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“Vitovska frutto del Carso”: un libro dedicato al celebre vitigno

“Vitovska frutto del Carso”: un libro dedicato al celebre vitignoMilano, 15 mar. (askanews) – Un libro dedicato alla Vitovaska, il vitigno autoctono di confine presente in tutto il Carso. E’ “Vitovska frutto del Carso”, curato da Stefano Cosma, che racconta la storia, la cultura, il territorio e la produzione di questo grande vitigno a bacca bianca. Il volume è stato presentato oggi all’infopoint di Sistiana, nel Triestino, dall’Associazione dei viticoltori del Carso.
Nel 1978, quando la Vitovska era ancora relativamente sconosciuta, il viticoltore di Prepotto, Danilo Lupinc, imbottigliò per la prima volta il vino di questa varietà, contribuendo così allo sviluppo della viticoltura locale.
“Ci sono luoghi del cuore che condensano valori e amicizie che mi fanno sentire a casa quando ho la fortuna di tornarci – ha scritto Carlin Petrini nella prefazione del libro” e uno di questi è senza alcun dubbio il Carso”. Il volume contiene anche la testimonianza del professor Pavle Merkù, che spiega l’origine della parola Vitovska, e testimonianze di grandi chef che celebrano e credono fortemente nella cucina e nei vini locali: Tom Oberdan, Antonia Klugmann, Gabriella Cottali Devetak, Matteo Metullio e Davide De Pra.
La pubblicazione del libro, che esce in sloveno, italiano, tedesco e inglese, è stata sostenuta da PromoTurismo FVG, ZKB Trieste Gorizia e dalla Camera di Commercio Venezia Giulia. Le fotografie sono state realizzate da Dean Dubokovic, Roberto Pastrovicchio e da Robi Jakomin.

Lega del Filo d’Oro: al via la campagna #eroiognigiorno

Lega del Filo d’Oro: al via la campagna #eroiognigiornoRoma, 15 mar. (askanews) – Per i bambini sordociechi azioni semplici, come imparare a comunicare con mamma e papà, camminare senza supporti o mangiare da soli, non sono scontate e rappresentano imprese che richiedono tanto impegno. Questi importanti traguardi possono essere però raggiunti grazie alla competenza e alla passione degli operatori della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus che, insieme alle famiglie, lavorano ogni giorno per andare oltre il buio e il silenzio in cui tanti piccoli vivono fin dalla nascita.
È stato così per Matteo, che anche se non lo vede, oggi riconosce il suo papà dal profumo, o per Sveva, che ha imparato a dire ti voglio bene alla propria mamma a modo suo, o ancora per Agostino, che dopo aver trascorso in ospedale i primi mesi della sua vita, ora va a scuola e lavora per avere sempre maggiore autonomia. Sono loro i protagonisti della campagna con sms solidale #EroiOgniGiorno della Lega del Filo d’Oro, con la voce narrante di Neri Marcorè, grazie alla quale si potrà contribuire a supportare queste importanti conquiste attraverso l’impegno della Fondazione, che lavora ogni giorno affinché tanti altri bambini, giovani e adulti sordociechi possano raggiungere grandi mete, un passo alla volta. Per contribuire a rendere possibili queste imprese basta un piccolo gesto d’altruismo, come chiamare o inviare un sms al numero 45514.
“I bambini con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale che arrivano alla Lega del Filo d’Oro vivono una grave condizione di isolamento imposta dalla loro disabilità complessa. Ma come tutti, hanno bisogno di giocare, di capire quanto possa essere piacevole un abbraccio, di percepire che intorno a loro esiste un mondo del quale possono essere partecipi – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro – Per loro ogni semplice azione richiede grande sforzo ed impegno, ma con il giusto e tempestivo supporto è possibile garantire a questi piccoli eroi un futuro migliore, anche nelle situazioni più gravi, e restituire loro una vita dignitosa grazie a percorsi educativo-riabilitativi personalizzati e al recupero delle loro abilità residue”.
L’IMPORTANZA DELL’INTERVENTO PRECOCE PER I BAMBINI AL DI SOTTO DEI 4 ANNI Per agire tempestivamente e prevenire gli eventuali effetti secondari della pluriminorazione psicosensoriale, alla Lega del Filo d’Oro, con i bambini al di sotto dei 4 anni, si opera attraverso l’intervento precoce che ha una durata di tre settimane. Perché è proprio nelle prime fasi dello sviluppo del bambino che si possono ottenere le migliori risposte, identificando e valorizzando tempestivamente le potenzialità e le abilità residue. Una volta giunti al Centro Diagnostico della Fondazione, un’équipe interdisciplinare effettua un’approfondita valutazione delle abilità, potenzialità e caratteristiche di ogni bambino/a ed imposta un progetto di vita affinché l’utente sia in grado di trarre il meglio da ogni elemento e da ogni risorsa a sua disposizione. Fondamentale è il lavoro sui prerequisiti, quindi vanno costruite con pazienza tutta una serie di abilità, lavorando sul fronte sensoriale, cognitivo e motorio, ovvero su tutte le tappe dello sviluppo. Al termine delle settimane di soggiorno viene restituita una diagnosi funzionale da cui poi si sviluppano i programmi personalizzati educativo-riabilitativi che proseguiranno a casa, in collaborazione con la famiglia. Il trattamento verrà poi ripetuto periodicamente. I metodi e gli strumenti utilizzati sono studiati e adattati caso per caso e fra questi non mancano le tecnologie assistive, ausili tecnologici a supporto dell’intervento educativo-riabilitativo che ampliano le possibilità e le potenzialità della persona offrendo, ad esempio, l’opportunità di apprendere un sistema comunicativo (attraverso comunicatori e switches).
45514: IL NUMERO DELLE GRANDI CONQUISTE Sostenendo la campagna #EroiOgniGiorno ognuno può scegliere di essere al fianco della Fondazione e supportare le piccole grandi conquiste dei tanti piccoli eroi che ogni giorno affrontano la difficile sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Basta effettuare una chiamata da rete fissa, inviare un sms al 45514 oppure visitare il sito eroiognigiorno.it Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali e di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali, di 5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45514 da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.

Accordo Comando interforze e Barilla per portare cibo in aree svantaggiate

Accordo Comando interforze e Barilla per portare cibo in aree svantaggiateMilano, 15 mar. (askanews) – Barilla e il Comando operativo di vertice interforze (Covi) hanno siglato un accordo che permetterà all’Alto comando della difesa e al gruppo alimentare di fornire e trasportare generi di prima necessità da destinare alle popolazioni più svantaggiate presenti nelle diverse aree del mondo in cui sono impegnati i militari italiani. L’intesa avrà una durata triennale ed è stata firmata dal generale di Corpo d’armata, Francesco Paolo Figliuolo, e dal vicepresidente del gruppo, Luca Barilla.
Il generale Figliuolo, nell’evidenziare l’impegno del Covi nel promuovere forme di collaborazione con il mondo industriale e dell’imprenditoria italiana volte a sostenere coloro che vivono in contesti difficili e di povertà, ha detto: “Trasportare e distribuire concretamente delle derrate alimentari che la Barilla, generosamente, mette a disposizione, ci consentirà, ancor di più, di portare a termine gli obiettivi delle nostre missioni all’estero, che si inquadrano in un impegno che vede coinvolto il sistema Paese. Questo fa parte del nostro modo di fare, del nostro essere italiani, della nostra capacità di interagire da pari a pari con gli altri, senza alcun pregiudizio di sesso, di razza o di religione”.
“Da sempre pensiamo che la vera missione di un’impresa si completi soltanto quando la sua azione benefica si riversa anche sulle comunità – ha detto Luca Barilla durante l’incontro – Con questo bellissimo accordo si uniscono due forze italiane per dare una mano, anche fuori dai nostri confini, alle persone più in difficoltà senza alcuna distinzione”.
L’accordo triennale rappresenta una pietra miliare nella nuova e nutrita fase di sviluppo di collaborazioni trasversali tra le Forze Armate e le diverse realtà non militari del Paese, attraverso le quali si intendono condividere strumenti, materiali e il comune obiettivo di esportare, in contesti difficili e di emergenza, il nostro modo di essere italiani, che è quello di aiutare, pur nei limiti delle disponibilità, chi è più in difficoltà.

Carabiniere ucciso a Roma, pg Cassazione: confermare condanne

Carabiniere ucciso a Roma, pg Cassazione: confermare condanne

Mercoledì 15 marzo 2023 – 13:21

Carabiniere ucciso a Roma, pg Cassazione: confermare condanne

“Inconferenti i ricorsi è una doppia conforme”

Carabiniere ucciso a Roma, pg Cassazione: confermare condanne
Roma, 15 mar. (askanews) – Vanno confermate le condanne ai due giovani statunitensi ritenuti responsabili per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Queste le richieste del pg Maria Francesca Loy davanti ai giudici della I sezione penale della Cassazione. Il rappresentante della pubblica accusa ha sollecitato la inammissibilità del ricorso dei difensori di Lee Finnegan Elder e ed il rigetto di quello in favore di Gabriel Natale Hjorth. In appello Elder ha preso 24 anni ed il connazionale 22.
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Al via la stagione del gelato artigianale, un dolce da 2,7 mld fatturato

Al via la stagione del gelato artigianale, un dolce da 2,7 mld fatturatoMilano, 14 mar. (askanews) – E’ ufficialmente aperta la stagione 2023 del gelato artigianale. Parliamo di un prodotto della pasticceria che conta, solo in Europa, 9,8 miliardi di fatturato, 65mila punti vendita e 300 mila addetti. Numeri eloquenti anche quelli italiani, con un fatturato totale di 2,7 miliardi e un 20% dei consumi movimentati dai turisti stranieri.
Il calendario 2023 degli eventi e delle iniziative legati a quello che è uno dei prodotti gastronomici più amati di sempre, è fitto, come è emerso dalla conferenza stampa di presentazione a Roma, a partire dalla 35esima edizione di “Gelato a primavera” e dall’XI Giornata europea del gelato artigianale del 24 marzo oltre che dall’incontro, in programma nel tardo pomeriggio di oggi, tra i rappresentanti della filiera e le istituzioni.
A dare il via alle iniziative, Gelato a primavera, l’evento che ogni anno dal 1986 vede per un’intera settimana i gelatieri di tutta Italia offrire un gelato agli alunni delle scuole elementari e materne per promuovere, in una forma semplice, uno dei prodotti simbolo del made in Italy. Quest’anno, infatti, verranno coinvolte, dal 16 al 18 marzo, le istituzioni italiane, portando assaggi di gusti tipici delle tradizioni locali, e, dal 18 al 22 aprile, gli alunni delle scuole materne ed elementari che potranno ricevere un coupon per un gelato gratis presso le numerose gelaterie aderenti.
Anticipa il Gelato Day anche l’evento di presentazione dell’XI edizione della Giornata europea del gelato artigianale, a cura dell’Europarlamentare Simona Baldassarre, che si terrà il 22 marzo presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, e a cui seguiranno, nel pomeriggio, a Liege, la conferenza stampa dedicata al Gelato Day a cura dell’associazione di gelatieri ARAGF e la degustazione del gusto dell’anno: l’Apfelstrudel. Le celebrazioni proseguiranno a Venezia il 23 marzo con la premiazione delle storiche gelaterie venete.
Sarà proprio il gusto dell’anno scelto dall’Austria il protagonista assoluto del 24 marzo, XI Giornata europea del gelato artigianale: tutte le gelaterie aderenti in Italia e in Europa lo offriranno ai loro avventori, nella ricetta originale o in creative varianti. Tra queste ci saranno anche le eccellenze premiate dalla Guida Gelaterie d’Italia 2023 di Gambero Rosso, partner di questa undicesima edizione del Gelato Day.
E gli eventi per la Giornata Europea del Gelato Artigianale non si esauriranno il 24 marzo. Domenica 26 marzo, ad esempio, il Gelato Day arriva anche ad alta quota: a 2.475 metri per l’esattezza, immersi nel panorama innevato di Capanna Ra Valles, dove avrà luogo “Non è mai troppo freddo per un gelato!”, l’iniziativa nata dalla partnership della società Tofana Cortina Freccia nel Cielo con il Ristorante – Pizzeria Capanna Ra Valles con Regione Veneto e Gelato Veneto.
Il gelato sarà poi protagonista anche al cinema con un film che vede la partecipazione di Domenico Belmonte, presidente di Artglace, e che sarà proiettato nelle sale cinematografiche da fine marzo al 31 agosto 2023, per poi approdare sulle reti Mediaset, a partire dal mese di ottobre. Non solo: dal primo marzo al 31 ottobre, sono in programma corsi di informazione dedicati al processo produttivo del gelato artigianale, guidati, tra teoria e pratica, da una tecnologa alimentare, e a cura di maestri gelatieri di comprovata esperienza.
Il gelato artigianale sarà anche al centro dell’incontro tra i rappresentanti della filiera e le istituzioni in occasione della conferenza “L’importanza della filiera del gelato artigianale: come favorire il made in Italy a livello internazionale”. L’incontro evidenzierà quanto l’Italia sia a tutti gli effetti capofila nel mondo, grazie a gelatieri, aziende di ingredienti, macchinari, vetrine, arredamenti, scuole e fiere dedicate al gelato, e quali enormi potenzialità di sviluppo ci siano. La filiera, in particolare, indica alcune priorità per il comparto tra cui l’istituzione di un tavolo di filiera ministeriale dedicato al gelato artigianale, un maggiore investimento nella formazione con un’offerta di corsi ad hoc nell’ambito degli istituti alberghieri, supporto concreto per le attività di internazionalizzazione delle aziende, spesso di piccole dimensioni, e una strategia basata su accordi commerciali che consentano il libero scambio, la riduzione dei dazi e la semplificazione burocratica.

Al via su GreenMe la campagna “Ti meriti la Spagna Green”

Al via su GreenMe la campagna “Ti meriti la Spagna Green”Roma, 15 mar. (askanews) – GreenMe si conferma come modello di attribuzione di funzione valoriale e potenza comunicativa per la promozione del turismo sostenibile e amplia le sue collaborazioni con gli uffici del turismo: nasce a marzo 2023 la campagna di comunicazione tra il magazine online numero 1 in Italia su tematiche ambientali e l’Ufficio Spagnolo del Turismo. L’ufficio turistico della Spagna punta, infatti, tutto sul turismo gestito in maniera sostenibile e sceglie il magazine, tra i più longevi del settore di tutta Italia, per una nuova entusiasmante campagna di comunicazione.
È già online quello che si presenta come un lungo e stimolante percorso che vedrà articoli dedicati e un’ampia sezione sul portale greenMe.it, “Ti meriti la Spagna green”, in cui si potranno conoscere meravigliosi itinerari e interessanti approfondimenti sulle migliori pratiche messe in campo in tema di Smart Tourist Destinations e gestione del turismo in modo sostenibile.
E non solo: GreenMe, con la sua forte presenza social, 875mila follower di Facebook, 300mila follower Instagram e al traguardo del milione di like su TikTok, lancerà reel e post dedicati, forte della sua potenza e competenza comunicativa nel supportare i brand a relazionarsi con la nutrita e fidelizzata community. Il tutto sempre con una componente di intrattenimento, in grado di coinvolgere e incuriosire, creando contenuti social fortemente valoriali e di pubblica utilità.
“Siamo contenti di tornare a collaborare con la Spagna, che tanto sta facendo per promuovere un turismo sostenibile, e proporre una nuova idea di viaggio, con un approccio più etico e responsabile: un tema che da sempre riscontra grande interesse tra i nostri utenti” dichiara Daniele Feliziani, Responsabile progetti speciali di GreenMe.

Vinitaly: già iscritti oltre mille top buyer da 68 Paesi, +43% sul 2022

Vinitaly: già iscritti oltre mille top buyer da 68 Paesi, +43% sul 2022

Bricolo: “Risultato storico”. E quest’anno torna anche la Cina

Milano, 15 mar. (askanews) – Un Vinitaly internazionale che parla tutte le lingue del mondo e che si appresta a registrare, per la 55esima edizione a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, il record di top buyer selezionati e ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono oltre mille i “superacquirenti” esteri di vino italiano da 68 Paesi già accreditati: +43% rispetto al 2022, dagli Usa all0’Africa, dall’Asia, con il grande ritorno della Cina e Giappone, al Centro e Sud America fino al Vecchio Continente tutto rappresentato e alle Repubbliche eurasiatiche.
Un dato, questo, che incrementerà il totale del panel internazionale del business in fiera nei quattro giorni di manifestazione e che, secondo le proiezioni, dovrebbe superare il consuntivo 2022 di Vinitaly che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28% degli 88mila operatori totali arrivati a Verona, facendo registrare la più alta incidenza estera di sempre.
“Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy” ha commentato il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo, aggiungendo “un deciso cambio di passo, in termini di investimenti e organizzazione, fortemente voluto dalla nuova governance con l’obiettivo di accrescere la competitività di Vinitaly in Italia e nel mondo”.
Tra i 68 Paesi rappresentati a Vinitaly 55, spiccano per numero le delegazioni di operatori e importatori profilati da Stati Uniti e Canada, a pari merito con un contingente che supera complessivamente i 200 top buyer, con nuovi arrivi dalla grande distribuzione del Midwest e dai vertici della Nabi (National association of beverage importers, l’associazione degli importatori di vino negli Usa) e con ben undici referenti della Société des Alcools du Quèbec (Saq) e del Liquor control Board of Ontario (Lcbo), due dei più importanti Monopoli canadesi.
(segue)
“La strada per la crescita del settore è sempre di più l’export, come emergerà dal rapporto dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia che presenteremo a Roma il prossimo 22 marzo” ha spiegato l’ad di Veronafiere SpA, Maurizio Danese, parlando di “un export che negli ultimi 10 anni vede il vino tra i comparti del made in Italy a maggior tasso di crescita e una bilancia commerciale sempre più determinante per il sistema Italia”. “Per questo, Vinitaly 2023 accelera il percorso di rinnovamento del format che, a tendere, sarà sempre più smart e funzionale alle esigenze delle aziende e del settore stesso” ha proseguito, aggiungendo che “lo scenario competitivo fortemente mutato in questi ultimi due anni ci impone di efficientare le risorse economiche ed organizzative per sostenere il posizionamento delle cantine sui mercati”.
Grande attesa per il ritorno della Cina che, dopo i lockdown e i divieti prolungati, è pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente. Una selezione, quella realizzata dalla sede operativa di Veronafiere a Shangai unitamente agli uffici operativi della joint venture a Shenzen, che porterà a Vinitaly 130 responsabili acquisti tra cui i primi venti importatori nazionali per volume e valore come Cws, Interpocrom e Asc, i principali gruppi di primo livello dell’horeca, da Vino Bento a Wine Universe e Gruppo Bottega fino Lady Penguin e Vinehoo, le piattaforme di e-commerce più referenziate.
Con un quartiere al completo e a tutto business, Vinitaly 2023 procede anche verso il cambiamento del modello organizzativo. Vanno in questa direzione, le decisioni di una opening cerimony di Vinitaly in chiave smart (il 2 aprile alle 11) per non intralciare le agende delle oltre quattromila cantine in quartiere, ma anche quella di non inserire nel palinsesto degli appuntamenti istituzionali di Vinitaly la tradizionale cena di gala. Una scelta che segna un cambio di passo rispetto al passato e che vuole privilegiare eventi in linea con la missione business di Vinitaly. Per questo è stato ideata Vinitaly & The Night, la serata inclusiva per i buyer, espositori e le nuove generazioni di produttori presenti alla rassegna in programma martedì 4 aprile al palazzo della Gran Guardia (Verona, Piazza Bra) in modalità open dalle 20 alle 24.
Prosegue, inoltre, la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the City, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the City è organizzato da Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.
Ecco il dettaglio dei 68 Paesi di provenienza degli oltre mille top buyer selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere per l’edizione numero 55 di Vinitaly. Nord America: Usa e Canada. Asia (17): Armenia, Azerbaigian, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Georgia, Hong Kong, India, Indonesia, Kazakhistan, Kirghizistan, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam. Africa (9): Angola, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana, Kenia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Sud Africa. Centro-Sud America (12): Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Equador, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Venezuela. Europa (26 inclusa area Baltica, Balcani, Scandinavia e UK): Austria, Albania, Bulgaria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Inghilterra, Lituania, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.

“Vino rosso prima scelta per Millennial e Gen Z in Italia, UK, Usa”

“Vino rosso prima scelta per Millennial e Gen Z in Italia, UK, Usa”Milano, 15 mar. (askanews) – Il vino rosso è quello preferito da Millennial e Generazione Z di Italia, Inghilterra e Stati Uniti. E’ il dato saliente che emerge a sorpresa da una ricerca commissionata da Pasqua Vigneti e Cantine alla società internazionale Toluna, sugli stili di consumo e le attitudini dei giovani tra i 18 e i 43 anni dei tre mercati chiave dell’azienda. Dall’indagine esce il profilo di un consumatore sempre più consapevole e informato, che sceglie brand capaci di incarnare i suoi valori e di offrire un’esperienza unica, personalizzata e condivisibile.
Se convivialità e coinvolgimento emotivo sono determinanti nell’approccio al vino, dall’indagine risulta anche che l’aspetto della sostenibilità è centrale per decidere quale prodotto scegliere. “Queste generazioni cercano brand e produttori che parlino con il loro tono di voce, con il loro taglio e sono sempre più interessati a brand che strizzano l’occhio al loro modo di vivere, al loro ‘lifestyle’. Cercano vini salubri, che siano tracciabili, che abbiano una chiara origine, che abbiano trasparenza: vini che si allineino con i loro stili di vita sicuramente più salubre, con la loro dieta per esempio” ha spiegato ad askanews Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vigneti e Cantine, storica impresa vinicola veronese che da anni osserva i nuovi stili di consumo per costruire un dialogo con chi sceglie i loro vini.
Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti, donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese. Presentata alla conferenza stampa annuale della Cantina a Milano, dalla ricerca emergono altri spunti interessanti. “Le opinioni degli influencer non sono più rilevanti come lo erano fino a qualche anno fa” precisa l’ad dell’azienda, aggiungendo che “queste due generazioni preferiscono prendersi il tempo di informarsi, di andare a leggere e studiare, cercano degli endorsment da parte di critici e diciamo gruppi editoriali che abbiano autorevolezza, spalle larghe ed esperienza”.
Altra curiosità emersa dalla ricerca è che durante i momenti di socialità, il vino è ritenuto non solo un argomento di conversazione ma uno dei più interessanti. “Parlare di vino dà status, parlare di vino è cool” chiosa il manager, sottolineando che l”ultima sorpresa che esce da questa indagine internazionale è legata al mondo dell’arte, “un mondo che ci sta molto a cuore e che utilizziamo da ormai sette anni nei nostri piani editoriali e nella nostra comunicazione. Il mondo dell’arte soprattutto nelle sue espressioni più contemporanee e immersive è in alto nella lista delle priorità e degli interessi di queste generazioni – prosegue – e questo conferma la bontà della strategia che Pasqua sta portando avanti da tempo, con oltre venti collaborazioni con altrettanti talenti attraverso i quali stiamo cercando di veicolare i nostri valori e il nostro messaggio”.
Realtà consolidata del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale, Pasqua ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di 65,4 milioni di euro e quasi 13 milioni di bottiglie vendute, il 90 delle quali in 72 Paesi del mondo. Impegnata in una strategia di premiumizzazione, sostenuta da importanti investimenti sul valore del brand (tra il 7,5% e il 9% sul fatturato negli ultimi 7 anni), l’azienda sarà presente anche quest’anno al Vinitaly a Verona, dopo il passaggio a ProWein a Dusseldorf. “La nostra presenza sarà come non è mai stata prima: avremo un’edizione senza precedenti con un palinsesto ricchissimo sia di degustazioni che di eventi” annuncia Riccardo Pasqua, spiegando che “Radio24 porterà alcuni dei suoi programmi in diretta dal nostro stand e avremo una partership con ‘Wine Entusiast’, uno dei più influenti magazine di vino statunitense, con cui faremo un piccolo evento sociale e una masterclass guidata dal loro specialista del vino italiano”.
Ma l’evento clou sarà “Luna Somnium”, una maxi installazione progettata dallo studio d’arte “fuse” e ispirata al “Somnium” di Giovanni Keplero. “Sarà un’altra installazione immersiva, ‘site specific’: l’anno scorso era stata fatta in piazza Erbe, quest’anno torneremo invece alle Gallerie Mercatali, uno spazio post industriale di fronte alla fiera di Verona che ben si presta a questo genere di iniziative” racconta il ceo, sottolineando che “sarà un’installazione clamorosa dove cercheremo di intrappolare la luna dentro questo spazi pazzeschi, con l’intento, attraverso tasti emozionali e immersivi, di comunicare i valori della nostra azienda, della nostra famiglia che sono la creatività, l’innovazione, il non avere paura di sperimentare, il non avere paura di guardare le cose da un angolo diverso, valori che hanno caratterizzato tanti dei nostri vini e hanno caratterizzato la crescita della nostra organizzazione”.

Disturbi alimentari, Bambino Gesù: in 2 anni raddoppiati accessi al PS

Disturbi alimentari, Bambino Gesù: in 2 anni raddoppiati accessi al PS

Aumento dei ricoveri del 50%. 15 marzo Giornata del fiocchetto lilla

Roma, 14 mar. (askanews) – Sono raddoppiati negli ultimi due anni (2021-2022) gli accessi per disturbi del comportamento alimentare al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Aumentati di oltre il 50% anche i ricoveri, passati dai 180 casi pre-pandemia (2019) a quasi 300 casi nell’ultimo anno. Alla vigilia della giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, l’Ospedale della Santa Sede rende noti i dati preoccupanti di un fenomeno – i disturbi del comportamento alimentare (DCA) – che coinvolge in Italia circa 3 milioni di persone e rappresenta nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la seconda causa di morte per le ragazze nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni.
Nella mattina di domani, mercoledì 15 marzo, sarà presentato presso il Bambino Gesù il documentario “Vite Sottili” prodotto da Garbo Produzioni per Warner Bros. Discovery, che sarà trasmesso in prima tv su Real Time alle ore 22.40. Sempre il 15 marzo, a partire dalle ore 14.30, la diretta social sulla pagina Facebook dell’Ospedale sui disturbi del comportamento alimentare, con i medici del Bambino Gesù che potranno rispondere alle domande delle famiglie.
In Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, soffrono di disturbi del comportamento alimentare: il 90% sono donne, anche se sempre più numerosi sono gli uomini che manifestano questi sintomi e si rivolgono a strutture specializzate. L’esordio di questi disturbi è sempre più precoce. Negli ultimi anni si è infatti registrato un abbassamento dell’età fino agli 8/9 anni. Ciò è verosimilmente dovuto sia all’abbassamento dell’età puberale nelle bambine che al sempre più diffuso impiego dei social network che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili.
Per la loro complessità, si tratta di disturbi che richiedono la maggiore collaborazione possibile tra figure professionali con differenti specializzazioni (psichiatri, pediatri, psicologi, dietisti, specialisti in medicina interna etc.). Sia l’anoressia che la bulimia possono essere causa di complicanze mediche gravi se non trattate tempestivamente e adeguatamente. I disturbi alimentari nell’ambito delle patologie psichiatriche presentano il più alto indice di mortalità, in particolare, nel caso dell’anoressia nervosa il rischio di morte è 5-10 volte maggiore di quello di persone sane della stessa età e sesso. In Italia, bulimia e anoressia causano più di 4000 morti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i disturbi del comportamento alimentare costituiscono la seconda causa di morte per le ragazze nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni.
Negli ultimi 2 anni (2021-2022) gli accessi al pronto soccorso del Bambino Gesù legati ai disturbi del comportamento alimentare sono raddoppiati (+96,8%) rispetto al biennio precedente (2019-2020), passando da 463 a 911. I ricoveri ordinari sono invece passati dai 362 del 2019-2020 ai 565 del 2021-2022 (+56%). In aumento anche i day hospital che sono infine passati da 1.062 a 1320 (+24.3%). L’andamento è confermato anche dal confronto tra i dati del 2019 (l’ultimo prima del Covid) con quelli del 2022, in cui gli accessi al pronto sono passati da 214 a 443 (+107,1%), i ricoveri da 180 a 279 (+55%) e i day hospital da 607 a 669 (+10,2%). Un trend che conferma l’aumento del disagio giovanile durante gli anni della pandemia.
«Il lockdown prima e le restrizioni della socialità dopo hanno fatto da detonatore per un malessere che era spesso già presente, a volte in maniera meno manifesta a volte di più – spiega la dottoressa Valeria Zanna, responsabile di anoressia e disturbi alimentari del Bambino Gesù – il Covid e la quarantena sono stati sicuramente fattori di accelerazione, ma molte di queste ragazze e di questi ragazzi erano già allenati a mangiare di nascosto, a vomitare di nascosto, a vivere di nascosto».

Long Covid Day: mix Arginina e Vitamina C funziona in 8 pazienti su 10

Long Covid Day: mix Arginina e Vitamina C funziona in 8 pazienti su 10Roma, 14 mar. (askanews) – A tre anni di distanza dalla scoperta del Long Covid, dagli Stati Uniti si è diffuso un movimento social che unisce migliaia di pazienti in tutto il mondo e che oggi chiedono alle Nazioni Unite di ufficializzare l’istituzione del Long Covid Awareness Day, Giornata internazionale della consapevolezza sul Long Covid, da celebrare il 15 marzo. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione su questa “pandemia nella pandemia” che si stima riguardi globalmente ben 63 milioni di persone e che continua ad avere un impatto molto negativo sulla qualità della vita di un esercito di “ex-positivi”. I pazienti chiedono di non essere lasciati soli ad affrontare quella che ancora oggi è a tutti gli effetti una sindrome per molti aspetti misteriosa. Ma la scienza continua a lavorare alla ricerca di nuovi approcci per il Long Covid, contro il quale oggi non esistono terapie mirate.
E’ in questo contesto che si inserisce un nuovo studio multicentrico, pubblicato sulla rivista Pharmacological Research, che ha coinvolto 20 centri italiani, tra cui università ed ospedali, coordinato da un consorzio internazionale composto dall’Università Federico II di Napoli, l’Albert Einstein College of New York e il Cardiovascular Research Center di Ahalst (Belgio). Secondo questa ricerca il mix di Arginina e Vitamina C, dopo essersi rivelato efficace nel contrastare la perdita di forza muscolare nei pazienti post-Covid, ha dimostrato di migliorare in modo marcato anche altri sintomi legati al Long Covid, tra cui in particolare insonnia e disturbi gastrointestinali.
Nello studio sono stati coinvolti in totale 1.390 pazienti con Long Covid, intervistati in relazione ai sintomi manifestati e divisi in due gruppi: un primo che ha ricevuto una combinazione multivitaminica (tra cui Vitamina B, B1, B2, B6 e acido folico) e un secondo che ha ricevuto il mix di Arginina e Vitamina C liposomiale. “Dopo 30 giorni abbiamo osservato che nell’87% dei pazienti a cui è stato dato il mix di Arginina e Vitamina C, i disturbi gastrici erano assenti contro il 64% dei pazienti che invece ha ricevuto il composto multivitaminico – spiega Gaetano Santulli, tra i principali autori dello studio e professore di Cardiologia dell’Albert Einstein College di New York -. Allo stesso modo per l’insonnia il disturbo è risultato assente nell’80% dei pazienti trattati con il cocktail Arginina + Vitamina C, contro il 40% dei pazienti che ha ricevuto l’altro composto a base di Vitamina B”. “E’ ormai noto che il Long Covid determina disturbi neurologici, tra cui l’insonnia, e colpisce anche l’intestino con lo sviluppo di sintomi gastrointestinali persistenti, come nausea, diarrea e dolori addominali – spiega Bruno Trimarco, co-autore dello studio e professore emerito di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli -. Tra i possibili meccanismi coinvolti vi è l’alterazione della barriera ematoencefalica costituita da cellule endoteliali che può comportare una disregolazione del sistema neurovegetativo. Questa disfunzione altera il ritmo sonno-veglia con sviluppo dell’insonnia e implicazioni anche a livello gastrico-metabolico con l’insorgenza di nausea e crampi addominali”. “L’arginina è un amminoacido essenziale che ha molteplici funzioni nella reattività endoteliale in risposta all’esigenza dei diversi tessuti. Di conseguenza, ripristinare i valori di Arginina porta a un miglioramento significativo dei sintomi associati alla sindrome post-infezione”, concludono gli esperti.