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Accordo Chiara Ferragni-Codacons. La creator dona 200mila euro alle vittime di violenza

Accordo Chiara Ferragni-Codacons. La creator dona 200mila euro alle vittime di violenzaMilano, 28 dic. (askanews) – Chiara Ferragni, il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi hanno concluso un accordo nell’ambito del caso Pandoro “per porre fine a ogni reciproca contestazione e per favorire, più in generale, la distensione dei rispettivi rapporti”. Lo fa sapere il Codacons, sottolineando che “l’accordo segna la duplice volontà delle Parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”.


In particolare, riferisce l’associazione dei consumatori, “l’accordo prevede il versamento, da parte di Chiara Ferragni, di una somma di denaro destinata al risarcimento dei consumatori rappresentati dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi che avevano acquistato il pandoro “Pink Christmas”, e di un ulteriore importo per il rimborso delle spese legali sostenute dalle predette associazioni nell’ambito dei vari procedimenti giudiziari. Il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi nei prossimi giorni contatteranno i consumatori che si erano rivolti alle stesse associazioni per mettere a loro disposizione il risarcimento”. Parte integrante dell’accordo, sottolinea il Codacons, “è la donazione che verrà effettuata, da Chiara Ferragni, di una somma di Euro 200 mila a favore di un ente scelto d’intesa da Chiara Ferragni ed il Codacons, con preferenza accordata ad iniziative che supportino le donne vittime di violenza”.


“Chiara Ferragni è da sempre particolarmente sensibile al tema”, dice ancora il Codacons che “sta realizzando il progetto ‘Oltre il Silenzio”” per assistere e supportare le vittime di violenza di genere nel nostro Paese e che si concluderà con un importante evento nazionale cui parteciperà anche la stessa Chiara Ferragni”. Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, esprime il suo apprezzamento per l’accordo raggiunto, il quale è di completa soddisfazione per le associazioni e per i consumatori che le stesse rappresentano, e sottolinea l’importanza della donazione concordata, che potrà essere di concreto aiuto alle donne più fragili.

Cecilia Sala incarcerata in Iran, Tajani: è in cella singola, trattamento rispettoso

Cecilia Sala incarcerata in Iran, Tajani: è in cella singola, trattamento rispettosoRoma, 28 dic. (askanews) – Cecilia Sala, detenuta in Iran, è “in una cella singola” dove sta ricevendo “un trattamento rispettoso della dignità della persona” e “continueremo a verificare con le visite consolari che faremo, al momento non abbiamo avuto segnali negativi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani che, interpellato dalla stampa a margine dei lavori sulla manovra in corso in Senato, ha precisato: “Non parlerei di isolamento, è in una cella singola per non stare con persone che non parlano né inglese né italiano”.


Interpellato sui tempi di risoluzione della vicenda, il ministro ha risposto: “E’ difficile dirlo, io mi auguro che siano brevi, ma non dipende da noi. Noi stiamo cercando di risolvere una questione che è complicata e di garantire intanto che sia detenuta nelle migliori condizioni possibili, che possa ricevere visite consolari, che possa parlare con la famiglia. Che abbia un trattamento normale, non negativo. Cosa che sta accadendo in questo momento. Stiamo lavorando, stiamo facendo tutto quello che si può, ma i tempi non possiamo prevederli”. Tajani ha quindi ribadito che non sono ancora noti i capi di accusa contestati alla giornalista, “perchè l’avvocato non ha ancora avuto la possibilità di fare la visita in carcere”. “Speriamo possa farla nei prossimi giorni e possa avere quanto prima dei capi di imputazione precisi”, ha auspicato il titolare della Farnesina.

Addio a Cesare Ragazzi, il re delle soluzioni anti-calvizie

Addio a Cesare Ragazzi, il re delle soluzioni anti-calvizieRoma, 28 dic. (askanews) – Addio a Cesare Ragazzi. Addio al primo pubblicitario di una soluzione anti-calvizie personalizzata morto per un malore improvviso, nella serata del 27 dicembre, a Bologna, all’età di 83 anni. Negli anni 80 pubblicizzava un metodo per il trapianto di capelli in grado di superare la calvizie. Attraverso massicce campagne di spot televisivi irrompeva nelle case degli italiani con il suo baffetto inconfondibile: “Salve, sono Cesare Ragazzi, mi sono messo in testa un’idea meravigliosa” fu lo slogan con il quale spopolò fino a diventare un vero e proprio fenomeno di costume che divenne personaggio anche nei film dell’epoca: si pettinava, si immergeva, nuotava, tutto a misura di capelli nuovi e resistenti. Fondò la sua professione partendo da un’esigenza personale. Lui stesso raccontava che cominciò a perdere i capelli negli anni Sessanta così si mise a studiare il problema della calvizie. Riuscì a inventare la protesi tricologica, ovvero un trapianto non invasivo che veniva applicato direttamente sul cuoio capelluto, attraverso un nastro apposito: “un parrucchino di capelli naturali” lo definì. Il boom delle tv commerciali aiutarono lo sviluppo della sua azienda che arrivò a contare fino a 80 centro in Italia prima del crac del 2008 e del fallimento nel 2009. Il funerale di Cesare Ragazzi, annuncia la sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna, sarà lunedì alle 10 nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, preceduto dalla camera ardente alla casa funeraria Parini. Lì sono attesi amici e parenti per l’ultimo saluto. Lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia

Un Capodanno in compagnia dell’Anticiclone delle Azzorre

Un Capodanno in compagnia dell’Anticiclone delle AzzorreMilano, 28 dic. (askanews) – Ultimi 4 giorni del 2024 all’insegna del sole e in compagnia dell’Anticiclone delle Azzorre. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma una lunga fase di bel tempo a cavallo tra il 2024 e il 2025 con parziali disturbi in arrivo non prima di giovedì 2 gennaio.


Fino all’inizio del 2025, il sole prevalente porterà anche temperature massime gradevoli con una classifica termica ricca di sorprese: al primo posto, a pari merito, troveremo Sardegna e Sicilia con Cagliari, Catania e Siracusa a 19 gradi, seguite al secondo posto dalle restanti regioni del Sud; a sorpresa, medaglia d’argento anche la Liguria con 18 gradi; altri valori fuori dal coro sono previsti per il terzo gradino del podio: a Roma e nei fondivalle alpini (anche Lecco e Sondrio) supereremo i 15 gradi a fine dicembre. Insomma, si starà bene quasi ovunque intorno all’ora di pranzo, mentre al mattino farà un po’ freddo al Centro-Nord con gelate soprattutto in Pianura Padana.


Avvicinandosi al 2025, dovremo prestare attenzione alle nebbie in infittimento da domenica in poi: sia il 30 sia il 31 dicembre i cieli saranno grigi in Val Padana, con una sensibile riduzione della visibilità che indurrà a prestare la massima prudenza, anche all’ora del brindisi. La Notte di San Silvestro sarà infatti ancora dominata dall’Anticiclone delle Azzorre ma, complici l’assenza di vento e la persistente stabilità atmosferica, ci saranno le nebbie in Pianura Padana e sono previsti degli addensamenti marittimi lungo le coste tirreniche e liguri: niente di particolare, al massimo avremo locale pioviggine in Liguria, il contesto generale sarà buono.

Ipotesi intrigo internazionale dietro la detenzione della giornalista Cecilia Sala in Iran

Ipotesi intrigo internazionale dietro la detenzione della giornalista Cecilia Sala in IranRoma, 28 dic. (askanews) – Ci sarebbe l’ombra dell’intrigo internazionale, seppure tutto da confermare, dietro la detenzione in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala, secondo quanto riportano “Repubblica” e il “Corsera”. Che avanzano un’ipotesi secondo cui il suo arresto potrebbe essere collegato a un altro arresto avvenuto a Malpensa tre giorni prima: quello dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, su esecuzione di un ordine di cattura spiccato dagli Usa. L’uomo, in arrivo da Istanbul, è accusato dagli statunitensi di avere esportato componentistica elettronica utile alla fabbricazione di droni. Una pista tutta da verificare, e che potrebbe complicare gli sforzi per la liberazione della giornalista che era in Iran nel rispetto di tutte le regole imposte dal regime per il lavoro giornalistico.


La notizia della detenzione di Cecilia Sala è stata resa nota ieri. E’ stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Su disposizione del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. “In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione”, dopo il fermo della giornalista da parte della polizia di Teheran. Ieri, riferisce la Farnesina, l’ambasciatrice d’Italia Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione della dottoressa Sala. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza, rende noto il ministero, la dottoressa Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti. In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda. Cecilia Sala è rinchiusa nel carcere di Evin, nella capitale iraniana, in una cella di isolamento. Si tratta della stessa prigione in cui il regime iraniano trattiene i dissidenti arrestati, e in cui ha trascorso 45 giorni anche la “travel blogger” romana Alessia Piperno prima di essere liberata e fare ritorno in Italia. “Siamo molto preoccupati per il fermo in Iran della giornalista Cecilia Sala e seguiamo il caso da vicino e con grande apprensione. Chiediamo da subito al governo, con cui siamo già in contatto, di mettere in campo ogni iniziativa utile a far luce su questa vicenda, chiarezza sui motivi di questo trattenimento e, soprattutto, a riportare Cecilia Sala in Italia quanto prima”. Così ieri segretaria del Pd Elly Schlein.


“Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità Iraniane, tutto il Governo, in primis il Presidente Giorgia Meloni ed il Ministro Tajani, si è mosso per farla liberare”. Lo ha scritto, sempre ieri, il ministro della Difesa Guido Crosetto su X. “Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro” ha aggiunto. “Le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada”. Cecilia Sala era partita il 12 dicembre da Roma con un regolare visto giornalistico e le tutele di una giornalista in trasferta. Lo ha fatto sapere ieri in una nota la società di produzione di podcast Chora Media, precisando che nella Repubblica islamica – dove è stata arrestata il 19 dicembre – ha fatto una serie di interviste e realizzato tre puntate del suo podcast, Stories. La giornalista “sarebbe dovuta rientrare a Roma il 20 dicembre, ma la mattina del 19, dopo uno scambio di messaggi, il suo telefono è diventato muto”, ha chiarito Chora Media.

La giornalista Cecilia Sala fermata a Teheran dalla polizia

La giornalista Cecilia Sala fermata a Teheran dalla poliziaRoma, 27 dic. (askanews) – La giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Lo rende noto la Farnesina. Su disposizione del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio.


“In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione”, dopo il fermo della giornalista da parte della polizia di Teheran.Oggi, riferisce la Farnesina, l`ambasciatrice d`Italia Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione della dottoressa Sala. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare.


In precedenza, rende noto il ministero, la dottoressa Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti. In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda. 

Un Capodanno con l’anticiclone delle Azzorre

Un Capodanno con l’anticiclone delle AzzorreRoma, 27 dic. (askanews) – Il periodo turbolento con piogge, nevicate diffuse sugli Appennini e venti freddi che hanno caratterizzato gli ultimi giorni è ormai alla conclusione. Ora sarà l’anticiclone delle Azzorre a tornare protagonista e lo sarà almeno fino a San Silvestro. Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it ci aggiorna sulle previsioni del tempo fino alla fine dell’anno, dando anche una tendenza per l’inizio del 2025. L’anticiclone oceanico sta conquistando via via quasi tutto il Vecchio Continente, Italia compresa. La sua presenza, sempre più ingombrante, garantirà condizioni di bel tempo su tutte le nostre regioni, tanto che il sole splenderà indisturbato sicuramente fino al weekend, l’ultimo del 2024.


Ma come spesso accade in inverno, la presenza dell’alta pressione ha anche un rovescio della medaglia, ovvero la formazione di nebbie: l’estrema stabilità atmosferica sarà responsabile anche dell’aumento dell’inquinamento atmosferico e del conseguente peggioramento della qualità dell’aria che inizierà a manifestarsi proprio in concomitanza con l’ultimo dell’anno. La fine del 2024 sarà infatti caratterizzata da nebbie diffuse e in qualche caso anche persistenti sulle zone pianeggianti del Nord, nonché da nubi irregolari lungo le coste. Avremo invece uno splendido sole man mano che saliremo verso le nostre montagne. Ma sarà bello anche al Centro-Sud. Le temperature non subiranno sostanziali variazioni: di notte e al primo mattino farà piuttosto freddo con gelate al Nord e valori prossimi allo zero anche al Centro; di giorno sarà mite soprattutto in montagna e al Centro-Sud con valori attorno ai 14-15°C, fino a 8-10°C sulla pianura del Nord. Per una svolta bisognerà attendere i giorni immediatamente successivi a Capodanno. Ancora una volta l’anticiclone si innalzerà verso l’Islanda favorendo la discesa di masse d’aria freddissime di origine polare che entro l’Epifania raggiungeranno anche l’Italia provocando un peggioramento del tempo ancora tutto da decifrare.

Il Papa: basta colonizzare i popoli con le armi

Il Papa: basta colonizzare i popoli con le armiMilano, 26 dic. (askanews) – “Basta colonizzare i popoli con le armi. Lavoriamo per il disarmo, contro la fame, contro le malattie, contro il lavoro minorile. E preghiamo per la pace nel mondo intero. La pace nella martoriata ucraina, a Gaza e in Israele, in Myammar e in tanti Paesi che ancora in guerra”. Lo ha detto Papa Francesco affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro subito dopo la recita dell’Angelus, ribadendo il suo accorato appello a far tacere le armi del messaggio Urbi et Orbi del giorno di Natale.


Papa Francesco ha anche ribadito: “Una delle azioni che caratterizzano i Giubilei è la remissione dei debiti. Incoraggio tutti a sostenere alla campagna internazionale di Caritas intitolata ‘Trasformare il debito in speranza’ per sollevare i Paesi oppressi da debiti insostenibili”.

Giubileo, il Papa ai detenuti: non perdete la speranza

Giubileo, il Papa ai detenuti: non perdete la speranzaMilano, 26 dic. (askanews) – “Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui, in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai”. Lo ha detto Papa Francesco prima di aprire nel carcere romano di Rebibbia la seconda Porta Santa del Giubileo 2025.


Ad accogliere il pontefice nel penitenziario romano c’erano, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il capo dimissionario del Dap Giovanni Russo. L’omelia sarà pronunciata dall’altare della cappella del carcere. “Non bisogna perdere la sperenza. La speranza non delude mai”. Lo ha detto Papa Francesco in un passaggio dell’omelia pronunciata davanti ai detenuti del carcere romano di Rebibbia dopo l’apertura della seconda Porta Santa del Giubileo. Per il Santo Padre, “la sperenza è come un’ancora” e perciò “bisogna tenere in mano la corda che la regge” anche se ” corda è difficile, ci fa male alle mani”.


E poi “spalancate le porte del cuore. Ognuno sa come farlo, ognuno sa dove quando la porta è chiusa o semichiusa, ognuno lo sa. Spalancate le porte del cuore. Oggi abbiamo spalancato questa. E questo è un segnale, è la porta del nostro cuore”.

Giubileo, Papa Francesco apre porta Santa nel carcere di Rebibbia

Giubileo, Papa Francesco apre porta Santa nel carcere di RebibbiaMilano, 26 dic. (askanews) – Papa Francesco apre la seconda Porta Santa del Giubileo 2025 nel carcere romano di Rebibbia. E’ la prima volta che succede nella storia nella storia del Giubileo. Un unicum nella tradizione della cristinanità che, non a caso, arriva nel giorno di Santo Stefano, primo martire della Chiesa cattolica. Un segno di speranza per tutte le carceri del mondo che fa di Rebibbia un incona universale della vicinanza della Chiesa ai detenuti.


“Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui, in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le prte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai”, è l’appello lanciato dal Santo Padre in un breve intervento a braccio prima della cerimonia. Ad accogliere il pontefice nel penitenziario romano c’erano, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il capo dimissionario del Dap Giovanni Russo.