Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mattarella a Papa Francesco: auguri, il popolo italiano le è vicino

Mattarella a Papa Francesco: auguri, il popolo italiano le è vicinoRoma, 7 giu. (askanews) – “Santità, in vista del Suo ricovero al Policlinico Gemelli desidero farLe pervenire i miei migliori auguri per il positivo esito dell’operazione cui Ella sarà sottoposto questo pomeriggio. Il popolo italiano tutto Le è vicino con sentimenti di affetto e solidarietà, che faccio pienamente miei”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio a Papa Francesco.

“Ella – aggiunge – può contare in questo momento, oltre che sulle preghiere dei fedeli cattolici, sul partecipe pensiero di innumerevoli persone, credenti e non credenti. Rinnovo a Vostra Santità il più sincero augurio di una serena convalescenza, e di pronto e completo ristabilimento”.

Pestaggi alla Questura di Verona, Piantedosi: se confermati fatti di enorme gravità

Pestaggi alla Questura di Verona, Piantedosi: se confermati fatti di enorme gravitàRoma, 7 giu. (askanews) – “Le vicende che emergono dall’inchiesta di Verona, ove fossero confermate, sarebbero di enorme gravità, lesive innanzitutto della dignità delle vittime ma anche dell’onore e della reputazione di migliaia di donne e uomini della Polizia di Stato che quotidianamente svolgono il proprio servizio ai cittadini con dedizione e sacrificio. La magistratura e la stessa Polizia di Stato faranno piena chiarezza su quanto avvenuto”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

“La Polizia di Stato che conosco e a cui rinnovo la mia stima e gratitudine per le delicate attività che svolge quotidianamente è quella che senza esitazioni e pregiudizi riesce a fare pulizia al suo interno. Lo dimostrano – ha aggiunto il titolare del Viminale – la fiducia accordata dalla Procura della Repubblica che ha delegato alla Squadra mobile della Questura di Verona lo svolgimento delle indagini e il riconoscimento nell’ordinanza del gip dell’efficienza e della sollecitudine con cui queste sono state svolte”.

Il Papa sarà operato nel pomeriggio al Policlinico Gemelli

Il Papa sarà operato nel pomeriggio al Policlinico GemelliCittà del Vaticano, 7 giu. (askanews) – Stamattina Papa Francesco, dopo aver tenuto l’udienza generale in piazza San Pietro non dando segni esteriori di sofferenza o affaticamento, e dopo aver svolto due udienze nel suo studio ricevendo il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il card. Luis Antonio Tagle ed il Segretario del King Abdullah International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue, Zuhair Alharthi, si è recato in auto al Policlinico Gemelli di Roma dove, nel primo pomeriggio, si sottoporrà ad un intervento chirurgico all’addome con anestesia totale. Si tratta del suo terzo ricovero nel nosocomio romano dove la sua stanza al 9 piano del grande edificio centrale, era già stata allestita da ieri, quando si era recato per controlli ed affettuato una Tac che ha, evidentemente, suggerito allo staff medico che lo ha in cura di sottoporlo all’intervento.

“Il Santo Padre al termine dell’Udienza Generale – ha riferito la Santa Sede – si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Una operazione, concertata nei giorni giorni precedenti, che si è resa necessaria “a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”. Era stato lo stesso pontefice recentemente, incontrando le famiglie nel corso dell’incontro sui temi della natalità, ad accennare al suo rapporto con la malattia, rivelando con una confidenza di non sopportare il dolore mentre non aveva neppure nascosto, in precedenti occasioni, di temere le anestesie e di non volersi, quindi, operare come quacuno gli aveva consigliato, per risolvere i suoi problemi di deambulazione.

Dunque, quella di questo pomeriggio sarà evidentemente un passo necessario anche se doloroso e che potrebbe essere una conseguenza dell’operazione chirurgica alla quale Francesco era stato costretto a sottoporsi il 4 luglio del 2021 per una “stenosi diverticolare sintomatica del colon”. Ma questo scorcio di 2023 è apparso particolarmente complicato per papa Bergoglio che non più tardi del 29 marzo scorso era stato ricoverato per una bronchite su base infettiva con relativi problemi respiratori.

Il Papa al Policlinico Gemelli: sarà operato all’addome, prevista una degenza di diversi giorni

Il Papa al Policlinico Gemelli: sarà operato all’addome, prevista una degenza di diversi giorniRoma, 7 giu. (askanews) – Papa Francesco “al termine dell’Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Lo comunica il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

“L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”, conclude Bruni. 

Il Papa oggi operato per laparocele, degenza di diversi giorni

Il Papa oggi operato per laparocele, degenza di diversi giorniRoma, 7 giu. (askanews) – Papa Francesco “al termine dell’Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Lo comunica il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

“L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”, conclude Bruni.

L’Italia si candida ad ospitare l’Einstein Telescope, il più grande rilevatore europeo di onde gravitazionali

L’Italia si candida ad ospitare l’Einstein Telescope, il più grande rilevatore europeo di onde gravitazionaliRoma, 6 giu. (askanews) – L’Italia si candida per ospitare il rivelatore europeo di onde gravitazionali Einstein Telescope, nelle miniere di Sos Enattos, in Sardegna. “L’Einstein Telescope sarà un’infrastruttura di osservazione dell’Universo dalle straordinarie potenzialità di rivelazione di sorgenti di onde gravitazionali associate ai fenomeni più energetici del cosmo”, lo ha detto il presidente dell’Inaf-Istituto nazionale di astrofisica, Marco Tavani, in merito alla presentazione della candidatura italiana. “L’interesse di Inaf per oggetti peculiari quali stelle di neutroni e buchi neri che saranno rivelati dal telescopio – ha continuato Tavani – è pluridecennale, sia dal punto di vista osservativo che teorico. L’enorme contributo dell’Astronomia alla scienza di Einstein Telescope, oltre a consolidare linee di ricerca precedenti, sarà focalizzato sulle osservazioni delle sorgenti di onde gravitazionali con telescopi da terra e dallo spazio utilizzando tutte le frequenze, dal radio all’ottico fino ai raggi X e gamma”.

Perché “è questa un’attività di reazione rapida alle rivelazioni improvvise dei segnali gravitazionali che la comunità INAF sta già svolgendo e che sarà fortemente potenziata nell’immediato futuro nella prospettiva di realizzazione di Einstein Telescope. Quasi un centinaio di ricercatori e ricercatrici Inaf partecipano attualmente alla preparazione del telescopio e al progetto Etic nell’ambito del Pnrr”. In particolare, Inaf “è coinvolto nella definizione di parti opto-meccaniche del telescopio e nel potenziamento e sviluppo di strumentazione innovativa a multi-frequenza. Tra le infrastrutture osservative Inaf è importante ricordare il potente radiotelescopio Srt in Sardegna che potrà essere collegato alle rivelazioni di Einstein Telescope in modo sinergico. L’annuncio della candidatura dell’Italia per questo progetto, da parte del Governo, è un importante passo in avanti per il nostro Paese. La rete degli enti di cicerca italiani si conferma ancora una volta protagonista dell’eccellenza scientifica italiana nel mondo”. “In Einstein Telescope credono tutti: è da 15 anni che la comunità internazionale sta lavorando a questo straordinario telescopio che rappresenterà una fonte di benessere per tutti”, ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, alla presentazione della candidatura italiana per Einstein Telescope, a Roma. “Da parte nostra come Paese stiamo mettendo a disposizione i fondi ma anche quel network importantissimo fra Istituzioni, Università, imprese, enti territoriali: è quell’insieme che fa la forza”, ha sottolineato. “La caratteristica di queste infrastrutture – ha aggiunto il ministro – è portare bene e welfare. E medicina: nessuno avrebbe mai detto che un acceleratore di particelle avrebbe potuto poi rappresentare una cura per il cancro. Ma così è stato. Ed è esattamente questo il modo in cui le infrastrutture strategiche di ricerca diventano parte della Comunità”.

“Einstein Telescope rappresenta la più grande sfida scientifica e tecnologica, un progetto straordinario che consente di consolidare l’immagine di una Sardegna come ecosistema favorevole agli investimenti in innovazione, ricerca, sviluppo. Stiamo svolgendo un importante percorso di riconversione di tutto il nostro sistema minerario con progetti di questo tipo, a partire dal pozzo della miniera del Sulcis, che diventerà una torre di distillazione di un gas nobile come l’argon, fino alla Einstein Telescope e al radiotelescopio di San Basilio che già esiste. Tutto questo consolida anche un modello di sviluppo alternativo che, attraverso l’investimento nella scienza, rappresenta anche una ricetta contro lo spopolamento e per il rilancio delle zone interne”, ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che ha partecipato, a Roma, alla presentazione ufficiale della candidatura italiana per ospitare, nelle miniere di Sos Enattos appunto, l’Einstein Telescope alla presenza, tra gli altri, del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il Presidente Solinas, ringraziando il Governo per il supporto senza il quale, ha detto, la Sardegna non avrebbe potuto arrivare a questo punto, e la Comunità scientifica nazionale, ha ricordato l’impegno della Regione in un progetto che “metterà la Sardegna e l’Italia per i 50 anni successivi alla sua realizzazione al centro della comunità scientifica internazionale. Per la Sardegna – ha proseguito il governatore Solinas – la realizzazione dell’Einstein Telescope a Lula è una scommessa sulla quale siamo pronti a mettere, oltre a tutto il supporto politico, burocratico, amministrativo, anche uno stanziamento importante che è in concorrenza con quello che sta facendo e farà il Governo”.

“Per la prima volta la Sardegna ha una straordinaria possibilità di riscatto economico e sociale: con la candidatura ufficiale del sito di Sos Enattos la Sardegna avrà un’opportunità di sviluppo unica nel suo genere, un motore di sviluppo, innovazione e crescita che investirà non solo la nostra Isola ma l’Italia e l’intera Europa. La possibilità che la Sardegna, e il territorio di Lula in particolare, possa ospitare il più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali mai realizzato, già compreso tra le grandi infrastrutture di ricerca sulle quali l’Europa ha deciso di puntare nel prossimo futuro, è oggi un fatto concreto, una possibilità reale. Continueremo a lavorare affinché a settembre del 2024 la Sardegna possa davvero essere la scelta dell’Europa”, ha concluso il presidente Solinas.

La Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma Pride, e la Lombardia non sarà rappresentata al Milano Pride

La Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma Pride, e la Lombardia non sarà rappresentata al Milano PrideRoma, 6 giu. (askanews) – Dopo la revoca da parte della Regione Lazio del proprio patrocinio al Roma Pride, anche il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione di Luca Paladini (Patto Civico) che chiedeva, come avvenuto l’anno scorso, che un rappresentante della Regione Lombardia partecipasse al Milano Pride del 24 giugno in rappresentanza dell’assemblea lombarda indossando la fascia verde. Un passo indietro deciso dalla maggioranza di centrodestra dell’assemblea lombarda con 43 no, 23 sì e zero astenuti. Il presidente della giunta, Attilio Fontana, aveva lasciato, come nel 2022, la decisione al Consiglio sottolineando che l’assemblea del Pirellone “è sovrana”.

Una scelta che arriva dopo quella della Regione Lazio, che ha tracciato il solco con le opposizioni. “Non posso accostare il nome della Regione Lazio ad una manifestazione in cui si rivendica la pratica del gpa, l’utero in affitto, che le sezioni unite della Cassazione hanno definito una pratica degradante”, ha ribadito sui social il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, tornando a parlare della revoca del patrocinio della regione Lazio al Roma Pride.

Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo

Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo


Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo


Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo




























1686045422 Pichetto la tutela dellambiente in Costituzione e una sfida per

Roma, 6 giu. (askanews) – “La grande novità degli ultimi mesi è l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’indicazione che la legge dello Stato deve disciplinare “i modi e le forme della tutela degli animali””. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Convegno the Forest Factor in corso a Roma. “Il nuovo dettato Costituzionale – ha sottolineato -è una sfida per il Parlamento che lo deve attuare, e per il Governo che deve agire in linea con nuovi i principi indicati nella Carta. Sulla stessa linea va il nuovo principio comunitario “DNSH – Do No Significant Harm”, cioè di non arrecare danno significativo all’Ambiente. Ci muoviamo, insomma, nel solco di una sensibilità accresciuta e di storici riconoscimenti istituzionali e costituzionali alla tutela dell’ambiente, come elemento imprescindibile nel quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini”.

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti




























1686044702 Cyber Security Italy Foundation in arrivo nuovi esperti

Roma, 6 giu. (askanews) – La Cyber Security Italy Foundation rafforza il proprio ruolo di riferimento nel settore della cybersecurity in Italia grazie a due nuovi protocolli di intesa focalizzati sulla formazione e all’inserimento di nuovi membri all’interno del Comitato Tecnico scientifico e dell’advisory board.

La fondazione no profit, presieduta da Marco Gabriele Proietti, la prima in Italia sul mondo cibernetico, annuncia infatti l’ingresso nel CTS Cyber, tra gli altri, dell’ingegnere Enrico Maresca (Direttore della Sicurezza Informatica del Ministero della Giustizia), della dottoressa Nicla Ivana Diomede (Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza di Roma Capitale) e nell’advisory board dell’avvocato Lidia Dimasi (Docente di “Diritto amministrativo” presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli studi di Messina). La Cyber Security Italy Foundation ha poi siglato un accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy nel settore dei Servizi alle Imprese con l’obiettivo di promuovere competenze e professionalità elevate e innovative per la comunicazione e la sicurezza digitale, tali da essere facilmente spendibili nei principali settori e ambiti produttivi e nell’area dei servizi alle imprese, con ampio riferimento alla programmazione europea per la divulgazione di tecnologie e competenze di cybersecurity. Tra le attività previste dall’accordo: attuare percorsi formativi anche con modalità innovative e/o on the job rivolti a professionisti e aspiranti tecnici superiori; favorire iniziative di ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica di settore; organizzare e promuovere iniziative di informazione, comunicazione e formazione destinate a studenti delle scuole secondarie e cittadini.

Avviato inoltre il Protocollo d’Intesa tra la Cyber Security Italy Foundation e Trend Micro per il Progetto Pilota di diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza, fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia di cyber sicurezza. “Questi protocolli e l’arrivo dei nuovi membri rappresentano un importante passo avanti per la Cyber Security Italy Foundation nel suo impegno a creare una società digitale, consapevole, sicura e resiliente. Il Cts, diretto dall’Ingegner Angelo Tofalo, già Sottosegretario di Stato alla Difesa, si arricchisce di esperti altamente qualificati, che contribuiranno a perseguire ulteriormente la nostra missione di promuovere la consapevolezza e la sicurezza informatica nel Paese. L’accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, così come il Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole, ci permetteranno invece, tramite programmi di formazione congiunti e all’avanguardia e campagne di sensibilizzazione, di accedere alla formazione di un team di talenti emergenti, con l’obiettivo di creare una rete di professionisti in grado di maturare conoscenze e competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche future sempre più complesse e frequenti”, spiega il presidente e fondatore della Cyber Security Italy Foundation Proietti.

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle




























1686042542 Il comandante generale dei carabinieri le foreste sono cruciali per

Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.