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Famiglia Regeni: avevamo ragione noi, stop a processo era ripugnante

Famiglia Regeni: avevamo ragione noi, stop a processo era ripugnanteRoma, 28 set. (askanews) – “Avevamo ragione noi: ripugnava al senso comune di giustizia che il processo per il sequestro le torture e l’uccisione di Giulio non potesse essere celebrato a causa dell’ostruzionismo della dittatura di al-Sisi per conto della quale i quattro imputati hanno commesso questi terribili delitti”. Così i genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, e l’avvocato Alessandra Ballerini, in un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa, dopo la decisione delal Consulta che autorizza il processo in Italia degli 007 egiziani accusati dell’uccisione del giovane italiano. “In effetti come ha scritto il Gup Ranazzi nella sua ordinanza ‘non esiste processo più ingiusto di quello che non si può instaurare per volontà di un’autorità di governo’”, ricordano.

“Abbiamo dovuto resistere contro questa ‘volontà’ dittatoriale per sette anni e mezzo confidando comunque sempre nei principi costituzionali della nostra democrazia. Ringraziamo tutte le persone che hanno sostenuto e sosterranno il nostro percorso verso verità e giustizia: la procura di Roma ed in particolare il dottor Colaiocco, la scorta mediatica, e tutto il popolo giallo”, concludono i genitori di Regeni e l’avvocato Ballerini.

Covid, arrivano i vaccini per over 60, fragili e operatori (per gli altri a richiesta e previa disponibilità)

Covid, arrivano i vaccini per over 60, fragili e operatori (per gli altri a richiesta e previa disponibilità)Roma, 27 set. (askanews) – E’ in pubblicazione la nuova circolare del ministero della Salute relativa alla campagna autunnale di vaccinazione contro il covid. La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti COVID-19 – si legge nella circolare a firma del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, – al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5). Una dose di richiamo del vaccino, con la descritta formulazione aggiornata, viene offerta attivamente alle categorie individuate”: over 60, lungodegenti, donne in gravidanza o in post-partum, operatori sanitari, malati cronici e disabili gravi. Ma “a richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione può essere resa disponibile anche a coloro che non rientrano nelle categorie di cui al citato allegato. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi”.

Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che, nonostante l’aumento dei casi in tutto il mondo, attualmente non esiste alcun singolo ceppo dominante di coronavirus. Il numero dei ricoveri, anche in terapia intensiva, ha fatto registrare un aumento, il che costituisce un aspetto “preoccupante”, ma non vi sono indicazioni che la malattia sia diventata più grave rispetto al passato.

Covid, via a vaccini per over60 e fragili. Per altri a richiesta

Covid, via a vaccini per over60 e fragili. Per altri a richiestaRoma, 27 set. (askanews) – E’ in pubblicazione la nuova circolare del ministero della Salute relativa alla campagna autunnale di vaccinazione contro il covid. La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti COVID-19 – si legge nella circolare a firma del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, – al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5). Una dose di richiamo del vaccino, con la descritta formulazione aggiornata, viene offerta attivamente alle categorie individuate”: over 60, lungodegenti, donne in gravidanza o in post-partum, operatori sanitari, malati cronici e disabili gravi. Ma “a richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione può essere resa disponibile anche a coloro che non rientrano nelle categorie di cui al citato allegato. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi”.

Caso Regeni, interviene la Consulta: il processo agli 007 egiziani si può fare anche se sono assenti

Caso Regeni, interviene la Consulta: il processo agli 007 egiziani si può fare anche se sono assentiRoma, 27 set. (askanews) – E’ possibile che si arrivi ad un processo per gli ufficiali dei servizi segreti egiziani che torturarono ed uccisero Giulio Regeni, tra la fine di gennaio ed i primi giorni di febbraio del 2016. E’ questo il primo effetto che si registra dopo la decisione della Corte costituzionale – in merito alla questione sollevata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma – che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale.

In particolare la Consulta è intervenuta nella parte “in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’articolo 1, comma 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo, fatto salvo il diritto dell’imputato stesso a un nuovo processo in presenza per il riesame del merito della causa”. In attesa del deposito della sentenza, nelle prossime settimane, è facile prevedere che già dalla prossima udienza davanti al gup le parti possano essere invitate a concludere. Nel febbraio scorso la Cassazione, si ricorda, aveva confermato la sospensione del processo per acquisire gli elementi per poter procedere contro gli assenti. I 007 del Cairo sotto accusa sono: Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abedal Sharif. I reati contestati sono quelli di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato.

Migranti, mons. Baturi (Cei): ci preoccupano misure governo

Migranti, mons. Baturi (Cei): ci preoccupano misure governoRoma, 27 set. (askanews) – “Siamo preoccupati, perchè i minori hanno bisogno di una maggiore tutela così come le donne”. Così il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi in una conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei, sui nuovi provvedimenti sull’immigrazione che si appresta a varare il governo e che prevedono anche misure detentive che riguarderebbero anche donne e minori.

Una aggiunta di tutela, ha spiegato il Segretario generale della Cei che “è necessaria proprio nei riguardi dei minori non accompagnati veros i quali occorre avviare, invece, una riflessione con le comunità locali, con le regioni. E’ necessario conoscere le loro storie individuali, proteggerli anche attraverso, per esemio, uno staff di professionisti e figure capaci di accompagnarli”, è stata la richiesta di mons. Baturi. “Misure semplicemente detentive pensiamo non raggiungono lo scopo del rispetto della dignità dell’uomo. Soprattutto se non sono accompagnate da altre misure”, ha poi detto paarlndo con i giornalisti.

Baturi ha, quindi, auspicato un dialogo “con la società civile e la Chiesa, con le autonomie locali ed il mondo del terzo settore per rispondere adeguatamente a queste problematiche che, ripeto, – ha detto – sono di difesa della dignità dell’uomo attraverso azioni che anche il Papa ha recentemente chiesto e che si potrebbero racchiudere in quattro parole: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Non si può – ha quindi concluso il presule – ridurre la gestione di questo fenomeno solo in una misura di contenimento di tipo solo detentivo o in vista di una azione solo di rimpatrio”.

Il Papa: il Mediterraneo non diventi una tomba, e nemmeno un luogo di conflitto

Il Papa: il Mediterraneo non diventi una tomba, e nemmeno un luogo di conflittoCittà del Vaticano, 27 set. (askanews) – “Questo è il sogno, questa è la sfida: che il Mediterraneo recuperi la sua vocazione, di essere laboratorio di civiltà e di pace. Il Mediterraneo è culla di civiltà, e una culla è per la vita! Non è tollerabile che diventi una tomba, e nemmeno un luogo di conflitto”. Ad affermarlo è stato Papa Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro dove, come consuetudine, ha commentato e ricordato davanti ai fedeli raccolti in piazza San Pietro il recente viaggio a Marsiglia per il summit sul Mediterraneo, dei “Rencontres Méditerranéennes”.

“Il Mare Mediterraneo è quanto di più opposto ci sia allo scontro tra civiltà, alla guerra, alla tratta di esseri umani. -ha poi detto Francesco – È l’esatto opposto: il Mediterraneo mette in comunicazione l’Africa, l’Asia e l’Europa; il nord e il sud, l’oriente e l’occidente; le persone e le culture, i popoli e le lingue, le filosofie e le religioni. Certo, il mare è sempre in qualche modo un abisso da superare, e può anche diventare pericoloso”. Proprio le acque del Mare nostrum, ha voluto sottolineare il Papa, “custodiscono tesori di vita, le sue onde e i suoi venti portano imbarcazioni di ogni tipo”.

Arriva l’Anticiclone africano Apollo: sole e massime oltre i 30 gradi

Arriva l’Anticiclone africano Apollo: sole e massime oltre i 30 gradiRoma, 27 set. (askanews) – Torna l’estate di Apollo con picchi di 32-33°C anche al Nord. Le giornate più calde saranno quelle di domenica 1 e lunedì 2 ottobre, con 33 gradi intorno a Forlì, 32°C a Bolzano e Firenze, 31°C a Benevento, Ferrara, Oristano, Taranto e Terni. La Capitale oscillerà per almeno una settimana, costantemente, intorno ai 30 gradi di massima, un valore tipico di giugno.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’estate di ottobre da Nord a Sud, ma precisa che tra la Calabria e la Sicilia non mancheranno residui acquazzoni anche nei prossimi giorni. La situazione meteo sinottica vede infatti l’espansione eccezionale dell’Anticiclone africano Apollo dal Marocco fino alla Russia, con la protezione totale del Centro-Nord italiano; al Sud invece si ripercorre, solo in linea di massima, la drammatica storia greca-libica di tre settimane fa. Un ciclone sul Mar Ionio porterà infatti ancora nubifragi sulle zone alluvionate della Tessaglia in Grecia e sulla Cirenaica in Libia: questo ciclone sarà il responsabile di qualche breve acquazzone sulle estreme regioni meridionali italiane fino a domenica, si tratterà comunque di fenomeni isolati e di breve durata, niente in confronto a quello che potrebbe succedere soprattutto in Grecia.

Un’Italia capovolta dunque con l’anticiclone Apollo al Centro-Nord e qualche momento di instabilità al Sud, ma tutto sommato possiamo dire che, sin dalle prossime ore, tornerà l’estate ovunque: anche al meridione infatti prevarranno i momenti soleggiati e le massime supereranno i 30 gradi all’ombra! Nel dettaglio oggi sono previsti ancora brevi rovesci tra Calabria e Sicilia, altrove l’Anticiclone denominato Apollo, Dio del Sole, porterà un ulteriore aumento delle temperature di 3-4 gradi e tanto Sole appunto. Giovedì e venerdì è prevista una situazione ancora stazionaria con temperature prossime ai 30 gradi al Centro-Nord e in locale aumento anche al Sud: i rovesci saranno più localizzati, specie a ridosso dei rilievi di Calabria e Sicilia, altrove il cielo sarà azzurro.

Durante il weekend invece avremo un cambiamento: le temperature aumenteranno in modo più sensibile, ancora di più! Con l’inizio di ottobre sono previste giornate tipiche di giugno, da mare, da montagna con il picco del caldo soprattutto sul settore più occidentale della Penisola e in Sardegna. Ultima nota meteorologica importante: copriamoci al mattino, la notte autunnale è già piuttosto lunga e all’alba fa freschetto; in alcune zone interne del Paese si potranno registrare minime intorno ai 12-13 gradi al cospetto di massime sui 30: in sintesi avremo un’escursione termica diurna molto intensa con uno scarto di 18 gradi tra l’alba e il dopo pranzo.

Prosegue lo sciame sismico ai Campi Flegrei, in nottata scossa di magnitudo 4.2

Prosegue lo sciame sismico ai Campi Flegrei, in nottata scossa di magnitudo 4.2Roma, 27 set. (askanews) – E’ proseguito nella notte lo sciame sismico iniziato dalle prime ore di ieri nell’area dei Campi Flegrei. Alle 3.35 di oggi è stata registrata una scossa di magnitudo 4.2.

In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa, comunica la Protezione civile, è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

Zuppi (Cei): è un errore politicizzare il fenomeno delle migrazioni

Zuppi (Cei): è un errore politicizzare il fenomeno delle migrazioniRoma, 25 set. (askanews) – Il fenomeno delle migrazioni è ormai una realtà strutturale nel nostro mondo ed il vero “errore” è stato quello di “politicizzarlo”, “condizionati dal consenso e dalle paure”. A chiedere, invece, collaborazione e dialogo tra le forze politiche per soluzioni umane e dignitose è stato oggi il card. Matteo Zuppi nella sua prolusione in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei a Roma. “Le guerre, il degrado ambientale, l’insicurezza, la miseria, il fallimento di non pochi Stati sono all’origine dei flussi di rifugiati e migranti”, ha sottolineato, aggiungendo che “si tratta di gestire con umanità e intelligenza un vasto fenomeno epocale. L’errore, non da oggi, – ha poi detto Zuppi – è stato politicizzare il fenomeno migratorio, anche condizionati dal consenso e dalle paure. Si tratta di esseri umani prima di tutto; si tratta del futuro dell’Italia, in crisi demografica; si tratta di coinvolgere la popolazione in un fenomeno che crea scenari nuovi e non semplici”. Da qui la richiesta di “coraggio politico e responsabilità sociale. La questione migratoria dovrebbe essere trattata come una grande questione nazionale, – ha poi detto il porporato – che richiede la cooperazione e il contribuito di tutte le forze politiche”. Richiamando le parole di Papa Francesco pronunciate in questi giorni da Marsiglia, Zuppi ha detto che “‘siamo di fronte a un bivio: o scegliamo la cultura della fraternità o la cultura dell’indifferenza. In questo è davvero necessaria una concertazione tra le forze politiche e sociali indispensabile per creare un sistema di accoglienza che sia tale, non opportunistico, non solo di sicurezza perché la vera sfida è governare un fenomeno di dimensioni epocali e renderlo un’opportunità così come esso è. Non dimentichiamo la necessità anche di una comune visione europea”, ha quindi proseguito nella sua prolusione. “È solo la legalità che contrasta l’illegalità e può permettere una seria e indispensabile inclusione. La Conferenza Episcopale Italiana – ha concluso – resta fedele all’intuizione e allo spirito dell’iniziativa ‘Liberi di partire, liberi di restare’ e ai corridoi umanitari, esperienza che offre importanti indicazioni per affrontare responsabilmente il problema”.

Papa Francesco: sulla lotta alla pedofilia la chiesa ha fatto molti progressi

Papa Francesco: sulla lotta alla pedofilia la chiesa ha fatto molti progressiCittà del Vaticano, 25 set. (askanews) – La Chiesa ha fatto “molti progressi, e continuerà a farli” nella lotta contro l’odioso fenomeno della pedofilia. A dirlo è stato Papa Franceco ricevendo in Vaticano una delegazione del Centro di ricerca e formazione per la protezione dei minori.

Rivolgendosi a loro, Francesco ha detto: “so bene che state cercando di lavorare e di applicare metodi sempre più adeguati per sradicare la piaga degli abusi sui minori sia nella Chiesa che nel mondo”, ricordando poi che “gli abusi che hanno colpito la Chiesa, non sono che un pallido riflesso di una triste realtà che interessa l’umanità intera, nel suo complesso, e a cui non si presta la necessaria attenzione”. “Penso di poter dire – ha ricordato Francesco – che la Chiesa ha fatto molti progressi su questa strada, e non smetterà di farli, e questo grazie a pastori profetici, a un cardinale che è stato in grado di prendere una ‘patata bollente’, come era Boston a quel tempo, e andare avanti senza badare ai soldi, ma piuttosto alle persone e ai bambini feriti”. Un impegno, quello che si sta portando avanti in ambito ecclesiale che, secondo Francesco, potrebbe essere ” stimolo per altre istituzioni a promuovere questa cultura della cura”.

Infine il Papa ha voluto richiamare l’attenzione su quello che ha definito “un problema molto serio nell’ambito degli abusi” e cioè quello “delle riprese pedopornografiche, che purtroppo, pagando una piccola somma, possono già essere disponibili sul telefono. Dove avviene questa pedopornografia? In quale Paese viene realizzata questa pedopornografia? Nessuno lo sa. – ha quindi detto – Ma si tratta di criminalità messa al servizio di tutti attraverso i loro telefonini. Per favore, parliamo anche di questo. Perché i bambini che vengono filmati – ha concluso – sono vittime, vittime sofisticate di questa società dei consumi. Non dimenticate questo punto che mi preoccupa molto”.