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Ismea: nel 2022 export da record per il vino toscano, +7% sul 2021

Ismea: nel 2022 export da record per il vino toscano, +7% sul 2021

Ok Usa, Canada, Francia (+31%). Cala Europa (-3,7%) e Gdo Italia (-10,6%)

Milano, 11 feb. (askanews) – Export da record per il vino toscano nel 2022. Secondo le stime fatte dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), presentate oggi a “PrimAnteprima” a Firenze, i ricavi superano i 690 milioni di euro (+7% sul 2021), nonostante un calo dei volumi del 3%, con 1,3 milioni di ettolitri imbottigliati di Dop (-7%) e 626mila ettolitri di Igp (-8%). I mercati principali sono quelli dei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con gli Stati Uniti che da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore, e il Canada che cresce del 10% in valore a parità di volumi. Cala il vecchio continente (-3,7%), a partire da due mercati importanti come quello tedesco e UK, mentre in controtendenza la Francia emerge con un +31% in termini di valore sul 2021.
Per quanto riguarda invece il mercato italiano, nel 2022 le stime danno una flessione importante nella Gdo con volumi acquistati inferiori al periodo pre-pandemia. In particolare si prevede un calo del 10,6% in termini di volume per le Doc, appena mitigato dal +2,8%, in termini di valore delle Igt. Da segnalare infine che il 2022 ha segnato un sostanziale aumento del ricavo medio in vigna, che ha superato i 7mila euro ad ettaro “grazie ad una positiva combinazione di aumento dei prezzi delle uve e delle rese rispetto ad uno scarso 2021”.
Questa mattina è intervenuta anche Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, autrice del”Rapporto sul turismo enogastronomico Italiano”, spiegando che la Toscana è pioniera sui temi dell’enoturismo ed è oggi la seconda regione più visitata dai turisti italiani che si muovono con il food ed il wine come motivazione primaria di viaggio. Vanta, inoltre, la prima posizione in classifica per numero di prenotazioni di esperienze enogastronomiche sul portale TripAdvisor ed è la terza regione italiana più presente nei pacchetti turistici dei tour operator stranieri specializzati nell’enogastronomia. La conferma dell’apprezzamento della Toscana come meta per il “wine and food lovers” arriva anche “Visittuscany.com”, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana. Nel corso del 2022, infatti, i contenuti a tema enoturismo sono stati visti per più di 180mila volte, con una media di circa 500 visite al giorno, da un totale di quasi 160mila utenti. Il pubblico più interessato è italiano (+16% rispetto al 2021), seguito da americani (+124%), tedeschi (+184%), spagnoli (+182%) e inglesi (+297%). Tra i contenuti e le offerte più cliccate le proposte di visite e degustazioni in cantina, wine tasting tra le vigne e itinerari di relax con la vinoterapia. Ottimi numeri registrati anche dai canali social di BuyWine, di Anteprime e dal Portale ufficiale della Toscana, “intoscana.it”: nel corso del 2022 i contenuti a tema vino presenti su intoscana.it hanno ottenuto oltre 80mila visualizzazioni mentre tutto il racconto enogastronomico sul portale ha generato oltre 200.000 sessioni utente. Tutti valori in crescita del +10% rispetto al 2021. Inoltre, i video sul vino hanno ottenuto due milioni di impression, con oltre 70mila visualizzazioni.
Chiusi BuyWine e PrimAnteprima, Settimana delle Anteprime di Toscana, in occasione della quale i principali Consorzi vitivinicoli presentano le nuove annate prosegue con un ricco calendario: domenica 12 febbraio Chianti Lovers & Rosso Morellino, lunedì 13 e martedì 14 febbraio Chianti Classico Collection, mercoledì 15 Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, giovedì 16 febbraio Anteprima Vernaccia di San Gimignano, venerdì 17 febbraio Anteprima L’Altra Toscana (che riunisce i seguenti consorzi: Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Vini delle Colline Lucchesi, Consorzio Vini Cortona, Consorzio del Vino Orcia, Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Consorzio Tutela Vini Montecucco, Consorzio di Tutela Vini D.O.P. Suvereto e Val di Cornia Wine, Consorzio di Tutela Vini Terre di Casole, Consorzio Vini Terre di Pisa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio Vini DOC Valdarno di Sopra). Parallelamente, fino al 19 febbraio, resterà visitabile la mostra fotografica “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, inaugurata oggi a Firenze nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi.

Gruppo Fortitude e Shetech insieme per ridurre gender gap nel mondo Stem

Gruppo Fortitude e Shetech insieme per ridurre gender gap nel mondo StemMilano, 11 feb. (askanews) – In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, Fortitude, gruppo italiano del comparto Ict con un fatturato di oltre 13 milioni di euro e 140 collaboratori, e SheTech, organizzazione no profit che si impegna a colmare il gender gap nel settore delle Stem, rinnovano il loro impegno per favorire le presenze femminili nell’ambito di riferimento e fanno una fotografia dello stato dell’arte.
Per quanto riguarda Fortitude, in generale il numero di CV femminili che sono arrivati nel corso del 2022 è triplicato rispetto all’anno precedente, passando dal 10% al 30% del totale. Anche facendo riferimento ai ruoli più tecnici, siamo passati dal 2% al 15%. Dati incoraggianti che, però, necessitano di un’analisi approfondita per restituire un quadro veritiero e non eccessivamente roseo.
“Il gender gap rimane un problema importante, in particolare per il nostro settore e ormai da qualche anno ci stiamo impegnando tanto, anche grazie alla collaborazione con SheTech, per portare un vero cambiamento – dichiara Leo Pillon, Ceo del Gruppo Fortitude – Proprio per tutto questo, non posso che essere felice dei miglioramenti a cui stiamo assistendo. Tuttavia, per capire effettivamente a che punto siamo, dobbiamo tener conto di tanti aspetti. Penso ad esempio alle tante posizioni aperte in ambito marketing ed HR che hanno contribuito a migliorare i dati. Anche dal punto di vista tecnico, la maggior parte delle nuove assunzioni riguarda profili specializzati in grafica e design e non solo in informatica, come User Experience Designer e Interaction Designer. I profili femminili più “ingegneristici”, come back-end developer o software Engineer, rimangono davvero pochi”.
“Insomma, – continua Pillon – questi numeri devono farci guardare al futuro con fiducia, ma senza dimenticare che la strada da percorrere è ancora lunga. Probabilmente è arrivato il momento di un intervento deciso da parte delle istituzioni, perché la rivoluzione culturale di cui c’è bisogno non può e non deve essere esclusivamente un obiettivo delle singole aziende e delle associazioni. Le nuove generazioni di professionisti devono crescere con la consapevolezza, che certe posizioni possono e devono essere ricoperte anche da figure femminili, senza nessun tipo di pregiudizio”.
Secondo il Gender gap Report 2022 del World economic forum, su 146 Stati mappati, l’Italia ha mantenuto il 63esimo posto, come lo scorso anno, per l’indice composito di Gender gap. Questo dato tiene in considerazione le differenze di genere in quattro diversi ambiti: partecipazione economica e opportunità; livello di istruzione; salute e sopravvivenza; empowerment politico. Dunque, il posizionamento in classifica è rimasto lo stesso rispetto allo scorso anno, e l’Italia resta al di sotto della media europea di circa 6 punti percentuali, piazzandosi tra i tre Paesi peggiori dell’area di riferimento per quanto riguarda l’indice della partecipazione economica e opportunità. In ambito Stem le donne continuano a essere sottorappresentate, in particolare nei campi dell’ingegneria (6,6% donne VS 24,6% uomini) e Ict (1,7% donne VS 8,2% uomini). Dati negativi anche per quanto riguarda la copertura di posizioni apicali: solo il 15% di Ceo sono donne.

Sanremo, dopo allarme bomba almeno altre due segnalazioni

Sanremo, dopo allarme bomba almeno altre due segnalazioniSanremo, 10 feb. (askanews) – Dopo l’allarme bomba di questo pomeriggio, a 500 metri dal Teatro Ariston (fuori dalla zona rossa), sono scattati i controlli in tutta la città. Ci sono state almeno altre due segnalazioni, una al Morgana, un locale glamour lungomare, e una al Teatro Ariston. Segnalazioni risultate poi prive di fondamento. “E’ scattata la psicosi – riferiscono fonti investigative – le forze dell’ordine hanno innalzato il livello di controllo”.
Intorno all’Ariston, infatti, sono state innalzate le misure di sicurezza: controlli ai zaini e borse, metal detector e accurato check sui tagliandi di ingresso al Teatro.

Slow Wine Fair: cambiare paradigma con cui si compra e si vende il vino

Slow Wine Fair: cambiare paradigma con cui si compra e si vende il vinoMilano, 10 feb. (askanews) – “Con la Slow Wine Fair vogliamo cambiare il paradigma con cui si comprano e si vendono i vini. Sappiamo che è una missione molto complicata ma solo lavorando sull’educazione dei consumatori e sulla formazione di chi commercializza le bottiglie si può sperare di modificare radicalmente il sistema di produzione, privilegiando metodi che preservino le risorse naturali e che incrementino la fertilità del suolo abbandonando la chimica di sintesi. Inoltre, vogliamo sia riconosciuto alla figura del vignaiolo il giusto ruolo di difensore del paesaggio, promotore di cultura e di un sistema etico di investimenti sul territorio. Per questo la Slow Wine Fair ha un ricco programma di masterclass, di incontri, di convegni, di scambi tra i protagonisti della filiera: produttori, professionisti e appassionati. Solo attraverso l’unione delle loro forze si può pensare di rivoluzionare l’agricoltura e migliorare il futuro del pianeta”. Lo ha affermato Giancarlo Gariglio, coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition, durante la conferenza stampa di presentazione delle ultime novità in programma per la seconda edizione di Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto, che si terrà a BolognaFiere da domenica 26 a martedì 28 febbraio 2023.
“La Slow Wine Fair nasce da un accordo tra Slow Food e BolognaFiere, che da 35 anni organizza SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale, e non è, quindi, nuova ai temi della sostenibilità” ha ricordato Domenico Lunghi, direttore manifestazioni dirette BolognaFiere, che organizza la manifestazione, con la direzione artistica di Slow Food, aggiungendo “abbiamo accolto con piacere la proposta di Slow Food di promuovere insieme questa manifestazione e abbiamo, poi, trovato la collaborazione di FederBio e di altri partner qualificati”. “La risposta del mondo del vino alla prima edizione è stata estremamente positiva, con la partecipazione di ben 500 cantine, ma dal 26 al 28 febbraio il pubblico potrà conoscerne il 50% in più (circa 750), un centinaio delle quali straniere e oltre 350 certificate biologiche e biodinamiche (o in conversione), con più di tremila etichette da apprezzare” ha continuato Lunghi, concludendo “quest’anno poi ci saranno anche la nuova sezione degli amari e una decina di aziende che operano nella filiera all’insegna della sostenibilità”.
Slow Wine Fair è soprattutto un momento di incontro tra buyer o professionisti dei settori Gdo e Horeca e i produttori presenti nel banco d’assaggio. Grazie alla collaborazione con Italian Trade Agency (Ice) e del ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) sono oltre 100 i buyer internazionali che partecipano alla fiera e numerosi sono i professionisti italiani che in questi giorni si stanno registrando sul sito e che utilizzeranno la piattaforma B2Match per incontrare le aziende che più corrispondono ai loro interessi. Tra i Paesi maggiormente attenti alle caratteristiche espresse dal catalogo espositori segnaliamo quelli del Nord America e del Nord Europa, e tra questi in particolare la Germania (il più importante mercato europeo per il vino bio, il quarto mercato al mondo per consumi e la seconda destinazione del nostro export di vino), Paese su cui la Slow Wine Fair ha concentrato la sua attenzione con circa un terzo dei buyer selezionati.

Vino, FirstGlass lancia le prime bottiglie monocalice di Doc e Docg

Vino, FirstGlass lancia le prime bottiglie monocalice di Doc e DocgMilano, 10 feb. (askanews) – Arrivano sul mercato i vini Doc e Docg nel formato da 100 ml. La startup FirstGlass presenterà le bottiglie monocalice con l’apposita “fascetta” (il contrassegno di Stato sul collo della bottiglia) a Firenze nell’ambito delle Anteprime di Toscana (da domani al 17 febbraio): si tratta del Chianti Docg San Enrico della Tenuta La Gigliola e del Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Guzzo di Brocca Nera Wines.
A meno di un anno dal lancio della società, avvenuto a Milano nel giugno 2022, oggi la società guidata dall’ad Silvia Tettamanti, Francesca Vigo e Giulia Bacci può contare su uno shop online con quindici referenze, e sul suo primo flagship store inaugurato poco prima di Natale in Lungarno degli Acciauoli, a un passo da Ponte Vecchio nel capoluogo toscano.
Forte di contenitori plastic free riciclabili al 100% e con il modello del vuoto a rendere, FirstGlass propone anche “box da 3, 5 o 7 bottiglie monocalice personalizzabili per poter comporre il proprio kit di assaggio”. L’azienda ha annunciato che prevede di aprire nuovi punti vendita in Italia e all’estero, di stringere partnership con aziende luxury e di coinvolgere compagnie aeree, ferroviarie e keyplayers del travel”, sottolineando che l’1% dei ricavi andrà “in progetti per la salvaguardia del Pianeta, investendo in aziende come Treedom e One Percent for the Planet”.

Presentata oggi la prima edizione del Salone del vino di Torino

Presentata oggi la prima edizione del Salone del vino di TorinoMilano, 10 feb. (askanews) – E’ stato presentato questa mattina nella Sala Colonne a Palazzo Civico nel capoluogo piemontese, la prima edizione del Salone del vino di Torino, manifestazione dedicata all’attività vitivinicola del Piemonte che si terrà da sabato 4 a lunedì 6 marzo (giornata dedicata agli addetti del settore), con oltre 250 produttori ospitati in quattro luoghi simbolo della città: il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna. L’ampio cartellone prevede, oltre all’esposizione delle cantine, anche incontri, degustazioni, cene e masterclass, per conoscere tutti i preziosi territori del vino del Piemonte. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il vicepresidente della Camera di commercio di Torino, Enzo Pompilio D’alicandro e il direttore del Salone, Patrizio Anisio.
“Torino accoglie con entusiasmo il nuovo Salone del vino: l’enogastronomia, con tutte le sue eccellenze, fa parte della cultura di una regione che diventa attrazione e identità per l’intero territorio piemontese e, in particolare, torinese” ha detto Lo Russo, aggiungendo che con questa prima edizione vogliamo sostenere quella che è una delle vocazioni del nostro territorio”. “Intendiamo promuovere Torino nel mondo – ha concluso – e con il Salone valorizzeremo un settore che crea lavoro e al contempo fa parte della nostra identità”.
“Si tratta di un progetto a cui lavoriamo da anni, siamo partiti da piccoli eventi, passando attraverso manifestazioni più strutturate durante tutto l’anno e siamo arrivati a immaginare un grande evento cittadino: una manifestazione che porti al centro i nostri territori e che ospiti a Torino, produttori, consorzi e operatori che, grazie al proprio lavoro, rendono ogni giorno la nostra regione un’eccellenza a livello internazionale” ha spiegato Anisio, sottolineando che “l’incontro tra la cultura enogastronomica e i luoghi storici simbolo della nostra città è una peculiarità che vogliamo sviluppare e in cui crediamo molto”. “Siamo felici ed orgogliosi che la Camera di commercio di Torino, la Città di Torino e la Regione Piemonte abbiano deciso di promuovere e sostenere la nostra iniziativa” ha proseguito Anisio, ricordando che “sarà una tre giorni intensa e ricca di contenuti, preceduta da un ‘OFF’ del Salone che coinvolgerà l’intera città grazie a più di 40 partner coinvolti”. Il palinsesto “OFF” si sviluppa dal centro alle periferie e prevede un’intera settimana dedicata al vino: “dal 28 febbraio al 6 marzo, oltre 100 eventi diffusi in più di 60 location, con protagonisti oltre ai produttori, anche i ristoranti, le piole, le enoteche e i luoghi cult della città, fra cene, artisti, degustazioni, scrittori e tanto spettacolo”.
Nei giorni del Salone, il Museo del Risorgimento, nelle sale di Palazzo Carignano, diventerà uno spazio espositivo che accoglie oltre 60 produttori, e diventerà la Casa del Gambero Rosso con la sua selezione di produttori piemontesi e un’area ospiti che vede protagoniste 20 grandi cantine da tutta Italia, all’interno di un calendario di 10 degustazioni gratuite (fino a esaurimento posti). Alla Cavallerizza Reale, in collaborazione con Go Wine e Fisar Torino, sono attese più di 100 aziende vitivinicole, oltre i consorzi e le enoteche regionali di tutto il Piemonte oltre a un’area interamente dedicata ai vini naturali. Prevista anche l’Arena dei talk con un ricco programma di presentazioni, dibattiti e degustazioni, mentre nell’area esterna del Cortile della Corte Mosca “i migliori street food del territorio proporranno al pubblico le proprie prelibatezze”.
Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, diventerà la Dimora delle Grandi Masterclass con Fisar Torino insieme con la Banca del Vino di Pollenzo, l’Onav di Torino, La strada del Barolo e i grandi vini di Langa. Al centro più di 20 grandi cantine tra degustazioni orizzontali e verticali: le grandi annate e la scoperta dei cru più caratterizzanti del Piemonte e dell’Italia. Anche qui ci saranno talk e approfondimenti a cura di Camera di commercio di Torino in collaborazione con Città Metropolitana di Torino, Strada Reale dei Vini torinesi, CIA Agricoltori delle Alpi, Arpa Piemonte, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, AIAB in Piemonte, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino. Infine è previsto un itinerario guidato nello splendido cortile di Palazzo Cisterna, per visitare le sue auliche sale e degustare, tra le altre, alcune delle eccellenze Torino DOC.

Pnrr, “tagliando” imprese-istituzioni alle Giornate di Trevi 2023

Pnrr, “tagliando” imprese-istituzioni alle Giornate di Trevi 2023Roma, 10 feb. (askanews) – “Si è concluso da poco il partecipato appuntamento di brain storming ‘Verso le Giornate di Trevi – Energetici, rinnovabili, innovativi. L’Italia che sfida le crisi’, ospitato dalla Luiss School of Government e promosso da Globe Italia e Wec Italia con Luiss, il Consiglio Nazionale Giovani, Aicp-Collaboratori Parlamentari e Askanews. Un’occasione preziosa per ragionare, partendo da quanto emerso nell’edizione 2022 delle Giornate, su come rendere sempre più incisivo il dibattito politico-economico dei seminari di Villa Fabri, collocati quest’anno strategicamente il 15-16-17 giugno, ovvero nel periodo migliore per compiere con imprese, stakeholder ed Istituzioni di governo e Parlamento una sorta di ‘tagliando’ di metà percorso del PNRR, che cade proprio a fine giugno 2023”. Ne danno notizia congiuntamente Globe Italia, Associazione Nazionale per il Clima e il Wec (Word Energy Council Italia).
Sostenibilità e valorizzazione ambientale, reti, iter autorizzativo, rapporto con il territorio, prezzi di materie prime ed energia, competenze, certezza normative e studi degli impatti tra i temi salienti emersi nell’evento odierno a Viale Romania a Roma, a cui hanno partecipato rappresentati di ENI, Renexia, Corepla, Comieco, Enel Italia, Axpo Italia, Edison, Iveco Group, Cib-Consorzio Italiano Biogas nonché Silvia Grandi – Direttore Generale Economia Circolare – MASE e Stefano Conti – Direttore Relazioni esterne e Istituzionali, ARERA.

Volo AM urgente per salvare la vita a un bimbo di soli 13 giorni

Volo AM urgente per salvare la vita a un bimbo di soli 13 giorniMilano, 10 feb. (askanews) – Volo salvavita dell’Aeronautica Militare, da Cagliari a Roma, per un neonato di appena 13 giorni.
Il piccolo, in imminente pericolo di vita, è stato trasportato d’urgenza con un velivolo Falcon 50 del 31° Stormo di base a Ciampino. Il bimbo è stato imbarcato all’interno di una culla termica, accompagnato da entrambi i genitori e da personale sanitario specializzato.
La richiesta di trasporto dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, come previsto dalle procedure di urgenza, è arrivata dalla Prefettura di Cagliari alla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che, tra le proprie funzioni, ha anche quella di disporre e gestire questo tipo di missioni.
Il Falcon 50, decollato dall’aeroporto di Cagliari, è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino intorno alle 13.30. Il piccolo paziente è stato immediatamente trasferito in ambulanza all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” della Capitale.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare – Forza Armata che il 28 marzo 2023 compirà 100 anni di vita – sono pronti giorno e notte, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, trasporto organi o equipe mediche.
Ogni anno sono centinaia le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino che proprio ieri, 9 febbraio 2023, ha celebrato le 150mila ore di volo della propria flotta di velivoli Falcon, molte delle quali svolte proprio per missioni di questo tipo.
Altri reparti dell’Aeronautica Militare che svolgono trasporti sanitari urgenti con i propri velivoli sono il 14° Stormo di Pratica di Mare, la 46ª Brigata Aerea di Pisa e il 15° Stormo di Cervia con gli elicotteri.

Sanità, al Gemelli tre interventi in una seduta: salvato 62enne

Sanità, al Gemelli tre interventi in una seduta: salvato 62enneMilano, 10 feb. (askanews) – Un team multidisciplinare di specialisti del Policlinico Gemelli è sceso in campo compatto per risolvere un caso di rara complessità. Per salvare la vita di Marco (nome di fantasia), un romano di 62 anni, infatti sono state ben tre le équipe entrate in sala operatoria, tra urologi, cardiochirurghi e chirurgi del fegato, insieme ad anestesisti, tecnici di circolazione extracorporea, strumentisti e infermieri di sala operatoria.
Un esercito di professionisti al servizio di un paziente con una serie incredibile di patologie, ognuna delle quali potenzialmente fatale. “Tutto inizia al pronto soccorso del Gemelli – ricorda Marco Racioppi, direttore ad interim UOC Clinica Urologica di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e professore associato di Urologia, Università Cattolica del Sacro Cuore – dove il signor Marco si reca perché quella mattina aveva visto le urine rosse di sangue, ma senza nessun sintomo che potesse far pensare ad una brutta cistite. I medici del pronto soccorso studiano il caso, chiedendo subito un’ecografia renale, che evidenzia la presenza di una massa di 7 cm a carico del rene destro. Si sospetta dunque un tumore renale, che può esordire proprio con un’ematuria silenziosa”.
Il paziente viene ricoverato e si cominciano dunque a richiedere gli esami in previsione dell’intervento di nefrectomia. E qui arriva la prima ‘sorpresa’. “La TAC con mezzo di contrasto – prosegue il professor Racioppi – rivela che il tumore purtroppo ha invaso il bacinetto del rene e la vena renale, dove si è formato un enorme trombo che risale, per tutta la vena cava inferiore (una grande vena che decorre dall’addome verso il cuore, parallela all’aorta, drenando sangue venoso da tutta la metà inferiore del corpo). In alcuni tratti il trombo, che è lungo circa 15 centimetri, ha un diametro di 6 cm e si estende fino al cuore, dove fa ‘capolino’ allo sbocco della vena cava inferiore, andando a occupare parte dell’atrio destro”.
Una situazione complessa e delicata. “Di solito – spiega il dottor Piero Farina, UOC di cardiochirurgia FPG, diretta dal professor Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Chirurgia cardiaca all’Università Cattolica,- nonostante la presenza all’interno del cuore è possibile ‘sfilare’ il trombo dal basso, cioè dal livello del rene, dove origina, sotto stretto controllo cardiochirurgico (il trombo potrebbe infatti sgretolarsi e causare una massiva embolia polmonare potenzialmente fatale per Marco). In questo caso, le eccezionali dimensioni del trombo e della sua porzione intracardiaca richiedevano il collegamento del paziente a una macchina per la circolazione extracorporea, per evitare prolungati periodi di ipotensione e ridurre le perdite di sangue”. Inoltre, i consueti accertamenti cardiologici preoperatori rivelano la presenza di un restringimento critico a carico dell’arteria discendente anteriore, la ‘regina’ delle coronarie. In queste condizioni, il cuore non sarebbe in grado di sopportare l’intervento. Sarebbe possibile disostruire la coronaria impiantandovi uno stent, ma questo richiederebbe una terapia con due farmaci anti-aggreganti per almeno tre mesi, che aumenterebbe notevolmente il rischio di sanguinamento durante l’intervento.
Il caso viene discusso in un’affollata seduta di Heart Team e alla fine si decide di risolvere tutti i problemi di Marco in un’unica seduta operatoria.

Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzione

Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzioneMilano, 10 feb. (askanews) – “La siccità, per ragioni legate al cambiamento climatico, ma anche per errori di dotazione all’interno del nostro quadro in termini organizzativi, deve essere contrastata con una strategia di previsione di invasi, di contenimento della dispersione idrica. E deve essere fatto con un piano strategico, oltre che con l’investimento dei fondi, le due cose devono viaggiare parallelamente”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento di Coldiretti a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“Anche su questo aspetto – ha aggiunto Lollobrigida – ci sono stati dei limiti ed è mancata la pianificazione, io ho proposto ai mie collegi Salvini e Pichetto Fratin di creare una cabina di regia conPalazzo Chigi come guida per riuscire a pianificare e poi realizzare interventi di breve, medio e lungo temine per affrontare la siccità. Dando l’idea di una nazione che sa anche prevenire, oltre che curare”.