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Mulino Bianco con Banco Alimentare: 16 ton di cibo a famiglie in difficoltà

Mulino Bianco con Banco Alimentare: 16 ton di cibo a famiglie in difficoltàMilano, 20 mar. (askanews) – In Italia sono quasi due milioni le famiglie in povertà assoluta, il 7,5% del totale e il doppio rispetto a 16 anni fa, secondo l’ultimo rapporto Oxfam “Diseguitalia”. Per dare un aiuto a queste famiglie, Mulino Bianco insieme a Banco Alimentare, in occasione della Giornata internazionale della felicità, ha deciso di andare in aiuto di chi ha più bisogno, attraverso un’iniziativa di volontariato d’impresa.
L’inziativa ha coinvolto circa 160 persone Barilla, in Italia, nella preparazione dei pacchi alimentari destinati alle famiglie più bisognose, per un totale di circa 16 tonnellate di prodotti donati. I volontari operano presso le sedi del Banco Alimentare e i pacchi saranno poi distribuiti a diversi centri di solidarietà. In questa giornata sono 10 regioni italiane a vedere impegnati in prima linea i volontari di Mulino Bianco cje operano nelle sedi Banco Alimentare di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Mentre in Emilia-Romagna, a Parma, le attività dureranno 7 giorni, dal 15 al 30 di marzo.
“Come azienda alimentare è nel nostro Dna la responsabilità di portare la gioia del cibo alle persone. Veniamo da anni difficili che, per alcune famiglie, sono stati ancora più complicati. Con questa operazione assieme a Banco Alimentare, uno dei nostri partner storici, abbiamo dato il nostro contributo per garantire l’accesso al cibo a più persone possibili, donando loro, attraverso i nostri prodotti, un piccolo momento di felicità quotidiana – ha dichiarato Ruggero Rabaglia, direttore Risorse umane della Regione Italia di Barilla – Anche la risposta dei nostri volontari è stata significativa: abbiamo raccolto più adesioni dei posti disponibili, a dimostrazione che i valori e i principi della nostra azienda fanno parte anche delle persone che lavorano con noi”.
“Felicità è la parola chiave di questa iniziativa, un sentimento positivo che raggiunge tutte le persone coinvolte: chi dona, i volontari e i beneficiari delle strutture caritative del territorio che riceveranno gli aiuti alimentari raccolti anche grazie a Barilla. Nel corso del 2022 abbiamo registrato un incremento delle richieste di aiuto e il nostro impegno è proporzionalmente aumentato, grazie anche alla sensibilità di aziende e dei partner che ogni giorno sostengono il nostro operato” ha aggiunto Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare”.
Banco Alimentare, con le sue 7.600 strutture caritative convenzionate, sensibilizza le persone sul valore del cibo, l’importanza della condivisione e il problema dello spreco alimentare. Barilla, partner strategico per la quantità e la varietà dei prodotti donati, è il primo donatore delle eccedenze di cibo in termini quantitativi.

Tabacco, Philip Morris Italia firma accordo con Min. Agricoltura

Tabacco, Philip Morris Italia firma accordo con Min. AgricolturaRoma, 20 mar. (askanews) – “Oggi è una giornata importante per la filiera agricola del tabacco in Italia. Philip Morris Italia e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sottoscrivono un nuovo accordo – il quarto rinnovo pluriennale, in continuità con gli accordi sottoscritti dall’Azienda da oltre un decennio – rinnovando l’impegno per la competitività, la trasformazione e la sostenibilità della filiera tabacchicola italiana”. Lo ha detto Marco Hannappel, Presidente dell’area Europa sud-occidentale di Philip Morris International, in occasione della firma dell’accordo tra Philip Morris Italia e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) a sostegno della filiera tabacchicola italiana.
“L’accordo – sottolinea Hannappel – rappresenta una componente essenziale degli investimenti strategici di Philip Morris Italia per la creazione e il rafforzamento di una filiera integrata del Made in Italy focalizzata sui prodotti del tabacco senza combustione, che a livello nazionale conta 38.000 persone: si tratta di una filiera “end-to-end” che parte dall’agricoltura 4.0 e coinvolge la manifattura d’eccellenza collegata ai prodotti innovativi senza combustione, la ricerca e sviluppo, la formazione e i servizi avanzati al consumatore, rappresentando un modello unico a livello internazionale”.
L’intesa, ha spiegato il presidente Hannappel, “prevede investimenti fino a 500 milioni di euro per i prossimi cinque anni (2023-2027 in linea con la nuova Politica Agricola Comune -PAC- in vigore per l’equivalente periodo temporale), risorse che si aggiungono ai due miliardi che, come Philip Morris, abbiamo già investito nell’agricoltura italiana a partire dai primi anni Duemila.
L’impegno, da parte di Philip Morris Italia, è quello di acquistare fino al 50% circa (21.000 tonnellate) della produzione totale di tabacco greggio italiano grazie all’accordo di filiera con Coldiretti e alla collaborazione con ONT Italia (Organizzazione Nazionale Tabacco Italia). Si tratta del più alto investimento sulla filiera tabacchicola italiana, la più importante in Europa in termini di volumi, da parte di un’azienda privata”. (Segue)   “Questi investimenti – ha aggiunto Marco Hannappel, Presidente dell’area Europa sud-occidentale di Philip Morris International – consentiranno non solo una sostenibilità economica ma anche una programmazione strategica per circa 1.000 imprese tabacchicole, attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana, con un impatto diretto, indiretto e indotto di circa 28.700 addetti alla fase di coltivazione e trasformazione primaria nazionale.   Attraverso l’accordo, puntiamo anche allo sviluppo di soluzioni innovative per la sostenibilità eco-energetica e ambientale della coltivazione, alla transizione digitale e, altro aspetto di grande importanza, al sostegno della formazione dei giovani agricoltori: azioni congiunte che ci consentono di sostenere e aumentare la competitività della filiera tabacchicola italiana”.
“L’Italia, d’altra parte, è centrale nella visione di Philip Morris International di costruire un futuro senza fumo. Abbiamo realizzato alle porte di Bologna – ha proseguito – il più grande investimento Greenfield degli ultimi venti anni, con un investimento di oltre 1 miliardo di euro, per costruire il primo e più importante stabilimento produttivo al mondo per prodotti innovativi senza combustione. Nello stabilimento di Bologna, recentemente, è nato anche il nostro Centro per l’Eccellenza Industriale – concentrato su servizi di R&S in aree quali l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità – che coinvolge 250 persone altamente qualificate ed è parte di un ulteriore investimento di circa 600 milioni di euro in tre anni, collegati ai nuovi prodotti senza combustione, che genereranno un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8000 posti di lavoro lungo la filiera”.
“Lo scorso giugno – ha ricordato Hannappel – abbiamo inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), il nuovo centro per l’alta formazione delle competenze legate a Industria 4.0, dedicato allo sviluppo delle competenze industriali del futuro, con particolare focus su formazione e professionalizzazione, trasferimento tecnologico e open innovation, ricerca applicata e rapporto università-impresa. Un sistema aperto, le cui attività saranno rivolte alle persone di Philip Morris e della sua filiera, così come a tutto il mondo economico, imprenditoriale, dell’istruzione e della formazione, a livello regionale e nazionale. A Taranto e Caserta – ha aggiunto il presidente – sono partiti i Philip Morris Digital Information Service Center (DISC), centri avanzati di assistenza degli attuali e potenziali clienti italiani dei prodotti innovativi senza combustione, con investimenti complessivi per 150 milioni di euro in cinque anni e circa 500 persone attive”.
“Sono i principali tasselli di una filiera integrata del Made in Italy che va dal seme della pianta di tabacco al consumatore, con 38.000 persone attive che guardano al futuro scommettendo sull’innovazione. In questo contesto, è chiaro come l’agricoltura rappresenti un elemento fondamentale per la nostra trasformazione verso un futuro senza fumo. Siamo orgogliosi che il nostro modello di impegno per la filiera tabacchicola possa rappresentare un esempio anche per altri attori in Italia a  beneficio del comparto nazionale”, ha concluso Hannappel.

Tabacco, Masaf: importante accordo con Philip Morris Italia

Tabacco, Masaf: importante accordo con Philip Morris Italia

500 mln in 5 anni. Sottosegr. La Pietra: tuteliamo lavoratori

Roma, 20 mar. (askanews) – “Quello che firmiamo oggi è un accordo importante perché continuiamo un percorso già strutturato, per far sì che i nostri produttori siano tutelati, così come il loro lavoro. Un accordo che permetta di programmare in maniera più ampia la loro attività. Oggi programmare in agricoltura significa fare investimenti, tecnologia, innovazione”. Così il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Patrizio La Pietra, durante la firma del nuovo accordo 2023/2027 a sostegno della filiera tabacchicola italiana che prevede un investimento di Philip Morris Italia fino a 500 milioni di euro in cinque anni, con un impegno di acquistare ogni anno fino a 21mila tonnellate di tabacco greggio.

Siccità, Musumeci: in estate possibile evitare razionamenti d’acqua

Siccità, Musumeci: in estate possibile evitare razionamenti d’acquaMilano, 19 mar. (askanews) – “Premesso che il razionamento è competenza di Regioni ed enti locali, mi sento di poter dire che per questa estate si potrebbe scongiurare il pericolo. Ovviamente dipende anche dalle precipitazioni delle prossime settimane. Monitoriamo in particolare Piemonte e Lombardia dove pesano anche le scarse nevicate e soffre l’agricoltura”. E’ quanto afferma Ministro della Protezione Civile e del Mare, Nello Musumeci, che in un’intervista al Messaggero precisa “La carenza idrica è una realtà da anni, non solo un’emergenza. Cosa si è fatto negli ultimi anni? Questo governo, con la nuova cabina di regia e in vista della possibile nomina di un commissario, lavora a un piano di medio-lungo termine”.
Perciò, puntualizza ancora il ministro, “investire in dissalatori e depuratori è uno dei nostri obiettivi. Guardiamo al modello israeliano per ridurre gli sprechi, ad esempio non usare acqua potabile per irrigare i campi”. Per Musumeci, le risorse ci sono: “Complessivamente, tra fondi nazionali ed europei – spiega – i ministri che si occupano del settore idrico dispongono già di quasi 8 miliardi. Dovevano essere spesi prima, la burocrazia e lo scarso coordinamento hanno rimandato troppo a lungo”.

“Racconti nella rete”, Aidr: giuria docenti tra novità edizione 2023

“Racconti nella rete”, Aidr: giuria docenti tra novità edizione 2023Roma, 18 mar. (askanews) – Saranno le scuole le protagoniste della 22a edizione del Premio “Racconti nella Rete”, il festival letterario ideato e diretto dal giornalista Demetrio Brandi e inserito nel festival LuccAutori, di cui Aidr (Associazione italian digital revolution) è partner. L’annuncio in una conferenza stampa tenutasi a Roma.
Per l’edizione 2023, infatti, al Comitato tecnico che valuterà gli inediti letterari della sezione giovani, fino ai 25 anni, si affiancherà una giuria formata da tutte le scolaresche italiane di secondo grado, che potranno votare online, sul portale di Aidr (www.aidr.it), i tre racconti finalisti. Il vincitore sarà quindi decretato sulla scorta delle preferenze espresse online dai docenti.
“Il premio Racconti nella Rete – ha dichiarato Demetrio Brandi – premia 25 racconti con la pubblicazione nell’antologia edita da Castelvecchi. Ogni anno a Lucca nell’ambito del festival LuccAutori premiamo i vincitori ed assegniamo il premio Aidr all’autore più giovane. Questa nuova formula sarà ancora più coinvolgente con il contributo degli istituti scolastici”.
“La nostra associazione – ha sottolineato in conferenza stampa il presidente di Aidr, Mauro Nicastri – condivide con il Premio letterario Racconti nella Rete la mission: il web come opportunità, la rete come mezzo di conoscenza. Per questo, abbiamo proposto in occasione dell’Anno europeo delle Competenze, promosso dall’Unione europea, di coinvolgere le scuole, grazie al supporto dei docenti. Saranno loro di fatto a decretare, attraverso il voto online, il vincitore del contest; ci auguriamo inoltre che gli inediti digitali vengano discussi, letti e condivisi anche dagli studenti in aula e che possano essere uno stimolo per le prossime edizioni del Premio letterario”.

Covid, Schillaci: Italia ha pagato un prezzo altissimo

Covid, Schillaci: Italia ha pagato un prezzo altissimoMilano, 18 mar. (askanews) – “L’Italia è stata la prima in Occidente a essere colpita da un virus sconosciuto, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Abbiamo perso familiari, amici, conoscenti. Ma anche molti professionisti sanitari e sociosanitari che hanno combattuto contro il Covid19 fino allo stremo delle forze, fino al sacrificio della vita. Con uno sforzo immane e abnegazione, medici, infermieri, operatori sociosanitari, giorno e notte, si sono prodigati per assistere i malati di Covid19. Sono stati celebrati come eroi del Covid e in effetti continuano ad esserlo con discrezione ogni giorno, in tutti gli ambiti in cui hanno cura di noi”. Lo ha sottolieato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Bergamo alle celebrazioni istituzionali per la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid.
Schillaci si è poi soffermato sul dramma patito da Bergamo, città “diventata, purtroppo, il simbolo della sofferenza e della letalità di un virus che ha colpito e devastato tutto il mondo”. Non a caso, ha evidenziato, le celebrazioni istituzionali per commemorare le vittime del si celebrano “dove proprio tre anni fa, camion dell’esercito portavano via affetti perduti senza neanche la possibilità per i loro cari di rivolgere loro un ultimo saluto. Immagini drammatiche che abbiamo visto scorrere sconvolti e impotenti e che non dobbiamo dimenticare”.

Covid, Schillaci: viviamo una nuova fase di normalizzazione

Covid, Schillaci: viviamo una nuova fase di normalizzazioneMilano, 18 mar. (askanews) – “Il Covid 19 ha messo in ginocchio la nostra Nazione anche sul piano sociale ed economico e questo Governo ha dovuto impegnarsi da subito nel dare risposte a sostegno di famiglie e imprese che ancora scontano le conseguenze della pandemia”. E’ perciò “con cauto ottimismo” che “iniziamo a guardare al futuro e a lasciarci la pandemia ormai alle spalle. Abbiamo una incidenza inferiore a 50 casi per 100mila, e tutti gli indicatori mostrano una tendenza alla decongestione delle strutture sanitarie e viviamo una nuova fase di normalizzazione”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orarzio Schillaci, intervenendo a Bergamo alle celebrazioni istituzionali per la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid.
“Nella sua tragicità – ha evidenziato ancora il ministro – l’emergenza ha rafforzato la consapevolezza di quanto sia essenziale tutelare il diritto alla salute che i nostri Padri Costituenti hanno riconosciuto come diritto fondamentale. Avendo come faro sempre l’articolo 32 della Costituzione, siamo impegnati a curare le ferite inferte dal coronavirus per rendere più resiliente il Servizio Sanitario Nazionale e superare disuguaglianze ancora esistenti”.

Studio Archea vince premio per riqualificazione Montpellier

Studio Archea vince premio per riqualificazione MontpellierRoma, 18 mar. (askanews) – Lo Studio d’architettura fiorentino Archea di Marco Casamonti ha conquistato Montpellier.
Il progetto ‘Nouvelle Arche’ è stato premiato con il premio Coup de coeur du jury al concorso Folies architecturales du 21e siècle – promosso dalla città di Montpellier per la riqualificazione di un quartiere di Montpellier.
La speciale menzione è stata conferita presso il Mipim: la proposta di Archea Associati riunisce in sé le componenti che caratterizzano il quartiere Ovalie, ovverosia l’albero, la torre e la porta.
Il progetto ‘Nouvelle Arche’, redatto dallo studio Archea Associati con la promozione di Eiffage Immobilier per la progettazione della nuova folies, è iniziato con l’analisi della città, attraverso gli occhi degli storici, degli abitanti di Montpellier e degli architetti. Il quartiere dell’Ovalie, estensione della città storica e luogo di transizione tra il paesaggio urbano e quello suburbano, è una combinazione di spazi aperti e aree edificate. Il progetto è composto di due edifici, i quali, come la torre Babote o la torre Pins, si ergono e dialogano tra loro, creando una porta che distribuisce il quartiere Ovalie e simboleggia il passaggio tra la grande scala metropolitana e la scala più umana del quartiere residenziale. A differenza di altre, questa nuova porta non è “solo” un monumento o una semplice demarcazione. È “abitata” perché è occupata, attiva e funzionale; abitata perché è un ricettacolo di emozioni; abitata perché uomini, fauna, flora e natura convivono e si incantano a vicenda. Una torre, una porta, un albero? Un nuovo arco così semplice.

Papa a rifugiati: più corridoi umanitari per socngiurare tragedie

Papa a rifugiati: più corridoi umanitari per socngiurare tragedieMilano, 18 mar. (askanews) – Il naufragio di Cutro “non doveva avvenire, e bisogna fare tutto il possibile perché non si ripeta. I corridoi umanitari gettano dei ponti che tanti bambini, donne, uomini, anziani, provenienti da situazioni molto precarie e da gravi pericoli, hanno infine percorso in sicurezza, legalità e dignità fino ai Paesi di accoglienza. Essi attraversano confini e, ancor più, i muri di indifferenza su cui spesso si infrange la speranza di tantissime persone, che attendono per anni in situazioni dolorose e insostenibili”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza i rifugiati giu ti in Europa proprio grazie ai corridoi umanitari.
“Ognuno di voi – ha aggiunto il Papa – merita attenzione per la storia dura che ha vissuto. In particolare, vorrei ricordare quanti sono passati attraverso i campi di detenzione in Libia; più volte ho avuto modo di ascoltare la loro esperienza di dolore, umiliazioni e violenze. I corridoi umanitari sono una via praticabile per evitare le tragedie e i pericoli legati al traffico di essere umani. Tuttavia, occorrono ancora molti sforzi per estendere questo modello e per aprire più percorsi legali per la migrazione. Dove manca la volontà politica, i modelli efficaci come il vostro offrono nuove strade percorribili. Del resto, una migrazione sicura, ordinata, regolare e sostenibile è nell’interesse di tutti i Paesi. Se non si aiuta a riconoscere questo, il rischio è che la paura spenga il futuro e giustifichi le barriere su cui si infrangono vite umane”.

Confagricoltura e Assoverde rilanciano i benefici dei parchi

Confagricoltura e Assoverde rilanciano i benefici dei parchiMilano, 18 mar. (askanews) – Incrementare i parchi urbani per migliorare la qualità dei nostri centri abitati, creare lavoro stabile e qualificato, generare salute. È il tema del convegno “La cura del verde: occupazione, investimenti e sviluppo”, organizzato da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con l’Unione industriali di Napoli, martedì 21 marzo in occasione della “Giornata internazionale delle foreste”, istituita dall’Onu proprio nel giorno in cui inizia la primavera.
Un importante momento di confronto fra agronomi, botanici e paesaggisti, amministratori, cittadini, rappresentanti di categoria e operatori del verde. E’ la prima tappa regionale del “Libro Bianco del Verde”, la pubblicazione edita per il secondo anno da Assoverde e Confagricoltura per fare il punto sullo stato di salute, l’utilità e le buone pratiche nella gestione del patrimonio verde nelle nostre città. Appuntamento nella sede dell’Unione industriali di Napoli, piazza dei Martiri 58, dalle 9.30 – 14.00.
I numeri contenuti nel “Libro bianco del verde”, del resto, sottolineano con chiarezza l’importanza della ‘foresta urbana’. Una ricerca svolta su 14 città italiane riporta che un ettaro di foresta urbana può rimuovere mediamente 17 kg/anno di polveri sottili e ben 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Le aree naturali protette ed il verde pubblico – nei 107 comuni capoluogo di provincia e città metropolitana – si estendono su quasi il 20% della superficie complessiva italiana. Le aree verdi presentano, nel complesso, un continuo aumento delle superfici complessive, anche se molto ridotto: in media dello 0,4%all’anno dal 2015 (0,6% nei capoluoghi metropolitani).
Per queste ragioni – sottolineano Confagricoltura e Assoverde – è importante che le amministrazioni pubbliche s’impegnino a promuovere lo sviluppo e il mantenimento del verde urbano. Non è un costo, ma una grande opportunità da sviluppare con il supporto multidisciplinare in relazione alle diverse funzioni che svolge sotto molti aspetti: sociali, ambientali, economici e per la salute dei cittadini.
L’obiettivo di Confagricoltura e Assoverde, che con questa edizione del Libro Bianco del Verde, in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore di Sanità, ha coinvolto medici, psicologi, ricercatori, docenti universitari, tecnici, referenti delle amministrazioni professionisti e aziende del settore del verde, è quello di definire e promuovere un percorso certificato di ‘Parco della Salute’.