Milano, 24 mar. (askanews) – Alfredo Cospito deve restare detenuto in carcere al 41 bis e non può andare agli arresti domiciliari nell’abitazione dalla sorella a Pescara. E’ l’opinione della procura generale di Milano che ha espresso parere negativo alla richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, di concedere all’anarchico il differimento della pena per motivi di salute con la formula della detenzione domiciliare. Il parere espresso dalla procuratrice generale Francesca Nanni e dal sostituto pg Nicola Balice non è vincolante ai fini della decisione. Il verdetto del Tribunale di Sorvegilanza presieduto dal giudice Giovanna di Rosa è atteso entro 5 giorni da oggi.
Roma, 24 mar. (askanews) – “Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo”. Queste sono le prime parole di E. B., un uomo di 83 anni che vive in provincia di Torino, affetto da due gravi e diverse patologie della vista, che l’avevano condotto alla cecità da 6 anni, dopo esser riuscito a recuperare la vista all’occhio destro che, già a due settimane dall’intervento (durato 4 ore), gli permette di riconoscere gli oggetti, i volti e di muoversi autonomamente. Ad operarlo una équipe costituita dal professor Michele Reibaldi (Direttore della Clinica Oculistica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino), ed esperto chirurgo retinico, e dal professor Vincenzo Sarnicola (Presidente della Società Italiana della Cornea e della Staminalità della Superficie Oculare (SICSSO) e consigliere del direttivo della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (S.I.S.O.),coadiuvato dalla sua collaboratrice Enrica Sarnicola.
Il paziente aveva perso da 30 anni la vista all’occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e, negli ultimi 10 anni, aveva progressivamente perso la funzione visiva anche dell’occhio destro per una patologia cronica rara (pseudo pemfigoide oculare), che ha distrutto la cornea e purtroppo anche la superficie oculare. Negli ultimi anni l’occhio destro era stato sottoposto a due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore, entrambi falliti rapidamente per la mancata funzionalità della superficie oculare. Il trapianto di cornea a tutto spessore è l’intervento chirurgico tramite cui si provvede alla sostituzione della sola cornea che ha perso la sua trasparenza con una cornea sana proveniente da un donatore deceduto. “Normalmente la cornea presenta un tasso di rigetto molto più basso rispetto ad altri organi vascolarizzati, ma in presenza di un’alterazione diffusa di tutta la superficie oculare, come nel caso del paziente, questo rischio diventa altissimo – spiega Sarnicola -. In particolare, un danneggiamento delle cellule staminali del limbus, la zona tra la cornea e la congiuntiva, determina il fallimento irreversibile del trapianto”. In questo intervento, per la prima volta al mondo, è stato realizzato un autotrapianto dell’intera superficie oculare, prelevata dall’occhio sinistro, comprendente non solo la cornea, ma anche una parte di sclera e tutta la congiuntiva comprese le cellule staminali del limbus. “In estrema sintesi il paziente per problemi retinici aveva irrimediabilmente perso la funzionalità dell’occhio sinistro, mentre l’occhio destro aveva mantenuto una potenzialità di recupero che però si era rivelata vana con trapianti tradizionali – riferisce Reibaldi -. Abbiamo deciso di coinvolgere il professor Sarnicola perché notissimo nel mondo per aver proposto e realizzato tecniche alternative ai trapianti perforanti tradizionali”.
“L’intervento è stato eseguito prelevando dall’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con la cornea e la superficie oculare in buona salute, tutta la congiuntiva, tutta la cornea e due millimetri di sclera, in un unico pezzo – spiegano Reibaldi e Sarnicola -. In pratica un terzo dell’occhio sinistro è stato autotrapiantato nell’occhio destro, che quindi è stato ricostruito ed è tornato a vedere”. “La vera novità consiste – precisa Sarnicola – nell’aver allargato il trapianto corneale all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del nostro paziente. Allo stesso tempo, l’occhio sinistro è stato ricostruito con tessuti da donatore solo a scopo estetico”. “L’intervento è stato straordinario ed il paziente, oggi dopo due settimane ha ripreso a vedere e si muove autonomamente. Siamo molto emozionati e ci aspettiamo un successo duraturo nell’occhio destro, perché ricostruito con tessuti propri del paziente e quindi potenzialmente al riparo dai problemi di rigetto che hanno afflitto i precedenti trapianti”, concludono Reibaldi e Sarnicola. Nonostante l’eccezionalità dell’intervento, potrà essere replicabile in altri casi nelle stesse condizioni del primo paziente operato.
Roma, 24 mar. (askanews) – Arriverà entro 5 giorni la decisione dei giudici del Tribunale del riesame di Milano sul destino di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41bis in sciopero della fame da 5 mesi contro il regime di carcere duro. L’udienza si è tenuta all’ospedale San Paolo, dove l’anarchico è stato trasferito ed è è tenuto costantemente sotto controllo medico, ed è durata oltre due ore.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, ha chiesto il differimento pena per motivi di salute con la formula della detenzione domiciliare in casa della sorella, a Pescara. Per procura generale di Milano sono intervenuti la procuratrice Francesca Nanni e il sostituto pg Nicola Balice. Il termine per la decisione è fissato nel giro 5 giorni dal momento dell’udienza: calendario alla mano, entro mercoledì 29 marzo. Non è tuttavia escluso che il verdetto del collegio presieduto da Giovanna di Rosa, presidente del Tribunale di sorveglianza del capoluogo lombardo, arrivi prima della scandenza del termine.
Milano, 24 mar. (askanews) – È in corso all’ospedale San Paolo di Milano davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza l’udienza a carico di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis in sciopero della fame da 5 mesi contro il regime di carcere duro. Al collegio presieduto da Giovanna di Rosa, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, spetta decidere se accogliere o rigettare la richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, di concedere all’anarchico il differimento pena con la formula degli arresti domiciliari da trascorrere nell’abitazione della sorella, a Pescara.
Nei giorni scorsi l’anarchico è stato trasferito dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo dopo l’aggravamento delle condizioni di salute dovuto al lungo sciopero della fame. I giudici hanno deciso di celebrare l’udienza in ospedale proprio per scongiurare il rischio di ulteriori aggravamenti durante il trasferimento in tribunale. La decisone dei giudici è attesa al massimo entro 5 giorni da oggi.
Roma, 23 mar. (askanews) – Gli aiuti pubblici allo sviluppo impegnati ed erogati a favore dell’acqua hanno raggiunto l’importo, secondo le stime più recenti al 2020, di 8,7 miliardi di dollari in tutto il mondo, in crescita rispetto ai 2,7 miliardi di dollari del 2002. Tuttavia, i progressi verso il conseguimento di tutti i traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030 (“Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti”) risultano insufficienti. Secondo i dati, il 26% della popolazione mondiale (2 miliardi di persone) non ha accesso a una fornitura di acqua potabile, mentre circa il 46% (3,6 miliardi) non ha accesso a impianti igienico-sanitari gestiti in sicurezza. A livello mondiale, l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua è cresciuta del 9% nel periodo compreso tra il 2015 e il 2018: i progressi sono stati più consistenti nel settore industriale (con un incremento del 15%), seguito dal settore dei servizi idrici e igienico-sanitari e da quello agricolo (+8%).
Sono questi alcuni dei punti messi a fuoco nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano, curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA), con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima, è stata presentata oggi a New York nel corso del seminario “Water and cultural heritage in Italy”, che si è svolto all’Italian Academic Center, ospitato presso il TATA Innovation Center della Cornell Tech Campus, nell’ambito della 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite inaugurata nella giornata di ieri. Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le moderne società hanno dato l’acqua per scontata, considerandola un mero bene disponibile su richiesta. Ma poiché il privilegio di un’acqua pulita, abbondante e accessibile per i bisogni delle persone è minacciato da siccità prolungate, aumento della domanda e inquinamento persistente, ci troviamo di fronte all’urgenza di ripensare il nostro rapporto con la risorsa idrica. Così come si stanno diffondendo le comunità energetiche rinnovabili, veri presidi per l’autoproduzione di energia pulita contro il fenomeno della povertà energetica, allo stesso modo è importante pensare anche a modelli di ‘comunità dell’acqua’ che possano concorrere ad un uso più razionale, rispettoso e democratico della risorsa. Gli obiettivi di queste realtà devono puntare alla tutela dagli inquinamenti, garantire l’accesso ad un’acqua potabile di qualità per tutti i cittadini e contrastare lo spreco idrico”.
Michela Miletto, Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme: “Come principale pubblicazione di riferimento delle UN sull’acqua, il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, nella sua edizione 2023, illustra come la costruzione di partenariati e il rafforzamento della cooperazione, in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, siano essenziali per accelerare i progressi verso il conseguimento dell’Obiettivo 6 e garantire i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. I partenariati e la cooperazione sono presenti in quasi tutte le attività legate all’acqua. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”. Lucio Ubertini e Chiara Biscarini, Co-titolari della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma: “L’approccio integrato tra scienza e cultura è indispensabile nello studio dell’acqua. L’evento di oggi ha creato una importante possibilità di confronto tra scienziati, amministratori e imprenditori italiani ed americani, nella promozione di nuove visioni che prevedono una riorganizzazione della conoscenza per affrontare la sfida ambientale e sociale nella reciproca interdipendenza, nella prestigiosa sede dell’Italian Academy Center”.
La presentazione del World Water Development Report (WWDR) 2023 in italiano rappresenta il prosieguo di quella svoltasi ieri, nella versione in inglese e francese presso il Palazzo di Vetro, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 (22 marzo), nell’ambito del side event “Partnership and cooperation for water” promosso dal MASE con la partecipazione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Il seminario odierno, ideato dal Prof. Lucio Ubertini e dalla Prof.ssa Chiara Biscarini, titolare e co-titolare della Cattedra UNESCO ‘Gestione delle risorse idriche e Cultura’ presso l’Università per Stranieri di Perugia, è stata un’occasione di confronto che ha visto la partecipazione di tanti accademici da prestigiose università italiane e straniere, nel corso del quale è intervenuto, tra gli altri, il Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele. L’edizione italiana del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 è stata curata da Maurizio Montalto, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali. Secondo i dati, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quarant’anni e continuerà ad aumentare a un ritmo simile fino al 2050, in ragione di una combinazione di fattori quali crescita demografica, sviluppo socioeconomico e cambiamenti nei modelli di consumo. In base alle proiezioni, la domanda di acqua nelle zone urbane crescerà dell’80% entro il 2050.
La scarsità idrica sta diventando un fattore endemico in conseguenza dell’impatto locale dello stress idrico fisico: a questo vanno ad aggiungersi la sempre maggiore diffusione dell’inquinamento delle acque dolci. In media, il 10% della popolazione mondiale vive in Paesi che registrano uno stress idrico elevato o grave: “allo stato attuale, i ritmi inadeguati del progresso verso il conseguimento dei traguardi dell’Obiettivo 6, sottolineano la necessità di esaminare ulteriori opportunità attraverso partenariati e cooperazione. La cooperazione migliora la governance dell’acqua e il processo decisionale, stimola lo sviluppo di soluzioni innovative e permette una maggiore efficienza. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, così come il coinvolgimento di coloro che altrimenti non verrebbero ascoltati, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”, si legge nel Rapporto. Per quanto riguarda gli insediamenti umani, i partenariati dei gestori dei servizi idrici permettono di collegare gestori consolidati ed efficienti con altri che necessitino di supporto o di guida. I conseguenti miglioramenti in termini di capacità e di prestazioni possono agevolare l’accesso a finanziamenti per investimenti infrastrutturali, sostenendo un miglioramento dei servizi forniti. Tali partenariati costituiscono un valido strumento per estendere i servizi anche alle popolazioni che ne sono sprovviste, sia nei contesti rurali, sia in quelli urbani. Con riferimento all’ambiente, le misure di protezione e di recupero dei bacini idrografici sono al centro delle più tradizionali forme di partenariato in materia di risorse idriche. Numerosi programmi si concentrano sull’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo della resilienza (come, ad esempio, la riduzione delle inondazioni e la conservazione della biodiversità). Guardando al settore agricolo, le opportunità di mitigazione scaturiscono dalla gestione delle risorse idriche – dal recupero dei biogas per mezzo dei sistemi di trattamento delle acque reflue, fino alla generazione di energia geotermica – meritando indubbiamente maggiore attenzione da parte di chi pianifica le misure in materia di clima e aprendo a nuove possibilità di collaborazione con le parti interessate nel settore idrico. Per il settore industriale, le azioni collettive richiedono alle imprese di sviluppare nuove conoscenze e competenze, quali ad esempio una maggiore comprensione dei valori e dei bisogni delle rispettive comunità, oltre a rafforzare le proprie capacità di interscambio con enti pubblici e Ong. Negli ultimi anni è emersa con chiarezza una sempre maggiore considerazione dei criteri ambientali, sociali e di governance, nonché della gestione responsabile delle risorse idriche, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche nel contesto più ampio della sostenibilità idrica. Capitolo sanità. Gli sforzi compiuti durante la pandemia da Covid-19 hanno svolto un ruolo importante ai fini del rafforzamento delle politiche, delle norme e degli investimenti nei servizi idrici e igienici. Questi progressi richiederanno la cooperazione tra un’ampia gamma di parti interessate e l’analisi delle acque reflue può costituire un’utile integrazione ai test diagnostici nell’attività di sorveglianza sanitaria. La traduzione ufficiale del WWDR2023, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il volume è stato tradotto in italiano grazie al supporto di Menowatt Ge, G.M.T. S.p.A., EPM, AVR federata ANIMA Confindustria. Due le best practice presentate al seminario: Adriano Maroni, Presidente Menowatt Ge: “Riteniamo sempre più importante il passaggio al metering allo scopo di controllare in maniera efficace la gestione della risorsa idrica. Indubbiamente il partenariato a tutti i livelli sembra essere l’inizio di una nuova stagione, quella della cooperazione tecnologica. Noi siamo pronti a investire in questo processo ormai fondamentale per garantire il bene più prezioso che abbiamo, l’acqua”. Gianfranco Nicolè, Presidente G.M.T. S.p.A.: “Riteniamo importante individuare strumenti che permettano di incentivare interventi di risparmio della risorsa idrica nel settore industriale. Al giorno d’oggi l’incidenza delle spese per la risorsa idrica non supera l’1% dei costi aziendali motivo per il quale interventi di efficientamento sono rari e con tempi di rientro molto lunghi”. G.M.T. ha sviluppato un progetto per la rivalutazione del meccanismo dei ‘certificati blu’ che aiuterà la realizzazione, in tempi ragionevoli, di interventi per il risparmio di acqua. In occasione dell’evento, tra le varie attività, è stato proiettato lo short movie “The water landscapes: natural protected areas in Italy” con le più rappresentative immagini dei paesaggi d’acqua selezionate dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra”, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, che ogni anno celebra la Giornata Mondiale della Terra. Lo short movie riunisce ben 63 scatti che raccontano lo splendore dei contesti naturali italiani, in termini di peculiarità ambientali e ricchezza di biodiversità, nonché il valore che essi rappresentano come ineguagliabili ecosistemi ed elementi identitari dei territori regionali della nostra Penisola. Meraviglie che sono custodite nei parchi, nelle riserve nazionali e regionali e nelle aree marine protette, cui assicurare la salvaguardia e la tutela dei delicati equilibri minacciati dal degrado e dall’inquinamento. Dalle località di alta montagna a quelle costiere e subacquee, passando per le aree rurali e umide, i borghi e gli specchi d’acqua: le immagini che caratterizzano lo short movie sono parti di un ricco mosaico che riflette i colori, la varietà e la meraviglia dei paesaggi d’acqua d’Italia. Nella giornata di ieri, 22 marzo, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità. Per Roberto Caporuscio (titolare della pizzeria Kesté) e Antimo Caputo (Amministratore delegato di Mulino Caputo) l’iscrizione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” nella RLICHH ha rappresentato un momento di rivalutazione di un’antica professione, quella del vero pizzaiuolo napoletano e l’affermazione di una maggiore consapevolezza e conoscenza della straordinaria qualità dei prodotti italiani diventando non solo uno strumento di contrasto all”Italian Sounding’ ma anche di valorizzazione, tutela e internazionalizzazione del vero ‘Made in Italy’. La Fondazione Univerde ha inoltre collaborato alla realizzazione della mostra “The Walk of Water: an intergenerational journey” che evidenzia come l’arte, l’acqua e la scienza possono interagire fruttuosamente per generare nuovi messaggi volti a migliorare l’utilizzo della risorsa in prospettiva intergenerazionale. La mostra è ospitata fino a domani, 24 marzo, nel Corridoio 1B del Palazzo di Vetro, dove è in corso la 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, ed è stata sviluppata da WWAP-UNESCO e dal Joint Research Centre della Commissione europea, in collaborazione con la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (UNESCO-IHE), l’IHE Delft Institute for Water Education e la Arts Coalition for Water. La versione online è disponibile al link: https://walkofwater.com.
Roma, 23 mar. (askanews) – La cucina italiana è la candidatura ufficiale del governo italiano quale patrimonio dell’umanità Unesco per il 2023. Il governo ha deciso, su proposta dei ministri dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, di candidare, per l’anno in corso, la pratica della cucina italiana nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. La decisione è attesa nel 2025.
Roma, 22 mar. (askanews) – Tra le decine di eventi inseriti nel calendario ufficiale della New York Water Week, nell’ambito della 2a Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite iniziata oggi a New York presso il quartier generale dell’Onu, di interesse strategico per il nostro Paese è l’immediata fruibilità, per gli italiani che non parlano le lingue onusiane dell’inglese e del francese, dei dati contenuti nella traduzione ufficiale in italiano del World Water Development Report 2023 dedicato ai “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, curata dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA) e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima, che si terrà domani, mercoledì 23 marzo 2023 alle ore 10.30 (15.30 ora italiana) in occasione del seminario “Water and cultural heritage in Italy” presso l’Italian Academic Center ospitato presso il TATA Innovation center della Cornell Tech Campus sull’iconica Roosevelt Island di New York.
Al seminario, ideato dal Prof. Lucio Ubertini, titolare della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma, e dalla Prof.ssa Chiara Biscarini, co-titolare della Cattedra, interverranno: il Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele; il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio; il coordinatore e direttore UNESCO-WWAP, Michela Miletto e si confronteranno tanti accademici da prestigiose università italiane e straniere. In occasione dell’evento, tra le varie attività, sarà proiettato lo short movie “The water landscapes: natural protected areas in Italy” con le più rappresentative immagini dei paesaggi d’acqua selezionate dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra”, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, che ogni anno celebra la Giornata Mondiale della Terra. Nell’ambito dell’iniziativa, in linea con gli obiettivi della 2^ Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, saranno inoltre presentate le best practice di Menowatt Ge, rappresentata dal Presidente Adriano Maroni, e di GMT, rappresentata dal Presidente Gianfranco Nicolè, che puntano a una più efficiente e sostenibile gestione della risorsa idrica.
Il WWDR 2023, in particolare, descrive l’importanza di avviare partenariati con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in tutte le dimensioni della sostenibilità. Le evidenze scientifiche della crisi idrica sono chiare, ecco perché vanno sempre più posti al centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione delle risorse idriche. La traduzione ufficiale, sostenuta da partner virtuosi e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6 dell’Agenda2030: “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.
L’evento seguirà la presentazione odierna della versione in inglese e francese del WWDR2023 presso il Palazzo di Vetro, nell’ambito del side event “Partnership and cooperation for water” promosso dal MASE con la partecipazione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. La Fondazione Univerde ha collaborato anche alla realizzazione della mostra “The Walk of Water: An Intergenerational Journey” che evidenzia come l’arte, l’acqua e la scienza possono interagire fruttuosamente per generare nuovi messaggi volti a migliorare l’utilizzo della risorsa in prospettiva intergenerazionale. La mostra è ospitata nel Corridoio 1B della Conferenza ONU sull’acqua 2023, dal 22 al 24 marzo, ed è stata sviluppata da WWAP-UNESCO e dal Joint Research Centre della Commissione europea in collaborazione con la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (UNESCO-IHE), l’IHE Delft Institute for Water Education e la Arts Coalition for Water. La versione online è disponibile al link: https://walkofwater.com. In occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’Unesco UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno altresì promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità.
Roma, 22 mar. (askanews) – Militari dei comandi provinciali della guardia di finanza di Napoli ed Avellino hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Avellino e un sequestro preventivo d’urgenza della locale Procura su crediti d’imposta inesistenti nel settore dei bonus edilizi: accertato un ammontare di crediti fittizi per circa 1,7 miliardi di euro, parte dei quali usati in compensazione. Ventuno gli indagati.
L’indagine, partita da una analisi di rischio del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate e delegata dalla Procura irpina al nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e al gruppo di Avellino, ha permesso di identificare una complessa ed articolata rete di soggetti che, nel corso degli ultimi mesi e quotidianamente, anche dopo gli interventi normativi adottati a partire dal novembre 2021 per contrastare le frodi nel settore, ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione, che presentavano molti fattori di rischio. Ad esempio, importi ingenti dei crediti ceduti (prevalentemente “Ecobonus” e “Bonus Facciate”), ma divisi in numerose comunicazioni; persone che figuravano una volta come cedente altre come cessionario, persone risultate senza fissa dimora, decedute e con precedenti penali; fatture di acquisto assenti o di importo incoerente, et similia. Gli interventi edilizi dai quali sarebbero sorti i crediti (per un importo complessivo di lavori dichiarati di circa 2,8 miliardi di euro) erano riferibili a immobili inesistenti, e, in oltre 2.000 casi, nelle comunicazioni di cessione erano persino indicati comuni inesistenti. Insieme al sequestro sono state svolte perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.
Napoli, 21 mar. (askanews) – Un giovane è stato sottoposto a fermo nell’ambito delle indagini sulla morte di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso a Napoli con un colpo di pistola al petto la notte tra domenica e lunedì scorsi sul lungomare a Mergellina. Il fermo è stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Napoli, che hanno svolto le indagini coordinati dai magistrati della locale procura, dopo ore di interrogatori. Secondo quanto si è appreso Maimone, incensurato, era estraneo alla rissa scoppiata nei pressi dello chalet Sasà e culminata con l’esplosione di alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha ferito mortalmente il 18enne. Il ragazzo era stato trasportato presso il Vecchio Pellegrini, ma era deceduto subito dopo.
Il reato contestato al giovane sottoposto a fermo per l’uccisione di Francesco Pio Maimone è omicidio aggravato dalle modalità mafiose. Il fermato è figlio di un affiliato al clan Cuccaro, deceduto in un agguato di camorra nel 2013. Il provvedimento è stato emesso a conclusione delle indagini condotte dalla Squadra mobile, coordinata dalla Dda. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che, nei pressi dello chalet Sasà si sono affrontati due gruppi di giovani a seguito di una lite per futili motivi. L’indagato, che ha partecipato alla lite, nell’allontanarsi dal luogo, avrebbe estratto una pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco. Uno dei colpi esplosi ha ferito mortalmente il diciottenne Frascesco Pio Maimone, totalmente estraneo alla vicenda. L’indagato ieri si era reso irreperibile ma è stato rintracciato oggi dai poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato San Giovanni in un’abitazione di alcuni conoscenti nel quartiere di Ponticelli.
Roma, 21 mar. (askanews) – Alfredo Cospito ha avuto una crisi cardiaca. Lo ha comunicato il consulente della difesa al legale dell’anarchico, l’avvocato Flavio Rossi Albertini. “Poco prima del mio arrivo Alfredo ha avvertito dolore al petto e tremore ad una mano. Ha allertato la guardia e dopo dieci minuti è arrivato il medico urlando dicendo che stava morendo. Dal monitoraggio del cuore hanno visto che c’era un problema. Gli hanno immediatamente somministrato del potassio in vena. Lui ha visto il tracciato del cuore con un grosso sbalzo, poi la situazione si è stabilizzata”, ha detto.
Sempre secondo quanto spiegato, Cospito, che è in sciopero della fame da quasi 5 mesi, ieri ha fatto un esame strumentale (una elettromiografia) e “i medici hanno detto che rischia la paralisi per tutta la vita. E danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti”.