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Meeting Rimini, Vittadini: urgente governi abbattano disuguaglianze

Meeting Rimini, Vittadini: urgente governi abbattano disuguaglianzeRimini, 20 ago. (askanews) – “Le disuguaglianze di ricchezza e reddito sono uno dei temi più urgenti che i governi dovranno affrontare. Infatti, se a livello globale disuguaglianza e povertà sono diminuite, non si può dire lo stesso a livello di singolo paese: la convergenza tra Stati è cresciuta, ma al contempo si è ampliato il divario economico tra le fasce più povere e ricche della popolazione. Nel nostro paese aumentano ogni anno le famiglie in povertà assoluta e le richieste di supporto da parte di cittadini e famiglie in difficoltà economica”. Lo ha dichiarato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, a margine dell’incontro organizzato dalla Fondazione con l’economista Branko Milanovic e l’ex presidente della Commissione Europea José Manuel Durão Barroso.


“Questa disparità di reddito non ha solo un impatto sul fronte dell’economia ma innesta un circolo vizioso generando disuguaglianza di opportunità – ha proseguito Vittadini -. Vivere in condizioni di povertà da piccoli, infatti, ha effetti a catena fortemente negativi che pesano sulla crescita dell’intera società. Come ci ha ricordato Branko Milanovic in una recente intervista rilasciata a Nuova Atlantide, la mancanza di uguali opportunità ‘è dannosa perché rallenta i miglioramenti materiali per la società, ma anche per una ragione antropologica: nega l’uguaglianza fondamentale degli esseri umani, principio stabilito dalla carta universale dei diritti dell’uomo’. In questa partita – ha concluso Vittadini – un grande apporto arriva già dai corpi intermedi non profit; serve partire da qui per rilanciare una visione di reale partenariato tra amministrazione pubblica e realtà non profit generata dai cittadini così da ridare forza a un sistema di welfare che sia davvero universalistico”.

Meeting, come il Covid-19 ha trasformato il lavoro

Meeting, come il Covid-19 ha trasformato il lavoroRoma, 20 ago. (askanews) – Smart working, flessibilità, grandi dimissioni, riduzione del numero: la pandemia di COVID-19 ha profondamente trasformato il nostro modo di vivere e lavorare, portando alla ribalta nuove domande sul senso e sul valore del lavoro nella nostra esistenza quotidiana. Se ne è parlato all’incontro “Il valore del lavoro: una ricerca urgente”, organizzato al Meeting di Rimini dove hanno portato la propria testimonianza imprenditori e cooperatori.


“Negli ultimi anni anche prima della pandemia c’è stato un cambiamento del peso che il lavoro nella vita di ciascuno di noi e del peso che il lavoro ha nel definire chi siamo e qual è il nostro ruolo, qual è la nostra identità sociale – ha spiegato l’amministratore delegato Illycaffè, Cristina Scocchia -. Certamente la pandemia, con lo smart working, ha permesso a tanti di sperimentare cosa volesse dire conciliare meglio la vita professionale e quella personale” e ora “non solo i giovani ma anche tutte le generazioni hanno iniziato a chiedere una maggiore flessibilità, di poter conciliare meglio il mondo lavorativo e il mondo e personale”. Dal 2023, ha ricordato l’executive director Institutional Affairs Intesa Sanpaolo, Jacques Moscianese, listino ha “stabilito 120 giorni di smartworking in un anno, una flessibilità di ingresso in azienda dalle 7 alle 10 e la ‘settimana corta’, che consente di lavorare quattro giorni su sette. Quando abbiamo annunciato queste novità abbiamo ricevuto una grande quantità di curricula”.


Rispetto a prima “non è cambiata la quantità di lavoro: prima la giornata era di 7,5 ore adesso è diventata di 9 ore su quattro giorni anziché cinque. Posso dire che dopo due anni dall’avvio di questa rivoluzione e a quattro anni dall’inizio della pandemia i risultati sono gli stessi di quelli che avevamo di quando il lavoro si faceva in maniera normale quando si andava in ufficio”. Il presidente e amministratore delegato di Teddy Group, Alessandro Bracci, ha ricordato ha proposta che l’azienda fa ai neo assunti, che si basa sul “sogno” del fondatore. Che è quello di “costruire una grande azienda globale che guadagni molto, per ingrandirla, per creare occupazione” e fare in modo che “una fetta degli utili venga destinata tutti gli anni a opere di carità in Italia e nel mondo”. Il sogno di “costruire un’azienda in cui giovani e meno giovani attraverso il lavoro possano trovare un senso alla loro vita”. Il sogno di “costruire un’azienda in cui ogni cinque persone cosiddette ‘normali’ lavora una persona che ha dei problemi e che le cinque persone cosiddette normali possono aiutare la persona che ha dei problemi a realizzarsi”. Infine il sogno di “creare una classe dirigente competente coraggiosa proiettata al futuro che possa trasmettere questi valori a tutti nel tempo”.


“Dall’Europa arriva un richiamo forte al senso dell’economia sociale come quello di un’economia che deve riconnettere i territori, aiutare a tenere insieme la coesione sociale – ha spiegato il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini -. In queste cose ci sta il senso più autentico di un lavoro a misura di donna e di uomo che genera valore vero di convivenza e di partecipazione”.

Autonomia, Ugolini: strumento di crescita ma dipende chi la usa

Autonomia, Ugolini: strumento di crescita ma dipende chi la usaRimini, 20 ago. (askanews) – Sull’autonomia differenziata “non penso che il Meeting abbia una posizione ufficiale”, però “dico che l’autonomia può essere uno strumento di crescita per le Regioni ma dipende molto da chi la userà come strumento, quindi da chi governerà le singole Regioni”. Lo ha detto la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, in visita al Meeting di Rimini. .


“Occorre ovviamente un disegno nazionale – ha proseguito Ugolini -, perché occorre garantire su tutto il territorio nazionale la giustizia di servizi che siano veramente rispondenti alle persone, però penso sempre che l’autonomia rimanga uno strumento, che dipenda molto dallo scopo con cui chi governa una regione ha in mente il futuro dei cittadini”.

Ue, Barroso: economia Ue può aggravarsi con elezione presidente Usa

Ue, Barroso: economia Ue può aggravarsi con elezione presidente UsaRoma, 20 ago. (askanews) – Gli Stati Uniti “hanno un programma di protezione fortissimo, un modo per attrarre investimenti solo negli Usa. Bisogno adattarsi a un mondo che diventa sempre più difficile. In termini di sicurezza, l’Europa è con gli Stati Uniti e con la Nato, ma in termini economici abbiamo un problema vero e proprio che può aggravarsi con il nuovo presidente Usa a novembre”. lo ha detto Josè Manuel Barroso, già presidente Commissione Europea e presidente non esecutivo Goldman Sachs International, durante il panel “Disuguaglianza: il prezzo che tutti paghiamo”, al Meeting di Rimini.

Ue, Barroso al Meeting: “Europa sta perdendo in competitività”

Ue, Barroso al Meeting: “Europa sta perdendo in competitività”Rimini, 20 ago. (askanews) – “Sono preoccupato perché l’Europa sta perdendo in termini di competitività. Ad esempio in confronto con Usa e Cina, che sta investendo molto più di noi in nuove tecnologie. Bisogna trovare un equilibrio. Se vogliamo una società più equa dobbiamo generare più crescita”: lo ha detto Josè Manuel Barroso, già presidente Commissione Europea e presidente non esecutivo Goldman Sachs International, durante il panel “Disuguaglianza: il prezzo che tutti paghiamo”, al Meeting di Rimini.


“L’Europa non è solo un mercato – ha aggiunto Barroso – ma un mercato con obiettivi sociali e politici ed ecco perché nel Trattato di Lisbona si parla di prosperità condivisa ma anche di coesione socio-economica e territoriale”. “L’Europa in questo senso è un’economia di mercato – ha detto – ma con livelli diversi di welfare, non siamo come gli Usa e la loro economia”. “L’Europa è l’unione di tante culture ma occorre un approccio che cerca di generare consenso”. Barroso ha ricordato come “uno degli obiettivi dell’Ue è la prosperità condivisa. Quando fu creata, negli anni Cinquanta, l’obiettivo principale era quella della pace e questo obiettivo è stato raggiunto perché non c’è più stato un conflitto tra i membri della Comunità europea.

Meeting, card. Pizzaballa: giustizia senza perdono diventa vendetta

Meeting, card. Pizzaballa: giustizia senza perdono diventa vendettaRoma, 20 ago. (askanews) – “La fede cristiana non è e non può essere separata dall’idea di perdono”, ma “perdonare senza che ci sia dignità e uguaglianza non è un gesto che porta dignità e uguaglianza. Significa giustificare un male che si sta compiendo”. All’incontro inaugurale dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini, il patriarca di Gerusalemme dei Latini, card. Pierbattista Pizzaballa, osserva le difficoltà che ci sono lungo il cammino verso una pace in Terra Santa.


Se “di fronte a Dio perdono e giustizia sono quasi sinonimi”, e se “Gesù sulla croce non ha atteso che si facesse giustizia per perdonare, ha perdonato”, a livello comunitario le dinamiche sono diverse: “perdonare oggi per un palestinese – osserva il card. Pizzaballa – significa giustificare quello che sta accadendo. Non può farlo, deve attendere”. Ma questa rimane l’unica strada: “Come pastore devo ricordare che la giustizia senza perdono diventa semplicemente recriminazione. Può diventare vendetta. La fede cristiana deve portare nel dibattito pubblico questa possibilità: a livello personale, a piccoli gruppi, arriverà il momento in cui si potrà fare, perché il perdono è l’unica via per superare questa impasse”. Cruciale dunque la “purificazione della memoria”, che “non significa cancellare tutto, essere rinunciatari o annullarsi, ma prendere coscienza che ho bisogno di rileggere continuamente la propria storia alla luce della coscienza attuale. Questo aiuta nella relazione con l’altro”. In Terra Santa, oggi, dove “le narrative sono esclusive, uno contro l’altro”; “abbiamo bisogno di purificare questa memoria” perché “ci aiuti a vivere in maniera diversa rispetto al passato”.

Pizzaballa: l’antisemitismo è un dramma, decadenza della civiltà

Pizzaballa: l’antisemitismo è un dramma, decadenza della civiltàRoma, 20 ago. (askanews) – “L’antisemitismo è un dramma. Un conto è criticare la politica di un governo, che può essere legittimo, un conto è dire non puoi essere ebreo. Questo è inaccettabile e va condannato. Sono narrative escludenti, pro Palestina, pro Israele, uno esclude l’altro”. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, all’apertura del Meeting di Rimini.


“Anche qui – ha sottolineato – la responsabilità dei religiosi è importante, e anche se l’antisemitismo attuale ha un’impronta più politica che religiosa, bisogna evitare di diventare strumentali a questo e creare una cultura di relazioni, di accoglienza l’uno per l’altro, dove nessuno è escluso”. “L’antisemitismo è un po’ una cartina di tornasole per capire anche quali sono i modelli su cui la società si mantiene e costruisce. Quando dici ‘tu perchè sei ebreo, musulmano o cristiano, non hai diritti devi essere escluso…’, è un momento di grande decadenza della civiltà. Una civiltà si costruisce ‘con’ e non ‘contro’”, ha concluso Pizzaballa.

Megayacht affondato vicino a Palermo, i sub: “Complesso entrare all’interno”

Megayacht affondato vicino a Palermo, i sub: “Complesso entrare all’interno”Roma, 20 ago. (askanews) – A Porticello (Palermo) proseguono, dalle 8 di oggi, le immersioni dei sommozzatori speleo dei vigili del fuoco per le ricerche dei 6 dispersi. L’ingresso nello yacht è “complesso” ed è in atto “la pianificazione per aprire accessi più agevoli e ispezionare l’interno dell’imbarcazione”. Sul posto operano tre squadre di sommozzatori speleo VVF, giunte da Cagliari, Sassari e Roma. Ieri sera era terminata con esito negativo la prima ispezione dei sommozzatori nel relitto: l’accesso è stato limitato al ponte di comando, con difficoltà per la presenza di suppellettili che ostacolavano il passaggio.

Pizzaballa: negoziati M.O., ho un po’ di dubbi ma sono ultimo treno

Pizzaballa: negoziati M.O., ho un po’ di dubbi ma sono ultimo trenoRoma, 20 ago. (askanews) – “La guerrà” in Medio Oriente “finirà. Ora io spero che con i negoziati in corso si arrivi a qualcosa, ho un po’ di dubbi… comunque è l’ultimo treno: se non si arriva a un cessate-il-fuoco ora sarà drammatico. Siamo a un momento derimente: si può andare verso un cessate-il-fuoco o verso una degenerazione. Tutto dipende dai prossimi giorni, per questo ho chiesto ed è importante pregare: è l’unica cosa che ci è rimasta da fare”. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, all’apertura del Meeting di Rimini.


“Siamo a un momento decisivo, dirimente, con il dialogo in corso, non so se sono dialoghi… L’impatto che questa guerra ha avuto su entrambe le popolazioni è stato unico, senza precedenti. Per Israele – ha detto il cardinale – quello che è accaduto il 7 ottobre è uno shock incredibile: Israele è nato come un paese dove gli ebrei sono a casa e sono al sicuro e il 7 ottobre ha fatto capire che non sono al sicuro. Per i palestinesi quello che accade a Gaza è qualcosa di mai visto prima. Quindi un impatto enorme che ha portato all’esasperazione sentimenti che già c’erano, ma che ora sono diventati linguaggio comune: odio, rancore, vendetta, sfiducia profonda, l’incapacità di riconoscere l’uno l’esistenza dell’altro. Un linguaggio di rifiuto l’uno dell’altro che è diventato materia quotidiana e che è qualcosa di drammatico”. “Comunque in un modo o nell’altro la guerra finirà, ma ricostruire da questi atteggiamenti di sfiducia, di odio, di disprezzo profondo sarà una fatica immane che ci dovrà impegnare tutti”, ha concluso.

Meeting Rimini, Compagnia Opere apre dibattito su Intelligenza Artificiale

Meeting Rimini, Compagnia Opere apre dibattito su Intelligenza ArtificialeRimini, 20 ago. (askanews) – L’intelligenza artificiale rappresenta uno dei temi di maggiore importanza del nostro tempo e le aziende profit e non profit devono farsi trovare pronte per affrontare questa sfida e opportunità. Il Meeting di Rimini, che inizia proprio oggi, non vuole sottrarsi dal raccontare questa tematica di straordinaria importanza. È proprio Compagnia delle Opere, che al Meeting 2024 rafforza la propria presenza con 30 incontri, oltre 120 relatori, 18 opere profit e non profit e 2 mostre tematiche, a trattare per prima questa tematica con l’incontro L’intelligenza artificiale in azienda. Scenari nazionali e internazionali e case history. L’evento si svolgerà alle ore 18.00 presso l’Arena Cdo, un luogo dove saranno approfonditi tantissimi temi grazie anche all’esperienza diretta di ospiti istituzionali, accademici e del mondo dell’impresa con l’obiettivo di rispondere ai bisogni più urgenti della nostra società.


L’incontro – informa una nota – si propone di esplorare le opportunità e le sfide legate all’adozione dell’AI nel contesto aziendale, attraverso un’analisi dettagliata degli scenari attuali sia a livello nazionale che internazionale. Il focus sarà posto sulle modalità con cui le aziende possono prepararsi e formarsi per integrare efficacemente l’AI nei loro processi operativi e strategici. Verranno presentati casi di studio concreti che illustrano l’implementazione pratica dell’AI in vari scenari, mettendo in luce le best practice e le lezioni apprese. L’evento fornirà una panoramica delle tecnologie emergenti, delle competenze necessarie e delle strategie di formazione per il personale, offrendo ai partecipanti strumenti utili per affrontare con successo la trasformazione digitale e innovativa delle loro organizzazioni. Parteciperanno all’incontro alcune figure di spicco ed esperti riguardo al tema dell’intelligenza artificiale: Augusto Bianchini, Professore Associato UNIBO, Presidente Turtle srl; Emanuele Frontoni, Professore Ordinario di Informatica UNIMC e co-director del VRAI Vision, Robotics & Artificial Intelligence Lab; Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, Founders di AI Week e IA spiegata semplice, divulgatori, autori e podcaster. Modera Fabio Fraticelli, COO TechSoup Italia, Coordinatore Filiare CdO Informatica e Paolo Casadei, CEO ZAL Telecomunicazioni – Esecutivo Nazionale CDO.