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Il Papa: la pedofilia nel clero è una vergogna. E’ il momento di rimediare al danno fatto

Il Papa: la pedofilia nel clero è una vergogna. E’ il momento di rimediare al danno fattoRoma, 5 mag. (askanews) – Il Papa indica tre principi per sradicare la piaga della pedofilia nella Chiesa. Lo fa ricevendo in udienza i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. “In primo luogo – sottolinea Francesco – laddove la vita è stata ferita, siamo chiamati a ricordare il potere creativo di Dio di far emergere la speranza dalla disperazione e la vita dalla morte. Il terribile senso di perdita provato da tanti a causa degli abusi può sembrare a volte troppo pesante da sopportare. Anche i leader della Chiesa, che condividono un comune senso di vergogna per l’incapacità di agire, sono stati sminuiti, e la nostra stessa capacità di predicare il Vangelo è stata ferita. Ma il Signore, che in ogni tempo fa nascere cose nuove, può ridare vita alle ossa inaridite (cfr Ez 37,6). Perciò anche quando il cammino da percorrere è arduo e faticoso – prosegue il Papa – vi esorto a non bloccarvi, a continuare a tendere la mano, a cercare di infondere fiducia in coloro che incontrate e che condividono con voi questa causa comune. Non scoraggiatevi quando sembra che poco stia cambiando in meglio. Perseverate, andate avanti”. In secondo luogo, “l’abuso sessuale ha portato lacerazioni nel nostro mondo e non solo nella Chiesa. Tante vittime rimangono avvilite per il fatto che un abuso avvenuto molti anni fa crea ancora oggi ostacoli e spaccature nelle loro vite. Le conseguenze degli abusi possono verificarsi tra coniugi, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra amici e colleghi. Le comunità sono sconvolte; la natura insidiosa dell’abuso abbatte e divide le persone, nel loro cuore e tra di loro. Ma la nostra vita – ribadisce Bergoglio – non è destinata a rimanere divisa. Ciò che si è infranto non deve rimanere a pezzi. La creazione ci dice che tutte le parti della nostra esistenza sono collegate in modo coerente, e la vita di fede collega addirittura questo mondo con quello che verrà! Tutto è collegato”. “Laddove dunque la vita si è spezzata, vi chiedo di contribuire concretamente a ricongiungerne i pezzi, nella speranza che quanto è frantumato si possa ricomporre”.

Il Papa ricorda come “di recente ho incontrato un gruppo di sopravvissuti da abusi, che hanno chiesto di incontrare la direzione dell’istituto religioso che gestiva la scuola da loro frequentata circa 50 anni fa. Ne parlo perché loro l’hanno riferito apertamente. Erano tutte persone anziane e alcune di loro, consapevoli dello scorrere veloce del tempo, hanno espresso il desiderio di vivere in pace gli ultimi anni della vita. E la pace, per loro, significava riprendere la relazione con la Chiesa che li aveva offesi, volevano chiudere non solo con il male subito, ma anche con le domande che da allora portavano dentro di sé. Volevano essere ascoltati, creduti, volevano qualcuno che li aiutasse a capire. Abbiamo parlato insieme e hanno avuto il coraggio di aprirsi. In particolare, la figlia di uno degli abusati – aggiunge il Papa – ha parlato dell’impatto che l’esperienza del padre ha avuto su tutta la loro famiglia. Riparare i tessuti lacerati della storia è un atto redentivo, è l’atto del Servo sofferente, che non ha evitato il dolore, ma ha preso su di sé ogni colpa. Questa è la via della riparazione e della redenzione: la via della croce di Cristo. Nel caso specifico, posso dire che per questi sopravvissuti c’è stato un vero dialogo durante gli incontri, al termine dei quali hanno detto di essersi sentiti accolti da fratelli e di aver recuperato un senso di speranza per il futuro”. “In terzo luogo – conclude il Papa – vi esorto a coltivare in voi il rispetto e la gentilezza di Dio. La poetessa e attivista nordamericana Maya Angelou ha scritto: ‘Ho imparato che la gente dimenticherà quello che hai detto, la gente dimenticherà quello che hai fatto, ma la gente non dimenticherà mai come l’hai fatta sentire’. Siate dunque delicati nel vostro agire, sopportando gli uni i pesi degli altri, senza lamentarvi, ma pensando che questo momento di riparazione per la Chiesa lascerà il posto a un altro momento della storia della salvezza. Il Dio vivente non ha esaurito la sua riserva di grazie e di benedizioni! Non dimentichiamo che le piaghe della Passione sono rimaste nel corpo del Signore Risorto, non più però come fonte di sofferenza o di vergogna, ma come segni di misericordia e di trasformazione”.

“Ora è il momento di rimediare al danno fatto alle generazioni che ci hanno preceduto e a coloro che continuano a soffrire. Questa stagione pasquale è segno che si prepara per noi un nuovo tempo, una nuova primavera fecondata dal lavoro e dalle lacrime condivisi con chi ha patito. Per questo è importante che non smettiamo mai di andare avanti”. E’ l’appello che il Papa ha rivolto ai membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ricevuti in udienza questa mattina in Vaticano. “Voi impegnate le vostre capacità e la vostra competenza per contribuire a riparare una terribile piaga della Chiesa – ha aggiunto – mettendovi a servizio delle diverse Chiese particolari. Dalla vita ordinaria di una diocesi nelle sue parrocchie e nel suo seminario, alla formazione dei catechisti, degli insegnanti e di altri operatori pastorali, l’importanza della tutela dei minori e delle persone fragili dev’essere una norma per tutti; e in questo senso, nella vita religiosa e apostolica, la novizia di clausura deve attenersi agli stessi standard ministeriali del fratello anziano che ha passato una vita intera a insegnare ai giovani”.

Per il Papa “i principi del rispetto della dignità di tutti, della buona condotta e di uno stile di vita sano devono diventare una norma universale, indipendentemente dalla cultura e dalla situazione economica e sociale delle persone. Tutti i ministri della Chiesa devono mostrarli nel servire i fedeli, e a loro volta devono essere trattati con rispetto e dignità da chi guida la comunità. Del resto, una cultura della tutela avrà luogo solo se ci sarà una conversione pastorale in tal senso tra i suoi leader”. “Sono stato incoraggiato dai piani che avete approntato per affrontare le disuguaglianze all’interno della Chiesa, in termini di formazione e di servizio alle vittime, in Africa, Asia e America Latina. Non è giusto, infatti – ha ammonito Bergoglio – che le aree più prospere del pianeta possano contare su programmi di tutela ben formati e ben finanziati, in cui le vittime e le loro famiglie sono rispettate, mentre coloro che vivono in altre parti del mondo soffrono in silenzio, magari respinti o stigmatizzati quando cercano di farsi avanti per raccontare gli abusi subiti. Anche in quest’ambito, la Chiesa deve sforzarsi di diventare un esempio di accoglienza e di buon modo di agire”.

Cala l’incidenza dei casi di Covid-19, aumenta l’Rt ma è stabile l’occupazione delle terapie intensive

Cala l’incidenza dei casi di Covid-19, aumenta l’Rt ma è stabile l’occupazione delle terapie intensiveRoma, 5 mag. (askanews) – Sono “in lieve diminuzione” i casi di coronavirus in Italia, secondo i dati emersi dal monitoraggio della cabina di regia. L’incidenza settimanale a livello nazionale è di 35 ogni 100.000 abitanti (28/04/2023 – 04/05/2023) contro i 39 ogni 100.000 abitanti nella settimana precedente (21/04/2023 -27/04/2023). Nel periodo 12 – 25 aprile 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,10 (range 0,91-1,31), in aumento rispetto al periodo precedente e al di sopra della soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,91 (0,85-0,96) al 18/04/2023 vs Rt=0,96 (0,91-1,02) al 18/04/2023.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all’1,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 4 maggio) vs l’1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende leggermente al 4,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 04 maggio) vs il 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 aprile). Una Regione risulta non valutabile dovuto a mancanza di trasmissione di dati ed è equiparata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Una Regione è a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto sono a rischio moderato e undici sono classificate a rischio basso. Quindici Regioni/Province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Sei Regioni/Province autonome riportano molteplici allerte di resilienza.

Napoli festeggia tutta la notte lo scudetto, ma un morto e 5 feriti

Napoli festeggia tutta la notte lo scudetto, ma un morto e 5 feritiNapoli, 5 mag. (askanews) – Sono andati avanti tutta la notte i festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto a Napoli. In tutti i quartieri della città migliaia di persone in strada con bandiere e trombette. Nonostante il divieto di circolazione imposto dal comune sono stati diversi i caroselli di auto e moto per le vie della città. Fulcro della festa sono state le zone di Fuorigrotta, centro storico e Lungomare con fuochi d’artificio esplosi per tutta la notte. Ora c’è attesa per capire dove e quando tornerà la squadra da Udine.

Non solo belle notizie però: è di una persona deceduta e di cinque feriti il bilancio dei festeggiamenti. I carabinieri sono intervenuti in piazza Carlo III per un uomo raggiunto da colpi d’arma da fuoco in varie parti del corpo. Vincenzo Costanzo, 26enne già noto alle forze dell’ordine, è deceduto per le ferite riportate poco dopo presso l’ospedale Cardarelli, dove era stato trasportato in gravi condizioni. Sulla dinamica ci sono ancora molti punti da chiarire, ma sembra che il ferimento che ha portato alla morte possa essere accaduto nella vicina piazza Volturno. Presso l’ospedale Pellegrini, nel centro antico della città, è giunta una donna di Portici di 26 anni: era ferita alla caviglia, verosimilmente da un colpo d’arma da fuoco. E’ stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. Presso il pronto soccorso di Villa Betania è arrivato, invece, un 24enne del quartiere Ponticelli ferito al gluteo destro, anche lui da colpo d’arma da fuoco: dimesso con 15 giorni di prognosi. Stessa situazione per un altro giovane di 20 anni, sempre di Ponticelli. Una delle ipotesi più accreditata è che tutti siano stati feriti nello stesso luogo, lì dove sarebbe stato colpito anche Costanzo.

Sempre all’ospedale Pellegrini un 49enne è stato medicato alla mano, forse per l’esplosione di un petardo in zona San Carlo all’Arena, nel centro di Napoli. Un 19enne di Crispano, nello stesso ospedale, ha riportato la perdita di qualche falange per l’esplosione di un petardo.

Nell’esplosione della festa a Napoli non mancano gli omaggi a Maradona

Nell’esplosione della festa a Napoli non mancano gli omaggi a MaradonaNapoli, 4 mag. (askanews) – “Siamo noi, i campioni dell’Italia siamo”, “Siamo partenopei”: questi alcuni dei cori cantati a squarciagola, in ogni parte di Napoli, alla vittoria del terzo scudetto. E poi le note del “‘o surdato ‘nnammurato’ intervallate da applausi, urla e lacrime.

Dopo 33 anni dalla vittoria dell’ultimo titolo di Campione d’Italia, nel 1990, e dal primo nel 1987, il popolo napoletano e i tifosi continuano a omaggiare e a ricordare Diego Armando Maradona che portò il club azzurro ai vertici in Italia, “Ho visto Maradona”: si continua a cantare in piazza così come, in queste ultime settimane, è stato sempre affollatissimo il cosiddetto largo Maradona, una piazza dei Quartieri Spagnoli dove è stato allestito un vero e proprio altare in memoria del campione argentino, scomparso nel 2020, e dove è stato dipinto un gigantesco murales.

Calcio, sold out al Maradona per live streaming Udinese-Napoli

Calcio, sold out al Maradona per live streaming Udinese-NapoliNapoli, 4 mag. (askanews) – Sold out allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli per poter assistere alla partita Udinese-Napoli di questa sera. I biglietti per poter accedere all’impianto sportivo di Fuorigrotta sono esauriti nel giro di poche ore.

I proventi della vendita dei tagliandi, ognuno dei quali del costo di 5 euro, saranno dati in beneficenza così come annunciato dal presidente della società calcistica, Aurelio De Laurentiis. All’interno dello stadio sono stati sistemati dieci maxischermi a bordo del perimetro di gioco per poter seguire in diretta l’incontro di calcio che potrebbe regalare al calcio Napoli il suo terzo scudetto della storia. Il fischio d’inizio alle 20.45 alla Dacia Arena di Udine mentre i tornelli del Maradona apriranno alle 18. Per poter cucire il gagliardetto sulle maglie dei calciatori del club azzurro basta una vittoria o un pareggio sulla squadra friulana.

Maltempo in Emilia Romagna, finora mille interventi dei vigili del fuoco. Bonaccini: nessuno rimarrà solo

Maltempo in Emilia Romagna, finora mille interventi dei vigili del fuoco. Bonaccini: nessuno rimarrà soloRoma, 4 mag. (askanews) – Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco in Emilia Romagna per i danni causati dal maltempo. Impegnati nelle operazioni 300 vigili del fuoco, con rinforzi giunti da Veneto, Lombardia, Toscana. Sono 1.000 gli interventi fatti finora tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì Cesena. Nel ravennate i vigili del fuoco stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l’acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Grazie al miglioramento delle condizioni meteo la situazione risulta migliorata, anche se resta lo stato di allerta per rischio idrogeologico e idraulico a causa dell’attuale fragilità di terreno e argini dei corsi d’acqua. Nella notte il maggior numero di interventi è stato svolto nella parte bassa della provincia, tra Bagnacavallo, Boncellino e Villanova di Bagnacavallo, dove le squadre in assetto alluvionale hanno evacuato dalle loro abitazioni circa cinquanta persone.

Nel bolognese squadre impegnate nella notte con mezzi di movimento terra per liberare da fango e detriti alcune strade, tra Monzuno e Pianoro, coinvolte da movimenti franosi. Evacuate nove persone dalle proprie abitazioni a Sesto Imolese. Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. Attività di ripristino della viabilità con pale meccaniche anche in provincia di Forlì Cesena, dove squadre dei vigili del fuoco hanno operato fino a tarda sera nelle zone di Dovadola e Modigliana. “Siamo impegnati da 48 ore a fare tutto il possibile. Ringrazio tutti quelli che da 48 ore non hanno dormito una sola ora per provare a dare una mano e voglio dire a tutte le popolazioni colpite che, come sempre da queste parti, nessuno rimarrà da solo”, così, a Radio24, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sull’ondata di maltempo che ha colpito la regione. “Ieri avevo firmato la richiesta di stato di mobilitazione nazionale e il governo ha subito accettato e abbiamo” così “potuto avere tutti gli interventi possibili nel più breve tempo possibile delle varie articolazioni dello Stato”, ha sottolineato Bonaccini, aggiungendo: “Inizieremo immagino da oggi, nelle prossime ore, l’avvio della quantificazione puntuale dei danni su tutto il territorio”. “Speriamo – ha concluso il presidente della regione – che finisca oggi lo stato di emergenza più pesante, perché una volta che termina di piovere, il rischio di frane e microfrane diventa molto forte in un territorio che prima era colpito dalla siccità e poi da una caduta d’acqua” fuori dall’ordinario.

Clima, eventi estremi in aumento: 12% famiglie italiane a rischio alluvione

Clima, eventi estremi in aumento: 12% famiglie italiane a rischio alluvioneMilano, 3 mag. (askanews) – Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso della storia italiana. Secondo quanto emerso dalla presentazione del settimo forum sul food and beverage di The european house Ambrosetti l’Italia è il Paese in Europa con la più alta quota di territorio esposta a uno stress idrico superiore all’80%, vale a dire il rapporto tra prelievi idrici totali e disponibilità complessiva di acqua.

Come dimostrano le cronache di questi giorni, alla riduzione delle precipitazione si accompagna anche una crescita della frequenza degli eventi estremi: tra il 2005 e il 2021 il tasso medio di crescita annuo dei fenomeni di piogge intense è stato del 45,4% e quello degli allagamenti nelle città del 27,7%. A oggi sono a rischio alluvione in Italia l’11,8% delle famiglie e il 10,7% degli edifici. Questo chiaramente ha un forte impatto sul raccolto agricolo: Coldiretti ha stimato che nel 2022 il danno per la produzione agricola è stato pari a sei miliardi di euro, il 10% della produzione totale.

Il Papa: l’Europa sia ‘pontiere’ di pace e accolga chi bussa alle sue porte

Il Papa: l’Europa sia ‘pontiere’ di pace e accolga chi bussa alle sue porteCittà del Vaticano, 3 mag. (askanews) – L’Europa ricordi “l’importanza di costruire ponti di pace tra popoli diversi”. A ricordare la vocazione dell’Europa, chiamata, quale ‘pontiere di pace’, a includere le differenze e ad accogliere chi bussa alle sue porte, è stato Papa Francesco nella sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro che, come tradizione dopo il rientro da un viaggio internazionale, ha dedicato alla sua ultima visita in Ungheria, conclusa domenica scorsa.

Francesco, parlando ai tantissimi fedeli raccolti in piazza per incontrarlo ha detto ai aver apprezzato particolarmente a Budapest “il ponte umanitario creato per tanti rifugiati dalla vicina Ucraina, che ho potuto incontrare, ammirando anche la grande rete di carità della Chiesa ungherese”. “Il Paese – ha poi ricordato – è poi molto impegnato nel costruire ‘ponti per il domani’: è grande la sua attenzione per la cura ecologica e per un futuro sostenibile, e si lavora per edificare ponti tra le generazioni, tra gli anziani e i giovani, sfida oggi irrinunciabile per tutti. Ci sono inoltre ponti che la Chiesa, – ha concluso – è chiamata a tendere verso l’uomo d’oggi, perché l’annuncio di Cristo non può consistere solo nella ripetizione del passato, ma ha sempre bisogno di essere aggiornato, così da aiutare le donne e gli uomini del nostro tempo a riscoprire Gesù”.

Papa: Europa sia ‘pontiere’ pace e accolga chi bussa alla sua porta

Papa: Europa sia ‘pontiere’ pace e accolga chi bussa alla sua portaCittà del Vaticano, 3 mag. (askanews) – L’Europa ricordi “l’importanza di costruire ponti di pace tra popoli diversi”. A ricordare la vocazione dell’Europa, chiamata, quale ‘pontiere di pace’, a includere le differenze e ad accogliere chi bussa alle sue porte, è stato Papa Francesco nella sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro che, come tradizione dopo il rientro da un viaggio internazionale, ha dedicato alla sua ultima visita in Ungheria, conclusa domenica scorsa.

Francesco, parlando ai tantissimi fedeli raccolti in piazza per incontrarlo ha detto ai aver apprezzato particolarmente a Budapest “il ponte umanitario creato per tanti rifugiati dalla vicina Ucraina, che ho potuto incontrare, ammirando anche la grande rete di carità della Chiesa ungherese”. “Il Paese – ha poi ricordato – è poi molto impegnato nel costruire ‘ponti per il domani’: è grande la sua attenzione per la cura ecologica e per un futuro sostenibile, e si lavora per edificare ponti tra le generazioni, tra gli anziani e i giovani, sfida oggi irrinunciabile per tutti. Ci sono inoltre ponti che la Chiesa, – ha concluso – è chiamata a tendere verso l’uomo d’oggi, perché l’annuncio di Cristo non può consistere solo nella ripetizione del passato, ma ha sempre bisogno di essere aggiornato, così da aiutare le donne e gli uomini del nostro tempo a riscoprire Gesù”.

In Emilia Romagna allagamenti, evacuazioni e scuole chiuse

In Emilia Romagna allagamenti, evacuazioni e scuole chiuseMilano, 3 mag. (askanews) – E’ emergenza maltempo in Emilia Romagna: le forti piogge hanno fatto esondare il fiume Lamone, che ha superato la terza soglia di allerta e rotto un argine a Boncellino, provocando allagamenti nel Ravennate e in particolare nell’area tra Faenza e Bagnacavallo dove sono in corso evacuazioni.

Sono 400 gli interventi dei vigili del fuoco: abitazioni evacuate precauzionalmente anche a Dovadola (FC) per una frana, a Monzuno e Castel San Pietro (BO) per allagamenti. A Villanova sono state chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Secondo quanto riferito dagli esperti di 3Bmeteo, a Ovest anche il Senio è oltre la terza soglia di allerta, così come il Santerno a Massa Lombarda, il Sillaro a Sesto Imolese, l’Idice a Castenaso, il Tiepido a Fossalta (Modena est). Al momento le piogge sono concentrate tra le zone di Parma e Bologna, ma nella notte gli accumuli pluviometrici hanno superato i 30mm sulle zone appenniniche tra Bolognese e Forlivese, che si sommano a quelli ingenti di ieri che avevano localmente superato i 130mm. Sono state anche inviate sezioni operative vigili del fuoco da Veneto e Lombardia, mezzi anfibi da Lombardia e mezzi movimento terra dalla Toscana.