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Ucraina, il 2 giugno a Kiev il Festival della Canzone cristiana

Ucraina, il 2 giugno a Kiev il Festival della Canzone cristianaMilano, 12 mag. (askanews) – La missione musicale cristiana per la Pace, “Hope Cristian Music Festival – Festival della Canzone Cristiana”, organizzata dalla Fondazione Hope Ukraine Ets e prevista originariamente per il 6 maggio 2023 a Leopoli, è stata rimandata causa combattimenti al 2 Giugno a Kiev, in occasione della Festa della Repubblica italiana. “La nostra Fondazione Hope Ukraine è pronta a dare il suo 1000×1000 per supportare il popolo ucraino. L’idea di riunire artisti da tutto il mondo per creare un momento di condivisione e speranza in un Paese che sta vivendo una situazione così difficile ci ha riempito di passione e determinazione”. Lo ha affermato il Console Onorario d’Ucraina e Presidente della Fondazione Hope Ucraina Marco Toson, nonché Presidente della Camera di Commercio Ucraina, incaricata alla ricostruzione. “Siamo pronti a portare i nostri artisti italiani che doneranno la loro arte e il loro cuore – ha aggiunto Toson – per dare un po’ di sollievo e restituire un momento di normalità durante la crisi più grave e ingiusta subita dal popolo ucraino. Questo festival non è solo un evento artistico, ma un gesto di solidarietà che speriamo possa essere un piccolo segnale di speranza”.

L’iniziativa ha lo scopo di veicolare un messaggio che contribuisca a fermare il conflitto e a far rinascere la pace e la serena convivenza tra i due popoli in guerra. La Fondazione Hope Ukraine ETS, mediante il progetto Women &Kids Online Protection, si prefigge di raccogliere fondi da destinare a favore delle donne e dei bambini. Parteciperanno, in qualità di partner della missione italiana, il Festival del Cinema “Marateale”, rappresentato dal Direttore Nicola Timpone e dalla Presidente Antonella Caramia, l’ Associazione San Babila di Francesco Colucci e la “Stardust Lab”, rappresentata dal Presidente Simone Giacomini. Stardust Lab è l’Academy del Cinema del Gruppo Stardust, media agency europea più autorevole, la quale vanta oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno sui social network. L’iniziativa segna l’inizio del tour 2023 del direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, il cantautore Fabrizio Venturi: “Chi canta prega due volte, ha scritto Sant’Agostino. Noi riponiamo immensa fiducia nel potere della preghiera, che dovrà penetrare fervidamente nel cuore di chi deve fermare la guerra per dar vita alla Pace. Vi è l’intento non solo di attestare la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ma anche quello di offrire un contributo, con il nostro Festival, affinché si arresti definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti, appratenti all’una e all’altra sponda. Un pensiero e una preghiera – ha proseguito Venturi – va alle vittime che muoiono negli scontri, siano essi soldati russi e siano essi soldati ucraini. Russi e ucraini innocenti muoiono a causa della guerra. La guerra – non vi è dubbio alcuno – semina morte per tutti. Saliranno sul palco artisti italiani e artisti ucraini, i quali inneggeranno alla Pace, con voce alta e fede profonda, a tal punto da catturare, con il loro messaggio di amore, il cuore di Putin. Porteremo le armi della Fede e dell’Amore di Dio, le uniche armi in nostro possesso. Sotto le bombe canteremo la lode a Dio e il desiderio della Pace si diffonderà non solo in Ucraina, ma anche nel cuore dei suoi avversari”.

Roma blindata per Zelensky

Roma blindata per ZelenskyRoma, 12 mag. (askanews) – Per l’arrivo del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a Roma è stata decisa dal meccanismo di sicurezza la ‘no fly zone’ e controlli ad ampio raggio. Già in campo le unità cinofile e gli artificieri per il controllo dei luoghi sensibili, estesi anche al sottosuolo, con ispezione delle reti fognarie. Sorvegliati anche il Tevere con la polizia fluviale e i parchi, dove la vigilanza verrà assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo sarà realizzato con gli elicotteri della Polizia di Stato. Nei percorsi previsti dal presidente ucraino saranno impegnate squadre di tiratori scelti.

Al lavoro anche le unità antiterrorismo di polizia e carabinieri (Uopi, Api e Sos). Fitti controlli sono previsti anche nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, e sulle principali arterie stradali e autostradali. Da domani sarà poi attiva alla sala operativa della Questura di Roma, nell’area riservata alla gestione dei grandi eventi, una task force, dove verranno coordinati tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica.

La Consulta sull’ergastolo: è illegittimo non riconoscere le attenuanti

La Consulta sull’ergastolo: è illegittimo non riconoscere le attenuantiRoma, 12 mag. (askanews) – La pena edittale dell’ergastolo non può risultare “fissa” e “indefettibile” per effetto del divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sull’aggravante della recidiva reiterata; divieto, introdotto nel 2005 come deroga alla regola generale secondo cui il giudice può fare l’ordinario bilanciamento delle circostanze attenuanti e aggravanti. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 94 (redattore Giovanni Amoroso), depositata oggi e anticipata con il comunicato stampa del 18 aprile, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 69, quarto comma, del codice penale, come modificato dalla legge n. 251 del 2005, nella parte in cui, relativamente ai delitti puniti con la pena edittale dell’ergastolo, prevede il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulla recidiva reiterata.

Più volte la Corte costituzionale ha già dichiarato illegittimo tale divieto con numerose sentenze in riferimento a reati anche molto gravi.In continuità con tali pronunce, la Corte ha ribadito che, nelle ipotesi in cui la differenza tra la pena base e quella risultante dall’applicazione di un’attenuante è molto elevata, l’effetto della recidiva reiterata non può essere tale da comportare il divieto per il giudice di fare ciò che il codice penale prevede in generale quando c’è il concorso di circostanze attenuanti e aggravanti: ossia, valutarle e compararle per stabilire se le prime possano essere, eventualmente, ritenute prevalenti. In questi casi, la necessaria funzione di riequilibrio della pena, svolta dall’attenuante, è compromessa dal divieto di prevalenza.

Questa considerazione vale a maggior ragione nel caso in cui la pena edittale è quella fissa dell’ergastolo, perché la differenza è ancor più marcata di quella esistente nei reati ai quali si riferiscono le precedenti sentenze. Quando ricorre una circostanza attenuante, la pena dell’ergastolo è sostituita da quella della reclusione da venti a ventiquattro anni e quindi la differenza è tra una pena perpetua, di durata indeterminata in quanto potenzialmente “senza fine”, e la reclusione, che è sempre temporanea.La pena “fissa” e “indefettibile” dell’ergastolo, quale effetto del divieto suddetto, si pone, inoltre, in contrasto con il principio di necessaria proporzionalità della sanzione. Il giudice deve poter graduare la pena secondo la maggiore o minore offensività della condotta in concreto, tenuto conto delle circostanze del reato.

La Corte infine ha precisato che, per effetto di tale dichiarazione di illegittimità costituzionale, il giudice, nel determinare il trattamento sanzionatorio in caso di condanna di persona imputata di uno dei delitti puniti con la pena edittale dell’ergastolo, aggravato dalla recidiva reiterata, non ha più il divieto previsto dalla norma suddetta e può operare l’ordinario bilanciamento delle circostanze, come stabilito in generale dal codice penale, e, quindi, può ritenere che le attenuanti siano prevalenti sulla recidiva reiterata e conseguentemente non irrogare l’ergastolo; ma rimane che questa pena può essere inflitta ove il giudice valuti che, invece, le attenuanti non siano prevalenti sulla recidiva.In definitiva, in caso di recidiva reiterata, la pena dell’ergastolo non è più “fissa” e “indefettibile”, ma non è esclusa.

 

Assegnate 17 nuove Bandiere Blu, mare di Liguria e Puglia al top

Assegnate 17 nuove Bandiere Blu, mare di Liguria e Puglia al topRoma, 12 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2023, il riconoscimento internazionale della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici che premia l’eccellenza delle acque di balneazione, una virtuosa gestione ambientale e l’efficienza dei servizi turistici collegati alle spiagge. Quest’anno, per la 37ma edizione, sono 226 i Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, 16 in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, un Comune non confermato.

In particolare, la Liguria segna 2 nuovi ingressi e raggiunge 34 località; la Puglia sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni; seguono con 19 Bandiere: la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso, e la Calabria con 2 nuove Bandiere Blu. Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso; la Sardegna conferma le sue 15 località; l’Abruzzo resta a 14; la Sicilia a 11; il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con un’uscita e un nuovo ingresso; sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.

Le Bandiere sui laghi sono 21, con 4 nuovi ingressi. “Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, “una progressione che cresce di anno in anno: basti pensare che nel 1987, primo anno, i Comuni Bandiera Blu in Italia sono 37, nel 1997 arrivano a 48, nel 2007 a 97, nel 2017 diventano 164, fino ad arrivare a oggi, con sempre più località che si avvicinano al percorso facendo una chiara scelta di campo per la sostenibilità. I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane. Parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. Bandiera Blu è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio”, ha concluso Mazza.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute. I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Queste le new entry Bandiera Blu 2023: – Catanzaro (Calabria) – Rocca Imperiale (Calabria) – San Mauro Cilento (Campania) – Gatteo (Emilia Romagna) – Laigueglia (Liguria) – Sori (Liguria) – Sirmione (Lombardia) – Toscano Maderno (Lombardia) – Porto San Giorgio (Marche) – Termoli (Molise) – San Maurizio D’Opaglio (Piemonte) – Verbania (Piemonte) – Gallipoli (Puglia) – Isole Tremiti (Puglia) – Leporano (Puglia) – Vieste (Puglia) – Orbetello (Toscana) Comuni non riconfermati: – Cattolica (Emilia Romagna)

Mare, 17 nuove Bandiere Blu: Liguria e Puglia al top

Mare, 17 nuove Bandiere Blu: Liguria e Puglia al topRoma, 12 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2023, il riconoscimento internazionale della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici che premia l’eccellenza delle acque di balneazione, una virtuosa gestione ambientale e l’efficienza dei servizi turistici collegati alle spiagge. Quest’anno, per la 37ma edizione, sono 226 i Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, 16 in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, un Comune non confermato.

In particolare, la Liguria segna 2 nuovi ingressi e raggiunge 34 località; la Puglia sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni; seguono con 19 Bandiere: la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso, e la Calabria con 2 nuove Bandiere Blu. Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso; la Sardegna conferma le sue 15 località; l’Abruzzo resta a 14; la Sicilia a 11; il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con un’uscita e un nuovo ingresso; sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.

Le Bandiere sui laghi sono 21, con 4 nuovi ingressi. “Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, “una progressione che cresce di anno in anno: basti pensare che nel 1987, primo anno, i Comuni Bandiera Blu in Italia sono 37, nel 1997 arrivano a 48, nel 2007 a 97, nel 2017 diventano 164, fino ad arrivare a oggi, con sempre più località che si avvicinano al percorso facendo una chiara scelta di campo per la sostenibilità. I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane. Parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. Bandiera Blu è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio”, ha concluso Mazza.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute. I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Queste le new entry Bandiera Blu 2023: – Catanzaro (Calabria) – Rocca Imperiale (Calabria) – San Mauro Cilento (Campania) – Gatteo (Emilia Romagna) – Laigueglia (Liguria) – Sori (Liguria) – Sirmione (Lombardia) – Toscano Maderno (Lombardia) – Porto San Giorgio (Marche) – Termoli (Molise) – San Maurizio D’Opaglio (Piemonte) – Verbania (Piemonte) – Gallipoli (Puglia) – Isole Tremiti (Puglia) – Leporano (Puglia) – Vieste (Puglia) – Orbetello (Toscana) Comuni non riconfermati: – Cattolica (Emilia Romagna)

Papa Francesco: precarietà, affitti alle stelle e salari insufficienti affondano i giovani

Papa Francesco: precarietà, affitti alle stelle e salari insufficienti affondano i giovaniRoma, 12 mag. (askanews) – Ma interpellano la politica Città del Vaticano, 12 mag. (askanews) – “Forse mai come in questo tempo, tra guerre, pandemie, spostamenti di massa e crisi climatiche, il futuro pare incerto. Tutto va veloce e pure le certezze acquisite passano in fretta. Infatti, la velocità che ci circonda accresce la fragilità che ci portiamo dentro. E in questo contesto di incertezza e fragilità, le giovani generazioni sperimentano più di tutti una sensazione di precarietà, per cui il domani sembra una montagna impossibile da scalare. Difficoltà a trovare un lavoro stabile, difficoltà a mantenerlo, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso ai partecipanti alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, di fronte alla premier Giorgia Meloni. “Sono problemi che interpellano la politica, perché è sotto gli occhi di tutti che il mercato libero, senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi. – ha poi detto il Papa – E ancora, per descrivere il contesto in cui ci troviamo, penso a una cultura poco amica, se non nemica, della famiglia, centrata com’è sui bisogni del singolo, dove si reclamano continui diritti individuali e non si parla dei diritti della famiglia”.

Il papa ha raccontato situazione di una ragazza che ha lavorato 11 ore al giorno per 600 euro al mese. “Questa è la cultura che viviamo”, ha poi aggiunto il Papa parlando a braccio.

Papa: natalità e accoglienza non vanno mai contrapposte

Papa: natalità e accoglienza non vanno mai contrapposteCittà del Vaticano, 12 mag. (askanews) – “La natalità, così come l’accoglienza, che non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia, ci rivelano quanta felicità c’è nella società”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso ai partecipanti alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, di fronte alla premier Giorgia Meloni e ad alcuni ministri. “Una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, mentre una società infelice – ha aggiunto Francesco – si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno”.

“Ridare impulso alla natalità vuol dire – ha poi detto il Papa – riparare le forme di esclusione sociale che stanno colpendo i giovani e il loro futuro. Ed è un servizio per tutti: i figli non sono beni individuali, ma persone che contribuiscono alla crescita di tutti, apportando ricchezza umana e generazionale”.

Decreti ITS, intesa MIM-Regioni. Ripartiti 27,6 mln a laboratori

Decreti ITS, intesa MIM-Regioni. Ripartiti 27,6 mln a laboratoriRoma, 11 mag. (askanews) – Nell’ambito delle riforme previste dal PNRR (Missione 4 – componente 1 – investimento 1.5), il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome hanno raggiunto l’intesa sui primi tre decreti attuativi della legge 99/22 sul sistema terziario dell’Istruzione tecnica superiore, in tema di Commissioni d’esame, di Statuto e di Comitato nazionale, che il ministro Giuseppe Valditara ha già firmato. Inoltre, sempre in seno allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria previsto dal PNRR, Valditara ha firmato un decreto di riparto di risorse per il potenziamento dei laboratori degli Istituti Tecnologici Superiori “ITS Academy” di nuova costituzione che abbiano attivato almeno un percorso formativo nell’anno 2022. Si tratta dell’erogazione di 27.600.000 euro per i laboratori di 14 Fondazioni ITS di nuova costituzione. Questa assegnazione fa parte dell’investimento massimo di 50 milioni stabilito dal DM n. 310 del 2022, che prevede “il riparto di ulteriori risorse tra le altre fondazioni ITS che abbiano attivato almeno un percorso formativo a partire dall’anno 2022 o successivamente, e comunque entro la data di adozione dell’ulteriore decreto di riparto, ai fini del rispetto di target e milestone del PNRR”.

“Intendiamo costruire una filiera formativa che dia ai giovani la possibilità di realizzare i propri talenti rafforzando il collegamento tra offerta formativa e il mondo produttivo”, ha dichiarato Valditara. Il primo decreto, spiega il MIM, definisce la composizione e il funzionamento della commissione per la valutazione delle prove di verifica finale del percorso ITS; stabilisce la tipologia delle prove e i punteggi assegnati al termine della verifica finale; prevede il riconoscimento di crediti per agevolare i passaggi da un percorso ITS ad altri percorsi ITS e per valorizzare le esperienze acquisite in altri contesti, incluso quello lavorativo. Un elemento nuovo e importante è che, a differenza del passato, la valutazione dell’allievo non sarà esclusivamente basata sulla prova finale: una parte del punteggio sarà attribuita in base alla valutazione dell’intero percorso di studi (biennale o triennale). Il decreto contiene anche norme dedicate ad allievi con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. Per gli studenti con DSA sono previsti strumenti compensativi, per esempio il prolungamento dei tempi concessi per lo svolgimento della prova, mentre per gli allievi con disabilità sono previste prove di verifica equipollenti, che assicurino comunque le competenze in uscita della futura figura professionale. Le regole contenute nel decreto si applicano solo agli iscritti al primo anno dei percorsi ITS a partire dall’anno formativo 2023/24. Il secondo decreto disciplina il funzionamento del Comitato nazionale ITS Academy che verrà istituito dal Ministro. Il Comitato è l’organo di consulenza del Ministro per lo sviluppo del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore: per esempio, fornisce proposte per l’aggiornamento delle aree tecnologiche e delle figure professionali, indica linee di indirizzo generali che verranno applicate ai piani triennali di programmazione regionali; propone azioni per favorire maggiore inclusione di genere, suggerisce indicazioni per lo sviluppo di forme di collaborazione fra gli ITS Academy, per esempio la costituzione di campus multiregionali e multisettoriali. Il decreto individua inoltre le amministrazioni statali che compongono il comitato e prevede l’apertura a soggetti esterni. Il terzo decreto fissa gli standard minimi dello Statuto delle Fondazioni ITS Academy, documento fondamentale per la vita e il funzionamento degli ITS. Si tratta di uno schema di regole cui le Fondazioni potranno ispirarsi per definire i loro singoli statuti. È stato innalzato il patrimonio minimo che le fondazioni dovranno avere in dote per poter operare, da 50mila a 100mila euro, elevabile ulteriormente in caso di ITS operanti su più aree tecnologiche, così da fornire maggiore solidità al sistema e garantire maggiormente gli studenti. Con questo decreto viene inoltre valorizzato il ruolo della scuola e del dirigente scolastico: quest’ultimo, infatti, diventa componente di diritto del comitato tecnico scientifico. L’obiettivo finale è potenziare l’attività di orientamento a favore degli studenti, agevolando il raccordo fra le scuole e gli ITS, e migliorare la conoscenza di questa importante opportunità formativa.

Esplosione a Milano, Sala: l’autista ha limitato i danni

Esplosione a Milano, Sala: l’autista ha limitato i danniMilano, 11 mag. (askanews) – “Per fortuna si sono escluse cause dolose, attentati, cose del genere. L’autista è ustionato, ma non è una situazione di pericolo di vita. Ha detto ai vigili del fuoco che ha visto accendersi un incendio dal vano motore e poi ho preso rapidamente le bombole di ossigeno che stava trasportando qua vicino e quindi quello che è riuscito a fare è stato fermarsi cercando di limitare i danni e poi c’è stata l’esplosione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo un sopralluogo in via Pier Lombardo, dove in tarda mattinata e divampato un grosso incendio con esplosioni. “Il danno è anche per gli abitanti delle case qua di fianco, abbiamo sgomberato l’Istituto comprensivo che c’è dall’altro lato della strada, adesso verificheranno il tutto, la dinamica della sua gravità sembra abbastanza semplice. La situazione mi pare sotto controllo” ha aggiunto il primo cittadino.

Esplosioni a Milano, Sala: escluso l’attentato

Esplosioni a Milano, Sala: escluso l’attentatoMilano, 11 mag. (askanews) – “È da escludere un attentato o cose del genere, è semplicemente un camioncino che trasportava bombole di ossigeno, al momento mi segnalano un ferito, pur grave, che credo sia l’autista, non ci sono altri danni ma sto andando a vedere”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di consegna delle onorificenze all’ordine al merito della Repubblica italiana, a proposito del vasto incendio con esplosioni divampato oggi in zona Porta Romana.