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La surfista Giulia Manfrini muore trafitta da un pescespada in Indonesia

La surfista Giulia Manfrini muore trafitta da un pescespada in IndonesiaRoma, 19 ott. (askanews) – Una surfista italiana, Giulia Manfrini di 36 anni, è morta mentre faceva surf nelle isole Mentawai, distretto autonomo nell’ambito della provincia indonesiana di Sumatra occidentale. A quanto sembra, riporta la stampa del Paese, è stata trafitta al petto da un pesce spada.


L’incidente fatale a Manfrini, influencer e persona molto conosciuta nella comunità dei surfisti, è avvenuto mentre praticava il suo sport preferito con altri due cittadini stranieri. Il luogo in cui faceva surf era vicino alla spiaggia di Bengbeng, sull’isola di Masokut, nel distretto di Siberut Barat Daya. L’incidente le ha lasciato una ferita profonda almeno 5 centimetri nella parte superiore del torace: i suoi compagni le hanno prestato i primi soccorsi, ma non sono riusciti a rianimarla. L’hanno quindi trasportata d’urgenza a un vicino centro sanitario, dove ne è stato dichiarato il decesso.


La vittima era appassionata anche di sport sulla neve e aveva contribuito a fondare un’agenzia di viaggi che organizza vacanze sportive in mare e sulla neve.

Buchmesse, Lagioia: le fiere sono cambiate, ma servono ancora

Buchmesse, Lagioia: le fiere sono cambiate, ma servono ancoraFrancoforte, 19 ott. (askanews) – “Io ovviamente amo le fiere editoriali, per forza di voce avendo diretto quella di Torino, quindi la fiera di Francoforte è una grande fiera, è una fiera che in realtà ha cambiato pelle. Le fiere di affari hanno cambiato pelle dopo il Covid, perché si sono un po’ ridimensionate, nel senso che molti affari vengono fatti online attraverso, quello che noi chiamavamo Zoom, che adesso sono appunto le call. Questa cosa ha cambiato un po’ il gioco delle fiere d’affari, però questo non toglie che Francoforte resti una grande fiera: ci sono un sacco di editori, il luogo dove c’è la compravendita dei diritti, dove alcuni libri prendono il volo per altri Paesi, quindi tutto questo è uno dei grandi luoghi dove questa cosa qui accade nel mondo”. Lo ha detto ad askanews Nicola Lagioia, uno dei più importanti scrittori italiani, che è stato per sette anni alla guida del Salone del Libro di Torino. Anche lui è tra gli ospiti della Buchmesse di Francoforte, nell’anno dell’Italia Paese Ospite d’onore.


“Dovrebbe servire anche come promozione, anche come luogo di incontro, cioè qua dovrebbero incontrarsi, da una parte le istituzioni, per esempio politiche, e dall’altra i rappresentanti dell’editoria per rafforzare il settore, per parlarsi, a volte anche per discutere o per scontrarsi come è stato in questo caso tra associazioni di categoria e governo, che hanno scritto una lettera non irrilevante da questo punto di vista. Queste fiere servono, son sono solo delle vetrine”.

Maltempo, decreto di Musumeci per mobilitazione Protezione Civile in Emilia Romagna

Maltempo, decreto di Musumeci per mobilitazione Protezione Civile in Emilia RomagnaRoma, 19 ott. (askanews) – Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato il decreto che dispone, a supporto della Regione Emilia Romagna, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile. Il provvedimento accoglie la richiesta avanzata nelle scorse ore dal governo regionale, in relazione all’ondata di maltempo che sta investendo quei territori.


“Il decreto – spiega il ministro Musumeci – consente al nostro Dipartimento nazionale di assicurare il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della protezione civile a supporto delle autorità regionali, per collaborare nel contrastare gli eventi estremi. È una misura prevista dal Codice di Protezione civile e, purtroppo, più volte applicata in Emilia Romagna. Seguiamo di ora in ora la situazione del maltempo, diffusa anche in altre regioni. Ed esortiamo i cittadini, nelle zone allertate, alla massima prudenza e ad attenersi alle istruzioni delle autorità locali”, conclude il ministro.

Maltempo, allerta arancione domani in gran parte del Centro-Nord

Maltempo, allerta arancione domani in gran parte del Centro-NordMilano, 17 ott. (askanews) – Sulla base dei fenomeni previsti e in atto la Protezione Civile nazionale ha valutato per la giornata di domani, venerdì 18 ottobre, allerta arancione per maltempo in Liguria e su alcuni settori di Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Valutata inoltre, allerta gialla su restanti settori di Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, su alcune aree di Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sull’intero territorio di Trentino-Alto Adige, Umbria, Lazio e Molise, su parte di Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. È quanto si legge in una nota del Dipartimento.


Una vasta e profonda area perturbata di origine atlantica porterà, nel corso delle prossime ore, un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche, con piogge e temporali in estensione dalle Regioni di nord-ovest al resto del nord, alle regioni centrali tirreniche e, da domani, a Campania e Sicilia centro-occidentale. Sulla base delle previsioni disponibili, la Protezione Civile nazionale, d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso l’ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diramati nei giorni precedenti. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).L’avviso prevede dalle sera di oggi, giovedì 17 ottobre, il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Attese precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lazio, in estensione dalle prime ore di domani, alla Campania e successivamente alla Sicilia, specie settori centro-occidentali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.


Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

Forte maltempo in Liguria, allagamenti e strade chiuse

Forte maltempo in Liguria, allagamenti e strade chiuseRoma, 16 ott. (askanews) – In Liguria le forti piogge stanno causando criticità in provincia di Savona, con allagamenti diffusi e alcune strade chiuse. Dopo il passaggio della perturbazione a Ponente, fa sapere la Regione, le aree attualmente più colpite sono quelle di Albenga e tutto l’entroterra, da Tovo San Giacomo, dove si sono registrati allagamenti lungo il torrente Maremola, a Ferrania (frazione di Cairo Montenotte) con il fiume Bormida parzialmente esondato in più punti, e Altare, in particolare nella zona industriale.


Allagamenti di strade e scantinati segnalati anche a Celle Ligure e Calice Ligure, con il progressivo spostamento della perturbazione verso Levante. Si segnalano inoltre disagi alla circolazione ferroviaria tra Loano e Pietra Ligure. Per quanto riguarda le strade di competenza di Anas, la società comunica che, attualmente, non ci sono interruzioni. A Savona è costante il monitoraggio degli argini del torrente Letimbro, in piena. Situazione analoga anche a Quiliano. La Sala Operativa della Protezione civile regionale, aperta h24 per tutta la durata dell’allerta, è in costante contatto con i sindaci per seguire l’evolversi della situazione: “Si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione”.

Maltempo, c’è l’allerta arancione per Liguria ed Emilia-Romagna

Maltempo, c’è l’allerta arancione per Liguria ed Emilia-RomagnaRoma, 16 ott. (askanews) – Una vasta depressione di origine atlantica tende a progredire sul Mediterraneo occidentale, raggiungendo gradualmente il nostro Paese. Ne consegue il persistere del maltempo su gran parte del Nord e localmente anche sul Centro, specie sulla Toscana. Le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, in particolare su alcune aree del Nord-Ovest e Toscana settentrionale.


Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che fa seguito a quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dalle prime ore di domani, giovedì 17 ottobre, il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e sulla Toscana, specie settori settentrionali e costieri. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.


Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 17 ottobre, allerta arancione su alcuni settori della Liguria e dell’Emilia-Romagna. Valutata, inoltre, allerta gialla su settori di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Toscana, Umbria. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.


Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

Piantedosi: non sono emerse criticità negli appalti dei Centri in Albania

Piantedosi: non sono emerse criticità negli appalti dei Centri in AlbaniaRoma, 16 ott. (askanews) – “Vi è stato un unico operatore economico selezionato a cui sono stati affidati lavori relativi alle opere edili ed agli impianti ordinari, che risulta avere la propria sede in Albania. Tale impresa è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli tramite la banca dati nazionale Antimafia e l’Ambasciata di Italia in Albania ha, altresì, interessato la Polizia albanese e la struttura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata, le quali hanno riferito che, nell’ambito delle attività da loro condotte, non sono emerse criticità, nei confronti dei soci ed amministratori dell’impresa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time a una interrogazione sulle iniziative volte a prevenire e contrastare il rischio di infiltrazioni criminali in relazione alla costruzione dei centri per i migranti in Albania (Bonelli – AVS).


“Tutti i contratti stipulati con gli operatori economici prevedono il divieto di sub-appalto e che, nella fase esecutiva dei lavori, non risultano essere state segnalate violazioni del divieto all’accesso in cantiere di personale diverso da quello delle imprese esecutrici autorizzate”, ha aggiounto il titolare del Viminale.

Laurea in Medicina, via libera alla riforma: stop al numero chiuso

Laurea in Medicina, via libera alla riforma: stop al numero chiusoRoma, 16 ott. (askanews) – Via libera dalla settima Commissione del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. La riforma prevede l’abolizione del numero chiuso al primo semestre, consentendo l’iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test d’ingresso. L’obiettivo è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità sia per gli Atenei che per l’SSN.


Il disegno di legge di delega al Governo mira a garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite degli studenti. L’accesso sarà infatti regolato attraverso i crediti formativi e la posizione in una graduatoria nazionale raggiunta. Il proseguimento degli studi al secondo semestre sarà condizionato dal conseguimento di tutti gli esami previsti per il primo semestre e dalla posizione nella graduatoria nazionale. Per il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini “questa giornata rappresenta un passo storico per garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico. Il fabbisogno di futuri nuovi medici è di 30mila professionisti i più nei prossimi sette anni. Per soddisfarlo abbiamo già aumentato i posti disponibili per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e veterinaria. Ma con oggi rivediamo completamente i criteri di selezione. Per il primo anno aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso, ma prevediamo un semestre-filtro con esami caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi. In questo modo non solo investiamo nelle giuste aspirazioni dei nostri ragazzi, ma garantiamo anche una preparazione di qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza”, conclude Bernini.


La riforma include, inoltre, iniziative di orientamento già durante gli ultimi anni di scuola secondaria, con percorsi specifici per favorire l’ingresso nei corsi di laurea. Gli studenti potranno beneficiare di una formazione mirata e, in caso di mancata ammissione al secondo semestre, del riconoscimento dei crediti acquisiti per proseguire in altri percorsi di studio. Questa strategia mira a ottimizzare le risorse disponibili e garantire una preparazione di qualità in un settore cruciale per il Paese.

Corruzione, arrestati dirigente Sogei e imprenditore. Fra gli indagati referente di Musk in Italia

Corruzione, arrestati dirigente Sogei e imprenditore. Fra gli indagati referente di Musk in ItaliaRoma, 15 ott. (askanews) – Un dirigente della Sogei, e un imprenditore sono stati arrestati ieri sera a Roma per l’accusa di corruzione. Il provvedimento restrittivo è arrivato in relazione allo scambio di una somma di denaro, 15 mila euro. Gli accertamenti sono stati eseguiti dal nucleo Pef della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta più ampia coordinata dalla procura di Roma.


Nell’inchiesta risultano complessivamente indagate 18 persone e 14 società e in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta. L’attuale direttore generale business della Sogei, Paolino Iorio, manager dell’azienda pubblica, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in quanto accusato dalla Guardia di finanza di aver preso tangenti. A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di corruzione perché con “più azioni del medesimo disegno criminoso – si spiega nel capo d’accusa – in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente direttore generale della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro”, da un imprenditore privato.


Inoltre “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro – si aggiunge – con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”. Si tratta di “un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del Ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al Ministero dell’Interno”. Così scrive la Guardia di finanza in una informativa presente negli atti dell’indagine in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta.


Dalle intercettazioni delle utenze in uso all’imprenditore arrestato ieri mentre era in compagnia del direttore generale di Sogei, Paolino Iorio sono “emersi i contatti e gli incontri avuti con tale ‘Antonio della Difesa’ successivamente identificato come un capitano di fregata della Marina Militare”. Già “dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché – è riportato nell’informativa alla base dell’indagine – l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore”.


Fra gli indagati nell’inchiesta per corruzione della procura di Roma c’è anche Andrea Stroppa, 30 anni, ritenuto punto di riferimento di Elon Musk in Italia. Il riferimento al giovane manager – negli atti – viene fatto da un militare della Marina che “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del governo italiano del sistema satellitare realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte, di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa”. “Nel corso delle conversazioni – si spiega nel documento d’inchiesta – emerge che, da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato “l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso lo stesso ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”. “Sogei esprime piena fiducia nella magistratura, a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l’azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti”. Così si afferma in una nota dell’azienda in relazione all’inchiesta della Procura di Roma per cui è finito agli arresti domiciliari il dg Paolino Iorio.

Condannato a 4 anni il camionista che uccise il ciclista Davide Rebellin

Condannato a 4 anni il camionista che uccise il ciclista Davide RebellinMilano, 14 ott. (askanews) – Il camionista 64enne tedesco Wolfgang Rieke, accusato di aver investito e ucciso con il suo mezzo pesante l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino prima di darsi alla fuga, è stato condannato a quattro anni di reclusione, più la revoca della patente di guida e il pagamento di tutte le spese processuali. Questo in sintesi il dispositivo letto, dopo una breve camera di consiglio, dal giudice, Filippo Lagrasta, che presiedeva il collegio giudicante a Vicenza.


Siamo “moderatamente soddisfatti, ma Davide non tornerà” hanno commentato, attraverso un consulente, la madre di Rebellin, Brigida Gattere, e il fratello Carlo Rebellin, presenti in Tribunale a Vicenza all’ultima udienza del processo per omicidio stradale aggravato. Il giorno dell’investimento l’ex campione aveva 51 anni e si stava allenando in bicicletta. Presenti anche la nipote della vittima, Andrea Stella, figlia di un altro dei tre fratelli, Simone (il terzo è Stefano), accompagnati in aula dal loro legale, l’avvocato Davide Picco del foro di Vicenza, e da Alessio Rossato, consulente dello Studio3A-Valore che ha assistito la famiglia, nell’iter risarcitorio, chiuso da tempo. “Siamo moderatamente soddisfatti per l’entità della pena inflitta, considerate le leggi sull’omicidio stradale” ha spiegato Carlo Rebellin attraverso il consulente. La Procura di Vicenza, in aula c’era anche il Pubblico Ministero titolare del procedimento penale, Roderich Blattner, “ha svolto un importante lavoro, e l’imputato ha fatto anche otto mesi di carcere, evento molto raro in queste circostanze” ha aggiunto. Rieke attualmente si trova in Germania e dopo essere stato colpito da un ictus gli è stato consentito di tornare a casa in ragione delle gravi condizioni di salute.


“D’altra parte – ha concluso il fratello -, anche se lo avessero condannato a dieci anni il dato di fatto è che Davide non ce l’avrebbe comunque restituito nessuno, non sarebbe tornato indietro”. Ed è proprio questa l’unica, amara considerazione della mamma Brigida, che non è voluta entrare nel merito della sentenza, limitandosi a prendere dolorosamente atto che “mio figlio purtroppo l’ho perso per sempre, non c’è più”.