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Papa, fonti del Vaticano: ha fatto colazione e ha iniziato la terapia

Papa, fonti del Vaticano: ha fatto colazione e ha iniziato la terapiaCittà del Vaticano, 3 mar. (askanews) – Dopo aver “riposato bene tutta la notte”, nel suo diciottesimo giorno di ricovero al policlinico Agostino Gemelli di Roma Papa Francesco “ha fatto colazione e ha cominciato la terapia della giornata”.


Questa mattina, fanno sapere fonti vaticane, “non ci sono stati cambiamenti” rispetto alle abitudini di Bergoglio degli ultimi giorni: le sue condizioni, come sempre, saranno valutate dai medici “nell’arco della giornata” e “questa sera si avranno indicazioni più precise”, ma in ogni caso – come spiegava il bollettino di ieri sera – la situazione sembra “stabilizzarsi” e questo “è un buon segno”. Anche riguardo la polmonite, ricordano ancora le fonti vaticane, “fino a ieri la situazione era stabile” e seguirebbe “un evolversi naturale con le terapie” somministrate in questi giorni.


Oggi, infine, “non sarebbero previsti esami particolari” per il Papa.

Papa Francesco: prego per la martoriata Ucraina

Papa Francesco: prego per la martoriata UcrainaCittà del Vaticano, 2 mar. (askanews) – Il Papa prega per la pace, anche dal Policlinico Gemelli dove si trova ricoverato dal 14 febbraio. “Anch’io prego per voi. E prego soprattutto per la pace – ha detto nel testo scritto per l’Angelus -. Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu. Ci affidiamo fiduciosi a Maria, nostra Madre”.


“Sorelle e fratelli, vi mando questi pensieri ancora dall’ospedale, dove come sapete mi trovo da diversi giorni, accompagnato dai medici e dagli operatori sanitari, che ringrazio per l’attenzione con cui si prendono cura di me. Avverto nel cuore la ‘benedizione’ che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti”. Lo scrive il Papa nel testo dell’Angelus, il terzo, dal Policlinico Gemelli, dove si trova ricoverato per il 17esimo giorno a causa di una polmonite bilaterale. Per la terza domenica di fila, il Papa è costretto a rinunciare alla recita della preghiera dell’Angelus. Ma nel testo inviato ringrazia tutti “per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come ‘portato’ e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti”, ha scritto Bergoglio che ha concluso l’Angelus salutando i fedeli con un: “Buona domenica e arrivederci”.

Papa, parametri emodinamici restano stabili. Nessun altro broncospasmo

Papa, parametri emodinamici restano stabili. Nessun altro broncospasmoCittà del Vaticano, 1 mar. (askanews) – I parametri emodinamici di Papa Franesco, “si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente”. Così recita il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, diffuso questa sera. Il Papa, dopo quella di ieri, “non ha presentato episodi di broncospasmo” ed è sempre vigile ed orientato”, aggiunge la nota dei medici che aggiungono che “la prognosi rimane riservata”. “Nel pomeriggio – si conclude – ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera”.

E’ morto Fulco Pratesi fondatore del Wwf Italia

E’ morto Fulco Pratesi fondatore del Wwf ItaliaMilano, 1 mar. (askanews) – E’ morto a Roma all’età di 90 anni Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia e pioniere del movimento ambientalista in Italia. Lo comunica in una nota il Wwf Italia. Architetto, giornalista, autore, disegnatore, è stato a lungo presidente del Wwf Italia. E’ stato anche parlamentare dal 1995 al 1997 con i Verdi.


Pratesi, nato a Roma nel 1934 e sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, è entrato presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s’innamorò degli animali e del disegno, racconta nella nota il Wwf. Dopo un’infatuazione giovanile per la caccia, convertì il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. La sua seconda vita, ricostruisce il Wwf, iniziò nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si parò di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquistò una macchina fotografica. Presto decise di impegnarsi per la conservazione, tanto da abbandonare la professione di architetto. Saputo della nascita del World Wildlife fund in Svizzera, li contattò per far nascere la sezione italiana. “Ma dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto” fu la risposta. Con famiglia e già quattro figli, non era facile. Riuniti alcuni amici illuminati nel suo studio di architetto, nacque nel 1966 il Wwf Italia. Seppe trasformare un sogno per pochi (la protezione della natura in Italia, la tutela di animali allora braccati come lupi e orsi) in una realtà consolidata. Con un atto di coraggio e pochi soldi in cassa (i primi soci si erano autotassati), la prima azione del neonato Wwf Italia fu quella di acquisire i diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita dell’Oasi di protezione e del “modello Oasi”, che contraddistingue il Wwf Italia dagli altri Wwf nel mondo. Oggi le aree gestite o di proprietà sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura.


Fondamentale è stato anche il suo contributo alla nascita del sistema dei Parchi nazionali, attraverso studi, piani e la spinta all’approvazione della legge quadro sulle aree protette del 1991. Nel 1985, l’Associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – con un vero e proprio crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione. Nel 2020 l’Università di Palermo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Biodiversità e biologia ambientale. Era presidente onorario del WWF Italia e Direttore Responsabile dello storico magazine Panda sin dalla sua fondazione. Il suo contributo è stato attivo fino all’ultimo. La moglie Fabrizia – il loro un sodalizio iniziato oltre 70 anni fa – si era spenta meno di 5 mesi fa, il 4 ottobre 2024: lascia 4 figli e 6 nipoti. Il suo cagnolino, Robin, 14 anni, se ne è andato nei giorni scorsi, pochi giorni dopo il ricovero di Fulco.

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complesso

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complessoCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco nel primo pomeriggio di oggi, “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”. E’ quanto riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, diffuso questa sera dalla Sala stampa della Santa Sede, giunto al suo quindicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.


“Il Santo Padre – prosegue la nota – è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche”. La prognosi, continua il bollettino medico, “permane pertanto ancora riservata”. Dopo la crisi respiratoria, Bergoglio “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Una mascherina, riferiscono fonti vaticane, che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”. La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.


Quello di Papa Francesco, pertanto, resta “un quadro clinico complesso” che non ha mai portato a far dichiarare ai medici “che è fuori pericolo”. Serviranno ora 24-48 ore, concludono le fonti vaticane, per “valutare se questo nuovo episodio ha avuto una incidenza sul quadro clinico complessivo e se ci sono stati peggioramenti”.

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisi

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisiCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco, dopo la crisi respiratoria di questo pomeriggio, “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Lo riferiscono fonti vaticane dopo il bollettino medico di questa sera. Una mascherina che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”.


La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.

Il Papa continua i trattamenti e la fisioterapia respiratoria al Gemelli

Il Papa continua i trattamenti e la fisioterapia respiratoria al GemelliCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Nel suo ricovero al Policlinico Agostino Gemelli, Papa Francesco “continua la terapia” somministrata dai medici, “i trattamenti e la fisioterapia respiratoria”: questa mattina ha fatto colazione e ha letto alcuni quotidiani, non ha ricevuto visite né avuto incontri. Lo fanno sapere Fonti Vaticane. Riguardo l’attesa nuova conferenza stampa con i medici del Gemelli, è difficile si tenga oggi: ancora non è calendarizzata, ma non si esclude che sarà nei prossimi giorni.

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più critico

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più criticoCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – Papa Francesco “è uscito dal momento più critico” e dalla fase di “criticità” si è tornato al “quadro complesso”. E’ quanto riferiscono fonti vaticane, secondo cui il Papa sta alternando l’ossigenazione ad alti flussi con ventimask, ovvero mascherine di ossigeno. “E’ una soluzione più leggera rispetto all’ossigeno ad alti flussi”, precisano fonti vaticane, che fanno notare come “per la seconda volta non si utilizza il termine condizione critica”.


“E’ un bollettino che descrive un ulteriore miglioramento”, precisano le fonti, ma “è anche un segnale che si riservino la prognosi” e questo significa “che i medici nutrono ancora delle preoccupazioni”. Sull’Angelus di domenica, le fonti vaticane non si sbilanciano. “E’ ovvio che al Papa piacerebbe vedere la gente, attendiamo di vedere cosa succederà domenica”.

Il Papa sta meglio

Il Papa sta meglioCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano anche nella giornata odierna in miglioramento. Oggi ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi con ventimask”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera riguardo alle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo quattordicesimo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli.


“In considerazione della complessità del quadro clinico, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera. “Il Santo Padre – aggiunge il bollettino – ha dedicato la mattina alla fisioterapia respiratoria alternandola al riposo, mentre il pomeriggio dopo una ulteriore seduta di fisioterapia si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato sito al decimo piano, ricevendo l`Eucarestia; quindi si è dedicato alle attività lavorative”. 


 

Migranti, Piantedosi: il Consiglio di Stato fa chiarezza su critiche pretestuose

Migranti, Piantedosi: il Consiglio di Stato fa chiarezza su critiche pretestuoseRoma, 27 feb. (askanews) – “Il Consiglio di Stato, con recente sentenza del 25 febbraio (a seguito di ricorso relativo a precedenti interventi in mare effettuati proprio dalla ‘Geo Barents’), ha stabilito che è pienamente corretto che sia il Ministero dell’Interno, sulla base delle sue valutazioni, a stabilire il porto di sbarco delle navi che trasportano i migranti. Questo perché, in casi del genere, oltre alla logistica, devono essere valutati anche i profili dell’ordine pubblico e dell’accoglienza, per garantire sicurezza, efficienza e sostenibilità nella gestione dei flussi migratori. Sono sentenze che confermano la nostra linea e fanno chiarezza rispetto alle critiche, talvolta a mio giudizio anche pretestuose, mosse talvolta contro l’operato del Governo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time del Senato.


“Riaffermo, pertanto, – ha aggiunto Piantedosi – l’impegno del Governo nelle iniziative di cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, ivi compresa la Libia. Oggi stesso – ha proseguito – ho incontrato il Ministro dell’interno libico per consolidare le iniziative di cooperazione in atto che spaziano, dalla prevenzione delle partenze che pongono a rischio le vite umane e dal costante impegno nelle operazioni di ricerca e soccorso nel rispetto del diritto internazionale, al potenziamento del sistema dei corridoi umanitari e dei rimpatri volontari assistiti, con il pieno coinvolgimento di istituzioni internazionali umanitarie, come OIM e UNHCR”.