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Giubileo, Papa Francesco: la porta della speranza si è aperta, ci impegna a cambiare il mondo

Giubileo, Papa Francesco: la porta della speranza si è aperta, ci impegna a cambiare il mondoRoma, 24 dic. (askanews) – La notte del Natale che coincide con l’apertura dell’Anno Giubilare “ci chiama al rinnovamento spirituale e ci impegna nella trasformazione del mondo, perché questo diventi davvero un tempo giubilare: lo diventi per la nostra madre Terra, deturpata dalla logica del profitto; lo diventi per i Paesi più poveri, gravati da debiti ingiusti; lo diventi per tutti coloro che sono prigionieri di vecchie e nuove schiavitù”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia nella Basilica di San Pietro per la messa della Notte di Natale, dopo aver aperto la Porta Santa che ha dato il via al Giubileo.


Francesco ha proseguito affermando che la speranza cristiana (tema scelto per l’Anno Santo, ndr) non è un lieto fine da attendere passivamente: è la promessa del Signore da accogliere qui e ora, in questa terra che soffre e che geme”. “Essa – ha poi proseguito – ci chiede perciò di non indugiare, di non trascinarci nelle abitudini, di non sostare nelle mediocrità e nella pigrizia; ci chiede – direbbe Sant’Agostino – di sdegnarci per le cose che non vanno e avere il coraggio di cambiarle; ci chiede di farci pellegrini alla ricerca della verità, sognatori mai stanchi, donne e uomini che si lasciano inquietare dal sogno di Dio, il sogno di un mondo nuovo, dove regnano la pace e la giustizia”. Una “speranza che nasce in questa notte non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità; non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a sé stesso; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri”.


Sempre facendo riferimento all’apertura dell’Anno Santo, Papa Francesco ha poi detto: “Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te!”. Una speranza, quella che deve spingere l’umanità a “ritrovare la speranza perduta, rinnovarla dentro di noi, seminarla nelle desolazioni del nostro tempo e del nostro mondo: senza indugio. Non indugiare, non rallentare il passo, ma lasciarsi attirare dalla bella notizia”, ha invitato a fare Francesco.

Il Giubileo della Speranza, un anno ricco di appuntamenti

Il Giubileo della Speranza, un anno ricco di appuntamentiCittà del Vaticano, 24 dic. (askanews) – Il Giubileo della Speranza, proclamato da Papa Francesco, è un evento ricco di appuntamenti significativi. Il Giubileo è iniziato con una solenne cerimonia di apertura delle Porte Sante in tutte le diocesi del mondo. Naturalmente quello al centro di media ed opinione pubblica mondiale è stato quello di con Papa Francesco di apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che ha dato così il via all’Anno Santo a livello planetario. Uno degli eventi più attesi sarà, comunque, la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Roma dal 28 luglio al 3 agosto 2025 e che culminerà con un incontro speciale con il Papa. Migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo che si riuniranno per celebrare la fede e discutere di temi cruciali come la pace, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.


Dal 24 al 26 gennaio si terrà, invece, il Giubileo del Mondo della Comunicazione al quale sono particolarmente invitate tutte le figure professionali del mondo della comunicazione (giornalisti, operatori dei media, dirigenti e direttori di testata, membri dei CdA, videomaker, grafici, copywriter, PR, social media manager, tecnici audio e video, tipografi, informatici…). Dal 15 al 18 febbraio, invece, si svolgerà il Giubileo degli artisti mentre dal 5 al 6 aprile si terrà a Roma, il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità. Un evento giubilare al quelle sono particolarmente invitati, insieme ai loro famigliari, tutti i malati e le figure professionali legate al mondo della sanità (medici, infermieri, operatori sanitari, volontari in ambito sanitario, operatori pastorale della salute, etc.).


Dall’1 al 4 maggio si svolgerà, invece, il Giubileo del mondo del lavoro con tutti i lavoratori di ogni categoria (operai, impiegati, professionisti nei vari settori, etc.), le varie associazioni di categoria e i sindacati. Mentre il 4-5 maggio Giubileo degli imprenditori al quale seguirà dal 30 maggio 2025 al 1 giugno 2025 il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani.


Dal 20 al 22 giugno 2025 si svolgerà il Giubileo dei Governanti e il 20 settembre 2025 è previsto, invece, il Giubileo degli Operatori di Giustizia. A questo evento giubilare sono particolarmente invitati, insieme ai loro familiari, tutti coloro che sono coinvolti nel mondo della giustizia laica, canonica, ecclesiastica (giudici, pubblici ministeri, magistrati, avvocati, operatori del diritto, etc.). Il 4 e il 5 ottobre 2025, appuntamento con il Giubileo dei Migranti con un incontro, nella Basilica di San Pietro, con Papa Francesco.


Dal 31 ottobre al 2 novembre previsto, invece, il Giubileo del Mondo Educativo mentre il 16 novembre 2025 si terrà un particolare Giubileo dei Poveri. Infine il 14 dicembre 2025 si terrà il Giubileo dei Detenuti con una messa in San Pietro presieduta sempre da Papa Francesco. Il Giubileo ordinario del 2025 si chiuderà, infine, il 6 gennaio 2026, quando il Pontefice richiuderà la Porta Santa in Vaticano.

Il Papa ha aperto la Porta Santa: inizia il Giubileo della Speranza

Il Papa ha aperto la Porta Santa: inizia il Giubileo della SperanzaCittà del Vaticano, 24 dic. (askanews) – Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella Basilica di San Pietro la sera del 24 dicembre e ha dato inizio ufficialmente all’Anno Santo ordinario del 2025 incentrato sul tema della “Speranza”. Il pontefice è giunto in Basilica alle ore 19, ha pronunciato le formule e le preghiere previste, poi un lettore ha proclamato il Vangelo secondo San Giovanni. Il Pontefice e si è, quindi, avvicinato alla porta giubilare, l’ultima a destra delle cinque porte di bronzo che danno accesso alla basilica, realizzata dallo scultore Vico Consorti nel 1949, i cui battenti di bronzo sono stati aperti.


L’apertura della Porta Santa, segno del passaggio aperto da Cristo, ha dunque dato inizio all’Anno Santo. Già prima delle 18 piazza San Pietro aveva iniziato, malgrado le temperature rigide anche nella capitale, a riempirsi di fedeli mentre sul sagrato della basilica sono stati accesi dei lumi a formare una grande croce illuminata con la Basilica Vaticana illuminata per l’evento e la successiva messa della notte di Natale presieduta dallo stesso Pontefice. Presente anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella Basilica di San Pietro in Vaticano per le celebrazioni dell`apertura della Porta Santa e l`avvio del Giubileo 2025 

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, soccorritori bloccati dal maltempo

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, soccorritori bloccati dal maltempoMilano, 24 dic. (askanews) – Da domeinca pomeriggio il soccorso alpino e speleologico è impegnato sul Gran Sasso in Abruzzo nel tentativo di recupero di due alpinisti bloccati in un canalone dopo essere scivolati sul manto nevoso, ma le condizioni proibitive, causate dalle nevicate e dalle forti raffiche hanno imposto uno stop alle operazioni, hanno spiegato i soccorritori del Cnsas Abruzzo. Non appena le condizioni meteo lo permetteranno, faranno un nuovo tentativo. Sul posto sono presenti 30 tecnici del Soccorso alpino.


Gli operatori del Soccorso Alpino – intervenuti per i tentativi di recupero dei due alpinisti dispersi – sono da ieri bloccati in una struttura ricettiva di Campo Imperatore. “La situazione è stata determinata inizialmente da un guasto alla funivia che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore, aggravata poi dalle forti raffiche di vento che impediscono il ripristino del servizio. Insieme agli operatori del Soccorso Alpino si trovano anche 8 lavoratori dell’ostello e della funivia. Le condizioni meteo, tuttora avverse, non permettono né la ripresa delle ricerche né la discesa a valle del gruppo, che potrebbe dover rimanere bloccato in quota, a circa 2.100 metri di altitudine, fino a un miglioramento delle condizioni atmosferiche”. Lo riferisce sui social il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Giubileo, la speranza di Papa Francesco tra guerre e sfide ambientali

Giubileo, la speranza di Papa Francesco tra guerre e sfide ambientaliCittà del Vaticano, 24 dic. (askanews) – In un momento segnato da conflitti mondiali e sfide ambientali senza precedenti, Papa Francesco ha proclamato un Giubileo straordinario della Speranza nella coscienza, tra l’altro, che ci troviamo immersi in una sorta di terzo conflitto mondiale “a pezzi”, alimentato da un sistema economico che spesso “uccide” ed un sistema politico globale dove le “polarizzazioni” la fanno da padrona rendendo sempre più difficile ogni dialogo che tenga conto anche del punto di vista altrui. Non stupisce, quindi, che di fronte a questo panorama dalle tinte fosche Jorge Mario Bergoglio, il Papa “venuto da lontano”, abbia deciso di incentrare l’Anno Santo del 2025 sul tema della Speranza. Questo evento, da tempo profondamente radicato nei valori cristiani di misericordia e solidarietà, vuole rappresentare un messaggio di speranza, così come spiegato nella Bolla di indizione, dallo stesso Papa Francesco. Le guerre continuano, infatti, a devastare intere regioni, causando sofferenze indicibili e la fuga di milioni di persone, con i conseguenti problemi legati al tema, spesso drammatico, delle migrazioni. Allo stesso tempo, la crisi climatica sembra minacciare sempre di più il nostro pianeta, con eventi meteorologici estremi e la perdita di biodiversità che incidono negativamente sulle comunità di tutto il mondo. Questo Giubileo, come dimostra il passaggio per la Porta Santa di rappresentanti di altre fedi cristiane (anche questo fatto straordinario frutto del paziente dialogo intessuto da papa Bergoglio), vuole essere non solo per i cattolici, con l’invito a parteciparvi rivolto sin da subito a persone di tutte le fedi e nazionalità quasi ad unirsi in un impegno collettivo su tematiche comuni e non “confessionali” come la pace e la cura della nostra casa comune. Papa Francesco, con la sua enciclica “Laudato Si’”, ha già tracciato una strada verso una maggiore consapevolezza ambientale, e questo Giubileo vuole solo amplificare ulteriormente il suo messaggio di responsabilità condivisa.


Le tradizionali Porte Sante, simbolo di apertura alla grazia e alla misericordia divina, verranno aperte in tutte le diocesi del mondo e, la sera del 24 dicembre alle 19, la Basilica di San Pietro torna davvero ad essere il centro della cristianità. Porte che diventano anche simboli di “apertura” verso il dialogo, la comprensione reciproca, l’azione concreta per affrontare le sfide globali ma soprattutto con al centro i più poveri e a quegli “ultimi” così sempre presenti nei pensieri del Pontefice. Non è un caso che il 26 dicembre lo stesso Papa si recherà in mattinata nella casa circondariale di Rebibbia nella periferia romana, per aprire in questo luogo di reclusione, e spesso di sofferenza, una Porta Santa con i detenuti. Altro tema sullo sfondo, quello della pace, che Francesco non manca mai, quasi come un mantra, di implorare e invocare. L’ultimo appello, solo in ordine di tempo, quello di domenica scorsa dalla cappella di Santa Marta, al termine dell’Angelus. Ma ormai non si contano più i suoi inviti accorati e i tentativi diplomatici anche sul terreno, rivolti ai leader mondiali e alla comunità internazionale, affinché lavorino insieme per mettere fine ai conflitti armati. Questo Giubileo, nelle intenzioni del pontefice, diventa quindi anche quasi una piattaforma per promuovere il disarmo e la riconciliazione internazionale. Ma anche la crisi climatica è un tema che risulta centrale di questo Giubileo. Il Papa ha esortato tutti i fedeli a prendersi cura della Terra, riducendo il proprio impatto ambientale attraverso comportamenti sostenibili. Le iniziative durante l’Anno Santo includono la piantumazione di alberi, la pulizia delle coste e delle aree verdi, e la promozione di stili di vita meno inquinanti. In linea con l’insegnamento di Gesù di amare il prossimo come se stessi, il Giubileo della Speranza porrà speciale attenzione sull’assistenza ai rifugiati e agli sfollati ma anche alla maggioranza dei popoli che invocano giustizia mentre si dibattono ancora tra povertà e malnutrizione. Come avvenuto in precedenti Anni Santi dalla Cattedra di Pietro si è chiesta una moratoria alle pene capitali nel mondo e un condono del debito estero dei paesi poveri, partendo anche dalla constatazione che, dall’altro lato, le nazioni ricche e la parte opulenta del mondo sta contraendo verso le nazioni povere un “debito ambientale” in crescita e sempre più pericoloso. Anche per questo, parrocchie e organizzazioni cattoliche di tutto il mondo sono invitate a offrire sostegno materiale e spirituale a coloro che sono stati colpiti da guerre e disastri naturali. Ma se si parla di speranza per il futuro è gioco forza che si punti sulla vita, il suo rispetto in ogni fase e condizione, e al ruolo dei giovani. Francesco ha più volte invitato le nuove generazioni a diventare protagonisti del cambiamento, coinvolgendosi attivamente in progetti di pace e sostenibilità. La Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà durante il Giubileo, sarà un momento di grande importanza, dove i giovani di tutto il mondo si uniranno per celebrare la loro fede e il loro impegno per un futuro migliore.

Il Giubileo, il periodo del perdono: una storia lunga quanto le Sacre Scritture

Il Giubileo, il periodo del perdono: una storia lunga quanto le Sacre ScrittureCittà del Vaticano, 24 dic. (askanews) – Un evento religioso che resta significativo nella tradizione cattolica, segnando un periodo di perdono dei peccati di riconciliazione con Dio e con gli uomini. Questo resta il Giubileo, noto anche come Anno Santo. La sua storia affonda le radici nell’Antico Testamento, dove il Giubileo veniva celebrato ogni cinquanta anni come un periodo di remissione dei debiti e di liberazione degli schiavi ma anche, anticipando le moderne sensibilità ambientali, di riposo e rispetto per la natura che, in questo anno così particolare doveva trovare anch’essa rispetto e non essere sfruttata anche in termini agricoli. Tutti elementi questi che fanno già capire come l’attuale pontificato di Papa Bergoglio, così attento a queste tematiche, abbia molto puntato sull’Anno Santo, incentrandolo, dopo quello Giubileo straordinario della misericordia del 13 marzo 2015, sul tema della “speranza” in tempi bui per l’umanità.


Il primo Giubileo cristiano fu istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300. Egli dichiarò che chiunque visitasse le basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma avrebbe ricevuto un’indulgenza plenaria, un perdono totale delle pene temporali per i peccati. Questo evento attirò milioni di pellegrini a Roma, dando inizio a una tradizione secolare. Nel corso dei secoli, la frequenza dei Giubilei cambiò. Originariamente previsto ogni 100 anni, fu ridotto a 50, poi a 33 anni, in onore degli anni di vita di Cristo, e infine a 25 anni, come stabilito da Papa Paolo II nel 1470. Oltre ai Giubilei ordinari, ci sono stati anche Giubilei straordinari, proclamati per occasioni speciali o crisi particolari. Lungo questa lunga storia della cattolicità, uno dei Giubilei più celebri fu quello del 1500, proclamato da Papa Alessandro VI. Un evento che segnò una nuova era di splendore artistico e architettonico per Roma, con la partecipazione di artisti come Michelangelo e Raffaello, che contribuirono ad abbellire la Città Eterna con opere d’arte straordinarie. Giungendo ai Giubilei moderni, quelli del XX e XXI secolo, questi, malgrado gli stravolgimenti che hanno investito le società, hanno continuato a essere eventi di grande importanza e sotto lo sguardo dell’opinione pubblica mondiale. Il Giubileo del 2000, ad esempio, proclamato da Papa Giovanni Paolo II, fu particolarmente significativo, segnando l’inizio del terzo millennio, tra spinte “millenariste” attese e paure. Nel 2015, Papa Francesco ha indetto, come detto, un Giubileo Straordinario della Misericordia, sottolineando l’importanza della misericordia e del perdono nel suo magistero, conscio delle criticità dell’umanità intera ancora alla ricerca di un senso profondo della vita e dei rapporti sociali e spirituali tra popolazioni e singoli individui. Per la Chiesa cattolica e per la sua millenaria tradizione, il Giubileo rappresenta non solo un evento di pellegrinaggio e celebrazione, ma anche un profondo momento di rinnovamento spirituale. Insomma, un’opportunità per i fedeli di riflettere sulla propria vita, cercare il perdono e rinnovare il loro impegno verso la fede e la comunità. Le Porte Sante, aperte in occasione dell’Anno Santo, simboleggiano, infatti, il passaggio a una vita nuova, forti anche alla grazia divina che viene offerta a tutti.

Terrorismo islamico, blitz del Ros dei carabinieri: promuovevano Al Qaeda e Isis, 5 arresti

Terrorismo islamico, blitz del Ros dei carabinieri: promuovevano Al Qaeda e Isis, 5 arrestiMilano, 24 dic. (askanews) – Cinque giovani di origine straniera – residenti tra Bologna, Milano, Udine e Perugia – sono stati arrestati con l’accusa di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali denominate “Al Qaeda” e “Stato Islamico”.


Il blitz è scattato nelle prime ore di questa mattina ed è stato condotto da personale del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Bologna, arriva a coronamento di un’indagine diretta dal Dipartimento Antiterrorismo della Procura della di Bologna con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Quattro degli indagati sono accusati di avere costituito un’associazione terroristica d’ispirazione salafita – jihadista declinata in chiave takfirista, denominata “Da’wa Italia” per mezzo della quale ponevano in essere condotte strumentali alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche denominate “Al Qaeda” e “Stato Islamico”. In particolare, attraverso la propaganda di contenuti jihadisti e al reclutamento di nuovi adepti alla causa, si sono dimostrati pronti a raggiungere i territori controllati dalle milizie jihadiste in Africa e Siria, circostanza che si sarebbe già concretizzata per uno dei sodali, il quale avrebbe abbandonato il territorio nazionale per recarsi nel corno d’Africa prima dell’arresto.


Per quanto riguarda il quinto giovane, fratello della principale indagata del gruppo, si ipotizza nei suoi confronti l’avvio di un processo di radicalizzazione proprio sotto l’egida della sorella, e a suo carico l’Autorità Giudiziaria contesta l’ipotesi dell’addestramento finalizzato a un possibile arruolamento nell’ambito di organizzazioni terroristiche jihadiste. Tutti i soggetti avrebbero operato sul territorio nazionale, attraverso la rete internet. La complessa e articolata inchiesta, condotta con coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è stata avviata nel settembre 2023, partendo dall’azione di monitoraggio sui circuiti radicali di matrice jihadista, con particolare attenzione alla diffusione di contenuti di propaganda attraverso la rete, ormai divenuto formidabile strumento per avvicinare e fidelizzare soprattutto giovani di seconda generazione con un background migratorio o ragazzi italiani in cerca di una chiara identità e che più di altri subiscono la fascinazione della retorica jihadista globale. Le indagini si sono concentrate soprattutto sul ruolo ricoperto da una giovane pakistana cresciuta e residente a Bologna, la quale, evidenziando particolare attivismo ed emergendo per l’incessante opera di proselitismo, è stata sin da subito in grado di coinvolgere un’altra giovane di origine algerina cresciuta e residente a Spoleto, insieme alla quale avrebbe formato un gruppo a sé stante dedito alla propaganda e denominato appunto “Da’wa”, che in arabo significa “chiamata”, intesa nella sua accezione di invocazione ad abbracciare la “giusta” versione dell’Islam.


Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di identificare altri partecipi al sodalizio ed in particolare acquisire gravi indizi di reità nei riguardi di un giovane cresciuto a Milano che si ritiene essersi unito alle milizie jihadiste operanti in Corno d’Africa e di un altro di origine turca, da molti anni residente tra le provincie di Gorizia e Udine dove risultava ben inserito nel tessuto socio-economico della zona. Nel corso delle indagini è stato possibile assistere ad una rapida e per questo preoccupante evoluzione nelle intenzioni degli indagati di non limitare il loro impegno alla sola propaganda di contenuti jihadisti ma di ampliare il raggio d’azione verso nuovi soggetti (è il caso del fratello minore della principale indagata) oltre a ricercare contatti al di fuori del territorio italiano per cercare di raggiungere ei territori controllati dalle milizie jihadiste.

Viminale: nel 2024 i delitti -1,8%, omicidi volontari -13,1%

Viminale: nel 2024 i delitti -1,8%, omicidi volontari -13,1%Milano, 21 dic. (askanews) – Dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 i delitti risultano in diminuzione dell’1,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente con un calo, in particolare, degli omicidi volontari (-13,1%). È emerso martedì nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta al Viminale dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la quale è stata analizzata la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica in Italia. Sul fronte del contrasto alla criminalità sono stati poi esaminati i risultati delle operazioni interforze “ad alto impatto” presso le stazioni ferroviarie e le aree a più alto rischio delle maggiori città italiane, interventi che si aggiungono alle quotidiane azioni di presidio del territorio. 1.304 quelle realizzate dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 con l’impiego complessivo di 45.113 unità delle Forze di polizia: 321.564 le persone identificate, 566 i soggetti tratti in arresto e 3.817 quelli denunciati, e 457 gli stranieri espulsi.


Sul fronte dell’ordine pubblico sono state 11.556 le manifestazioni di rilievo che si sono svolte negli 11 mesi del 2024, +12,1% rispetto all’anno precedente. In 299 casi si sono registrate criticità, in diminuzione del 14,8%. Sono 260 gli operatori delle Forze dell’ordine rimasti feriti, dato in aumento del 195,5% rispetto all’analogo periodo del 2023. Al riguardo il ministro Piantedosi, si legge in una nota, ha voluto ancora una volta ringraziare tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per il grande impegno nella gestione degli eventi di piazza, evidenziando la professionalità e l’equilibrio che sempre li contraddistingue in scenari delicati e complessi.

Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”

Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”Palermo, 20 dic. (askanews) – Assolto “perchè il fatto non sussiste”). Si è chiuso così il processo Open Arms che vedeva sul banco degli imputati il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, per le accuse di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio.


Un caso giudiziario che trae origine nell’agosto 2019, quando Salvini – all’epoca ministro dell’Interno del primo governo Conte – impedì lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla ong spagnola Open Arms e rimasti e bordo della nave per 19 giorni. I giudici non hanno dunque accolto la richiesta della procura di Palermo che aveva chiesto di condannare a 6 anni di carcere il leader della Lega per entrambe le imputazioni.

Garante Privacy: a OpenAI multa di 15 mln e obbligo campagna informativa

Garante Privacy: a OpenAI multa di 15 mln e obbligo campagna informativaMilano, 20 dic. (askanews) – Il Garante per la protezione dei dati personali “ha adottato nei giorni scorsi un provvedimento correttivo e sanzionatorio” nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT. Il provvedimento, “che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva all’esito di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l’EDPB (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale”.


Secondo il Garante, la società statunitense, che ha creato e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, “oltre a non aver notificato all’Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un’adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti. Per di più, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell’età, con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”. L’Autorità, “con l’obiettivo di garantire innanzitutto un’effettiva trasparenza del trattamento dei dati personali, ha ordinato a OpenAI, utilizzando per la prima volta i nuovi poteri previsti dall’articolo 166 comma 7 del Codice Privacy, di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di 6 mesi su radio, televisione, giornali e Internet”. I contenuti, da concordare con l’Autorità, “dovranno promuovere la comprensione e la consapevolezza del pubblico sul funzionamento di ChatGPT, in particolare sulla raccolta dei dati di utenti e non-utenti per l’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa e i diritti esercitabili dagli interessati, inclusi quelli di opposizione, rettifica e cancellazione”. Grazie a tale campagna di comunicazione, “gli utenti e i non-utenti di ChatGPT dovranno essere sensibilizzati su come opporsi all’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa con i propri dati personali e, quindi, essere effettivamente posti nelle condizioni di esercitare i propri diritti ai sensi del GDPR”.


Il Garante ha comminato a OpenAI una sanzione di 15 milioni di euro “calcolata anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo della società”. Infine, tenuto conto che la società, nel corso dell’istruttoria, ha stabilito in Irlanda il proprio quartier generale europeo, il Garante, in ottemperanza alla regola del c.d. ‘one stop shop’, ha trasmesso gli atti del procedimento all’Autorità di protezione dati irlandese (DPC), divenuta autorità di controllo capofila ai sensi del GDPR, affinché prosegua l’istruttoria in relazione a eventuali violazioni di natura continuativa non esauritesi prima dell’apertura dello stabilimento europeo”.