliminare Roberto Ranazzi ha in sostanza accolto la richiesta formulata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco. Il processo comincerà il 20 febbraio 2024 davanti alla prima Corte di assise.

Sotto accusa ci sono Quattro agenti ed ufficiali della National Security dell’Egitto: Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, rinviati a giudizio per avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore italiano Giulio Regeni. Nei loro confronti le accuse mosse dal sostituto Sergio Colaiocco variano dal sequestro di persona pluriaggravato al concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate. Giulio Regeni, dottorando all’Università di Cambridge, aveva 28 anni quando sparì il 25 gennaio del 2016 al Cairo. Il giovane ricercatore friulano venne trovato senza vita il 3 febbraio successivo lungo il margine di una strada periferica della capitale egiziana. Regeni era in Egitto per scrivere una tesi sui sindacati e sulle rivendicazioni degli ambulanti.

Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 Egitto

Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 EgittoRoma, 4 dic. (askanews) – Rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani sequestrarono, torturano ed uccisero il ricercatore universitario friulano Giulio Regeni, che fu trovato senza vita in una zona abbandonata fuori Il Cairo il 3 febbraio 2016. Il giudice dell’udienza preliminare Roberto Ranazzi ha in sostanza accolto la richiesta formulata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco. Il processo comincerà il 20 febbraio 2024 davanti alla prima corte di assise.

Sotto accusa ci sono gli agenti ed ufficiali Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.  Nav

Domani a Padova i funerali di Giulia Cecchettin, attese oltre diecimila persone

Domani a Padova i funerali di Giulia Cecchettin, attese oltre diecimila personePadova, 4 dic. (askanews) – Domani a Padova, la città dove studiava, si svolgeranno i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall’ex fidanzato, reo confesso, che è in carcere a Verona. La Prefettura di Padova, i Comuni di Padova e Saonara, il paese natale, la curia, e le forze dell’ordine hanno preso parte ad un vertice in prefettura per organizzare le esequie. Si svolgeranno nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, la seconda piazza più grande d’Europa dopo la piazza rossa di Mosca. Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha chiesto una partecipazione collettiva perché arrivi un messaggio forte.

Tra le autorità confermate, al momento, la Prefettura segnala il governatore del Veneto, Luca Zaia. “L’accesso alla basilica e alla piazza è previsto dalle 9 di domani – ha spiegato il prefetto Francesco Messina nel corso di una conferenza stampa nella sede della Prefettura a Padova – fino 10.45. La funzione inizierà alle 11 e sarà officiata dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla”. Il sindaco di Padova, Sergio Giordani e la sindaca di Saonara, Michela Lazzato, di concerto con la curia stanno gestendo “l’evento di domani – ha proseguito il prefetto – dietro indicazioni specifiche della famiglia di Giulia Cecchettin”. Saranno due le funzioni: quella di Padova alle 11 a Santa Giustina, al termine della quale la salma di Giulia, scortata, lascerà Padova per la seconda funzione, quella delle 14 in forma privata nella chiesa di Saonara. La Basilica di Santa Giustina potrà contenere un numero totale di 1.150, ma ci saranno i maxischermi in Prato della Valle per consentire la partecipazione a chi non potrà entrare. Dentro la basilica siederanno le autorità e le persone accreditate direttamente dalla famiglia. “All’esterno nella piazza antistante la basilica, la piazza sarà divisa in due settori e potrà accogliere migliaia di persone, potremmo superare le 10mila”, ha spiegato il prefetto. Aggiungendo che la limitazione delle persone in basilica è stata prevista per garantire la sicurezza. E un impegno che prevede presidi di tutte tutte le forze di polizia, un piano condiviso da sindaco, questore, comandanti provinciali e vigili del fuoco. Ci saranno presidi medici della Croce verde e 118. Circa 400 uomini a cui si aggiungono i volontari della Protezione civile”. Dopo le esequie a Padova, una volta terminata anche la funzione a Saonara, la salma di Giulia sarà accompagnata al cimitero per la sepoltura.

Università Parma lancia primo bando a cascata da 5 milioni euro

Università Parma lancia primo bando a cascata da 5 milioni euroRoma, 4 dic. (askanews) – Bando per la ricerca e l’innovazione sulla sostenibilità dei sistemi alimentari, dalla produzione al consumo. Filiere alternative alla grande distribuzione, come i mercati all’ingrosso, le catene di approvvigionamento brevi e le reti alternative. Ma anche riduzione, recupero e valorizzazione degli scarti agroalimentari. Scadenza il 22 dicembre

Filiere e reti alternative alla gdo, quali mercati all’ingrosso e filiere corte. Riduzione, recupero e valorizzazione degli scarti agroalimentari, ma anche sostenibilità delle abitudini alimentari dei consumatori come elemento chiave per ridurre l’impatto ambientale del cibo e per la salute delle persone. Sono queste alcune delle finalità progettuali e dei temi di ricerca al centro del bando a cascata lanciato da OnFoods, la rete italiana di ricerca e innovazione per il cibo e la nutrizione sostenibili coordinata dall’Università di Parma e finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La dotazione finanziaria del bando è di 5 milioni di euro, destinati a progetti di ricerca avviati da imprese e organizzazioni di ricerca pubbliche e private che non fanno parte del partenariato ma che sono interessate agli argomenti affrontati da OnFoods. L’obiettivo è coinvolgere organizzazioni esterne interessate a realizzare progetti di ricerca fondamentale e applicata e trasferimento tecnologico nel campo dell’alimentazione e della nutrizione che siano originali, innovativi e di dimensioni medio-grandi.

“I bandi a cascata di OnFoods – commenta il docente dell’Università di Parma Filippo Arfini, coordinatore dello Spoke 1 – rappresentano una grande opportunità, aperta a tutti, di fornire il proprio contributo per rendere più sostenibile il nostro sistema alimentare. I food systems – cioè il modo in cui il cibo viene prodotto e consumato – sono responsabili, infatti, di un terzo delle emissioni globali di gas serra, con un impatto negativo sulla salute dei consumatori. Occorre cambiare paradigma e abbiamo bisogno di idee, strumenti e proposte innovative da parte di tutti i soggetti interessati a realizzare una nuova visione sostenibile dei sistemi alimentari.” Il testo completo del bando a cascata e le modalità di partecipazione sono disponibili alla pagina dedicata sul sito web dell’Università di Parma. Il bando scade il 22 dicembre.

Sinergie per il futuro del cibo. L’hub OnFoods, soggetto attuatore del partenariato esteso, lavora per costruire sinergie tra centri di ricerca e imprese, e funziona come un centro di coordinamento per sette Spoke tematici, ciascuno focalizzato su un aspetto specifico e cruciale del sistema alimentare. Tutti e sette i gruppi lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni riguardanti la sicurezza e la qualità alimentare, la nutrizione e la prevenzione della malnutrizione. La call for action dello Spoke 01 “Global Sustainability”, coordinato dall’Università di Parma, punta a migliorare l’efficienza delle catene del valore alimentare combinando produttività e sostenibilità, promuovendo il trasferimento tecnologico e fornendo accesso al cibo sostenibile per le persone più vulnerabili della società. L’obiettivo è quello di incidere sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale dei sistemi alimentari attraverso strategie che rispettino le scelte dei consumatori, diano priorità alla qualità e alla stagionalità degli alimenti e promuovano l’equità socioeconomica per ridurre la disuguaglianza sociale. Filiere dunque efficienti e sostenibili insieme.

“Questo primo bando a cascata – dichiara il docente dell’Università di Parma Daniele Del Rio, Presidente della Fondazione OnFoods e coordinatore del progetto – inaugura una nuova stagione per la Fondazione, nella quale ciascuno degli Spoke finanzia enti di ricerca pubblica e aziende che, nella forma di piccolo partenariato costituito da 3 a 6 entità, metteranno a terra un progetto che complementi le attività degli affiliati, ma in tutto e per tutto indipendente. L’Università di Parma, che è anche l’ente proponente del nostro progetto PNRR e sede della Fondazione, è il primo Spoke ad emanare un bando a cascata e sarà a breve seguita da tutti gli altri.” Il Progetto OnFoods OnFoods è un progetto finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 (Istruzione e ricerca), Componente 2 (Dalla ricerca all’impresa), Investimento 1.3 (Partenariati Estesi), Tematica 9 “Modelli per un’alimentazione sostenibile”. Il partenariato è costituito da 26 soggetti: 7 enti privati (Barilla, Bolton Food, Cirfood, De’ Longhi, Sacco System, Tecnoalimenti; Confcooperative), 12 enti vigilati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Milano, Sapienza Università di Roma, Università di Bari Aldo Moro, Università di Catania, Università di Milano, Università di Milano-Bicocca, Università Parma, Università di Pavia, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa) e 7 Università e Istituti di Ricerca non vigilati dal Mur (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Fondazione Edmund Mach, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, Libera Università di Bolzano, Università Cattolica del Sacro Cuore). Gli obiettivi dei progetti. Attraverso l’attività degli Spoke saranno perseguiti i 6 macro-obiettivi che OnFoods si impegna a raggiungere nell’arco di 36 mesi. Ovvero promuovere una produzione alimentare sostenibile, favorire una distribuzione alimentare sostenibile, sviluppare tecnologie innovative per la produzione e il consumo di alimenti sostenibili. Ma anche aumentare l’adesione a modelli alimentari più sostenibili, migliorare la qualità degli alimenti e delle diete e infine garantire la sicurezza alimentare per la popolazione generale e per specifici target vulnerabili.

Domani sciopero della sanità: 1,5 mln prestazioni a rischio

Domani sciopero della sanità: 1,5 mln prestazioni a rischioRoma, 4 dic. (askanews) – Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per domani, 5 dicembre. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30 mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50 mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, inizia alle 00.00 del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Allo sciopero possono comunque aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del SSN, compresi gli IRCCS, IZS, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN. Possono aderire anche i medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. Può scioperare anche il personale medico universitario che svolge attività assistenziale presso una Azienda Ospedaliera Universitaria. Per il comparto, può aderire tutto il personale sanitario non medico, afferente alle qualifiche contrattuali del comparto della sanità, operanti nelle ASL, nelle Aziende Ospedaliere e negli enti della sanità pubblica italiana. Sono – come sottolinea una nota diffusa dai promotori dello sciopero – almeno 5 le ragioni della protesta dei camici bianchi e dei professionisti sanitari (infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006): Assunzioni di personale: “Detassazione di una parte della retribuzione. Risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro. Depenalizzazione dell’atto medico. Cancellazione dei tagli alle pensioni”.

In occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader delle Associazioni parteciperanno al SIT-IN previsto a Roma in Piazza SS Apostoli alle ore 11.30. Ecco la mappa delle manifestazioni previste per domani: Torino: Ore 9.30 Ritrovo in Piazza Bengasi. Ore 10.00 Partenza corteo verso il grattacielo della Regione Piemonte. Ore 11.00 Manifestazione davanti alla Regione Piemonte. Genova: Ore 11.00 Sit-in Ospedale Villa Scassi (davanti al Pronto Soccorso). Bologna: Ore 10.00 Assemblea Aula 1 e 2 piano terra del padiglione 3, Ospedale Sant’Orsola. Ore 11.00 Sit-in Con punto stampa Via Albertoni (angolo via Primodì). Roma: Ore 11.30 Sit-in in Piazza SS. Apostoli. Napoli: Ore 11.00 Assemblea presso Holiday Inn Naples Centro Direzionale. Palermo: Ore 11.00 Assemblea presso Ordine dei Medici Via Rosario da Partanna, 22. Bolzano: Ore 14.30 Sit-in Piazza Magnago. Cagliari: Ore 10.30 Sit-in Piazza del Carmine. Trieste: Ore 8.00 Assemblea ASUGI. Udine: Ore 8.00 Assemblea ASUFC.

Caso Orlandi, la lettera anonima: “Cercate documento datato 2019″

Caso Orlandi, la lettera anonima: “Cercate documento datato 2019″Roma, 4 dic. (askanews) – Il 13 novembre scorso, una lettera anonima relativa alla scomparsa di Emanuela Orlandi, è stata recapitata all’Università Niccolò Cusano presso la redazione di Radio Cusano Campus, alla cortese attenzione di Fabio Camillacci, giornalista del Cusano Media Group e di Pietro Orlandi, il quale, nel frattempo, aveva già ricevuto una lettera identica. Lo stesso Fabio Camillacci, dopo aver consegnato la missiva ricevuta all’avvocato Laura Sgrò per confrontarla con quella arrivata alla famiglia Orlandi e metterla agli atti, di comune accordo con il legale e Pietro Orlandi ha deciso di rivelare il testo della lettera solo ieri sera nella puntata di “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia Tv. Nella lettera c’è un vero e proprio enigma da risolvere, un rebus, un rompicapo. Di seguito il testo integrale della lettera anonima:

“Si dice che presso la procura di Roma, sia conservato un documento datato 2019, relativo una figura femminile. Una donna con un nome “mariano” con uno strano accento anglosassone/AMERICANO? Il nome prefigura ambienti celesti, elevati, intoccabili, necessari di maggIORe attenzione; la donna inconsapevolmente (!?)…prevede Clearstream…e bar “d’ORO” retriever. Sembra quasi un film…”il ladro di bambini/E”?”. Il riferimento principale del testo è a un misterioso documento acquisito dalla Procura di Roma nel 2019, ma anche a una donna che in qualche modo sarebbe venuta a conoscenza del caso di Emanuela. Una donna con nome “mariano” tipo Fatima o Lourdes per esempio. E poi i riferimenti all’AMERICANO, famoso telefonista anonimo nei primi giorni della scomparsa di Emanuela Orlandi e allo IOR, Istituto Opere di Religione, la Banca vaticana al centro di gravissimi scandali nel periodo del sequestro Orlandi. È possibile che l’autore voglia indicare un movente di tipo economico? Sembra dimostrarlo anche la citazione della parola “Clearstream”, che fa riferimento ad attività bancarie e finanziarie su scala europea, con movimentazione di fondi in entrata/uscita dal Lussemburgo.

Intervenuto a “Crimini e Criminologia su Cusano Italia TV, Pietro Orlandi ha detto: “Francamente sono anche un po’ stanco di questa gente che invece di aiutarmi manda lettere con certi enigmi. Se questa persona che ci ha scritto sa qualcosa, ci aiuti veramente. Ecco, uno che fa queste cose è uno come Marco Fassoni Accetti; anzi non escludo che possa esserci proprio lui dietro quest’ennesima lettera anonima. Persone così non ci sono affatto utili: la persona che ha scritto queste cose con un preciso riferimento a un fascicolo del 2019 presente presso la Procura di roma, se sa davvero qualcosa la dica, altrimenti taccia perchè non è utile. Certa gente non la sopporto più”. Pietro Orlandi, parso stanco e amareggiato anche per il comportamento delle istituzioni, si è sfogato e ne ha approfittato per lanciare un appello ai parlamentari della Commissione d’inchiesta e a tutti i partiti: “Ci sono troppe cose e troppi comportamenti strani e ostruzionistici che non mi piacciono visto che ancora non sono stati scelti i nomi che faranno parte della Commissione e visto che peraltro è stata inserita una clausola che non prevede limiti di tempo. E’ evidente che questa Commissione non piace al Vaticano e la Santa Sede ha fatto, sta facendo e farà di tutto per ostacolarla. Camera e Senato ci hanno promesso che si sarebbero impegnati; io ci credo a questo. Però, se davvero vogliono aiutarci devono accelerare i tempi, perché già hanno perso troppo tempo. Purtroppo, finchè tutti i partiti non presentano i nomi dei 20 deputati e 20 senatori che ne faranno parte, la Commissione non può cominciare a lavorare. Quindi, il mio appello è questo: presentate presto questi 40 nominativi ai presidenti di Camera e Senato, affinchè la Commissione possa finalmente partire. Io vi sto aspettando, non vedo l’ora di essere convocato; anche perché se con tre inchieste aperte non riusciamo a fare un passo avanti, la vedo davvero dura. E non mi capacito di questo fatto: ma perché in Italia la ricerca della verità e della giustizia devono sempre trovare ostacoli? Purtroppo, però questa è la realtà: verità e giustizia vengono sempre più calpestate dallo Stato e dal Vaticano”. A Cusano Italia Tv è intervenuta anche la grafologa Candida Livatino che ha analizzato i caratteri scritti a penna dall’autore nell’intestazione della lettera anonima. L’esperta di scrittura ritiene che si tratti di una persona caratterizzata da tratti narcisistici ed egocentrici: “Le lettere che dovrebbero essere curve, sono invece quadrate e ci sono molte angolosità che segnalano una persona aggressiva, priva di valori, che vive in un mondo creato dalla sua fantasia”.

Schlein: sul caso Regeni chiediamo verità e giustizia

Schlein: sul caso Regeni chiediamo verità e giustiziaRoma, 4 dic. (askanews) – “Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, che stamane è davanti al tribunale di Roma per la ripresa dell’udienza preliminare per il caso del ricercatore friulano ucciso nel febbraio 2016 in Egitto. “Speriamo che oggi ci possa essere finalmente la partenza di un processo che è stato molto atteso e a lungo ostacolato – ha continuato Schlein – ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016”.

Quindi Schlein ha sottolineato: “Siamo qui perché bisogna stare accanto alla famiglia di Giulio fino a quando non otterremo la piena verità su chi ha ucciso, su chi ha torturato e su chi sono i mandanti dell’efferato omicidio di un ricercatore italiano, di un ricercatore europeo. Chiediamo verità e giustizia e non ci fermeremo fino a quando non verrà fuori”.

Neve in pianura, poi arriva il Ciclone dell’Immacolata

Neve in pianura, poi arriva il Ciclone dell’ImmacolataRoma, 4 dic. (askanews) – I prossimi sette giorni saranno caratterizzati da ben due vortici ciclonici, il primo porterà un po’ di neve in pianura mentre il secondo, atteso per venerdì 8 dicembre giorno dell’Immacolata, provocherà una forte fase di maltempo su alcune regioni.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ha pochi dubbi sull’evoluzione del tempo per i prossimi giorni. I principali centri di calcolo sono concordi e così la previsione potrebbe avere buone probabilità di realizzazione. Tra lunedì e martedì un ciclone attivo tra le Isole Britanniche e la Francia invierà una perturbazione sull’Italia che scorrerà, quanto meno al Nord, su un cuscino di aria gelida entrata in Italia nella giornata di domenica. Queste saranno le condizioni ideali per vedere la neve fino in pianura. Nel corso del pomeriggio su Piemonte e Lombardia sono attese nevicate fino a quote pianeggianti e anche se gli accumuli non saranno importanti la neve potrebbe causare delle problematiche alla circolazione stradale. Neve prevista fino alle prime ore di martedì con possibili accumuli di qualche centimetro a Torino, Bergamo, Alessandria, Asti, Cuneo, sul resto del Piemonte pianeggiante e inoltre anche sull’Emilia come a Piacenza, Parma, Reggio, meno probabile ma pur sempre possibile, magari mista a pioggia anche a Bologna. In montagna le nevicate, fino in valle, risulteranno perlopiù modeste. La perturbazione nel corso di martedì abbandonerà lentamente il Nord per concentrarsi sul Centro-Sud tirrenico con rovesci diffusi su Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Sugli Appennini la neve scenderà sopra i 1200-1300 metri.

Successivamente ci sarà un breve respiro anticiclonico e così le giornate di mercoledì e giovedì risulteranno prevalentemente soleggiate salvo locali piogge sul basso Tirreno, ma già da giovedì sera si avvicinerà all’Italia un nuovo ciclone. Venerdì 8 dicembre infatti, giorno dell’Immacolata, il vortice piomberà sull’Italia e si posizionerà sul Mar Ligure e successivamente si sposterà sulla Sardegna. In questo contesto il tempo subirà un rapido, ma forte peggioramento dapprima al Nordovest e poi sui settori occidentali italiani, soprattutto in Sardegna e Sicilia. Le precipitazioni potrebbero risultare molto abbondanti con rischi idrogeologici. La neve cadrà inizialmente anche in pianura sul Piemonte. La perturbazione collegata al ciclone abbandonerà rapidamente l’Italia già nel corso del weekend 9-10 dicembre.

”Qualità della Vita 2023″, vince Udine. Poi Bologna e Trento

”Qualità della Vita 2023″, vince Udine. Poi Bologna e TrentoRoma, 4 dic. (askanews) – E’ la provincia di Udine ad aggiudicarsi – per la prima volta – il primo posto nella classifica della “Qualità della Vita 2023”, la ricerca del Sole 24 Ore, arrivata al 34mo anno, che misura il benessere della popolazione italiana con 15 indicatori.

Sul podio, al secondo posto c’è Bologna (-1 rispetto al 2022) e al terzo posto la provincia di Trento (+ 2). Nella top ten, dal quarto posto in poi si trovano Aosta (+2), Bergamo (+9), Firenze (-3), Modena (+10), Milano (0), Monza e Brianza (+14), Verona (+6).

Riguardo le altri grandi città, Roma è 35ma (-4), Torino 36ma (+4), Napoli scivola invece al terzultimo posto, 105ma (-7). Chiudono la classifica Caltanissetta (-1) e Foggia (-3).