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Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Per promuovere le DOC e la DOCG. Poi Prowein, Vinitaly e London W.F.

Milano, 7 mar. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è volato negli Sati Uniti per partecipare al tour in cinque tappe di Slow Wine Usa 2023, con incontri, masterclass di approfondimento, banchi di degustazione e walk around tasting con esperti e professionisti del settore che operano in America, per riproporsi su un mercato fondamentale per l’export del vino italiano. Il tour prevede San Francisco (6 marzo, City Vieuw at Metreon), Seattle (7 marzo, Block 41), Dallas (9 marzo, Eataly Dallas), Miami (13 marzo, Rubell Museum) e New York (14 marzo, Eataly NCY Downtown).
La promozione è concentrata “sul lancio dei prodotti che rappresentano le identitarie DOC e la DOCG d’Oltrepò, quest’ultima fiore all’occhiello con il suo Metodo Classico da Pinot nero, sempre più apprezzato in Italia e all’estero, con la consapevolezza di un livello qualitativo eccellente raggiunto e conclamato dalle guide più importanti e anche dai recenti eventi di degustazione qualificati ed esigenti”.
Sono oltre cento i produttori selezionati da Slow Wine Guide nelle tappe dello Slow Wine Tour. Il Consorzio Oltrepò porta in degustazione le seguenti etichette: Berté & Cordini, Bruno Verdi, Cà Di Frara, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Montagna, Castello di Cigognola, Castello di Luzzano, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Defilippi, Frecciarossa, Giorgi, La Travaglina, La Versa, Losito & Guarini, Manuelina, Quaquarini, Tenuta Mazzolino, Terre d’Oltrepò, Torti Eleganza del Vino e Vanzini.
“Le attività 2023 del Consorzio sono iniziate ufficialmente in Italia già da alcune settimane con un primo evento di grande successo come quello dedicato a ‘Oltrepò terra di Pinot nero’ con AIS Milano, che ha richiamato all’assaggio 450 sommelier ed esperti” – ha ricordato il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, aggiungendo “un’iniezione di fiducia che fa ben sperare in questo nuovo tour americano, mercato sempre più interessante, anche perché attento al racconto autentico del vino, di chi lo fa, del territorio, dell’identità e tipicità che rappresenta le varie aree vitivinicole”. “Il mondo del vino, come tutto il mondo agroalimentare, si trova a fronteggiare una crisi importante e bisogna rimboccarsi le maniche e frequentare i grandi eventi all’estero dove abbiamo da qualche tempo aperto nuovi canali con effetti già positivi” ha proseguito Veronese, aggiungendo che “dobbiamo inoltre cercare di supportare quelle aziende che possono fare il salto di qualità complessivo, non solo per la bontà del prodotto nel calice ma anche un salto organizzativo e di sviluppo sostenibile per molte piccole aziende che possono aspirare a diventare medie e contribuire in modo decisivo al successo e valore complessivo delle Denominazioni”. “Solo portandole nei radar internazionali – ha concluso – si può iniziare un percorso determinante per il loro futuro”.
Dopo lo Slow Wine Tour, il Consorzio parteciperà a Prowein a Dusseldorf con Ascovilo-Grana Padano, Vinitaly a Verona, London Wine Fair e Vinoforum a Roma. Sta inoltre programmando una serie di attività dedicate al settore della ristorazione e della sommellerie sia portando sul territorio dell’Oltrepò operatori e opinion leader, sia proponendo degustazioni su piazze importanti come Roma (FIS-Hilton Cavalieri), Ais Monza e Ais Sicilia.

8 marzo, donne sempre più indipendenti su risparmio creativo

8 marzo, donne sempre più indipendenti su risparmio creativoDoha, 7 mar. (askanews) – Tre anni fa la pandemia cambiava le nostre vite in modo improvviso e da alcuni punti di vista irreversibile, portando nuove sfide e nuove consapevolezze. Secondo il Rapporto Edufin-Doxa del 2020, il 40% delle donne dopo il Covid-19 non riusciva a far fronte a una spesa imprevista di 2000 euro. A Distanza di due anni, l’inflazione e il caro vita mettono alla prova ancora una volta le famiglie e in particolare le donne.
Secondo un’indagine Revolut però, molte donne hanno continuato a coltivare la propria indipendenza e hanno sviluppato delle abilità di risparmio diverse da quelle più maschili, per contrastare il caro prezzi. La super app finanziaria con oltre 27 milioni di clienti nel mondo e più di un milione in Italia, ha condotto delle indagini insieme alla società di ricerche Dynata su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
Conti separati? Si grazie, per quasi 4 donne su 10 Il 36% delle donne preferisce tenere i conti separati durante la convivenza con il partner, mentre tra gli uomini solo il 30% la pensa allo stesso modo. Anzi, il 42% degli uomini preferirebbe avere un conto in comune, aspetto su cui è d’accordo solo il 33% delle donne. Più di 1 donna su 4 (26%) vorrebbe invece una soluzione ibrida: un conto unico per le spese comuni e conti separati per le spese individuali, una scelta che rimarca la volontà di preservare la propria autonomia finanziaria in un Paese in cui – secondo i dati di Global Thinking Foundation – la violenza economica colpisce circa il 25% delle donne, arrivando persino al 40% in alcune regioni italiane.
Per quanto riguarda la divisione delle spese, il 43% delle donne pensa sia giusto pagarle a metà, rispetto al 37% degli uomini. Per il 22% invece non esiste una regola fissa su chi paghi quanto nella coppia, pagano entrambi senza divisioni di spesa particolari. C’è poi un 19% di donne che ritiene sia preferibile che i partner paghino più o meno in base a quanto guadagnano (la pensa cosí il 22% degli uomini) e solo nel 3% dei casi (e per entrambi i sessi) si reputa giusto che chi guadagna di più paghi per tutte le spese della convivenza.
Meno vizi e consumi. più mezzi pubblici, oggetti usati e vestiti durevoli Se l’inflazione ha influito totalmente o consistentemente sulla vita quotidiana del 18% degli uomini, tra le donne tale impatto sale al 26%: più di 1 su 4 afferma infatti di aver dovuto apportare cambiamenti significativi o radicali al proprio stile di vita.
Con il costo della vita in aumento, che si aggiunge ad altre oggettive difficoltà nella vita di molte donne – come il gender pay gap, solo per citarne una – è necessario trovare delle soluzioni di risparmio che possano permettere di dare sollievo in un momento in cui l’inflazione, seppure in discesa, si attesta al 10%. E in questo, le donne, si distinguono in modo evidente: il 76% evita di acquistare oggetti di cui non ha davvero bisogno (rispetto al 68% degli uomini) Il 59% limita il consumo di elettricità/gas/acqua (rispetto al 55% degli uomini). Il 46% compra oggetti di seconda mano (rispetto al 39% degli uomini). Il 31% acquista vestiti sempre più durevoli (rispetto al 28% degli uomini). Il 23% usa di più i mezzi pubblici invece di guidare (rispetto al 19% degli uomini).
Conti di risparmio e app per gestire le spese Oltre a consumi e acquisti, la situazione economica sfavorevole ha anche cambiato il modo in cui le persone pensano – o ripensano – il modo di risparmiare. Infatti, se il 24% degli uomini dice di risparmiare quanto risparmiava prima, solo il 18% delle donne afferma lo stesso. Per questa ragione, il 24% ha un conto di risparmio e sta cercando anche altri modi per mettere da parte denaro aggiuntivo, mentre il 26% ha intenzione di farlo prossimamente.
Il 14% delle donne utilizza una app finanziaria per tracciare e gestire le spese, in modo da poter risparmiare di più. Il 28% vorrebbe provarla in quanto ritiene che gli strumenti automatizzati e di analisi possano essere di buon aiuto, mentre il 24% delle donne dice di essere curiosa e vorrebbe provarla se davvero potesse ricavarne dei reali benefici. Per necessità di questo tipo, Revolut offre una serie di funzionalità che assicurano maggiore visibilità sulle proprie spese e finanze in tempo reale – come gli strumenti per il controllo e l’analisi del budget -, strumenti per mettere da parte denaro in modo automatizzato, ma anche servizi per ottenere cashback e sconti con diversi brand e retailer.
Come le donne si attivano per migliorare la propria situazione economica Il 37% delle donne afferma di saper gestire con sicurezza le spese domestiche, ma vorrebbe migliorare nel gestire i budget e gli investimenti per affrontare al meglio la situazione attuale, mentre il 10% si affida a un consulente finanziario/partner/familiare che la aiuti a gestire meglio le proprie finanze proprio perchè non si sente sicura di sè. C’è poi un 27% che dice di essere molto preoccupata che le proprie finanze personali siano influenzate dall’inflazione, ma non sa esattamente cosa fare.
Oltre l’80% delle donne concorda nel dire che una migliore alfabetizzazione finanziaria potrebbe migliorare la qualità della loro vita. Considerando questo aspetto, e la situazione economica più sfidante con cui il genere femminile si trova a interfacciarsi, non sorprende che le donne considerino di acquistare/investire in prodotti meno rischiosi rispetto agli uomini nel 2023: il 31% afferma di essere interessata ai prodotti di risparmio (contro il 29% degli uomini), il 10% a un’assicurazione medica (contro il 9% degli uomini), mentre prodotti come la carta di credito e i prestiti ottengono rispettivamente il 18% e il 5% delle preferenze, ma sono inferiori di 2 punti percentuali rispetto alle scelte degli uomini.
Chiedere un aumento di stipendio: tabù per quasi 3 donne su 10 Da migliorare non è solo l’educazione finanziaria, esiste anche una difficoltà generale, estesa quindi anche agli uomini, a parlare di denaro. Solo il 32% delle donne non ha problemi a parlarne. L’ambito di discussione più arduo è la richiesta di un aumento di stipendio, indicato dal 28% delle donne contro il 23% degli uomini, per cui invece l’aspetto più difficile da affrontare sono le conversazioni sui propri risparmi (lo indica il 23% delle donne). Segue il 24% delle donne con difficoltà a chiedere sconti nei negozi o per un servizio che intendono acquistare e il 17% che trova complicato parlare di come spende il suo denaro (contro il 13% degli uomini).

Un libro racconta l’eccellenza vitivinicola dei Colli Euganei

Un libro racconta l’eccellenza vitivinicola dei Colli EuganeiMilano, 7 mar. (askanews) – “Una guida alla lettura e alla scoperta dei Colli Euganei e delle eccellenze enologiche che qui vengono prodotte da centinaia di anni. Un testo che vuole raccontare la storia della viticoltura nel territorio euganeo e l’origine dei vitigni che nel corso del tempo sono arrivati nell’areale influenzando e modificando il paesaggio e il territorio in un gioco di interazione sinergica che ritroviamo in bottiglia”. Questo il senso del libro “Colli Euganei: nati dal fuoco, plasmati dalla viticultura” che sarà presentato l’8 marzo nella spettacolare Villa Selvatico a Battaglia Terme (Padova).
Promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei come primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione padovana, questo volume è scritto a quattro mani da Attilio Scienza, già presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e titolare del corso di Miglioramento genetico della vite e di Viticoltura di territorio all’Università di Milano, e la ricercatrice Serena Imazio.
Gli autori disegnano la storia di un territorio in cui il vino traccia una linea continua di riferimento sociale, antropologico e culturale: dalle prime testimonianze dell’utilizzo del vino presso i Veneti antichi in epoca preromana, dimostrate dalla “Situla Benvenuti” rinvenuta ad Este (Padova), passando per la romanizzazione della viticultura, l’impatto della Chiesa nell’agricoltura medievale e l’epoca della Serenissima, arrivando poi ai Conti Corinaldi (che nei Colli Euganei piantarono per primi le varietà bordolesi, nel 1870).
“La nuova comunicazione del vino – soprattutto in un territorio ricco, complesso e dalla storia millenaria come quello italiano, deve essere basata su una strategia che allarghi i confini e che cominci a includere paesaggio e suoi trascorsi storici e preistorici non per dare un’età al vino o alla presenza dei vitigni che lo producono sul territorio, ma per fare l’esatto opposto: definirne il carattere atemporale, inimitabile e riconoscibile”.
La presentazione a Villa Selvatico vedrà l’intervento del presidente del Consorzio, Marco Calaon, e un’introduzione della guida naturalistica Francesco Loreggian. A seguire, Attilio Scienza racconterà storia, mito e pedigree dei vitigni dei Colli Euganei, mentre Gianni Borin presenterà un focus sulla Docg Fior d’Arancio. In chiusura, un contributo del Parco Letterario Francesco Petrarca e Colli Euganei da parte della guida turistica e docente Claudia Baldin e un approfondimento enoturistico di Giorgio Salvan.

Malagrotta, stanziati fondi per messa in sicurezza

Malagrotta, stanziati fondi per messa in sicurezzaRoma, 7 mar. (askanews) – “Il Consiglio dei Ministri con Decreto Legge del 24 febbraio 2023 n. 13 all’articolo 52 comma 2 ha disposto il finanziamento per la messa in sicurezza della discarica di Roma “Malagrotta”. Il Commissario unico di Governo Gen. Vadalà a cui è stato affidato l’incarico, nel febbraio 2022, di adeguamento alla normativa del sito di discarica in pre-contenzioso europeo può ora avviare le procedure di affidamento delle opere e attuare immediatamente il cronoprogramma delle attività”.
Lo ha reso noto il Commissario Unico per la bonifica delle discariche precisando come lo stanziamento “mira a porre nelle condizioni attuative il Commissario e la “task force dell’Arma dei Carabinieri”, al fine di superare il precontenzioso europeo, evitando una notevole sanzione pecuniaria e soprattutto, è dirimente per rendere operativo l’avvio delle lavorazioni della messa in sicurezza delle aree della grande discarica di Roma”.
Il finanziamento previsto di 250milioni di euro stanziati in favore del Commissario prevede un erogazione distribuita negli anni, di euro 5.000.000 nell’anno 2023, di euro 55.000.000 nell’anno 2024, di euro 100.000.000 nell’anno 2025, di euro 65.000.000 nell’anno 2026 e di euro 25.000.000 nell’anno 2027″ (ex.DL 24.02.2023 n. 52 art. 13 comma 2).
Queste somme permetteranno l’avvio delle due distinte procedure di appalto, i cui progetti sono stati definiti nei mesi precedenti tramite l’operato dello stesso commissario, che prevedono: realizzazione e posa in opera del pacchetto di copertura isolante (capping provvisorio) con installazione dei sistemi di emungimento del percolato e captazione del biogas, realizzazione del pacchetto di copertura definitivo del corpo rifiuti (capping definitivo) e rifacimento del diaframma plastico di confinamento laterale della discarica (sistema a polder di oltre 6 km di perimetro), nonché ordinario trattamento dei liquidi di percolazione e del biogas, con puntuale monitoraggio ambientale delle fonti di inquinamento.
“Nel ringraziare le Autorità di Governo, in modo particolare il Ministro Raffaele Fitto agli Affari Europei le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano e il Prefetto di Roma Bruno Frattasi, per lo sforzo fatto e la fiducia confermata, siamo pronti a rendere esecutivi i progetti già precedentemente redatti, per assicurare la piena messa in sicurezza della discarica. È un lavoro colossale, vista la quantità enorme di rifiuti, ed assolutamente necessario per la restituzione ai cittadini e al territorio di un’area completamente risanata”, queste le parole del Gen. Vadalà che ha aggiunto: “Sarà un processo cadenzato da un preciso cronoprogramma per giungere in maniera ottimale alla messa in sicurezza dei territori, un lavoro, come è nostro uso, sinergico con tutti i soggetti e di accordo con le autorità al fine di mettere a terra ed a regime ogni singola risorsa, perché non si può più aspettare e dobbiamo solo lavorare di grossa lena per la definitiva chiusura di questo problema della nostra bella Capitale”.

Milano inaugura Parco 8 Marzo in area ex stazione Porta Vittoria

Milano inaugura Parco 8 Marzo in area ex stazione Porta VittoriaMilano, 7 mar. (askanews) – Milano celebrerà la Giornata Internazionale della Donna con numerose iniziative tre le quali l’inaugurazione domani del Parco 8 Marzo, nell’area dell’ex stazione di Porta Vittoria, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala. Una nuova area verde con percorsi ciclopedonali, giochi per i più piccoli con spazi e tavoli per la socialità di tutto il quartiere. La cerimonia inizierà e si chiuderà con due poesie di Antonia Pozzi lette dall’attrice e regista, Elisabetta Vergani.
Venerdì 10 marzo ci sarà l’ingresso gratuito nei musei civici per tutte le donne. Il Comune propone un percorso di opere d’arte dedicate all’universo femminile in musei, case museo, al Monumentale e al Castello Sforzesco. In particolare, i musei coinvolti e a ingresso gratuito per le donne saranno: Museo del Novecento, Gam-Galleria d’Arte Moderna, Casa Museo Boschi di Stefano, Palazzo Morando, Mudec Museo delle Culture, Museo Archeologico, Museo del Risorgimento e il Cimitero Monumentale museo a cielo aperto.
È già online, tra l’altro, il rinnovato sito di toponomastica al femminile, che ha in copertina un’immagine tratta dal murales cittadino dedicato alla poetessa Alda Merini. La pagina “le vie delle donne” (accesso dal sito Milano-città-delle-donne), realizzato dal Settore toponomastica del Comune, raggruppa in un unico itinerario le vie, le piazze, i monumenti e le pietre di inciampo (ricordo delle deportate nei campi di concentramento) dedicate alle donne.

Incidente aerei Guidonia,sindaco:pilota eroe per aver evitato case

Incidente aerei Guidonia,sindaco:pilota eroe per aver evitato caseRoma, 7 mar. (askanews) – “Sui cieli di Guidonia Montecelio si è purtroppo consumata una tragedia: due aerei probabilmente sono entrati in collisione e sono precipitati. Uno in un prato a Colle Fiorito, l’altro in centro abitato ma per miracolo o per l’eroismo del pilota l’aereo è precipitato all’interno di una via peraltro anche stretta, evitando le abitazioni”: è il racconto del sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo, giunto sul luogo della tragedia dove sono precipitati due aerei del 60esimo stormo.
“Il comune – ha aggiunto – si stringe intorno all’aeronautica Militare che proprio quest’anno festeggia i cento anni. Stavamo iniziando le celebrazioni per questo centenario, purtroppo funestati da questa terribile tragedia”. Ssa

Verisure: la prevenzione del pericolo è ciò che chiedono gli italiani

Verisure: la prevenzione del pericolo è ciò che chiedono gli italianiRoma, 7 mar. (askanews) – La prevenzione del pericolo è ciò che chiedono gli italiani per sentirsi davvero sicuri nelle proprie abitazioni. La 1° Edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa di Verisure e Censis, presentata a Roma lo scorso 4 ottobre 2022, evidenzia che per l’82,5% degli italiani un sistema di sicurezza deve rilevare un’intrusione o pericolo prima che avvenga e per l’82,6% deve inviare segnali di aiuto in caso di emergenza. In uno studio Verisure su oltre 2.500 individui in Italia, l’87% dichiara che il proprio sistema di sicurezza ideale deve prevenire i furti (Sondea e Verisure, nov 2021). Infine, da una ricerca Kantar con Verisure condotta a fine 2022, 1 italiano su 4 non prende in considerazione l’installazione di un sistema di allarme perché sul mercato non è presente una soluzione in grado di prevenire i pericoli.
Per rispondere ai bisogni di sicurezza e grazie al proprio expertise e al continuo investimento in innovazione, spiega una nota, Verisure ha progettato PreSense®, la tecnologia per prevenire i pericoli, che rileva qualsiasi situazione pericolosa ancora più velocemente e la analizza in tempo reale per intervenire ancor più tempestivamente ed efficacemente.
“PreSense rappresenta non solo un sistema d’allarme di ultima generazione ma un vero e proprio alleato in situazioni di pericolo e di emergenza. – afferma Stefan Konrad, Managing Director Verisure Italia – Dall’ascolto dei bisogni di sicurezza dei consumatori è emerso come le persone chiedano di prevenire i furti quando non sono in casa ma anche tutelarsi da eventuali aggressioni o emergenze quando si trovano all’interno della propria abitazione. Con PreSense, saremo ancora più vicini ai bisogni di sicurezza delle persone perché offriremo una tecnologia all’avanguardia che previene il pericolo, smart, facile da usare ed efficace e che continueremo ad innovare rapidamente per garantire alti standard di protezione”.
Negli ultimi 5 anni, Verisure ha investito a livello Gruppo 255 mln € in R&S all’interno dei propri hub di ricerca in Spagna coinvolgendo un team di 650 ingegneri con l’obiettivo di innovare per offrire sempre migliore protezione a case, persone e attività commerciali. La nuova suite d’allarme è sviluppata al 100% internamente. Proprietario della tecnologia, Verisure la innoverà ed evolverà rapidamente per continuare a guidare la modernizzazione del settore e la risposta ai bisogni di sicurezza delle persone. Entro il 2025, Verisure Italia si propone così di proteggere oltre mezzo milione di clienti – attualmente 248.000.
La Nuova Generazione d’Allarme è già stata premiata Eletto Prodotto dell’Anno 2023 da 12.000 consumatori per l’innovazione proposta e la soddisfazione dei clienti che l’hanno provata, attraverso una survey indipendente svolta da IRI .

8 marzo, VediamociChiara svela aspettative donne “attorno agli anta”

8 marzo, VediamociChiara svela aspettative donne “attorno agli anta”Roma, 7 mar. (askanews) – In occasione della Festa della Donna, VediamociChiara – il portale sulla salute e il benessere femminile – presenta i risultati di un’indagine che ha coinvolto oltre 2.500 visitatrici del sito, con l’obiettivo di indagare le considerazioni, aspettative e timori delle donne “attorno agli anta”.
Scopriamo così che la sindrome del nido vuoto sembra appartenere più al passato che al presente, perché la maggior parte delle intervistate vive il raggiungimento dell’indipendenza economica e sentimentale dei figli come un vero e proprio traguardo per loro (68%), e lo spazio lasciato libero dai figli è stato in parte sostituito da cani e gatti, spesso già in casa, che ora raccolgono tutte le loro premure (57%), incluse quelle del partner (per il 46%).
L’indagine ha anche approfondito la consapevolezza di sé e di ciò che piace e si desidera con risultati sorprendenti: questa, infatti, viene considerata la più grande conquista del giro di boa dei 50 anni, per oltre l’80% delle donne che hanno risposto al sondaggio.
Ovviamente, a fianco delle opportunità e dei desideri legate a questa “nuova età”, emergono anche alcuni timori, tra cui: la paura di non sapere quando e se le sgradevoli sensazioni e i disturbi legati alla menopausa finiranno (62%), e quella di non essere più desiderata e desiderabile (52%) e la paura di dire “sono in menopausa” (46%), che viene percepita a volte quasi fosse una “malattia” invalidante o uno “stigma”.
“Alla nostra ricerca hanno risposto 2516 donne in età compresa tra 48 e 58 anni e alcuni dati ci sembrano davvero interessanti. La donna di oggi in menopausa, come emerge chiaramente dalla survey, è molto diversa da quella conosciuta finora: è una donna molto più consapevole e impegnata che vuole vivere appieno questa età più matura: ma c’è bisogno di fare di più, sia in termini di informazione che di idee e soluzioni da offrire a coloro che sono in menopausa o vi si avvicinano. C’è bisogno di un cambio di mentalità nei riguardi della menopausa, che va intesa anche come un nuovo inizio. Ed è sicuramente sempre più importante coinvolgere il partner in questo momento così cruciale della vita delle donne.” – conclude Maria Luisa Barbarulo Coordinatrice del Portale VediamociChiara.
Riguardo il tempo libero, sono molte le donne attorno agli anta che, post pandemia, hanno trovato finalmente il tempo per dedicarsi anche ad altro (63%): lettura e svago (62%), amiche e amici (58%), attività fisiche come Yoga, Pilates, Danza e Camminata di gruppo (54%). Tra i dati emersi ce ne sono alcuni da sottolineare: è molto interessante scoprire, infatti, che oltre il 43% si è iscritta a corsi di vario tipo: dalla cucina, alle lingue, dall’arte, alla cultura, mentre un gruppo significativo, oltre il 33%, si dedica anche ad attività caritatevoli.
VediamociChiara è il portale femminile nato per rispondere alla crescente esigenza delle donne di tutte le fasce di età di avere uno spazio per informarsi, correttamente e facilmente, sulla propria salute e sul proprio benessere, con focus sull’apparato riproduttivo e su tutte le patologie e i disturbi tipicamente femminili, ma anche sulle tematiche che riguardano la salute di tutta la famiglia.

Rapporto Clusit, Italia nel mirino hacker: +169% attacchi nel 2022

Rapporto Clusit, Italia nel mirino hacker: +169% attacchi nel 2022

A livello mondiale la crescita è del 21%.

Roma, 7 mar. (askanews) – Con 2.489 incidenti gravi a livello globale, il 2022 si caratterizza per l’ennesima volta come l’anno peggiore da sempre per la cyber security: sono stati 440 gli attacchi in più rispetto al 2021, che segnano una crescita annua del 21%; la media mensile degli incidenti è stata 207, contro i 171 dell’anno precedente. Il picco massimo dell’anno – e di sempre – si è registrato nel mese di marzo, con 238 attacchi.
Nel contesto delle crescenti tensioni internazionali tra superpotenze e di un conflitto ad alta intensità combattuto ai confini dell’Europa anche l’Italia appare ormai in maniera evidente nel mirino: nel 2022 nel nostro Paese è andato a segno il 7,6% degli attacchi globali (contro il 3,4% del 2021). In numero assoluto sono stati 188 gli attacchi verso il nostro Paese, dato che segna un incremento del 169% rispetto all’anno precedente. A completare il quadro italiano, la gravità elevata o critica nell’83% dei casi. Sono i dati che emergono dal Rapporto Clusit 2023, presentato questa mattina da Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.

Confagricoltura Donna: serve attenzione alle donne tutto l’anno

Confagricoltura Donna: serve attenzione alle donne tutto l’annoMilano, 7 mar. (askanews) – “La Festa della Donna è l’occasione per fare il punto sulla condizione femminile a 360°, un universo a cui occorre, nonostante gli enormi progressi, ancora attenzione. Mentre c’è abbondanza di norme per promuovere l’occupazione e l’imprenditoria femminile, registriamo ancora che, concretamente, la loro efficacia è ridotta. L’ultimo report pubblicato da Global Perspectives&Solutions di Citi sottolinea come la parità di genere nelle imprese non solo aumenterebbe fino al 3% il Pil mondiale, ma porterebbe anche parecchie centinaia di milioni di posti di lavoro”. Lo ha dichiarato Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, in occasione dell’8 marzo.
In Italia sono più di 200.000 le imprese agricole condotte da donne, numerose le under 35, che rappresentano circa un terzo del totale. In generale, nel settore primario, a Sud si concentrano quasi 22 imprese ogni 100, nel Centro-Nord invece solo 11,7. Le imprese agricole femminili hanno sopportato meglio gli effetti derivanti dalla pandemia e il 28% ha aumentato il proprio fatturato rispetto al 20% delle imprese agricole non femminili.
Le imprenditrici associate a Confagricoltura Donna si contraddistinguono per l’alto tasso di scolarizzazione: due su tre sono laureate e svolgono attività innovative, come ad esempio l’utilizzo delle rilevazioni aeree via satellite, con i droni e le etichette parlanti, oltre a dimostrare una naturale propensione ad investire nel digitale e nel green. “L’agricoltura è nata nella preistoria grazie all’impegno delle donne – sottolinea Oddi Baglioni – e, secondo la FAO, se aumentasse la conduzione femminile delle aziende del settore nei Paesi in via di sviluppo crescerebbe del 30% anche la produzione, contribuendo alla sicurezza alimentare mondiale”.
Stando a questi dati, sostenere le imprese condotte da donne è un’azione intelligente per le conseguenze positive sul fronte sociale ed economico. “L’imprenditoria femminile agricola resta invece ancora troppo spesso invisibile – conclude la presidente di Confagricoltura Donna -. Il migliore augurio, in occasione dell’8 marzo, è che ci si renda realmente conto dell’apporto strategico delle donne in generale, e in agricoltura in particolare, perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa economica”.