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Dopo oltre 50 anni Vallanzasca può lasciare il carcere: sarà trasferito in casa di cura

Dopo oltre 50 anni Vallanzasca può lasciare il carcere: sarà trasferito in casa di curaMilano, 13 set. (askanews) – Dopo oltre 50 anni di carcere, Renato Vallazasca sarà trasferito in una casa di cura specializzata nell’assistenza dei malati di Alzheimer e di demenza senile. Lo ha stabilito il Tribunale di sorveglianza di Milano che hanno concesso il differimento pena detentiva in carcere allo storico boss della mala milanese degli anni Settanta. I giudici hanno in sostanza accolto la richiesta presentata nei giorni scorsi dai difensori di Vallanzasca per motivi di salute.


In particolare, spiega ad askanews l’avvocato Corrado Limentani che difende Vallanzasca insieme al collega Paolo Muzzi, all’ex capo della banda della Comasina – attalmente detenuto nel carcere di Bollate – sono stati assegnati gli arresti domiciliari da scontare in una struttura di Padova specializzata nel trattamento di persone con decadimento cognitivo. “Sono assolutamente soddisfatto – commenta il legale -. Finalmente Vallanzasca potrà curarsi in una struttura in grado di garantirgli tutta l’assistenza di cui ha bisogno. Il carcere, nonostante lo straordinario impegno messo in campo personale medico, non è organizzato per fornirgli assistenza adeguata”. Il trasferimento di Vallanzasca non sarà comunque immediato. “Bisogna prima effettuare tutta una serie di adempimenti burocratici e amministravi che richiederanno qualche giorno, al massimo un paio di settimane”, chiarisce ancora l’avvocato Limentani.


Vallanzasca, personaggio di spicco della mala milanese tra gli anni Settanta e Ottanta, ha accumulato condanne complessive pari a quattro ergastoli e oltre 290 anni di carcere. Nell’ottobre 2013 ottenne la semilibertà: in pratica, gli era stato concesso di lavorare durante il giorno ma con l’obbligo di rientrare in carcere per la notte. Il beneficio gli fu però revocato dopo che, nel giugno 2014, era stato arrestato per aver rubato due paia di boxer, due cesoie e del concime per piante in un supermercato di Milano. Un tentato furto (valore del bottino circa 70 euro) che portò a una nuova condanna per il cosiddetto “Bel Renè”: 10 mesi di carcere e 300 euro di multa.

Frontex: da gennaio -64% di arrivi irregolari di migranti sulla rotta del Mediterraneo

Frontex: da gennaio -64% di arrivi irregolari di migranti sulla rotta del MediterraneoRoma, 13 set. (askanews) – Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nei primi otto mesi di quest’anno (gennaio-agosto 2024) il numero di “attraversamenti irregolari” delle frontiere dell’Unione europea è diminuito del 39%, arrivando a 139.847: le maggiori diminuzioni degli attraversamenti irregolari sono state registrate ancora una volta sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale (ovvero in particolare verso l’Italia), rispettivamente con il -77% e il -64%.


In particolare, spiega Frontex, il Mediterraneo centrale ha registrato un calo del 64% degli attraversamenti irregolari delle frontiere (41.250 unità); anche i Balcani occidentali hanno continuato a registrare un forte calo (-77%); la frontiera terrestre orientale e la rotta africana occidentale hanno registrato gli aumenti più elevati, rispettivamente del 193% e del 123%; le tre principali nazionalità dei migranti arrivati quest’anno sono Siria, Mali, Afghanistan. Il calo nel Mediterraneo centrale è in gran parte dovuto alle misure preventive adottate dalle autorità tunisine, libiche e turche. Un altro fattore che potrebbe aver ridotto i flussi migratori irregolari su questa rotta sono gli accordi firmati dall’UE e dai singoli Stati membri con i principali Paesi di ultima partenza. Il Mediterraneo centrale rimane la rotta migratoria più attiva verso l’UE, ma è seguito da vicino dal Mediterraneo orientale, che ha registrato un aumento del 39%, passando a 37.163 persone.


Le reti criminali, ricorda Frontex nel suo report, sono altamente adattabili e cercano nuovi modi per massimizzare i loro profitti. Nel Mediterraneo orientale, con l’aumento della pressione migratoria dalla Turchia, i contrabbandieri utilizzano sempre più spesso motoscafi per raggiungere le isole greche, più difficili da individuare rispetto ai gommoni. Anche il numero di rilevamenti sulla rotta dei Balcani occidentali ha continuato a diminuire in modo significativo nei primi otto mesi di quest’anno, con un calo del 77% fino a poco più di 14.669 unità. La rotta dell’Africa occidentale ha continuato a registrare un numero di rilevamenti senza precedenti. Alla fine di agosto, il numero totale di arrivi nelle Isole Canarie era superiore a 25 500, con un aumento del 123% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le frontiere terrestri orientali hanno continuato a registrare un numero elevato di arrivi quest’anno, con un aumento del 193% per raggiungere circa 11 270 unità. Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti nei primi otto mesi del 2024 è aumentato del 13%, raggiungendo i 41.078.

Milano, tre giovani morti nell’incendio di un emporio di articoli cinesi

Milano, tre giovani morti nell’incendio di un emporio di articoli cinesiMilano, 13 set. (askanews) – È di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni e un’altra giovane di 24 anni.


Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del comando di Milano dei vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino. Indagano carabinieri e polizia scientifica per capire le dinamiche del tragico evento. Sul posto anche 118 e polizia locale.

Incidente tra un treno merci e un treno passeggeri a Milano: un ferito, ritardi sulla linea

Incidente tra un treno merci e un treno passeggeri a Milano: un ferito, ritardi sulla lineaRoma, 13 set. (askanews) – Incidente tra un treno passeggeri e un treno merci questa mattina a Milano, in via Pallanza, all’incrocio con viale Fulvio Testi. La dinamica è da chiarire ma dalle prime ricostruzioni il treno merci sarebbe deragliato dopo che si sarebbe improvvisamente sganciato un container, finito poi sui binari contro il treno passeggeri. Una persona è rimasta ferita, si tratterebbe del macchinista.


Sul posto i vigili del fuoco con sei squadre, per mettere in sicurezza l’area e i passeggeri sui convogli. “Circolazione ferroviaria rallentata da stamattina nel nodo di Milano per lo svio di un treno merci di un’impresa ferroviaria esterna al Gruppo Ferrovie dello Stato”. Lo fa sapere la stessa Fs in una nota: “La dinamica è in corso di accertamento. I treni da e per Torino e Domossola percorrono linee alternative”, il che ha causato ritardi e rallentamenti. Intanto “prosegue l’intervento dei tecnici”, ma a causa dell’incidente, “i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono essere instradati sul percorso alternativo e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 90 minuti e subire cancellazioni o limitazioni di percorso”. Mentre “i treni regionali della linea Torino – Milano subiscono limitazioni di percorso, hanno origine e terminano la corsa a Milano Porta Garibaldi”.


Il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta seguendo con attenzione le conseguenze dello svio tra un treno e un container nel nodo di Milano, avvenuto questa mattina. Al momento sono rilevati rallentamenti con particolare riferimento ai convogli da e per Torino e Domodossola. Lo fa sapere il Mit. (foto di archivio)

Maltempo, allerta gialla per 13 regioni

Maltempo, allerta gialla per 13 regioniMilano, 12 set. (askanews) – Venerdì 13 settembre, Allerta gialla per maltempo, domani, sul territorio della Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e su settori di Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Sicilia. A comunicarlo è il Dipartimento della Protezione Civile che, sulla base delle previsioni disponibili, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.


L’avviso prevede dalla serata di oggi, giovedì 12 settembre, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, in particolare sui settori tirrenici delle quattro regioni. Dalla prime ore di domani, venerdì 13 settembre, previste precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, in particolare lungo le aree costiere. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. L’avviso prevede inoltre dalla serata di oggi, giovedì 12 settembre, venti di burrasca nord-occidentali sulla Sardegna, in successiva estensione a Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con mareggiate sulle coste esposte. Dalle prime ore di domani, venerdì 13 settembre, si prevedono venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su Liguria, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige, con raffiche di favonio nelle valli, nonché sui settori adriatici di Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con mareggiate sulle coste esposte.

Il Papa a Singapore: non siano le grandi opere ad inorgoglire l’uomo

Il Papa a Singapore: non siano le grandi opere ad inorgoglire l’uomoCittà del Vaticano, 12 set. (askanews) – Dopo aver ringraziato “il Signore per la Chiesa di Singapore, pure ricca di doni, vivace, in crescita e in dialogo costruttivo con le varie altre Confessioni e Religioni con cui condivide questa terra meravigliosa”, Francesco ha invitato tutti a non inorgoglirsi per le sole opere fatte da mani d’uomo, né per una finanza prospera o una economia in espansione ma di puntare sempre sull’amore e sull’attenzione al fratello, soprattutto se povero. Un richiamo non “ingenuo” ma fondato su ciò che conta veramente e sta alla base di ogni successo. Tra grattaceli sfavillanti e opere maestose, quelle della città-stato di Singapore, il Papa ha celebrato messa nel “Singapore Sports Hub”, lo stadio della città con decine di migliaia di fedeli nella penultima giornata del suo lungo viaggio apostolico, il 45.mo del pontificato, che lo ha portato lontano da Roma per ben 13 giorni.


Francesco non è rimasto indifferente alle opere costruite nella grande città del sud-est asiatico e nella sua omelia ha voluto prendere spunto “dalla bellezza di questa città, e dalle grandi e ardite architetture che contribuiscono a renderla così famosa e affascinante, cominciando – ha detto davanti ai fedeli – dall’impressionante complesso del National Stadium, in cui ci troviamo. E vorrei farlo – ha subito aggiunto – ricordando che, in ultima analisi, anche all’origine di queste imponenti costruzioni, come di ogni altra impresa che lasci un segno positivo in questo mondo, non ci sono, come molti pensano, prima di tutto i soldi, né la tecnica e nemmeno l’ingegneria – tutti mezzi utili -, ma l’amore” che “edifica”. “Forse qualcuno potrebbe pensare che questa sia un’affermazione ingenua, ma se ci riflettiamo bene non è così”, ha voluto subito precisare Papa Francesco nella sua omelia, perchè “non c’è opera buona dietro cui non ci siano delle persone magari geniali, forti, ricche, creative, ma pur sempre donne e uomini fragili, come noi, per i quali senza amore non c’è vita, né slancio, né motivo per agire, né forza per costruire”. “Se qualcosa di buono c’è e rimane in questo mondo, è solo perché, in infinite e varie circostanze, l’amore ha prevalso sull’odio, la solidarietà sull’indifferenza, la generosità sull’egoismo”, ha detto ancora Francesco. “Nulla di duraturo nasce e cresce senza amore”, ha voluto ancora sottolineare Francesco, aggiungendo che “a volte la grandezza e l’imponenza dei nostri progetti possono farcelo dimenticare, illudendoci di potere, da soli, essere gli autori di noi stessi, della nostra ricchezza, del nostro benessere, della nostra felicità, ma la vita alla fine – ha detto – ci riporta ad un’unica realtà: senza amore non siamo nulla”. Un amore, ha quindi concluso Francesco, che deve essere “caratterizzato da un profondo rispetto per tutti gli uomini, a prescindere dalla loro razza, dal loro credo o da qualunque cosa li renda diversi da noi”.

Water scarcity: a Roma incontro istituzioni, organizzazioni e imprese

Water scarcity: a Roma incontro istituzioni, organizzazioni e impreseRoma, 12 set. (askanews) – Sistemi eco-digitali e tecnologie innovative, tecniche rigenerative in agricoltura, intelligenza artificiale, modelli matematici e di cloud computing si stanno rivelando i migliori strumenti per garantire la gestione sostenibile e resiliente della risorsa “acqua”. Le informazioni elaborate dai presidi tecnologici consentono infatti di generare previsioni dei modelli idrologici degli invasi, sia in termini di scarsità idrica che di rischi ad alta intensità, come inondazioni o dissesto idrogeologico, potenziando i sistemi di allerta precoce e migliorando i tempi di risposta alle emergenze. Altre sfide ambientali e sociali riguardano nuovi approcci digitali e sistemici all’agricoltura rigenerativa, in grado di ottimizzare soluzioni efficaci di adattamento alla crisi climatica valorizzando l’impronta idrica nelle colture. Altri fattori chiave sono rappresentati dalle avanzate applicazioni di algoritmi, AI, IoT grazie ai quali è possibile attuare una via sostenibile, improntata al risparmio idrico in infrastrutture e reti.


Un potenziale che può supportare la programmazione dei Piani di gestione dei Distretti idrografici italiani, favorendo la transizione digitale degli strumenti operativi e gestionali attraverso i quali attuare politiche coerenti e sostenibili di tutela delle acque. Questo il focus del convegno “Water scarcity e la sfida dei Piani di gestione dei Distretti idrografici nazionali. Digitalizzazione dei processi, AI e modelli matematici a supporto della gestione delle risorse idriche” che si è svolto ieri, mercoledì 11 settembre, alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, e in diretta streaming su Radio Radicale, promosso dalla Fondazione UniVerde con la collaborazione di UNESCO Chair on “Water Resources Management and Culture” e con il patrocinio di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, che dal 2018 rinnova la partnership con la Fondazione UniVerde per la realizzazione, sostenuta da partner virtuosi, della traduzione ufficiale in italiano dei Rapporti mondiali delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche. Un’iniziativa di altissimo valore che ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. L’evento è stato organizzato con la main partnership di Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, con Bayer in qualità di event partner e con partner AWS. Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus.


Il convegno è stato aperto dal saluto di benvenuto e di indirizzo di Filippo Scerra (Questore della Camera dei Deputati): “Parlare di siccità è quanto mai importante perché è un tema che ha implicazioni enormi sulla vita dei cittadini in tutto il nostro Paese. Implicazioni di natura economica e sociale. Un tema legato chiaramente al cambiamento climatico ma rispetto a cui le istituzioni locali e nazionali devono intervenire. Servono investimenti importanti e lungimiranti, e serve affrontare il tema nel dibattito pubblico senza fare negazionismo climatico”. Hanno fatto seguito gli interventi introduttivi di: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde): “Avvalersi di soluzioni tecnologiche eco-digitali è un aspetto fondamentale per affrontare i fenomeni della siccità, della scarsità d’acqua, alluvioni ed eventi estremi; gli effetti visibili della crisi climatica. Le best pratiche presentate oggi dimostrano che esistono sistemi intelligenti che ricoprono un ruolo fondamentale nella previsione delle carenze e nell’adattamento alle crisi idriche, tecniche innovative capaci di aiutare le colture a prosperare in condizioni climatiche più difficili, soluzioni di cloud computing per ottimizzare l’efficienza idrica nelle infrastrutture di raccolta dati. Anche nell’uso razionale della risorsa, con il digitale è possibile una misurazione costante, reale e forme di incentivazione come i certificati blu per il risparmio idrico possono diventare un ulteriore e indispensabile strumento di efficientamento”.


Lucio Ubertini (Titolare Cattedra UNESCO Gestione delle risorse idriche e Cultura presso l’Università per Stranieri di Perugia e il Centro H2CU Sapienza Università di Roma): “L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo con cui amministratori e tecnici interagiscono con gli stakeholders. Questa grande innovazione, frutto della ricerca scientifica applicata a metodi e strumenti sempre più performanti, ha una grande valenza anche sulla scienza dell’acqua e sul governo delle risorse idriche. Le interazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, affrontate in un’ottica transdisciplinare, possono meglio analizzare i problemi cruciali posti a capo del governo e dall’amministrazione del patrimonio delle acque, sia attuali che soprattutto in un prossimo futuro animato da profonde incertezze legate al clima”. Tre le best practice presentate al convegno da:


Antonio Amati (Direttore Generale Divisione IT, Almaviva): “Il Gruppo Almaviva ha sviluppato un ecosistema digitale avanzato per il monitoraggio e la governance dell’acqua, che fornisce strumenti innovativi per il controllo delle dighe e del dissesto idrogeologico. Grazie a sensori multiparametrici e strumentazioni meteo correlati a banche dati pubbliche, è possibile formulare previsioni sui rischi individuando zone di accumulo, frane, cedimenti di argini e onde di piena. La nostra soluzione per la water scarcity consente la simulazione di nuovi invasi e di scenari critici, permettendo costantemente il bilanciamento tra domanda e offerta idrica, ottimizzando il consumo, evitando sprechi, aumentando efficacia e sicurezza”. Patrick Gerlich (Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia/Grecia): “L’impegno di Bayer sull’acqua si inserisce nel suo ampio programma di sostenibilità, volto a focalizzare l’attenzione alla gestione responsabile delle risorse idriche, sia nelle pratiche agricole sia nelle attività industriali. In campo agricolo, l’azienda promuove tecniche di agricoltura rigenerativa che hanno come obiettivo non solo la produttività sostenibile, ma anche la salute del suolo e una migliore gestione della risorsa acqua. Inoltre, Bayer è impegnata a contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU tramite progetti di partnership per migliorare l’accesso all’acqua, soprattutto nelle aree più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico”. Marco Saccoccio (Senior Account Executive, Amazon Web Services): “Affrontare la scarsità di acqua è una delle maggiori sfide per uno sviluppo sostenibile. Il Cloud AWS, con soluzioni di machine learning, AI e GenAI può ottimizzare la gestione delle infrastrutture idriche, prevedere condizioni meteorologiche, essendo in grado di elaborare enormi quantità di dati provenienti da sensori, satelliti, droni, robotica e altre fonti. La digitalizzazione delle reti idriche attraverso l’IoT, l’AI, GenAI e l’analisi dei dati attraverso l’utilizzo di modelli matematici complessi rappresenta un passo cruciale per combattere la scarsità idrica e promuovere pratiche sostenibili”. Vannia Gava (Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica) nel keynote speech ha evidenziato: “La gestione della scarsità d’acqua è una sfida collettiva che ci vede tutti coinvolti, dalla più alta istituzione al singolo cittadino. In Italia stiamo intervenendo sul piano normativo, degli investimenti e della pianificazione strutturata, grazie anche all’importante lavoro svolto dalle Autorità di Bacino, oggi supportate dagli Osservatori permanenti, la cui azione abbiamo rafforzato con il Dl Siccità. Ma siamo attivi anche sui tavoli internazionali. Qui il Mase ha assunto il ruolo di promotore di iniziative coordinate con gli altri Stati per ricercare soluzioni condivise, come dimostra la Water Coalition, nata in seno al G7 Ambiente, che testimonia l’impegno del governo a livello globale sul tema. Occorre ragionare in termini di innovazione e di risorse adeguate”. Per Chiara Braga (Presidente del Gruppo parlamentare PD – Italia Democratica e Progressista della Camera dei Deputati): “La questione acqua è stata spesso sottovalutata. Ma la crisi climatica impone oggi azioni concrete e rapide, specie su tre aspetti. Il primo rappresenta la garanzia dell’acqua come bene pubblico, accessibile a tutti; col giusto prezzo specie per i più fragili. Il secondo tema è quello dell’investimento nell’acqua, ossia ammodernare un sistema idrico purtroppo tra i meno efficienti in Europa; specialmente se pensiamo al suo trasporto e ai sistemi di depurazione. Il terzo è una questione di sistema: agire sui sistemi produttivi e sui costumi sociali per avere un impatto virtuoso sullo spreco idrico. Dalle filiere agricole, alle produzioni industriali, sino al lavaggio dei denti a casa chiudendo il rubinetto. L’acqua potabile non è più un bene a disposizione di tutti e senza esaurimento”. Con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews), al panel “La pianificazione e la programmazione della risorsa idrica nei Piani di gestione dei Distretti idrografici nazionali” sono intervenuti i Segretari Generali dei Distretti idrografici d’Italia: Costantino Azzena (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino e Direttore Generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna); Alessandro Bratti (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po); Marco Casini (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale); Gaia Checcucci (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale); Marina Colaizzi (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali); Vera Corbelli (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale). Il coro degli interventi, aperti dalle presentazioni delle misure previste per la programmazione della risorsa idrica e la sua governance, è stato unanime sull’opportunità di adottare tecnologie eco-digitali alimentate dall’intelligenza artificiale a supporto dei Piani di gestione. Nell’era della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale, le infrastrutture idriche si trovano oggi ad affrontare una sfida trasformativa. Grazie alla capacità di rilevare un’ampia gamma di parametri, analizzare dati accurati e fornire avvisi tempestivi, questi dispositivi innovativi possono contribuire a una pianificazione più efficiente delle risorse idriche, migliorare l’ottimizzazione delle reti di distribuzione e la reattività agli estremi idrologici, offrendo un più alto livello di efficienza e configurandosi come strumenti chiave per la definizione di decisioni strategiche. Al panel “La programmazione delle risorse idriche nell’agenda istituzionale” è inoltre intervenuta Laura D’Aprile (Capo Dipartimento sviluppo sostenibile, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica). L’evento si è caratterizzato come un’importante opportunità di riflessione sulle sfide presenti e future per contrastare il fenomeno della scarsità idrica, ma anche di confronto per creare nuove sinergie. In un’epoca così caratterizzata da una crescente variabilità del ciclo idrologico, previsioni accurate sono essenziali per salvaguardare vite umane, ambiente e paesaggio, coltivazioni e infrastrutture. Sfruttando il potenziale delle tecnologie eco-digitali e dell’intelligenza artificiale, si potranno colmare queste lacune critiche anche in ottica di pianificazione dei Piani di gestione dei Distretti idrografici italiani. Grazie alla presenza di importanti Istituzioni nazionali, oltre a players e stakeholders, l’incontro ha inteso promuovere, tra i suoi principali obiettivi, una collaborazione “di sistema” per porre le basi di sistemi resilienti e politiche di pianificazione a tutela dei territori e delle comunità più vulnerabili.

In arrivo un ciclone polare sull’Italia, crollo temperature e piogge

In arrivo un ciclone polare sull’Italia, crollo temperature e pioggeRoma, 12 set. (askanews) – In arrivo ciclone associato ad aria polare marittima, addirittura con lontane estrazioni artiche. Ma l’Artico non è particolarmente freddo in questi giorni dell’anno, anzi lassù nel lontano Nord si registrano localmente temperature ben sopra lo zero. Lo conferma Andrea Garbinato, responsabile della redazione de iLMeteo.it.


In pratica, arriverà una colata di aria anche artica, ma ovviamente non porterà condizioni da orsi polari o da renne delle Svalbard norvegesi. Avremo comunque un brusco raffreddamento con forti anomalie termiche negative per il mese di Settembre. Nelle prossime ore – prosegue – vivremo, dunque, un generale calo delle temperature durante una fase acuta di maltempo che colpirà dapprima Nord Est, Liguria di Levante e Toscana con correnti sud-occidentali impetuose e perturbate. Troveremo nubifragi in particolare sul Friuli Venezia Giulia, sul Triveneto in generale e anche sulla Lombardia orientale, con accumuli significativi anche sull’Appennino settentrionale. Dal pomeriggio-sera il maltempo colpirà poi in modo intenso con violenti rovesci pure Lazio, Campania e Sicilia occidentale.


I venti saranno burrascosi di Libeccio sulla Sardegna settentrionale, in Liguria e sulla Toscana, lungo l’Appennino centro-settentrionale, campano e lucano, con raffiche di caduta sul versante adriatico romagnolo e centrale e sulla Puglia. Insomma tanta pioggia, tanto vento e anche la neve sulle Alpi che farà capolino sulle vette oltre i 1500 metri. Venerdì 13 avremo il picco del calo termico, – prosegue iLMeteo.it – con il termometro in forte discesa anche al Sud: le precipitazioni colpiranno soprattutto il Medio Adriatico (Marche, Abruzzo e Molise) e le regioni meridionali, mentre ci saranno ampie schiarite al Nord e sulla fascia centrale tirrenica. Soffieranno ancora venti forti su gran parte dell’Italia con le raffiche più intense sulle Isole Maggiori.


Nel weekend si prevede un miglioramento del tempo con molto più sole, ma non sulla fascia adriatica e tra Sicilia e Calabria: qui ritroveremo ancora rovesci, temporali e vento forte. Sarà pieno Autunno.

Papa: quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza, non dimenticare i poveri

Papa: quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza, non dimenticare i poveriCittà del Vaticano, 12 set. (askanews) – “Quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza” ma occorre sempre non dimenticare i poveri e adottare politiche inclusive. A sottolinearlo, davanti alle autorità politiche e alle realtà sociali del paese, è stato Papa Francesco nell’incontro all’University of Singapore.


Francesco ha ricordato che “da umili origini, questa Nazione ha raggiunto un alto livello di sviluppo, dimostrando che esso è frutto di decisioni razionali e non del caso: è il risultato di un costante impegno nel portare a termine progetti e iniziative ben ponderate e in sintonia con le caratteristiche specifiche del luogo”. “È importante inoltre che Singapore non solo abbia prosperato economicamente, ma che si sia sforzata di costruire una società nella quale la giustizia sociale e il bene comune sono tenuti in grande considerazione. – ha poi proseguito Francesco – Penso in particolare alla vostra dedizione nel migliorare le condizioni di vita dei cittadini attraverso politiche abitative pubbliche, un’istruzione di alta qualità e un sistema sanitario efficiente”. “Auspico che questi sforzi – è stato il suo richiamo – continuino fino a coinvolgere pienamente tutti gli abitanti di Singapore”.


In questo senso ha voluto richiamare l’attenzione sul “rischio che un certo pragmatismo e una certa esaltazione del merito comportano, vale a dire la conseguenza non intenzionale di legittimare l’esclusione di coloro che si trovano ai margini dei benefici del progresso”. “Su questo fronte, riconosco e lodo le varie politiche e iniziative messe in atto per sostenere i più deboli, e auspico – ha concluso il Papa nel suo discorso – che venga prestata particolare attenzione ai poveri, agli anziani – le cui fatiche hanno gettato le fondamenta per la Singapore che conosciamo oggi – e per tutelare la dignità dei lavoratori migranti, che molto contribuiscono alla costruzione della società, e ai quali occorre garantire un salario equo”.

Economia circolare, nuovi modelli attraverso la simbiosi industriale

Economia circolare, nuovi modelli attraverso la simbiosi industrialeRoma, 11 set. (askanews) – Da residuo industriale a risorsa preziosa: all’interno del sito produttivo di Ontex Manufacturing Italy, in collaborazione con Omnisyst, la polvere di cellulosa, un residuo generato dalla produzione di pannolini precedentemente gestito tramite il recupero energetico con costi associati, viene ora valorizzata come sottoprodotto. Il primo carico di cellulosa è già stato destinato alla lombricoltura nelle scorse settimane, dove verrà convertito in fertilizzante naturale per colture biologiche. Questo processo ha eliminato i costi di gestione come rifiuto e massimizzato il riutilizzo delle risorse.


Nell’ambito del Green Deal Europeo, che punta alla neutralità climatica entro il 2050, questo progetto innovativo applica i principi della simbiosi industriale, un modello di collaborazione tra aziende in cui il residuo di una produzione diventa una materia prima per un’altra. Sempre più industrie stanno adottando i modelli dell’economia circolare per gestire i propri residui di produzione, una scelta che genera valore economico, ambientale e reputazionale. Protagonista di questa iniziativa è la sede italiana di Ontex, a Ortona. L’azienda con casa madre in Belgio è leader nel settore dei prodotti per l’igiene personale, con impianti produttivi in tutto il mondo e produce una vasta gamma di articoli, inclusi pannolini per bambini, prodotti per l’igiene femminile e pannoloni per adulti.


A questo proposito, Elise Barbé, Group Sustainability Manager di Ontex, afferma: “In Ontex ci impegniamo a introdurre la sostenibilità in ogni prodotto che sviluppiamo. Essendo un’azienda produttrice, generiamo anche rifiuti, ma la nostra strategia si basa su tre fasi principali: evitare la creazione di scarti in fase di produzione, riutilizzare i residui e riciclare la parte residua. Questo progetto rappresenta un’iniziativa straordinaria per il riutilizzo degli scarti, che sosteniamo pienamente”.


Omnisyst, azienda con trent’anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris, utilizza tecnologie avanzate per monitorare e ottimizzare i processi di gestione dei residui industriali. Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst, dichiara:


“Questo progetto esemplifica come le aziende possano integrare pratiche sostenibili nei loro processi produttivi, creando valore aggiunto dai loro residui e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale”. Il progetto di lombricoltura, sviluppato dall’azienda agricola La Terra di Gaia per il primo carico, prevede l’utilizzo di lombrichi per trasformare la polvere di cellulosa in humus di alta qualità, un fertilizzante biologico. Il sottoprodotto viene prima posto all’interno della serra e poi miscelato con una deiezione di asino nella lettiera, dove i lombrichi si nutriranno del composto, trasformandolo in humus di lombrico. Antonio Cafagna, District Manager di Omnisyst, aggiunge: “I vantaggi per Ontex sono molteplici. In passato, gestivamo già gli scarti in maniera sostenibile attraverso il recupero energetico, ma affrontavamo comunque dei costi. Grazie a questo nuovo approccio basato sulla simbiosi industriale, siamo riusciti non solo ad annullare i costi di recupero, ma soprattutto a trasformare un residuo in un sottoprodotto prezioso per altre produzioni. Questo ci permette di portare ulteriori benefici all’ambiente, promuovendo un modello di economia circolare che valorizza ogni risorsa”. Negli ultimi sei anni, Ontex si è affidata a Omnisyst per la gestione dei residui di produzione, ottenendo risultati significativi in termini ambientali, operativi ed economici. Grazie a questa collaborazione, l’azienda ha raggiunto il 100% di recupero degli scarti, ha digitalizzato completamente la gestione dei rifiuti, ha ridotto il numero di viaggi per ogni codice EER, ha migliorato la differenziazione degli imballaggi misti e ha neutralizzato il totale delle emissioni di CO? derivanti dal trasporto rifiuti. Questi risultati testimoniano l’impegno di Ontex verso una produzione sempre più sostenibile.