Il meteorologo Mercalli: disastro annunciato, segnali ignoratiRoma, 18 mag. (askanews) – “Quante migliaia di volte avrò scritto che dobbiamo fermare la corsa al surriscaldamento globale? Eppure nulla succede, ci si commuove ora, poi si volta la testa fino alla catastrofe prossima”. E’ un’accusa durissima quella che il meteorologo Luca Mercalli rivolge in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Bisogna capire che il surriscaldamento porta a eventi meteo sempre più estremi”, sottolinea. “Non possiamo continuare in questa ignoranza voluta”.
Per mitigare il rischio, secondo Mercalli, “occorre studiare caso per caso, a dimensione di bacino, con tutte le competenze attorno a un tavolo, dagli ingegneri agli agronomi, ai forestali”. “Poi bisogna abbattere e ricostruire, ma lontano dai fiumi, per carità”, sostiene. Mercalli spiega che “servirebbe una legge contro il consumo di suolo perché questo episodio ci ha messo ancora davanti agli occhi quanto voglia dire aumentare la vulnerabilità del territorio”. “Basta con il cemento. Tra l’altro, la terra ci serveper la nostra autosufficienza agricola, per il paesaggio, per il turismo”, insiste.
Però la politica e la società non ascoltano. “Perché il cambiamento climatico va a toccare la nostra responsabilità personale. Richiede impegno. E salvo i ragazzi che si battono per il clima, nessuno vuole fare sacrifici”, commenta Mercalli.
Maltempo, il sindaco di Forlì: è stato un incubo, ma la città si rialzeràRoma, 18 mag. (askanews) – La situazione a Forlì è “critica malgrado la tregua meteo”. E’ quanto spiegato dal sindaco della città, Gian Luca Zattini, in un’intervista al Corriere della Sera. “Ci sono allagamenti dovuti agli straripamenti dei canali emiliano-romagnoli e di alcuni scoli cittadini. Martedì notte è stato drammatico con i nostri tre fiumi che hanno raggiunto, in contemporanea, il livello massimo di piena della loro storia. La furia enorme ha travolto tutto e tutti: alcuni nostri quartieri sono sommersi da metri d’acqua”, ha spiegato.
A preoccupare di più sono “le campagne”. “Si stanno progressivamente allagando ma speriamo che non accada più nulla di tragico”, ha detto il sindaco che spera non ci siano più vittime. “Sono già tre ed è il dolore più grande per un sindaco e per tutti i forlivesi. Invito chi abita in campagna alla massima allerta. Diamoci una mano e tuteliamo le vite, senza mai rischiare: i danni alle proprietà sono incalcolabili ma si possono ricomprare, le vite no”, ha precisato Zattini. Il sindaco ha comunque una certezza: “Ci rialzeremo malgrado questa tragedia immane. Abbiamo superato le guerre mondiali e supereremo anche questa tragedia immane. Fra qualche tempo ripenseremo a questi giorni come a un brutto incubo. Da dimenticare”, ha concluso.
Il maltempo in Emilia-Romagna ha già provocato 9 morti (oltre 10mila gli evacuati)Bologna, 17 mag. (askanews) – “L’unica cosa irreparabile di questa emergenza sono le nove persone che hanno perso la vita e speriamo che non ce ne siano altre”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, aggiornando al tg de La7 il numero delle vittime per l’alluvione che ha colpito la regione. Intanto proseguono le operazioni per mettere in sicurezza le persone in abitazioni a rischio, oltre 10mila gli evacuati. Allerta rossa anche giovedì 18. Sono ancora in corso le operazioni per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo. Impegnati circa 600 vigili del fuoco, di cui 300 arrivati da fuori regione, che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri. In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. Mentre sono attese ulteriori precipitazioni intermittenti, nelle prossime ore, fino alla notte. È questo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia-Romagna da quasi 48 ore. Al momento sono oltre 10.000 le persone evacuate dalle proprie case, principalmente tra le province di Bologna, Forlì Cesena e Ravenna. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni dalla Brigata San Marco. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come farà la Guardia di Finanza. I VOLONTARI Sono oltre 1200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Sono 700 quelli provenienti dai coordinamenti di tutte le provincie della Regione. Circa 370 appartengono alle colonne mobili delle Regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. 139 quelli appartenenti a 14 associazioni nazionali di protezione civile. Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo salgono così a oltre 7500 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile. ALLAGAMENTI E FRANE In 41 comuni si sono registrati almeno 50 esondazioni. Interessati 15 centri nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese; 13 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia; 11 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro; 2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna. Sono oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni: provincia di Bologna: Bologna, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi. provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese. Provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana, Bertinora, Meldola, Portico e San benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano. Provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo, Ventasso. Provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo Sono oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte LA SITUAZIONE DEI FIUMI E CORSI D’ACQUA Sono 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena. Altri 13 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.
Maltempo in Emilia-Romagna, ecco cosa intende fare il governo nel prossimo Consiglio dei ministriRoma, 17 mag. (askanews) – Nel prossimo consiglio dei ministri “porterò uno schema di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza anche alla provincia di Rimini”. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci nel punto stampa alla Protezione civile sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Il prossimo cdm sarà convocato martedì 23 maggio. Con la proposta di estensione degli effetti dello stato di emergenza a Rimini “si aggiunge alle altre città in cui è in vigore dal 4 maggio, con una aggiunta di 20 milioni per le urgenze e il ripristino della viabilità, oltre ai 10 già previsti per far fronte alle prime spese”.
“Come abbiamo dimostrato nel tempo, vorremmo parlare poco e fare i fatti. Il danno non è quantificabile quando l’evento è in corso. Abbiamo immaginato insieme alle organizzazioni di categoria tutte le verifiche da fare. Arriveremo a caratterizzare le risorse necessarie oltre agli interventi. Abbiamo aree colpite direttamente e indirettamente ma una fotografia dei danni reali rispetto agli eventi scorsi non è possibile, vanno verificate in maniera puntuale e utilizzare risorse senza sprecare un euro”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa. “Saranno sospesi i termini per i versamenti e per gli adempimenti tributari tanto per le persone fisiche quanto per strutture più articolate come le società” ha detto poi il viceministro all’Economia, Maurizio Leo. “Con il ministro Calderone valuteremo anche gli adempimenti che saranno messi a carico dei sostituti di imposta”, ha aggiunto Leo spiegando che tutto ciò sarà oggetto del provvedimento che il governo varerà al Cdm di martedì. “Per quanto riguarda le rate dei mutui, anche qui già c’è stata autorizzazione al differiemnto delle rate dei mutui al pari di quello che faremo per quanto attiene agli altri aspetti tributari. Tutto ciò che riguarda aspetti finanziari è monitorato, c’è un’intesa di base e a questo si darà corso”.
“Il nostro obiettivo è di mettere in sicurezza il lavoro e le aziende e i lavoratori dei territori interessati dai fatti di cui parliamo. Sarà necessario verificare con attenzione quelle che sono le realtà interezìssate dall’alluvio di questi gioni e soprattutto predisporre gli strumenti per accompagnare il percorso dei prossimi mesi tra cui una certa attenzione agli adempimenti in metaria lavoristica e contributiva e soprattutto i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali” ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone. “Guarderemo alle esigenze del lavoro in agricoltura soprattutto per la parte della manodopera agricola che opera a tempo determinato che ha bisogno di essere sostenuta per avere diritto a interventi che possano avere uno sbocco nei prossimi anni”, ha aggiunto il ministro. “Ragioniamo sull’utilizzo di strumenti di ammortizzatori sociali per quelle che sono particolari situazioni e categorie di lavoratori come gli operai a tempo determinato nel comparto agricolo. Abbiamo ancora bisogno di capire la dimensione dei numeri dei soggetti coinvolti”. “Lavoriamo per mettere in sicurezza le aziende dando la possibilità di differire i temini per gli adempimenti in materia lavoristica, previdenziale e soprattutto anche per differire il termine di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali” ha detto Calderone. “Questo necessita di una attenta ricognizione non solo dei territori ma anche delle aziende, delle tipologie di realtà economiche che sono interessate per essere specifici e andare a a individuare e delineare bene gli interventi all’interno del decreto”, ha aggiunto Calderone. Nelle zone colpite dalla emergenza maltempo “proporremo la sospensione e il rinvio rinvio delle udienze civili e penali” ha poi detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa in corso al Dipartimento della Protezione civile. “Agiremo in armonia con quanto fatto con il decreto Ischia. Prima di tutto, – ha aggiunto il Guardasigilli – avremo un’interlocuzione con i responsabili degli uffici giudiziari per la verifica dell’agibilità”. Quindi – ha continuato Nordio – “proporremo il rinvio delle udienze civili e penali e la sospensione dei termini per gli adempimenti sia contrattuali sia delle varie cambiali di tutti gli atti aventi forza esecutiva”.
Il governo riferirà “tempestivamente” sui danni prodotti dal maltempo in Emilia Romagna, i presidenti delle Camere sono stati informati ma “meglio attendere qualche giorno per una informativa più completa e dettagliata e più utile alla luce di cio che accadrà nelle prossime ore”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani prendendo la parola alla conferenza stampa. “Già a partire dalla conferenza dei capigruppo ci sarà attenzione massima a calendarizzare i provvedimenti” con le misure del governo a sostegno delle zone colpite dal maltempo “perchè siano approvate in tempi più rapidi possibili in Cdm e in entrambi i rami del Parlamento”.
Maltempo in Emilia-Romagna, Bonaccini: è un altro terremoto, un evento imprevedibileBologna, 17 mag. (askanews) – “Purtroppo questo è un altro terremoto, non ho imbarazzo a usare queste parole. Siamo di fronte a eventi imprevedibili”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, durante una conferenza stampa in Protezione civile a Bologna con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, e l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo.
“Tra tre giorni sarà l’anniversario dalla prima scossa di quel terribile terremoto di undici anni fa e avremmo ricordato i numeri che vedono quasi tutto ormai ricostruito nonostante quel disastro che fu – ha detto Bonaccini -. Purtroppo questo è un altro terremoto, non ho imbarazzo a usare queste parole. Siamo di fronte ad eventi imprevedibili”. “Addirittura nelle ultime 24 ore in alcuni territori sono caduti 300 millimetri di acqua – ha aggiunto il governatore -. Tantissima pioggia mai vista in queste dimensioni in un territorio così ampio che va dal reggiano fino a tutta la Romagna in così poche ore e che arriva dopo già il 2 e 3 maggio era già venuto un evento di cui non avevamo memoria. Il terreno non assorbe più nulla, tutto si riversa sui fiumi che addirittura non riescono a scaricare sul mare”.
“E’ durissima – ha concluso Bonaccini -. Il primo pensiero va ai familiari delle vittime che purtroppo ci sono state. E’ l’unica cosa irreparabile perché tutto il resto lo ricostruiremo come facemmo dopo il sisma. L’Emilia-Romagna è fatta così, con la sua gente”.
Maltempo in Emilia-Romagna: 8 morti, 21 fiumi esondati e 35 comuni allagatiRoma, 17 mag. (askanews) – Per il maltempo in Emilia-Romagna sono 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini.
Sono saliti a 8 i morti: 6 in provincia di Forlì-Cesena, un uomo nel Ravennate e uno del Bolognese, mentre risultano ancora alcune persone disperse e sono migliaia gli evacuati, un dato in aumento costante. Questa la situazione sull’ondata di maltempo che si sta abbattendo da ieri, riferita dalla Regione, e che ha fatto registrare punte fino a 70 millimetri di pioggia, con una media si 50 millimetri, sulla montagna e collina romagnola e bolognese e 20 millimetri in media nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena).
Al lavoro per gestire emergenza e sfollati, più di 1.100 volontari, oltre 600 vigili del fuoco, forze dell’ordine e Croce Rossa. LE FORZE IN CAMPO E I VOLONTARI – Sono oltre 600 i vigili del fuoco al lavoro con a disposizione 3 elicotteri. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato: 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni del Battaglione San Marco. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. Sono oltre 1.100 i volontari operativi: 500 tra Colonne mobili delle associazioni nazionali e delle Regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Umbria, Lazio, Province autonome di Trento e Bolzano a cui si aggiungono 600 volontari dei 9 Coordinamenti dell’Emilia-Romagna. E sono in arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.
LA SITUAZIONE METEO – Allerta rossa anche domani giovedì 18 maggio su tutta la Romagna, pianura bolognese e modenese, colline montane dell’Emilia centrale e bolognese; arancione su pianura e costa ferrarese. Anche se domani non sono previste precipitazioni sul territorio regionale, le piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione. In particolare, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento. La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione. Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno ancora possibili numerosi e diffusi dissesti nel settore centrale e orientale della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, e all’aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi. Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione; tuttavia, si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.
ALLAGAMENTI E FRANE – Questi i 37 comuni con allagamenti diffusi: Bagnacavallo, Bologna, Brisighella, Budrio, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cesena, Cesenatico, Conselice, Cotignola, Faenza, Forlì, Imola, Medicina, Molinella, Mordano, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo, Riolo Terme, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Riccione, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Russi, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Gambettola, Santarcangelo di Romagna, Meldola, Lugo, San Lazzaro di Savena. Oltre 250 le frane di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni: – provincia di Bologna: Ventasso, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Lama Mocogno, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi e Montese. – provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia. – provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana. – provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. 3 in provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria. 3 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme. LA PIOGGIA CADUTA – Nelle ultime 48 ore si sono registrati picchi di 300 millimetri sui bacini del crinale e collina forlivese. Sulla stessa area, sulle colline e montagna ravvenati e sul settore orientale del bolognese sono in media caduti tra i 150 e i 200 millimetri. Sulla pianura cesenate forlivese fino a 150 millimetri. LA SITUAZIONE DEI FIUMI E CORSI D’ACQUA – Sono 21 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi e Rigossa. Altri 23 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Rubicone, Idice, Ronco, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Gaiana, Fiumi Uniti.
A causa del maltempo è stato annullato il Gran Premio di F1 a ImolaBologna, 17 mag. (askanews) – “Il Gran Premio di Imola” in programma il prossimo fine settimana “verrà annullato e vedremo quando sarà possibile recuperarlo, magari allungando il contratto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante il punto sui danni per il maltempo nella sede della Protezione civile a Bologna assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e al viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami.
“Ho trovato vicinanza, solidarietà e grande buon senso da parte di chi guida il circus della Formula, l’imolese Stefano Domenicali, il presidente dell’Aci, Saverio Sticchi Damiani – ha detto Bonaccini -. Avete visto le dichiarazioni, molto opportune, del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, del sindaco di Imola, Marco Panieri, dell’Autodromo e si chi gestisce questo evento straordinario che rischiava di mettere in difficoltà un territorio già provato”. “Adesso non dobbiamo pensare alla Formula 1, ma dobbiamo pensare a ripartire – ha aggiunto il governatore -. Mi ha fatto molto piacere la comunanza della decisione che abbiamo immediatamente preso”.
Maltempo Emilia-R.,Piantedosi:ora priorità è salvare vite umaneRoma, 17 mag. (askanews) – “La priorità ora è sa portare avanti la complicata azione di soccorso”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della conferenza stampa sulla emergenza maltempo in Emilia Romagna alla quale partecipa anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Il ministro ha sorvolato in elicottero le zone colpite dal maltempo e ha sottolineato che la sua presenza è un segno di vicinanza del governo alle comunità colpite. Sono circa 700 vigili del fuoco e 100 mezzi per soccorsi impegnati nelle operazioni di soccorso.
Maltempo in Emilia-Romagna, il ministro Musumeci: cinquemila persone evacuate, ma potrebbero essere di piùRoma, 17 mag. (askanews) – “Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”. Così a 24 Mattino su Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
“Il quadro – ha sottolineato – è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri: l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi. Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente”. Per Musumeci “bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario. Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”, ha concluso.
Il Papa ricorda i missionari e dice: oggi lasciamo morire le persone nel MediterraneoCittà del Vaticano, 17 mag. (askanews) – Anche oggi esistono tanti missionari, sia religiosi che laici, guidati dallo “zelo apostolico” e dal coraggio dell’annuncio e dell’incontro con gli altri. A ricordarlo è stato Papa Francesco nel corso della sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro, nella quale ha tratteggiato la figura di San Francesco Saverio. Un santo missionario, ha ricordato Francesco, che “a buon diritto è considerato il più grande missionario dei tempi moderni” ma, ha poi aggiunto Papa Francesco, “sono tanti i missionari nascosti che anche oggi fanno tanto, anche più di Francesco Saverio. Tanti, tanti sacerdoti, tanti laici, che anche dall’Italia vanno. Uscire dalla patria per predicare il Vangelo – ha aggiunto parlando a braccio – è lo zelo evangelico. Impariamo da queste persone”.
Ricordando la missione di Francesco Saverio verso i popoli di Oriente, il Papa ha ricordato che quella del santo missionario è stata la prima “di una numerosa schiera di missionari appassionati, pronti a sopportare fatiche e pericoli immensi, a raggiungere terre e incontrare popoli di culture e lingue del tutto sconosciute, spinti solo dal fortissimo desiderio di far conoscere Gesù Cristo e il suo Vangelo”. “I viaggi in nave a quel tempo erano durissimi e pericolosi. – ha aggiunto Francesco – Molti morivano in viaggio per naufragi o malattie. Oggi muoiono perché li lasciamo morire nel Mediterraneo. – ha quindi detto parlando ancora a braccio. Saverio passa sulle navi oltre tre anni e mezzo, un terzo dell’intera durata della sua missione”. “Il Santo Francesco Saverio ci dia a noi un po di questo zelo per annunciare il vangelo. – ha concluso Francesco parlando sempre a braccio – Tanti giovani oggi non sanno che fare con la loro inquietudine, guardate tanta gente che soffre, tanti popoli e andate. Anche oggi ci sono tanti giovani coraggiosi, che sono andati ad evangelizzare. Che il Signore ci faccia scoprire questo messaggio tanto bello”.