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Dopo i nubifragi arriva il crollo termico, finita l’estate africana

Dopo i nubifragi arriva il crollo termico, finita l’estate africanaRoma, 29 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea, come da previsioni, è sceso dalla Norvegia, ha attraversato gran parte dell’Europa occidentale e si è ‘tuffato’ venerdì nel Mediterraneo vicino alle Baleari. Da questa posizione, durante il weekend, si è poi approfondito, riscaldato e mosso verso Est raggiungendo l’Italia centro settentrionale con fenomeni estremi.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito iLMeteo.it, conferma infatti che nel suo percorso, dalle Baleari fino alla Sardegna (poi Liguria) Poppea ha assorbito tantissimo calore dalle acque caldissime del Mediterraneo assumendo caratteristiche simil-tropicali. Nel suo passaggio vicino alla Sardegna ha provocato anche un’anomala alta marea per il crollo repentino della pressione di 10 hPa in 12 ore, una profonda ciclogenesi tipica degli uragani sulle acque calde dei Caraibi. Nella serata di domenica, poi, a causa dell’arrivo di Poppea in Liguria si sono registrate delle piogge monsoniche record con accumuli in centro a Genova di 190 mm in 3 ore: la quantità di pioggia che cade in 4-5 mesi in alcune zone della Toscana meridionale. Insomma, introducendo la carta d’identità e la violenza del Ciclone Poppea con questi pochi semplici dati, si giustifica l’allerta attiva ancora per le prossime ore su mezza Italia: si temono nubifragi in particolare sul Nord-Est e su tutta la fascia tirrenica, mentre i venti di burrasca colpiranno ancora, specie la Sardegna, con onde fino a 7 metri sulle Bocche di Bonifacio.

Il ciclone Poppea segnerà la fine dell’estate africana, ma non dell’estate italiana: nel prossimo weekend avremo infatti il ritorno del sole quasi ovunque con temperature fino a 28-30 gradi, ma con picchi oltre i 35 gradi in Sardegna. Intanto, prima del ritorno dell’estate ‘italiana’, prestiamo attenzione nelle prossime ore in Toscana, Umbria, Lazio e Triveneto, poi nel corso della giornata anche in Emilia Romagna e Basso Tirreno. Il rischio è di avere temporali molto forti con accumuli di pioggia significativi, localmente anche qualche grandinata e purtroppo non si escludono anche tornado lungo le coste tirreniche.

Mercoledì poi il maltempo lascerà il Paese lentamente, fermandosi qualche ora in più e fino al pomeriggio su Alto Adriatico, estreme regioni di Nord-Est e tutte le zone centrali: attenzione a forti fenomeni tra Romagna, Marche e Lazio. L’ultimo giorno di agosto, infine, vedrà il ritorno di alcune piogge anche dal Nordafrica verso la Sicilia, richiamate dal Ciclone Poppea che intanto si sarà spostato sui Balcani: sull’Italia peninsulare ed in Sardegna invece il tempo sarà in prevalenza soleggiato, fresco al mattino, intorno ai 28 gradi di giorno. Il primo weekend di settembre sarà accompagnato da un nuovo anticiclone, decisamente meno caldo di Nerone e più piacevole: ritroveremo il sole ovunque, senza eccessi termici subtropicali e senza piogge monsoniche.

In Piemonte neve al Sestriere. Frane in Trentino e in Veneto, evacuati gruppi di turisti

In Piemonte neve al Sestriere. Frane in Trentino e in Veneto, evacuati gruppi di turistiRoma, 28 ago. (askanews) – A Belluno, in Veneto, a causa del maltempo sono stati evacuati per precauzione i 70 ospiti di due strutture ricettive a Cortina D’Ampezzo, in località Passo Tre Croci, per il pericolo di distacco massi dopo una frana.

Anche l’ondata di maltempo che ha interessato il Trentino Orientale nelle ore scorse ha causato smottamenti e frane, con ripercussioni sulla viabilità in particolare nella zona tra Torbole e Malcesine dove i vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente e già nella mattinata la circolazione è stata ripristinata a senso unico alternato. A Ossana per precauzione è stato evacuato il camping Cevedale. A causa di un cedimento in Val di Genova la strada che porta a malga Bedole rimane chiusa dopo lo smottamento di ieri. Ha invece riaperto in tarda mattinata (ma solo a senso unico alternato) la gardesana orientale, anch’essa colpita da una frana nelle prime ore della giornata odierna nella zona tra il comune di Torbole e località Tempesta.

Le precipitazioni abbondanti hanno coinvolto anche i corsi d’acqua che hanno aumentato di molto la loro portata raggiungendo livelli elevati. L’attenzione in questo caso si concentra in particolare sul Sarca alle cui foci sono state posizionate le reti di contenimento al fine di trattenere il materiale trascinato dalla corrente e sono state chiuse le piste ciclabili nel territorio di Torbole, e sul Noce. In val di Sole, a Ossana, il livello raggiunto dal torrente Vermigliana ha suggerito agli amministratori locali di evacuare il camping Cevedale e si consiglia caldamente di evitare di percorrere le piste ciclabili lungo i corsi d’acqua. In Piemonte, intanto, spartineve in azione al Sestriere. Ancora disagi sulla viabilità di competenza della Città metropolitana di Torino a seguito del maltempo delle ultime 36 ore. Sui tratti a quota più alta della Strada Provinciale 23 del Sestriere e della Provinciale 215 la nevicata fuori stagione ha reso necessario l’intervento degli spartineve della Direzione Viabilità 2 al di sopra dei 1800 metri, tra Borgata Sestriere e il Colle (versante Val Chisone) e tra Grangesises e il Colle (versante Valle di Susa).

Nella zona collinare del Chivassese, il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino è al lavoro per ovviare alle conseguenze di una frana di terra e fango che si è verificata a monte della carreggiata al Km 9+650 della Strada Provinciale 99 di San Raffaele Cimena. Sono in corso le operazioni di rimozione dalla carreggiata di fango, detriti e vegetazione sradicata dal movimento del terreno. È prevista l’istituzione di un senso unico alternato. I tecnici progettisti della Città metropolitana sono già sul posto per valutare l’opportunità di realizzare appena possibile un intervento di consolidamento della carreggiata.

A Napoli proteste contro l’abolizione del reddito di cittadinanza: tensione con la polizia

A Napoli proteste contro l’abolizione del reddito di cittadinanza: tensione con la poliziaNapoli, 28 ago. (askanews) – Momenti di tensione a Napoli durante una manifestazione contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. Il corteo, circa 300 persone, è partito dalla stazione di piazza Garibaldi per poi raggiungere via Amerigo Vespucci e la rampa di accesso all’autostrada.

Alcune donne sono riuscite ad aprire un accesso dopo qualche momento di tensione con la polizia. Un altro gruppo, invece, ha scavalcato il guardrail ed ha permesso l’ingresso del corteo alla rampa autostradale.

I medici: i positivi al Covid in ospedale devono essere isolati, proteggere i pazienti più fragili

I medici: i positivi al Covid in ospedale devono essere isolati, proteggere i pazienti più fragiliRoma, 28 ago. (askanews) – “L’abolizione dell’obbligo di isolamento domiciliare per i cittadini positivi al Covid, stabilito dal Decreto Legge n.105 del 10 agosto 2023, non deve porre in secondo piano la necessità di tutelare i pazienti più fragili ricoverati o seguiti negli ospedali, in particolare quelli colpiti da tumori solidi e del sangue, da patologie cardiovascolari e da altre gravi malattie. La norma citata, infatti, non contiene nessuna indicazione sull’individuazione e sull’isolamento dei pazienti positivi all’interno dei nosocomi. Si tratta di una lacuna molto grave: chiediamo al ministro Schillaci di intervenire quanto prima con un analogo provvedimento”. È quanto afferma Francesco Cognetti, presidente FOCE (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi), che esprime preoccupazione per la mancata previsione dell’isolamento dei pazienti colpiti da Covid negli ospedali.

“Queste strutture sono frequentate da persone vulnerabili, che devono essere protette – spiega il prof. Cognetti -. Non dimentichiamo che il Covid continua a essere una malattia che, quando colpisce i fragili, può portare anche alla morte e l’isolamento dei positivi preserva dal contagio delle persone vulnerabili. In molti ospedali, ormai, non vengono più effettuati di routine i tamponi ai pazienti, ai sanitari e ai famigliari che li frequentano. Vanno pertanto definite norme sull’esecuzione dei tamponi e sulla loro frequenza, al fine di isolare e monitorare i positivi ed adeguare l’organizzazione dei reparti in caso di progressivo aumento dei contagiati”. In Italia si assiste, nelle ultime settimane, ad un incremento dei contagi e, in altri Paesi, anche dei ricoveri ospedalieri, dovuti a nuove varianti ipermutate, e ci si interroga su come affrontare una eventuale nuova ondata, per la diminuzione dei test di massa da parte dei cittadini ed il ridimensionamento della capacità di sorveglianza e di tracciamento delle varianti. Una situazione analoga potrebbe realizzarsi in Italia.

Nella settimana dal 17 al 23 agosto infatti, nel nostro Paese, sono stati registrati 11.606 nuovi casi di Covid, con un incremento del 96% rispetto alla settimana precedente (10-16 agosto). Anche il tasso di positività è aumentato di circa il 40%. L’abolizione dell’isolamento domiciliare obbligatorio per i positivi allinea l’Italia a numerosi altri Paesi europei (Francia, Spagna, Olanda,Belgio e Portogallo), che hanno stabilito simili indicazioni. “Si tratta di una decisione condivisibile, anche alla luce della disponibilità di vaccini e farmaci, ma va considerata la situazione degli ospedali del nostro Paese, che sono già oggi sotto pressione per mancanza di personale, posti letto e risorse e per scelte politiche sbagliate, che hanno progressivamente depotenziato la sanità negli ultimi 10 anni – spiega Pasquale Perrone Filardi, presidente SIC (Società Italiana di Cardiologia) -. Un eventuale incremento di casi Covid rischia di portare i nosocomi al collasso”.

La fragilità del sistema complessivo è testimoniata dal tasso di mortalità fra i contagiati dal virus, che è stato particolarmente elevato nel nostro Paese: “Ogni settimana, attualmente in Italia, circa 50-60persone ancora muoiono per le conseguenze dell’infezione – sottolinea Paolo Corradini, presidente SIE (Società Italiana di Ematologia) -. Il livello del contagio, di recente, è in aumento ed il dato è da ritenersi sottostimato per il più basso numero di tamponi effettuati rispetto a mesi fa. Per creare una ‘gabbia’ di protezione intorno al paziente, è fondamentale, inoltre, vaccinare con cadenza semestrale i fragili e tutti gli over 60 contro il Covid, ma anche contro l’influenza e lo pneumococco. L’immunizzazione deve riguardare non solo i malati, ma anche i famigliari, i caregiver e tutti gli operatori sanitari. E i cittadini positivi al Covid non devono assolutamente entrare in contatto con i fragili e frequentare gli ospedali”.

Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane”, allerta per fenomeni estremi

Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane”, allerta per fenomeni estremiRoma, 28 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea è diventato un “MediCane” (MEDIterranean hurriCANE, uragano mediterraneo). Ha toccato terra in Liguria e ha provocato violenti nubifragi, dopo aver raggiunto il mare bollente della regione (28-30°C di temperatura). Possiamo dire addio al caldo africano che per quasi 2 settimane ha attanagliato l’Italia con l’anticiclone Nerone.

Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it precisa che sui nostri mari non possiamo parlare di vero e proprio uragano, ma solo di ‘uragano mediterraneo’ in quanto il primo presenta normalmente un diametro medio di 500 km, mentre sui nostri bacini (a causa della superficie marina minore) possiamo ritrovare diametri massimi di circa 100 km. Almeno per le prossime 48 ore il maltempo colpirà duramente su molte regioni. Attorno all’occhio del ciclone Poppea soffieranno venti fortissimi con raffiche da uragano localmente superiori ai 120 km/h. C’è da aspettarsi quindi un ingrossamento del moto ondoso del Mar Ligure e del Mar Tirreno. Nella giornata di lunedì 28 le regioni maggiormente colpite dalla furia di Poppea saranno quelle nord occidentali, ovvero Liguria, Piemonte e Lombardia; come già successo nel corso di sabato e domenica le precipitazioni potrebbero risultare di forte intensità e accompagnate da temporali e grandinate eccezionali. Le piogge poi saranno battenti e si presenteranno sotto forma di nubifragio. Nel corso della sera e notte di lunedì il ciclone comincerà a spostarsi verso est e così anche su Toscana, Lazio, Umbria e al Nordest inizierà a piovere via via più diffusamente.

Nella giornata di martedì il ciclone si sarà ulteriormente spostato verso oriente e così se il tempo inizierà a migliorare su Liguria e Piemonte, sarà ancora perturbato e con nuovi temporali fortissimi e piogge battenti su Lombardia, Emilia Romagna, Nordest, Toscana, Lazio e Umbria. Qualche temporale nel frattempo avrà raggiunto pure Campania, Sardegna e Calabria tirrenica, localmente anche la Sicilia. I fenomeni generati da Poppea saranno in alcuni casi estremi, come intense grandinate e presenza di downburst, un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Per cui, su tutte le zone e città in cui scoppierà un forte temporale potrà esserci il rischio di una forte grandinata e violente raffiche di vento. Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige (nelle giornate di lunedì), Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria e Lazio (nelle giornate di lunedì e martedì) sono le regioni maggiormente a rischio di grandine grossa.

L’aria fresca che alimenterà il ciclone farà crollare le temperature che rispetto a qualche giorno fa potranno perdere anche 15-20°C. Tornerà anche la neve sulle Alpi dove i fiocchi potranno raggiungere la ragguardevole quota per il periodo di 2000 m. Infine, nei giorni successivi il ciclone si muoverà verso il Balcani, interessando diffusamente il Centro Italia (mercoledì), localmente il Sud e il Friuli Venezia Giulia. Dopo di che tornerà l’alta pressione, a garanzia di un periodo più stabile, soleggiato ma con caldo gradevole.

Incendi in Sicilia, mezzi in volo dall’alba: “Situazione migliora”

Incendi in Sicilia, mezzi in volo dall’alba: “Situazione migliora”Roma, 28 ago. (askanews) – In Sicilia sono di nuovo in volo dalle prime luci dell’alba sei canadair e cinque elicotteri antincendio che da ieri sono impegnati nel contrasto agli oltre 50 incendi divampati in diverse località dell’Isola. Il presidente della Regione Renato Schifani è rimasto in contatto tutta la notte con il comandante del Corpo forestale Beppe Battaglia e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

“La situazione – sottolinea il governatore – come mi informano in tempo reale dalle due sale operative, è comunque in miglioramento su tutti i fronti, grazie soprattutto al massiccio intervento di uomini e mezzi che stanno operando perché gli incendi non prendano nuovo vigore. Restano criticità, invece, nel Messinese, dove sono stati inviati quattro canadair. Per fortuna, al momento non si segnalano danni alle persone. Ringrazio, ancora una volta, l’abnegazione e l’impegno dei forestali, degli uomini e delle donne volontari della Protezione civile, ma anche dei vigili del fuoco e dei militari, che in queste ore così difficili si stanno adoperando con sacrificio per aiutare quanti sono stati messi a rischio dalla mano criminale di chi, ancora una volta, ha attentato al nostro patrimonio ambientale. Sono ancora scosso dalle immagini dei turisti costretti a scappare dalle spiagge del Trapanese circondate dalle fiamme”. Attualmente sono in servizio due canadair a Salemi (Monte Polizzo) nel Trapanese, due a Messina sul Torrente Catarratti e due a Montagnareale nella zona tirrenica del Messinese. Gli elicotteri sono impegnati nel Palermitano, nel Trapanese e nel Messinese.

Nubifragio in Liguria, a Genova 200 mm di pioggia in poche ore

Nubifragio in Liguria, a Genova 200 mm di pioggia in poche oreGenova, 28 ago. (askanews) – Violenti nubifragi hanno colpito nella notte la Liguria, dove fino alle 15 proseguirà l’altra arancione per temporali. A Genova sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia in poche ore, provocando l’allagamento di strade, sottopassaggi e scantinati, il crollo di numerosi alberi ed il rapido innalzamento dei livelli idrometrici dei torrenti. Il Bisagno, in particolare, ha superato la prima soglia di guardia all’altezza della passerella Firpo. Il record di pioggia è stato registrato a Genova Castellaccio, dove in un’ora sono caduti ben 79 millimetri e dall’inizio dell’evento 219 millimetri. Nel capoluogo ligure, dove i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi, sono rimaste allagate anche la stazione di Genova Principe e diverse stazioni della metropolitana. Le forti precipitazioni sono state accompagnate da venti molto intensi, con una raffica che ha raggiunto i 179 km/h nella stazione di Fontana Fresca, in provincia di Genova.

“La Liguria – ha spiegato in una nota il presidente della Regione Giovanni Toti – questa notte è stata interessata da una perturbazione importante che ha colpito soprattutto il genovesato. Tutto il centro-levante genovese ha infatti misurato fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle ultime 24 ore. Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei vigili del fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti”. “Al momento – ha sottolineato il governatore ligure – si segnalano ancora celle temporalesche isolate e condizioni di instabilità, con la possibilità di temporali anche forti e di mareggiate soprattutto nella parte centrale della giornata nel centro levante per cui continuo a raccomandare a tutti i liguri la massima prudenza”.

“Sono stati numerosi – ha aggiunto l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – gli alberi abbattuti sulle strade Ss 45, Sp14 ed Sp 62, oltre alla caduta di un albero sopra un deposito di bombole di azoto presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Eventi risolti tempestivamente grazie all’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari di Protezione Civile e dell’Anas. Sono stati necessari anche interventi in alcune abitazioni – ha concluso l’assessore ligure – con il ricollocamento un’unità familiare”.

Frana in Savoia, interrotti i treni AV tra Italia e Francia

Frana in Savoia, interrotti i treni AV tra Italia e FranciaRoma, 28 ago. (askanews) – A causa di una frana che si è verificata ieri nella Savoia francese, la circolazione ferroviaria è sospesa tra Modane e Chambéry per verifiche tecniche sulla linea.

Trenitalia fa sapere che sono così cancellati i treni Alta Velocità della relazione Milano – Modane – Parigi, che passano sulla stessa linea. In particolare, sono cancellati i treni di lunedì 28 e martedì 29 agosto: FR 9292 Milano Centrale (6:25) – Modane – Paris Gare de Lyon (13:22); FR 9281 Paris Gare de Lyon (7:30) – Modane – Milano Centrale (14:07); FR 9287 Paris Gare de Lyon (15:16) – Modane – Milano Centrale (22:07); FR 9296 Milano Centrale (15:53) – Modane – Paris Gare de Lyon (22:34).

La frana si è verificata intorno alle 16:35 di ieri sulla strada RD 1006 a La Praz, nel comune di Saint-André nella Maurienne, bloccando il traffico in entrambe le direzioni sulla RD 1006 e sulla vicina A43, l’autostrada che collega Lione a Saint-Jean-de-Maurienne e Modane (Traforo del Frejus) verso l’Italia. Secondo i quotidiani francesi, sono franati quasi 700 metri cubi di materiale roccioso. L’Autostrada A43 Maurienne è ancora chiusa tra St Michel de Maurienne e Le Freney, in entrambe le direzioni. È in corso una deviazione attraverso la RD215 via St André solo per i veicoli leggeri.

Problemi anche per il tunnel del Fréjus. La società di gestione, la SFTRF, ha fatto sapere che resta aperto per i veicoli leggeri delle classi 1, 2 e 5. Per i mezzi pesanti e i pullman è prevista una deviazione attraverso il tunnel del Monte Bianco.

Protezione civile: allerta rossa in Lombardia per lunedì 28 agosto

Protezione civile: allerta rossa in Lombardia per lunedì 28 agostoRoma, 27 ago. (askanews) – Sulla base dei fenomeni previsti e in atto la Protezione civile ha emesso per lunedì 28 agosto, allerta rossa sugli estremi bacini settentrionali della Lombardia per rischio idrogeologico.

Allerta arancione in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, ampi settori del Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto, recita la nota della Protezione civile con l’aggiornamento della situazione sull’Italia. Allerta gialla, infine, su Abruzzo occidentale, Campania, parte dell’Emilia- Romagna, resto di Toscana, Veneto e Piemonte, su Lazio, parte del Molise, Provincia autonoma di Trento, su ampi settori della Sardegna, in Umbria e sulla Valle d’Aosta.

Si estende l’area perturbata di origine atlantica, già attiva sulle nostre regioni nord-occidentali, e apporterà precipitazioni a prevalente carattere temporalesco anche alle restanti regioni settentrionali oltre a coinvolgere, dalla prossima notte, parte di quelle centrali, in particolare sul versante tirrenico. La perturbazione sarà, inoltre, accompagnata da una decisa intensificazione della ventilazione dai quadranti occidentali, che interesserà gran parte delle regioni centro-meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it/).

L’avviso prevede dal pomeriggio domenica 27 agosto, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Toscana e Sardegna nord-occidentale, in estensione dalle prime ore di lunedì 28 agosto, a Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Campania e settori occidentali di Abruzzo e Molise. Dalle prime ore lunedì 28 agosto, si prevede inoltre il persistere di rovesci e temporali su Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia-Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Infine dalle prime ore di lunedì 28 agosto si prevedono anche venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali su Sardegna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.

Maltempo, il ciclone Poppea potrebbe diventare un Medicane

Maltempo, il ciclone Poppea potrebbe diventare un MedicaneMilano, 27 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea deve ancora impattare sull’Italia, ma ha già provocato fortissimi temporali con grandine e i temuti downburst al Nordovest, un fenomeno tipicamente subtropicale ormai frequente anche in Italia, in associazione a temporali di forte intensità. Nella nottata di domenica il vortice raggiungerà il Mar Ligure diventando, probabilmente, un Medicane, un ciclone tropicale mediterraneo. Lo prevede ilmeteo.it

Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it avvisa che sta arrivando “un’intensissima fase di maltempo su quasi tutta l’Italia. In pratica, il ciclone Poppea, di origine extratropicale, in arrivo dal Nord Europa, approfondendosi su acque molto calde, potrebbe assumere sul Mediterraneo, caratteristiche simil-tropicali e quindi di uragano: presenza di un ‘cuore caldo’ cioè una temperatura elevata a tutte le quote anche nell’occhio del ciclone, bassa pressione sulla stessa colonna altimetrica (condizione barotropica) ed altre peculiarità tipiche di queste formazioni. Per essere precisi, tuttavia, sui nostri mari non possiamo parlare di vero e proprio uragano, ma solo di ‘Uragano Mediterraneo’ in quanto il primo presenta normalmente un diametro medio di 500 km, mentre sui nostri bacini (a causa della superficie marina minore) possiamo ritrovare diametri massimi di circa 100 km. Lasciamo dunque il nome Uragano alle zone del Golfo del Messico, dell’Oceano Atlantico e del Pacifico orientale – dice Sanò – e teniamoci il termine nostrano Uragano Mediterraeo o MediCane (dalla sintesi di MEDIterranean hurriCANE)”. L’aria fresca che alimenterà il ciclone Poppea farà crollare le temperature dando la possibilità alla neve di scendere a quote relativamente basse per il periodo. Se fino a lunedì la quota si attesterà attorno ai 2000-2400 metri, dopo questa data i fiocchi di neve potranno scendere anche fin sotto i 2000 metri.

Domenica 27. Al nord: intenso maltempo al nordovest. Al centro: soleggiato e caldo. Al sud: sole e caldo intenso. Lunedì 28. Al nord: forte maltempo su tutte le regioni. Al centro: maltempo su Toscana, Lazio, Umbria. Al sud: peggiora in Campania.

Mercoledì 29. Al nord: ultime piogge al nordest. Al centro: maltempo. Al sud: temporali su Campania e Calabria. Tendenza: torna l’alta pressione, il sole e un clima più caldo.