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Ricerca: italiani poco propensi a cibarsi di insetti

Ricerca: italiani poco propensi a cibarsi di insetti

Studio in 5 Paesi. Gli uomini più aperti al novel food delle donne

Roma, 7 feb. (askanews) – Gli uomini sono più propensi delle donne ad accogliere gli insetti edibili nella propria dieta. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Plos One” e realizzato dalle Università di Pisa, Parma, Ghent in Belgio, Cornell negli Stati Uniti e Nanjing in Cina. La ricerca è stata condotta attraverso un sondaggio realizzato a febbraio e marzo 2022 su un campione di circa 3000 persone dislocate in cinque diversi paesi (Belgio, Cina, Italia, Messico e Stati Uniti) con vari livelli di cultura gastronomica legata al consumo di insetti.
“Si tratta del primo studio che mette a paragone più paesi in continenti diversi – spiega Simone Mancini, ricercatore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa – stiamo utilizzando i dati raccolti per ricerche e pubblicazioni ancora in corso, si tratta di materiale molto utile per chiunque si occupi di marketing in questo settore”.
Dai risultati del sondaggio è emerso che il genere è il fattore principale che influenza il livello di accettazione, con il maggiore rifiuto in Italia (circa 85% donne e 75% uomini) e il minore in paesi come Messico (circa 46% donne e 15% uomini) e Cina (circa 62% donne e 50% uomini) dove l’entomofagia è culturalmente più accettata.
Nei paesi poi dove la predisposizione a includere gli insetti nella dieta è minore, ovvero Italia e Belgio, l’età più giovane – evidenzia Unipi – è un fattore che predispone positivamente al consumo. Considerando infine tutti i cinque paesi, l’accettazione degli insetti trasformati, ad esempio nelle farine, è risultata sempre maggiore rispetto a quelli interi.
“La maggiore propensione al consumo nella fascia di popolazione tra i 18 e i 41 anni rispetto agli over 42 potrebbe essere spiegata dalla curiosità dei più giovani verso il novel food e da una maggiore sensibilità rispetto ai temi legati alla sostenibilità alimentare – dice Mancini -. In generale, per quanto riguarda il nostro paese, i risultati in parte confermano che gli italiani sono meno pronti a inserire questi novel food nella loro dieta, ma denota anche come altri paesi europei o occidentali abbiano già superato queste barriere e siano pronti a buttarsi sul mercato”.

Internet, IGF Italia entra in #RepubblicaDigitale

Internet, IGF Italia entra in #RepubblicaDigitale

Iniziatita strategica Presidenza del Consiglio. Fantinati: “Grande soddisfazione”

Roma, 7 feb. (askanews) – IGF Italia (Internet Governance Forum), che fa capo alle Nazioni Unite, entra a far parte di #RepubblicaDigitale, iniziativa strategica nazionale del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha come compito principale l’elaborazione di una strategia nazionale per le competenze digitali. L’obiettivo chiave è la riduzione del digital divide nel nostro Paese attraverso la promozione dell’educazione all’uso delle tecnologie.
Gli aderenti al Manifesto per la Repubblica Digitale sostengono che la rivoluzione dei bit deve essere interpretata come una grande occasione per il rilancio di principi universalmente riconosciuti, diritti e valori costituzionali sui cui è fondata la Repubblica. Tre sono le direttrici fondamentali d’azione: educazione al digitale; cittadinanza digitale; infine un digitale etico, antropocentrico e non discriminatorio, che diventi spazio di eguaglianza e di sviluppo delle comunità e degli individui.
“Per noi è una grande soddisfazione – ha detto il presidente di Igf Italia, Mattia Fantinati -. Non c’è sviluppo del Paese senza passare per la conoscenza degli strumenti che la tecnologia oggi offre. Eppure non mancano nuovi rischi sociali che vanno affrontati con la sinergia tra le persone, le imprese e le Pa per lo sviluppo della cultura tecnico-scientifica, il contrasto a ogni forma di analfabetismo digitale e contro le discriminazioni nell’accesso ai nuovi strumenti della cittadinanza”.

Storia demografica dell’Italia: sempre più anziani e meno giovani

Storia demografica dell’Italia: sempre più anziani e meno giovaniMilano, 7 feb. (askanews) – La popolazione residente più che raddoppiata, con il numero di anziani over 65 che supera di gran lunga quello di under 15, e con un percentuale sempre maggiore degli stranieri, arrivati a oltre 5 milioni. E’ quanto emerge dalla pubblicazione “Storia demografica dell’Italia dall’unità a oggi” lanciata dall’Istat e dedicata alla trasformazione del Paese negli ultimi 160 anni attraverso i cambiamenti demografici: l’aumento della popolazione e il suo invecchiamento, l’inurbamento, l’emigrazione verso l’estero e le aree forti del paese, sostituita oggi dall’immigrazione.
In particolare, l’allungamento della vita e la contrazione della natalità hanno determinato l’aumento del numero di anziani e la riduzione di quello dei giovani. Se infatti da un lato la popolazione residente è passata da 26 milioni nel 1861 (ai confini attuali) fino a 59 milioni al 1 gennaio 2022 (con oltre 1,3 milioni di residenti in meno dal 2014 a oggi), nello stesso periodo le persone anziane, con 65 anni e oltre, sono passate dal 4,2% fino al 23,8% della popolazione, mentre i giovani sotto i 15 anni sono diminuiti dal 34,2 al 12,7%.
Secondo lo studio, i flussi migratori internazionali, dopo avere contrastato la crescita naturale della popolazione per oltre un secolo, negli ultimi vent’anni ne hanno compensato la diminuzione e contribuito a modificarne le caratteristiche. Gli stranieri residenti in Italia al 1 gennaio 2022 sono infatti 5,1 milioni, oltre metà in arrivo da Paesi europei. Tra il 2012 e il 2021, inoltre, hanno acquisito la cittadinanza italiana 1,3 milioni di residenti stranieri, mentre gli italiani all’estero e iscritti all’AIRE sono 5,8 milioni, oltre metà dei quali è concentrata in Argentina, Germania, Svizzera, Francia e Brasile.
Quanto ai residenti nelle città con 250 mila abitanti e oltre, sono 9 milioni 1° gennaio 2022, contr 751 mila registrati nel 1861. Ma il picco è stato di 11,2 milioni di residenti al censimento del 1971.

Digitale, Aidr: al via “l’anno europeo delle competenze”

Digitale, Aidr: al via “l’anno europeo delle competenze”Roma, 7 feb. (askanews) – Parte dall’Italia la prima iniziativa dell’anno europeo delle competenze annunciato dal Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2023 e in base alla proposta adottata dalla Commissione Ue. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Italian Digital Revolution (www.aidr.it) in collaborazione con il Parlamento e la Commissione europea e con i propri partner, verrà illustrata nel dettaglio in una conferenza stampa che si terrà a Roma giovedì 9 febbraio, alle ore 12.30, presso lo Spazio “Europa Experience – David Sassoli” del Parlamento e della Commissione europea in Piazza Venezia 6.
Per sostenere questa priorità della Commissione Ue, Aidr ha realizzato un programma mirato a promuovere e diffondere l’importanza delle competenze digitali necessarie per la crescita economica, occupazionale e per la transizione ecologica della nazione. L’iniziativa verrà realizzata attraverso sessioni divulgative contemporaneamente erogate in presenza e online. Ogni sessione verrà dedicata ad una competenza digitale specifica e condotta da un professionista del settore che esporrà, ai partecipanti composti da studenti, dipendenti PA e dipendenti di azienda, caratteristiche e applicazioni sul tema digitale trattato. Inoltre, ogni sessione sarà arricchita da esperienze di realtà virtuale che renderanno la comprensione più efficace, coinvolgente e in linea con i nuovi paradigmi digitali, anche per chi seguirà da remoto.
All’incontro con la stampa, moderato dalla giornalista Mediaset Ida Molaro, interverranno Carlo Corazza, Capo Ufficio Parlamento Europeo in Italia; Antonio Parenti, Capo Ufficio Commissione Europea in Italia; Mauro Nicastri, presidente di Aidr; i deputati europei Luisa Regimenti, Beatrice Covassi, Massimiliano Smeriglio, Fabio Massimo Castaldo; i deputati italiani Luca Sbardella e Francesco Maria Rubano; Antonio Naddeo dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN); Maurizio Stumpo di SOGEI S.p.A; Paolo Tedeschi di CANON Italia. Concluderà la conferenza stampa Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione. Alla conferenza stampa parteciperanno gli studenti del Liceo classico, linguistico e delle Scienze umane – Eugenio Montale di Roma.