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Siccità, Paparella (RemTech Expo): grave pericolo per l’Italia

Siccità, Paparella (RemTech Expo): grave pericolo per l’ItaliaMilano, 22 feb. (askanews) – “L’estrema stabilità e l’aumento delle temperature stanno amplificando in maniera considerevole un grave pericolo per l’Italia: il rischio siccità su molte regioni. Il 2023 si è aperto con temperature record non solo in Italia ma su diversi Paesi europei. A livello italiano, il Nord in particolare torna sotto la morsa di una siccità ma non va meglio al Centro-Sud dove le precipitazioni dell’ultimo periodo non sono ancora riuscite a colmare il gap stagionale. Quasi metà del territorio del Piemonte risulta affetto da deficit di pioggia severo-estremo di lunghissimo periodo. Le altre regioni settentrionali si attestano mediamente intorno al 30%”. E’ l’allarme lanciato da Silvia Paparella, general manager di RemTech Expo, l’Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori.
“La stagione nevosa – prosegue Paparella – si sta mantenendo ben al di sotto della media. Le nevicate importanti sono state poche e spesso seguite da temperature ben oltre la media che ne hanno accelarato il processo di fusione. Le precipitazioni nevose, come sappiamo, sono fondamentali per garantire il necessario serbatorio di approvigionamento in vista della stagione primaverile-estiva. La situazione dei fiumi e dei laghi è decisamente grave, in larga parte in sofferenza e sotto i livelli idrometrici medi. Il lago di Garda è riempito del 36% e risulta 50cm più basso rispetto alla media storica”.
“I livelli di molti fiumi – evidenzia ancora la general manager di RemTech Expo – sono quelli da piena estate, nonostante siamo a fine febbraio, è in diversi casi la situazione è molto critica: tra tutti colpisce particolarmente il Po che è diffusamente sotto lo zero idrometro, con un picco di ben -7.45 metri a Cremona. Un primo sblocco a livello meteo potrebbe avvenire solo verso la fine di Febbraio quando la formazione di un ciclone Mediterraneo, alimentato correnti fredde, instabili in discesa dal Nord Europa, potrebbe innescare una fase di maltempo. Se anche in primavera non dovesse piovere in modo adeguato, si affronterebbe l’estate 2023 con forti criticità. Saremmo a forte rischio approvvigionamento su vari livelli, agricolo (coltivazioni), energetico (centrali idroelettriche) e privato (uso d’acqua domestico), oltre ad avere un maggiore rischio idrogeologico indotto da un terreno sostanzialmente più secco. A tutto quanto detto sopra va aggiunto che la rete idrica nazionale non è in buone condizioni, con elevati sprechi d’acqua. Secondo i dati Istat, nel 2020 è stato perso ben il 36% di acqua immessa in rete. Di fatto il 60% degli acquedotti italiani ha più di 30 anni e il 25% persino più di 50 anni”.
“L’anno scorso l’agricoltura, che dà lavoro a 3,5 milioni di persone, ha subito 6 miliardi di euro di danni per mancata produzione, secondo Coldiretti, e quest’anno rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce proprio nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale.La crisi idrica ha ridotto anche la produzione di energia idroelettrica rinnovabile. Nel 2022 c’è stato un calo del 37,7% rispetto al 2021 mentre a dicembre scorso è stato registrato -18,6% rispetto a dicembre 2021, secondo il Rapporto mensile sul Sistema Elettrico di Terna. E’ necessario adottare ed applicare un piano nazionale e soluzioni per aumentare la resilienza dei territori”, conclude Paparella.

Cambio al vertice di STN: Felice Monaco eletto presidente

Cambio al vertice di STN: Felice Monaco eletto presidenteMilano, 22 feb. (askanews) – E’ l’ingegnere Felice Monaco il neo presidente della “Struttura Tecnica Nazionale degli Ordini e dei Collegi Professionali di supporto alle Attività di Protezione Civile”. L’elezione di Monaco, che resterà alla guida della Struttura per il triennio 2023/2026, è avvenuta nel corso della riunione dei delegati della STN.
La STN è un organismo nato su iniziativa del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, del Consiglio Nazionale Geologi, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale Ingegneri, con l’obiettivo di svolgere attività di supporto al Dipartimento della protezione civile, per la gestione delle emergenze sismiche e di altro tipo, nell’ambito del quadro normativo europeo e nazionale.
“Ringrazio il Presidente Armando Zambrano per l’immenso lavoro che in questi anni complessi ha portato avanti con professionalità, dedizione e coraggio. Abbiamo, tutti insieme, affrontato numerose emergenze, con spirito di collaborazione e con l’obiettivo primario di mettere in sicurezza i cittadini e il territorio. Un augurio e un buon lavoro al neo eletto Presidente STN, Felice Monaco”, commenta il Presidente Consiglio Nazionale Geologi Arcangelo Francesco Violo.
Con il neo eletto Presidente, la STN continuerà ad occuparsi anche della formazione degli iscritti agli Albi professionali, nonché una cospicua attività organizzativa su base territoriale delle sezioni locali della STN.

Puglia, Emiliano riceve ambasciatore d’Irlanda Patricia O’Brien

Puglia, Emiliano riceve ambasciatore d’Irlanda Patricia O’BrienRoma, 22 feb. (askanews) – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricevuto, nella sede della presidenza, Patricia O’Brien, l’ambasciatore d’Irlanda in Italia e presso la Repubblica di San Marino, nonché Rappresentante Permanente presso le Agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma.
Al centro dell’incontro, la possibilità di avviare programmi di sviluppo comuni con l’Irlanda, in particolare nel settore del turismo, delle tecnologie digitali e della formazione universitaria. Emiliano ha ricordato come la Puglia sia la Regione europea leader nella capacità di spesa dei fondi europei e che è particolarmente interessata ad attrarre ed incentivare investimenti esteri attraverso programmi mirati di sostegno alle imprese e al lavoro.
O’Brien ha affermato che “la Puglia rappresenta un grande potenziale per l’Irlanda”. O’Brien era accompagnata da Chiara Popplewell, vice capo Missione e capo dell’Ufficio Politico dell’ambasciata.

La ‘Milano-Taranto’ in moto farà tappa nelle “Città dei motori”

La ‘Milano-Taranto’ in moto farà tappa nelle “Città dei motori”Roma, 22 feb. (askanews) – La Milano – Taranto, rievocazione storica che dal 1987 fa rivivere la leggendaria maratona motociclistica degli anni Trenta, dal 3 al 9 luglio toccherà i Comuni delle Città dei Motori in contemporanea con la ‘Italian Motor Week’, la manifestazione motoristica vedrà tutti i 37 comuni della Rete Anci impegnati in un calendario di eventi legati alle realtà industriali, sportive e museali del settore dei loro territori.
Per Luigi Zironi, presidente di Città dei Motori e sindaco di Maranello, “la Rete Anci ha l’obiettivo e la capacità di promuovere la cultura del Made in Italy motoristico in modo capillare e coordinato, grazie alle eccellenze paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche che abbondano nei territori che la compongono. Voglia di stare assieme, passione per i motori e rilancio dei flussi turistici degli appassionati sono il collante della partnership di ‘Città dei Motori’ con una manifestazione antica e prestigiosa come la Milano-Taranto”.
“Salutiamo con entusiasmo la collaborazione con Città dei Motori – dichiarano Natalina, Claudia e Lina Sabatini del Veteran Moto Club di San Martino in Colle (Pg) che cura l’organizzazione della corsa – e garantiamo un’edizione assolutamente irrinunciabile sorprendendo ancora una volta i partecipanti con la scoperta di nuovi e straordinari itinerari. In questa 36ª edizione, per motivi di percorso e logistici, non saranno coinvolte tutte le Città della Rete, ma l’auspicio è che la collaborazione possa continuare nei prossimi anni”.
Grande la soddisfazione del vice presidente della Rete Anci Eugenio Leone, del Comune di Pontedera: “La collaborazione stabilita con la Milano-Taranto ci dà modo di condividere un percorso che passa per luoghi della passione motoristica, per le bellezze del nostro Paese, mentre la carovana dei centauri attraverserà alcune delle città più importanti dell’Associazione, a partire da Maranello, ‘capitale’ della Rete e sede della Ferrari, e proseguirà con Pontedera, patria della Piaggio e del mito Vespa: un fatto che legherà idealmente l’Italia dei motori proprio nella settimana dell’Italian Motor Week”.

Bardi: felici per via a 3a stagione fiction ‘Imma Tataranni’ a Matera

Bardi: felici per via a 3a stagione fiction ‘Imma Tataranni’ a MateraRoma, 22 feb. (askanews) – “Siamo molto felici per l’imminente inizio delle riprese della terza serie di ‘Imma Tataranni sostituto procuratore’, che andrà in onda su Rai 1. Otto puntate che vedranno la bellezza di Matera assoluta protagonista, una produzione che porta valore all’economia materana e che abbiamo voluto sostenere economicamente come Regione Basilicata, sia per confermare l’assoluta attenzione verso la Città dei Sassi ma anche perché puntare sulle produzioni televisive e cinematografiche è una scelta precisa in favore della promozione del territorio. La Regione Basilicata investe e investirà sull’industria creativa anche grazie al nuovo corso di Lucana Film Commission”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, commentando la notizia dell’avvio delle riprese dal prossimo 13 marzo a Matera della fiction “Imma Tataranni sostituto procuratore 3”.

Ricerca, dopo Covid rischio maggiore di disturbi gastrointestinali

Ricerca, dopo Covid rischio maggiore di disturbi gastrointestinaliRoma, 22 feb. (askanews) – Il Covid-19 è associato a un rischio maggiore di sviluppare disturbi gastrointestinali a lungo termine, inclusa la sindrome dell’intestino irritabile. A mostrarlo sono gli esiti di una ricerca – pubblicata sulla rivista Gut – guidata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola.
“I dati che abbiamo raccolto mostrano che chi ha contratto il COVID-19 presenta sintomi gastrointestinali più di frequente rispetto a chi non è stato colpito dal coronavirus”, spiega Giovanni Barbara, professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio. “Data l’elevata diffusione del COVID-19 a livello globale, dobbiamo quindi aspettarci un aumento delle diagnosi legate ai disturbi dell’interazione intestino-cervello”.
È noto che le infezioni virali possono colpire il sistema gastrointestinale e favorire in particolare lo sviluppo della sindrome dell’intestino irritabile: una condizione – spiega UniBo – che tende ad essere cronica, caratterizzata da una serie di disturbi intestinali che interessano il colon, tra cui alterazioni della motilità intestinale, gonfiore e crampi addominali. Fino ad oggi però non era chiaro se anche l’infezione da coronavirus potesse portare a queste conseguenze.
Gli studiosi hanno quindi realizzato un’indagine prospettica con l’obiettivo di valutare la prevalenza dei sintomi gastrointestinali e dei disturbi dell’interazione intestino-cervello nei pazienti ricoverati per infezione da SARS-CoV-2. Lo studio ha coinvolto 2.183 pazienti ospedalizzati in 36 strutture di 14 paesi: Italia, Bangladesh, Cipro, Egitto, Israele, India, Macedonia, Malesia, Romania, Federazione Russa, Serbia, Spagna, Svezia e Turchia. I pazienti che avevano contratto il COVID-19 sono stati valutati al momento del ricovero in ospedale e poi seguiti per i 12 mesi successivi, confrontando la loro condizione con quella di pazienti non contagiati dal coronavirus.
I dati raccolti e le analisi realizzate dagli studiosi hanno così mostrato che i pazienti ricoverati per COVID-19 hanno riportato più di frequente la presenza di sintomi gastrointestinali (59,3%) rispetto al gruppo di controllo (39,7%). E sono emerse più di frequente anche nuove diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile, che sono risultate associate alla coesistenza di allergie, difficoltà respiratorie durante il ricovero per COVID-19 e assunzione cronica di inibitori della pompa protonica (farmaci gastroprotettori che bloccano la produzione di acido nello stomaco). Inoltre, a distanza di 6 mesi e di 12 mesi dall’ospedalizzazione, tra chi ha avuto il COVID-19 sono stati registrati livelli più alti di ansia e di depressione.
“Sappiamo che il virus SARS-CoV-2 può infettare anche il tratto gastrointestinale e questo conferma la possibilità che il COVID-19 possa portare allo sviluppo della sindrome dell’intestino irritabile”, spiega Giovanni Marasco, ricercatore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. “Tracce del coronavirus sono infatti state trovate nell’intestino tenue anche a sei mesi di distanza dall’infezione: questo ci porta a credere che lo stato prolungato di infiammazione e di attivazione del sistema immunitario possa portare allo sviluppo dei sintomi gastrointestinali che sono stati osservati”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Gut con il titolo “Post COVID-19 irritable bowel syndrome”. Per l’Università di Bologna e l’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola hanno partecipato: Giovanni Marasco, Cesare Cremon, Maria Raffaella Barbaro, Giulia Cacciari, Daniele Salvi, Alessandro Venturi, Claudio Borghi, Marco Zoli, Paolo Gionchetti, Pierluigi Viale, Vincenzo Stanghellini e Giovanni Barbara.

Papa, appello per cessate il fuoco ad una anno da inizio guerra Ucraina

Papa, appello per cessate il fuoco ad una anno da inizio guerra UcrainaRoma, 22 feb. (askanews) – Appello di Papa Francesco per la fine della guerra in Ucraina e per un immediato cessate-il-fuoco. Appello giunto oggi al termine dell’udienza in Vaticano dove ha voluto ricordare l’anniversario del primo anno di conflitto e nel corso del quale ha anche detto che “quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria”.
“Cari frateli e sorelle dopodomani, 24 febbraio si compirà un anno dall’invasione dell’Ucraina. Un anno dall’inzio di questa guerra assurda, e crudele. Un triste anniversario. – ha ricordato il Papa – Il bilancio dei morti e dei feriti, profughi e sfollati, distruzioni, danni economici e sociali, parla da sè. Potrai Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? – ha quindi detto – Egli è Dio della pace”.
“Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino che continua a soffrire e chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile,per fermare l guerra faccio appello a quanti hanno autorità sulle nazioni perchè si impegnino concretamente per la fine del conflitto per raggiungere il cessate-il-fuoco e avviare i negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria”, ha concluso il pontefice.

Ambiente, a Firenze tecnologie d’avanguardia per tutela pianeta

Ambiente, a Firenze tecnologie d’avanguardia per tutela pianetaRoma, 21 feb. (askanews) – L’Italia della tecnologia tornerà all”Earth Technology Expo 2023′. Oggi è stata presentata a Roma presso la sede della Protezione civile la terza edizione dell’unica manifestazione italiana interamente dedicata all’ambiente, alle tecnologie più avanzate e alla tutela del pianeta, expo che si terrà a Firenze dal 15 al 18 novembre 2023.
A presentare il programma della terza edizione di ETE c’erano tra gli altri Fabrizio Curcio capo dipartimento della Protezione Civile, Laura Lega capo dipartimento dei Vigili del Fuoco, Mauro Grassi, direttore di Ete, Antonio Navarra Presidente del Centro EuroMediterraneo per i cambiamenti climatici, Erasmo D’Angelis presidente di Ewa Foundation.
“ETE è un punto di riferimento anche sul piano della comunicazione oltre che sugli scambi proficui tra esperti che i vari eventi promuovono – ha dichiarato Fabrizio Curcio -, lo è anche per la comunità scientifica e istituzionale internazionale con la Conferenza Euromediterranea sui cambiamenti climatici e con la collaborazione con il Forum internazionale sulle frane”.
I relatori hanno presentato il programma dell’evento che porterà a Firenze scienziati, istituzioni e tecnici specializzati: l’Expo 2023 si occuperà della prevenzione e della protezione dell’Italia dai grandi rischi naturali (terremoti, frane alluvioni) e dagli effetti dei cambiamenti climatici, della tutela dell’ambiente e della gestione delle acque contro inquinamento, sprechi e siccità, delle nuove energie e di idee e azioni per la transizione ecologica e digitale. ETE sarà a ingresso gratuito e con la possibilità per gli utenti di fare esperienze dirette legate alle nuove tecnologie per l’ambiente. Ci saranno 70 eventi tra workshop e presentazioni con 350 esperti della Protezione civile, Anci, Università, Ispra, Agenzia Spaziale, Cnr, Enea, Agenzia di coesione territoriale, Ministeri, Anbi, Crea, Autorità di bacino e tanti altri. Earth Technology Expo 2023 avrà spazi più ampi per un’esposizione completa e di sicuro impatto visivo ed emozionale fatto di satelliti, sensori, droni, intelligenza artificiale, modelli climatici e tutta l’alta ricerca Made in Italy per salvare il pianeta e avviarlo a una transizione ecologica concreta.
“Dedicheremo ampi spazi anche alla protezione dell’acqua e alla sua gestione sostenibile presentando un piano di infrastrutture e di nuove tecnologie per il monitoring e il risparmio per tutti gli usi – spiega Erasmo D’Angelis presidente Earth and Water Agenda -. La prevenzione costa infinitamente meno delle emergenze. Se per far fronte ai danni da terremoti, frane e alluvioni spendiamo ogni anno dal 1946 oltre 8 miliardi di euro, l’Italia ha speso oltre 20 miliardi di euro per i soli danni degli ultimi 7 periodi di siccità dal 2000 ad oggi (2001, 2002, 2003, 2012, 2017, 2019, 2022) e le crisi idriche ormai colpiscono non solo il Sud ma soprattutto il Nord l’epicentro anche della siccità in corso soprattutto per clamorose sottovalutazioni e carenze infrastrutturali. Alla Expo vedremo l’Italia che sa inventare ed innovare, e le tecnologie che ci aiuteranno ad anticipare e prevenire il più possibile i disastri ambientali”.
Nel corso della terza edizione sarà inaugurata la nuova area ‘Noi italiani non rischiamo più’, con la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le istituzioni e gli enti scientifici di ricerca per Startup e format legati all’autoprotezione.

24 febbraio Giornata europea contro molestie, evento al Parlamento Ue

24 febbraio Giornata europea contro molestie, evento al Parlamento UeRoma, 21 feb. (askanews) – La Federazione Italiana Sport Equestri, in collaborazione con il Parlamento Europeo, Coni, Sport e Salute, Rai e SOS Villaggi dei Bambini, ha istituito la Giornata Europea contro le molestie, “una piaga sociale sulla quale dobbiamo intervenire costantemente, senza mai abbassare la guardia”. Per questo il mondo dello Sport ha deciso di coalizzarsi, in difesa dei più fragili, delle nuove generazioni che devono trovare in ogni ambiente, anche in quello dello sport, un luogo sicuro e sano. “In questa giornata vogliamo tutelare tutti i soggetti fragili e, quindi, anche gli animali. La Fise se ne fa carico costantemente, ogni giorno, con un compagno di vita e di sport come il Cavallo, ma intende estenderlo a tutti i nostri amici a 4zampe. Venerdì 24 febbraio alle 11.30 presso il nuovo spazio del Parlamento Europeo “Esperienza Europa – David Sassoli”, vivremo una Giornata speciale per riflettere ed agire. Il grande sport e le importanti Istituzioni “insieme” per affrontare e vincere una sfida”, si legge nella nota di presentazione dell’evento. Interverranno: Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani; Giusy Versace, Vicepresidente della Commissione “Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport”; Silvia Salis, Vice Presidente vicario CONI; Marco Di Paola, Presidente Fise, Federazione Italiana Sport Equestri; Adriana Bonifacino, Consigliere Amministrazione Sport e Salute; Karina Laterza, Presidente Pari Opportunità Rai, Roberto Natale, Direttore Rai per la Sostenibilità ESG, Luca Massaccesi, Presidente Osservatorio Nazionale contro il bullismo e il disagio giovanile, Juri Morico, Presidente nazionale OPES; Marco Franzelli, Vicedirettore Rai Sport.
Le conclusioni con Pina Picierno, Vicepresidente Parlamento Europeo e a Eleonora Daniele, Testimonial della Giornata Europea contro le molestie.

Cvetic (Masciarelli): il nostro vino è anche accoglienza e solidarietà

Cvetic (Masciarelli): il nostro vino è anche accoglienza e solidarietàMilano, 21 feb. (askanews) – “Per noi charity non significa fare semplicemente una donazione ma dare voce ai progetti, lasciare un segno, una memoria”. Parola di Marina Cvetic, la donna che dopo la morte di suo marito Gianni Masciarelli scomparso 15 anni fa, ha reso Masciarelli Tenute Agricole non solo una delle più significative aziende vinicole del Centro-Sud Italia ma una realtà internazionale presente in 58 Paesi. “Abbiamo iniziato a fare solidarietà nel 2017 con il ‘Progetto Noemi’ e poi abbiamo proseguito con altre associazioni” continua Cvetic, spiegando che quest’anno una parte del ricavato delle vendita del suo “Abruzzo Pecorino DOC Castello di Semivicoli 2022” sarà devoluto all’Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa). Il vino, dunque, non solo come prodotto (“che decliniamo in grandi volumi così come in limitati ‘tailor made’”) ma come veicolo di cultura e conoscenza, e strumento di solidarietà.
Nata nel 1981 con 2,5 ettari di vigneti in provincia di Chieti, oggi Masciarelli Tenute Agricole conta su 300 ettari divisi in una sessantina di appezzamenti nelle quattro province abruzzesi. La produzione annuale è di oltre due milioni di bottiglie, il 45% delle quali va all’estero, generando circa il 55% del giro d’affari complessivo. Sette le linee di prodotto per un totale di 22 etichette, tra cui il vino più rappresentativo e premiato della Cantina: il “Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma”. Ma Cvetic guarda sempre in avanti (“a dove saremo tra 40 anni e che uve vorremo raccontare”), e spiega ad askanews che con il riscaldamento globale e i pasti che sono sempre più leggeri e spesso consistono in una sola portata, crediamo fortemente nel Cerasuolo, un vino ottenuto da uve 100% Montepulciano vinificate in bianco, che si accompagna benissimo con tutti i piatti, molto invitante e ‘friendly’”. “Ha la stessa freschezza del nostro Pecorino in acciaio” spiega, ricordando che “il 2022 è stata un’ottima annata per il Pecorino, che ha una maturità pazzesca, con una bella acidità e una grande eleganza”.
Da una ventina d’anni, prima insieme con Gianni e poi con le figlie, Cvetic porta avanti anche un progetto di agriturismo che ha trovato sostanza nel 2004 nell’acquisto del Castello di Semivicoli, una meravigliosa dimora baronale seicentesca tra i vigneti di Trebbiano nel comune di Casacanditella, nell’entroterra di Chieti. “Abbiamo aperto la residenza nel 2009 e attraverso il vino e la cucina raccontiamo i nostri quattro territori, l’Aquilano, il Pescarese, il Teramano e il Chietino” racconta l’imprenditrice, aggiungendo che “poi abbiamo aperto la Cascina di Chiara a San Martino sulla Marrucina (Chieti), un piccolo agriturismo circondato da dieci ettari di vigna”. Due “wine resort” destinati ad accogliere visitatori attenti, rispettosi e curiosi di conoscere storia, tradizioni, calori e sapori di questo territorio. “All’Abruzzo serve più turismo per far conoscere le sue bellezze e veicolare i suoi prodotti – sottolinea – e come per il resto d’Italia bisogna imparare a fare più sistema”.
Alla Cantina, si aggiunge dal 2005 la “Gianni’s Selection”, azienda di distribuzione specializzata nella selezione, importazione e distribuzione in Italia di vini di alta gamma provenienti da diverse aree d’Europa. “Quest’anno introdurremmo certamente un paio di nuove aziende che annunceremo nei prossimi mesi” annuncia Cvetiv che di Masciarelli è amministratore unico, ma è soprattutto la sua appassionata e instancabile animatrice, oltre ad essere membro dell’Italian signature wines academy (Iswa) e dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aida).