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Fs ha denunciato “incidenti anomali sulla rete” ferroviaria

Fs ha denunciato “incidenti anomali sulla rete” ferroviariaRoma, 15 gen. (askanews) – “Il Gruppo FS, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”. Lo comunica il gruppo in una nota.


“In particolare – aggiunge l’azienda -, gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.

Papa Francesco: preghiamo per la conversione dei fabbricanti d’armi

Papa Francesco: preghiamo per la conversione dei fabbricanti d’armiCittà del Vaticano, 15 gen. (askanews) – Papa Francesco, come fa puntualmente ad ogni udienza, prega per la pace, per i popoli colpiti dal flagello della guerra ed anche per “la conversione del cuore dei fabbricati delle armi perché col loro prodotto aiutano a uccidere”. Lo ha fatto anche oggi al termine dell’udienza generale in Aula Nervi.


“Preghiamo per il Mianmar, la Palestina, Israele e per i tanti paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. La guerra sempre è una sconfitta”, ha ripetuto il pontefice.

Papa: spostare investimenti su compagnie che non sfruttano i minori

Papa: spostare investimenti su compagnie che non sfruttano i minoriCittà del Vaticano, 15 gen. (askanews) – Papa Francesco loda quei paesi che “hanno avuto la saggezza di scrivere i diritti dei bambini”, ed invita tutti, singoli cittadini e istituzioni civili e religiose a investire in queslle società che producono senza lo sfruttamento del lavoro minorile. Lo ha fatto durante l’udienza generale di oggi in Aula Nervi in Vaticano tutta dedicata ai mabini e alla loro difesa.


Davanti alle terribili forme di schiavitù che ancora permangono nel mondo il Papa ha chiesto: “io cosa posso fare? Prima di tutto – è stata la sua risposta – dovremmo riconoscere che, se vogliamo sradicare il lavoro minorile, non possiamo esserne complici. E quando lo siamo? Ad esempio quando acquistiamo prodotti che impiegano il lavoro dei bambini. Come posso mangiare e vestirmi sapendo che dietro quel cibo o quegli abiti ci sono bambini sfruttati, che lavorano invece di andare a scuola?”. “La consapevolezza su quello che acquistiamo è un primo atto per non essere complici. Qualcuno dirà che, come singoli, non possiamo fare molto. È vero, ma ciascuno può essere una goccia che, insieme a tante altre gocce, può diventare un mare. Occorre però richiamare anche le istituzioni, comprese quelle ecclesiali, e le imprese alla loro responsabilità: possono fare la differenza spostando i loro investimenti verso compagnie che non usano e non permettono il lavoro minorile”, ha chiesto esplicitamente Papa Francesco.


“Molti Stati e Organizzazioni Internazionali hanno già emanato leggi e direttive contro il lavoro minorile, ma si può fare di più. Esorto anche i giornalisti a fare la loro parte: possono contribuire a far conoscere il problema e aiutare a trovare soluzioni. Non abbiate paura e denunziate queste cose. E ringrazio tutti coloro che non si voltano dall’altra parte quando vedono bambini costretti a diventare adulti troppo presto”, ha concluso Papa Bergoglio.

Livelli amianto oltre limiti, dipendenti Rai di Viale Mazzini in smart working dopo segnalazione Asl

Livelli amianto oltre limiti, dipendenti Rai di Viale Mazzini in smart working dopo segnalazione AslRoma, 14 gen. (askanews) – “La Rai preso atto dell’ultima comunicazione fatta pervenire da Asl Rm1 e dopo aver messo in atto tutte le procedure in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e monitorando quotidianamente con le autorità competenti lo stato delle infrastrutture, ha deciso di estendere, in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti presenti nella sede di Viale Mazzini 14 il regime di smartworking”. Lo comunica la Rai in una nota.


“L’Azienda, anticipando il cronoprogramma di uscita dal Palazzo già predisposto in base al Piano Immobiliare approvato e al previsto trasferimento nell’immobile locato in via Alessandro Severo per permettere la ristrutturazione di Viale Mazzini – si legge sempre nella nota – ha deciso di procedere alla ricognizione di tutti gli spazi disponibili presso altri insediamenti aziendali per trasferire tutte le risorse dedicate alle attività essenziali che, per loro natura, non possono essere svolte in regime di smart-working. L’Amministratore Delegato ha comunicato, in data odierna, le decisioni al Consiglio di Amministrazione che tornerà a riunirsi il 29 gennaio in Viale Mazzini”, conclude l’informativa della Rai. La decisione sullo smart working in viale Mazzini, sede della Rai, è stata presa “dopo l’ultima comunicazione fatta pervenire da Asl Rm1”, che riguardava i livelli di amianto, considerati superiori ai limiti.


Il palazzo di Viale Mazzini, a Roma, “è pieno di amianto”, riferiscono dalla Rai. A dicembre, un guasto di un impianto ha fatto emergere delle fibre volatili di amianto. Dai monitoraggi quotidiani della Asl “si evidenziano ancora particelle di amianto”. Da qui la decisione dell’azienda di attuare lo smart working.

Morte di Furio Colombo, mercoledì 15 i funerali a Roma

Morte di Furio Colombo, mercoledì 15 i funerali a RomaRoma, 14 gen. (askanews) – E’ morto questa mattina a 94 anni Furio Colombo, grande giornalista che è stato inviato Rai, editorialista di Repubblica, direttore dell’Unità e fondatore del Fatto Quotidiano. E’ stato anche parlamentare per tre legislature: Ds, L’Ulivo e il Pd. Grande esperto, tra le altre cose, degli Stati Uniti, in cui ha vissuto. Il funerale si svolgerà domani, mercoledì 15 gennaio, alle 15 al cimitero acattolico di Roma.


“Esprimo il più profondo cordoglio per la morte di Furio Colombo, una vita al servizio del giornalismo e dell`impegno politico e civile. Direttore storico de L’Unità, parlamentare del Partito Democratico, e ancora grande conoscitore dell`America, intellettuale, con la sua vasta produzione saggistica ha sempre avuto a cuore i problemi dell’informazione e il rapporto tra realtà e mezzi di comunicazione, in una parola la qualità della democrazia. Ci mancherà il suo sguardo lucido e appassionato”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. 

La famiglia del cooperante italiano arrestato in Venezuela, appello al governo

La famiglia del cooperante italiano arrestato in Venezuela, appello al governoRoma, 14 gen. (askanews) – I familiari di Alberto Trentini, il cooperante italiano fermato il 15 novembre dall’autorità del Venezuela e di cui non si hanno più notizie, lanciano un appello “al Governo italiano” per “porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per riportare a casa Alberto e garantirne l’incolumità”.


In una nota diffusa dalla famiglia e dall’avvocato Alessandra Ballerini, si ricostruisce la vicenda di Alberto Trentini che era in Venezuela per una missione con la Ong ‘Humanity e Inclusion’ per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. “Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato – si riferisce – ad un posto di blocco, insieme all’autista della Ong. Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”. Nel comunicato si afferma che “nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità Venezuelana né Italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi”.


Per i familiari “è inaccettabile che cittadini italiani che si trovano a lavorare o visitare altri Paesi con l’unica finalità di contribuire a migliorare le condizioni di vita dei loro abitanti, si trovino privati delle libertà e dei diritti fondamentali senza poter ricevere nessuna tutela effettiva dal nostro Paese. Confidiamo che la presidente del consiglio ed i ministri interessati, si adoperino con lo stesso impegno e dedizione recentemente dimostrati a tutela di una nostra connazionale, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia”, aggiungono.

L’insegnante aggredita dai genitori è stata arrestata per violenza sessuale

L’insegnante aggredita dai genitori è stata arrestata per violenza sessualeNapoli, 14 gen. (askanews) – Era stata aggredita lo scorso novembre da un gruppo di genitori di alcuni alunni della scuola ‘Catello Salvati’ di Castellammare di Stabia (Napoli), oggi la professoressa è finita nel carcere di Benevento per maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, commessi ai danni di suoi allievi minorenni. L’insegnante è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale procura. Le indagini sono partite dopo l’aggressione ai danni della donna quando la professoressa e il padre, intervenuto in sua difesa, avevano riportato delle lesioni. In quell’occasione alcuni genitori, che avevano preso parte al violento litigio, avevano sporto denuncia nei suoi confronti per presunti abusi sessuali perpetrati ai danni dei loro figli. I sei minori sono stati ascoltati in forma protetta e poi sono stati analizzati i file audio estratti dai loro telefoni cellulari e da quello dell’insegnante. È così emerso che la professoressa di sostegno di uno dei minorenni coinvolti, a partire dall’ottobre 2023, avrebbe sottoposto gli studenti a reiterate condotte di carattere sessualizzante, portandoli durante l’orario scolastico (con la scusa di impartire ripetizioni) in un’aula riservata della scuola, da lei soprannominata “la saletta”, dove avrebbe ripetutamente mostrato loro del materiale video pornografico, intavolato continui discorsi di natura sessualmente esplicita (fatti di riferimenti a proprie esperienze in materia o di indicazioni su come e dove toccarsi o toccare, anche in parti intime, i partner), invogliato alcuni di loro a scambiarsi effusioni sessuali, arrivando anche ad abusare sessualmente di uno di tali studenti, praticandogli un rapporto orale. Dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura oplontina è emerso che l’insegnante di sostegno, una volta che l’accesso alla ‘saletta’ a scuola le veniva precluso, avrebbe creato un gruppo su Instagram, chiamato appunto “la Saletta”, nell’ambito del quale gli unici discorsi effettuati erano quelli di contenuto esplicitamente sessuale, nel corso dei quali la donna “si relazionava direttamente con i minori sulla base di un rapporto di tipo sostanzialmente paritario”, spiega il procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. Gli alunni erano minacciati di essere bocciati, di far andare i genitori in carcere e di mandare loro stessi in comunità, spauracchi rafforzati dalla millantata relazione con un appartenente alle forze de11’ordine. Uno stato di paura e soggezione che avrebbero indotto i minori a mantenere il segreto sulle condotte della professoressa. Solo la sospensione di uno degli alunni coinvolti avrebbe determinato le vittime a confidarsi con i propri genitori in merito ai comportamenti tenuti nei loro confronti dalla docente, supportando il loro racconto con alcuni messaggi scambiati tramite Instagram e Whatsapp con l’insegnante. Le indagini scattate successivamente hanno permesso di acquisire “rilevanti riscontri alle dichiarazioni rese dai minori”, rinvenendo sul telefono della donna numerosi messaggi vocali inviati agli alunni, nonché materiale pornografico compatibile con quello descritto dalle vittime nel corso dei colloqui con gli investigatori. “Le condotte ascritte a11’indagata, per la loro estrema, intrinseca, gravità e per la loro incidenza negativa su11’equilibrio psicofisico dei minori”, hanno reso necessaria l’adozione della più grave tra le misure cautelari, quella della custodia in carcere. Una misura “peraltro prevista obbligatoriamente per legge per il reato di violenza sessuale in presenza di esigenze cautelari non diversamente tutelabili, in quanto ritenuta l’unica in grado di arginare il pericolo di reiterazione dei reati, anche in considerazione del fatto che, da un lato, la docente è ancora formalmente in servizio presso l’istituto scolastico di cui trattasi, e, dall’altro, la meno afflittiva misura degli arresti domiciliari non avrebbe consentito di inibirle effettivamente l’utilizzo della rete internet, con il conseguente pericolo di avere con altri minori ulteriori contatti analoghi a quelli per cui si procede”, si legge ancora nella nota del procuratore Fragliasso.

Ingv: nel 2024 16.826 eventi sismici in Italia, come gli altri anni

Ingv: nel 2024 16.826 eventi sismici in Italia, come gli altri anniMilano, 13 gen. (askanews) – Sono 16.826 i terremoti localizzati nel 2024 dalla Rete sismica nazionale (Rsn) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): in media poco più di 46 eventi sismici al giorno (due in più rispetto al 2023), circa due terremoti all’ora. Una tendenza in linea con i dati degli anni precedenti: dal 2019, infatti, il numero totale dei terremoti localizzati nel nostro Paese si mantiene stabile tra i 16.000 e i 17.000 eventi sismici annui, in calo rispetto al triennio 2016-2018 quando l’Italia centrale venne interessata dalla sequenza sismica iniziata con il forte terremoto di Accumoli (Rieti) del 24 agosto 2016. I numeri del 2024 sono stati rilasciati in queste ore dai sismologi dell’Ingv che, come ogni anno, hanno analizzato H24 i terremoti registrati in Italia e nelle aree limitrofe dalle Sale di Sorveglianza dell’Istituto a Roma, Napoli e Catania.


L’evento sismico più forte del 2024 è stato registrato a Pietrapaola (Cosenza), in Calabria, con magnitudo 5, seguito da una delle due sequenze sismiche che hanno interessato l’area ionica della regione tra maggio e settembre. Sebbene la maggior parte dei terremoti del 2024 sia stata di piccola intensità, 2.082 eventi sismici hanno avuto magnitudo pari o superiore a 2.0, quindi sono stati potenzialmente avvertiti dalla popolazione; tra questi, 26 terremoti hanno fatto registrare una magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9 e soltanto uno (quello appunto di Pietrapaola) ha raggiunto magnitudo 5, sul territorio nazionale. Il nostro territorio è stato interessato, anche nel 2024, da numerose sequenze sismiche, anche se generalmente di breve durata e con valori di magnitudo non elevati: le principali hanno interessato l’Italia centrale, la Calabria ionica, la provincia di Parma, il Mar Tirreno meridionale e l’area dei Campi Flegrei. “Il servizio di sorveglianza sismica che l’Ingv svolge assicura la comunicazione dei parametri degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione civile e al pubblico”, commenta Lucia Margheriti, direttrice dell’Osservatorio nazionale terremoti, aggiungendo che “siamo orgogliosi di svolgere questo compito e di fornire alla comunità scientifica i dati di base per migliorare la comprensione del processo sismogenetico. Puntiamo a migliorare sempre di più i servizi, i prodotti e la nostra comunicazione”.


La sismicità del 2024 è raccolta in una mappa interattiva disponibile sul Blog INGVterremoti. Tutti i terremoti evidenziati sulla mappa possono essere interrogati dall’utente per conoscerne i relativi parametri: magnitudo, profondità e area epicentrale.

Si è spento a 82 anni il celebre fotografo Oliviero Toscani

Si è spento a 82 anni il celebre fotografo Oliviero ToscaniMilano, 13 gen. (askanews) – Il celebre fotografo Oliviero Toscani si è spento a 82 anni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cecina (Livorno) dove era stato trasportato per un peggioramento delle sue condizioni causato dall’amiloidosi, una rara malattia incurabile che gli era stata diagnosticata nel 2023. Era stato lo stesso Toscani a renderla nota durante un’intervista concessa al Corriere della Sera dalla sua casa di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, dove viveva dagli anni Settanta, spiegando tra l’altro di aver perso nell’ultimo anno 40 chili e di aver ragionato sul suicidio medicalmente assistito.


Alla domanda se avesse paura della morte, il fotografo aveva risposto: “No, non ho paura, basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”. Toscani lascia la sua terza moglie, l’ex modella norvegese e sua agente Kirsti Moseng, da cui ha avuto tre figli, che si aggiungono ai tre frutto delle prime due relazioni.Milanese, figlio di Fedele uno dei fotoreporter storici del Corriere della Sera, Oliviero Toscani iniziò a lavorare per la pubblicità e per le più importanti riviste di moda, realizzando foto per le campagne di alcuni dei più noti brand della moda attingendo spesso ai temi sociali, dal razzismo all’Aids, dalla pena di morte all’anoressia. Geniale e provocatorio, ha firmato alcune delle campagne pubblicitarie più emblematiche e premiate (indimenticabile il suo lungo sodalizio con Benetton), finendo spesso al centro di accese polemiche.


Nel 2010 era stato nominato Accademico di onore dall’Accademia di belle arti di Firenze, e nel 2017 aveva ricevuto la laurea ad honorem da parte dell’Accademia di belle arti di Brescia. Nel 2019 aveva vinto il premio alla carriera dell’Art director’s club tedesco. 

Ancora maltempo al Centro-Sud, allerta gialla in 7 regioni

Ancora maltempo al Centro-Sud, allerta gialla in 7 regioniRoma, 12 gen. (askanews) – La permanenza di una profonda area depressionaria sul Tirreno in graduale spostamento, nella giornata di domani, verso le aree ioniche, determinerà il protrarsi di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale sulle regioni meridionali, oltre ad un significativo calo delle temperature associato a nevicate sino a quote collinari sul medio versante Adriatico e di bassa montagna su Sardegna e meridione peninsulare. Persistono, inoltre, venti forti dai quadranti settentrionali su gran parte del Paese. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende i precedenti. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dal primo mattino di domani, lunedì 13 gennaio, nevicate a quote superiori ai 500-800 metri, su Sardegna e Puglia, con apporti al suolo deboli, fino a localmente moderati. Persistono nevicate, a quote superiori ai 200-500 metri, su Abruzzo, Molise e a quote superiori a 500-800 metri su Basilicata e Calabria, con apporti al suolo moderati, fino a localmente abbondanti alle quote superiori. L’avviso prevede inoltre il persistere di venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, con raffiche fino a burrasca forte su Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, in estensione su Friuli-Venezia Giulia e Veneto, specie sui settori costieri e sulla Liguria. Mareggiate lungo le coste esposte. In avviso, infine, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 13 gennaio, allerta gialla su ampi settori della Campania e sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.