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Ambiente, ENEA: nelle Marche modello pilota di simbiosi industriale

Ambiente, ENEA: nelle Marche modello pilota di simbiosi industrialeRoma, 14 mar. (askanews) – Un modello pilota per trasformare gli scarti di un’azienda in nuove risorse da riutilizzare o cedere per altre produzioni nella regione Marche, oltre 30 aziende riunite, circa 200 risorse condivise e quasi 90 potenziali sinergie tra domanda e offerta. Sono alcuni dei risultati del progetto MARLIC, finanziato con 11,4 milioni di euro dalla Regione Marche, al quale partecipa ENEA con 20 fra università, enti di ricerca e aziende del territorio, tra cui Cnr, Fondazione Cluster Marche e HP Composites (coordinatore).
Nell’ambito del progetto il Laboratorio ENEA di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – ha sviluppato un modello pilota di simbiosi industriale per indagare potenziali sinergie tra aziende del territorio e valorizzare scarti industriali e risorse in eccedenza di varia natura (scarti materici, cascami energetici, servizi, competenze, capacità e logistica).
In questo contesto ENEA ha gestito un tavolo di lavoro con 31 aziende di diversi settori produttivi (agroalimentare, tessile, calzaturiero, fabbricazione di materie plastiche, chimico, recupero e preparazione al riciclaggio dei rifiuti, edile) che hanno condiviso 199 risorse e individuato 86 potenziali sinergie tra domanda ed offerta (pelle, cartone e plastica/gomma, ecc..).
ENEA è stata impegnata anche nell’individuazione di competenze tecniche e tecnologiche e dei ruoli sul territorio per la promozione di un nuovo modello organizzativo, in collaborazione con Camera di Commercio delle Marche, Università di Camerino e Confindustria Macerata.
Le fasi successive saranno svolte da ENEA in stretta collaborazione con le aziende che hanno partecipato ai lavori al fine di analizzare gli scenari simbiotici di tre macroflussi di risorse più rilevanti sia da un punto di vista ambientale che economico emersi durante il tavolo di lavoro.

Minore alla guida forza posto di blocco carabinieri nel casertano

Minore alla guida forza posto di blocco carabinieri nel casertanoRoma, 14 mar. (askanews) – Un sedicenne, alla guida di un auto, ha forzato un posto di blocco dei carabinieri a Orta di Atella, in provincia di Caserta. Il giovane è stato poi intercettato dai militari dell’Arma dopo un inseguimento che si è protratto fino fino al centro di Frattaminore, in provincia di Napoli. Una volta bloccato, durante la perquisizione dell’auto i militari hanno scoperto che il sedicenne aveva con sè un coltello a serramanico e una mazza da baseball in legno.
Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere oltre alle numerose infrazioni al codice della strada, quali circolazione senza essere in possesso della patente di guida, circolazione con veicolo privo della copertura assicurativa obbligatoria e incauto affidamento del veicolo. L’autovettura è stata sottoposta a sequestro e fermo amministrativo.

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancherai

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancheraiRoma, 14 mar. (askanews) – TicketOne esprime il profondo cordoglio di tutta la società e vicinanza alla famiglia di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica e fondatore di Duemila Grandi Eventi, morto a Genova perché investito da una moto.
Stefano Lionetti, Amministratore Delegato di TicketOne, ha espresso “profondo dolore per la prematura scomparsa di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica. Ci uniamo al cordoglio di tutto il mondo della musica per la perdita di un grande uomo, amico e collega. La forza della creatività e il coraggio di Vincenzo hanno reso possibili nel nostro Paese alcuni dei live più memorabili di artisti della scena mondiale, ma soprattutto hanno contribuito allo sviluppo del settore nel senso più ampio e più importante. Vincenzo non ha mai smesso di sottolineare l’importanza della musica come base culturale comune che lega e unisce le persone anche in una società ampia e complicata come quella moderna. Ci mancherai”.

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a Doha

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a DohaRoma, 14 mar. (askanews) – Fino al 21 marzo, a Doha, è in scena il XII Qatar International Food Festival (QIFF) con migliaia di visitatori nella nuova Lusail Al Sa’ad Plaza, la via diventata simbolo dei festeggiamenti per la finale della FIFA World Cup 2022.
Il QIFF è il più grande e il più lungo festival dedicato al food e al drink in Qatar. Dai fuochi d’artificio all’intrattenimento per le famiglie, fino alle masterclass degli chef al teatro della cucina di Qatar Airways, il festival offre attrattive per tutte le età. I visitatori potranno assaporare la cucina tradizionale da 100 stand provenienti da tutto il mondo, dal locale shawarma ai tacos messicani, al pane di riso liberiano. Grande attenzione verrà riservata anche agli avanzi di cibo, che verranno raccolti quotidianamente e ridistribuiti da Qatar Charity, partner del festival.
Il Chief Operating Officer di Qatar Tourism, Berthold Trenkel, ha affermato: “Il Qatar International Food Festival è una celebrazione del melting pot unico e variegato del nostro Paese, una manifestazione che per oltre un decennio ha dato visibilità al prospero palcoscenico culinario del Qatar. Il panorama gastronomico qatariota è incredibilmente vivace, grazie alla recente apertura di numerosi ristoranti di altissimo livello, e siamo lieti di mettere in mostra tutta la nostra offerta ai visitatori provenienti da tutto il mondo”.
Ogni giorno al QIFF 2023 verranno organizzate attività per tutta la famiglia. Per l’intera durata del festival sono previsti spettacoli itineranti e uno spettacolo pirotecnico notturno. Gli ospiti possono persino indossare i pattini in una pista di pattinaggio su ghiaccio appositamente realizzata.
Le postazioni di cucina live ospitano alcuni degli chef più dinamici e rispettati del mondo, e gli amanti della gastronomia possono partecipare a masterclass interattive a pagamento in cui affinare le proprie competenze a fianco dei migliori professionisti del settore. Tra i celebrity chef presenti figurano Rachel Allen dall’Irlanda, Dario Cecchini dall’Italia, Sara Assi dal Libano, Aisha Al Tamimi dal Qatar e lo chef Wan dalla Malesia.
Gli ospiti del QIFF hanno a propria disposizione una gamma di opzioni culinarie insolite, tra cui Le Petit Chef, un’esperienza di ristorazione interattiva che sfrutta la mappatura 3D, in collaborazione con The Ritz Carlton, Doha. Sarà inoltre l’occasione nel ritrovare i numerosissimi i food truck con specialità gastronomiche da tutto il mondo. Dalle spezie arabe, al saporito Kare Kare filippino, tra i vari chioschi ambulanti gli ospiti troveranno il proprio peccato di gola.
Quest’anno al QIFF ci sarà un’area dedicata all’Indonesia e alle sue spezie, per festeggiare l’Anno della Cultura Qatar-Indonesia 2023; all’evento sarà inoltre allestita una tenda tradizionale del Qatar per assaggiare le prelibatezze locali. Un’intera sezione del festival sarà dedicata alla cucina vegana e ad altre soluzioni alimentari alternative. Inoltre, per celebrare l’imminente International Horticultural Expo 2023 Qatar, che si terrà in ottobre con il tema “Deserto green, ambiente migliore”, uno speciale chiosco offrirà speciali piante in omaggio ai visitatori del festival.
Organizzato da Qatar Tourism in collaborazione con Qatar Airways, il XII Qatar International Food Festival è sponsorizzato da Qatar Airways, Talabat, Ooredoo, Askar ed Expo 2023. Il QIFF 2023 è gratuito al pubblico e si svolge tutti i giorni fino al 21 marzo, dalle ore 16.00 alle ore 22.00 nei giorni feriali e dalle ore 16:00 all’una nel fine settimana.

Collettivo hacher russo rivendica attacchi a sito Difesa Italia

Collettivo hacher russo rivendica attacchi a sito Difesa ItaliaRoma, 14 mar. (askanews) – Il collettivo hacker russo ‘NoName057’ ha rivendicato nuovi attacchi a siti istituzionali italiani, tra cui quello della Difesa. Sui canali Telgram, il collettivo ha postato la foto del nuovo direttore dell’Agenzia per Cybersicurezza nazionale, prefetto Bruno Frattasi, con la scritta: “Non vogliamo far annoiare il nuovo direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica Bruno Frattasi”.
‘NoName057’ prosege: “Continuiamo la lotta ai Paesi russofobi”.

Vaticano, al via da questa sera l’Adorazione in piazza San Pietro

Vaticano, al via da questa sera l’Adorazione in piazza San Pietro

Ogni secondo martedì del mese, presiede card. Gambetti

Roma, 14 mar. (askanews) – Nell’ambito delle iniziative pastorali della Basilica Papale di San Pietro, a partire da martedì 14 marzo 2023, avrà luogo, ogni secondo martedì del mese dalle ore 20:00 alle ore 21:00 presso il Sagrato della Basilica, l’Adorazione Eucaristica.
La preghiera del 14 marzo, presieduta dall’Arciprete della Papale Basilica di San Pietro in Vaticano, il card. Mauro Gambetti O.F.M. Conv., offrirà in particolare l’occasione per pregare per il Santo Padre Francesco, nel decimo anniversario dell’elezione al soglio pontificio.

Salute, Pirellone in lilla per un giorno contro disturbi alimentari

Salute, Pirellone in lilla per un giorno contro disturbi alimentariMilano, 13 mar. (askanews) – Il Pirellone si colora simbolicamente di lilla per un giorno. Accadrà domani, martedì 14 marzo, in occasione della 12esima giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”, indetta con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2018 per contrastare i disturbi del comportamento alimentare. Bulimia e anoressia, binge eating e night eating syndrome: i disturbi legati a un anomalo rapporto con il cibo saranno al centro dello spettacolo teatrale “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?” che sarà messo in scena dalla Compagnia teatrale CIV di Vaprio d’Adda all’Auditorium Gaber (piazza Duca d’Aosta, 3) alle ore 10 e, in replica, alle ore 20.30.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Antonella Cazzola ed Emilio Quadri, attori formatisi alla Scuola Teatro Arsenale di Milano, propone il racconto di una serie di situazioni di vita famigliare molto comuni ed ironizza sulle facili incomprensioni generazionali tra genitori e figli. In questo clima di immedesimazione da parte del pubblico, soprattutto dei più giovani, all’improvviso cala il dramma della malattia, che si presenta sotto forma di una “guerra”: un evento catastrofico e devastante che il protagonista non sente arrivare fino a quando, di colpo, è già troppo tardi.
Il tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta, infatti, della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana adolescente dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani. Secondo la “Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso” (SIRIDAP), in Italia sono circa 3 milioni i soggetti affetti da “Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione” (DAN). In prevalenza sono interessati l’1% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 3% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 10% dei soggetti di sesso femminile.
Per rispondere a questa emergenza il Consiglio regionale della Lombardia nel febbraio del 2021 ha approvato all’unanimità, su iniziativa Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), la Legge regionale n. 2 del 23 febbraio 2021, “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che ha introdotto strumenti, azioni e misure per prevenire e curare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. A sostegno degli obiettivi della legge è stato stanziato un milione e mezzo di euro all’anno, che si è aggiunto alle risorse già previste su questo tema che ammontano a circa 4 milioni di euro l’anno.

Paesaggio italiano vale 6% Pil: a Napoli convegno “Lost Landscapes”

Paesaggio italiano vale 6% Pil: a Napoli convegno “Lost Landscapes”Roma, 13 mar. (askanews) – Il patrimonio paesaggistico italiano – quel mix unico di cultura e natura – genera nel complesso un valore economico superiore ai 107 miliardi di euro l’anno, circa il 6% del Pil. Ma la gestione del paesaggio è un “progetto” di controllo e indirizzo della sua continua evoluzione che riguarda molteplici aspetti: dall’emergenza climatica alle opportunità economiche e occupazionali connesse, alla qualità della vita. I soli paesaggi rurali ricoprono il 33% del territorio italiano – se adeguatamente gestiti possono avere un ruolo chiave nella tutela della salute alimentare, della biodiversità, nel garantire servizi ecosistemici (aria e acqua pulite, suolo fertile), nella difesa del territorio dal dissesto idrogeologico e nel trasferimento di saperi culturali e sociali.
Ma è nelle città – circa il 3% della superficie terrestre – che si concentra il 50% della popolazione mondiale, si emettono il 70% delle emissioni climalteranti. Qui gli effetti delle emergenze climatiche e sociali si percepiscono con maggior evidenza: dalle ricadute sulla salute determinate dalle isole di calore e dall’inquinamento dell’aria, fino agli eventi eccezionali, quali i disastri di natura idrogeologica, che hanno gravi ricadute dirette sui cittadini e provocano problemi sociali, intergenerazionali e interculturali. È quindi nei i paesaggi che abitiamo quotidianamente che deve avvenire la gestione del cambiamento, con criteri di adattamento ai cambiamenti climatici in corso, attraverso progetti sapienti di architettura del paesaggio.
Dell’evoluzione dei paesaggi si parlerà nella maratona internazionale di eventi raccolti sotto il titolo “Lost Landscapes”: il convegno internazionale organizzato da Aiapp in occasione dell’Assemblea generale di IFLA Europe, rispettivamente l’Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio e quella continentale. La quattro giorni si svolgerà dal 12 al 15 ottobre a Napoli, ma i preparativi per fare arrivare delegati da 27 Paesi europei sono già in corso. “Vogliamo ricordare proprio in occasione della Giornata che si celebra nel nostro Paese il 14 marzo che i paesaggi sono il risultato delle trasformazioni delle nostre azioni (produttive, sociali, ecc) sui territori e sull’ ecosistema”, afferma Maria Cristina Tullio, presidente di Aiapp. “Viviamo inoltre in un’epoca di transizione, un momento durante il quale maturano nuove concezioni e produzioni alla ricerca di nuove condizioni di coesistenza. È quindi necessario operare con competenza per ristabilire i termini di queste nuove condizioni. Ma troppo spesso l’attività umana ha trasformato e trasforma sensibilmente e velocemente i luoghi, consuma suolo, natura ed energia con grande facilità e indifferenza e, quotidianamente, produce rifiuti, inquina aria, acqua e suolo. Dobbiamo, dunque, perseguire un nuovo equilibrio sostenibile: dobbiamo integrare gli interventi che consumano con quelli che purificano, filtrano, compensano e producono, creando un sistema di scambio e arricchimento e recupero reciproci. Dobbiamo integrare le nuove soluzioni tecnologiche con processi naturali, accrescendo le capacità performative della natura. Nostro compito è far ‘stare bene’ le persone nei luoghi in cui abitano, migliorando il micro-clima, la qualità dell’aria, migliorando nel contempo la qualità della vita di tutti i viventi e il paesaggio che circonda i luoghi che abitiamo. Non si può parlare di salvaguardia del paesaggio, dunque, senza un competente progetto che mira a ristabilire o conservare gli equilibri fra natura e azioni umane”. Obiettivo della quattro-giorni di “Lost Landscapes” – alla quale parteciperanno 34 delegati in rappresentanza degli architetti del paesaggio da tutti i Paesi europei – è l’attivazione di un confronto sulle linee di ricerca e sulle pratiche dell’architettura riferite ai paesaggi dell’abitare; ai paesaggi produttivi e ai paesaggi dell’attraversamento. “I paesaggi cambiano per soddisfare le nuove esigenze di sviluppo. Un processo nel quale se si perde qualcosa si può al contempo ottenere qualcos’altro”, spiega il coordinatore del comitato scientifico organizzatore, Gianni Celestini.
“Ma talvolta la loro trasformazione avviene in maniera impropria, provocando cesure e strappi che determinano la perdita di riconoscibilità. Per evitare questo e far sì che la mutazione abbia senso, occorre un progetto di paesaggio in grado di interpretare le condizioni dell’habitat contemporaneo e che sia decisivo nella ricostruzione del significato e del valore delle nostre relazioni con la Terra”, aggiunge. “L’Architettura del Paesaggio deve diventare il soggetto che cambia il gioco, fondamentale non solo per consolidare, ricostruire, conformare praticamente i sistemi ecologici della Terra, ma per contribuire in modo decisivo alla trasformazione del modo di abitare, produrre e attraversare i nostri paesaggi. Il suo compito è di porsi come un negoziatore tra natura e cultura, tra innovazione tecnologica, ecologica e ‘immaginazione poetica’ per svolgere un ruolo decisivo nella ricostruzione del significato e del valore delle nostre relazioni con la Terra”, conclude Celestini.

Inaugurato nell’area di Kiev il Peace Village progettato da MCA

Inaugurato nell’area di Kiev il Peace Village progettato da MCAMilano, 13 mar. (askanews) – Il 13 marzo in Piazza della Libertà nella città di Brovary in Ucraina è è stato inaugurato il “Peace Village”, uno spazio multinazionale e rifugio climatico a servizio della popolazione civile, progettato dall’architetto Mario Cuccinella e donato a Brovary dal Movimento Europeo Azione Nonviolenta (MEAN) insieme con un pool di imprese italiane. Da parte ucraina, il progetto è stato curato dalla Fondazione di beneficenza internazionale di Serhii Malyk “Free Spirit of Ukraine” e Kyiv Municipal Motor Car Club con il sostegno dell’Amministrazione statale del distretto di Brovary della regione di Kiev e del Consiglio comunale di Brovary. All’evento di inaugurazione sono stati invitati Volodymyr Maibozhenko, capo della Brovary RDA della regione di Kiev, Ihor Sapozhko, sindaco di Brovary, e rappresentanti del MEAN e delle aziende italiane che hanno finanziato questo progetto.
Cinquanta attivisti del Movimento Europeo di Azione Non Violenta (MEAN), con l’intenzione di operare concretamente per la cultura della pace ed il sostegno umano e nonviolento alla popolazione aggredita, stanno tornando in Ucraina per un nuovo importante appuntamento: l’inaugurazione del “Villaggio della Pace” a Brovary.
“Peace Village” è un complesso di edifici progettati dall’architetto Mario Cuccinella e donato a Brovary dal Movimento Europeo Azione Nonviolenta insieme con il pool di imprese italiane (ScaffSystem di Ostuni e Mannigroup di Verona e anche altre) e il sostegno di tanti cittadini. L’area del complesso è di 300 mq. “Peace Village” è stato disegnato ricalcando il simbolo circolare del segno della pace, come monumento vivo “alla speranza”. Nelle casette calde e ben attrezzate, i bambini possono giocare e studiare, le persone possono incontrarsi, leggere, caricare le batterie di telefoni o tablet o semplicemente riscaldarsi o ricevere altro aiuto necessario. Questo piccolo “Villaggio della pace” è dotato di due stufe, un generatore donato da Base Italia e 16 mini generatori solari, per portare anche esempi chiari di transizione ecologica. La costruzione della Città della Pace è iniziata il 6 febbraio 2023.
“E’ intenso il sentimento che accompagna un progetto come questo – ha detto l’architetto Mario Cucinella – nella sua semplicità esprime una forza credo unica. E l’impegno che lo ha accompagnato, l’entusiasmo per il suo completamento dimostrano, anche in questo caso… in una situazione cosi assurda, quanto le persone chiedano – più di ogni altra cosa – la possibilità di stare insieme, di avere un luogo nel quale potersi riunire. Ho pensato, per questa che è una piccola architettura a tre strutture, al simbolo universale della pace: perché l’architettura, che vuol dire costruire – insieme ad altri – qualche cosa che tutti potranno usare, qualche cosa intorno alla quale poi potrà nascere anche altro, è e deve poter essere un segno di pace”.

Caffè, per sette italiani su 10 è uno dei piaceri della vita

Caffè, per sette italiani su 10 è uno dei piaceri della vitaMilano, 13 mar. (askanews) – Per sette italiani su 10 il caffè è un vero e proprio piacere della vita, il modo per iniziare bene la giornata, un antidoto per ritrovare carica e voglia di fare, ma anche un momento di pausa e relax. Proprio per questi motivi il 97% dei nostri connazionali afferma di bere, più o meno spesso, caffè o bevande a base di caffè (tre o più tazzine al giorno, per oltre la metà degli intervistati). A scattare la foto sul nesso tra il buonumore degli italiani e il caffè un’indagine condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè su oltre 1.000 intervistati tra i 18 e i 65 anni.
Ma il nesso caffè e felicità sembra trovare conferma anche dalla scienza. Una recente metanalisi pubblicata su Frontiers in nutrizion, realizzata analizzando 29 studi e oltre 422.000 partecipanti, ha infatti confermato un’associazione tra assunzione di caffè e umore: chi consuma circa quattro tazzine della bevanda (240 ml al giorno) vedrebbe diminuire circa del 4% il rischio di sviluppare sintomi depressivi. Anche i dietisti europei concordano sul fatto che un consumo equilibrato di caffè abbia effetti benefici per la salute fisica e mentale. Secondo i dati della Survey della European federation of associations of dieticians (Efad) realizzata in collaborazione con l’Institute for scientific information on coffee il 61% dei dietisti intervistati ha riconosciuto un’associazione positiva tra consumo di caffè e miglioramento dell’umore.
Dietro questo nesso ci sarebbe lo zampino della chimica. La caffeina contenuta nel caffè, infatti, ha la capacità di modulare la trasmissione dopaminergica e facilitare il rilascio di serotonina, mentre i suoi composti antinfiammatori e antiossidanti dimostrano effetti benefici nel gestire gli sbalzi dell’umore. “È proprio questo il motivo per cui, quando ci si sveglia già stanchi o quando la giornata sembra non finire mai, prenderci quei dieci minuti tutti per noi e assaporare quel gusto familiare fa sembrare subito tutto un po’ più facile – sottolinea Michele Monzini, presidente del Consorzio Promozione Caffè – Il caffè è una delle bevande più studiate al mondo e i suoi molteplici effetti sull’organismo e le nuove scoperte non smettono mai di stupirci. La pausa caffè è un momento che ha un effetto benefico doppio sul nostro umore, in primis per le evidenze confermate dalla scienza, ma anche per il puro piacere di dedicarci del tempo per rilassarci”.