Discariche abusive, Commissario Unico: stralcio da infrazione di 5 siti
Discariche abusive, Commissario Unico: stralcio da infrazione di 5 sitiRoma, 20 mar. (askanews) – Grazie alla continua sinergia dell’Ufficio del Commissario Unico con il Ministero dell’Ambiente e con la Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché con la Rappresentanza Italiana a Bruxelles sono stati regolarizzati ed approvati i dossier proposti a giugno 2022 alla Direzione Generale Ambiente della Commissione UE, che al 3 marzo 2023, ha comunicato lo stralcio dalla procedura di infrazione di 5 siti di discarica abusivi su 7 proposti dal Commissario.
In questi anni (dal 2 dicembre 2014 data di inizio della penalità comminata dalla Corte di Giustizia UE) l’Italia ha bonificato 182 siti, dei 200 iniziali con la conseguente riduzione della sanzione semestrale da 42.800.000 di euro agli attuali 4.000.000.
Decorsi 11 semestri dalla nomina del Commissario (marzo 2017 – 81 siti affidati) il lavoro fino ad ora svolto, in collaborazione con tutti i soggetti del settore bonifiche in ambito nazionale, ha portato alla fuoriuscita dalla procedura di 63 discariche abusive, poco più quindi di 10 discariche sanate e non più in procedura per ogni anno di commissariamento.
Oltre alle 63 è da considerare anche rilevante la richiesta dello scorso dicembre (ulteriori 4 siti) per un totale complessivo di 67 siti regolarizzati, rispetto agli iniziali 81.
Tutto ciò ha prodotto un risparmio sulla penalità inflitta all’Italia pari a 25.600.000 di euro.
La sanzione europea annuale quindi, per gli 81 siti affidati all’Arma dei Carabinieri e al Commissario Unico, è stata abbattuta dagli iniziali 42.800.000 di euro agli attuali 4.000.000 con un risparmio a giugno 2022 di 25.600.000 per ciascun anno del periodo commissariale, quindi ad oggi, dopo a 6 anni di commissariamento, il risparmio complessivo di oltre 150.000.000 di euro.
I 5 dossier espunti dalla procedura, che il 02 giugno 2022 (15esima semestralità) furono inviati a Bruxelles d’intesa con il MASE e la Struttura di Missione sono i seguenti:
Per la regione Puglia: SANNICANDRO in provincia di Bari Per la regione Campania: SAN LUPO in provincia di Benevento Per la regione Calabria: LONGOBARDI in provincia di Cosenza; SANGINETO in provincia di Cosenza Per la regione Sicilia: PATERNO’ in provincia di Catania
“Questo risultato semestrale è un altro tassello verso la conclusione della procedura sanzionatoria nei confronti del nostro Paese – ha commentato il Commissario Gen. Vadalà in merito alla comunicazione di accettazione della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea – D.G. Envi -. Continuiamo a lavorare sulla strada giusta, costantemente e ben focalizzati ai risultati: 63 siti espunti in 6 anni, ovvero più di 10 ogni anno. Ad oggi l’Italia pagherà 4.000.000 di euro ogni semestre ovvero 1/10 di quello pagato nel 2014. Non molliamo anzi lavoriamo ancora più sodo per gli ultimi siti, quelli forse più ostici ma che siamo certi di poter concludere a breve nel rispetto dei cronoprogrammi attutivi che ci siamo dati”.