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I 43 migranti in Albania torneranno in Italia. I giudici inviano gli atti alla Corte Ue

I 43 migranti in Albania torneranno in Italia. I giudici inviano gli atti alla Corte UeRoma, 31 gen. (askanews) – Torneranno presto tutti in Italia i 43 migranti portati nei giorni scorsi in Albania. La Corte d’Appello di Roma – Sezione Persona, Famiglia, Minorenni e Protezione Internazionale – ha infatti sospeso il giudizio di convalida dei trattenimenti e rimesso “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. 267 TFUE, 105 e ss. del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, come si legge in un passo delle 25 pagine della sentenza.


La decisione dei giudici conferma il metodo adottato nelle altre convalide degli ultimi mesi: “Il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto)”. Erano 49 i migranti (38 bengalesi, 8 egiziani, 2 gambiani, 1 ivoriano) giunti la mattina di martedì 28 gennaio in Albania. Dopo un primo screening, anche sanitario erano stati rinviati in Italia 5 di loro (2 del Bangladesh, 2 del Gambia perché minorenni e 1 Ivoriano vittima di tratta). Un cittadino del Bangladesh era stato poi riportato in Italia giovedì 30 gennaio, in quanto in sede di audizione personale erano emersi fatti meritevoli di ulteriori approfondimenti rispetto alla sua situazione individuale: è rientrato in Italia per essere sottoposto alla ordinaria procedura prevista per i richiedenti asilo.


Per i restanti 43 (cittadini del Bangladesh e dell’Egitto), all’esito delle audizioni della “Commissione territoriale per il diritto d’asilo” erano stati emessi dinieghi per manifesta infondatezza della domanda: per loro era appunto attesa la convalida del trattenimento da parte dei giudici del Tribunale di Roma.

Non convalidato trattenimento 43 migranti in Albania: “Atti a Ue”

Non convalidato trattenimento 43 migranti in Albania: “Atti a Ue”Roma, 31 gen. (askanews) – I giudici della Corte d’Appello di Roma – sezione persona, famiglia, minorenni e protezione internazionale – hanno sospeso i giudizi di convalida dei trattenimenti dei 43 migranti portati, venerdì scorso, in Albania.


I giudici hanno poi rimesso “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. 267 TFUE, 105 e ss. del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, come si legge in un passo delle 25 pagine del provvedimento. Erano 49 i migranti (38 bengalesi, 8 egiziani, 2 gambiani, 1 ivoriano) giunti la mattina di martedì 28 gennaio in Albania. Dopo un primo screening, anche sanitario erano stati rinviati in Italia 5 di loro (2 del Bangladesh, 2 del Gambia perché minorenni e 1 Ivoriano vittima di tratta). Un cittadino del Bangladesh era stato poi riportato in Italia giovedì 30 gennaio, in quanto in sede di audizione personale erano emersi fatti meritevoli di ulteriori approfondimenti rispetto alla sua situazione individuale: è rientrato in Italia per essere sottoposto alla ordinaria procedura prevista per i richiedenti asilo.


Per i restanti 43 (cittadini del Bangladesh e dell’Egitto), all’esito delle audizioni della “Commissione territoriale per il diritto d’asilo” erano stati emessi dinieghi per manifesta infondatezza della domanda: per loro era appunto attesa la convalida del trattenimento da parte dei giudici del Tribunale di Roma.

Covid, ex commissario Arcuri assolto per caso delle mascherine dalla Cina: l’abuso di ufficio non è più reato

Covid, ex commissario Arcuri assolto per caso delle mascherine dalla Cina: l’abuso di ufficio non è più reatoRoma, 31 gen. (askanews) – Assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Con questa motivazione il gup del tribunale di Roma ha fatto cadere le contestazioni di abuso d’ufficio nei confronti dell’ex commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, riguardo il procedimento su una maxi fornitura di mascherine. Nel caso sono coinvolte anche una decina di altre persone. Per questi gli atti sono stati mandati alla Consulta.


La sentenza nei confronti di Arcuri è stata emessa al termine del rito abbreviato. Sulla base della richiesta della Procura capitolina è stata sollevata la questione di costituzionalità in relazione alla attuale formulazione dell’accusa di traffico di influenze illecite. I pubblici ministeri nei mesi scorsi avevano chiesto 16 mesi di pena per Arcuri. La requisitoria è stata fatta però prima che venisse abolito il reato di abuso d’ufficio. Rispetto agli 800 milioni di mascherine pagate oltre 1,2 miliardi alla Cina per fronteggiare la pandemia, è già stata archiviata l’accusa di corruzione ed è venuto meno pure il peculato.

Giubileo, Gualtieri: da giovani Servizio civile grande entusiasmo

Giubileo, Gualtieri: da giovani Servizio civile grande entusiasmoMilano, 31 gen. (askanews) – “Li abbiamo ascoltati e hanno dimostrato veramente cosa possono dare a questo Giubileo: grandissima entusiasmo, anche una grandissima maturità, quindi siamo davvero contenti che poter contare su questa energia”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della presentazione del contributo dei giovani in Servizio civile per il Giubileo.


Si tratta, ha ricordato il primo cittadino, di “più di 600 ragazze e ragazzi che hanno vinto il bando e che quindi parteciperanno a tanti progetti di accoglienza e anche per rendere la nostra città migliore, più giusta più solidale. Sono ragazzi straordinari che acquisiranno tante competenze un’esperienza bellissima e che, sono sicuro, daranno tantissimo con la loro capacità di portare questo entusiasmo, questa freschezza nel rapporto con i pellegrini e nel supporto alle tantissime attività che ci accompagneranno per questo mondo”. “Noi siamo davvero felici di questa giornata e di questa opportunità che il Servizio civile universale ci dà di poter contare su tante ragazze e ragazzi che quest’anno unico del Giubileo della speranza” ha concuso Gualtieri.

La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per la terra dei fuochi

La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per la terra dei fuochiBruxelles, 30 gen. (askanews) – La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha emesso oggi una sentenza su un caso che riguarda la cosiddetta “Terra dei fuochi”, in Campania, in cui ha concluso che lo stato italiano non ha fatto tutto quello che sarebbe stato necessario per proteggere il diritto alla vita degli abitanti della zona, e in particolare delle persone che hanno presentato il ricorso oggetto del verdetto (cinque associazioni e 41 individui).


Il caso (denominato “Cannavacciuolo e altri”) riguarda lo scarico, l’interramento o la combustione di rifiuti, anche pericolosi, in terreni privati, spesso effettuati da gruppi criminali organizzati, nelle provincie di Caserta e Napoli (90 comuni) note come “Terra dei Fuochi”, dove vivono circa 2,9 milioni di persone. Nella zona sono stati registrati incrementi di tassi di cancro nella popolazione e di inquinamento delle falde acquifere. La Corte ha stabilito, all’unanimità, che vi è stata da parte dell’Italia una violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, perché lo Stato, nonostante fosse a conoscenza della vicenda in questione da molti anni, non è riuscito a gestire una situazione così grave con la diligenza e la rapidità richieste, in particolare nel valutare il problema, impedirne il proseguimento e avvertire il pubblico interessato.


Sempre all’unanimità, applicando l’articolo 46 della Convenzione (forza vincolante ed esecuzione delle sentenze), la Corte ha stabilito che l’Italia dovrà elaborare entro due anni una strategia globale per affrontare la situazione della “Terra dei Fuochi”, istituire un meccanismo di monitoraggio indipendente e stabilire una piattaforma di informazione per il pubblico.

Covid, Iss: senza il lockdown l’ondata sarebbe stata disastrosa

Covid, Iss: senza il lockdown l’ondata sarebbe stata disastrosaRoma, 30 gen. (askanews) – Mettere l’Italia in lockdown nel marzo 2020 per l’epidemia Covid “è stato estremamente importante per contenere l’epidemia” e la decisione “si è tradotta in un notevole abbattimento dei ricoveri in terapia intensiva, che erano già in sofferenza. Su quell’ondata che alla fine ha provocato 50-60mila morti in più, se non avessimo preso questa misura sarebbe stata probabilmente abbastanza disastrosa”. Così Patrizio Pezzotti, direttore del reparto di Epidemiologia dell’Iss, ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.


“In tutte le regioni prima dell’8 marzo – ha ricordato il dirigente citando studi scientifici prodotti poi dall’Iss – la trasmissibilità, il famoso R0, era pari a 3 e con il lockdown in due settimane è scesa sotto 1, il numero chiave che serve per contenere l’epidemia. Se non avessimo chiuso, la trasmissibilità che al Nord così elevata in 2 settimane avrebbe raggiunto quei livelli al Centro-Sud”. Lo studio citato da Pezzotti, ha rimarcato Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss, “ha subito un processo di peer review e i dati sono questi. Poi che possano essere oggetto di revisione e discussione, la prima qualità di scienziato è avere una mente aperta: se qualcuno dovesse contestarli, li riesamineremo. Nessuno vuole essere ideologicamente da una parte o dall’altra”.


“Con la Svezia, che all’inizio non ha applicato il lockdown, c’è una differenza di densità di popolazione. In tutte le crisi ci sono errori, situazioni che possono essere riviste, affrontate in modo frettoloso. Degli errori sul campo esistono, l’importante è poterli esaminare e poterli eventualmente correggere”, ha concluso Palamara.

Maturità 2025, le materie del II scritto. Conterà anche la condotta

Maturità 2025, le materie del II scritto. Conterà anche la condottaRoma, 29 gen. (askanews) – Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico; Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Queste alcune delle discipline scelte per la seconda prova scritta della #Maturità2025, secondo quanto prevede il decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.


L’Esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione – per l’ammissione al quale è previsto, dal corrente anno scolastico, lo svolgimento da parte dei candidati anche dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e/o delle attività assimilabili secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio – si svolge secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 18 giugno 2025; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (per i Professionali delineati dal d.lgs. n. 61/2017, la seconda prova scritta non riguarda specifiche discipline ma le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati); il colloquio, che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. Nel caso in cui il candidato interno abbia riportato, in sede di scrutinio finale, una valutazione del comportamento pari a sei decimi, il colloquio ha altresì a oggetto la trattazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. “Sarà un esame che consentirà a ogni ragazzo di esprimere il meglio di quanto ha appreso negli anni e che terrà conto anche della valutazione del comportamento”, dichiara Valditara, “il nostro obiettivo è una scuola con standard di qualità sempre più alti, in cui la centralità della persona e la cultura del rispetto sono fondamentali”.


Le Commissioni d’esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e da tre interni all’istituzione scolastica. È prevista una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia).


Per conoscere tutte le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca. Le stesse saranno altresì consultabili all’interno della piattaforma Unica. Per i Licei, le materie scelte sono: Latino per il Classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.


Per gli Istituti tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Lingua inglese nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”) e Lingua inglese per l’indirizzo Turismo; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni”, Informatica per l’articolazione “Informatica” e Telecomunicazioni per l’articolazione “Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Economia, Estimo, Marketing e Legislazione per le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione dell’ambiente e del territorio” degli Istituti agrari (Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravata

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravataMilano, 29 gen. (askanews) – Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa continuata e aggravata nella sponsorizzazione del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel Natale del 2022 delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e 2022.


La procura di Milano ha infatti emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per l’influencer e per altri 3 protagonisti del caso: Fabio Damato, ex braccio destro dell’influcer, Alessandra Balocco, presidente e ad dell’omonima azienda dolciaria piemontese, e Francesco Cannillo, patron di Dolci Preziosi. I decreti di citazione diretta a giudizio, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sono stati notificati ai legali dei 4 indagati dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Nel mirino dei magistrati milanesi, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sono finite le sponsorizzazioni del “Pandoro Balocco Pink Christmas” e delle “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi: due operazioni commerciali “mascherate” da iniziative benefiche, sostiene l’accusa, per un “ingiusto profitto” stimato complessivamente in 2 milioni e 225 mila euro.


E’ nell’avviso di chiusura indagini notificato a ottobre scorso che i pm tirano le somme. Partendo dall’operazione del pandoro Balocco che ha portato nelle casse di due delle società dell’influencer, la TBS Crew s.r.l. e la Fenice s.r.l., un “ingiusto profitto” di 1.075.000 + iva. Secondo l’accusa, sono stati venduti “almeno 362.577 pandori Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni” con un’operazione solo all’apperanza legata a un’iniziativa benefica a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che in realtà aveva già ricevuto dalla Balocco un pagamento una tantum di 50 mila euro, senza “nessuna correlazione” tra “tale pagamento e i profitti derivanti dalla vendita del prodotto pandoro Balocco Pink Christmas”. I pandori furono commercializzati “al costo medio di acquisto pari a circa 9,37 euro per confezione, a fronte di circa 3,68 euro del Pandoro Balocco tradizionale, così rafforzando nel pubblico la convinzione che la differenza di prezzo andasse a beneficio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino”, sottolineano i pm in un passaggio del provvedimento. L’accusa di truffa aggravata ruota attorno alla “pubblicità ingannevole” condotta dall’influencer via social media e web attarverso “informazioni fuorvianti” per il pubblico, come “il pandoro Chiara Ferragni le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’ospedale Regina Margherita di Torino”.


Stesso discorso per l’operazione delle uova di “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi, spacciata come inziativa benefica a favore delI’impresa sociale “I bambini delle fate”. Anche in questo caso è attraverso alcune sue società che l’influencer avrebbe ottenuto un ingiusto profitto: prima di 400.000 euro + iva pagati a Sisterhood s.r.l. e Fenice s.r.l. e poi altri 750.000 + iva versati TBS Crew s.r.l. e Fenice s.r.l. E anche in questo caso, i magistrati puntano il dito sulla “pubblicità ingannevole” realizzata da Chiara Ferragni e sulle “informazioni fuorvianti” fornite dall’influcer, come “usiamo la Pasqua per fare del bene

Il Papa: apprensione per il Congo, cessi presto ogni violenza

Il Papa: apprensione per il Congo, cessi presto ogni violenzaRoma, 29 gen. (askanews) – “Esprimo la mia preoccupazione per l’aggravarsi della situazione securitaria nella Repubblica Democratica del Congo. Esorto tutte le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e della altre zone interessate dalle operazioni militari”. Così Papa Francesco a conclusione dell’udienza generale in Aula Paolo VI in Vaticano.


“Seguo con apprensione anche quanto accade nella capitale, auspicando che cessi quanto prima ogni forma di violenza contro le persone e contro i loro beni. Mentre prego per il pronto ristabilimento della pace e della sicurezza, invito le autorità locali e la comunità internazionale al massimo impegno per risolvere con mezzi pacifici la situazione del conflitto”, ha concluso Bergoglio.

Gianni Alemanno dovrà scontare in carcere 22 mesi di pena

Gianni Alemanno dovrà scontare in carcere 22 mesi di penaRoma, 28 gen. (askanews) – L’ex sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, dovrà restare in carcere per 22 mesi. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Roma dopo l’arresto avvenuto nella serata del 31 dicembre scorso. “Ho sbagliato, ma l’ho fatto perché amo la politica”, aveva detto proprio Alemanno davanti ai giudici nell’udienza della scorsa settimana.


Gianni Alemanno “ha tenuto comportamenti del tutto incompatibili a determinare una concreta, genuina ed effettiva adesione alle regole ordinamentali; l’attività prospettata quale risocializzante si è rivelato falsa
e strumentale e sono stati strumentalizzati da parte
dell’affidato gli spazi di apertura concessi; dunque, non si è
affatto realizzata la finalità rieducativa cui la misura era
preordinata”. Così scrive il tribunale di sorveglianza della
Capitale nell’ordinanza di revoca della pena alternativa all’ex
sindaco di Roma che dovrà scontare 22 mesi di pena in carcere.Insomma – si spiega – “non vi è alcuno spazio valutativo
favorevole per ammettere Alemanno alla misura meno afflittiva
della detenzione domiciliare, invocata dalla difesa, non essendo
formulabile un giudizio né di meritevolezza, né di affidabilità,
né di cessata probabilitè di commissione dei reati”. E comunque gli impegni politici “non possono in alcun modo giustificare una attività illecita così strutturata, capillare, ostinata”.