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Papa: dopo il Concilio di fronte a un restaurazionismo incredibile

Papa: dopo il Concilio di fronte a un restaurazionismo incredibileCittà del Vaticano, 9 mag. (askanews) – “Certamente so che il Concilio è ancora in via di applicazione. Ci vuole un secolo perché un Concilio sia assimilato, dicono. E so che le resistenze sono terribili. C’è un restaurazionismo incredibile. Quello che io chiamo ‘indietrismo’”. Papa Francesco è tornato a parlare delle resistenze all’interno della Chiesa cattolica verso le novità introdotte dal Concilio Vaticano II nel corso dell’intervista con alcuni membri della Compagnia di Gesù che si è svolta a Budapest nel corso del suo ultimo viaggio internazionale in Ungheria. Intervista pubblicata oggi da La Civiltà Cattolica.

Citando la Lettera agli Ebrei, Francesco ha spiegato la sua posizione. “‘Noi però non siamo di quelli che tornano indietro’. – ha detto citando il testo del Nuovo Testamento – Il flusso della storia e della grazia va da giù in su come la linfa di un albero che dà frutto. Ma senza questo flusso tu rimani una mummia. Andando indietro non si conserva la vita, mai”. “Si deve cambiare, come scrive nel ‘Commonitórium primum’, san Vincenzo di Lérins, quando afferma che anche il dogma della religione cristiana progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi col tempo, approfondendosi con l’età. – ha quindi spiegato il Papa – Ma questo è un cambio dal basso in alto. Il pericolo oggi è l’indietrismo, la reazione contro il moderno. È una malattia nostalgica”, ha quindi detto.

“Questo è il motivo per cui ho deciso che ora è obbligatorio ottenere la concessione di celebrare secondo il Messale romano del 1962 per tutti i nuovi preti appena consacrati. – ha aggiunto spiegando la sua decisione sulle messe in latino – Dopo tutte le consultazioni necessarie, l’ho deciso perché ho visto che quella misura pastorale ben fatta da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI veniva usata in modo ideologico, per tornare indietro. Bisognava fermare questo indietrismo, che non era nella visione pastorale dei miei predecessori”.

Giubileo, mons. Fisichella: Roma sarà più godibile e più bella

Giubileo, mons. Fisichella: Roma sarà più godibile e più bellaCittà del Vaticano, 9 mag. (askanews) – Sarà un “percorso impegnativo” ma che porterà a rendere ancora più bella e godibile la città di Roma. Lo ha affermato stamane il mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, nel corso di una conferenza stampa in Vaticano per fare il punto sui lavori per il prossimo Giubileo del 2025. Una certezza, quella del presule messo a capo da Papa Francesco alla macchina organizzativa dell’Anno Santo, confermata, ha riferito mons. Fisichella, dopo il “primo incontro bilaterale con governo ed enti locali, che si è svolto nella sala del Concistoro lo scorso 19 aprile 2023, e che “ha permesso di verificare – ha detto – la fattiva collaborazione, e il comune intendimento, per la riuscita positiva del prossimo Giubileo”.

Invitando tutti ad avere “la capacità di saper guardare insieme, anche se da prospettive differenti” alla preparazione all’anno giubilare, mons. Fisichella ha ricordato come la macchina organizzativa “troverà presto riscontro nell’avvio dei lavori che terranno occupata la città di Roma nei prossimi mesi”. “Certamente si comprendono le difficoltà che dovranno affrontare i cittadini e i turisti, che saranno costretti a utilizzare percorsi alternativi per spostarsi in città, a causa della presenza dei cantieri. – non si è nascosto il presule – Ma siamo altrettanto sicuri che tutti potremo ben presto, una volta ultimati i lavori, vivere in una città ancora più bella, più accogliente, rinnovata nelle sue opere artistiche e più facilmente godibile da tutti, per i percorsi migliorativi e le nuove infrastrutture che verranno integrate nel tessuto cittadino”.

Trenta anni fa a Pisa la prima pagina web pubblicata in Italia

Trenta anni fa a Pisa la prima pagina web pubblicata in ItaliaRoma, 9 mag. (askanews) – Il 1993 era iniziato da poco quando sullo schermo di un PC/Unix dell’Università di Pisa fu visualizzata la prima pagina web messa online in Italia. Una schermata rudimentale – testo, immagini e qualche elemento di grafica – che segnò l’approdo del nostro Paese nel world wide web nato meno di due anni prima.

A rendere possibile quell’impresa, – ricorda l’Università di Pisa – la creazione del primo server web italiano, nato esattamente 30 anni fa e realizzato a partire dal codice (ancora in versione BETA) che lo stesso Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, aveva regalato a Maurizio Davini, all’epoca giovanissimo studente in fisica e oggi CTO del Green Data Center di Ateneo. All’impresa parteciparono, Stefano Suin, informatico e oggi dirigente della Direzione infrastrutture digitali Unipi; e l’economista Paolo Caturegli, insieme ad altri docenti dell’Università di Pisa. Pionieri, la cui curiosità e voglia di sperimentare diede vita, in quegli anni, ad una serie di progetti informatici che collocherà l’Università di Pisa all’avanguardia in Italia e in Europa nello sviluppo del web. “Il mio incontro con Berners-Lee avvenne alla fine del 1992 al Centro di Calcolo del CERN di Ginevra – racconta Maurizio Davini – Ero lì per vedere come funzionava la sua workstation NEXT e in quell’occasione mi spiegò la sua creazione e alla fine mi dette una copia di quello che era il codice sorgente del web. Tornai a Pisa e poche settimane dopo, agli inizi del 1993, avevamo il nostro server funzionante. Con i colleghi ripetemmo poi l’esperienza con i sistemi IBM AIX di Ateneo e dell’INFN di Pisa. Avevamo gettato le basi dei primi siti web italiani che di lì a poco, nell’agosto de 1993, avrebbero trovato una prima forma compiuta nel sito del CRS4 di Cagliari, Centro diretto, peraltro, da uno dei nostri laureati più illustri, Carlo Rubbia, ed estensione del CERN in Italia”.

Le origini di questa storia, per molti anni rimasta chiusa negli archivi dell’Università di Pisa, risalgono ad un gruppo di ricercatori e studenti che già nel 1989 si erano cimentati nel primo collegamento italiano in fibra ottica. Da quel nucleo originario, nel 1992, nascerà la squadra di lavoro organizzata dal professore Giuseppe Pierazzini dell’Università di Pisa, che porterà alla nascita della prima rete universitaria in fibra ottica d’Italia e poi al Centro di SERvizi per la Rete di Ateneo (SERra). “Eravamo giovani e con tanta voglia di sperimentare – racconta Stefano Suin, – Il gruppo di Pierazzini, interdisciplinare e interdipartimentale, era il terreno di coltura adatto per sviluppare progetti che all’epoca erano veramente pionieristici. Basti pensare che negli anni che hanno preceduto l’avvento del world wide web, il nostro Ateneo è stato un punto di riferimento in Europa per Gopher, il protocollo utilizzato inizialmente per collegare PC in tutto il mondo, e server per l’Italia di Archie, il primo motore di ricerca nella storia di internet”.

Oggi – evidenzia Unipi – questa storia d’eccellenza prosegue nel Green Data Center di Ateneo che, oltre ad essere quasi ad impatto zero, è anche uno dei pochissimi classificato come A dall’AgID. Nel GDC si portano avanti progetti di ricerca che vanno dai nano materiali al quantum computing e vi si testano tecnologie di nuova generazione. Il Green Data Center è il cuore dell’attuale rete dell’Università di Pisa, formata da oltre 9000 km di fibra ottica, con 80 km di canalizzazioni, che collega 250 edifici universitari. Attraverso accordi e convenzioni, inoltre, l’infrastruttura server ormai da tempo anche l’intera rete civica pisana e collega gli enti e le istituzioni di ricerca della città e le scuole di ogni ordine e grado di Pisa e Livorno.

Previste perturbazioni per tutta la settimana con temporali e calo termico

Previste perturbazioni per tutta la settimana con temporali e calo termicoRoma, 8 mag. (askanews) – Stanno per tornare piogge e temporali su quasi tutta l’Italia a causa di una serie di perturbazioni pronte a condizionare il meteo per alcuni giorni.

Per Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, già da oggi lunedì 8 maggio sono previsti fenomeni temporaleschi a causa del passaggio di un primo ciclone che destabilizzerà non poco l’atmosfera, specie al Nord Est, regioni del Centro e sulle due Isole Maggiori. Ma l’attenzione è rivolta soprattutto tra martedì 9 e mercoledì 10 maggio quando un profondo vortice, ricolmo di aria polare, localizzato sulla Scandinavia, piloterà correnti d’aria molto fredde e instabili verso il bacino del Mediterraneo. Questo tipo di configurazione risulta piuttosto pericolosa per il nostro Paese come testimoniano anche diversi eventi avvenuti in passato quando l’ingresso dell’aria fredda favorì la genesi di un vero e proprio ciclone sui nostri mari. Visti i contrasti tra masse d’aria completamente diverse (tipici tra l’altro di queste settimane di passaggio tra una stagione e l’altra) non è escluso il rischio di nubifragi accompagnati anche da locali grandinate.

Il maltempo poi si espanderà rapidamente a buona parte dell’Italia ed anzi pare che pure la seconda parte della settimana possa risultare compromessa dalla piogge, a causa di un secondo ciclone carico d’aria fresca ed instabile in discesa dal Nord Europa in grado di provocare nuovi violenti temporali. Aspettiamoci dunque temperature ben sotto la media del periodo: altro che vestiti leggeri e maniche corte, sarà meglio tenere a portata di mano un ombrello e una giacca contro la pioggia.

Oltre 70 mila a Roma per la “Race for the Cure” per sostenere la lotta ai tumori del seno

Oltre 70 mila a Roma per la “Race for the Cure” per sostenere la lotta ai tumori del senoMilano, 7 mag. (askanews) – Affluenza da record per la XXIV edizione della Race for the Cure di Roma che si è conclusa con la presenza di oltre 70 mila sostenitori. La più grande manifestazione al mondo per la lotta ai tumori del seno organizzata da Komen Italia per sensibilizzare alla prevenzione ha colorato di rosa i luoghi più suggestivi della Capitale.

Vere protagoniste di questa grande manifestazione di salute, sport e solidarietà, sono state le “Donne in Rosa” – donne che stanno affrontando o hanno affrontato il tumore del seno – e che negli anni hanno generato un cambiamento culturale nell’approccio alla malattia, trasferendo forza e speranza alle 56 mila donne che ogni anno in Italia si confrontano con il tumore del seno. Quest’anno la manifestazione, oltre alla tradizionale passeggiata di 2 km e alla corsa di 5 Km aperta a tutti, ha incluso per la prima volta un percorso di 8 Km riservato agli atleti competitivi. “La Race for the Cure è una manifestazione che ha forza e dà forza, abbiamo raggiunto un risultato straordinario e stiamo già lavorando per la venticinquesima edizione. Siamo stati molto attenti ad utilizzare i fondi in maniera trasparente aiutando molti giovani ricercatori e generando numerosi progetti: il più importante è la Carovana della Prevenzione”, ha commentato Riccardo Masetti, Fondatore di Komen Italia. “Desidero portare avanti tutti i progetti in essere e anche quelli che sono all’orizzonte, sempre con più entusiasmo ed energia”, ha aggiunto Daniela Terribile, Presidente di Komen Italia. “Ho visto crescere la Race for the Cure sin dalla sua nascita, è un evento che veicola un messaggio straordinario per la prevenzione”, le parole di Giovanni Malagò, Presidente del CONI. Presenti alla partenza Barbara Saba, Direttore della Fondazione Johnson & Johnson e Monica Cerroni, Presidente del Fondo FASDA, partner aziendali della Race for the Cure, insieme a Patrizia Pavone di Roma Capitale, l’Estetista Cinica Cristina Fogazzi di Veralab con la sua squadra delle Fagiane Sgambettanti e tante altre personalità del mondo della cultura, del giornalismo, della televisione, della radio, del web, dello sport e per i più piccoli le Winx.

Il Villaggio della Salute, coordinato dalla Dott.ssa. Alba Di Leone, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, nel corso di quattro giorni ha ottenuto uno straordinario successo erogando 3000 prestazioni gratuite di diagnosi precoce e dei tumori del seno e di altre patologie prevalenti, in particolare alle donne in condizioni di fragilità sociale. In poco più di 20 anni Komen Italia, anche grazie alle Race for the Cure, è riuscita a raccogliere oltre 23 milioni di euro. La Race attraverserà altre 5 città italiane: Bari (12 – 14 maggio), Brescia (15 – 17 settembre), Bologna (22 – 24 settembre), Napoli (23 – 24 settembre), Matera (29 settembre – 1 ottobre).

Il Papa: non lasciamoci travolgere dal presente ma ricordiamoci la meta

Il Papa: non lasciamoci travolgere dal presente ma ricordiamoci la metaMilano, 7 mag. (askanews) – “Non lasciamoci travolgere dal presente” ma “guardiamo in alto, al Cielo, ricordiamoci la meta”. E’ il messaggio lanciato da Papa Francesco affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per la recita del Regina Caeli davanti ai fedeli ed i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

“Quando sperimentiamo la fatica, lo smarrimento e persino il fallimento, ricordiamo dove è diretta la nostra vita”, ha detto il Santo Padre che ha poi subito aggiunto: “Non dobbiamo perdere di vista la meta, anche se oggi corriamo il rischio di scordarcelo, di dimenticare le domande finali, quelle importanti: dove andiamo? Verso dove camminiamo? Per cosa vale la pena vivere? Senza queste domande – ha proseguito il Pontefice – schiacciamo la vita solo sul presente, pensiamo che dobbiamo goderla il più possibile e finiamo per vivere alla giornata, senza uno scopo, senza un traguardo. La nostra patria, invece, è nel cielo non dimentichiamo la grandezza e la bellezza della meta”. “Pensiamo che siamo chiamati all’eternità, all’incontro con Dio”, ha concluso il Pontefice.

Chiude a Roma Ecofuturo Festival, le idee della quarta giornata

Chiude a Roma Ecofuturo Festival, le idee della quarta giornataMilano, 6 mag. (askanews) – Città più vivibili e sostenibili, dall’iniziativa “Spolveriamoci” alle città a 30 km/h per disinquinarci e salvarci dal traffico. Dal trekking urbano con l’Associazione Testeinsù alle pratiche dello Shiatsu e delle discipline bionaturali. Ultima giornata dell’Ecofuturo festival, il festival delle eco tecnologie e Roma presso Città dell’Altra Economia. Dedicata alla salute e a quella del nostro pianeta.

“In questi giorni si è chiusa la consultazione sulla tassonomia europea. Cosa dobbiamo incentivare con i nostri soldi? La finanza sostenibile e privata su cosa deve investire? Qui ad Ecofuturo festival ci sono tecnologie innovative per fare veramente questa transizione ecologica e per abbattere i costi per i cittadini”, ha dichiarato ai microfoni di TeleAmbiente Patty L’Abbate, vicepresidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati. Nel suo intervento L’Abbate ha parlato di gas fluorurati. “Si tratta di gas 24mila volte più forti come impatto serra della CO2 che tutti conosciamo. L’Europa in questi giorni ha emanato una direttiva per eliminarli. In Italia dobbiamo farlo e sostituirli con un gas che non è impattante”. Nel corso della diretta Fabio Roggiolani, cofondatore Ecofuturo Festival, ha chiesto a Lorenzo Fioramonti, Direttore “Institute for Sustainability” University of Surrey, di diventare presidente onorario del Comitato scientifico di Ecofuturo Festival. Fioramonti è intervenuto nel corso del primo panel della giornata incentrato sui temi della lotta all’inquinamento. “Gran parte della popolazione mondiale vive nelle città, sempre più inquinate e invivibili. Noi abbiamo bisogno di città più lente. Non abbiamo bisogno solo di auto più efficienti e green, ma di meno auto, ripensare a come ci muoviamo. Siamo d’accordo che andremo verso un futuro in cui le città, se modulate come andrebbe fatto, richiederanno meno mobilità, o anche di non avere più auto di proprietà ma auto elettriche magari condivise”.

“Il nucleare sta diventando di moda – spiega a TeleAmbiente Marco Bella, già deputato, ricercatore in chimica organica – Serve tanta energia elettrica allora usiamo il nucleare che ha basse emissioni. Questo è parzialmente vero, ma il nucleare, soprattutto in Italia, ha dei tempi incompatibili con la transizione ecologica. L’IPCC ci dice che entro il 2030 dobbiamo ridurre della metà le emissioni di gas climalteranti. Entro quella data è impossibile che noi abbiamo una qualsiasi produzione di energia elettrica dal nucleare. In Italia prima di 20 anni non si accende neppure una lampadina dal nucleare, figuriamoci una produzione significativa. Quindi serve puntare sulle rinnovabili se vogliamo salvare il pianeta. Negli spazi esterni della Città dell’Altra Economia, Niccolò Tacconi, insegnante di permacoltura, ha spiegato come funziona l’ortobioattivo. “Andrea Battiata, fondatore di Ortobiattivo, promuove questa tecnica: si crea un letto rialzato in cui si crea un substrato dove una parte è minerale e una parte organica. Questo substrato è l’accelerazione di un suolo che diventa maturo, come il suolo di una foresta, e anche fertile come una foresta. Diventa bioattivo perché viene inoculata una madre di microrganismi che accelera tutte le decomposizioni e rende gli elementi disponibili per le piante”.

Guasto rete ferroviaria nodo Roma, forti rallentamenti da stamane

Guasto rete ferroviaria nodo Roma, forti rallentamenti da stamaneMilano, 6 mag. (askanews) – La circolazione sulla rete ferroviaria dei treni che intersecano il nodo di Roma rimane fortemente rallentata da stamattina alle 9.30, dopo un guasto alla linea elettrica tra Roma Tiburtina e Settebagni. Ancora in corso l’intervento dei tecnici. Sono oltre cinquanta i Treni Alta Velocità e InterCity direttamente coinvolti con un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti.

Trenitalia cominica che nelle stazioni di Firenze Santa Maria Novella, Roma Tiburtina, Roma Termini e Napoli Centrale è prevista la distribuzione di kit con generi di conforto a cura del personale di Assistenza clienti. I treni Alta Velocità, InterCity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 200 minuti, essere instradati sulla linea convenzionale tra Roma e Orte, e subire limitazioni di percorso o cancellazioni, si legge in un avviso pubblicato sul sito di Trenitalia.

Il treno IC 583 Milano Centrale (6:05) – Napoli Centrale (15:29) oggi termina la corsa a Campoleone. Il treno IC 596 Napoli Centrale (14:20) – Firenze Campo Marte (19:32) oggi ha origine da Campoleone alle ore 16:07. Il treno IC 540 Roma Termini (15:22) – Ancona (19:05) oggi è cancellato. I passeggeri possono utilizzare i primi treni utili a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia. Il treno IC 541 Ancona (15:55) – Roma Termini (19:50) oggi è cancellato. Trenitalia comunica che “i passeggeri possono utilizzare i primi treni utili a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia”. E’ possibile conoscere l’andamento del proprio treno e le soluzioni di viaggio dalla stazione di interesse con Cerca Treno, sul sito www.viaggiatreno.it

Michela Murgia e la malattia che lascia attonita l’Italia

Michela Murgia e la malattia che lascia attonita l’ItaliaRoma, 6 mag. (askanews) – Michela Murgia lo dice fin dall’inizio dell’intervista al Corriere della Sera con cui racconta ad Aldo Cazzullo di avere un tumore, “un carcinoma renale al quarto stadio; dal quarto stadio non si torna indietro”. Dice, dunque, di rifiutare “il registro bellico; parole come lotta, guerra, trincea… Il cancro è una malattia molto gentile. Il cancro non è una cosa che ho; è una cosa che sono. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa”. La retorica del ‘guerriero’, della ‘battaglia’, porta a pensare che chi muore non abbia lottato abbastanza, cosa tristemente falsa.

In ogni caso, la scrittrice spiega che una cura aggressiva “non avrebbe senso. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello”. E quindi segue una immunoterapia, per guadagnare quanti più mesi possibile. Ma c’è molto di più in questa intervista lucida e senza sconti, che ha lasciato attonita l’Italia e campeggia su tutti i social media. C’è una persona religiosa che dichiara la sua fede cristiana, ma insiste nel lottare per i diritti civili di tutti: quando racconta di aver comprato una casa “con dieci posti letto, dove stare tutti insieme, per la mia famiglia queer”; quando parla del suo ultimo romanzo, “Tre ciotole”, in cui racconta dall’esterno anche questa esperienza (“mi sono resa conto che la letteratura mi permette di dire cose meno assertive di un saggio; anche cose contrarie a quelle che penso”); e quando proclama il suo diritto di decidere fino in fondo della sua vita: “Posso sopportare molto dolore, ma non di non essere presente a me stessa. Chi mi vuole bene sa cosa deve fare. Sono sempre stata vicina ai radicali, a Marco Cappato”.

“Accabadora”, con cui vinse il Campiello, è la storia di una tradiziona antica della sua terra, la Sardegna, una storia di eutanasia. Murgia – che di Sardegna nell’intervista parla molto – ha risolto diversamente: “Ora mi sposo. Lo Stato alla fine vorrà un nome legale che prenda le decisioni”. Risplende la sua tagliente intelligenza anticonvenzionale: “Non ho mai creduto nella coppia, l’ho sempre considerata una relazione insufficiente. Lasciai un uomo dopo che mi disse che sognava di invecchiare con me in Svizzera in una villa sul lago. Una prospettiva tremenda”. Non avrebbe voluto morire all’improvviso, dice: “Il dolore non si può cancellare, il trauma sì. Si può gestire. Hai bisogno di tempo per abituare te stessa e le persone a te vicine al transito”. Non ha paura: “Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera”. Inclusi lavori difficili e sottopagati, dai call center al portierato notturno; vite di incontri multiculturali e di apertura alla diversità.

Murgia aveva già avuto un cancro, a un polmone, da cui pensava di essere guarita. Questa volta se ne è accorta tardi. Impossibile non pensare anche alla vita difficile che l’odio sui social ha riservato a questa intellettuale centrale nel dibattito italiano; troppo femminista, troppo caustica, troppo paradossale ed eccentrica per essere accettata. “Prima dell’arrivo di Elly Schlein mi sono trovata, con pochi altri scrittori come Roberto Saviano, a supplire all’assenza della sinistra, a difendere i diritti e le libertà nel dibattito pubblico. Il vomito l’ho vissuto, ma legato alla mia ostensione pubblica, all’essere diventata un bersaglio. Era la reazione per l’odio che ho avvertito nei miei confronti”. E adesso avrebbe un desiderio: “spero solo di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio. Perché il suo è un governo fascista. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai. Quando avevo vent’anni ci chiedevamo se saremmo morti democristiani. Non importa se non avrò più molto tempo: l’importante per me ora è non morire fascista”. Meloni da parte sua ha reagito seccamente: “Non l’ho mai conosciuta e non ho mai condiviso le sue idee ma voglio mandarle un abbraccioà spero davvero che riesca a vedere il giorno in cui non sarò più Presidente del Consiglio perché punto a rimanere a fare il mio lavoro ancora per molto tempo”. Mentre sui social, dove tanto è stata attaccata, Murgia oggi è circondata di elogi al suo coraggio; chissà quanto durerà. (di Alessandra Quattrocchi)

Covid, Rezza: situazione stabile e del tutto sotto controllo

Covid, Rezza: situazione stabile e del tutto sotto controlloMilano, 5 mag. (askanews) – “La situazione epidemiologica appare sostanzialmente stabile e al momento del tutto sotto controllo”. Ad assicurarlo è il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando in un videomessaggio l’andamento settimanale dei contagi da Covid-19.

“Questa settimana – spiega Rezza – assistiamo ad un decremento del numero di nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese, il tasso di incidenza si fissa a 35 casi ogni 100 mila abitanti. Per quanto riguarda l’indice Rt, sostanzialmente assistiamo a una stabilizzazione intorno a 1,10 e quindi di poco al di sopra della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti in area medica e in terapia intensiva è rispettivamente al 4,4% e all’1,1% quindi assistiamo a un lieve calo per quanto riguarda l’occupazione dei posti di area medica ma il tutto rimane al di sotto di qualsiasi soglia di criticità”, conclude il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute.