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Clima, il ministro Pichetto incontra ‘Ultima generazione’: dagli attivisti una proposta di legge

Clima, il ministro Pichetto incontra ‘Ultima generazione’: dagli attivisti una proposta di leggeRoma, 8 ago. (askanews) – Una proposta di legge per la cancellazione dei Sad, i sussidi ambientalmente dannosi alle aziende del fossile che sarà presentata a settembre. Con questa proposta arrivano all’incontro con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, gli attivisti di Ultima generazione. Una proposta “su cui Ultima generazione vorrebbe che si attivassero tutte le forze politiche e i parlamentari consapevoli dell’urgenza di un intervento per fermare il genocidio di massa verso il quale ci stiamo avviando, che è l’unico motivo che spinge le persone ad aderire alle azioni di resistenza civile nonviolenta”.

Per Ultima generazione il governo, riferisce una degli attivisti, deve attivarsi per quella “che non è solo una crisi climatica ma un problema sociale, economico e lavorativo”. La delegazione è composta da 4 membri di cui però Beatrice Pepe, non ha potuto partecipare all’incontro perché le è stato dato un foglio di via obbligatorio che le impedisce di entrare a Roma per un anno a causa di un blocco stradale. “È una semplice data che però si porta dietro una montagna di preoccupazione, frustrazione, denunce, rabbia ma anche amore e cura. Più di 30 anni di superficialità e incompetenza ci costringono oggi a una situazione di emergenza che, anni fa, si sarebbe potuta evitare con una transizione energetica graduale. Ora abbiamo l’ultima occasione per fare qualcosa di coerente con quella che dovrebbe essere la priorità nelle agende politiche mondiali”, dichiara Ultima Generazione in vista dell’incontro.

Vista l’urgenza del momento, le persone di Ultima generazione portano all’attenzione del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica alcune questioni impellenti e gli rivolgeranno domande su importanti impegni internazionali assunti dall’Italia. In particolare “come intende rispettare gli impegni di abbandono dei sad (sussidi ambientalmente dannosi) entro il 2025, un impegno ribadito anche nell’introduzione dell’ultima edizione del catalogo dei sussidi favorevoli e dannosi”. Inoltre “come intende raggiungere gli impegni dell’agenda Fit for 55, su cui siamo drammaticamente in ritardo e come risponde alla totale bocciatura da parte di Eccoclimate del Pniec Piano nazionale integrato energia e clima), presentato lo scorso 19 luglio; cosa risponde all’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, parlando di crisi climatica, ha dichiarato: ‘Occorre avere la consapevolezza che siamo in ritardo nelle azioni necessarie per invertire il trend’; cosa intende fare delle lacrime versate al Giffoni Festival”.

E’ stata imbrattata la Galleria di Milano. Sangiuliano: punire con pene esemplari

E’ stata imbrattata la Galleria di Milano. Sangiuliano: punire con pene esemplariRoma, 8 ago. (askanews) – La sommità dell’arco di ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II che si affaccia su piazza del Duomo a Milano è stata deturpata dai “tag” (le firme) di tre writer. E’ accaduto la sera di lunedì 7 agosto, quando tre persone vestite di nero sono salite sul monumento e hanno tracciato dei disegni stilizzati con la vernice spray verde e azzurra.

L’atto vandalico è stato filmato con i cellulari da diversi passanti e turisti che affollavano la piazza, increduli per quello che stava avvenendo sotto i loro occhi. Alcuni hanno anche fischiato e insultato il terzetto che, nonostante l’intervento dei vigili, della polizia e dei vigili del fuoco è riuscito a far perdere le proprie tracce. Molto visibile è invece l’imbrattamento che campeggia proprio sopra la dedica “A Vittorio Emanuele II i milanesi”. Sia i vigili che la polizia escludono una qualsivoglia matrice politica del gesto, a differenza invece del blitz ambientalista che Ultima Generazione compì, sempre in piazza del Duomo, il 9 marzo scorso gettando della vernice gialla sulla statua di Vittorio Emanuele II. “Il danneggiamento al frontone della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con vernice spray è un atto gravissimo che va punito con pene esemplari. Il rispetto per i beni pubblici e per i nostri immensi tesori artistico-architettonici deve affermarsi sempre più come valore assoluto, a partire dalla scuola e fino agli strumenti social che troppo spesso rilanciano le gesta di veri e propri vandali che mettono a rischio i monumenti e gli spazi aperti al pubblico di elevatissimo valore storico e culturale”. Lo ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aggiungendo: “A breve, dopo l’approvazione avvenuta il mese scorso al Senato, il ddl eco-vandali sarà votato dalla Camera e diventerà finalmente legge così da avere un quadro normativo più severo ed efficace per contrastare il deturpamento dei nostri beni culturali e paesaggistici”.

Migranti, Papa: Nel Nord Africa ci sono lager, è terribile

Migranti, Papa: Nel Nord Africa ci sono lager, è terribileRoma, 7 ago. (askanews) – “Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa”. Così papa Franceco parlando ai giornalisti sul volo che lo ha riportato a Roma.

“C’è un problema che a me preoccupa, che è il problema Mediterraneo. Per questo- vado in Francia. È criminale lo sfruttamento dei migranti”, ha sottolineato il Pontefice con riferimento al viaggio che farà a Marsiglia a fine settembre. “Qui in Europa no, perché va, siamo più colti, ma nei lager del Nord Africa… Io raccomando una lettura. C’è un piccolo libretto, piccolo, che scrisse un migrante che per venire dalla Guinea in Spagna ha speso credo tre anni perché era catturato, torturato, schiavizzato. I migranti in quei lager del Nord: è terribile. In questo momento – la settimana scorsa – l’associazione Mediterranea Saving Humans, – prosegue Bergoglio come riportano i media Vaticani – stava facendo un lavoro per riscattare i migranti che erano nel deserto tra la Tunisia e a Libia, perché li avevano lasciati lì a morire. Quel libro si chiama ”Hermanito”, vale la pena. Leggetelo e voi vedrete il dramma dei migranti prima di imbarcarsi. I vescovi del Mediterraneo faranno questo incontro, anche con qualche politico, per riflettere sul serio sul dramma dei migranti”. “Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa. È terribile questo, Io vado a Marsiglia per questo. La settimana scorsa il presidente Macron mi ha detto che è sua intenzione di venire a Marsiglia”. Non ha niente lei contro la Francia? “No. No su questo è una politica. Io sto visitando i piccoli Paesi europei. I grandi Paesi, – risponde il Papa – Spagna, Francia, Inghilterra, li lascio per dopo, alla fine. Ma come opzione ho cominciato con l’Albania e così i piccoli”.

Domenica infernale in Sardegna,costa orientale in fiamme a Nord e Sud

Domenica infernale in Sardegna,costa orientale in fiamme a Nord e SudRoma, 6 ago. (askanews) – Domenica infernale in Sardegna, con fiamme spaventose sulla costa orientale dell’isola la mattina a Sud nel Sulcis a Costa Rei e in Baronia, il pomeriggio nel Nord con un drammatico gigantesco incendio nel nuorese divampato a Posada e rapidamente estesosi fino a Siniscola a causa del forte maestrale.

In volo sulla costa orientale sarda incrociano senza sosta sette Canadair, arrivati anche dalla penisola, nel tentativo di domare dal cielo le fiamme che hanno fatto evacuare spiagge e abitazioni. E supportare l’incessante impegno a terra delle squadre dei Vigili del Fuoco e delle squadre volontarie specializzate di soccorso. Un grosso incendio sta divorando le campagne tra Posada e La Caletta, le fiamme e il fumo sono spinti dal forte vento. È stato necessario anche bloccare il traffico sulla strada statale 131 ed evacuare alcune spiagge e case. Dalla base di Anela è partito un elicottero del Corpo forestale mentre via terra c’è un grande dispiegamento di forze. In località Monte Longu sono al momento impegnate sei squadre dei vigili del fuoco, con 30 uomini e 12 mezzi, e ne sta arrivando un’altra. Il forte vento sta spingendo le fiamme. Sul posto stanno intervenendo anche Protezione civile e volontari. In mattinata i Canadair hanno preso acqua dal mare e scaricato soprattutto nella parte Sud della Costa sarda orientale, nella zona di Costa Rei. Due incendi hanno devastato la zona del Parco dei Sette Fratelli, dove due aziende agricole sono state evacuate. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastate dal fuoco che ha distrutto le riserve di foraggio accumulate.Roghi hanno impegnato forze dell’ordine e soccorsi anche a Capoterra, San Sperate e San Giovanni Suergiu.In fiamme un canneto a Molentargius, dove a ridosso di via Fiume sono state minacciate aziende e alcune abitazioni.

Migranti, a Lampedusa morti una donna e un bambino, 30 dispersi

Migranti, a Lampedusa morti una donna e un bambino, 30 dispersiRoma, 6 ago. (askanews) – A Lampedusa le motovedette SAR della Guardia Costiera CP319 e CP324 hanno tratto – si legge in un comunicato – in salvo 57 migranti, recuperando a bordo anche i corpi esanimi di una donna e di un minore. Alle operazioni di ricerca hanno partecipato anche elicotteri Gdf e Frontex .I migranti si trovavano a bordo di due natanti partiti verosimilmente da Sfax nei giorni precedenti e risulterebbero mancare all’appello circa 30 persone.

Oggi Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82° Csar dell’Aeronautica militare sono in azione a Lampedusa (Agrigento) per recuperare una quarantina di immigrati bloccati da quasi 48 ore, dopo il naufragio della loro imbarcazione, su una scogliera ai piedi di una parete verticale alta più di 100 metri nella zona di Cala ponente. Vista l’impossibilità di operare via mare a causa delle avverse condizioni meteo, allertato dalla Direzione marittima di Palermo della Capitaneria di porto, il Soccorso alpino ha a sua volta chiesto il supporto dell’Aeronautica, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati all’aeroporto di Birgi su un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar che in pochi minuti ha raggiunto l’isola delle Pelagie. Il velivolo ha fatto una brevissima sosta per lasciare materiale tecnico imbarcato nel caso di un intervento più complesso anche via terra e avere più spazio a bordo. A questo è iniziata la vera e propria operazione di recupero. I tecnici del Sass e dell’Aeronautica si sono calati col verricello e hanno imbarcato per prime sei donne per sbarcarle all’aeroporto dell’isola.

”Un’estate con 32 eventi estremi al giorno”

”Un’estate con 32 eventi estremi al giorno”Roma, 6 ago. (askanews) – La nuova ondata di maltempo sulla Penisola rende l’estate 2023 sempre più da incubo, funestata da una media di 32 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, in aumento del +57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che hanno colpito il territorio, con pesanti danni a città e campagne, oltre a rovinare le vacanze e il turismo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del cambiamento climatico secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Dopo il caldo estremo fatto registrare a luglio, che dovrebbe confermarsi come il mese più caldo di sempre, gli ultimi nubifragi aumentano ulteriormente il conto danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, secondo Coldiretti. Un’annata nera per l’agricoltura italiana dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra tra l’altro un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti. Ma in difficoltà sono anche le atre produzioni ortofrutticole bruciate dal caldo torrido con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane. “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

Papa: troppe guerre nel mondo e grande dolore per Ucraina

Papa: troppe guerre nel mondo e grande dolore per UcrainaCittà del Vaticano, 6 ago. (askanews) – Ci sono ancora troppe guerre nel mondo come quella in Ucraina per la quale si prova “grande dolore”. A tornare a pregare per la pace è stato stamane Papa Francesco da Lisbona. Prima dell’Angelus domenicale, nel Parco Tejo dove ha presieduto la messa finale della Gmg di fronte a centinaia di migliaia di ragazzi, ringraziando tutti per l’impegno per la buona riuscita del grande evento, Francesco ha voluto inviare un saluto particolare “ai giovani che non hanno potuto essere qui, ma hanno partecipato a iniziative organizzate nei loro Paesi dalle Conferenze episcopali e dalle Diocesi; penso, ad esempio, – ha detto – ai fratelli e alle sorelle subsahariani riuniti a Tangeri. In particolare, accompagniamo con il pensiero e con la preghiera coloro che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante”.

“Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace. Attraverso l’Angelus mettiamo nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità. E, tornando a casa, – ha chiesto il Papa ai giovani – continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso”.

Bollino nero e scontro mortale sull’A1, we difficile per chi viaggia

Bollino nero e scontro mortale sull’A1, we difficile per chi viaggiaRoma, 5 ago. (askanews) – Traffico da “bollino nero” in questo fine settimana di partenze per le vacanze. Situazione resa più difficile da incidenti, il più grave dei quali è avvenuto nel bolognese in una galleria dell’A1, che ha visto coinvolti un mezzo pesante e un’auto e in cui una persona è morta. Ci sono chilometri di file verso Bologna. Di seguito, il comunicato dell’Anas sulla situazione generale.

Traffico da bollino nero per le grandi partenze di agosto. A partire dal pomeriggio di oggi, lungo la rete Anas (Gruppo FS Italiane) è atteso traffico in costante aumento. In particolare Viabilità Italia prevede bollino rosso, a partire da oggi e bollino nero nella mattinata di domani, 6 agosto, con spostamenti in aumento verso le grandi direttrici. Il bollino torna rosso a partire dal pomeriggio di sabato 6 agosto e per tutta la domenica, 7 agosto, con traffico intenso per le ultime partenze di questo primo fine settimana agostano. Le tratte interessate sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e ai valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani e per i numerosi spostamenti locali. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana. Oggi dalle 16.00 alle 22.00, domani sabato 6 agosto dalle 8 alle 22 e domenica 7 agosto dalle 7.00 alle 22.00 è in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti.

Il traffico riguarderà in particolare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Infine al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.

Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti e in previsione dell’aumento dei flussi veicolari, Anas ha provveduto a rimuovere, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà di quelli precedentemente attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio. La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi (link www.stradeanas.it/piani-interventi). Sotto la supervisione h. 24 della Sala Situazioni Nazionale operano 21 Sale Operative territoriali (h24 e h12) tra cui quella dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale. Sulla rete stradale e autostradale, in regime di turnazione, sono presenti circa 2.500 addetti per la sorveglianza, il pronto intervento, l’assistenza agli utenti, il coordinamento delle attività tecniche e di gestione. Il personale ha a disposizione oltre 2.000 automezzi, di questi 1.100 dotati di telecamere, 1.234 pannelli a messaggio variabile e 6230 telecamere fisse.

Gli effetti del “ciclone” Circe sull’Italia

Gli effetti del “ciclone” Circe sull’ItaliaRoma, 5 ago. (askanews) – Ciclone Circe sull’Italia: il vortice di origine atlantica domina il territorio con un minimo di pressione centrato tra Emilia e Marche. Da questa posizione, Circe invia spire perturbate dal Nord-Est fino alla Sicilia, permettendo un graduale miglioramento solo su Nord-Ovest e Sardegna. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti che Circe si muoverà lentamente verso i Balcani: nelle prossime 24 ore avremo ancora maltempo a suon di temporali anche intensi. I fattori meteo più importanti ed anomali di questa perturbazione, oltre ai rovesci, saranno vento e temperatura. Il vento ci accompagnerà fino a martedì mattina, le temperature scenderanno sensibilmente fino a lunedì. Il vento è atteso forte o molto forte di Maestrale su tutti i bacini occidentali, da domani è atteso ancora il Foehn in Pianura Padana occidentale, mentre al Sud il vento si intensificherà ulteriormente fino a martedì. Le temperature sono previste in discesa con picchi minimi di 10 gradi al mattino di lunedì in Pianura Padana: a Torino e Milano avremo bisogno del piumino per qualche ora, poi il termometro salirà a fatica fino a 24-25°C; pensate, come semplice esempio, il 5 ottobre dell’anno scorso le temperature tra Torino e Milano oscillarono sugli stessi valori, 10/24 gradi in un contesto soleggiato. Insomma il Ciclone Circe ha ‘trasformato l’Estate in Autunno per qualche giorno’. Capitolo temporali: cerchiamo di capire dove sarà elevata la possibilità di avere rovesci intensi e locali nubifragi con grandine; in mattinata le zone a maggior rischio saranno Emilia Romagna e Triveneto, poi Marche, Umbria orientale, Abruzzo e Molise, mentre tutto il Sud rischierà il transito di qualche fenomeno violento da Ovest verso Est; nel pomeriggio ci sarà ancora molta instabilità specie sulle regioni centrali, in particolare tra Basse Marche, Abruzzo, Lazio e Molise, altrove prevarranno le schiarite e la situazione sarà leggermente meno grave. Per avere un miglioramento più deciso dovremo infatti aspettare la prima domenica di agosto: il sole splenderà sul settore occidentale italiano, specie al Nord-Ovest, anche grazie ai venti di Foehn secchi e più caldi con un sensibile, ma temporaneo, aumento termico ai piedi delle Alpi occidentali; di contro, i rovesci saranno ancora possibili sul Triveneto e le regioni adriatiche centrali, specie sul Friuli Venezia Giulia e le Marche. La nuova settimana, infine, inizierà con tempo più asciutto e schiarite quasi ovunque, tranne sulle adriatiche che potranno vivere brevi e locali residui momenti di instabilità. Ma l’inizio della settimana sarà ricordato soprattutto per il ‘fresco anomalo’ del mattino e il Maestrale furioso. Una due giorni, lunedì e martedì, tipica di fine settembre – inizio ottobre per quanto riguarda temperature e venti, un quasi autunno nel cuore dell’Estate.

A Palermo allarme diossina in varie parti della città

A Palermo allarme diossina in varie parti della cittàPalermo, 5 ago. (askanews) – Allarme diossina a Palermo. 35 volte superiore ai valori massimi consentiti la presenza di diossina nell’aria in alcune zone di Palermo, dopo l’incendio che lo scorso 24 luglio ha colpito la discarica di Bellolampo. A rilevare il dato è l’Arpa che ha eseguito i nuovi esami di campionamento dell’ambiente. In via Inserra il primo dato registrato il 24 luglio era di 939 grammi per metro cubo. Dopo i 300 scatta l’allarme. Adesso quello del 25 luglio nei pressi di Villa delle Ginestre in via Castellana, nel quartiere Borgo Nuovo, sale a 3.531 grammi per metro cubo.