Acea e Susan Komen Italia insieme per la prevenzione dedicata alle donneRoma, 8 mar. (askanews) – Continua la collaborazione con l’organizzazione Susan G. Komen Italia, oggi in occasione della Giornata Internazionale della Donna: il Gruppo Acea, da sempre attento al benessere delle proprie persone e all’importanza della prevenzione e dei corretti stili di vita, lancia la campagna “Previeni con ACEA” che prevede screening gratuiti dedicati alle donne dell’azienda che potranno usufruire di visite senologiche e ginecologiche. Nella giornata odierna le persone di ACEA potranno anche partecipare ad un’iniziativa solidale organizzata presso la sede centrale di Piazzale Ostiense dai volontari dell’associazione, che illustreranno progetti e attività dedicate alla prevenzione. Con queste iniziative, realizzate in collaborazione con l’associazione Susan G. Komen, che opera da oltre 20 anni in Italia per rendere il tumore del seno una malattia sempre più curabile, il Gruppo Acea conferma il percorso intrapreso a favore della salute delle proprie persone, promuovendo con sempre maggiore impegno il valore della Prevenzione.
Farmaci antifrattura non causano danni a bocca. Linee guida dentistiRoma, 8 mar. (askanews) – Non bisogna rinunciare a salvare le ossa per prevenire problemi di salute orale: con controlli costanti prima, durante e dopo la terapia i farmaci anti-fratturativi non devono preoccupare chi soffre di parodontite. Basta identificare i fattori di rischio dei singoli pazienti e controllare l’infiammazione gengivale per ridurre al minimo la possibilità dell’insorgenza di una grave ma rara complicanza di questi farmaci e cioè l’osteonecrosi delle ossa mascellari. Si tratta di una condizione degenerativa di una porzione di osso che può portare a serie conseguenze infettive e disfunzionali. A indicarlo sono le prime Linee Guida, frutto di un documento congiunto della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT). Il lavoro nasce nell’ambito del progetto “Healthy Bone Healthy Gums” e sarà presentato al XXI Congresso Nazionale della SIdP, in programma dal 9 all’11 marzo al Palacongressi di Rimini. L’osteoporosi colpisce oggi quasi 5 milioni di italiani e le fratture da fragilità sono oltre 600.000 ogni anno per un costo di quasi 10 miliardi. I numeri sono in costante crescita insieme all’età media della popolazione. Per contrastare la fragilità ossea sono oggi disponibili diversi farmaci che agiscono riducendo il riassorbimento del tessuto osseo. La famiglia maggiormente diffusa è quella dei bifosfonati a cui si aggiungono i monoclonali oltre quelli che associano all’attività anti-riassorbitiva la capacità di stimolare la deposizione di nuovo osso. “L’introduzione di queste terapie ha costituito un importante passo avanti nella prevenzione delle fratture – spiega Luca Landi, coordinatore delle Linee Guida per SIdP -, ma è nata una certa preoccupazione nei pazienti quando tra le possibili complicanze dell’assunzione di anti-riassorbitivi è apparsa l’osteonecrosi dei mascellari. Si tratta di una degenerazione di una porzione di osso – precisa Landi – che può divenire esposto, spontaneamente o a seguito di cure dentarie e che non guarisce e può provocare dolore, gonfiore e ulcerazione dei tessuti molli fino alla mobilità dentale con grave alterazione della funzione masticatoria. La sua incidenza è molto bassa e va da meno dello 0,5% in caso di terapia per l’osteoporosi e fino al 8% circa in caso di assunzione per motivi oncologici. Ma assistiamo sempre più spesso ai timori di pazienti in cura con questi farmaci o che dovrebbero iniziare ad assumerli. Sospendere o non iniziare la terapia con questi farmaci nel timore di incorrere in questa complicanza non solo espone il paziente ad un più alto rischio di frattura ma spesso determina una difficoltà per l’odontoiatra che deve gestire estrazioni dentali o interventi di chirurgia nel paziente con problemi parodontali. Per questo, il Position Paper “Healthy Bone Healthy Gums” sottolinea l’importanza della terapia anti-fratturativa che non deve essere interrotta o rinviata dal dentista a meno che ciò non avvenga in accordo con il prescrittore”. “L’osteoporosi – sottolinea Maria Luisa Brandi, coordinatrice delle Linee Guida per SIOT e responsabile dell’Osservatorio Fratture da Fragilità – è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da una riduzione della massa e della qualità ossea che porta alla fragilità ossea e a un maggior rischio di fratture a anca, colonna vertebrale, omero, avambraccio. In Italia oltre 4,5 milioni di persone, donne in 2 casi su 3, ne soffrono e, nei prossimi 25 anni, la percentuale della popolazione over 65 che ne soffre aumenterà del 25%. Oggi ci sono potenti farmaci per la prevenzione delle fratture da fragilità. Un’adeguata terapia anti-riassorbitiva è in grado di ridurre del 50% le fratture con un impatto positivo, non solo sulla salute e la qualità di vita dei pazienti, ma anche sulla spesa sanitaria. Tuttavia, ben l’80% dei pazienti con osteoporosi non ricevono cure adeguate e 1 paziente su 2 abbandona la terapia”. Il documento congiunto SIdP e SIOT mette a fuoco, per la prima volta, le possibili implicazioni della terapia anti-riassorbitiva nei pazienti osteoporotici ad alto rischio di frattura in coloro che sono affetti da parodontite e gengivite. “Spesso noi dentisti – prosegue Sforza – siamo chiamati a esprimerci sull’idoneità di un paziente a iniziare una terapia con farmaci anti-riassorbitivi o a dover proporre una terapia chirurgica in un paziente in cura con questi farmaci. Abbiamo costituito una task force di esperti delle due discipline per dare vita a un consensus utile per clinici e pazienti. Nonostante la bassa incidenza di complicanze per l’osso mascellare riscontrate con l’uso di questi farmaci, infatti, è necessaria attenzione nel caso di pazienti che soffrono di parodontite, malattia delle gengive che distrugge il tessuto di supporto dei denti e, nei casi più gravi, ne causa la caduta. Gli elementi da tenere in considerazione sono il dosaggio dei farmaci, la via di somministrazione, la durata della terapia, la presenza di patologie concomitanti e le condizioni del cavo orale”.
8 marzo, Vaia a colleghe Spallanzani: siete eccellenze nell’eccellenzaRoma, 8 mar. (askanews) – L’INMI “Lazzaro Spallanzani” si tinge di giallo in occasione della “Festa della donna”. Le mimose, oggi 8 marzo, addobbano la celebre fontana. Il direttore generale, Francesco Vaia, ha voluto omaggiare tutte le donne in servizio nell’Istituto con una lettera: “Care colleghe, in tutto questo tempo le professioniste dello Spallanzani sono state unanimemente riconosciute come eccellenze nell’eccellenza. Un punto fermo dal quale continuare il nostro cammino per una Sanità sempre più efficace ed efficiente. Una Sanità per la Persona. Auguri a tutte voi, auguri alle nostre donne”.
Terzo Settore, il 14 marzo a Roma incontro con sociologo MagattiRoma, 8 mar. (askanews) – Incontro, martedì 14 marzo prossimo a Roma alle ore 20.45, con il sociologo Mauro Magatti. Una iniziativa, quella che avrà luogo presso la Parrocchia di San Fulgenzio, in Via della Balduina, promossa per i 30 anni di vita della casa famiglia “Casa Betania” e della cooperativa L’Accoglienza, che si propone di riflettere, come affermano gli stessi promotori dell’iniziativa, sul “come è cambiata la società in questi ultimi 30 anni, come rispondere alle sfide di oggi e quali le prospettive future che offre una società fluida per giovani e famiglie”. Mauro Magatti è stato Preside della Facoltà di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano dove insegna Sociologia, Analisi e istituzioni del capitalismo contemporaneo. Nel corso degli anni, ha pubblicato numerose monografie e saggi su riviste italiane e straniere, partecipando a network universitari internazionali. È fondatore dell’Archivio della generatività sociale, di Eskenosen ODV e della associazione Common, di cui è presidente. È editorialista de Il Corriere della Sera e di Avvenire.
Salme migranti trasferite da Cutro, Vimimale: scelta di dignitàRoma, 8 mar. (askanews) – “Sono soluzioni provvisorie e non definitive. Prese per dare immediata dignità alle salme. Anche perché in Afghanistan non è semplice procedere nell’immediato al rimpatrio”. A quanto si apprende da fonti del Viminale è questa la motivazione alla base della decisione di trasferire le salme dei migranti vittime del naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio da Crotone al cimitero islamico di Bologna. “In ogni caso, – a quanto viene riferito – si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano se ne farà carico di tutti gli oneri”.
Consorzio d’Abruzzo in tour in Oriente per promuovere vino e territorioMilano, 8 mar. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è tornato in Oriente per promuovere Cantine e territorio in tre dei più importanti mercati asiatici. Dopo una prima tappa a Seoul in Corea del Sud, con aziende ed etichette che si sono raccontate a ristoratori, enotecari, importatori e giornalisti, ieri e oggi il Consorzio e 12 aziende abruzzesi sono a Tokyo in Giappone, alla fiera internazionale Foodex Japan. Tra le diverse iniziative in programma, oggi è prevista una speciale masterclass dedicata al Cerasuolo d’Abruzzo, a cui seguirà una cena con tutta la stampa più importante del settore. Il Foodex è una tra le più importanti manifestazioni fieristiche agroalimentari dell’Asia e la prima del Giappone, e rappresenta, quindi un’ulteriore porta d’ingresso commerciale per tutta l’area del Sud Est asiatico. Il 9 marzo sarà la volta di Yokohama dove andrà in scena una masterclass sul Montepulciano d’Abruzzo. “Il Giappone è al secondo posto tra i Paesi asiatici per consumo di vino ed è il sesto importatore al mondo si tratta quindi di un mercato di fondamentale importanza per il nostro settore e abbiamo voluto fortemente partecipare a questa missione che ci vede uniti nell’andare a promuovere tutti i nostri vini” ha spiegato il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, aggiungendo che “portiamo alta la bandiera delle etichette abruzzesi ma contemporaneamente raccontiamo anche il nostro territorio, certi di poter attrarre sempre più appassionati e turisti nella nostra meravigliosa terra” Il tour si concluderà lunedì 13 marzo in Vietnam, ad Hanoi, con una degustazione guidata sempre sul Montepulciano d’Abruzzo, incontri b2b tra le aziende e gli importatori locali e un contest dedicato ai sommelier vietnamiti con un focus su tutti i vini abruzzesi.
Stalking, maltrattamenti in famiglia e stupri: vittime quasi sempre donne
Sono tra il 74% e il 91%. Reati in crescita rispetto al 2019
Milano, 8 mar. (askanews) – Le donne sono state il 74% delle vittime dei 17.259 atti persecutori (il cosiddetto stalking) denunciati o scoperti in Italia nel 2022 (+7% sul 2019), l’81% delle vittime dei 23.196 maltrattamenti avvenuti in famiglia (+11% sul 2019) e il 91% delle vittime delle 5.591 violenze sessuali registrate (+23% sul 2019). E’ quanto emerge dal Rapporto sulle donne vittime di violenza curato dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale della donna. Nel quadriennio 2019-2022 si è registrato “un tendenziale incremento dei presunti autori noti, del 10% per gli atti persecutori e del 12% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e per le violenze sessuali”. Per quanto riguarda gli atti persecutori lo studio rileva “un trend crescente del numero di reati commessi sino al 2021 e decremento nel 2022”. Il 96% delle vittime sono maggiorenni e l’88% è di nazionalità italiana. L’anno scorso l’incidenza dei reati commessi è risultata più elevata in Campania, Sicilia e Puglia, mentre l’incidenza minore si è avuta in Veneto, Trentino Alto Adige e Marche. Anche nel caso dei maltrattamenti contro familiari e conviventi si rileva “un trend crescente dei reati commessi fino al 2021, che invece decrescono nel 2022. Allo stesso modo, la relativa azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita fino al valore più basso nel 2021 (71% di reati scoperti), nel 2022 evidenzia un incremento della percentuale dei delitti scoperti (77%)”. L’81% di questa fattispecie ha come vittime le donne, che per il 93% sono maggiorenni e per il 76% di nazionalità italiana. Nel 2022 Regioni in cui si è avuta l’incidenza maggiore di casi sono state Campania, Sicilia e Emilia Romagna, mentre Molise, Valle d’Aosta e Marche quelle in cui si sono registrati meno casi. Infine, le violenze sessuali, in tutte le sue forme, evidenziano una crescita significativa. Dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo nel 2022 (5.991 eventi), con una percentuale di casi scoperti che si attesta al 61% (+4% sul 2021). Per il 91% le vittime sono donne, il 71% delle quali maggiorenni e il 79% di nazionalità italiana. L’incidenza più elevata si è registrata in Emilia Romagna, Liguria e Trentino Alto Adige, mentre Basilicata, Campania e Abruzzo evidenziano i valori d’incidenza più bassi.
Cresce il numero delle donne assassinate: 125 nel 2022, +12% sul 2019Milano, 8 mar. (askanews) – Le donne assassinate nel 2022 sono state 125 (il 39% dei 319 omicidi volontari consumati), il +12% rispetto al 2019 quando erano state 112, e in crescita costante anche sul dato del 2020 (118) e del 2021 (119). Il 95% delle vittime erano maggiorenni e il 78% di nazionalità italiana. E’ quanto risulta dal Rapporto sulle donne vittime di violenza curato dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale della donna. Focalizzando l’attenzione sull’ambito familiare/affettivo lo studio evidenzia come, dal 2020, gli omicidi di donne mostrino un costante incremento (+10%), a fronte di un trend discendente del dato complessivo (-8%). Nello stesso ambito, invece, risultano in diminuzione sia gli omicidi commessi dal partner/ex partner (-17%), sia il numero delle relative vittime donne che, da 68 del 2019 passano alle 61 del 2022 (-10%), rappresentando però in percentuale il 91% (61 su 67), perché solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini. Considerando le sole donne uccise in ambito familiare/affettivo, le stesse sono vittime di partner o ex partner nel 59% dei casi (61 su 103). Numerosi anche i casi in cui risultano uccise per mano di genitori o figli (33%, 34 su 103), mentre è residuale il caso di omicidi commessi da altro parente (8%, 8 su 103). Negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare/affettivo si rivela preminente l’uso di armi improprie e/o armi bianche (49 casi), armi da fuoco (23), asfissia/soffocamento/strangolamento (16), lesioni o percosse (14 eventi) e un avvelenamento.
Il 13 marzo a Milano il vino dei vigneron dell’Union des Gens de MétierMilano, 8 mar. (askanews) – Lunedì 13 marzo i vigneron associati nella francese Union des Gens de Métier (UGM) saranno i protagonisti di un esclusivo banco d’assaggio riservato agli operatori del settore all’Hotel Principe di Savoia di Milano. L’UGM nasce nel 1990 da un’idea dell’enologo e viticoltore della Loira, Didier Dagueneau, e riunisce “un gruppo di persone libere e rispettose degli equilibri dell’ambiente, che fanno prodotti equi e nobili”, quasi tutti biologici se non biodinamici. “L’UGM crede nell’unità di ciò che fa bene al corpo e allo spirito, un impegno che si nutre dell’amicizia, della passione e della gastronomia” si legge nel sito del gruppo, che difende e promuove “il diritto all’originalità e alla diversità”. Si tratta principalmente di vigneron legati al mondo della fermentazione di diverse AOC (le Denominazioni francesi), ma ci sono anche un produttore di sidro (Eric Bordelet) e un fornaio (Alex Croquet). Ai francesi si aggiungono un vignaiolo corso, Marc Imbert, una coppia basca di Irouléguy, Thérèse et Michel Riouspeyrous, e una italiana, Aldo e Milena Vaira dell’azienda G.D. Vajra, storica Cantina che sorge a tre chilometri dal centro di Barolo (Cuneo). Insieme con i Vaira, ci saranno nove vignaioli italiani che condividono i medesimi valori e, in alcuni casi, legati da rapporti di amicizia. Dal Trentino-Alto Adige arriveranno Clemens Lageder di Alois Lageder e Emilio Zierock di Foradori, dalla Lombardia Isabella e Emanuele Pelizzati Perego di Ar.Pe.Pe, dall’Emilia Romagna Alberto e Giovanni Paltrinieri e Chiara Condello, dalla Toscana Aljoscha, Antonia e Arianna Goldschmidt di Corzano & Paterno, dal Friuli Mateja Gravner di Gravner, dal Veneto Matilde Poggi de Le Fraghe e dal Piemonte Christoph Künzli de Le Piane. “Gli amici dei miei amici sono amici” ha spiegato Francesca Vaira, che con i fratelli Giuseppe e Isidoro costituisce la terza generazione della famiglia, citando padre Costantino Ruggeri, il frate francescano che ha realizzato le meravigliose vetrate a mosaico della loro cantina. “Queste parole ci accompagnano dalla nostra infanzia – ha concluso – e sono l’ispirazione che, nella vita di tutti i giorni, intesse storie di amicizia e desiderio di comunicare una Bellezza: ecco lo spirito intrinseco nella degustazione dell’UGM del 13 marzo”. Ecco i 17 produttori francesi che dalle 10 alle 18 saranno nell’albergo di piazza della Repubblica a Milano: Philippe Alliet (Chinon), Eric Bordelet (Calvados, Sydre et Poiré), Manuéla e François Chidaine (Montlouis-sur-Loire), Olivier Clape (Cornas), Véronique Cochran (Côtes de Bourg), Louis-Benjamin Dagueneau (Pouilly Fumé), Elian Da Ros (Côtes du Marmandais), Létizia e David Duband (Nuits St Georges), Maxime Graillot (Crozes-Hermitage), Marc Imbert (Corsica), Charlotte e Antonie Kreydenweiss (Alsazia), Christophe Peyrus (Pic Saint Loup), Daniel Ravier (Bandol), Thérèse e Michel Riouspeyrous (Irouléguy), Jean-Marc Roulot (Mersault), Anselme e Corinne Selosse (Champagne) e Stéphanie e Michel Theron (Haut-Médoc).
Vino, la Prima dell’Alta Langa sarà l’8 maggio alla Reggia di VenariaMilano, 8 mar. (askanews) – La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà l’8 maggio nella settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria (Torino). Giunta alla quinta edizione, la grande degustazione degli spumanti Metodo classico Docg che nascono nelle colline di Asti, Cuneo e Alessandria è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata a un pubblico di operatori professionali. “Anno dopo anno, edizione dopo edizione, questo evento cresce e si arricchisce, così come la nostra compagine: se nella prima edizione del 2018 i produttori presenti alla manifestazione erano 18, con circa 40 etichette in degustazione, l’anno scorso a Torino eravamo in 46 con 115 diversi vini” ha ricordato la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta, sottolineando che “la Prima si conferma l’occasione per poter assaggiare un’amplissima selezione di Alte Bollicine Piemontesi, incontrare i produttori ed entrare pienamente a contatto con lo spirito di una denominazione in netto sviluppo, in Italia e non solo”. Diverse le iniziative che il Consorzio sta portando avanti in questi mesi. L’ultimo progetto presentato due giorni fa nel Palazzo Banca d’Alba, è stato “Alta Langa DOCG: anima di un territorio” che coinvolgerà alcuni tra i più importanti sommelier di Torino, Milano e Genova. Un viaggio nel quale l’Alta Langa DOCG si racconterà nella sua vocazione di vino “gastronomico” in abbinamento alle specialità dei cuochi delle trattorie storiche delle terre alte di Langa: nei primi tre appuntamenti saranno coinvolti al fianco del Consorzio Piermassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve, Cessole), Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino) e Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro). “A fronte della crescita della denominazione – ha evidenziato il direttore Paolo Rossino – il Consorzio prosegue la sua assunzione di responsabilità verso il territorio di origine e allo stesso tempo adotta delle azioni a più ampio raggio che permettano di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle terre alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande orgoglio”. Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001 e oggi conta 55 case spumantiere e 90 viticoltori associati che producono 115 diverse etichette. Gli ettari di vigneto sono 377 (per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay), 175 dei quali sono coltivati in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti e 38 in provincia di Alessandria. Dalla vendemmia 2022 la Denominazione ha una produzione di tre milioni di bottiglie vendute per il 90% sul mercato interno. L’Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte: fu il primo metodo classico ad essere prodotto in Italia fin dalla metà dell’Ottocento. Ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008). È prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay (in purezza o insieme in percentuale variabile), può essere bianco, rosé, brut o pas dosé, ha un affinamento sui lieviti di almeno 30 mesi ed è esclusivamente millesimato.