Jovanotti ha avuto un incidente stradale a Santo Domingo, è in ospedale ma non è graveRoma, 16 lug. (askanews) – E’ finita male la vacanza a Santo Domingo per Jovanotti, vittima di un incidente stradale. Il cantante è caduto in bicicletta, è stato ricoverato prontamente in ospedale, dove hanno ricontrato diverse fratture. Non è grave.
A dare notizia dell’incidente è stato lo stesso cantante in un post pubblicato sul suo account ufficiale su Til Tok. “Mi sono rotto la clavicola e il femore in tre punti, mi fa malissimo – ha detto nel microfilmato pubblicato dal letto di ospedale – però ho trovato un ortopedico a santo Domingo e domani, forse lunedì mi operano….Sono qua sono vivo, sto bene mi hanno dato un antidolorifico. Stavo facendo un giro bellissimo, splendido – racconta ancora Jovanotti – in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero. Devo dire che i dominicani mi hanno soccorso con moltissima cura…mi hanno visto e hanno chiamato l’ambulanza immediatamente, sono stati eccezionali”.
A Lampedusa è inarrestabile il flusso di arrivi di migrantiLampedusa , 15 lug. (askanews) – Sbarchi, salvataggi e hotspot di Lampedusa ancora una volta pieno. Solo nelle ultime ore, circa mille persone sono state recuperate in mare dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, 350 migranti solo nell’ultimo sbarco di questa notte. Tra loro circa 80 donne, 8 delle quali in stato di gravidanza avanzato. In questo periodo sono sempre più numerose le presenze sui barchini di bambini e minori, anche non accompagnati.
Nel recupero in mare di questa notte almeno 30 bambini (di cui due neonati), sono giunti nella più grande delle isole Pelagie. Nelle scorse ore si sono registrati anche tre sbarchi direttamente sulla spiagge della Guitgia, Cala Palme e Cala Madonna, prontamente intercettati dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza. Un’altra imbarcazione è stata recuperata nel Mediterraneo da una nave ONG che è stata dirottata direttamente in Sicilia, per non appesantire ulteriormente le presenze all’hotspot di Lampedusa.
Ondata di caldo record, 15 città da bollino rossoRoma, 15 lug. (askanews) – Ondata di caldo record, massime vicine ai 45 gradi. Quindici città da bollino rosso. “Da lunedì – informa 3bmeteo – si preannuncia una settimana di caldo anomalo sull’Italia per via di una eccezionale ondata di calore che stazionerà per più giorni sul Mediterraneo”. Secondo gli esperti “oltre l’intensità altra caratteristica sarà l’estensione del caldo anomalo; dalla Spagna orientale all’Italia, fino a toccare la Francia meridionale e i Balcani”, sottolinea Francesco Nucera di 3bmeteo.
“Le temperature – proseguono gli esperti – continueranno ad aumentare giorno dopo giorno ed entro metà settimana si potranno raggiungere valori eccezionali con punte anche di 42-45°C al Centro Sud. Sul 60% delle regioni potranno verificarsi i 40°C. Il caldo – continua Nucera – si avvertirà anche di notte. Non si escludono nuovi potenziali record di caldo”. “Farà caldo anche al Nord dopo i temporali degli ultimi giorni ma sarà meno intenso. Proprio a causa del prolungarsi dell’onda di calore e per l’assenza di ventilazione crescerà l’umidità; di conseguenza aumenterà il disagio corporeo per l’afa. Secondo le previsioni l’ondata di caldo dovrebbe attenuarsi in terza decade a partire dalle regioni settentrionali con temporali anche forti mentre si concentrerà via via al meridione”. “L’ondata di caldo fa parte di una serie di eventi intensi che stanno interessando in contemporanea l’emisfero nord – dice il meteorologo di 3bmeteo Francesco Nucera – quali le ondate di calore su Nord Africa, Usa meridionali, Medio Oriente e Asia meridionale, nonché le inondazioni su India, USA, Cina e Giappone. Queste particolari situazioni simultanee, che portano fenomeni estremi, si verificano più spesso e sono una conseguenza dei cambiamenti climatici. Dagli anni 2000 l’anticiclone africano è quasi una costante delle nostre estati tanto da averle cambiate rendendole molto più calde”, conclude l’esperto.
Ambiente, il Consiglio di Stato sospende l’abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5Roma, 14 lug. (askanews) – Il Consiglio di Stato oggi ha accolto le richieste di sospensiva per l’abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5. Questa decisione “dà fiducia e speranza a quanti si battono per la salvezza degli animali condannati a morte dalla Provincia autonoma di Trento. Siamo soddisfatti”. Lo scrivono Enpa, Leidaa e Oipa, che hanno presentato insieme uno dei ricorsi di associazioni animaliste trattati a palazzo Spada.
“Benché la questione resti sub judice nel merito – osservano le tre organizzazioni – ne escono rafforzate, le ipotesi alternative all’abbattimento, voluto con ossessiva tenacia, ma scarsi argomenti, dal presidente della PAT Fugatti, che sulla pelle degli orsi sta costruendo tutta la sua campagna elettorale per il voto del prossimo ottobre. La decisione odierna, però, esclude che Fugatti possa arrivare all’appuntamento con le urne da soddisfatto killer di plantigradi. Per abbattere degli orsi, animali di specie protetta e patrimonio dello Stato, uno dei quali, peraltro, già prigioniero e quindi non più pericoloso, non basta la semplice volontà politica di abbattere, sorretta dal tornaconto elettorale. Il Consiglio di Stato dice chiaramente: “Il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedieà si può ricorrere alla misura più grave solo ove sia provata, nei l’impossibilità di adottare la misura meno cruenta”. E i magistrati aggiungono, significativamente: “Proprio in virtù delle lamentate carenze strutturali e nell’asserita situazione emergenziale, era compito dell’Amministrazione quello di valutare ogni misura intermedia tra la libertà e l’abbattimento dell’animale e, quindi, anche l’ipotesi del trasferimento in una struttura diversa da quelle di proprietà della Provincia, eventualmente anche fuori dal territorio nazionale, atteso che, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa appellata e dal Collegio di primo grado, tale misura non presenta caratteristiche ‘extra ordinem’, trattandosi pur sempre di una forma di captivazione realizzata mediante esternalizzazione”.
Quindi “l’amministrazione potrà rivalutare – sussistendone i requisiti – le proposte provenienti dal mondo dell’associazionismo nell’ottica di valorizzazione delle forme di sussidiarietà orizzontale, nel rispetto dei vincoli della Costituzione”. Una pronuncia che mette in plastica evidenza tutte le carenze dell’istruttoria seguita dalla PAT e lascia ben sperare per il futuro degli orsi. MJ5, in particolare, fino alla pronuncia nel merito, potrà essere catturato, ma non abbattuto.
Madeleine Mccann, docu-serie sul caso della bimba inglese scomparsaRoma, 14 lug. (askanews) – La scomparsa di Madeleine McCann è una tragedia senza precedenti e la polizia e le autorità competenti stanno ancora lavorando per trovare risposte. Attraverso la docu-serie “Madeleine Mccann: il primo sospettato” in onda il 16 luglio alle 22, in prima visione assoluta in esclusiva su Crime+Investigation (canale 119 di Sky), si cerca di approfondire il caso nella speranza che chi abbia informazioni sulla scomparsa di Madeleine si faccia avanti e aiuti nella ricerca della verità.
A Praia da Luz, Portogallo, la polizia portoghese riceve una chiamata alle ore 21.05 del 2 maggio 2007 a seguito della scomparsa di una bambina britannica di 4 anni, Madeleine McCann, dall’appartamento dove alloggiava con i suoi genitori. Da allora, le autorità portoghesi e quelle britanniche, hanno condotto indagini approfondite nel tentativo di ritrovarla ma, nonostante gli sforzi messi in campo, la verità sulla scomparsa di Madeleine McCann rimane ancora sconosciuta. Nel corso dell’indagine sono emersi diversi sospetti e tante teorie sulla scomparsa della piccola, ma nessuna di queste piste si è rivelata utile. La polizia continua a lavorare duramente per trovare qualsiasi informazione che possa portare alla sua scoperta. Questa vicenda ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, suscitando un forte interesse mediatico. La famiglia McCann, insieme a molte altre persone, ha continuato a chiedere giustizia per Madeleine e spera ancora di poterla un giorno riabbracciare.
La docu-serie è distribuita da Blue Ant International.
L’aspartame è stato classificato come possibile cancerogeno dall’OmsRoma, 14 lug. (askanews) – L’aspartame, dolcificante comunemente utilizzato da circa quarant’anni in migliaia di prodotti di consumo quotidiano in tutto il mondo, è stato dichiarato “possibile cancerogeno”. L’annuncio – del Centro Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), l’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) responsabile di elencare le cause del cancro – aggiunge un peso decisivo alla controversia che accompagna questa sostanza chimica da diversi decenni.
L’aspartame, che può essere identificato anche con il codice “E951” sul retro dei prodotti, è stato inserito nel Gruppo 2B della classificazione Iarc, insieme ad altri 322 agenti con effetti e origini diverse come i contraccettivi progestinici, la benzina, il clordecone e l’aloe vera. Si tratta del terzo livello di gravità, dopo i “probabili” cancerogeni come la carne rossa o il glifosato e le sostanze classificate come cancerogene per l’uomo, come l’alcol o il tabacco. In pratica, questo significa che il livello di evidenza scientifica non è ancora sufficiente per classificare definitivamente l’aspartame come cancerogeno, ma che esistono seri segnali. Venticinque esperti indipendenti hanno esaminato un patrimonio di 1.300 studi scientifici pubblicati negli ultimi anni sull’aspartame. Quelli che hanno esaminato i meccanismi d’azione della sostanza sull’organismo hanno individuato prove di stress ossidativo, infiammazione cronica o assunzione di nutrienti, ma non sono stati considerati conclusivi per quanto riguarda la sua genotossicità, cioè la sua capacità di generare danni irreversibili al genoma. Per quanto riguarda gli esperimenti sugli animali, alcuni studi, in particolare quelli condotti dall’Istituto Ramazzini in Italia, hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di tumori nei topi e nei ratti che consumano alte dosi di aspartame. Questa evidenza è considerata “limitata” dagli esperti a causa di alcuni pregiudizi negli studi.
Infine, tre studi epidemiologici condotti in Europa e negli Stati Uniti hanno stabilito un legame con un aumento del rischio di cancro al fegato, più specificamente di carcinoma epatocellulare, nei consumatori abituali di bevande addolcite artificialmente. Anche in questo caso, il livello di evidenza è stato giudicato “limitato”, a causa del numero insufficiente di studi.
Dopo Cerbero sarà l’anticiclone Caronte ad infiammare l’ItaliaRoma, 13 lug. (askanews) – L’anticiclone africano Cerbero sta concedendo una pausa sulle regioni settentrionali dove si stanno abbattendo violenti temporali con forti raffiche di vento, come accaduto in provincia di Como, Varese e Treviso. Dopo questa temporanea debacle dell’anticiclone ci penserà l’alta pressione sub-tropicale Caronte a riportare la tranquillità atmosferica e una nuova e più potente fiammata africana. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna la coda di una perturbazione atlantica riuscirà a raggiungere il Nord dove scoppieranno temporali a tratti molto forti. Le precipitazioni, a macchia di leopardo, impattando con le varie zone, potranno provocare intense grandinate con chicchi di grosse dimensioni e forti raffiche di vento (anche a oltre 100 km/h, i cosiddetti down burst, da non confondere con le trombe d’aria). Sul resto d’Italia continuerà a fare caldo e anche molto dato che in Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna i valori massimi supereranno i 40°C! Dopo questa passata temporalesca la pressione tornerà ad aumentare e sarà ancora l’anticiclone africano a dominare la scena meteorologica su tutta l’Italia. Ma Cerbero, nel corso del weekend, passerà il testimone al più rovente anticiclone Caronte che, come il personaggio dell’inferno dantesco, ci traghetterà nel cuore dell’estate.
Sarà da domenica che con Caronte le temperature avranno un’improvvisa impennata e così i 38-39°C saranno facilmente raggiungibili in Toscana e Lazio come a Firenze e a Roma, oltre i 42°C in Sardegna. Ma non è finita qui. Nei primi 3-4 giorni della prossima settimana l’anticiclone africano Caronte raggiungerà la massima potenza di calore. Per alcune città potrebbero cadere degli storici record di caldo, come a Roma. I dati attuali prevedono una temperatura massima di 43°C nella capitale (il record è di 40°C), 42 a Firenze, 41 a Bologna, 38-40°C sulla Pianura Padana, lungo le coste adriatiche, e fino a 47-48°C in Sardegna. Come sempre oltre al caldo intenso diurno si dovrà fare i conti pure con l’afa che renderà insopportabili le notti di molti italiani.
In appello i fratelli Bianchi condannati a 24 anni di carcere per l’omicidio di Willy MonteiroRoma, 12 lug. (askanews) – Cade in appello la condanna all’ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in relazione all’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso durante un pestaggio a Colleferro, nel settembre del 2020. La pena decisa dai giudici della corte d’assise d’appello è quella di 24 anni di reclusione. Per i Bianchi sono state riconosciute le attenuanti generiche. Sono state invece ribadite le altre condanne: 21 anni inflitti a Mario Pincarelli e i 23 anni a Francesco Belleggia.
Secondo il Rapporto Invalsi 2023 nella scuola permane il divario fra Nord e SudRoma, 12 lug. (askanews) – Alle medie – scuola secondaria di primo grado – i risultati del Rapporto Invalsi 2023 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in miglioramento.
A livello nazionale – informa l’ente di ricerca – gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: Italiano: 62% (+1 punto percentuale rispetto al 2022, invariato rispetto al 2021), Matematica: 56% (invariato rispetto al 2021 e al 2022), Inglese-reading (A2): 80% (+2 punti percentuali rispetto al 2022 e +4 punti percentuali rispetto al 2021), Inglese-listening (A2): 62% (+3 punti percentuali rispetto al 2022, +5 punti percentuali rispetto al 2021 e +11 punti rispetto al 2018, inizio della rilevazione). I divari territoriali rimangono molto ampi, evidenzia l’Invalsi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi (al massimo al livello 2), che si attesta attorno al 50% della popolazione scolastica in Italiano, al 55-60% in Matematica, al 35-40% in Inglese reading e al 55-60% in Inglese-listening (ossia che non raggiungono l’A2).
Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. Il confronto nel tempo degli esiti della scuola primaria mostra un indebolimento dei risultati in tutte le discipline osservate e sia nella seconda che nella quinta classe. In II primaria i risultati di Italiano e di Matematica sono più bassi di quelli del 2019 e del 2021 e, sostanzialmente in linea con quelli del 2022. In V primaria i risultati del 2023 sono più bassi di quelli degli anni precedenti, compreso il 2022, in tutte le discipline, incluso l’Inglese, sia lettura (reading) sia ascolto (listening). Le prove hanno coinvolto oltre un milione di allievi delle scuole primarie (classe II e classe V), circa 570mila studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di un milione di studenti della scuola secondaria di secondo grado.
Pur se in misura ridotta, già dalla II primaria – evidenzia l’Invalsi – cominciano ad evidenziarsi leggeri divari territoriali, più marcati nella V classe rispetto alla II e soprattutto più evidenti per la Matematica e l’Inglese(listening). Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi. In seconda elementare in Italiano circa il 69% (era il 72% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Basilicata e Umbra sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria e la Sicilia quelle con le quote più basse. In Matematica circa il 64% (era il 70% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Provincia Autonoma di Trento e Basilicata sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse.
Per quanto riguarda la quinta classe della scuola primaria, in Italiano circa il 74% (era l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Umbria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Sicilia è quella con la quota più bassa. In Matematica circa il 63% (era il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Umbria, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse. Nelle quinte anche i risultati in Inglese sono in calo rispetto al 2022. L’87% (era il 94% nel 2022) degli allievi raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading), mentre nella prova di ascolto (listening) è l’81% di allievi (erano l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. Calabria, Sicilia e Sardegna sono le regioni con le quote più elevate di allievi che non raggiungono il prescritto A1 sia nella prova di Reading sia in quella di Listening.
Mattarella ricorda Alfonso Giordano, “integerrimo presidente del ‘maxiprocesso’ alla mafia”Roma, 12 lug. (askanews) – “In occasione dell’intitolazione dell’Aula della Prima Sezione Civile del Tribunale di Palermo alla memoria di Alfonso Giordano, desidero unirmi al suo ricordo. Magistrato integerrimo, dotato di eccezionali capacità professionali, il dottor Giordano, nella sua lunga e prestigiosa carriera, si è distinto per l’esemplare dedizione all’esercizio della giurisdizione, fondando la propria autorevolezza, oltre che sull’indiscussa preparazione giuridica, sulla sua riconosciuta levatura morale. Con autentico spirito di servizio, dopo il rifiuto di alcuni colleghi, accettò di presiedere il ‘maxiprocesso’ in Corte di Assise, contribuendo in maniera determinante a una tappa fondamentale nella lotta alla mafia nel nostro Paese, assicurando l’applicazione del diritto con coraggiosa fermezza”. Così il presidenre della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Corte di Appello di Palermo, Matteo Frasca e al presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini.
“Il ricordo dell’integrità che caratterizzò l’assolvimento da parte sua delle funzioni giudiziarie costituisce riferimento per una sempre maggiore affermazione della cultura della legalità che, attraverso la forza del diritto, consente di contrastare ogni forma di prevaricazione, specie di quella mafiosa. Ai parenti e a quanti interverranno alla manifestazione commemorativa, rivolgo un saluto cordiale e partecipe”, ha concluso il Capo dello Stato.