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Torino, cambia lo statuto della Città Metropolitana

Torino, cambia lo statuto della Città MetropolitanaRoma, 15 feb. (askanews) – Martedì 14 febbraio la Conferenza metropolitana dei Sindaci del territorio – ne erano presenti 138 – ha approvato all’unanimità tre modifiche allo Statuto della Città metropolitana di Torino, che consentiranno di raggiungere più agevolmente il numero legale nelle sedute dell’organismo di rappresentanza dei Comuni. La Conferenza è chiamata una o più volte l’anno ad esprimere un parere sul Bilancio di previsione, sul DUP-Documento Unico di Programmazione e sul Rendiconto della gestione dell’Ente di area vasta.
Le modifiche approvate dai primi cittadini prevedono la possibilità che un Sindaco possa delegare a partecipare alla Conferenza, oltre al Vicesindaco, anche un assessore o un consigliere comunale. Inoltre il tempo di deposito delle Deliberazioni, previsto per consentire ai Sindaci che compongono la Conferenza metropolitana di esaminare gli atti su cui devono esprimere il loro parere, si riduce da 30 a 15 giorni, per consentire di accelerare l’operatività dell’Ente. Le modifiche all’articolo 24 dello Statuto della Città metropolitana prevedono inoltre la possibilità di una convocazione da remoto per via telematica, in caso di necessità e a seguito di un approfondimento tecnico sulla modalità di svolgimento delle sedute e di espressione del voto.
La Conferenza metropolitana ha anche ratificato il DUP e il Bilancio di previsione 2023-2025, già approvati dal Consiglio metropolitano il 25 gennaio.
Al termine della seduta della Conferenza, il Consiglio metropolitano si è riunito per procedere all’approvazione definitiva del DUP e del Bilancio 2023-2025, già esaminati in prima lettura il 25 gennaio. Sono state approvate anche l’adesione all’associazione PAsocial e la definizione dei rapporti conseguenti all’istituzione del Comune di Mappano, in relazione alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà del consorzio CIT.

Dalla Basilicata gli auguri di Cicala per Cassano a vertice Cassazione

Dalla Basilicata gli auguri di Cicala per Cassano a vertice CassazioneRoma, 15 feb. (askanews) – “Per la prima volta nella storia d’Italia una donna si appresta a guidare la Corte di Cassazione, ed è una donna di origini lucane. Si tratta di Margherita Cassano, attualmente Presidente aggiunto della Suprema Corte, alla quale formulo a nome mio e dell’intera Assemblea consiliare che ho l’onore di presiedere congratulazioni vivissime”. A rivolgere il pensiero augurale al futuro giudice più alto in grado del Paese il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala.
La commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura ha indicato Cassano, fiorentina di origini lucane, come candidata per la carica di Presidente della Corte di Cassazione. Carica che andrà a ricoprire non appena l’attuale presidente Pietro Curzio andrà in pensione, il prossimo 5 marzo. La sua nomina è stata proposta all’unanimità dal Csm, il voto finale è fissato per il 1° marzo, quando si terrà una seduta a cui parteciperà anche il capo dello Stato.
“Un riconoscimento di assoluto rilievo – afferma Cicala – che ci riempie di gioia ed orgoglio in quanto lucani e che sottolinea il valore della competenza e la forza della determinazione. Leggendo il curriculum di Margherita Cassano si percepisce quanto sia importante investire nel sapere. Un traguardo importante che diventa esempio da emulare per i nostri giovani. L’auspicio che formulo è che l’elezione o la nomina di una donna a capo di una istituzione non faccia più notizia e che sempre più donne competenti e motivate possano rompere il tetto di cristallo in nome di una reale parità di genere nel mondo del lavoro”.

Una donna alla guida della Cassazione: Csm indica Margherita Cassano

Una donna alla guida della Cassazione: Csm indica Margherita CassanoRoma, 14 feb. (askanews) – Una donna diventerà per la prima volta in Italia primo presidente della Cassazione. La Quinta Commissione del Csm ha infatti indicato all’unanimità il nome di Margherita Cassano per l’incarico – finora mai ricoperto da una donna – di primo presidente della Suprema Corte.
La nomina di Cassano – attuale presidente aggiunto della Cassazione – dovrà comunque essere confermata dal Plenum del Csm: la riunione è prevista il primo marzo alla presenza del capo dello Stato e presidente del Csm, Sergio Mattarella. L’attuale primo presidente della Suprema Corte, Pietro Curzio, proprio ai primi di marzo lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età.

Dalla rosacea alla cheilite, quando il freddo è nemico della pelle

Dalla rosacea alla cheilite, quando il freddo è nemico della pelleRoma, 14 feb. (askanews) – Non solo il sole può far male alla pelle. Anche il freddo, il vento e gli sbalzi termici non sono i nostri migliori alleati. La pelle, infatti, può risentire degli effetti delle temperature invernali, dell’escursione termica tra il freddo esterno e il caldo, a volte eccessivo, degli ambienti interni. Alcune patologie della pelle, quindi, compaiono o peggiorano proprio a causa del freddo come la rosacea, i geloni, la cheilite e la secchezza delle mani. I rischi per la pelle nella stagione invernale colpiscono soprattutto viso, labbra, mani e piedi.
“La pelle è uno degli organi che risente maggiormente dell’abbassamento delle temperature – spiega la Prof.ssa Gabriella Fabbrocini, direttrice dell’UOC di Dermatologia Clinica dell’Università di Napoli Federico II -. Il freddo, infatti, danneggia la barriera cutanea, il suo naturale film idrolipidico, attraverso l’evaporazione di acqua rendendo la cute più secca e vulnerabile e nello stesso tempo ne rallenta la microcircolazione causando deficit nutritivi che alterano il trofismo cutaneo. Le aree più colpite sono quelle direttamente esposte al freddo come il viso, le labbra, le mani e quando il clima si fa più rigido anche i piedi. E’ il caso dei classici geloni che tendono a comparire proprio sulle estremità del corpo, soprattutto le dita di piedi e mani sono le zone più frequentemente interessate”.
La rosacea o couperose, nel nostro Paese, riguarda più le donne degli uomini in un rapporto di 2 a 1 e colpisce in forma lieve ben il 20% della popolazione, mentre nel 5-10% si manifesta nelle forme più gravi. La pelle con couperose è una pelle sensibile che va trattata con una specifica skin routine perché è più vulnerabile nei confronti di fattori potenzialmente irritanti e si disidrata più facilmente. Reagisce in modo accentuato e anomalo a stimoli interni (cambiamenti ormonali, stress…) o esterni (freddo, caldo, inquinamento, UV) con sensazioni di pelle che tira, dà pizzicore, sensazione di calore. Bisogna, quindi, evitare i prodotti troppo aggressivi che vadano a seccare ulteriormente la cute e prediligere prodotti delicati con azione antiossidante e protettiva sui capillari (il Ruscus, la Centella asiatica, Calendula, Ippocastano, Estratto di Liquirizia). Ma è anche possibile ricorrere a trattamenti con laser specifici. “Ad oggi abbiamo a disposizione nuovi presidi – aggiunge Gabriella Fabbrocini – che utilizzano energia luminosa fluorescente (FLE) per ridurre efficacemente foruncoli e arrossamenti. Il trattamento, molto rapido, penetrando nella pelle e attivando i naturali processi di guarigione, lenisce la pelle liberandola dallo stress e dandole una luminosità con risultati rapidi e duraturi”.
Il gelone o eritema pernio si manifesta già al primo freddo con una sensazione di bruciore alle estremità di mani o piedi. il passaggio da un ambiente caldo ad uno freddo, poi, provoca un danno ai capillari che si manifesta con arrossamento, prurito, gonfiore cambiamento del colore della pelle da rosso a bluastro, dolore alle estremità, fino alla possibile formazione di vesciche o ulcere. Per prevenire la formazione dei geloni è importante utilizzare guanti strutturati con materiale adeguato, evitare di avvicinare le mani a fonti di calore troppo forti, che possano indurre a seguito di una vasocostrizione da freddo una rapida vasodilatazione micro-circolatoria e, infine, idratare le mani con unguenti lenitivi e circolatori come gli unguenti a base di poligliceroli o polietileglicoli, cioè polimeri che attirano l’acqua nello strato corneo, restituendo la morbidezza perduta. “Se tuttavia il problema persiste – sottolinea Gabriella Fabbrocini – è importante effettuare una consulenza dermatologica o reumatologica con capillaroscopia per escludere un eventuale Fenomeno di Raynaud, talvolta associato a patologie del sistema immunitario”.
La cheilite è un’infiammazione delle labbra caratterizzata da secchezza, screpolature o fissurazioni in particolar modo agli angoli della bocca che causa difficoltà nel mangiare, ridere e masticare. La cheilite può avere numerosi fattori scatenanti e sicuramente l’aria gelida e il freddo possono contribuire alla formazione di questa manifestazione. Oltre all’applicazione di balsami idratanti in forma di burro cacao o pomate, nei casi più severi potrebbe essere indicato un emolliente con blando effetto anti-infiammatorio.
Infine, le mani screpolate: sono una problematica piuttosto diffusa. Le cause scatenanti sono molteplici e possono essere legate sia a fattori interni all’organismo, sia ad abitudini e agenti ambientali. Tale disturbo si presenta più frequentemente nei mesi freddi in quanto lo smog, il vento e le temperature fredde, danneggiano il naturale film idrolipidico. Le mani, quindi, risultano secche, ruvide e spesso la cute tende a desquamarsi. Nei casi più “gravi” ci può essere la comparsa di tagli profondi e dolorosi. Per contrastare tale sintomatologia bisogna agire su due fronti: proteggere le mani con guanti protettivi e utilizzare più volte al giorno dei balsami idratanti a base di ceramidi che consentano di ristabilire il normale film idrolipidico.

Migranti, de Pascale: no trasferimento lontano con meccanismo disumano

Migranti, de Pascale: no trasferimento lontano con meccanismo disumanoRoma, 14 feb. (askanews) – “La preoccupazione è che queste persone possano avere delle location prossime alla città di Ravenna per poter essere ospitate. Che non si verifichi quanto accaduto poche settimane fa dove con la nave fatta arrivare in Liguria le persone siano state poi inviate a Foggia con un meccanismo disumano e stupido”. Così il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, dal congresso nazionale della Fp Cgil in questi giorni a Cervia, in merito al prossimo nuovo sbarco della Ocean Viking a Ravenna previsto per venerdì o sabato.
“Ci è stato comunicato poche ore fa – ha affermato De Pascale – che Ravenna sarà oggetto di un secondo sbarco sempre della nave Ocean Viking. In questo caso sono 84 persone di cui 58 sono minori non accompagnati che anche in questo caso verranno dirottati in un porto molto distante dal luogo nel quale sono stati raccolti nel Mediterraneo. Siamo già allenati rispetto alla prima volta perché la macchina organizzativa è stata immediatamente riattivata. Ora la preoccupazione è che queste persone, una volta arrivate a terra e dopo aver ricevuto tutti i controlli sanitari e anagrafici, possano avere delle location prossime alla città di Ravenna per poter essere ospitate. Che non si verifichi quello che è accaduto poche settimane fa dove con la nave fatta arrivare in Liguria le persone siano state poi inviate a Foggia con un meccanismo disumano e, mi verrebbe da dire, anche stupido”, conclude.

Cagliari-Dubai, dal 22 giugno al via collegamento trisettimanale

Cagliari-Dubai, dal 22 giugno al via collegamento trisettimanaleRoma, 14 feb. (askanews) – In chiusura della kermesse milanese della Borsa Internazionale del Turismo, lo Stand della Regione Sardegna è stato visitato dal vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini che ha girato gli spazi espositivi, accompagnato dall’assessore regionale, Gianni Chessa, che successivamente, assieme ai vertici della società Sogaer, ha fatto visita allo stand di Flydubai in previsione della partenza del nuovo volo che collegherà Cagliari con Dubai dal prossimo 22 giugno, con tre frequenze settimanali, ogni martedì, giovedì e sabato. Con questo collegamento dall’aeroporto di Cagliari si aprono nuovi e prestigiosi mercati turistici – ha detto Chessa – che potranno facilmente raggiungere la Sardegna da uno degli hub aereoportuali più importanti e frequentati del mondo.

Alla Bit di Milano bilancio positivo per la “Calabria Straordinaria”

Alla Bit di Milano bilancio positivo per la “Calabria Straordinaria”Roma, 14 feb. (askanews) – Si è conclusa con un bilancio più che positivo la partecipazione di “Calabria Straordinaria” all’edizione 2023 della Borsa Internazionale del turismo. Sono stati oltre 500 i buyer provenienti da 54 Paesi presenti nello stand dela Calabria. Turismo sostenibile, responsabile e “lento” sono stati, in particolare, i temi rappresentativi di questa 15° edizione. La Calabria a BIT Milano 2023 è stata rappresentata da ben 12 tour operator, 14 strutture ricettive, 4 associazioni, 3 consorzi di imprese turistiche e un desk condiviso con associazioni locali, Pro loco e Comuni all’interno dello spazio espositivo anche quest’anno ecosostenibile, coerente con l’offerta turistica della Regione. Le ultime due giornate sono state ricche di eventi molto seguiti.
“La presenza della Calabria alla Bit di Milano – ha sottolineato il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – è stata una grande occasione per farci conoscere e per farci apprezzare al meglio. Abbiamo presentato la nostra veste migliore a tantissimi buyer internazionali e operatori del turismo, spiegando anche come la Regione stia implementando la gestione dei trasporti aerei e sviluppando tutta una serie di incentivi per gli imprenditori turistici, sostenendoli attraverso nuovi bandi per la riqualificazione delle strutture alberghiere e dunque della ricettività”.
“Questi tre giorni alla Borsa del Turismo di Milano – ha aggiunto il governatore della Calabria – sono stati utilissimi. Vogliamo rilanciare il turismo calabrese e per farlo diventare uno degli asset principali della nostra Regione. Ringrazio tutti gli operatori calabresi che ci hanno accompagnato in questo straordinario evento internazionale, raccontando in maniera puntuale un’altra Calabria, che nonostante i suoi problemi, è uno scrigno di bellezza che vuole sempre di più affermarsi”.
Nelle ultime due giornate in “Calabria Straordinaria” si è parlato di Parchi e Aree Marine della Calabria con alcuni rappresentanti dei Parchi Nazionali, del Parco Regionale delle Serre e delle Aree Marine. Alla scoperta della natura, delle attività outdoor, del turismo lento e delle esperienze autentiche. Poi spazio alle tradizioni con il Road Movie turistico del territorio ed in particolare la presentazione del videoclip prodotto da Planet Multimedia e realizzato da Calabria Film Commission per il progetto Terra dei Padri, con regia di Giovanni Battista Origo. Un road movie turistico che racconta il ritorno in Calabria dagli Stati Uniti, del personaggio immaginario Zack Talarico.
A seguire poi la discussione sul tema del turismo delle radici con la partecipazione di Tullio Romita, docente di Scienze Turistiche all’Università della Calabria, la producer Federica Bertoni, l’attore Rodolfo Castagna e Mimmo Cavallaro, musicista ed autore delle musiche del video che al termine dell’evento si è cimentato in un emozionante showcase. A conclusione della giornata di ieri un interessante momento di approfondimento sulla Calabria dei Fumetti e gli itinerari turistici raccontati attraverso i fumetti. Da Dylan Dog a Martin Mystere fino alle illustrazioni “I misteri di Calabria”. In collaborazione con il Museo del Fumetto di Cosenza.
Oggi, ultima giornata di Bit, sono stati due gli eventi che si sono svolti nello stand di “Calabria Straordinaria”. Il primo, un incontro a cura di Lonely Planet, sugli itinerari dalla Calabria per il Mondo ed a cui hanno preso parte Angelo Pittro direttore di Lonely Planet e Denis Falconieri autore di Lonely Planet. Il secondo e conclusivo appuntamento della partecipazione della Calabria in Bit, una interessantissima discussione sul turismo lento che favorisce la riscoperta del territorio e la fruizione dei più bei Borghi di Calabria che ha visto la partecipazione di Pierachille Lanfranchi, Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Borghi più belli d’Italia, Simona Colotta, sindaco di Oriolo, Giuseppe Ranù, primo cittadino di Rocca Imperiale, Antonio Favoino, assessore al Turismo di Rocca Imperiale e Vice coordinatore dei Borghi più belli di Calabria. Ed è stata anche l’occasione per presentare l’evento Festival Nazionale 2024 dei Borghi più belli d’Italia in programma sia ad Oriolo che a Rocca Imperiale.
Per tutte le giornate del programma di “Calabria Straordinaria” è stata apprezzatissima l’installazione permanente video “I cieli di Calabria”, ad opera di Calabria Film Commission che ha trasmesso un montaggio a ciclo continuo di alcuni video. Per la sezione 48 ore in Calabria (Lonely planet): Speciale mare, Costa tirrenica, Costa ionica, Parchi outdoor, Arte contemporanea; Per la sezione il turismo delle radici: L’Europa che danza, Spot Terra dei padri, Spot tratti dal corto Calabria Terra mia, Verso Sud; per la sezione Bronzi il video “Bronzi 50”; per la sezione Cinema e Paesaggi: We Train perfect location, Bella come il Cinema, itinerario tra i Festival realizzati da Calabria Film Commission.

Cortometraggio del Consorzio Vino Chianti Classico su mito del gallo nero

Cortometraggio del Consorzio Vino Chianti Classico su mito del gallo neroMilano, 14 feb. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti Classico ha prodotto il cortometraggio “La leggenda del gallo nero”, che narra in circa 15 minuti “il mito che avvolge l’origine del marchio che contraddistingue tutte le bottiglie di vino Chianti Classico”. Il racconto cinematografico si snoda nel corso di una notte, “in un non meglio precisato anno di epoca medioevale, in cui si decisero le sorti dei Comuni di Firenze e di Siena, piagati da una guerra sanguinosa per la supremazia sulle ricche terre del Chianti Classico, crocevia fondamentale tra le due città”.
Le cronache del Medioevo attestano i continui scontri tra i due Comuni ma anche anche una leggenda fondativa della cultura chiantigiana. Anziché perseverare nella guerra, Firenze e Siena si accordarono per fissare il confine dove si sarebbero incontrati due cavalieri, che dovevano muoversi dalle rispettive città al canto del gallo: i fiorentini, con un astuto espediente, tennero a digiuno l’animale designato a cantare all’alba, un gallo nero, e fecero sì che il gallo levasse il suo caratteristico verso nel cuore della notte, dando il via al cavaliere fiorentino con largo anticipo. Fu così che il gallo nero riportò la pace e l’unione in quelle terre martoriate.
“La Leggenda del Gallo Nero”, girato tra le colline del Chianti Classico (con gli accampamenti dei cavalieri nel Castello di Brolio e nel Castello di Gabbiano), è stato presentato ieri al Maggio Musicale Fiorentino, e proiettato fino alle 20 di oggi alla Stazione Leopolda nell’ambito della “Chianti Classico Collection”.
In merito alla scelta del gallo nero come simbolo da parte dei 33 produttori di vino che nel maggio 1924 fondarono il Consorzio Vino Chianti Classico (il più antico d’Italia), il presidente, Giovanni Manetti ha spiegato che “questo è un vero e proprio mito fondativo, è in questo simbolo che si riconoscono non solo centinaia di produttori di vino e di olio Chianti Classico, ma anche tutta la comunità che abita questo territorio: è sinonimo di un’identità condivisa”.

Alla Camera presentato libro sul caso dell’emigrazione sarda

Alla Camera presentato libro sul caso dell’emigrazione sardaRoma, 14 feb. (askanews) – “Gli italiani nel mondo risorsa del territorio. Il caso dell’emigrazione sarda” è il tema dell’incontro organizzato oggi, a Roma nella sala stampa della Camera dei deputati, da Fabio Porta, deputato eletto nel collegio dell’America Latina, per fare conoscere all’opinione pubblica nazionale il valore dell’emigrazione regionale. La Sardegna al centro del confronto, con la presentazione dello studio di Aldo Aledda “Sardi in fuga in Italia e dall’Italia. Politica, amministrazione e società in Sardegna nell’era delle moderne migrazioni”.
Nel corso della presentazione del libro, partendo dalla riflessione su ciò che è accaduto e perché è accaduto il “caso Sardegna” è particolarmente interessante. L’Isola, infatti, pur essendo stata l’ultima a dare il proprio contributo ai grandi flussi migratori italiani dell’Otto/Novecento, dal Secondo Dopoguerra, quando ha conosciuto essa stessa l’emigrazione di massa, è divenuta gradualmente la regione leader in Italia per gli interventi finanziari e per le specifiche politiche a sostegno dei propri emigrati. Ancora oggi, è quella che stanzia maggiori fondi a favore delle organizzazioni degli emigrati cercando di provvedere alle molteplici esigenze di chi esce dall’Isola o cerca di rientrarvi.
Oltre al deputato Fabio Porta e all’autore del libro, Aldo Aledda, al convegno sono intervenuti, l’assessore regionale del lavoro, Ada lai, i parlamentari sardi Pietro Pittalis, Salvatore Deidda, Silvio Lai e Alessandra Todde, i dirigenti regionali, il presidente della Fasi, Bastianino Mossa e la coordinatrice dei giovani Sara Nicole Cancedda.
Per l’assessore Lai: “La Sardegna si sta riprendendo dalla crisi economica mondiale del 2008 e da quella pandemica che hanno ulteriormente aggravato il fenomeno dell’emigrazione. Occorre rispondere alle nuove esigenze cercando di far coincidere gli interessi dei vecchi emigrati e dei loro discendenti con quelli dei residenti in Sardegna. La nuova economia chiama, bisogna ancora fare passi avanti con i trasporti, l’energia, la fiscalità di vantaggio, le infrastrutture, l’agricoltura, i servizi e la sanità e valorizzare meglio ambiente e cultura, per destagionalizzare il turismo e per contrastare lo spopolamento e l’abbandono dei giovani”.
“Con i fondi del Pnrr, quelli europei e quelli regionali e con il lavoro come obiettivo, con politiche attive più concrete, incontro tra imprese e disoccupati, formazione diretta, informazione diffusa. Per queste ragioni, anche con la Conferenza Internazionale dell’Emigrazione, in programma a Cagliari il 28 e 29 aprile prossimi, cercheremo di costruire le linee programmatiche della nuova politica dell’emigrazione, nell’ottica di una nuova fase nel rapporto con i sardi fuori e nel nome di una Sardegna allargata, in cui ci si sposta per un fisiologico scambio di conoscenze e di occasioni di vita e non più per una necessità che stringe il cuore”, ha aggiuto l’assessore.
Il confronto è proseguito nel circolo sardo Acrase “Maria Lai i Sardi a Roma APS” per approfondire i temi legati alla promozione e al sostegno della rete dell’emigrazione in Italia e nel mondo.

Dal 17 al 20 febbraio quattro giorni dedicati alla grappa trentina

Dal 17 al 20 febbraio quattro giorni dedicati alla grappa trentinaMilano, 14 feb. (askanews) – Dal 17 al 20 febbraio a Palazzo Scopoli di Tonadico (Trento) si terrà la prima edizione di “#GrappaTrentinaLovers”, appuntamento dedicato alla grappa trentina. Promosso dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti in stretta collaborazione con l’Istituto tutela grappa del Trentino, l’evento “mira a far crescere la conoscenza della storia, della qualità e della tradizione racchiuse nella grappa trentina, in particolare tra i tanti turisti che in questo periodo frequentano la Valle di Primiero per le attività invernali”.
“Un’iniziativa pensata per i cosiddetti ‘grappa lovers’, ma anche per i neofiti della materia – ha spiegato il presidente dell’Istituto di tutela, Bruno Pilzer – perché poter formare alla degustazione i nostri consumatori è uno degli obiettivi del nostro Istituto, insieme a raccontare tutte quelle caratteristiche, a partire dal disciplinare di produzione, che rendono unica la nostra grappa”.
Assieme ad un esperto dell’Istituto di tutela, i partecipanti avranno la possibilità di spaziare tra le tante etichette che riportano il marchio del Tridente, per assaporare l’autentica grappa completamente prodotta in Trentino, dalle bucce dell’uva alla mano dei distillatori. I prodotti saranno accostati anche ad alcune eccellenze alimentari del territorio come i crostoli trentini, cioccolato e biscotti artigianali della Pasticceria Lucian, ma anche alla base di un intrigante mixage per un aperitivo con cocktail a base di grappa abbinato al sushi trentino. Ad aprire il programma dei quattro giorni sarà la food blogger Silvia Colletto con una “cooking class” sulle ricette del Carnevale che avranno il distillato trentino tra gli ingredienti, mentre in chiusura una masterclass che vede un matrimonio di profumi e aromi tra la grappa trentina e i formaggi del Caseificio di Primiero.
Ogni anno in Trentino vengono prodotti circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13mila tonnellate di buccia d’uva. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa. L’Istituto tutela della grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 e oggi conta 25 soci, dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. Ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.