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Asturie si presentano a Roma con 3 voli diretti settimanali da FCO

Asturie si presentano a Roma con 3 voli diretti settimanali da FCORoma, 10 mar. (askanews) – “Asturie, sei a 155 minuti dal Paradiso”: questo è il claim dell’evento tenutosi nella cornice della Serra del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Gli ospiti della serata hanno potuto assaggiare un po’ di questa regione che si presenta per la prima volta a Roma. La regione delle Asturie viene denominata il Paradiso Naturale della Spagna, e le ragioni non mancano, a cominciare dalla posizione. Questa regione si trova nel cuore della Spagna verde. Affacciata a nord sul Mar Cantabrico e circondata a sud dal Parco Nazionale dei Picos de Europa, le cui vette superano i 2.500 metri di altezza. Infatti la regione è un punto di riferimento per il turismo sostenibile. Con una estensione di circa 10.600 chilometri quadrati, le Asturie vanta 400 km della costa meglio conservata della Spagna, oltre a 7 aree dichiarate riserve della biosfera dall’UNESCO.
L’evento si è svolto in presenza del viceministro di Turismo del Principato di Asturias, Graciela Blanco, che ha ricordato i punti di forza della destinazione: Natura lussureggiante, turismo attivo, turismo urbano e cucina di alta qualità. “Vi invito a visitare le Asturie e sperimentare in prima persona ciò che oggi vi stiamo raccontando: godere dell’atmosfera delle nostre sidrerie come un vero asturiano. Gustare la cucina delle nostre guisanderas, le cuoche che custodiscono le ricette tradizionali, o la cucina sostenibile delle nostre 10 stelle Michelin. Mettere da parte le preoccupazioni quotidiane e intraprendere un viaggio in completo relax. Entrare in contatto con la natura, mangiare bene e in tranquillità. Ritornare all’essenziale, al primordiale: ritorno al paradiso”.
Per il direttore dell’Ente spagnolo del turismo di Roma Gonzalo Ceballos, “le Asturie sono una destinazione nuova e molto interessante per il mercato italiano. Questa regione del nord della Spagna riunisce tutte le caratteristiche per aiutare a raggiungere i nostri obiettivi suI mercato. È una destinazione destagionalizzata e contribuisce alla diversificazione delle destinazioni spagnole, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza turistica e migliorare l’impatto positivo del turismo e consente una migliore protezione dell’ambiente di cui godono turisti e residenti”. Inoltre Ceballos ha evidenziato l’importanza del nuovo collegamento aereo tutto l’anno tra Roma e Oviedo (aeroporto delle Asturie) con 3 frequenze settimanali. A tal proposito il Country manager di Ryanair in Italia ha evidenziato il fatto che questa rotta sarà attiva almeno fino il 2026.
Infatti l’evento si è svolto invitando agli ospiti a salire a bordo di questo volo indirizzato al paradiso asturiano. Anche la gastronomia , battezzata di “paesaggio” è stata protagonista della serata grazie alle creazioni dello chef stellato Michelin e titolare del Ristorante “El Retiro” Ricardo Sotres. Le sue proposte hanno deliziato agli assistenti con una cucina effervescente supportata dagli ingredienti naturali e tradizionali, che promuovono un modello di gastronomia sostenibile.

Terzo settore, Apis: co-progettazione nuova tappa servizi sociali

Terzo settore, Apis: co-progettazione nuova tappa servizi socialiRoma, 10 mar. (askanews) – Mentre gran parte degli enti pubblici incontra difficoltà nello sviluppo della co-progettazione e non mancano i progetti calati dall’alto senza il coinvolgimento del Terzo Settore e degli stessi cittadini beneficiari, ci sono anche esperienze di collaborazione tra soggetti pubblici, privati e non-profit che spiccano e raccontano un film completamente diverso. Esperienze come quella di Lecco, dove è stato costruito sin dal 2006 un modello diverso di welfare per anziani, bambini e persone con disabilità grazie all’impresa sociale “Girasole”, oppure come quella di Bologna con il suo “Salus space”, ovvero uno spazio urbano “rigenerato”, attualmente centro di ospitalità per migranti e rifugiati. Cosa hanno in comune queste realtà, perché hanno avuto un impatto positivo e concreto sul territorio? Per fare il punto della situazione e analizzare insieme agli esperti le best practice come quelle appena citate, l’APIS – Associazione Italiana Progettisti Sociali promuove il convegno “La co-progettazione per davvero – Principi metodologici, esperienze di successo e istruzioni per l’uso”, il prossimo 14 marzo, dalle ore 10.15 alle 17.00, presso il Centro Congressi Cavour, a Roma.
L’evento è dedicato alla co-progettazione, anche in rapporto alla co-programmazione: si tratta di questioni dibattute finora solo in punta di diritto e con un’attenzione rivolta soprattutto alle procedure, lasciando così in secondo piano le “pratiche di campo”, indispensabili affinché il lavoro sia, nei fatti, efficace e partecipato con i portatori di interesse, inclusi i beneficiari.
Obiettivo della giornata sarà offrire spunti concreti, metodi e paradigmi specifici in base ai quali regolare i lavori di tavolo tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore. L’approccio sarà pragmatico e antiretorico, cioè quello tipico del progettista sociale, che, già prima dell’adozione del Codice Unico del Terzo Settore, è abituato ad agire sul campo come collegamento e “rammendo” tra società civile organizzata e funzione pubblica. “La co-progettazione è ormai parte integrante per lo sviluppo dei servizi sociali e nella gestione dei rapporti tra amministrazioni e ETS. Se il quadro normativo va in questa direzione, meno chiara è la traduzione operativa e la codifica metodologica, con situazioni molto diversificate e non sempre efficaci, afferma Jamil Amirian, presidente di APIS – Associazione Italiana Progettisti Sociali. Con questa iniziativa proveremo a fare chiarezza sulle condizioni per realizzare processi realmente partecipativi e vicini alle comunità”.

Convention Bureau: a Roma piena ripartenza turismo congressuale

Convention Bureau: a Roma piena ripartenza turismo congressualeRoma, 10 mar. (askanews) – Roma, città d’eccellenza del turismo congressuale che nel recente passato ha ospitato prestigiosi eventi e meeting internazionali, oggi appare in pieno rilancio quale sede molto richiesta dalla meeting industry. Lo ribadisce il presidente del Convention Bureau Roma & Lazio, Stefano Fiori.
“La piena ripartenza del settore – osserva – è certificata dalle recenti rilevazioni dell’ICCA (International Congress and Convention Association), ricavate dall’analisi di 8mila congressi internazionali, e riferite al 2021 dalle quali emerge che l’Italia è risalita al 5° posto nel ranking mondiale e che Roma occupa la 16sima posizione nella classifica delle Top 20 destinazioni congressuali nel mondo, rispetto al 28° posto occupato da Milano. Un trend di ripresa confermato anche dall’Osservatorio Federcongressi 2021 dal quale emerge che degli 86.438 eventi congressuali in presenza o in formato ibrido ospitati in Italia, con introiti per 3,2 miliardi di euro, il 26% si è svolto nel centro-Italia e prevalentemente nella capitale”.
Per Fiori “il trend fortemente positivo di questo settore chiave è testimoniato anche da importanti eventi congressuali internazionali ospitati a Roma negli ultimi anni, basti pensare al Summit del G20 che finalmente ha avuto luogo in città, nel ben strutturato ‘business district’ dell’EUR e come l’International Golf Travel Market, tenutosi alla Nuvola con 500 operatori esteri specializzati nel turismo legato al golf. Eventi ai quali ha contribuito in modo tangibile il Convention Bureau Roma & Lazio, organismo in partenariato pubblico-privato, che associa oltre 160 imprese, preposto alla promozione del territorio regionale”.
Un comparto, dunque, in netta ripresa che beneficerà anche di nuove risorse stanziate dal Ministero del Turismo con un bando per 1 miliardo e 380 milioni rivolti al settore ricettivo-congressuale con l’obiettivo di offrire più location per meeting e congressi.

Gattinoni MICE, obiettivo 2023 a +50%

Gattinoni MICE, obiettivo 2023 a +50%Roma, 10 mar. (askanews) – Elisa Presutti, Managing Director Events Gattinoni Group, traghetta la divisione MICE del Gruppo nell’anno 2023 forte dei buoni risultati realizzati nel 2022, primo anno di ripresa dopo il lungo periodo di forte rallentamento causato dalla pandemia. La Business Unit MICE di Gattinoni ha infatti chiuso il 2022 con un volume d’affari pari a 35,50 milioni di euro, numeri senz’altro positivi considerato l’anno caratterizzato ancora da incertezza, soprattutto nel primo semestre.
Arrivata nell’autunno 2022, o meglio, tornata nel Gruppo Gattinoni, Elisa Presutti ha esperienze, skills e professionalità che uniti al carico di energie e di idee sono i presupposti indispensabili per gli ambiziosi piani di crescita. L’obiettivo per l’anno 2023 della divisione MICE è di raggiungere un volume d’affari di 50,20 milioni di euro, pari ad un incremento di oltre il 50% rispetto al 2022.
Obiettivo di budget fondato, oltre che su una strategia di sviluppo intrapresa dalla Managing Director volta ad incrementare la penetrazione nel mercato dei grandi eventi, sul punto di forza di Gattinoni MICE: l’approccio integrato. Gattinoni è oggi una realtà che si pone verso i clienti gestendo e offrendo servizi a 360°, dalla creatività alla logistica. La parola d’ordine della divisione è “nuovo corso” da realizzarsi attraverso una riorganizzazione del team di lavoro e un potenziamento dell’area comunicazione con una forte spinta alla Live Communication.
Elisa Presutti così commenta i risultati del 2022 e l’inizio del 2023: “Siamo soddisfatti dei risultati dello scorso anno in quanto realizzati in un momento storico complesso e in un mercato ancora molto discontinuo e caratterizzato da richieste sotto data con poca pianificazione. La struttura e il team hanno risposto prontamente, riuscendo ad ottenere performance più che soddisfacenti sia in termini numerici che qualitativi. E siamo entusiasti anche delle risposte che stiamo ricevendo dal mercato sin dai primi mesi dell’anno. Abbiamo già acquisito progetti importanti e molti altri sono in fase di definizione. Grazie a partnership strategiche con creativi quotati, provenienti anche da mondi apparentemente lontani dagli eventi, siamo oggi in grado di offrire proposte davvero innovative e unconventional.”
Afferma Sergio Testi, Direttore Generale Gattinoni Group “I risultati 2022 della divisione Eventi si allineano alle buone performance di Gruppo, merito del grande lavoro del team e degli investimenti realizzati negli anni passati. Con il rientro in squadra, in autunno, di Elisa Presutti, professionista determinata con importanti esperienze e skills, abbiamo terminato l’anno nel migliore dei modi e iniziato il 2023 con grande slancio e una crescita superiore al budget.”
Elisa Presutti ha progetti ambiziosi e punta ad aggiudicarsi grandi eventi, offrire alle aziende esperienze memorabili, potenziare la propria squadra e l’empowerment femminile. È consapevole che dal 2022 le aziende sono tornate a viaggiare e ad incontrare i propri target di riferimento. L’experience è nuovamente uno dei principali asset nelle strategie di marketing dei brand.
Da sempre legata per esperienze al mondo degli eventi e degli incentive, la quarantatreenne lombarda ha iniziato la carriera nel mondo Pharma, che ha un background dinamico e contatti preziosi. Poi è stata account eventi e incentive in Hotelplan, e quindi per sette anni account director in seno al Gruppo Gattinoni. Nel 2018, affascinata dal mondo della comunicazione ha deciso di intraprendere un percorso più vicino al B2C e al Media. Rilevante è stata in questo senso l’esperienza maturata in Dentsu Creative dove ha dapprima ricoperto il ruolo di Business Development Director nell’area di Experiential Marketing per poi essere investita del ruolo di Business Lead, per il lancio della unit Dentsu Gaming, dedicata allo sviluppo di progetti e campagne di comunicazione nel mondo Gaming&Esport, raddoppiando le revenue anno su anno.
“Gattinoni mi ha permesso di passare dalla dimensione prettamente digitale a quella umana, che è la mia vera passione, perché l’emozione della diretta è impareggiabile. Sono tornata a lavorare con persone amiche, in presenza e con tutta la carica di un momento di ripresa del mercato. Il pay off ‘esperienze da vivere’ verrà concretizzato in ogni nostro progetto”, conclude Elisa Presutti.

Migranti, oltre 40 associazioni depositano esposto a Procura Crotone

Migranti, oltre 40 associazioni depositano esposto a Procura CrotoneRoma, 9 mar. (askanews) – Oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea hanno presentato un esposto collettivo elaborato da un pool di legali alla Procura di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio a Steccato di Cutro, costato la vita ad almeno 72 persone, tra cui molti bambini.
“Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza”, dichiarano le organizzazioni. “Vogliamo dare il nostro contributo all’accertamento dei fatti, non ci possono essere zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi”.
Le associazioni rinnovano il loro appello all’Italia e all’Europa: “per ridurre drasticamente il rischio di nuove tragedie è necessario mettere in piedi al più presto un sistema di ricerca e soccorso in mare adeguato e proattivo”, aggiungono.
Le associazioni e sigle firmatarie dell’esposto sono: AOI – ASSOCIAZIONE ONG ITALIANE, Associazione Contro gli Abusi in Divisa (A.C.A.D.), Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (A.S.G.I.), Associazione Clinica Legale per i Diritti Umani, Associazione Progetto Accoglienza, ARCI, Borderline-Europe, Casa dei Diritti Sociali, CIAC Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Legambiente, Nazionale Consorzio Italiano di Solidarietà – ufficio rifugiati ONLUS (ICS), Emergency, Fondazione Gruppo Abele, Gruppo Lavoro Rifugiati, International Justice and Human Rights, Centre Legal Team Italia, Medici Senza Frontiere, Associazione Don Vincenzo Matrangolo, Rete Comunità Solidali, Open Arms, Italia Oxfam, Italia SOS MEDITERRANEE, Italia Progetto Mem.Med – Memoria Mediterranea, Mediterranea Saving Humans, PROGETTO DIRITTI, WatchTheMed, Alarm Phone, Sea-Watch, Sea Eye, RESQ – PEOPLE, SAVING PEOPLE, Diritti di Frontiera – Laboratorio di Teoria e Pratica dei Diritti, Fondazione Roberto Franceschi, A Buon Diritto, Confederazione Unione Sindacale di Base, Iuventa-crew, Louise Michel, Associazione Comunità Progetto Sud, Medici del Mondo Italia, Campagna LasciateCIEntrare, Melting Pot, MoCi Cosenza, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, La Petite Bibliothèque.
Asgi ha contribuito alla redazione dell’esposto congiunto “affinché siano condotte indagini accurate in relazione alle responsabilità delle autorità italiane per il mancato soccorso dell’imbarcazione naufragata a poche centinaia di metri dalla costa al mattino di domenica 26 febbraio, e nel cui naufragio hanno perso la vita più di 70 persone, tra cui molti bambini”.
“L’aver colposamente qualificato una situazione di pericolo in mare, come evento di immigrazione illegale da affidarsi alla Guardia di Finanza come operazione di polizia e non ad autorità e mezzi equipaggiati per il soccorso come sono invece quelli della Guardia Costiera, è stata una scelta prevedibilmente erronea che non ha tenuto conto degli obblighi di tutela della vita umana in mare derivanti dal diritto internazionale e implementati nella legislazione nazionale”, scrive Asgi in una nota.
“Per tale ragione assieme ad altre associazioni abbiamo ritenuto necessario agire collettivamente, nell’interesse dell’intera società civile, chiedendo all’Autorità Giudiziaria di valutare se siano ravvisabili, in capo agli agenti delle autorità competenti per il soccorso in mare, responsabilità penali (in particolare per i reati di naufragio colposo e omicidio plurimo)”, proseguono ricordando che “se la normativa nazionale ed internazionale in tema di soccorsi in mare fosse stata puntualmente applicata da parte delle autorità italiane a ciò preposte una simile tragedia, prevedibile, forse poteva essere evitata”.
“Il naufragio di domenica 26 febbraio è avvenuto in zona SAR italiana e vicinissimo alla costa. Il Centro di Coordinamento dei Soccorsi in Mare (IMRCC) avrebbe dovuto assumere il coordinamento dei soccorsi ed inviare assetti navali ed aerei adeguati come previsto dalle disposizioni del Piano SAR Marittimo Nazionale (Decreto Ministeriale numero 45 del 04/02/2021). Dai comunicati delle autorità coinvolte (Frontex, Guardia Costiera e Guardia di Finanza) appare, infatti, che le autorità italiane abbiano ricevuto comunicazione in merito alla presenza di un’imbarcazione, sovraccarica di persone e diretta verso le coste italiane, quasi 24 ore prima del disastro. Questo lasso di tempo avrebbe certamente permesso ai mezzi di soccorso della Guardia Costiera italiana di raggiungere l’imbarcazione in pericolo e scortarla verso la costa, impedendole di incagliarsi in una secca sabbiosa naufragando”, si legge.
Infine, aggiungono, “ricordiamo che l’Italia è già stata censurata dal Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite per la violazione del diritto alla vita in merito al mancato soccorso dell’11 ottobre 2013, quando le autorità italiane attesero molte ore prima di soccorrere un’imbarcazione con a bordo circa 300 persone, che nell’attesa dei soccorsi si capovolse. Quando, sette anni dopo gli eventi, i procedimenti penali relativi ai mancati soccorsi risultavano ancora in corso, il Comitato ha ritenuto che l’Italia non avesse adempiuto al suo dovere di condurre una rapida indagine sulle accuse di violazione del diritto alla vita e che, di conseguenza, abbia violato i suoi obblighi ai sensi del Patto internazionale sui diritti civili e politici”.
Il 2 dicembre 2022, “il Tribunale di Roma ha finalmente constatato la dolosa omissione del soccorso da parte degli ufficiali – di Guardia Costiera e Marina Militare – competenti a dare l’ordine di intervento, ritenendo però che i reati loro ascritti, pur sussistendone tutti gli elementi costitutivi fossero da dichiarare prescritti. Asgi, insieme alle altre associazioni che hanno depositato l’esposto, auspica che indagini rapide ed effettive volte all’accertamento delle responsabilità penali degli organi statali permettano di evitare che questa ennesima tragedia resti impunita”, concludono.

Vino, il 19 e 20 aprile a Montefalco c’è Anteprima Sagrantino

Vino, il 19 e 20 aprile a Montefalco c’è Anteprima SagrantinoMilano, 9 mar. (askanews) – Il 19 e 20 aprile a Montefalco (Perugia) si terrà Anteprima Sagrantino, l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco per presentare alla stampa specializzata nazionale e internazionale le nuove annate delle denominazioni dei territori di Montefalco e Spoleto, tra cui spicca l’annata 2019 di Montefalco Sagrantino Docg.
In degustazione ci saranno le nuove annate e quelle già in commercio di Montefalco Bianco DOC, Montefalco Grechetto DOC, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino Superiore, Montefalco Rosso DOC, Montefalco Rosso DOC Riserva e apppunto Montefalco Sagrantino Docg. La valutazione dell’annata 2019 di quest’ultimo “sarà per il quarto anno consecutivo espressa in centesimi, approfondendo i singoli parametri che compongono il giudizio complessivo, anche grazie al lavoro della Commissione esterna”. Quest’anno la valutazione sarà affidata alla giornalista Alessandra Piubello, curatrice, tra l’altro, della “Guida Oro – I Vini di Veronelli”, con il sommelier Giampiero Compare, maitre del ristorante stellato “La Cru” di Grezzana (Verona).
“L’evento dedicato alle Anteprime dei vini del nostro territorio si caratterizzerà per la promozione del territorio con molte novità ed estrema attenzione all’ambiente” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Giampaolo Tabarrini, aggiungendo “il nostro desiderio più grande è proprio quello di aprirci sempre più al mondo, di farci conoscere ancora di più per la singolarità dei nostri vini che nascono da un territorio che è unico ed irripetibile”. “Lo abbiamo fatto già in questi mesi con azioni di valorizzazione e promozione territoriale con l’obiettivo di essere ancora più presenti su specifici mercati” ha proseguito, sottolineando “lo facciamo, però, senza strizzare l’occhio a mode o tendenze, ma proponendo la solidità delle nostre radici e della nostra storia”.
Tra gli appuntamenti previsti a Montefalco anche il “Gran Premio del Sagrantino”, concorso nazionale per sommelier promosso dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais), e la presentazione dell’”Etichetta d’autore”, opera celebrativa dell’annata 2019 del Montefalco Sagrantino Docg, che quest’anno sarà realizzata dall’Accademia delle Belli Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

Vino, da 8 a 10 novembre torna ProWine Shanghai con espositori esteri

Vino, da 8 a 10 novembre torna ProWine Shanghai con espositori esteriMilano, 9 mar. (askanews) – Dall’8 al 10 novembre prossimi si al New International Expo Center di Shanghai si terrà la decima edizione di “ProWine Shanghai 2023” che, per la prima volta dopo la pandemia del Covid, riapre i suoi battenti agli espositori stranieri.
Tra gli espositori annunciati dalla fiera, ci sono le Cantine Sgarzi Luigi di Castel San Pietro Terme (Bologna), “primo esportatore ufficiale di vino in Cina nel 2021”. Business France porterà le regioni vinicole transalpine e AXA Millésimes presenterà una selezione di vini francesi, festeggiando così il suo debutto alla manifestazione. Nei grandi padiglioni nazionali ci saranno anche i vini del Portogallo, della Germania e della California.
L’organizzazione spiega che sono già in programma in molte città cinesi eventi promozionali rivolti agli acquirenti cinesi, tra cui il World Malbec Day realizzato in collaborazione con Wines of Argentina, i roadshow con la Yinchuan Wine Association ed eventi con la California Wine Institute, Wines of Germany e COFCO Great Wall. Inoltre in occasione del decimo anniversario della ProWine Shanghai, sono previste anche due manifestazioni di ProWine a Pechino e Shenzhen. La presentazione al China World Hotel di Pechino (Beijing) si terrà l’1 e 2 giugno, mentre quella a Shenzhen sarà al Futian Shangri-La Hotel il 30 giugno e il 1 luglio.

Geologo Lorenzo Benedetto vicepresidente Struttura Tecnica Nazionale

Geologo Lorenzo Benedetto vicepresidente Struttura Tecnica NazionaleRoma, 9 mar. (askanews) – Il Consiglio Direttivo della Struttura Tecnica Nazionale, Supporto delle Professioni Ordinistiche al Sistema di Protezione civile, ha eletto il geologo Lorenzo Benedetto Vice-Presidente. La struttura ha come scopo la coordinazione delle attività dei Consigli Nazionali per la gestione degli eventi emergenziali, con particolare riferimento a quelli indicati all’articolo 7 del Decreto Legislativo n.1 del 2018.
La STN – si legge nella nota – svolge tra l’altro, le attività di ricognizione del danno e dell’agibilità nonché le relative attività complementari a queste connesse, le attività di supporto geologico, geotecnico, cartografico ,tutte le ulteriori attività di supporto alla gestione tecnica delle emergenze nonché, di concerto con i sistemi ordinistici territoriali, attività di formazione e informazione sulla cultura della prevenzione e consapevolezza dei rischi.
“Ringrazio il Presidente Monaco e l’intero Consiglio per la fiducia accordatami – ha detto Lorenzo Benedetto -. Il contributo della Struttura Tecnica Nazionale al sistema di protezione civile sta assumendo sempre più rilievo su attività di supporto alle emergenze. Proprio in questi giorni stiamo attivando delle procedure di collaborazione con il Commissario delegato per l’emergenza Ischia, On. Giovanni Legnini, in modo particolare nella valutazione dell’impatto e del danno sui fabbricati interessati dagli eventi franosi avvenuti a Casamicciola Terme nel novembre scorso, per la definizione del rischio residuo e della pianificazione di emergenza”, conclude.

‘L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews’

‘L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews’

Incontro organizzato da Osservatorio TuttiMedia e Rappresentanza in Italia Commissione Ue

Roma, 9 mar. (askanews) – Affidabilità delle fonti, tecnologia sinergicamente utile all’informazione di qualità, lotta alla disinformazione condivisa. Queste le parole chiave emerse dall’appuntamento “L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea l’8 marzo presso lo Spazio Europa a cui hanno partecipato i giovani dei Master di giornalismo LUMSA e LUISS.
Carlo Corazza (Direttore dell’ufficio del Parlamento EU in Italia) apre l’incontro ricordando che Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, ha dedicato questo 8 marzo alle donne che lottano per i diritti. “Siamo ad un anno dalle elezioni del parlamento europeo, cuore pulsante della democrazia e i cittadini vogliono che ciò avvenga in maniera corretta; infatti, l’88% vede le fake news come una minaccia. Contro la manipolazione dell’informazione serve un giornalismo robusto ed un’adeguata educazione. I giornalisti sono le prime sentinelle della democrazia liberale che mette al centro le libertà dell’uomo, ecco perché dobbiamo investire nella loro professionalità”.
Antonio Parenti (Capo della Rappresentanza Commissione Europea in Italia) fa gli auguri alle donne “vederne tante in sala è un bel segno per il futuro” ed entra nel vivo delle fake news con l’esempio della farina di grillo: “La commissione Eu dice che la farina di grillo non è dannosa alla salute e obbliga l’indicazione nelle etichette”. Rivolgendosi ai giovani in sala sottolinea: “Il vostro ruolo in quanto giornalisti è etico perché avete il compito di cercare le fonti attendibili che possono permettere una critica costruttiva alla politica. Siete i responsabili di un dibattito fondamentale per le nostre istituzioni. La bandiera europea è la bandiera dei diritti, e conto che lo sia per sempre”.
Carlo Chianura (direttore del Master Lumsa) ringraziando per l’iniziativa, sottolinea l’importanza del controllo delle fonti che deve essere costante e meticoloso in un ecosistema dei media completamente diverso. Gianni Riotta (direttore del Master Luiss) parla di informazione e disinformazione, due facce della stessa medaglia: “Oggi gli organismi europei istituiti per combattere la disinformazione si riuniscono a Roma, una buona notizia. Purtroppo ho constatato che i fondi a loro dedicati sono stati dimezzati, azione che non condivido”. Conclude sottolineando l’importanza della formazione, problema di oggi perché nelle redazioni non c’è più tempo per questo: “Le scuole sono l’unico luogo dove apprendere le competenze utili alla professione, che ha bisogno di credibilità e di un sistema che la sostenga”.
“Se l’informazione è un bene pubblico – ha detto Franco Siddi (presidente TuttiMedia) – bisogna pensare ad un sistema in cui l’intervento pubblico non deve trasformarsi in un assoggettamento, perché fare il giornalista significa lavorare in condizioni di indipendenza”.
Per Agnese Pini (direttrice QN) viviamo in un’epoca straordinaria perché “l’informazione non è più elitaria, ma c’è bisogno di educazione allo smartphone, di capitali e uomini che sappiano guidare il cambiamento così come è avvenuto per le altre rivoluzioni”. La direttrice conclude sull’importanza della differenza fra informazione e comunicazione, invitando i giovani alla verifica delle fonti.
Di nuove tecnologie a supporto del giornalismo parla Andrea Cristallini (Google): “Le applicazioni sono tante – sottolinea – ma noi lavoriamo per assistere e ottimizzare l’uso dei nuovi strumenti utili a contrastare le fake news e le discriminazioni di genere, ad esempio: la sinergia fra tecnologia e informazione porterà risultati per tutti”.
“Garantire l’affidabilità delle notizie che circolano in rete è priorità per gli editori mainstream – afferma Isabella Splendore (FIEG) -. Fake news e disinformazione proliferano laddove la qualità dell’informazione è bassa. L’informazione professionale di qualità è la diga contro le fake news, ma così come al giornalista viene affidata la funzione di antidoto contro i fenomeni quali polarizzazione e echo-chamber, è importante garantire la sostenibilità dell’industria editoriale”.
“Condividere le proprie idee in luoghi affidabili – precisa Costanza Andreini (Meta) – è importante per le persone che devono sentirsi sicure negli spazi che usano. Ecco perché siamo in prima linea contro la disinformazione e aperti a strumenti di regolamentazione. Il fact-checking è essenziale, noi gestiamo miliardi di contenuti cercando di ridurre la visibilità di quelli non appropriati o falsi”.
Di coscienza della disinformazione parla Claudia Mazzola (direttrice ufficio studi della Rai): “La media literacy, l’alfabetizzazione servono per creare la coscienza della disinformazione”. Per Luigi Rancilio (Avvenire) i giornalisti devono inseguire la verità anche contro i dinosauri che scoraggiano, l’unico modo per vincere è essere credibili.
Il consiglio di Leonardo Panetta (corrispondente Mediaset da Bruxelles) ai giovani in sala è di costruire una rete di amicizie con le quali verificare le notizie perché le fake news possono incidere profondamente nelle decisioni politiche, come avvenuto per la Brexit.
Il professor Derrick de Kerckhove (direttore scientifico TuttiMedia) conclude sulla crisi epistemologica e antropologica in atto: “Gli esseri umani stanno per delegare alle macchine la loro caratteristica distintiva, cioè il pensiero. Nella tempesta attuale si cerca aiuto nell’IA che si presenta come una soluzione per il controllo sulla verifica dei fatti, per la traduzione linguistica, per il reporting automatizzato e per la personalizzazione. Le tecnologie però non sono ancora pronte o sufficientemente mature, perché non possono andare a sostituire la capacità e il senso critico del giornalista in quanto umano, come mi ha risposto anche lo stesso ChatGPT”.
“Lavorare in un ufficio stampa di un’istituzione come è capitato a me – dice Adriano Addis (Press & Media EU) – non è un’ambizione comune fra i giovani aspiranti giornalisti, io non lo sono. In questo contesto voglio invitare i giovani in sala a considerare la rivoluzione che c’è stata nel mondo delle istituzioni rispetto al giornalismo. L’invasione della Crimea (2014) fa da spartiacque. Inizia l’interesse per la disinformazione, l’Europa capisce che bisogna agire e che si deve raccontare, ha bisogno di giornalisti”.
“Un Paese senza visione non ha futuro – dice in conclusione Maria Pia Rossignaud (vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia) – oggi, invece abbiamo tracciato possibili percorsi che da idee possono trasformarsi in pratiche di successo per i giornalisti ed il mondo dei media”.

Vino, l’Azienda agricola Ricci Curbastro diventa società benefit

Vino, l’Azienda agricola Ricci Curbastro diventa società benefitMilano, 9 mar. (askanews) – Da marzo 2023, l’azienda agricola Ricci Curbastro di Capriolo (Brescia) diventa società benefit, integrando nel suo nuovo statuto, oltre agli obiettivi di profitto, quello di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Lo ha annunciato Equalitas, società proprietaria dell’omonimo standard di certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo, di cui è presidente lo stesso Riccardo Ricci Curbastro.
“Il passaggio va di pari passo con il proprio approccio sostenibile, aggiungendo così alla propria missione a lungo termine, la creazione di valore condiviso” si legge in una nota, dove si precisa che la Cantina bresciana si aggiunge così a Salcheto e a Feudi San Gregorio, che hanno già fatto questa scelta.
“Il numero di organizzazioni certificate ai sensi dello Standard SOPD Equalitas che hanno modificato il proprio statuto, diventando società benefit, continua così la sua crescita, sulla scia dell’accordo sancito a luglio 2021 tra Equalitas e Assobenefit, associazione nazionale per le società benefit” prosegue il comunicato, spiegando che l’accordo ha l’obiettivo “di promuovere lo sviluppo in Italia di società benefit e sostenibili nel comparto vitivinicolo attraverso iniziative congiunte di formazione e sensibilizzazione destinate a quelle imprese che vogliano assumere un orientamento coerente con il modello di business benefit, adottando allo stesso tempo lo standard di sostenibilità messo a punto da Equalitas”.