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Passione pancake, in 2 anni mercato italiano triplicato: vale 43 mln

Passione pancake, in 2 anni mercato italiano triplicato: vale 43 mlnMilano, 20 feb. (askanews) – I pancake sono sempre più protagonisti della colazione degli italiani. Queste frittelle tipiche della tradizione americana e anglosassone, oggi sono un must per 13 milioni di persone, preferite da un giovane su due. E i dati sui consumi testimoniano questo apprezzamento: solo negli ultimi due anni il mercato italiano ha toccato i 43 milioni di euro di valore. In occasione del pancake day, che il martedì grasso – il 21 febbraio quest’anno – festeggia questo prodotto a suon di sfide, Mulino Bianco, ha deciso di lanciare sui social una sua “challenge”, a due anni dal lancio sul mercato della “sua” versione del pancake.
“Il mercato è più che triplicato negli ultimi due anni chiudendo il 2022 con oltre 12 milioni di confezioni vendute – ci ha detto Linda Valtolina, marketing manager breakfast minicakes Mulino Bianco – A guidarne la crescita la bontà ma anche il fatto di rispondere a un desiderio di varietà a colazione. Quando parliamo di pancake infatti non possiamo dimenticarci degli abbinamenti: nel 75% dei casi gli italiani preferiscono la versione dolce abbinandoli alla crema alle nocciole, marmellata miele o frutta fresca”.
Mulino Bianco è entrata in questo mercato nel 2021, contribuendo a far crescere la passione degli italiani per il pancake, una sfida per questo marchio che è storicamente protagonista della colazione italiana: “I pancake Mulino Bianco sono stati accolti con molto favore dalle famiglie italiane raggiungendone più di due milioni dal lancio, e siamo molto felici di sapere che il pancake è oggi un prodotto presente abitualmente sulle tavole degli italiani apprezzato non solo per sofficità e gusto ma anche per la facilità e versatilità di di utilizzo”, ha aggiunto Valtolina.
Per questo anche Mulino Bianco si è unito alle celebrazione del Pancake day, il cui simbolo sono le gare di corsa con la padellina piena di frittelle in mano. Questa è una tradizione nata nel 1445 in Inghilterra e che oggi si aggiorna anche con le sfide online, come la pancake art challenge, l’arte di fare disegni e decorazioni con la pastella dei pancake. Il brand del gruppo Barilla, in occasione dei festeggiamenti del martedì grassi, quest’anno ha scelto di organizzare una challenge per il lancio in aria perfetto del pancake. “Per quest’anno abbiamo lanciato sui social la campagna ‘Il lato pancake’ una divertente challenge che giocando sui due lati del pancake mostra come ogni mattina possa essere felice se presa dal lato giusto – spiega Valtolina – Sono stati coinvolti dei talent che si sfideranno ai fornelli a turno lanciando il pancake in aria come una moneta e come nel lancio del testa o croce sarà proprio il pancake a decretare l’esito della challenge”.
Nella challenge che verrà pubblicata tre coppie di talent, tra cui Sara Di Sturco e Valentino Bisegna, noti sui social come la Space Family, per una settimana dal 21 febbraio, a turno, si sfideranno ai fornelli. Inoltre grazie al primo social contest di Mulino Bianco, la community parteciperà alla sfida attraverso i commenti su social. E tra chi commenterà, 10 si aggiudicheranno la box Pancake.

Sicilia, Schifani: realizzare area cargo all’Aeroporto di Comiso

Sicilia, Schifani: realizzare area cargo all’Aeroporto di ComisoRoma, 20 feb. (askanews) – “Realizzare l’area cargo all’aeroporto di Comiso è un progetto prioritario. Una strategia che il mio governo porterà avanti con decisione, facendo sistema con il Comune e la Sac, società di gestione dello scalo. Prendiamo atto dei progetti in corso, un punto di partenza per progettare e realizzare un’implementazione che ci consenta di puntare con decisione sul settore cargo a supporto della crescita dell’economia agroalimentare del territorio ibleo”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine di una riunione operativa all’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso. Presenti anche il sindaco del centro ibleo, Mariarita Schembari, il deputato regionale Giorgio Assenza, il primo cittadino di Ispica, Innocenzo Leontini, il responsabile dello scalo, Rosario Dibennardo, l’ingegnere Nunzio Micieli dell’ufficio tecnico del Comune di Comiso.
“Con Comune, Sac e l’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti, ci rivedremo presto a Palermo per avviare le procedure che conducano alla progettazione esecutiva per lo sviluppo del settore cargo e per affrontare il tema della continuità territoriale, per la quale esistono già delle risorse accantonate. Sono venuto a Comiso – conclude il governatore – a confrontarmi direttamente con il territorio. Questo è un obiettivo che, tutti insieme, dobbiamo raggiungere. La Regione farà la sua parte, con enti locali e Sac serve fare gioco di squadra”, ha aggiunto Schifani.

Vino, con le tappe in Giappone e Corea si chiude il Roadshow di Vinitaly

Vino, con le tappe in Giappone e Corea si chiude il Roadshow di VinitalyMilano, 20 feb. (askanews) – Fa rotta verso Oriente il Roadshow di Vinitaly realizzato da Veronafiere in collaborazione con le Ambasciate e Ice-Agenzia, che chiude in Giappone (21 febbraio) e Corea del Sud (23 febbraio) la propria maratona promozionale. Nell’arco di un mese sono stati organizzati 13 eventi in nove Paesi di tre Continenti, che rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022.
Lo ha reso noto Veronafiere, spiegando che da domani dunque, gli occhi saranno puntati sul trade di due Paesi che a diverso titolo rappresentano obiettivi strategici per la crescita internazionale del vino italiano. Da una parte il Giappone, mercato enologico sempre più performante che lo scorso anno ha superato la Cina al sesto posto tra i principali Paesi importatori di vino. Dall’altra, la Corea del Sud, che nell’ultimo biennio (2019-2021) ha fatto segnare un incremento della domanda senza eguali al mondo, con un balzo nei volumi dell’export tricolore del +123%.
Decine gli importatori, distributori e stakeholder attesi al ristorante “Riva degli Etruschi” di Tokyo (21 febbraio) e allo “High Street Italia”, lo showroom del made Italy di ICE a Seoul (23 febbraio). A Tokyo e Seoul interverranno, rispettivamente, l’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e la direttrice della sede Ice-Agenzia, Erica Di Giovancarlo, mentre a Seoul il nostro mbasciatore in Corea del Sud, Federico Failla, e il direttore di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli.
Alle due tappe parteciperà anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che ha spiegato che “Vinitaly ha investito molto in una campagna di incoming che sarà molto utile per il vino italiano”. “Un percorso parallelo di crescita, quello del settore e della propria manifestazione di riferimento, che stiamo implementando ulteriormente – ha concluso – con l’obiettivo di attrarre nel medio periodo sempre più operatorie esteri alla rassegna a Verona e di sostenere le aziende sui mercati sempre più caratterizzati da una forte competitività”.

Vino, Drusian ottiene la certificazione di produzione integrata (Sqnpi)

Vino, Drusian ottiene la certificazione di produzione integrata (Sqnpi)Milano, 20 feb. (askanews) – A partire dalla vendemmia 2022, tutte le uve raccolte nei vigneti di proprietà dell’azienda Drusian di Bigolino di Valdobbiadene (Treviso) hanno la certificazione ministeriale del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (Sqnpi). Lo ha annunciato la stessa azienda, ricordando che la certificazione “è un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione), comprendenti pratiche agronomiche e limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti”.
“Si tratta di un altro tassello molto importante che va ad aggiungersi a quelli già raggiunti all’interno del nostro percorso intrapreso già molti anni fa all’insegna della sostenibilità” ha dichiarato Francesco Drusian dal 1988 al timone dell’azienda di famiglia che, con 80 ettari di vigneto, rappresenta una delle proprietà più estese all’interno del territorio della DOCG Conegliano Valdobbiadene.
La Cantina ha precisato che “la riduzione dell’impatto chimico in vigna è in realtà un’attività ormai consolidata da anni, ancor prima che divenisse obbligatoria per tutte le aziende del Consorzio con l’approvazione nel 2011 del ‘Protocollo Viticolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG’”. Drusian “privilegia la concimazione organica attraverso trattamenti a base di alga bruna, zolfo e zeolite e pratica una vendemmia manuale, che consente di preservare l’integrità dei grappoli”. Inoltre, in tema di sostenibilità, l’azienda ha installato “un impianto a pannelli solari e fotovoltaici e pratica una gestione estremamente razionale delle risorse idriche a disposizione”.
“Essere riusciti ad ottenere questa importante certificazione per le nostre uve ci conferma come la strada che abbiamo intrapreso anni fa in modo lungimirante sia quella giusta, perché il fine ultimo della nostra produzione non è solo quello di donare al consumatore prodotti di qualità e identificativi del nostro territorio, ma al tempo stesso anche coltivati con tecniche che rispettano l’ambiente e la salute dell’uomo” ha aggiunto Francesco Drusian, sottolineando che “inoltre, una coltivazione quanto più sostenibile possibile, è un valore aggiunto molto importante per l’intero territorio nel quale abbiamo la fortuna di vivere e lavorare, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, oggi Patrimonio Unesco”.
Fondata a fine Ottocento, Drusian è tra le Cantine storiche di Spumante Valdobbiadene DOCG e oggi produce circa 1,6 milioni di bottiglie all’anno.

A Milano compare una svastica al Parco Nord. Anpi: oltraggio ai deportati

A Milano compare una svastica al Parco Nord. Anpi: oltraggio ai deportatiMilano, 19 feb. (askanews) – Domenica mattina una svastica realizzata con dei pali è comparsa in prossimità del Monumento al Deportato al Parco Nord a Milano, dopo aver divelto la recinzione. “E’ una gravissima provocazione di stampo fascista che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo – ha detto Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale di Milano – Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto e di impedirne il ripetersi. Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale”.
“Una profanazione inaudita che ferisce i cittadini di Sesto, Cinisello, Bresso e Milano. Una provocazione alle città che nel Parco Nord hanno voluto dar vita a un luogo di memoria per non dimenticare la loro storia”, denunciano Sinistra Italiana Milano e i circoli di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso condannano fermamente l’accaduto. “Solo qualche giorno fa, la teca delle pietre di Dacau, sempre vicino al Monumento al Deportato, è stata presa a picconate e rovinata – proseguono – In pratica è stata violata la memoria più sacra per il territorio del Nord Milano: quella della Resistenza e dei morti nei lager, il cui sacrificio ha permesso all’Italia repubblicana di vivere in libertà, dignità e democrazia”.
“Ciò è che è accaduto stamattina a Milano è grave. Si è violato un luogo di memoria, un tempio sacro che ricorda alla comunità la storia di quei luoghi e i sacrifici che hanno dato vita alla nostra Repubblica – dichiara il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni – Se colleghiamo i fatti di Milano con quello che è successo a Firenze, il quadro è inquietante: c’è chi si sente libero di poter colpire i valori fondanti della nostra democrazia sia nei monumenti che ci ricordano il passato sia davanti alle istituzioni che educano al futuro. Dobbiamo restare vigili e far sì che questo non si ripeta più”.

Lukoil e Blutec, Schifani e Urso: procedure in corso, vigileremo

Lukoil e Blutec, Schifani e Urso: procedure in corso, vigileremoRoma, 18 feb. (askanews) – “La vendita della raffineria Isab di Priolo è una trattativa tra privati ed è fuori luogo che altri soggetti entrino nella negoziazione, in questa fase. Il governo regionale e quello nazionale sono vigili sul rispetto delle regole e delle procedure per il mantenimento dei livelli occupazionali e la tutela dell’ambiente”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oggi pomeriggio ad Acireale dove ha avuto un colloquio con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione della presentazione del francobollo dedicato al Carnevale della città etnea ed emesso dal Mimit, tra i sei della serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicati ai Carnevali più antichi d’Italia.
Il ministro ha sottolineato come per il petrolchimico di Priolo sia stata attivata la procedura della golden power anche a tutela dei lavoratori e di come sia stata assicurato il funzionamento degli impianti, contro ogni timore di chiusura. Con il governatore siciliano è stato affrontato anche il tema della riconversione della ex Blutec di Termini Imerese. Urso ha annunciato l’intenzione di sollecitare i commissari ad aprire una procedura concorsuale per i diversi soggetti proponenti progetti per l’area industriale, affinché si scelga quello più sostenibile e con le più solide garanzie per l’occupazione. “I competitor che si sono fatti avanti sembrano affidabili – ha aggiunto il Schifani – ma si faranno le necessarie valutazioni sia da parte del governo nazionale sia da quello della Regione. Sono fiducioso, l’assessore Tamajo sta facendo un grande lavoro”.
In merito al provvedimento che ha fermato il “Superbonus” edilizio, Schifani ha precisato che “la Regione si adeguerà alla scelta di Roma, ma è inutile appellarsi al mio governo per eventuali deroghe, come hanno fatto alcune forze di opposizione. Mi auguro che in sede di conversione del decreto del governo nazionale siano inserite le opportune verifiche per limitare al massimo l’impatto per le imprese del settore e chiudere una misura che ha creato un buco di 100 miliardi”.

Cultura, Favero (Pd): invitato Sgarbi per salvare Villa Franchetti

Cultura, Favero (Pd): invitato Sgarbi per salvare Villa FranchettiRoma, 18 feb. (askanews) – “Ho voluto favorire personalmente la visita istituzionale del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a Villa Albrizzi-Franchetti, d’intesa con il Presidente della Provincia Stefano Marcon, il Sindaco di Preganziol Paolo Galeano e alla presenza del Soprintendente Vincenzo Tiné, per uscire dallo stallo in cui da tempo versano le sorti di questo prezioso gioiello storico-architettonico del Settecento veneto. Villa Albrizzi-Franchetti, oltre ad esserlo per il FAI, è un luogo del cuore anche per tutti i trevigiani. Una questione peraltro seguita da tempo dal Pd provinciale e regionale. E la visita di un autorevole rappresentante del Governo può aprire a soluzioni concrete che garantiscano fruibilità pubblica di parco e villa e loro valorizzazione dopo anni. Quando si tratta di salvare bellezza e storia trevigiana non ci sono divisioni politiche”. Lo afferma Matteo Favero, esponente PD Veneto, in occasione della visita oggi a Preganziol del Sottosegretario Sgarbi a Villa Albrizzi-Franchetti da lui organizzata.

“Cerca il tuo orizzonte per la gioia” il nuovo libro di papa Francesco

“Cerca il tuo orizzonte per la gioia” il nuovo libro di papa FrancescoRoma, 18 feb. (askanews) – “In questo scenario drammatico, guardare gli orizzonti della vita, significa guardare alla speranza. E anche guardare la tua storia sapendo che hai un’origine e che non finisce con te, non è finita con tuo nonno, non finirà con la quarta generazione che verrà dopo”. Questa prospettiva “dà il coraggio di camminare sempre”. Ma attenzione, avverte Papa Francesco, a non cadere nella “psicologia dello struzzo”, cioè che “davanti a qualsiasi cosa mette la testa nella terra”. E attenzione pure a guardare solo il proprio ombelico: “La gente che soltanto guarda sé stessa fa il contrario del cercare l’orizzonte. L’orizzonte ti fa guardare tutto”. Questa, afferma il Pontefice, è “la base della virtù della speranza”. Come dicevano alcuni padri della Chiesa che prefiguravano la speranza come “un’ancora”: “Che tu sei nel mare o nel fiume e butti l’ancora per essere sicuro e ti aggrappi alla corda. La speranza, tu la butti nell’eternità, l’ancora, e vai aggrappato; ma se tu non guardi all’orizzonte, non puoi più, mai potresti buttare un’ancora, no?”. “In questo tempo è difficile”, sottolinea Papa Francesco, dunque “c’è il Signore c’è la speranza. È difficile e brutto, c’è tanta sofferenza, tanta, ma anche c’è la corda e l’ancora. È il mistero del dolore e della speranza”. Ecco le parole dalle quali ha preso il titolo il nuovo libro di Papa Francesco scritto con don Davide, dal 21 febbraio in libreria: “Cerca il tuo orizzonte. Rialzarsi e ripartire oggi” edito da Piemme in collaborazione con LEV.

Papa: bambini hanno dimenticato come ridere. Abbiamo tolto loro sorriso

Papa: bambini hanno dimenticato come ridere. Abbiamo tolto loro sorrisoRoma, 18 feb. (askanews) – “Stiamo vivendo un tempo dove il business più grande è la vendita delle armi, la fabbrica delle armi. Se per un anno non si fabbricassero armi, finirebbe la fame nel mondo”. L’invito a immedesimarsi nelle sofferenze degli altri, non avendo “paura di toccare la carne del fratello”, e non aggrapparsi ai fallimenti della vita ma all’”ancora” della speranza: cosi Papa Francesco esorta nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata a don Davide Banzato per il programma “I Viaggi del Cuore”, in onda su Canale 5 che domenica 19 febbraio andrà in replica sempre alle 8:45.
Il Papa si commuove nuovamente, come accadde l’8 dicembre scoppiando in pianto davanti al Mondo, parlando della guerra e delle tante dimenticate guerre nel Mondo, pensando ai più deboli, ai più fragili: “I bambini si sono dimenticati come ridere. Sono andato a trovare i bambini che erano all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Ho incontrato bambini ucraini che erano tutti feriti, nessuno di loro aveva un sorriso”. E incalza: “Togliere il sorriso a un bambino significa… una tragedia!”. E questa tragedia della guerra, che calpesta la dignità dell’uomo, è trattata in modo preciso dal Papa insieme alla pandemia che ha portato alla crisi economica e finanziaria e che peserà su molte famiglie sempre di più e che ci chiama a prendere coscienza che da soli non possiamo farcela, dobbiamo decidere di cambiare. don Davide nelle 10 domande a 10 anni dal pontificato di Papa Francesco, oltre a ripercorrere la storia di vita di Papa Bergoglio dall’infanzia, agli anni in Argentina come arcivescovo e al questo decennio come successore di Pietro, chiede “cosa possiamo fare tutti noi” e il Papa consiglia di partire là dove viviamo “da piccoli gesti” e di “camminare insieme”. Questi alcuni suggerimenti che usciranno arricchiti in un testo rivisitato dell’intervista integrale al Papa in dialogo con don Banzato, insieme ad aneddoti personali e ad altri temi di attualità come il tema della pedofilia, degli abusi, di situazioni legate al Vaticano e ai documenti del Papa, nel testo preordinatile e disponibile in libreria dal 21 febbraio “Cerca il tuo orizzonte. Rialzarsi e ripartire oggi” edito da Piemme in collaborazione con LEV.

Sardegna, nasce primo ospedale di comunità. Solinas: passo importante

Sardegna, nasce primo ospedale di comunità. Solinas: passo importanteRoma, 18 feb. (askanews) – Stiamo realizzando un nuovo modello di sanità, moderno e sostenibile, in grado di mettere al centro i cittadini con i loro bisogni di cure e assistenza. Oggi segniamo un traguardo importante nel percorso che abbiamo fissato nell’ambito dell’attuazione del DM 77 e della realizzazione degli interventi previsti nella Missione 6 del Pnrr sul nostro territorio. Il primo ospedale di comunità della Sardegna è oggi una realtà al servizio dei cittadini”. Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, in occasione dell’inaugurazione dell’ospedale di comunità nella struttura sanitaria dell’ospedale Delogu a Ghilarza: il primo ospedale di comunità, a entrare in funzione, dei tredici complessivamente previsti su tutto il territorio regionale per un investimento di oltre 40milioni di euro.
Già avviati i primi ricoveri. Presenti al taglio del nastro l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, i vertici della Asl di Oristano e i rappresentanti delle istituzioni locali. L’ospedale di comunità è ospitato al secondo piano dell’ospedale Delogu, in locali adeguatamente riorganizzati ed attrezzati con un modulo di 20 posti letto, dove, in regime multiprofessionale, operano medici ospedalieri, infermieri, Oss, fisioterapisti e specialisti ambulatoriali. Ogni paziente è affidato a un ‘case manager’, un operatore infermieristico di riferimento che si fa carico di tutte le esigenze del paziente e che, all’occorrenza, istruisce i familiari e i caregiver per prepararli alla gestione domiciliare del paziente.
“L’ospedale di comunità – spiega l’assessore Doria – è una struttura intermedia tra l’ospedale per acuti e il rientro a casa o verso strutture residenziali. Qui vengono accolti i pazienti che presentano una serie di condizioni sanitarie che renderebbero inappropriato il ricovero nei reparti a più alta intensità di cure, ma che necessitano comunque di assistenza ospedaliera”.
“Parliamo in particolare di pazienti cronici o fragili – precisa l’assessore in riferimento all’assistenza all’interno dell’ospedale di comunità – clinicamente stabili provenienti dal domicilio, per i quali il ricovero è indicato a causa del peggioramento di una patologia pregressa, oppure di pazienti ricoverati in strutture ospedaliere per acuti, da cui, ad esempio, potrebbero essere dimessi ma che presentano comunque condizioni tali da richiedere un’assistenza infermieristica continuativa per la somministrazione di farmaci e la gestione di presidi e dispositivi. L’accesso al ricovero, previsto per brevi periodi, può essere richiesto dal medico di famiglia, dallo specialista ambulatoriale, dai reparti ospedalieri per acuti o dal pronto soccorso”.
“Nel caso della struttura ospedaliera del Delogu – precisa l’assessore – la presenza della Radiologia, del Laboratorio analisi, della Chirurgia, del 118 e della Continuità assistenziale costituiscono elementi di completamento importanti per l’assistenza”.
“La realizzazione dell’ospedale di comunità di Ghilarza rappresenta un passo importante verso il nuovo assetto dell’assistenza territoriale, di cui fanno parte anche le case della comunità e le centrali operative territoriali. La pandemia ha evidenziato la fragilità della medicina del territorio nel nostro sistema sanitario. Ospedale e territorio non sono compartimenti stagni, ma un sistema di vasi comunicanti: avere strutture intermedie in grado di dare risposte appropriate significa ridurre la pressione sugli ospedali che potranno così recuperare la propria vocazione all’assistenza ad alta intensità di cure, garantendo una maggiore efficienza dell’intero sistema sanitario”.