Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Nasce l’Associazione Professionale di Consulenza legale per la P.A

Nasce l’Associazione Professionale di Consulenza legale per la P.AMilano, 24 mag. (askanews) – Le Pubbliche Amministrazioni italiane sono chiamate a svolgere un ruolo essenziale e insostituibile nella gestione dei fondi del PNRR, e si trovano quindi di fronte a una vera e propria rivoluzione della loro organizzazione interna e delle loro modalità operative. Gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituiscono sicuramente una sfida e nuove opportunità, ma bisogna dotarsi degli strumenti per affrontarla al meglio.

L’idea di fondare PILC – Public Institutions Legal Consultants – nasce proprio con l’obiettivo di unire la metodologia e le competenze di due Studi legali di affermata reputazione in Italia, Studio Lepore Associazione Professionale e MFLaw StapA, per rispondere in modo strutturato e sinergicamente alla complessità delle sfide che il percorso di innovazione del Paese genera, fornendo alla Pubblica Amministrazione servizi di consulenza legale sui temi cruciali di investimenti e procedure. La sostenibilità e l’innovazione – sia di processo che tecnologica (applicazioni di business intelligence e tools per la reportistica) – sono alcuni dei tratti distintivi di una realtà a forze unite appena nata, ed unica in Italia, che vanta già numeri significativi sotto il profilo delle risorse messe in campo (un team di circa 80 professionisti, di cui il 70% donne), quattro sedi principali (due a Roma, Milano e Palermo) e diversi Studi professionali capillari su tutto il territorio nazionale. “Nella consulenza alle Pubbliche Amministrazioni da una parte c’è la necessità di strutturarsi e di cercare qualcosa di forte e di competitivo, e dall’altra parte esiste ancora la relazione ed il ‘lavoro dell’artigiano’, ed è questa l’idea vincente: una nuova forma di servizi legali per le nuove esigenze della Pubblica Amministrazione. PILC rappresenta l’idea e il concetto di Studio Legale del futuro dove la tradizione generazionale, artigianale, si fonde con l’organizzazione e la competenza strutturata e sostenibile. Ci sono le risorse del PNRR da spendere, se non c’è qualcuno forte, competente ed adeguato per le esigenze della Pubblica Amministrazione, non è possibile andare avanti”, commenta l’avvocato Giuseppe Lepore.

“Noi mettiamo nel progetto i muscoli, oltre che il cervello: siamo una realtà su Milano Roma e Palermo, oltre 60 avvocati, abbiamo una forte impronta tecnologia e questo è importante per la Pubblica Amministrazione perché a volte ci sono delle esigenze della PA che uno studio da solo non riesce a gestire. Noi abbiamo le capacità di gestire la complessità e la mole di lavoro, produrre una certa reportistica e utilizzare strumenti di business intelligenceper garantire trasparenza e soddisfare le esigenze legali della PA che sono ne più ne meno quelle di un grande cliente. Abbiamo come clienti le banche, le assicurazioni, i Fondi di Investimento: riteniamo che la PA sia assolutamente alla nostra portata, e faremo un buon lavoro se ci daranno fiducia nel prossimo futuro”, sottolinea l’avvocato Andrea Fioretti (MF Law StapA). “Due Studi legali, due mondi complementari. Noi siamo uno Studio di civilisti specializzati nel diritto bancario, lo Studio Lepore è uno Studio di amministrativisti storico. Abbiamo in comune lo spirito imprenditoriale e la voglia di gestire in un modo più organizzato l’attività di assistenza giudiziale e ci auguriamo che il messaggio possa essere apprezzato dalle Pubbliche Amministrazioni e dagli Enti che svolgono attività per il settore pubblico. Sono convinto che con il track record delle esperienze e delle capacità che abbiamo la nostra offerta potrà essere apprezzata e ci auguriamo anche accettata dove avremo la possibilità di candidarci e proporci per svolgerla”, evidenzia l’avvocato Massimo Mannocchi.

Spari fuori da un bar nel Napoletano: colpita per caso una famiglia, bambina di 10 anni in prognosi riservata

Spari fuori da un bar nel Napoletano: colpita per caso una famiglia, bambina di 10 anni in prognosi riservataNapoli, 24 mag. (askanews) – E’ in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, la bimba di 10 anni ferita da colpi d’arma da fuoco a Sant’Anastasia (Napoli) mentre mangiava un gelato con i genitori fuori un bar di piazza Cattaneo. La bambina è stata operata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, per estrarre il proiettile che si fermato sullo zigomo. L’intervento è riuscito, ma la piccola sarà nuovamente operata per un versamento ematico che si è formato ad una tempia. Restano ricoverati presso il Cardarelli di Napoli anche i genitori, di 43 e 35 anni. Il padre 43enne è rimasto lievemente ferito alla mano, la madre 35enne ferita all’addome. Le loro condizioni di salute non destano preoccupazione.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nella tarda serata di ieri a Sant’Anastasia, comune di Napoli, padre, madre e figlia di dieci anni sono stati feriti a colpi di pistola mentre erano all’esterno di un bar a cenare. Due sconosciuti hanno esploso almeno dieci colpi contro il locale e i proiettili hanno raggiunto, accidentalmente, la famiglia. “C’è stato un episodio grave a Sant’Anastasia, dove una bimba di dieci anni che passeggiava con i genitori è stata ferita con un proiettile al volto da parte di delinquenti che girano per i nostri territori”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parlando dal palco della Borsa mediterranea della Formazione e del Lavoro. “Forse una stesa, una di queste idiozie che dobbiamo scontare nei nostri territori complicati. La bimba è intubata al Santobono e mi hanno detto che si salva. Già qualche anno fa la piccola Noemi a Napoli ebbe un incidente analogo”, ha aggiunto ricordando quanto avvenuto a piazza Nazionale a Napoli nel maggio 2019.

Pedofilia, arrestato ‘Shadow’ l’adescatore di minori sul darkweb

Pedofilia, arrestato ‘Shadow’ l’adescatore di minori sul darkwebRoma, 24 mag. (askanews) – E’ stato identificato e arrestato dalla polizia di Stato “l’uomo ombra” operante nel darkweb ricercato da oltre 10 anni da tutte le polizie del mondo per essere uno dei maggiori produttori, commercializzatore, abusante e adescatore di minori di anni 10.

La polizia di Stato ha esguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di un cinquantenne, produttore di materiale di pornografia minorile, per anni attivo nella comunità virtuale pedofila ‘The Love Zone (TLZ)’, ormai chiusa, ove si era distinto per il significativo contributo apportato, in termini di materiale pedopornografico, anche autoprodotto, messo a disposizione degli altri utenti. L’operazione trae origine da complesse e lunghe indagini svolte in modalità sotto copertura sul Darkweb dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito del contrasto alle comunità pedofile virtuali attive nel DarkWeb, in collaborazione con Europol e la polizia britannica (Online CSA Covert Intelligence Team – OCCT).

L’uomo, conosciuto con lo pseudonimo di Shadow, per oltre un decennio era riuscito a eludere le indagini della Polizia Postale nel Darkweb, sfuggendo anche agli arresti dei membri. Sebbene non fosse più attivo nelle darknet, grazie a nuove informazioni ricevute dalla Gran Bretagna e da Europol nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia, gli investigatori del CNCPO sono riusciti a identificarlo e trarlo in arresto. Alle attività esecutive hanno partecipato anche un analista e un esperto di Europol specializzato in DarkWeb live forensic, che hanno affiancato personale del CNCPO con le stesse competenze. (segue)

Alluvione in Emilia-Romagna, dal tetano alle muffe: è allarme sanitario per le acque contaminate

Alluvione in Emilia-Romagna, dal tetano alle muffe: è allarme sanitario per le acque contaminateRoma, 24 mag. (askanews) – L’Ausl della Romagna ha diffuso una serie di indicazioni e norme di comportamento sanitarie per i cittadini e i volontari coinvolti dall’alluvione: le acque alluvionali potrebbero infatti essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari, da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute. Il documento tratta così i pericoli potenziali e le norme di comportamento, oltre a fornire consigli per la pulizia e la disinfezione.

“Prima di tutto ricorda di proteggere te stesso durante le operazioni di sgombero e/o pulizia: non esporti a situazioni a rischio e non compiere azioni o manovre che possono compromettere la tua sicurezza o quella di altri volontari. Svolgi le attività di pulizia e sgombero compatibilmente alle tue condizioni di salute e capacità psicofisiche”, spiega il documento dell’Ausl, che indica tra i “pericoli potenziali” il tetano (“è necessario essere in possesso di vaccinazione antitetanica in corso di validità, ovvero ultima dose di richiamo entro gli ultimi 10 anni”), le infezioni gastrointestinali, l’utilizzo di acqua corrente, elettricità e gas, le muffe e spore, l’utilizzo di generatori a combustione. Per quanto riguarda l’abbigliamento raccomandato, se si è occupati in opere di rimozione e smaltimento del materiale e del fango è opportuno essere dotati di: guanti in materiale impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile; stivali o comunque calzature adeguate in materiale impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile; abbigliamento lavabile a 60°C (in alternativa tuta monouso oppure tuta in materiale facilmente lavabile e disinfettabile); se possibile occhiali o visiera in materiale lavabile e disinfettabile.

La Ausl fornisce poi una serie di norme di comportamento da adottare “per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati”, tenendo presente che “se possibile” è bene “evitare il contatto con le acque alluvionali”: si va dall’attraversare acque poco profonde al contatto con il fango/acqua alluvionale, dai bambini che giocano con il fango o l’acqua (“da evitare rigorosamente”) alla gestione rifiuti. Infine, l’Azienda sanitaria dà consigli per la pulizia e disinfezione e invita segnalare al Dipartimento di Sanità pubblica situazioni quali rilevazione di eternit/amianto, carcasse di animali o altre problematiche di tipo igienico sanitario.

Venerdì 26 maggio a Conselice (Ravenna) si effettueranno vaccinazioni antitetaniche senza appuntamento, solo per i residenti nel Comune.

Allerta rossa per il maltempo in Emilia-Romagna, Bonaccini: tutta la struttura di protezione civile è attivata

Allerta rossa per il maltempo in Emilia-Romagna, Bonaccini: tutta la struttura di protezione civile è attivataBologna, 24 mag. (askanews) – “Ci auguriamo che nelle prossime ore le precipitazioni” annunciate “siano deboli”. In ogni caso “tutta la struttura della Protezione civile è attivata” così come lo sono “i sindaci”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento con SkyTg24, commentando l’allerta rossa di oggi sulla regione.

“Oltre 15mila persone sono riuscite a rientrare nelle proprie abitazioni – ha aggiunto Bonaccini -. Gli evacuati erano più di 36mila tre giorni fa. Speriamo prossimi giorni si possa tornare a situazione di maggiore normalità”.

Alluvione in Emilia-Romagna, il primo stanziamento è di 2 miliardi. E il 24 maggio è lutto nazionale

Alluvione in Emilia-Romagna, il primo stanziamento è di 2 miliardi. E il 24 maggio è lutto nazionaleRoma, 23 mag. (askanews) – L’enfasi è tutta alla fine, quando Giorgia Meloni, dopo aver elencato per dieci minuti le varie misure contenute nel decreto appena varato dal Consiglio dei ministri per fronteggiare i danni causati dall’alluvione in Emilia Romagna, scandisce l’ammontare complessivo degli interventi: 2 miliardi. La presidente del Consiglio punta sull’effetto sorpresa: la cifra è ben più significativa delle generiche centinaia di milioni di euro di cui si era parlato fino a ieri ed è frutto di quell’invito a “fare di tutto” per raccogliere il massimo delle risorse, rivolto nei giorni scorsi ai ministri interessati. Giorgia Meloni infatti li ringrazia senza rinunciare a vantarsi un po’ dell’obiettivo raggiunto: “In passato interventi di emergenza da due miliardi di euro non so se si erano visti”.

La premier sceglie di spiegare il decreto seduta al tavolo della sala Verde di palazzo Chigi, accanto a Stefano Bonaccini, presidente della regione più danneggiata, avendo davanti i sindaci dei Comuni, i rappresentanti delle parti sociali e imprenditoriali del territorio. Un intervento che viene trasmesso in diretta, formula alternativa scelta da palazzo Chigi rispetto a quella della conferenza stampa. Meloni cerca di dare anche così dimostrazione plastica di quella necessità di rispondere “a tutti i livelli istituzionali al massimo delle loro possibilità” di cui aveva parlato già nelle prime ore dopo l’alluvione. Il governatore dell’Emilia Romagna ringrazia Meloni “per la velocità è lo sforzo” e ammette di aver ottenuto “molto” di quanto era stato richiesto.

Resta però irrisolto il nodo del commissario per la ricostruzione. La premier vorrebbe che a ricoprire quel ruolo fosse proprio il presidente dell’Emilia Romagna. A frenare è però la Lega: a farsi sentire in particolare è stato Matteo Salvini tanto che alla fine si è deciso di differire la nomina ai prossimi giorni, anche per non ‘guastare la festa’ dell’esito di un Consiglio dei ministri su cui Meloni ha puntato molto. Bonaccini stesso al termine dell’incontro spiega che “non è importante il nome” ma “un modo di lavorare” e auspica che la designazione avvenga “entro qualche settimana”. “Se si vuole noi possiamo offrire l’esperienza della ricostruzione post terremoto dell’Emilia”, sottolinea. Meloni d’altra parte ammette che quelle varate oggi sono solo “prime misure” e sa che il lavoro più duro avverrà proprio per la ricostruzione, per la quale non è ancora possibile “quantificare le necessità e i danni”, ma si dice soddisfatta del “decreto corposo” approvato. Tra le misure previste, oltre all’estensione dello stato di emergenza per i Comuni colpiti da questa nuova ondata di maltempo, c’è la sospensione del versamento dei tributi fino al 31 agosto e il rinvio dei processi per chi risiede nelle zone alluvionate ma anche un fondo da 20 milioni per la “continuità didattica”. Tra le misure più importanti, la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, coperta fino a 580 milioni di euro, e una tantum di 3 mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere la loro attività.

In apertura della riunione, il Consiglio dei ministri ha rispettato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione e ha deliberato la proclamazione del lutto nazionale per la giornata del 24 maggio 2023.

Strage di Capaci, a Palermo in centinaia all’albero di Falcone. Tensione al corteo con gli studenti

Strage di Capaci, a Palermo in centinaia all’albero di Falcone. Tensione al corteo con gli studentiPalermo, 23 mag. (askanews) – È arrivato sotto l’albero Falcone il corteo che ogni anno raggiunge il luogo simbolo della ricorrenza della strage del 23 maggio, l’albero di via Notarbartolo che si trova davanti al portone del palazzo in cui abitava il giudice Giovanni Falcone. Tanti gli studenti, accompagnati da insegnanti e dirigenti scolastici presenti. Tra loro non solo scuole provenienti da Palermo ma da tutta la Sicilia. Alle 17,58, orario della strage, il minuto di silenzio con centinaia di cittadini presenti, in memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta.

Ma ci sono stati anche momenti di tensione. Insieme al corteo ufficiale degli studenti, partito da via Duca della Verdura ne è partito un altro, autorizzato anch’esso ma con delle limitazioni. I manifestanti hanno raggiunto via Notarbartolo fino al blocco degli agenti e dei militari che ha causato la rabbia di coloro che avevano preso parte al corteo. In tanti hanno più volte gridato “fuori la mafia dallo Stato”, alcuni manifestanti hanno provato ad avanzare verso il palco dove erano presenti le istituzioni ma la polizia li ha bloccati e non sono mancati spintoni e tensioni.

Alluvione in Emilia-Romagna, gli sfollati sono oltre 23mila e domani è di nuovo “allerta rossa”

Alluvione in Emilia-Romagna, gli sfollati sono oltre 23mila e domani è di nuovo “allerta rossa”Roma, 23 mag. (askanews) – In Emilia-Romagna continuano 24 ore su 24 gli interventi di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione. Rimangono 23.067 le persone che, alle 12 di oggi, hanno dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.160 nel bolognese. Sono 2.694 i cittadini accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). In particolare, 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 243 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.

METEO – Per domani, intanto, è confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili. Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili sulle zone di pianura. Nel definire i livelli di allerta, si tengono in considerazione sia i fenomeni meteo previsti sia le condizioni del suolo per valutare gli effetti sul territorio. VIABILITÀ – Per quanto riguarda la viabilità, restano 603 le strade chiuse, di cui 197 chiuse parzialmente e 406 totalmente. Complessivamente 210 a Bologna, 230 in provincia di Forlì-Cesena, 119 nella provincia di Ravenna e 44 nel riminese.

VOLONTARI IN CAMPO – Sono 1.634 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 289 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 670 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 675 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria. Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici. Sempre oggi, la colonna mobile regionale ha messo a disposizione dei servizi sanitari di Solarolo (Ra) e Sant’Agata sul Santerno (Ra) due strutture modulari con funzione di ambulatori mobili. Il trasporto sul luogo viene operato dai volontari di Anpas. RACCOLTA RIFIUTI – La Regione ricorda che, in accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).

LE CHIAMATE AL NUMERO VERDE – Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 3.657 chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafia

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’Italia per combattere la mafia ha consolidato un’esperienza molto importante. Partendo proprio dall’insegnamento di Falcone, i nostri investigatori hanno imparato a inseguire i soldi e preservare i circuiti legali. Credo che è un fenomeno che deve ancora preoccupare ma bisogna anche tranquillizzare i cittadini anche sul fatto che il nostro Paese da tempo manifesta la capacità di contrastare anche questo modo più insidioso di agire da parte di Cosa nostra”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a margine delle celebrazioni a Palermo del trentunesimo anniversario della strage di Capaci.

“L’arresto di Messina Denaro significa la chiusura di una pagina, quella della mafia stragista che uccideva i servitori dello Stato. E’ una pagina che si gira ma inizia un’altra storia. La battaglia prosegue perché la mafia si è evoluta e ha cambiato il suo modo di agire: quindi l`importanza del ruolo dello Stato e delle istituzioni è quella di adattarsi a questo mutare della mafia e non retrocedere” ha detto.“Come disse Falcone – aggiunge Piantedosi – la mafia è un fenomeno umano e come tale è destinato a finire, ma fino a quando ci sarà l’ultimo granello di presenza lo Stato ci metterà l’ultima goccia di sudore per combatterla” ha concluso il ministro.

 

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna MaglieRoma, 23 mag. (askanews) – E’ morta la giornalista Maria Giovanna Maglie, 70 anni. Da tempo aveva problemi di salute. A dare la notizia del decesso è stata Francesca Chaouqui. “E’ tornata questa Mattina alla Casa del Padre. È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”. “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie. Cronista e scrittrice talentuosa e appassionata, la sua prematura scomparsa rappresenta una grande perdita per il giornalismo italiano”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Alla famiglia giungano le espressioni delle più sentite condoglianze”. “Buon viaggio Maria Giovanna, amica dalla voce forte e originale, oratrice appassionata, giornalista e intellettuale raffinata, soprattutto donna coraggiosa, indipendente e libera. L’Italia aveva ancora tanto bisogno di te, ci mancherai amica mia”. Così, il leader della Lega, Matteo Salvini, sui social. “Un grande dispiacere la scomparsa di Maria Giovanna Maglie, donna e giornalista forte, acuta e coraggiosa. Condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari” scrive su Twitter il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Sono addolorato per la scomparsa prematura di Maria Giovanna Maglie, una grande giornalista, autorevole e indipendente, che ha dato tanto alla nostra informazione, raccontando in prima linea gli orrori delle guerre e delle dittature, affrontando inchieste difficili, non girandosi mai dall’altra parte su temi scomodi e divisivi. E non a caso proprio lei aveva anche raccontato, da scrittrice, un’altra donna con la schiena dritta e la testa alta come lei e un’altra voce libera e controcorrente come Oriana Fallaci: in questo momento le immagino insieme, lassù”. Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia. “Oggi purtroppo ci lascia una grande professionista, Maria Giovanna Maglie, giornalista attenta e capace, combattente nel lavoro e nella vita, voce libera e indipendente che mancherà al nostro Paese”, così scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter.