Chiude a Roma Ecofuturo Festival, le idee della quarta giornata
Chiude a Roma Ecofuturo Festival, le idee della quarta giornataMilano, 6 mag. (askanews) – Città più vivibili e sostenibili, dall’iniziativa “Spolveriamoci” alle città a 30 km/h per disinquinarci e salvarci dal traffico. Dal trekking urbano con l’Associazione Testeinsù alle pratiche dello Shiatsu e delle discipline bionaturali. Ultima giornata dell’Ecofuturo festival, il festival delle eco tecnologie e Roma presso Città dell’Altra Economia. Dedicata alla salute e a quella del nostro pianeta.
“In questi giorni si è chiusa la consultazione sulla tassonomia europea. Cosa dobbiamo incentivare con i nostri soldi? La finanza sostenibile e privata su cosa deve investire? Qui ad Ecofuturo festival ci sono tecnologie innovative per fare veramente questa transizione ecologica e per abbattere i costi per i cittadini”, ha dichiarato ai microfoni di TeleAmbiente Patty L’Abbate, vicepresidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati. Nel suo intervento L’Abbate ha parlato di gas fluorurati. “Si tratta di gas 24mila volte più forti come impatto serra della CO2 che tutti conosciamo. L’Europa in questi giorni ha emanato una direttiva per eliminarli. In Italia dobbiamo farlo e sostituirli con un gas che non è impattante”. Nel corso della diretta Fabio Roggiolani, cofondatore Ecofuturo Festival, ha chiesto a Lorenzo Fioramonti, Direttore “Institute for Sustainability” University of Surrey, di diventare presidente onorario del Comitato scientifico di Ecofuturo Festival. Fioramonti è intervenuto nel corso del primo panel della giornata incentrato sui temi della lotta all’inquinamento. “Gran parte della popolazione mondiale vive nelle città, sempre più inquinate e invivibili. Noi abbiamo bisogno di città più lente. Non abbiamo bisogno solo di auto più efficienti e green, ma di meno auto, ripensare a come ci muoviamo. Siamo d’accordo che andremo verso un futuro in cui le città, se modulate come andrebbe fatto, richiederanno meno mobilità, o anche di non avere più auto di proprietà ma auto elettriche magari condivise”.
“Il nucleare sta diventando di moda – spiega a TeleAmbiente Marco Bella, già deputato, ricercatore in chimica organica – Serve tanta energia elettrica allora usiamo il nucleare che ha basse emissioni. Questo è parzialmente vero, ma il nucleare, soprattutto in Italia, ha dei tempi incompatibili con la transizione ecologica. L’IPCC ci dice che entro il 2030 dobbiamo ridurre della metà le emissioni di gas climalteranti. Entro quella data è impossibile che noi abbiamo una qualsiasi produzione di energia elettrica dal nucleare. In Italia prima di 20 anni non si accende neppure una lampadina dal nucleare, figuriamoci una produzione significativa. Quindi serve puntare sulle rinnovabili se vogliamo salvare il pianeta. Negli spazi esterni della Città dell’Altra Economia, Niccolò Tacconi, insegnante di permacoltura, ha spiegato come funziona l’ortobioattivo. “Andrea Battiata, fondatore di Ortobiattivo, promuove questa tecnica: si crea un letto rialzato in cui si crea un substrato dove una parte è minerale e una parte organica. Questo substrato è l’accelerazione di un suolo che diventa maturo, come il suolo di una foresta, e anche fertile come una foresta. Diventa bioattivo perché viene inoculata una madre di microrganismi che accelera tutte le decomposizioni e rende gli elementi disponibili per le piante”.