Città del Vaticano, 21 mar. (askanews) – “Liberi di scegliere se migrare o restare”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per il suo tradizionale Messaggio in occasione della 109.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà domenica 24 settembre prossimo.
Un tema, spiega in una nota il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che vuole promuovere “una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare ossia, in altre parole, il diritto a poter rimanere nella propria terra”. “La natura forzata di molti flussi migratori attuali obbliga ad una considerazione attenta delle cause delle migrazioni contemporanee. – spiega il Dicastero vaticano – Il diritto a rimanere è precedente, più profondo e più ampio del diritto ad emigrare. Esso include la possibilità di essere partecipi del bene comune, il diritto a vivere in dignità e l’accesso allo sviluppo sostenibile, tutti diritti che dovrebbero essere effettivamente garantiti nelle nazioni d’origine attraverso un esercizio reale di corresponsabilità da parte della comunità internazionale”. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale annuncia, quindi, che avvierà una campagna di comunicazione per favorire una “comprensione approfondita” del tema del Messaggio attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.
Roma, 21 mar. (askanews) – La Guardia di Finanza nelle attività di ‘asset freezing’ disposti dall’Unione europea, ha avviato accertamenti nei confronti di oltre 1.600 soggetti presenti nelle liste dei provvedimenti emessi dall Ue per “aver contribuito a compromettere o minacciare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. Lo ha detto il comandante generale della guardia di Finanza, gen. Giuseppe Zafarana, nella relazione sulle attività del Corpo in Commissione Difesa della Camera.
Il nucleo speciale di polizia valutaria ha “eseguito atti di congelamento su fabbricati, autoveicoli, aeromobili, opere d’arte, imbarcazioni, terreni e quote societarie, per un valore di circa 2 miliardi di euro, nei confronti di 23 persone fisiche e 3 entità” e “si tratta di provvedimenti di natura amministrativa che hanno diretta efficacia e i cui effetti cessano solo con la cancellazione dei soggetti dalle liste del consiglio dell’Unione europea”.
Milano, 21 mar. (askanews) – “Contro la mafia non è una battaglia finita” e “tornare a Milano dopo 13 anni è assolutamente importante” perché la città è “al centro di tanti interessi economici” e “questo attirerà anche tanti male intenzionati”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione nazionale in corso nel capoluogo lombardo per la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera e Avviso pubblico.
“Gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni attraverso errori ed incertezze del nostro percorso – ha aggiunto il sindaco di Milano – adesso ci aiuteranno. Questo è anche il trentesimo anniversario della strage di via Palestro e il decimo anniversario delle esequie di Lea Garofalo, per noi importantissime”. “Abbiamo tante ragioni per essere in tanti in piazza adesso – ha detto Sala – Don Ciotti, Libera ma soprattutto queste persone hanno fatto un lavoro fondamentale, perché cadere nell’indifferenza è un attimo. Sono anche le parole che ricorda sempre Liliana Segre. Loro negli anni hanno tenuto viva non solo la memoria ma anche la lotta contro la mafia”.
Casal di Principe (Ce), 21 mar. (askanews) – Calorosa accoglienza per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi a Casal di principe per l’anniversario dell’uccisione di Don Peppe Diana, 29 anni fa e in occasione della giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie. All’ingresso della città sono stati affissi dei manifesti per salutare il Presidente.
Al suo arrivo il Capo dello stato si recherà al cimitero di Casal di Principe presso la cappella dove è sepolto don Peppe dove incontrerà i familiari, i fratelli Emilio e Marisa. Successivamente Mattarella sarà all’istituto tecnico “Guido Carli” per incontrare gli studenti della scuola e gli alunni degli istituti comprensivi “Don Diana” e “Spirito Santo” di Casal di Principe, il sindaco Renato Natale e l’amministrazione comunale, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il prefetto Giuseppe Castaldo. All’evento saranno presenti anche i familiari di cinque vittime innocenti della camorra: i parenti di Domenico Noviello, Federico Del Prete, Salvatore Nuvoletta, Antonio Petito e Antonio Di Bona.
Poco prima di mezzogiorno Mattarella sarà alla parrocchia di San Nicola di Bari dove don Diana fu ucciso poco prima di celebrare messa. Ultimo appuntamento, attorno alle 13, il pranzo al ristorante Nco, Nuova Cucina Organizzata, dove lavorano ragazzi disabili.
Roma, 21 mar. (askanews) – La sfida della ‘cicatrice francese’ finisce nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei. Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana.
L’Autorità ha deciso di avviare l’istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici; da ultimo, è diventata virale la sfida “cicatrice francese”. La piattaforma TikTok gode di ampia popolarità, in costante crescita, soprattutto presso i minori. La sua fruizione è semplice e immediata, sia per caricare e pubblicare video sia per visionarne i contenuti, che sono proposti tramite una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti, dei like, delle pagine seguite, sulla base di un processo di elaborazione algoritmica. L’Antitrust ha contestato a TikTok la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori.
Secondo l’Autorità, inoltre, le società non avrebbero applicato le proprie Linee Guida, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi relativi a sfide, suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. Infine, si è contestato lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell’utenza. Il riferimento è, in particolare, all’algoritmo sotteso al funzionamento della piattaforma che, adoperando i dati degli utenti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione like. Inoltre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto un’ispezione nella sede italiana di TikTok.
Cori antisemiti all’Olimpico, Piantedosi: individuare responsabiliRoma, 20 mar. (askanews) – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a quanto si apprende, nel pomeriggio ha chiamato il capo della polizia Lamberto Giannini ed il questore di Roma, Carmine Belfiore, per raccomandare ogni sforzo possibile per individuare i responsabili dei comportamenti antisemiti che si sono verificati durante il derby Lazio-Roma di ieri all’Olimpico. Per il 30 marzo era già stata convocata una riunione sul tema al Viminale con lo stesso Piantedosi, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, i vertici del calcio ed i rappresentanti della Comunità ebraica.
Triennale Milano, un forum sulla siccità insieme a ForestamiMilano, 20 mar. (askanews) – Dopo un 2022 nel quale la siccità è costata al Comune di Milano 15.495 piante tra essenze appena messe a terra e piante adulte e che ha colpito il 25,54% delle piantagioni realizzate direttamente da Forestami nei comuni della Città metropolitana di Milano non facendo attecchire 9.099 delle 35.632 piantate messe a terra nella stagione agronomica 2021-2022; visti i primi mesi del 2023 caratterizzati da scarse piogge e temperature al di sopra della media, Forestami insieme a Triennale Milano e al Politecnico di Milano – in vista della Giornata internazionale delle foreste (21 marzo) – ha organizzato il primo Forum Siccità. I lavori del Forum Siccità sono stati aperti dalla direttrice generale di Triennale Milano Carla Morogallo e da Stefano Boeri, presidente del Comitato scientifico di Forestami. Il Forum è stato coordinato da Maria Chiara Pastore, ricercatrice del Politecnico di Milano, National Biodiversity Future Centre e Direttrice scientifica di Forestami, e ha visto il primo intervento pubblico del nuovo Project manager di Forestami Enrico Calvo, per un lungo periodo dirigente di ERSAF dove si è occupato in ambito regionale e nazionale di pianificazione forestale e di gestione di foreste. Al Forum Siccità ha partecipato il Governo Italiano con il sottosegretario Patrizio La Pietra in rappresentanza del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che ha sottolineato come la situazione odierna non si possa più definire un’emergenza ma un fenomeno ciclico, rendendo quindi necessario focalizzarsi su una progettualità che deve includere investimenti nelle infrastrutture, recupero delle acque reflue, desalinizzazione delle acque marine, semplificazione delle procedure attraverso una regia nazionale; Regione Lombardia con l’intervento dell’Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori che ha sottolineato quanto la crisi idrica sia una realtà, con una mancanza del 60% delle risorse idriche in Regione rispetto allo storico (mancano oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua), che porteranno a un inevitabile adattamento del sistema produttivo irriguo-agricolo lombardo; Città Metropolitana con Giorgio Mantoan, Consigliere Delegato a Politiche Giovanili, Rapporti con Sistema delle Università e Progetto Forestami.
Covid, Salemi (UniFlorida): origine irrilevante. Capire cosa non funzionòRoma, 20 mar. (askanews) – Da dove ha avuto origine il Covid? Un errore di laboratorio, gli animali vivi macellati nei mercati in Cina o, l’ultima ipotesi, i procioni infetti nel mercato di Wuhan? A quasi quattro anni dallo scoppio della pandemia si discute ancora con continue nuove e, spesso fantasiose, ipotesi sull’origine del virus che ha messo in ginocchio il pianeta. Ma si tratta di una discussione “assolutamente irrilevante” secondo Marco Salemi, Ordinario di Patologia Sperimentale e Direttore Associato dell’Istituto dei Patogeni Emergenti, Università della Florida. “Ciò di cui dovremmo discutere senza sosta fino a trovare una risposta – osserva – è come sia possibile che COVID-19 in tre anni abbia fatto tredici milioni e mezzo di morti, in un epoca in cui un nuovo agente infettivo può essere isolato e sequenziato in un mese, un vaccino con il 92% di efficacia nel proteggere dalla malattia può essere sviluppato in 11 mesi e in cui la tecnologia permette la trasmissione globale di informazioni in tempo reale. Invece eccoci qua, tutti a guardare il trucco dall’altra parte: ma saranno stati davvero i cani procione? Non vedo l’ora di seguire i dibattiti sui talk show”. “Ovviamente, come tutte le teorie scientifiche, non esiste né mai esisterà alcuna prova definitiva – sottolinea il virologo – ognuno continuerà a credere quello che vuole e, per quanto improbabile, è impossibile escludere che il paziente zero sia stato, in effetti, un tecnico esposto casualmente ad un animale infetto nel laboratorio del CDC di Wuhan”, ma “quello che dovremmo esaminare è per quale motivo Wuhan viene messa in quarantena quattro settimane dopo che è stato suonato il campanello d’allarme, settimane durante le quali le autorità cinesi insistono che il virus infetta solo chi è stato a stretto contatto con animali. Altrettanto importante sarebbe discutere con estrema franchezza i motivi per i quali durante il mese di febbraio, quando decine di migliaia di casi vengono riportati in un centinaio di paesi in giro per il mondo, poco o nulla viene fatto per coordinare una risposta o una strategia a livello internazionale e bisognerà aspettare addirittura fino all’11 di marzo prima che l’OMS ci comunichi, in tutta serietà, che è scoppiata una pandemia”. “I coronavirus – spiega l’esperto – sono noti e studiati da decenni. La loro abilità di trasmettersi dagli animali all’uomo, nei cosiddetti eventi di zoonosi, è ben nota e documentata. In genere relativamente benigni, alcuni coronavirus in passato sono risultati estremamente virulenti negli esseri umani: la SARS nel 2003-2004 e il MERS nel 2013-2014. Nonostante i virus che hanno precedentemente infettato la nostra specie abbiano una maggiore mortalità, SARS-CoV-2 è di gran lunga il più infettivo, uno dei motivi della sua rapida diffusione su scala globale. Tutte cose che tutti sanno”. Ma ci sono cose che ancora non sappiamo: “Quanti coronavirus esistono in natura? Quante specie animali sono infettate? Con quanta frequenza avvengono gli eventi zoonotici? In quali condizioni un evento zoonotico risulta in un virus capace di trasmettersi tra esseri umani e diventare virulento? Come creare sistemi di sorveglianza di animali selvatici e all’interfaccia tra vita selvatica e società umane per limitare o prevenire trasmissioni zoonotiche?” e soprattutto: “Cosa ha tragicamente non funzionato nella farraginosa burocrazia dell’OMS, nella disunita e caotica risposta della comunità internazionale e perfino di specifici governi, come la Cina che per settimane ha ignorato il problema, che hanno strutturalmente impedito di formulare la strategia necessaria per contenere l’epidemia quando ancora era contenibile, vale a dire durante le prime 3-4 settimane?”.
Romito: democratizzare alta cucina per rinnovare il sistema alimentareMilano, 20 mar. (askanews) – Mettere in discussione la tradizione del cibo per rinnovare il sistema alimentare. Un rinnovamento che deve partire dall’alta cucina perchè solo lei può permettersi di investire in ricerca per poi divulgare e democratizzare i risultati. E’ questo il messaggio che Niko Romito, chef tre stelle Michelin, ha lanciato ai giovani dal palco dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro, dove è intervenuto domenica 19 marzo. “L’alta cucina ha la forza per cambiare l’intero sistema. La ricerca è costosa, in termini di tempo, di personale, di materia prima…Costi che solo l’alta cucina può sostenere – ha detto – Ma i risultati ottenuti possono essere divulgati, democratizzati, resi accessibili ad un pubblico più vasto e molto distante dall’alta ristorazione”. Nel suo discorso l’analisi è partita proprio dal cibo definito come “un prodotto sociale, economico e culturale che, anche se racconta la storia di un popolo, è in continua evoluzione – ha detto lo chef de Il Reale – Dalle nuove generazioni emergono con forza delle domande e delle riflessioni importanti, abbiamo bisogno di imparare dalla tradizione ma di metterla anche in discussione, di trovare delle nuove risposte per rinnovare il sistema alimentare”. “L’intera filiera, dall’agricoltura alla ristorazione, oggi è specchio, e in alcuni casi addirittura causa, di alcuni problemi importanti, che toccano ecologia, sostenibilità, sicurezza alimentare, malnutrizione, ma se riusciamo a riscrivere modelli nuovi, potrà diventare la chiave di svolta, la soluzione”. In questo contesto Romito ha intravisto nell’alta cucina una possibilità a patto che però il suo contributo non si limiti a essere solo uno show: l’Alta cucina, ha dettò “può dare un contributo fondamentale e innescare cambiamenti che coinvolgano tutto il sistema, se smettiamo di pensarla come pure spettacolo e iniziamo a vederla come un’avanguardia che condensa contenuti importanti e permette di guardare più lontano”. Per uno che si è avvicinato alla ristorazione senza alcuna formazione scolastica o professionale – “studiavo economia e volevo fare il broker finanziario” ha sempre ricordato – l’aspetto più affascinante del mestiere è stato la trasformazione della materia, che – ha detto ai giovani riuniniti al Palazzo di Vetro – ho sempre visto come un modo per esplorare un ingrediente. Studio e sperimento senza sosta l’impatto delle diverse tecniche di cottura sul gusto e la struttura della materia prima, per cercare di esprimere le potenzialità nascoste di ogni ingrediente, specialmente di quelli considerati semplici, come una carota o una cipolla”. E’ proprio dallo studio approfondito della materia che sono emersi risultati con “una portata molto più vasta di quella immaginata. I risultati ottenuti infatti non mi permettevano solo di creare dei piatti ‘stellati’, ma avevo capito che avrebbero potuto cambiare la ristorazione su più ampia scala, portando così l’innovazione a tutti i livelli di ristorazione”. E quando dice tutti i livelli di ristorazione intende proprio tutti, inclusa la ristorazione collettiva che “nell’immaginario comune è ciò che c’è di più lontano dall’alta ristorazione eppure – ha ricordato – senza l’esperienza del Reale, non avrei mai potuto fare qualcosa di veramente nuovo in quel mondo”. Il punto di partenza è stato 6 anni fa con il progetto Intelligenza Nutrizionale, una collaborazione con il gruppo Giomi e l’Università La Sapienza di Roma. “Si è trattato di una vera sfida: l’obiettivo era migliorare l’aspetto organolettico dei pasti serviti in un ospedale – il Cristo Re di Roma – ma anche il valore nutrizionale dell’alimento post-trasformazione. Il tutto con molti vincoli: il budget, i tempi di preparazione e di servizio, i grandi numeri, la formazione del personale… Siamo riusciti ad adattare le tecniche e i concetti sviluppati insieme al mio team nelle cucine Reale per rispondere alle esigenze dell’ospedale. Abbiamo definito una serie di protocolli precisi, un modello perfettamente replicabile di ristorazione collettiva, basato su semilavorati e processi codificati di trasformazione. Questo metodo scientifico ha potenzialità infinite e può essere introdotto nelle mense di carceri, scuole, aziende, case di riposo ma anche, se ulteriormente adattato, di linee aeree”. “Dobbiamo smettere di pensare alta cucina in opposizione a cibo industriale, la chiave della sostenibilità – a tutti i livelli – è il dialogo interdisciplinare – ha concluso – La scintilla che mi ha fatto capire sempre di più il vero scopo del fine dining è proprio il dialogo con i giovani. Ragazzi come voi, che nonostante la vostra giovane età siete già affamati di mondo e capaci di mettersi alla prova”.
Marche, erogati oltre 22 mln ai comuni per danni alluvioneRoma, 20 mar. (askanews) – Sono stati firmati i decreti di liquidazione, da parte del vicecommissario all’alluvione, Stefano Babini, per erogare i primi ristori alle famiglie e alle imprese colpite dalla calamità ricadenti nel cerchio dei 16 comuni dei territori dell’anconetano e del pesarese. Le risorse sono state trasferite ai Comuni che provvederanno a erogarle a famiglie e imprese, così come prevede l’ordinanza 922 della Protezione Civile Nazionale. La somma totale dei decreti emessi è di 22,5 milioni. “Si tratta dei primi ristori per le famiglie e le imprese danneggiate nella terribile calamità che ha colpito il nostro territorio – ha affermato il presidente Acquaroli, commissario per l’alluvione – Voglio ringraziare il Governo che ha compreso immediatamente la gravità di quanto accaduto, stanziando 400 milioni euro che ci permettono di dare risposte ai cittadini e ai territori, ai Comuni, e di programmare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio”. Come previsto dall’ordinanza, ai privati saranno destinati 5 mila euro e alle imprese 20 mila euro, a segno di un primo e parziale ristoro dei danni subiti. Oltre questi primi importanti aiuti, si stanno studiando ulteriori interventi di sostegno economico per le famiglie e le imprese che hanno subito maggiori danni. “Certamente una buona notizia e una boccata di ossigeno per le popolazioni colpite – ha dichiarato il vice commissario Babini – A seguito di questi decreti, immediatamente partiranno le liquidazioni dei ristori per gli interventi di somma urgenza effettuati dai Comuni, sulla base dei riepiloghi che dovranno essere rendicontati dagli stessi enti locali”. Per quanto riguarda gli altri Comuni del maceratese che hanno subito danneggiamenti con la calamità alluvionale, sono in corso i sopralluoghi da parte della Protezione civile nazionale per stabilire le entità dei danni. Questa la ripartizione delle somme assegnate ai Comuni Acqualagna 60.000 euro, Arcevia 457.527,97 euro, Barbara 146.507,72 euro, Cagli 422.040 euro, Cantiano 1.976.428,64 euro, Corinaldo 106.549 euro, Frontone 216.334,79 euro, Genga 132.330 euro, Ostra 3.753.758,02 euro, Ostra Vetere 65.000 euro, Pergola 390.200 euro, Sassoferrato 920.633,92 euro, Senigallia 12.763.884,01 euro, Serra de’ Conti 327.265,44 euro, Serra Sant’Abbondio 262.142,46 euro, Trecastelli 505.475,26 euro.