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Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San Carlo

Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San CarloNapoli, 12 set. (askanews) – Il Tribunale di Napoli ha ordinato l’immediata reintegrazione del Maestro Stéphane Lissner nell’incarico di sovrintendente del teatro e, di conseguenza, anche di direttore artistico, del Teatro San Carlo di Napoli. La notizia è stata resa nota da una comunicazione del maestro Stéphane Lissner e del collegio difensivo composto dal giuslavorista Claudio Morpurgo (studio Morpurgo e Associati), dal costituzionalista prof. Giulio Enea Vigevani (università Milano-Bicocca e studio ACCMS) e dall’esperto di governance Pietro Fioruzzi (studio Cleary Gottlieb). “L’ordinanza cautelare odierna del giudice del lavoro dottoressa Clara Ruggiero – si legge nel comunicato – ha deciso, infatti, che il decreto legge 10 maggio 2023, n. 51 che era stato utilizzato per anticipare la risoluzione del rapporto di lavoro” deve “interpretarsi nell’unico senso che lo rende compatibile con i principi costituzionali e la previgente disciplina nell’ambito del quale suddetto decreto si colloca”. Al posto di Lissner era stato nominato Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato Rai.

Calo temperature, temporali e grandine fino a sabato (ma poi potrebbe tornare il caldo africano)

Calo temperature, temporali e grandine fino a sabato (ma poi potrebbe tornare il caldo africano)Roma, 12 set. (askanews) – Picco del caldo oggi, graduale discesa dei valori massimi fino a sabato, poi un possibile ritorno del caldo estivo.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il raggiungimento del picco del caldo oggi sull’Italia: nelle prossime ore, infatti, le temperature saranno di circa 7-9 gradi oltre la media del periodo da Nord a Sud con picchi di 34-35 gradi, specie al settentrione e sulle regioni centrali tirreniche. Da domani, mercoledì 13 settembre, le temperature subiranno invece una leggera flessione ad iniziare dal Centro-Nord, soprattutto al settentrione e in Sardegna dove arriveranno anche dei temporali. Qualche rovescio bagnerà già stasera il settore di Nord-Ovest a ridosso dei rilievi, ma i temporali saranno più diffusi da domani quando dalle Alpi scenderanno verso le pianure adiacenti in serata: in questo caso sulle zone pedemontane alpine potrebbero risultare anche forti con possibili grandinate.

Giovedì poi sarà la giornata più temporalesca, in particolare al Nord e anche sulla Pianura Padana: ci saranno temporali localmente forti ma di breve durata, in sintesi prevarrà il sole, ma le massime scenderanno di qualche altro grado e un po’ d’acqua scenderà dal cielo. Anche venerdì e sabato saranno soleggiati ma un po’ instabili, con qualche acquazzone anche verso le regioni centrali, specie tra Liguria, Toscana e Nord-Est. Su tutto il Centro-Nord si avvertirà un calo delle temperature con valori anche sotto i 30 gradi: più fresco ma ancora leggermente caldo.

Potrebbe tornare la canicola africana dal weekend, con 33-35 gradi all’ombra e una cappa nordafricana che quest’anno non ci vuole abbandonare. Insomma, dopo il picco di oggi, avremmo una leggera flessione delle temperature e qualche pericoloso temporale, ma il vero spettro potrebbe essere il temibile ritorno del caldo africano (qualora venisse confermato) dal 16 settembre in poi, specie al Centro-Sud: sarebbe decisamente da record e la natura ne risentirebbe con 35-38 gradi dopo la metà di settembre quando normalmente ce ne dovrebbero essere non più di 25-27.

Messina Denaro è in condizioni critiche (i parenti sono in ospedale)

Messina Denaro è in condizioni critiche (i parenti sono in ospedale)L’Aquila, 11 set. (askanews) – Continuano a peggiorare le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro ricoverato nella sezione detenuti – attentamente sorvegliata dalla polizia penitenziaria – dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, scelto per poter offrire al boss le cure rese necessarie dal tumore al colon con cui combatte da anni. Stando ad alcune fonti interne dell’ospedale, Messina Denaro sarebbe cosciente e avrebbe anche ricevuto le visite di alcuni parenti stretti in questi ultimi giorni. Le sue condizioni però nelle ultime ore sono peggiorate.

Don Patriciello: a Caivano i bimbi e gli anziani non escono di casa

Don Patriciello: a Caivano i bimbi e gli anziani non escono di casaRoma, 11 set. (askanews) – “Il pensiero va ai bambini, agli anziani e agli ammalati che sono ancora terrorizzati. Tanti di loro sono prigionieri in casa e non escono più”. Lo afferma don Maurizio Patriciello, parroco Parco Verde di Caivano, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai 19 colpi di pistola sparati nella notte a Caivano. “A questi fratelli camorristi – aggiunge don Patriciello – va anche il mio abbraccio e la mia benedizione e la preghiera di cambiare strada. Loro non vogliono bene a nessuno, neanche ai loro figli. Viviamo ancora una volta un momento terribile”. “I bambini – conclude don Patriciello a Tv2000 – per il resto della loro vita questa paura e terrore nel cuore”.

Caivano, don Patriciello: bimbi e anziani non escono di casa

Caivano, don Patriciello: bimbi e anziani non escono di casaRoma, 11 set. (askanews) – “Il pensiero va ai bambini, agli anziani e agli ammalati che sono ancora terrorizzati. Tanti di loro sono prigionieri in casa e non escono più”. Lo afferma don Maurizio Patriciello, parroco Parco Verde di Caivano, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai 19 colpi di pistola sparati nella notte a Caivano. “A questi fratelli camorristi – aggiunge don Patriciello – va anche il mio abbraccio e la mia benedizione e la preghiera di cambiare strada. Loro non vogliono bene a nessuno, neanche ai loro figli. Viviamo ancora una volta un momento terribile”. “I bambini – conclude don Patriciello a Tv2000 – per il resto della loro vita questa paura e terrore nel cuore”.

Il caldo africano ha i giorni contati: tornano grandine e temporali

Il caldo africano ha i giorni contati: tornano grandine e temporaliRoma, 11 set. (askanews) – Il caldo estivo portato in questi giorni dall’anticiclone africano Caronte ha i giorni contati. Per Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, l’anticiclone tra qualche giorno non sarà più il protagonista del tempo sull’Italia.

Il gran caldo africano avrà il suo picco nella giornata di martedì 12 settembre quando al Centro-Nord si potranno toccare picchi diurni di 33-34°C in pianura e fino a 36°C sulle zone interne del Centro e delle Isole Maggiori. In questo contesto il sole sarà prevalente su tutte le regioni. La situazione inizierà a mutare da mercoledì in poi quando il flusso instabile Nord Atlantico comincerà a scendere di latitudine, iniziando a combattere con il possente anticiclone. In questa lotta Caronte sarà costretto a cedere terreno. Da mercoledì quindi i primi temporali inizieranno a interessare l’arco alpino e una nuvolosità più presente coprirà il cielo del Centro-Nord. Giovedì sarà sempre l’arco alpino ad essere bersaglio di temporali a carattere sparso e verso sera pure la Pianura Padana con temporali ad esempio a Milano, Torino, Bergamo, Brescia. Ulteriore cedimento dell’anticiclone africano nella giornata di venerdì quando i temporali, accompagnati da grandine, non solo interesseranno sempre l’arco alpino e in forma irregolare e isolata anche la Pianura Padana, ma si spingeranno pure sulle regioni centrali, specie su rilievi e zone vicine. Sul resto d’Italia il tempo non subirà grossi cambiamenti.

In base a questa previsione le temperature cominceranno gradualmente a diminuire sotto l’incalzare di aria più fresca oceanica. Ma non è finita qui, con il weekend del 16-17 settembre una perturbazione atlantica potrebbe far breccia nello scudo dell’alta pressione facendo peggiorare il tempo non solo al Nord, ma anche al Centro.

Spari nella notte a Caivano: “Volti coperti e armi pesanti”

Spari nella notte a Caivano: “Volti coperti e armi pesanti”Roma, 11 set. (askanews) – Sparatoria nella notte a Caivano (Napoli). A denunciarlo sul suo profilo Facebook è il prete anticamorra don Maurizio Patriciello.

“La domenica volge a termine. Manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta” si legge sul profilo del sacerdote: “Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le ‘stese’ fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al ‘Parco Verde’ in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona”. “Notte insonne. Notte da incubi”, ha scritto poi ancora don Patriciello su Fb: “Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore. Abbraccio tutti. I bambini e i vecchi. I giovani e i malati. Un abbraccio grande agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Stamattina si ricomincia. Siamo stanchi. Sfiniti. Ma dobbiamo raccogliere le forze. Signore, donaci la forza di non mollare. Di non arrenderci. Di non scappare. Allontana da noi la paura che ci paralizza. E moltiplica la speranza. Resta con noi, Signore. Resta con noi”. Dopo gli pari all’impazzata nel Parco Verde a Caivano i carabinieri sono intervenuti in viale delle Margherite per l’esplosione di 19 colpi d’arma da fuoco di due differenti calibri. Non risultano danni a cose o feriti. Indagini in corso da parte dei militari della locale Compagnia.

Il Papa: le politiche di sicurezza dei lavoratori sono il primo dovere di un imprenditore

Il Papa: le politiche di sicurezza dei lavoratori sono il primo dovere di un imprenditoreCittà del Vaticano, 11 set. (askanews) – Papa Francesco è tornato a condannare quelle che ha definito le “compravendite o i baratti sulla vita umana”, legate anche alle condizioni di lavoro poco sicure in nome del profitto. Lo ha fatto incontrando stamane in Vaticano un gruppo di appartenenti all’Amnil, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, in occasione dell’80.mo anniversario della fondazione.

Francesco ha, in particolare, criticato quegli imprenditori che, ha aggiunto, non investono sulla sicurezza in nome del profitto. “Non si può, in nome di un maggior profitto, chiedere troppe ore lavorative, facendo diminuire la concentrazione, oppure pensare di annoverare le forme assicurative o le richieste di sicurezza come spese inutili e perdite di guadagno”, ha detto. “La sicurezza sul lavoro è parte integrante della cura della persona. Anzi, per un datore di lavoro, è il primo dovere e la prima forma di bene. Sono invece diffuse forme che vanno in senso opposto e che in una parola si possono chiamare di carewashing. Accade quando imprenditori o legislatori, – ha spiegato – invece di investire sulla sicurezza, preferiscono lavarsi la coscienza con qualche opera benefica. Così antepongono la loro immagine pubblica a tutto il resto, facendosi benefattori nella cultura o nello sport, rendendo fruibili opere d’arte o edifici di culto, ma non prestando attenzione al fatto che, come insegna un grande padre e dottore della Chiesa, (Sant’Ireneo, ndr), ‘la gloria di Dio è l’uomo vivente”.

“La responsabilità verso i lavoratori è prioritaria: – ha concluso il Papa – la vita non si smercia per alcuna ragione, tanto più se è povera, precaria e fragile. Siamo esseri umani e non macchinari, persone uniche e non pezzi di ricambio”. Papa Francesco, era tornato a ricordare le vittime alla stazione di Brandizzo. Incontrando alcuni membri dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) ha detto “Grazie perché tenete alta l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, dove accadono ancora troppe morti e disgrazie. Grazie per le iniziative che promuovete per migliorare la legislazione civile in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento professionale delle persone che si trovano in condizione di invalidità”.

Mi vengono in mente – ha poi aggiunto parlando a braccio – i sei fratelli che il treno ha ucciso, stavano lavorando”.

E’ morto il sociologo Domenico De Masi: aveva 85 anni

E’ morto il sociologo Domenico De Masi: aveva 85 anniRoma, 9 set. (askanews) – E’ morto a Roma il sociologo e collaboratore di “InPiù” Domenico De Masi. Ne dà notizia il Fatto Quotidiano, testata di cui De Masi è stato direttore della “Scuola di cittadinanza”.

Nato a Rotello, in provincia di Campobasso, era professore emerito di Sociologia del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma, dove, tra l’altro, è stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Insieme a Ermete Realacci e Alessandro Profumo, è stato fondatore di “Symbola”, associazione delle imprese eccellenti. Si è spento a 85 anni dopo un’improvvisa malattia.

Covid19, l’Istituto Spallanzani: l’importante è vaccinare fragili e anziani

Covid19, l’Istituto Spallanzani: l’importante è vaccinare fragili e anzianiMilano, 9 set. (askanews) – “Abbiamo nuove varianti di Covid che stiamo monitorando ma nessuna sembra più preoccupante del solito. Il virus ha preso la direzione dell’adattamento verso il suo ospite, cioè noi. E questo, anche grazie alla copertura vaccinale e all’immunità ibrida, non può che tradursi in una malattia più blanda nelle persone giovani e sane. Vaccinare anziani e fragili, invece, continua a essere importante mentre vediamo un po’ di rilassamento su questo fronte”. Così sui social dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” Fabrizio Maggi, direttore dell’UOC Virologia e laboratori di Biosicurezza.