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Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi

Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi


Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi – askanews.it



Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “L’incontro è andato molto bene. Abbiamo esposto le nostre problematiche, abbiamo raccontato la nostra storia, semplicemente la nostra storia, il paradosso di questa giustizia. Ovviamente lei non può intervenire in merito ma abbiamo fatto delle proposte, anche a livello nazionale, del Comitato nazionale di cui facciamo parte. Una su tutte, una procura a livello nazionale che si occupa delle grandi stragi italiane, che si muove dove c’è una strage proprio per evitare questo”. Lo ha spiegato Gianluca Tanda, uno dei cinque componenti della delegazione delle famiglie delle vittime della tragedia di Rigopiano che oggi, con il Governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, è stato ricevuto a palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Abbiamo provato a immaginare – ha aggiunto – un Paese senza stragi, si può fare, si possono iniziare a fare i primi passi. E’ stata una chiacchierata piacevole in cui abbiamo anche esposto il problema delle morti sul lavoro, perché cinque dei nostri cari non hanno avuto riconosciuto questo diritto. Ma tutto questo lo abbiamo fatto purtroppo non più per noi perché ormai quello che è successo a noi non ci potrà più riaccadere, lo abbiamo fatto per tutti quelli che verranno dopo purtroppo, per quel ‘mai più’ che scriviamo su quegli striscioni. Proprio le mamme che hanno perso tutto lo hanno voluto scrivere accanto alle foto dei propri cari, che campeggiano in tutte le nostre manifestazioni. Saremo presenti ovviamente il 5 e il 6 a L’Aquila dove noi come Comitato nazionale faremo un nostro intervento e là spiegheremo le nostre soluzioni. Poi ci rincontreremo sicuramente per pianificare al meglio gli obiettivi che ci vogliamo prefissare da qui a breve. Il presidente non ha preso nessun impegno, ci ha detto che lavorerà sicuramente e sarà attenta alla nostra situazione, ascolterà le nostre richieste che adesso scriveremo e le invieremo”.

Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento

Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento


Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento – askanews.it



Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento – askanews.it



















Città del Vaticano, 30 mar. (askanews) – “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”. E’ quanto ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni sulla salute di Papa Francesco.

Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento

Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento


Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento – askanews.it



Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento – askanews.it



















Città del Vaticano, 30 mar. (askanews) – “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”. E’ quanto ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni sulla salute di Papa Francesco.

Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni

Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni


Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni – askanews.it



Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni – askanews.it



















Milano, 30 mar. (askanews) – “Questo governo ha stanziato 3,5 miliardi in più, i soldi che vengono investiti in sanità non sono pochi, ma serve aumentare la qualità. Le liste d’attesa sono un annoso problema, dobbiamo controllare che tutte le prestazioni vengono messe a disposizione, il governo nel Milleproporoghe ha stanziato 360 milioni per le regioni proprio per le liste d’attesa”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto a Radio Anch’io su Rai Radio Uno.

“Io credo che l’intra moenia sia una misura che negli ultimi anni è andato anche diminuendo, chi lo fa deve assicurare molte prestazioni significative nell’ambito del pubblico. Ora credo sia importante dare un segnale anche sul contratto nazionale, ora abbiamo aumentato gli incentivi per l’Emergenza-urgenza, ma il nostro obiettivo è riconoscere a tutti i medici dei miglioramenti salariali” ha detto il ministro. “Questi sono primi provvedimenti che mirano a porre freno al fenomeno allucinante dei medici gettonisti. Io mi sono accorto del fenomeno dei gettonisti 15 giorni dopo essere diventato ministro e ho inviato i Nas che hanno rilevato gravi irregolarità, credo esista da più di un anno, ma negli ultimi periodi è andato aumentando”. “Io credo che mettere un freno alle cooperative e ai medici gettonisti – ha aggiunto il ministro – sia fondamentale. Molti medici che oggi sono applicati come gettonisti troveranno forse più attraente il nostro Servizio Sanitario nazionale”.

Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli

Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli


Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli – askanews.it



Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli – askanews.it




















Città del Vaticano, 29 mar. (askanews) – “Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”. Lo riferisce una nota della Sala Stampa della Santa Sede. “L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”, si precisa. “Papa Francesco – afferma ancora la nota vaticana – è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.

Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni

Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni


Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni – askanews.it



Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Papa Francesco è ricoverato da oggi pomeriggio al Policlinico Gemelli per controlli che la Sala stampa vaticana ha confermato essere stati “programmati precedentemente”. Il Pontefice, 86 anni e alle spalle un’operazione al colon e problemi alle ginocchia che ne rendono difficoltosa la deambulazione, dovrebbe rimanere in ospedale per una o due notti per accertamenti e sono stati cancellati gli impegni delle udienze dei prossimi due giorni.

I controlli – filtra da fonti vicine al Vaticano – sarebbero stati programmati in questo momento per via dell’agenda meno piena per il Papa prima dell’intensa settimana che conduce alla Pasqua. Sull’ipotesi, circolata in rete, di “un malore” del Pontefice non ci sono conferme né dal Vaticano, nè dal Policlinico Gemelli. Nelle udienze degli ultimi giorni Francesco era apparso più affaticato nel parlare, ma al momento non si sa se questo elemento sia collegato al ricovero. La notizia del ricovero intanto viene rilanciata come breaking news sugli organi d’informazione di tutto il mondo.

Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni

Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni


Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni – askanews.it



Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Papa Francesco è ricoverato da oggi pomeriggio al Policlinico Gemelli per controlli che la Sala stampa vaticana ha confermato essere stati “programmati precedentemente”. Il Pontefice, 86 anni e alle spalle un’operazione al colon e problemi alle ginocchia che ne rendono difficoltosa la deambulazione, dovrebbe rimanere in ospedale per una o due notti per accertamenti e sono stati cancellati gli impegni delle udienze dei prossimi due giorni.

I controlli – filtra da fonti vicine al Vaticano – sarebbero stati programmati in questo momento per via dell’agenda meno piena per il Papa prima dell’intensa settimana che conduce alla Pasqua. Sull’ipotesi, circolata in rete, di “un malore” del Pontefice non ci sono conferme né dal Vaticano, nè dal Policlinico Gemelli. Nelle udienze degli ultimi giorni Francesco era apparso più affaticato nel parlare, ma al momento non si sa se questo elemento sia collegato al ricovero.

La notizia del ricovero intanto viene rilanciata come breaking news sugli organi d’informazione di tutto il mondo.

In Campidoglio l’ultimo saluto al giornalista Gianni Minà

In Campidoglio l’ultimo saluto al giornalista Gianni Minà


In Campidoglio l’ultimo saluto al giornalista Gianni Minà – askanews.it



In Campidoglio l’ultimo saluto al giornalista Gianni Minà – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – Si è aperta in Campidoglio, a Roma, la camera ardente per il giornalista Gianni Minà, scomparso a 84 anni. Presenti i familiari, la moglie Loredana Macchietti, le figlie Marianna, la più grande, Francesca Emilia e Paola Emilia. Tra i primi ad arrivare l’attore Ricky Tognazzi, Walter Veltroni, una delegazione dell’Anpi.

Un flusso continuo di persone viene a rendergli omaggio, sul grande schermo la foto in bianco e nero di Minà. Sul feretro una rosa rossa e la maglia del Torino con il nome del giornalita. Tante le corone, tra cui quella dell’Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba e quella di Tuttosport.

Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza

Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza


Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza – askanews.it



Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – Sulla decisione della Cassazione francese che ieri ha negato l’estradizione dei 10 ex terroristi delle Br “ho fatto una riflessione molto amara. I francesi sono famosi per la grandeur che però qualche volta può giocare dei grandissimi scherzi, questa è la volta del bruttissimo scherzo, perché la grandeur si è trasformata in supponenza, arroganza, in decisioni che hanno poco a che fare con la logica e il buonsenso. E’ la tentazione molto forte di provare a insegnare agli altri come si sta al mondo e tra tutti gli altri ci siamo noi piccoli italiani”. Così l’ex magistrato Gian Carlo Caselli su Radio Cusano Campus.

“Quasi che la caratteristica che si pensava esclusivamente italiana di pensare di operare come il Marchese del grillo fosse diventata anche francese. La Cassazione e prima la Corte d’Appello di Francia hanno ritenuto di dover respingere la richiesta italiana di estradizione di questi 10 terroristi perché si arrecherebbe un danno spropositato ad un loro diritto: il diritto alla vita familiare che ormai hanno acquisito dopo anni di permanenza in Francia”, ha concluso.

I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti

I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti


I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti – askanews.it



I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – “Bene l’impulso alla digitalizzazione degli appalti del nuovo Codice. Attenzione, però, a spostare l’attenzione solo sul ‘fare in fretta’, che non può mai perdere di vista il ‘fare bene’. Semplificazione e rapidità sono valori importanti, ma non possono andare a discapito di principi altrettanto importanti come trasparenza, controllabilità e libera concorrenza, che nel nuovo Codice non hanno trovato tutta l’attenzione necessaria, specie in una fase del Paese in cui stanno affluendo ingenti risorse europee”. E’ quanto dichiara Giuseppe Busia, presidente di Anac, dopo l’approvazione del nuovo Codice degli Appalti da parte del Consiglio dei Ministri.

Busia sottolinea anche gli aspetti positivi del nuovo Codice: “Con la gestione interamente digitale degli appalti, prevista dal Codice e impegno di Anac da tempo, sarà garantita l’estensione del digitale a tutto il ciclo di vita del contratto, a partire dalla programmazione, alla richiesta del codice identificativo di gara, fino all’esecuzione e conclusione del contratto, e all’ultima fattura. Questo porta a piena maturazione quanto Anac ha già fatto con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici: tutte le informazioni e le attività riguardanti l’appalto dovranno passare attraverso piattaforme telematiche interoperabili e confluiscono sul portale dell’Autorità, con l’acquisizione diretta dei dati”. Restano però i dubbi per Busia “per la riduzione della trasparenza e della pubblicità delle procedure, principi posti a garanzia di una migliore partecipazione delle imprese, e a tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti”. “Soglie troppo elevate – afferma Busia – per gli affidamenti diretti e le procedure negoziate rendono meno contendibili e meno controllabili gli appalti di minori dimensioni, che sono – va notato – quelli numericamente più significativi. Tutto questo col rischio di ridurre concorrenza e trasparenza nei contratti pubblici”.

Tra gli aspetti positivi del Codice, Busia sottolinea invece il rafforzamento della “vigilanza collaborativa, uno dei più efficaci strumenti di prevenzione che consente ad Anac di intervenire con tempestività e garanzia della legalità nelle procedure di aggiudicazione, senza nessuna perdita di tempo. Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni – fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso”. “Un altro elemento positivo è il ruolo accresciuto di Anac di ausilio e sostegno alle stazioni appaltanti con la creazione di bandi tipo, documenti tipo, atti già pronti, che le amministrazioni possano usare. Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di ‘buone pratiche’, nello spirito di risoluzione dei problemi. Così l’azione dell’Autorità viene rafforzata per favorire la ripresa, affiancando le amministrazioni sul versante dei contratti, per renderli strumenti efficaci di realizzazione dei tanti progetti messi in campo, garantendo apertura, concorrenza e capacità di selezionare le imprese più idonee, dinamiche e innovative, al servizio dell’interesse pubblico. Attraverso i contratti-tipo, per esempio, e le nostre piattaforme informatiche, verrà monitorato il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, evitando l’adozione dei cosiddetti ‘contratti pirata’, a garanzia dei lavoratori”, conclude il presidente dell’Anac.